NONNI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Marzo, 2020 @ 6:42 amDetto altrimenti: nonni di tutta Italia, uniamoci! (post 3814

Ormai si riconosce a noi nonni un’importante funzione sociale. E allora, organizziamoci! Infatti …la popolazione invecchia; i giovani faticano a trovare lavoro e a lasciare la casa d’origine; pochi si formano una famiglia loro; di questi, pochi si sposano, molti convivono; comunque pochissimi fanno (pochi) figli. La maggior parte degli Italiani è proprietaria di casa. Chi ha acquistato quelle case? Noi, i nonni. Noi nonni che dovremo riunirci e reclamare l’istituzione di una categoria professionale APNI–Albo Professionale Nonni Italiani nel quale saremmo suddivisi in categorie:
.
.
- NOPOCO – Nonno Potenziale, Coabitante. A questa categoria apparterrebbero i nonni presso i quali continuano a vivere i figli ultra trentenni (scapoli o uniti) senza prole.
- NOECO – Nonno Effettivo Coabitante. Qui troveremmo i nonni provenienti dalla categoria precedente, ove i figli abbiano generato prole.
- NESP – Nonno Effettivo Su Piazza. Qui andrebbero iscritti i nonni non conviventi di figli con prole, purchè tutti abitanti nel giro di un’ora di viaggio.
- NEFUP – Nonno Effettivo Fuori Piazza. Qui andrebbero iscritti i nonni non conviventi di figli con prole, tutti abitanti oltre un’ora di viaggio. La categoria prevede due livelli: NEFUP-1, di 1° livello, quando della coppia giovane lavori uno solo; NEFUP – 2, di 2° livello, quando della coppia a lavorare siano in due.
L’iscrizione ad una categoria superiore incorpora automaticamente le eventuali precedenti, fatta salva la somma dei rispettivi benefici di legge da erogarsi – questo devo ancora deciderlo – ai nonni o direttamente ai figli. L’iscrizione all’Albo sarebbe la precondizione per la partecipazione alle rispettive associazioni di categoria (ANOPOCO, ANOECO, ANESP, ANEFUP) le quali concorrerebbero a costituire la loro Associazione di secondo livello, l’ ANNI-Associazione Nazionale Nonni Italiani, rappresentativa delle istanze di tutti presso gli organi di governo e presso il legislatore.

Vi chiederete da dove mi è sorto l’impulso a ipotizzare questo tipo di organizzazione. E’ facile intuirlo: io apparterrei per via della figlia alla ANESP, iscrizione assorbita, per via del figlio, nella ANEFUP – 2. Ed allora parliamo del figlio. Due bimbe, sette mesi e due anni e mezzo. I due genitori lavorano. In periodo “normale”, con il saltuario ma frequente aiuto di quattro nonni fuori piazza e degli asili nido, riescono a far fronte alle necessità. Ma ora, con il coprifuoco del coronavirus, come si fa? Dice: ma non possono ottenere il “lavoro agile” cioè da casa? Lei si, lui solo in parte. E poi, avete mai provato a lavorare con un bimbo che quasi vi zampetta sulla tastiera del computer? Dice: diamo loro il bonus baby-sitter. Dico: ma se c’è il coprifuoco, come fanno a spenderlo? E allora occorre innanzi tutto iniziare a pensare come risolvere il problema intervenendo con priorità proprio sulle categorie maggiormente in difficoltà, sia per una ragione di “solidarietà individuale”, ovvero per aiutare gli individui che hanno bisogno di aiuto; sia per una di “solidarietà collettiva”, ovvero incentivare i giovani a fare figli, visto che noi Italiani siamo una delle società più vecchie al mondo, seconda solo al Giappone.
Tutto quanto sin qui esposto riguarda solo la componente gestionale. Per ciò che concerne invece la parte patrimoniale … be’, raga, non ri-tassiamo le prime case che poi sono le future case dei nostri figli, che comperarsene una loro (senza l’aiuto dei nonni, e qui si rientra in parte anche nell’area gestionale) è veramente dura! E ancora, se è vero – è ampiamente riconsciuto – che molti nonni svolgono una funzione sociale a favore di figli e nipoti, allora la pensione di reversibilità dovrebbe spettare – sia pure in misura diversificata e graduata – anche ai figli con/senza prole.
Vi ringrazio. Firmato un nonno iscrivendo alla ANEFUP – 2.
.
.
Comments Closed
SPECIALE CORONAVIRUS
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Marzo, 2020 @ 7:23 amDetto altrimenti: riflettiamo insieme (post 3813)
Oggi 22 aprile, chiuse tutte le attività economiche, tranne quelle essenziali (v. in coda al post). Tutti devono lavorare da casa. Passeggiate entro 200 m da casa.
E così ora abbiamo la risposta. Infatti ci domandavamo come avrebbe fatto la Terra a sfamare un numero così elevato di abitanti, in continua crescita. Nel frattempo, stavamo bruciando foreste; fondendo ghiacciai; avvenando l’acqua e l’aria; decarbonizzando in Cina ma realizzando una enorme centrale a carbone nei Balcani; dando la priorità alla costruzione di armi “necessarie” alle tante guerre; sfruttando continenti interi. Ora ci penserà il coronavirus, visto che – quanto meno – ben tre miliardi di persone sulla terra non hanno la benchè minima protezione contro di lui: infatti mancano di acqua pulita e sapone!

