DALL’EUROPA (Ultima ora!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2013 @ 10:08 pm

Detto altrimenti: visti da fuori

La Corte Europea per i Diritti Umani ha intimato all’Italia di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. Entro un anno. Inoltre dovremo stabilire dei percorsi per le denunce delle violazioni dei diritti dei carcerati ed un sistema di risarcimenti in caso di loro violazione, prevedendo inoltre anche pene alternative alla detenzione.

L’Unione Europea ha giudicato iniqua (cioè non equa) l’IMU, in quanto “genera ulteriore povertà in un paese già sbilanciato verso la povertà”. Ci vengono fornite indicazioni “tecniche” per una sua revisione.

Speriamo però che l’Europa abbia notato anche che abbiamo assolto gli extracomunitari di Crotone in quanto gli atti da loro compiuti (una sorta di guerriglia urbana per protestare contro le condizioni disumane del “Centro di identificazione ed espulsione” dell’Isola di Capo Rizzuto) sono stati valutati come atti di “legittima difesa” contro un pericolo “attuale, per loro inevitabile e proporzionale all’offesa”, offesa consistente nella “violazione della loro dignità umana e della loro libertà personale”.

Speriamo inoltre che l’Europa abbia notato anche che non consentiamo più che si trucchino appalti, o meglio perseguiamo quelli “truccati”: fornitura del centro Elettronico della Polizia di Napoli? Detto, fatto! 4 ordinanze di custodia in carcere, 4 ai domiciliari, 4 obblighi di  presentazione alla polizia. Tra gli arrestati c’è Mario Mautone, ex  provveditore alle opere pubbliche di Campania e Molise – già condannato nel  processo per l’appalto Global Service – e due manager di Elsag (Finmeccanica), Carlo Gualdaroni, Francesco Subbioni. Ai domiciliari il prefetto Oscar Fiorolli.  Chiesta l’interdizione dai pubblici uffici per i prefetti Nicola Izzo e Giovanna  Iurato. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione.

Che dire? Che scrivere?

Sulle carceri ho già scritto: chi è responsabile se la Costituzione è violata là dove dice che la pena deve tendere alla riabilitazione del condannato?

L’IMU ha dato un gettito di 33 miliardi. Grosso modo quanto costa l’acquisto e la gestione/manutenzione di 90 cacciabombardieri F35. In altre parole: abbiamo pagato l’IMU per acquistare cacciabomnbardieri! Ma come ha fatto il Canada a disdire l’acquisto dei “suoi” 60 F35? E’ un esempio autorevole, che proviene da un paese equilibratio, moderno, assai credibile … avremmo potuto imitarlo … citarlo quale precedente … Il 6 gennaio scorso, nel post “Finanza italiana” mi auguravo di conoscere i detagli dei flussi finanziari in entrata ed in uscita dello Stato, per capire i “percorsi” compiuti dalle tasse che noi paghiamo ….

Gli extracomunitari, i loro centri di identificazione … peggio delle carceri, il che è tutto dire. Don Lorenzo Milani, 1964, nella sua Lettera ai 20 cappellani militari che in Firenze avevano definito “vili” gli obiettori di coscienza, scriveva che lui non divideva le persone fra “Italiani e stranieri” ma fra “diseredati ed oppressi da un lato e privilegiati ed oppressori dall’altro”.

Gli appalti? Storia vecchia è … che dire? Certo che un Prefetto ai domiciliari .. non s’era ancora visto! Ma ci vogliamo rendere conto che così non si può andare avanti?

 “Italia mia, benchè ‘l parlar sia indarno a le piaghe mortali che nel bel corpo tuo sì spesse veggio …”

Ma coraggio, ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare, e ce la faremo. Prima risolviamo la Questione Morale, poi subito a ruota, la Questione Sociale. “Il resto sono dettagli”, come diceva Einstein, dopo avere affermato “Voglio conoscere il pensiero di Dio”. Coraggio, Italia! E … forza, Europa!

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PATRIMONIALE SUI SUPER RICCHI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2013 @ 3:26 pm

Detto altrimenti: da un nuovo punto di vista, cioè da una seggiovia verso Cima Paganella

Cima Tosa, Brenta Alta, Campanil Basso, Sentinella, Campanile Alto, Sfulmini, Torre, …

Primo sciatore: “La tassa al 75% sui grandi capitali … ma se uno quei soldi li ha guadagnati onestamente … è una rapina”.
Secondo sciatore: “Tutto è relativo. Se la legge stabilisce che una parte rilevante del super utile debba essere pagata all’erario, non è una rapina”.
Primo sciatore: “Ma non è giusto!”
Secondo sciatore: “Giusto? Secundum jus? Ma se la legge lo stabilisce, è secundum jus, cioè giusto”.
Primo sciatore: “No ma io dicevo che non è giusto in senso generale ..”
Secondo sciatore: “ Una legge che consenta un enorme accumulo di ricchezza in capo a pochi e di enorme povertà in capo a molti è immorale (e non conviene a nessuno, pwerchè distrugge il ceto medio, che poi è quello che garantisce i consumi).  E guardi che non mi riferisco ai principi della nostra religione… la quale non “è” la morale, ma “ha” una sua morale. Infatti la legge di “non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te e fai agli altri ciò che desideri sia fatto a te” risale al codice di Hammurabi, nel 1850 a. C.. E nessuno di noi vuole essere impoverito, non le pare? Quindi a nostra volta, non dobbiamo impoverire gli altri. A meno di essere immorali o, peggio, amorali. Sa, la Questione Sociale si risolverà solo dopo che avremo risolto la Questione Morale.
Primo sciatore: “Ma allora i ricchi vanno all’estero”
Secondo sciatore: “E noi facciamo gli Stati Uniti d’Europa e ci accordiamo con gli USA per uguali leggi fiscali e magari detassiamo grandi capitali e utili se sono reinvestiti in attività economiche diffuse sul territorio”.
Primo sciatore: “Ma loro vanno in altri paradisi fiscali”.
Secondo sciatore: “E noi e gli USA mettiamo al bando tutti i paesi che non rispettano i diritti umani e civili e le leggi fiscali. Al bando loro, le loro merci e le loro transazioni finanziarie”.
Primo sciatore: “Guardi che siamo arrivati, alzi la sbarra … Lei da che parte scende? Fino ad Andalo? Vengo con lei così mi spiega meglio alla prossima risalita”. A proposito, mi chiamo Giovanni. e lei?

Secondo sciatore: mi chiamo Riccardo, sa, io sono un blogger … ecco il mio biglietto da visita … ma diamoci del tu… però … che bella neve oggi … vero?

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METTIAMO LE COSE AL LORO POST …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2013 @ 2:16 pm

Detto altrimenti: … ma no, forse è meglio raggrupparle, le “cose”, cioè le notizie! Ciò premesso, abbiamo notato che …

I partiti auto – pre – misurano le proprie forze (in viste delle elezioni e degli accordi parte e post elettorali) non più dal numero dei propri iscritti, ma dai partecipanti alle primarie o dai sottoscrittori dei loro manifesti, che in genere possono ben essere più degli stessi iscritti. Sulla base di queste valutazioni i partiti hanno poi maggiore forza contrattuale nella trattativa delle alleanze. Alleanze? Vedi qui in appresso.

Alleanze fra partiti. Sono più facili fra partiti che non hanno principi radicati. Sono più difficili (ma più fruttuose) fra partiti che credono in ciò che propugnano. Accordi? Vedi qui in appresso.

Accordo presto fatto fra PDL e Lega: (esce Monti e) entra Tremonti …

I partiti …., chi (dai monti) ipotizza di tassare  e chi (da uno yacht in Costa Smeralda) promette di non tassare … i grandi capitali? Vedi qui in appresso.

La super tassazione dei redditi altissimi (Francia) potrebbe provocare (altre) fughe (oltre quella di Depardieu) di capitali e di capitalisti (anche dall’Italia). E noi proviamo ad immaginare di sospendere per un anno la tassazione di quegli utili, ove nel frattempo siano reinvestiti in iniziative locali di economia diffusa, le quali poi saranno tassate in misura agevolata per i primi cinque anni di vita. Proviamo …

Viva la pappa col pomodoro di Rita Pavone: “La storia del passato ormai ce l’ha insegnato che un popolo affamato fa la rivoluzione …” E rivoluzione bisogna fare, subito, con urgenza, ma non cruenta, bensì sostituendo alla amoralità la immoralità e contemporaneamente alla immoralità la moralità. Solo così potremo risolvere la Questione Sociale.

Questione Sociale? Scusate, avevo capito “Questione societaria” … ma io quella l’ho già risolta: è tutto inetstato a perstanomi vari  all’estero … Firmato: un nullatenente.

P.S.: per i lettori, quel “nullatenetente” non sono io! Io “tengo”una pensioncina regolarmente tassata … e poi anche da militare ero S.Ten., cioè Sottotenente (della “Tridentina”), non nullatenente!

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L’ATTORE FRANCESE GERARD DEPARDIEU SI RIFUGIA PRESSO PUTIN

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2013 @ 6:53 pm

Detto altrimenti: ma i comunisti non erano contro i capitalisti?

Taluno, qui da noi, continua ad erigersi contro il pericolo comunista. Comunista. Il termine è storicamente superato e fallito sotto il profilo economico. Tuttavia il suo lato peggiore l’ha dimostrato non “quando c’era” ma quando ha deciso di “non esserci più”. Infatti L’apertura sfrenata e incontrollata alle regole del mercato ha generato in Unione Sovietica  un enorme divario fra pochi personaggi sempre più ricchi ed un numero sempre crescente di  molti cittadini sempre più poveri.

Ora l’attore francese, per protesta contro la tassazione francese dei grandi patrimoni – ma forse anche per sfuggire ad essa – ha chiesto ed ottenuto il passaporto russo, ricevendolo direttamente dalla mani di Putin.

La cosa mi dà da pensare per il passato e mi preoccupa per il futuro

Per il passato mi dà da pensare: infatti, non vorrei mai che Depardieu – a sua insaputa – avesse svelato una prassi già in atto, e cioè che sia bastato essere amici di Putin per essere aiutati nella delicata e difficile interpretazione delle leggi fiscali dei vari paesi (evidentemente a Mosca esiste – a nostra insaputa – una formidabile scuola di professori e di commercialisti esperti in diritto tributario internazionale!)