Se dopo la seconda guerra mondiale siamo un po’ rinsaviti (CECA, ONU, NATO, UE, etc.,), forse dopo questa terza guerra miglioreremo ancora un poco (migliorare del tutto sarebbe pretendere troppo!) e E capiremo che l’uomo che vuole arricchirsi all’infinito, alla fine avrà comunque un sudario senza tasche; che lo Stato che vuole isolarsi, sarà come un vaso di coccio costretto a viaggiare in compagnia di vasi di ferro; che le multinazionali produrranno sempre di più ma non sapranno a chi vendere i loro prodotti; che un continente non potrà più sfruttarne un altro perchè sarà schiacciato dalle migrazioni.
Alla fine di questa guerra dovremo cambiare molti punti di vista, dovremo riscrivere l’ordine delle priorità a livello europeo, e ciò
- ci indurrà e riscriverlo anche ai livelli “inferiori” (Stati, Regioni, Provincie, Città);
- ci legittimerà a chiedere al resto del mondo di fare altrettanto.

Ma c’è una cosa che ognuno di noi può e deve fare sin da adesso: iniziare a riconvertire se stesso e capire che il miglior Politico in assoluto oggi è Papa Francesco, perchè i principi che egli professa circa gli equilibri sociali, la solidarietà e la pacifica convivenza – assolutamente laici – per la vita del Mondo sono semplicemente “strategici”, cioè letteralmente “indispensabili e insostituibili”.
P.S.: i locali del Festival di Cannes sono stati trasformati in riparo per i senzatetto. Richiamate alla mente le due immagini: le star super eleganti che sfilano sui tappeti rossi e i senzatetto che muoiono assiderati su una panchina. Lo avete fatto? Bene. Ora affiancate le due immagini sullo schermo della vostra sensibilità: quali sono le priotità?
ATTTIVITA’ ECONOMICHE ESSENZIALI
coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi
pesca e acquacoltura
industrie alimentari
industria delle bevande
fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
fabbricazione di spago, corde, funi e reti
fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro
fabbricazione di carta
stampa e riprdozione di supporti registrati
fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
fabbricazione di prodotti chimici
fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
fabbricazione di articoli in gomma
fabbricazione di articoli in materie plastiche
fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia
fabbricazione di prodotti refrattari
produzione di alluminio e semilavorati
fabbricazione di apparecchi elettromedicali (incluse parti staccate e accessori)
26.60.09 fabbricazione di altri strumenti per irradiazione ed altre apparecchiature elettroterapeutiche
fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)
fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche
riparazione e manutenzione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione
riparazione e manutenzione di apparecchi medicali per diagnosi, di materiale medico chirurgico e veterinario, di apparecchi e strumenti per rodipoanrtaoziiaotnreia e manutenzione di macchine per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere
riparazione e manutenzione di trattori agricoli
riparazione e manutenzione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia
riparazione di apparati di distillazione per laboratori, di centrifughe per laboratori e di macchinari per pulizia ad ultrasuoni per laboratori
riparazione e manutenzione di aeromobili e di veicoli spaziali
riparazione e manutenzione di materiale rotabile ferroviario, tranviario, filoviario e per metropolitane (esclusi i loro motori)
installazione di apparecchi medicali per diagnosi, di apparecchi e strumenti per odontoiatria
installazione di apparecchi elettromedicali
fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
raccolta, trattamento e fornitura di acqua
gestione delle reti fognarie
attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
installazione di impianti elettrici
installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di icnossttarlulazzioionnee di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione)
installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione)
manutenzione e riparazione di autoveicoli
commercio di parti e eccessori di autoveicoli
per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori
commercio all’ingrosso di carta, cartone e articoli di cartoleria
commercio all’ingrosso di articoli antincendio e antinfortunistici
trasporto ferroviario di passeggeri (interurbano)
trasporto ferroviario di merci
trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane
trasporto con taxi
trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente
trasporto di merci su strada
trasporto mediante condotte di gas
trasporto mediante condotte di liquidi
trasporto marittimo e per vie d’acqua
trasporto aereo
magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
servizi postali e attività di corriere
servizi di informazione e comunicazione
attività finanziarie e assicurative
ricerca scientfica e sviluppo
traduzione e interpretariato
servizi veterinari
servizi di vigilanza privata
servizi connessi ai sistemi di vigilanza
attività di sterilizzazione di attrezzature medico sanitarie
pulizia e lavaggio di aree pubbliche, rimozione di neve e ghiaccio
altre attività di pulizia nca
attività dei call center
amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
istruzione
assistenza sanitaria
servizi di assistenza sociale residenziale
assistenza sociale non residenziale
attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali
Comments Closed
RESTART (TRENTINO, E NON SOLO) restarts, riparte!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Marzo, 2020 @ 6:21 amDetto altrimenti: … e si prepara a contribuire alla ripartenza del sistema quando, dopo la vittoria sul COVID19, … (post 3812)

RESTART, RIPARTENZA. Mai un nome è stato così appropriato. Quattro anni fa la ex segretaria del mio (oggi ex) partito UPT, in allora (solo) dr.ssa Donatella Conzatti, promosse la nascita di Restart Trentino, un’Associazione Culturale (cioè pre politica) e Politica (la lettera maiuscola non è utilizzata a caso) e mi volle alla sua presidenza. Nel primo triennio Restart ha organizzato nove eventi su temi pre-politici: riavvio del sistema; parità di genere (due volte); comunicazione; giovani; portatori di handicap (due volte); autonomia; territori di confine.

D’ora in avanti cercherò di spostarne il focus sulla Politica, ovvero su temi di interesse sempre più di fondo. Al che, di fronte a qualche osservazione che viene fatta sul conto della sua ideatrice, oggi Senatrice di Italia Viva, mi capita di fare una riflessione che riaffiora alla mente da antiche e dimenticate letture: quella del “dito puntato”. Mi spiego. Capita a tutti coloro che fanno Politica avere il dito indice puntato contro. Infatti, se guardiamo bene la mano che punta il dito, vedremo che a fronte di un dito indice puntato contro l’ “imputato”, ve ne sono altri tre che puntano verso il giudicante. Andiamo a vedere cosa accade.
.
.

Il dito medio. Spesso chi punta l’indice è anziano e maschio come me. Lo dicono le statistiche, non me l’invento io. Il 60/70enne punta il dito verso il 40/enne criticando spesso le politiche di quest’ultimo. Ma la visione del mondo e delle cose sconta una generazione e noi anziani dobbiamo tenerne conto: noi vivevamo con il telefono fisso e questi sono al 4.0., un intero passaggio generazionale. Non solo: non sopportiamo, anziché congratularci, che i più giovani riescano laddove gli anziani hanno fallito.
L’anulare. Dopo lo scarto generazionale c’è lo scarto di genere. Andiamo a vedere chi sono i ministri di Italia Viva nell’attuale governo: due donne molto brave (fatto questo peraltro gravissimo, per alcuni!). Ora, per favorire un cambio di paradigma non serve riempirsi la bocca di una morale paternalistica: occorrono invece azioni concrete e la Sen. Donatella Conzatti di Italia Viva è la prima firmataria del ddl che ha elevato la quota di genere negli organi societari delle società quotate e compartecipate. Ora è al 40%: più donne al comando, questa è Politica.