Per il futuro mi preoccupa: infatti non vorrei mai che Depardieu – a sua insaputa – avesse fatto da “apripista” a tanti altri signori plurimilionari e plurimiliardari. Il che potrebbe far pensare alla nascita di un nuovo “paradiso” per “rìfugiati fiscali”. Il che è l’ultima cosa che serve a tutti i Paesi dei futuri Stati Uniti d’Europa. A pensar male …

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FINANZA ITALIANA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2013 @ 9:13 pm

Detto altrimenti: come si muovono i soldi

Recentemente è emerso  che nonostante le misure adottate, l’indebitamento pubblico è aumentato. Ciò è dovuto al fatto che gli effetti delle manovre adottate non sono immediati e che l’Italia ha dovuto versare all’Unione Europea notevoli somme per il salvataggio di Grecia, Spagna, Irlanda.

Mi domando: quanti di questi denari sono andati alle banche di quei paesi e soprattutto  alle banche italiane?

Per descrivere i flussi finanziari si fa così:
Indebitamento inziale: A
Entrate + x
Uscite – y
Indebitamento finale B (minore, uguale o maggiore di A)

In altre parole, dettagliando le voci di entrata e di uscita, si tratta di sapere dove i doldi sono stati presi e dove sono stati spesi.

Questo solo per capire, non per fare processi, anche perché sia le entrate che uscite del periodo possono benissimo essere effetto di decisioni assunte prima del periodo considerato.

I miei post hanno 22.000 lettori al mese. Vi è qualcuno fra di essi che mi può dare una risposta? Infatti vorrei capire se e in che misura io sono un “azionista occulto, di fatto” del sistema bancario.

Perchè, come azionista, vorrei che le “mie” banche fossero stimolate ad “agire bene” non a “agire comunque”, semplicemente nell’ottica del risultato (positivo) dell’anno (che a loro giudizio legittima il pagamento immediato di enormi premi al proprio top management) e non del risultato di medio termine (che si è dimostrato pesantemente negativo, ma che non ha determinato la restituzione dei premi corriposti, bensì la necessità di “aiuti europei” che poi sono dati con “denari italiani” cioè con i prelievi fiscali a carico dei cittadini). E ciò non tanto per un pur legittimo “recupero” delle somme elargite, quanto perchè se il top management bancario viene premiato anche quando “opera male”, non sarà mai indotto ad “operare bene”, mentre invece il Sistema Italia ed il Sistema Europa (idem gli USA, anzi, per primi  gli USA!) hanno nisogno di un Sistema Banca efficiente.

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LESSICO FAMILIARE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2013 @ 3:50 pm

Detto altrimenti: … nel senso che ormai dovrebbe esserci familiare … ovvero “castigat ridendo mores” che non vuol dire che “ride mentre frusta i neri”, ma  “pur con lo scherzo cerca tuttavia  di correggere i costumi”. Ma cominciamo:

Sono disponibile a essere nominato, eletto, designato, etc. … = anelo a essere nominato, eletto, designato, etc..

Conservatore: chi conserva l’esistente. Ad esempio un progressista che sia al potere e voglia conservarlo, è un conservatore.

Progressista: chi vuole cambiare il sistema di governo: Ad esempio, un conservatore che, essendo all’opposizione, voglia scalzare dal governo i progressisti, è un progressista.

Moderato: io, sempre, in ogni tempo, in ogni luogo.

Non moderato: gli altri, come sopra.

Innovatore: chiunque voglia cambiare le cose. Anche quelle buone..

Conservatore: chi conserva la cenere, non il fuoco che ci può essere sotto

Rimborsi: somme elargite a chiunque a fronte di spese documentate.

Rimborsi elettorali: somme elargite ai partiti.

Denari sottratti ai partiti dai rispettivi tesorieri: denari sottratti agli Italiani.

Retribuzioni del top management e del top burogement a livelli multipli di quelli europei: retribuzioni italiane.

Falsa partita IVA: quella legittimamente attribuita a chi non spetta per legge.

Il futuro dei giovani: … posso chiedere la domanda di riserva?

Diritto acquisito: il contrario di dovere acquisito.

Elusione fiscale: legittima difesa, salvo non cadere nell’eccesso di legittima difesa. In tal caso diventa evasione fiscale.

Evasione fiscale: eccesso di elusione.

Illusione fiscale: che tutti paghino le tasse.

Delusione fiscale: quello che ti resta dopo che hai pagato le tasse.

Ammontare dell’evasione fiscale: quella stimata e non perseguita.

Tassazione dei ceti medio bassi: i poveri posseggono poco, ma sono tanti.

I pensionati salveranno la finanza pubblica: se muoiono subito dopo il pensionamento.

Tre Monti, Monte Zemolo, Monti, Monte di pietà, Monte premi, Monte di Venere, mandare a Monte: ma non eravamo un popolo di navigatori?

Gli Italiani investono 70 miliardi l’anno in monetine nel gioco d’azzardo: ma chi cavolo cambia le monetine in banconote?

Vendo oro pago in contanti: alla faccia del divieto di usare i contanti.

Il fumo fa male, il gioco d’azzardo ingenera la ludopatia: ma il Tesoro ci guadagna e allora limitiamo le due attività ai sani. Tanto poi li curiamo.

La legge è uguale per tutti: salvo le eccezioni di legge.

Emergenza: problema abbondantemente  previsto  e “inaspettatamente” (ultimo) emerso, che scaccia quello precedente.

Evoluzione della politica all’estero: i partiti rimangono, cambiano i politici.

Evoluzione della politica in Italia: il contrario di quanto sopra.

Un solo F35: somma di tanti, tanti, tanti F24.

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“2084” Capitolo 2°

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2013 @ 8:41 am

Detto altrimenti: seconda puntata (capitolo 2°, a seguito del post del 4 gennaio 2013 ore 16,29)

Nel tornare a casa Edoardo rifletteva su quanto aveva udito a scuola. Lo avevano colpito soprattutto le grandi differenze sostanziali fra i due mondi che avevano esaminato. Eppure erano separati solo da una manciata di decenni. D’altra parte, pensandoci bene, ciò “tornava”, i conti quadravano, infatti la stessa meraviglia l’aveva assalito quando si era soffermato sull’enorme divario che aveva riscontrato fra la civiltà dell’ ‘800 e quella del ‘900. Solo si domandava: se questa è la velocità della storia, cosa avrebbe riservato l’immediato futuro? Speriamo bene, si augurò …

Edoardo passò il resto della giornata con gli amici. Pioveva e quindi non poterono uscire a sfogare i loro muscoli con le biciclette, alla scoperta di percorsi sempre diversi nei boschi e sulle colline che circondavano da nord la città: era loro permesso di andare ovunque anche in una certa valle, la valle di Non, nella quale Non era stato possibile andare fino a quando Non era stata completata la pista ciclabile … Si era in primavera e l’acqua del mare era ancora troppo fredda per andare a nuotare. In casa Edoardo disponeva di una bella stanza, ampia, luminosa e per questo motivo spesso adottata come “sala giochi e riunioni” dal suo gruppetto di amici. Provarono diversi giochi, fra i quali il loro preferito, “I Monopòli”, ma la loro mente era attratta dagli argomenti discussi a scuola e ancor di più da quelli che avrebbero affrontato il giorno seguente.

Fu allora che Edoardo ebbe un’idea: “Raga, giochiamo alla scuola. Io faccio il prof, e voi gli alunni. Poi facciamo ruotare i ruoli. Che ne dite?” L’idea fu approvata all’unanimità, e il gioco iniziò.

Prof: chi di voi mi sa dire come si sviluppò l’unione monetaria, bancaria e finanziaria? Pierino, vuoi provare tu, così rimedi al cinque di ieri? Dai …
Pierino: ok prof. Dunque … all’inizio ogni Paese dell’Unione aveva la sua moneta, quando andavi in vacanza all’estero dovevi andare prima dal cambiavalute e poi non capivi mai quanto tu stessi spendendo … Poi i Paesi si misero d’accordo ad adottarono una moneta unica, l’Euro, ma le banconote e le monete conservarono un dettaglio che le distingueva, nazione per nazione.
Prof: mi sai dire perché? No? Te lo dico io … perché se poi le cose non fossero andate bene, ogni banconota e ogni monetina avrebbe potuto ridiventare moneta nazionale ed assumere un valore diverso dalle altre. E dimmi, Pierino, quel sistema funzionava bene?
Pierino: no, Edoardo, anzi, scusa, no prof, non del tutto, almeno fino a quando non ci fu la riunificazione delle legislazioni bancarie dei vari stati e la creazione di un’unica Banca Centrale con possibilità di stampare moneta, in sostituzione delle singole Banche Centrali di ciascuno Stato.
Prof: Pierino, dimmi, à nata prima la gallina o l’uovo? Cioè la Banca Centrale Unica è nata prima o dopo l’unificazione politica?
Pierino: prima la banca, dai … prof, lo sanno tutti dai, la domanda è facile … senza di quella l’unione politica non sarebbe stata possibile … e con la Banca Centrale Unica l’euro è diventato Feuro, euro della Federazione (delle banche) anticipando la Federazione degli Stati.

Bond … James Bond

Prof: bravo Pierino, oggi meriti un bel 10. Raga, oggi vi spiego i bond, gli Euro bond e i Feuro bond. Dovete sapere che prima ogni Stato raccoglieva denari non solo con le tasse, ma anche facendoseli prestare dai cittadini, ai quali rilasciava delle “ricevute fruttifere”, titoli di debito pubblico e di credito privato, i bond (… no Pierino, James Bond non c’entra nulla, non fare lo spiritoso!), i bond, dicevo, che fruttavano certi interessi. Ora, ogni Stato aveva i suoi e poiché i risparmiatori e gli investitori preferivano dare soldi agli Stati più sicuri, gli Stati più deboli per riuscire a farsi prestare denaro erano costretti ad offrire interessi più elevati ed alla fine rischiavano di essere strozzati dai debiti. Ed ecco che alcuni politici degli Stati più deboli proposero di riunificare i diversi tipo di bond in un unico tipo, l’Euro bond, per spalmare la criticità dei peggiori anche sui bond migliori e livellare il rendimento. La proposta non fu accettata dai Paesi forti che non volevano farsi carico di parte dei costi che gravavano sui paesi deboli … troppo comodo, dicevano, e avevano ragione. Fui allora che un certo Monti e ad altri statisti dell’epoca proposero di attuare il progetto che tanti anni prima aveva teorizzato un certo Altieri Spinelli, e cioè di costituire una Federazione di Stati, con elezione diretta dei parlamentari. In tal modo ad essere chiamati al governo della Federazione sarebbero state le persone migliori, indipendentemente dalla nazionalità d’origine, come avviene oggi. Così è stato. E solo a seguito di ciò fu possibile, dopo avere riunificato il potere e la responsabilità a livello politico, riunificare i vari bond negli attuali Feuro bond.
Pierino: ma come mai i Paesi “forti” hanno accettato?
Prof: Pierino, questa domanda ti costa un punto … e il tuo dieci diventa nove … dai … hanno accettato perché prima si chiedeva loro di essere solo corresponsabili del debito, cioè dei doveri; ora si consente loro di essere anche contitolari del potere di governo. Ricorda, potere e responsabilità devono sempre viaggiare aa braccetto. Hai capito, testone?
Prof: chi mi sa dire cioè l’ERA? No, ERA, non IRA, Pierino … dai smettila. Carlo? Vuoi rispondere tu? Coraggio!
Carlo: Negli USA, nostri alleati, c’erano e ci sono le Agenzie di Rating le quali dicevano che un titolo, uno Stato, una società andava male, andava bene … insomma, spesso venivano pagate da una società per dire che andava bene anche se andava male … E’ un po’ come dice mio papà che è cacciatore che  trova strano che i guardia caccia siano pagati dai cacciatori … ecco, mi pare che ciò sia successo nei confronti di banche e società del latte che il giorno dopo essere state giudicate ottime sono fallite. Insomma, qui in USE ci siamo stufati di subire questa sorta di “truffa” da chi poi magari giocava anche in borsa e guadagnava un sacco di soldi alle nostre spalle .. e abbiamo creato l’ERA Europen Rating Agency, con il compito di verificare non le banche e le società, ma le Agenzie di rating USA. Una figata!
Prof: bene raga, siete stati bravi, anche tu, Pierino, stai migliorando. Ora però sono stanco di fare il prof. Dell’FBI-E parliamo domani con il prof vero. E … guardate, ha smesso di piovere! Tutti in bici, andiamo a fare una bella pedalata in riviera a goderci il tramonto sul mare ed un bel gelatone! Offro io, mi hanno appena pagato la cedola sui miei YFB- Young Feuro Bond che ho ricevuto in regalo a Natale! Sapete, hanno anticipato lo stacco della cedola perchè temono un aumento della sua tassazione … insomma, qualche vizietto e qualche furberia l’abbiamo conservata  anche noi …