Il mignolo. Le critiche feroci espresse contro la ministra dell’Agricoltura non hanno mai riguardato il merito bensì solo il suo … vestito! Durante l’emergenza coronavirus tutte le tempestive proposte ben centrate avanzate da Italia Viva (quarantena subito; fare quadrato attorno al governo; chiudere tutto, tutta Italia zona rossa, per tutta Europa zona rossa; un commissario straordinario; navi da crociera come ospedali; premio Nobel per medici ed infermieri; il Parlamento aperto; bene le donazioni da privati; piano shock post emergenza) sono state prima aspramente criticate da una certa stampa e poi regolarmente applicate dal Governo. Evidentemente sin dal loro nascere queste proposte sono state vittima di un pregiudizio, il quale come si sa si forma e si esprime sulla base di sentimenti irrazionali: superficialità, timore, ignoranza, interesse personale.
E il pollice? Pollice verso, cioè verso il basso, a dare un aiuto all’indice, in segno di condanna a prescindere, su tutto: pregiudizialmente appunto!
Come dicevo sopra, L’Associazione Restart si appresta a “ripartire” e a contribuire alla “ripartenza” del Trentino (e non solo) post coronavirus, “ripartenza” che richiederà la partecipazione di tutte le forze e intelligenze in campo, perché ci troveremo di fronte a profondi mutamenti sociali ed economici. Essa dovrà essere innanzi tutto una “ripartenza” del Pensiero e quindi dell’Azione.
Pensiero, che dovrà essere orientato verso
– il mantenimento della vera democrazia (parlamentare);
– più Europa;
– la creazione di sistemi europei, sanitario e non solo;
– la riconversione del sistema produttivo e non solo la sua ricostruzione;
– il prioritario riordino (europeo, statale, regionale, comunale) delle priorità di investimento;
– le future generazioni;
– un nuovo mondo (mondo= insieme delle relazioni umane);
– una nuova Terra (= pianeta);
– il nuovo diverso sociale che sarà emerso dalla tempesta coronavirus;
– la completa parità di genere;
– la prevenzione delle violenze sulle Donne;
– un’ etica che non sia solo dei principi (= integralismo) né solo quella dei risultati (= cinismo);
– il confronto politico costruttivo e non la contrapposizione gridata e pregiudiziale;
– la laicità, cioè il pluralismo;
– la rivalutazione del compromesso, quale strumento spesso maltrattato e che invece ha fatto la Storia.
Azione, che sarà semplicemente conseguente.

.
Riccardo Lucatti – Presidente Associazione Restart Trentino – Impegnato in favore del candidato Sindaco Franco Ianeselli
.
Comments Closed
IL MARITO APPRENDISTA … CUOCO !
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Marzo, 2020 @ 5:29 pmDetto altrimenti: costretto in casa, gli si apre un universo nuovo (post 3811

.
.
Pandemia …. pandem …onio in cucina quando il marito gira intorno, si vuol rendere utile! Ed è allora che emerge l’ignoranza sua e la cultura della moglie! Le donne … anzi le Dominae, le nostre Padrone in senso soggettivo: cioè le Padrone sono loro, e a buona ragione! E ce lo hanno dimostrato da millenni. Ricordate la Lisistrata di Aristofane? Lisistrata, colei che liquida interi eserciti? Gli uomini si combattono? E lei organizza lo sciopero del sesso e dopo poco gli eserciti smettono di farsi la guerra! E ti pareva! Ora, senza dovere aspettare una guerra per comprendere il loro potere, pensate un po’ se solo smettessero di occuparsi della casa e soprattutto di cucinare! Otterrebbero tutto, da noi!
.
.