Pierino: si Edoardo, però non abbiamo parlato della finanza … parliamo anche di quella …- la prossima volta, e il prof lo faccio io che ti concio per le feste, sapientone che non sei altro!

Gli amici di Edoardo se ne andarono. Il ragazzo era  contento delle conclusioni del loro esperimento. Il giorno dopo, con il prof avrebbero fatto bella figura. Così forse il prof averbbe accettato di spiegare loro un fatto non della Storia, ma della attualità politica del momento. Infatti si era affacciato sullo scenario politico una nuova formazione, il PDL, Partito Della Lira. I più malizioni affermavano che il nome fosse derivato dal fatto che il suo fondatore aveva “fatto i soldi” quando ancora c’era la Lira. In realtà si chiamava così perchè quel partito si riprometteva, per lo Stato nel quale Edoardo viveva, e cioè l’Italia,  di abbandonare i Feuro e di ritornare ad adottare la Lira. Edoardo non capiva le motivazioni di tale progetto, nè se ne sarebbe derivato un danno o altro. Si propose di chiedere spiegazione al papà, se non fosse rientrato troppo stanco, la sera. papà Franz era tedesco, ed era Funzionario presso il MED, Ministero Euopeo per la Distribuzione delle Risorse Economiche. In tal modo sarebbe arrivato a scuola molto più preparato a comprendere le spiegazioni del prof.

(Continua)

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NOTIZIE IN BREVE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2013 @ 7:06 am

Detto altrimenti: varietas delectat, la diversificazione piace …


Notizia: post lunghi, libri, giornali, riviste. Notizie “corte”, internet.  Approfondimento: bisogna saper correre i 100 metri e le maratone. Gli specialisti di ciascuna specialità lo diventino anche nell’altra.

Notizia: Corsera, Sole XXIV Ore, Internet: la Corte Distrettuale di Manhattan (giudice Jed Rakoff) ha raccolto la confessione della banca privata svizzera Wegelin, di avere aiutato molti cittadini americani ad evadere il fisco ed ha accettato di pagare allo stato americano la somma di 58 milioni di dollari. Gli USA stanno indagando altre banche svizzere.  Approfondimento: ma allora si può!

Notizia: l’Olanda del dopoguerra ha ridotto le infrastrutture automobilistiche (strade, parcheggi) riducendo il traffico che causava molti incidenti mortali soprattutto fra i bambini, ed ha incrementato quelle ciclistiche. Sono aumentati i furti di biciclette. Hanno inventato le “biciclette civetta” con gps incorporato: il ladro le ruba e la Polizia lo va ad arrestare a casa sua.  Approfondimento: ma allora si può! (Nel 2012 in Italia sino state vendute 1.750.000 biciclette e sono state immatricolate 1.748.000 auto. Furti di bici stimati: 1.200.000 all’anno!)

Notizia: le banche centrali continuano a salvare le banche attraverso acquisto di titoli “tossici” e finanziamenti a tasso agevolato.  Approfondimento: si veda il post del 3 gennaio.

Notizia: la stampa tedesca (Spiegel) informa che il Ministro delle Finanze Wolfgang Schauble sta studiando misure di riduzione della spesa e aggravi fiscali.  Approfondimento: se lo spread diminuisse perché peggiora l’economia tedesca sarebbe una magra consolazione. Dobbiamo costituire gli Stati Uniti d’Europa, e farci governare non dalle persone peggiori, ma da quelle migliori, senza distinzione di sesso, razza, religione, lingua, nazionalità d’origine.

Notizia: un libro, “La porta del Paradiso”, di Alfredo Colitto, Ed. Piemme. In un ambiente settecentesco ed esotico, si racconta di come da corruzione e tasse possa nascere una rivoluzione non solo sociale.  Approfondimento: anche oggi.

Notizia: “chi ha di più paghi di più (tasse)”. Approfondimento: ma se il “chi ha di più” lo si accerta solo attraverso le dichiarazione dei redditi, a pagare di più daranno i soliti noti, mentre i “soliti ignoti” evasori ed elusori ridacchieranno … Come fare? Bisogna “coinvolgere” la Svizzera,  il Lussemburgo, le Bahamas (parrebbe anche il Vaticano …), etc..  Abbiamo appena comperato 90 cacciabombardieri F35: proviamo a usarli e dichiariamo guerra ai paradisi fiscali …

Notizia: il Comitato dei Governatori delle Banche Centrali dovrebbe ridefinire le prescrizioni dell’accordo “Basilea 3” e cioè lasciare più tempo e spazio alle banche per costituire propri fondi di liquidità a garanzia di eventuali blocchi della loro raccolta. Si tratta di 500 miliardi di euro che potrebbero essere resi disponibili per l’erogazione del credito, senza il quale non si può parlare di crescita. Approfondimento: speriamo bene.

Notizia: il sistema pensionistico è ormai basato sul sistema retributivo: il pensionato riceve una pensione corrispondente al frutto dei contributi versati. Questa ormai è una “notizia vecchia”. Tuttavia … Approfondimento: gli interessi sui contributi versati continuano a maturare anche dopo la morte del pensionato. In tal caso … chi li incamera?

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ILVA, ILVA, rendimi le mie legioni (di posti di lavoro!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Gennaio, 2013 @ 8:57 am

Detto altrimenti: e se la Corte Costituzionale desse ragione ai giudici e non al governo?


Tutti ciapà via mal (tutti presi) dalla competizione elettorale. E dum Romae consulitur, ILVA expugnatur (speriamo di no!).

E se la Corte Costituzionale smentisse il provvedimento governativo di sblocco? Dobbiamo avere pronta una soluzione alternativa. Io ne ho già indicata una in un post precedente (17 dicembre 2012) , ed ora la ripeto:

Lo Stato espropri l’ILVA ai proprietari, sospenda la produzione e avvii gli interventi necessari. Nel frattempo paghi ai proprietari dell’ILVA il prezzo dell’acquisto a valori di mercato, con titoli di debito pubblico (Serie Speciale ILVA irredimibile 2%), al netto delle seguenti somme:
• somme necessarie a risarcire i danni procurati
• somme necessarie a mettere a norma gli impianti
• somme necessarie a bonificare l’ambiente
• somme necessarie a pagare gli operai anche se – nel frattempo – stanno a casa.

Ma questo l’avevi già scritto, potreste dire! E’ vero. Ma io oggi non voglio proporre una soluzione, ma ricordare che occorre avere comunque una soluzione alternativa, anche diversa dalla mia. Si tratta di due cose diverse: 1) “la” mia soluzione (accettabile o meno); 2) “avere comunque una soluzione alternativa”.

CHI SE NE STA OCCUPANDO?

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“2084”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2013 @ 4:29 pm
George Orwell

Detto altrimenti: ricordate “1984”? Ecco qui un nuovo romanzo,  “2O84”, questa volta breve e a puntate. Prima puntata, Capitolo 1.

A Edoardo non andava di alzarsi. Quella mattina proprio non se la sentiva. La sera prima infatti aveva fatto tardi, il film alla TV era troppo bello, uno di quei film storici … riguardava eventi di circa un secolo prima, quando ancora gli USE, gli Stati Uniti d’Europa non esistevano, quando sulla scena politica di un paese ed anche della futura Unione s’era presentato un certo Carlo (o forse era Mario?) Monti che poi sarebbe stato uno degli principali artefici della USE. Ne aveva sentito parlare a scuola di quel periodo, ma forse proprio per questo non vi aveva prestato attenzione. Ma ora che ne avevano tratto un film, bè, era diverso. Tutto risultava più attraente. Se solo fosse riuscito a scendere dal letto, a lavarsi, far colazione e raggiungere la scuola per tempo, ne avrebbe parlato con il prof di Storia. Già, perché la giornata era dedicata alla Storia. L’intera giornata, non come al tempo del suo bisnonno, quando si cambiava materia ogni ora, quando a scuola, ogni giorno, eri costretto a portare 10 kg. di libri e quaderni ed alla fine avevi un gran caos nella testa e male alla schiena. Adesso si faceva una materia al giorno. E tutto sul computer che restava a scuola ed al quale ci si poteva collegare da qualsiasi altro computer, purché si possedesse la password. Com’erano cambiati i tempi!

Ce la fece. Si alzò, insieme a tutti i suoi tredici anni. In cucina salutò la mamma, in inglese. Il papà era già vestito, stava uscendo di casa. Si salutarono in tedesco. Mentre stava facendo colazione arrivò la colf, francese. Si salutarono in quella lingua. Mentre aspettava che i biscotti se inzuppassero bene di latte (trentino) – a tal fine lui li stava aiutando, i biscotti, facendoli roteare nella tazza con il cucchiaio – Edoardo si domandò in italiano come avevano potuto dialogare e vivere le popolazioni prima della nascita degli USE … ogni Stato la sua lingua, anzi, solo la sua lingua, soltanto poche persone conoscevano quelle degli altri, ogni Stato le sue leggi, spesso contrastanti da Stato a Stato, … una perfetta incomunicabilità! Pensò: che fortuna non avere vissuto quel periodo, che fortuna essere nato “dopo”.