In questi giorni io stesso ogni tanto mi aggiro per la cucina, mi interesso, guardo, cerco di imparare, di realizzare qualcosa. Ieri ho visto preparare la Suppa Quata, una zuppa sarda. L’idea è nata dal fatto che, dato il coprifuoco, le provviste in casa sono o poche o troppe e in quest’ultimo caso un po’ di pane avanza, secca. Che fare? Utilizzarlo, per Giove! Si fa così:
Nomostatica (ingredienti per quattro persone): 400 gr circa di pane secco non condito tagliato in fette sottili; 1,5 l circa di brodo di carni miste (in mancanza del brodo di pecora); 300 gr di caciotta fresca; 2 pomodori da sugo maturi; prezzemolo tritato; noce moscata, cannella in polvere.

.
Nomodinamica (come si fa): grattugiare metà del formaggio e tagliare a fettine l’altra metà. Tagliare a dadini i pomodori non sbucciati; versare i pomodori nel brodo. Mescolare al formaggio grattugiato un cucchiaio di cannella, uno di prezzemolo tritato. Aggiungere una grattatina di noce moscata. Disporre un terzo delle fette di pane in una pirofila, bagnarle con il brodo, coprirle con la metà del formaggio a fettine e spolverare con il formaggio grattugiato. Ancora pane, brodo, formaggio a fettine e grattugiato. Terminare con pane spolverato di formaggio. Versare sopra tutto il brodo rimasto. Infornare a 150° per circa 40 min, fino a che il brodo non sia tutto assorbito. Servire caldo.
.

.
E allora, per dirla in dialetto sardo, “famidu ses? Maniga!” Sei affamato? Mangia! E bevi, buffa, ma ricorda che su binu chere buffadu contichizzadu, il vino vuole essere bevuto a piccoli sorsi, con moderazione. Viva la Sardegna!
.
.
Comments Closed
GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA, OGGI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Marzo, 2020 @ 1:36 pmDetto altrimenti: cos’è la poesia? (post 3810)
Poesia è anche un brano di prosa, come l’ “Addio monti” nei Promessi Sposi del Manzoni che è tale perché nel leggerlo o nel sentirlo leggere come si deve, fa venire la pelle d’oca come un brano di Mozart. Per converso vi sono brani di prosa scritti con molti a capo, pieni di sentimento quanto volete, ma che proprio poesie non sono. Evvabbè …
Nella poesia spesso manca la rima, è vero, che poi è l’ultima cosa da ricercarvi, che però se c’è ed è messa bene non guasta. Quelle che invece non mancano sono le assonanze, la metrica, le immagini, le metafore, le metonimie, le sinestesie, l’ossimoro, la sineddoche, la cadenza degli accenti, etc. . Cosa sono queste figure? Amiche, amici, scusate, ecchè … mica posso tenere qui un corso di poetica … del resto non ne sarei all’altezza: diciamo che quelle “cose” io le utilizzo “a mia insaputa”! Una mia poesia per oggi? Ok, vi accontentato? Cosa? Ne volete almeno un paio? Evvabbè ….
Whisper (la mia barca a vela)

S’illumina al sole
ti aspetta
la prendi
la porti nel vento
respira il tuo stesso respiro
sussulta
lei freme
sospira.
Whisper, una barca da regata, quando con il vento sopra i 20 nodi (36 kmh) plana come una tavola da surf, ruggisce e vibra come se fosse spinta da un motore. Qualcuno mi ha detto che sembra scritta per un’innamorata …
Bici, perchè’?

Perché
in una chiesetta al Ghisallo
riposa sospesa
antica reliquia a pedali.
Perché
insieme a lei
tu scali la vetta
compagno soltanto a te stesso.
Perché
ti ha insegnato
ad alzare più spesso lo sguardo
a scrutare che cielo farà.
Perché
sempre incontri qualcuno
che non ha timore
di aprire la sua vita al vicino.

Perché
con il vento dei sogni
giocando
ritorni un poco bambino.
Perché
restituisce
ad un uomo affannato
profumi di suoni e colori.
Perché
in salita
ricorda ad ognuno
che volendo e insistendo si può.
E poi, … perché no?
Spero che almeno un pochino vi siano piaciute. Dicevamo … ah! Poesia? Coronavirus? Un mio amico, Giovanni Soncini, ne ha scovata una composta nientepopodimenoche dallo stesso Coronavirus. Eccola:
MEMORY (il lamento del Coronavirus)
Sempre caro mi fu quel tempo bello
quando lieto sbarcai nel Bel Paese
e con facile e rapido saltello
contaminar potea per tutto un mese.
Tutti vicin l’un l’altro a disputare
sul pallon, sul Salvin, su altre imprese

di tutto il partiton parlamentare
e la progenie mia allegra e lieta
tutto e tutti potea contaminare.
Or solo, vecchio e stanco e sempre in dieta
il singol pirla invano vo cercando.
Tra le disperse genti, senza meta
il triste tempo mio vo consumando.
Questo di tanta speme oggi mi resta.
Senza lavor, a l’INPS ora dimando
concedermi pension, sia pur modesta.
Gli ha risposto il Poeta:
Salve Soncin pedalator selvaggio
re de la strada re de la foresta
contro lo qual nessuno fa l’ingaggio
perchè tu voli via a l’altro arresta.
Dolc’ è tuo poetar lo riconosco
ch’a legger tuo rimar ognun s’appresta

sdraiato come te vicino a un bosco.
Sorgemi tuttavia dubbio molesto
che ‘tuo poetar sia un poco losco
il che sarebbe inver molto funesto
quand’io t’abbia ripreso e bastonato
sicchè conviene a te fuir ben lesto
poichè chiar’è ad ognun che m’hai copiato!
Al che il pedalator selvaggio risponde
Mio caro Riccardante che m’accusi
d’aver copiato ‘l dolce tuo poetare,
l’allievo tuo in lochi bui e chiusi
t’appresti or col baston a bastonare?
Ma d’ogni al mondo vera conoscenza
sappi o Maestro mio che ‘l suo copiare
è base necessaria di partenza:
che sanza cognoscenza del pregresso
lo progredir è sol vana speranza!
Da te ‘l rimar appresi con successo,
tu a Dante ricopiasti le terzine:
posa dunque ‘l baston ed ogni eccesso
e ‘nsieme proseguiam con nostre rime.
Per chi legge: da anni, le numerose mail che Giovanni ed io ci scambiamo sono redatte in terzine danteshe. Giovanni ne ha pubblicato un primo volumetto (il secondo è in via di formazione):

Che ne dite? Se ne scopre sempre una di nuovo! Buona Giornata Mondiale della Poesia a tutte e a tutti! Ma … cosa? non è finita qui? Infatti eccone una in dialetto lumbard! E’ intitolta “Serada dentar”:
Mo sun chi serada dentar
e camini scià e là
par cercà de tirà sira
e cercà de mia pensà
a la guera silenziusa
che cumbatum tutt i dì
cun la voia de tucas,
de fermas a ciciaarà
e sentì fioo giugà.
A sa sent dumà i usei
e ogni tant buià un qual can
e la gent la via mia a mèsa
sona pu nanca i campan …
Par che tegnan tutt ul fiaa
quasi par mia disturbà.
Ma ga sem amò a stu mund!
Saraa dent in di nost cà
a sem dree dumà a specià
che finisa questa guera
par pudè turnà a fiadà …
aria de nurmalità.

Ora son qui, chiusa in casa e cammino qua e là per cercar di tirar sera e cercare di non pensare alla guerra silenziosa che combattiamo tutti i giorni con la voglia di toccarci, di fermarci a far due chiacchere e sentire i bambini giocare. Si sentono solo gli uccellini e ogni tanto abbaiare qualche cane e la gente non va più a messa non suonano più nemmeno le campane. Pare che tutti trattengano il fiato quasi per non disturbare. Ma noi ci siamo pure al mondo! Chiusi dentro le nostre case stiamo solo aspettando che finisca questa guerra per potere tornare a respirare aria di normalità.
.
.
Comments Closed
QUALE POLITICA PREMIA CHI?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Marzo, 2020 @ 6:11 amDetto altrimenti: l’essere al lavoro o l’apparire? (post 3809)
Le lettere maiuscole e minuscole non sono utilizzate a caso. Alcuni di noi conoscono i pochi Politici competenti che lavorano notte e giorno: fino a poco tempo fa, per la legge di bilancio; in questi giorni per la revisione delle migliaia di emendamenti ai decreti anti-virus. Tutti noi conosciamo i molti politici il cui lavoro consiste in una sorta di campagna elettorale permanente nelle piazze, alla TV, sui giornali. Quale delle due politiche è premiante? Quella della competenza, dell’impegno, del lavoro o quella degli slogan? E poi: premiante per chi? Per il Paese o per il Politico/politico?