 “Hallo mammy, I’m going! See you later. Have a good day”. E uscì. La sua bicicletta era lì, a fianco della porta di casa, senza alcun catenaccio che fungesse da antifurto … ecco, ma un secolo prima le rubavano, le bici, così gli avevano detto … ma perché? Sul libro di Storia aveva letto che molti rubavano all’epoca, che l’esempio, il cattivo esempio veniva dall’altro, dai politici che si appropriavano del denaro pubblico (cose dell’altro mondo! Inconcepibili nell’USE!), e poi giù, via via, a scendere, sino ad arrivare al furto di una bicicletta. Nella cineteca storica della scuola conservavano una vecchissima pellicola, un film quasi preistorico ai suoi occhi di ragazzino, “Ladri di biciclette”. Edoardo l’aveva visto quel film, insieme ai suoi compagni, e proprio non si erano spiegati come ciò fosse potuto accadere. Montò in sella … e si accorse che un pneumatico era sgonfio: “La puta …!” imprecò, a mente, in spagnolo. A mente, non a voce alta … certo,  perché le parolacce non erano ammesse, ma si stava facendo tardi e questa proprio non ci sarebbe voluta. Rigonfiata la “gomma”, via, a gran carriera, a scuola.

Non vi erano auto nelle strade. Tutti utilizzavano la metropolitana, la quale funzionava con l’energia generata dalle centrali eoliche collocate in periferia, con l’energia solare fornita dai pannelli che di cui ogni abitazione era obbligatoriamente dotata, e, poiché la città nella quale Edoardo viveva si affacciava sul mare, anche con l’energia ricavata dal moto ondoso dell’oceano.

Con il professore di Storia si parlava italiano, ma i compiti scritti potevano essere redatti anche in una delle altre lingue dell’USE, a piacere. Il prof era nato in uno Stato del sud, l’Italia. Vi tornava per le vacanze, come tanti, del resto, che, residenti negli Stati del nord, vi si recavano in ferie, per godere la natura, l’arte, il cibo ed il calore umano di quei luoghi e di quelle popolazioni.

Ragazzi, esordì il prof, oggi siete voi che interrogherete me, e non io voi. Facciamo così: avete letto la Storia a cavallo dei due secoli, il XIX° ed il XX° e sicuramente avrete delle domande da pormi. Io vi valuterò dalla domanda che ognuno saprà formulare. Chi vuol cominciare?

Edoardo si guardò intorno. Aveva una gran voglia di farsi avanti ma temeva di essere male interpretato. Aveva urgenza di parlare, di avere risposte ai propri dubbi, ma allo stesso tempo avrebbe preferito inserirsi in un dibattito già avviato … anche per valutare il livello ed il tipo delle domande. Nessuno si offrì volontario.

Fu allora il prof ad intervenire:  Raga, visto che nessuno se la sente di rompere il ghiaccio, chiamo io. Edoardo, dai, tocca a te fare l’apripista. Sappiamo tutti quanto tu sia appassionato di Storia. Sentiamo cosa hai da chiedermi.

Edoardo tutto sommato gli fu grato. Il prof lo aveva sottratto al suo conflitto interiore … Ecco prof, iniziò, la prima domanda che mi sono posto e che ora pongo a lei è la seguente: come mai i singoli Stati, prima di costituire l’attuale Federazione, subivano passivamente la concorrenza economica dell’oriente?

Intervenne il prof.  Ecco, vedete ragazzi, il vostro compagno affronta la Storia sotto il profilo dell’Economia. Non è sbagliato, perché spesso avviene proprio così, che la Storia di paesi è causa ma soprattutto è conseguenza della loro Economia. In questo caso, Edoardo, ogni singolo Stato era portato a far concorrenza agli altri Stati dell’attuale Federazione. Per raggiungere questo scopo, pensò bene di delocalizzare la propria produzione in paesi lontani, nei quali la manodopera costava assai meno in quanto in quei paesi non si rispettavano i diritti e le libertà civili, le norme sulla sicurezza sul lavoro e le norme anti inquinamento. Per farla breve: sulle prime ciascun delocalizzatore, fosse esso singola impresa o singolo paese, si arricchì, ma poi divenne vittima di quegli stessi paesi nei quali aveva delocalizzato la sua produzione, in quanto essi si impadronirono del know how che stavano utilizzando e “si misero in proprio” mettendo in crisi, con la loro produzione sotto costo e quindi offerta a condizioni di assoluta concorrenzialità, tutti i paesi dell’area Feuro, cioè dell’area dell’Euro Federale, che in allora di chiamava più semplicemente area Euro.

Ma prof, chiese Edoardo, come mai oggi questo problema non esiste più?

Semplice, rispose il prof, gli USE e gli USA si sono accordati ed hanno posto fortissimi dazi all’importazione di prodotti provenienti da paesi nei qual non siano rispettati i diritti e le libertà civili e le norme sulla sicurezza sul lavoro e anti inquinamento. In altre parole: li abbiamo costretti ad essere virtuosi.

Edoardo ringraziò: Grazie, ho capito. Posso porre un’altra domanda?

Il prof: certo Edoardo. Dimmi pure.

Edoardo: ecco, non ho capito come mai nei primi decenni del secolo si stessero creando un numero sempre più ridotto di gente sempre più ricca ed un numero sempre maggiore di persone sempre più povere.

Il prof: domanda da niente, Edoardo! Dalla Storia dell’Economia alla Storia della Sociologia! Vedi, prendiamo un paese a caso, l’Italia. All’epoca aveva un debito pubblico di 2.000 miliardi di euro e la ricchezza privata – senza considerare quella illegalmente accumulata all’estero – era di circa 9.000 miliardi di euro, per il 50% in mano al 10% della popolazione. Ora, poiché in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, tutto si sposta, possiamo solo dedurne che il sistema economico e politico di quel Paese, all’epoca, fosse tale da consentire a pochi di arricchirsi a danno di molti. Ciò accadde anche come conseguenza del liberismo economico puro, a sua volta prosperato come reazione al comunismo. Ma entrambi questi due sistemi fallirono. Il Comunismo, soprattutto quando si decise di sostituirlo con il liberismo: infatti i più furbi, i più spregiudicati e i più avidi si impadronirono delle leve economiche e – in pochi – diventarono ricchissimi ai danni di una enorme massa di cittadini che diventò sempre più povera. Il capitalismo puro iniziò a crollare soprattutto quando ci si accorse che la concentrazione delle ricchezze in poche mani stava distruggendo il ceto sociale medio, che poi era quello che garantiva i consumi e quindi la produzione.

Ma, prof, replicò Edoardo, … ma gli Stati dell’attuale Federazione non pensarono di intervenire con la leva fiscale?

Il prof gli rispose: Caro Edoardo, appena uno Stato agiva su quella leva, il privato si trasferiva in un altro Stato che quella leva ancora non la stava usando, e così via.

Edoardo si illuminò in viso: Ah, prof, adesso ho capito l’importanza di essere una Federazione: oggi la legge fiscale è unica per tutti gli stati dell’unione e nessuno può più fare il furbo!

Bravo Edoardo, disse il prof, vedo che hai capito. Oggi infatti sia gli USA che noi dell’ USE abbiamo messo al bando non solo le merci provenienti dai paesi di cui ti parlavo prima, ma abbiamo vietato qualsiasi forma di relazione e scambio anche finanziario con i paesi che non abbiano adottato le stesse nostre regole fiscali, antiriciclaggio, antievasione e antielusione fiscale. E ovviamente abbiamo, tutti, adottato un’unica riscalettatura delle aliquote fiscali che oggi gravano maggiormente le ricchezze ed i redditi più elevati consentendo a tutti gli Stati dell’unione di investire a vantaggio del ceto medio dei consumatori e degli investitori in attività economiche e quindi, di conseguenza, a vantaggio della produzione stessa. Ma c’è di più, ragazzi, e questo ancora non mi è stato chiesto: oggi per nostra fortuna è proprio il modello di sviluppo che è cambiato! Sono gli obiettivi di ogni persona, di ogni famiglia ad essere diversi. Vi dico solo questo: pensate che negli anni ante USE, una persona era valutata a secondo del modello di automobile che possedeva! Incredibile, vero? Eppure era proprio così! Più l’auto era di grossa cilindrata, potente, inquinante, più la persona era considerata nella scala sociale! Esattamente il contrario di oggi. Infatti oggi se solo una persona pretendesse di andare a fare la spesa al supermercato con un SUV da 500 cavalli, non solamente sarebbe arrestata dalla polizia per violazione della legge sull’inquinamento, ma sarebbe biasimata da tutti noi. Bene Edoardo, oggi ti sei meritato un bel dieci. Chi altro vuole intervenire?

Si fece avanti Carlo. Io, prof, ho solo una domanda: ho letto che in quel periodo storico nel paese che lei citava come esempio, l’Italia, il parlamento costava molto ai cittadini, in quanto i parlamentari erano tantissimi, mi pare fossero addirittura mille,  e molto pagati sia come stipendio, che come benefit e pensioni. Come mai?

Vedi Carlo, rispose il prof, c’era ben stato un politico che aveva promesso di ridurre a soli 450 quei mille …no, Pierino, ho capito cosa vuoi dire, … no, non interrompere … e poi comunque no, non sono i Mille che dici tu, quelli di Garibaldi, ricordate la storia dell’unità d’Italia? Quelli erano altri Mille, di altro genere, precedenti di un secolo. Pierino, oggi un bel cinque (il “cinque per mille”! Ah …ah…!)  non te lo leva nessuno. Riprendiamo. Aveva promesso cosa? Un fatto altrui. Infatti non se ne fece nulla. Perché? Perché quella riduzione avrebbe dovuto essere deliberata proprio da coloro i quali sarebbero stati esclusi! Ma vi pare possibile? E poi, cos’altro avevi chiesto? Ah già, perché erano così strapagati. Semplice: anche in questo caso perchè le loro paghe venivano decise proprio da loro stessi. Incredibile ma vero, ragazzi. Come? … Carlo vuoi sapere chi era stato quel politico? Mi prendi in castagna sai, credo che fosse stato un tale Berlusconi, sai, mica mi posso ricordare tutto, soprattutto dei personaggi minori. Comunque andrò a verificare e alla prossima lezione ti saprò dire con precisione. Ecco, Carlo, ti sei meritato un bell’otto. Per la prossima lezione preparatevi sull’unione monetaria e bancaria, sugli Feuro bond, sulla ERA European Rating Agency e sulla costituzione della FBI-E, la Polizia Federale Europea con competenza sui reati bancari, finanziari, fiscali, sul terrorismo e sulla criminalità organizzata.

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