.
.
Per inciso: direi che la colpa è di Pericle che nel 411 a. C. introdusse la paga per chi ricopriva una carica politica. Ciò permise anche ai cittadini non abbienti di partecipare effettivamente alla via politica ma – diciamola tutta! – consentì a Pericle di contrastare lo strapotere del suo ricco rivale politico Cimone che ricopriva di favori chi apparteneva al suo stesso partito. La motivazione formale di Pericle è fondamentalmente accettabile, ma se il livello della retribuzione (e degli accessori!) è troppo elevato, quella paga diventa essa stessa obiettivo primario se non esclusivo per una gran parte della politica (“p”: le lettere maiuscole e minuscole …. v. sopra).
.
.

Decenni fa lavoravo come responsabile della Finanza Italia della STET- Società Finanziaria Telefonica p.A. Torino-Roma (Gruppo IRI), all’epoca la più grande finanziaria italiana e intrattenevo rapporti di lavoro personali e diretti con i top manager di tutto il sistema bancario e finanziario italiano. Conobbi top manager valenti ed altri semplicemente “di facciata”. Circa questi ultimi, un mio interlocutore “valente”, fondatore di una delle due di gran lunga maggiori società finanziare private di consulenza dell’epoca., O.T., ebbe a dirmi: “Non sanno andare oltre un’affermazione di principio, uno slogan”.
Chi mi sa dire a quali Persone Politiche serie e a quali politici del gruppo slogan io mi stia riferendo?
.
.
Comments Closed
PRIMAVERA UE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Marzo, 2020 @ 12:01 amDetto altrimenti: coraggio Primavera UE, fatti avanti, sconfiggi il virus! (post 3808)
Primavera a Trento

.
.
.
Il vento / disegna l’acqua già mossa / della Fersena / e pulisce la mente assonnata / dai fumi dei fuochi d’inverno. / Colori più nuovi nel cielo / e profumo di vita / riempiono gli occhi / che bevono luce. / Le mani dell’attesa / protese / a sfiorare una gemma / ultima nata / in un mondo / che ancora una volta / risorgerà / migliore. / Si spera.
.
.
.

.
.E’ difficile non scrivere qualcosa. E’ ancor più difficile scrivere cose non banali. Oggi passeggiavo davanti casa (davanti casa, detta così, alla romana!), “solo e pensoso”, mezz’oretta d’aria sul lungo Fersena, cinquanta metri in su, cinquanta in giù con la mia brava autocertificazione in tasca. In mezz’ora sono passate due ambulanze. Mi sono venuti alla mente i carretti della peste manzoniana, solo che queste auto sono condotte da persone più che per bene, angeli custodi, altro che monatti!
.
Primavera UE
Panta rei, diceva quel tale, tutto scorre … dai che addà passà a nuttata! E noi nelle case, con il computer, la TV, i telefoni, il coniuge, i figli, gli amici, il nostro medico, le medicine a portata di mano, il frigo pieno … di che ci lamentiamo? Se io scrivo, se voi leggete … di nulla! Piuttosto vi sono persone che hanno sofferto, che soffrono: sono le persone sole; i senzatetto; i malati; le badanti ormai isolate dalle compaesane; i familiari dei defunti; i lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro; i disoccupati; chi raggranellava qualche misero euro in nero; gli imprenditori che vedono compromessi anni di investimenti e di assunzioni di rischi; gli operatori sanitari in senso lato: medici, infermieri, addetti ai servizi; le forze dell’ordine che ci controllano e aiutano; i sacerdoti che ci sono sempre; etc..

.
In recenti miei post ho parlato di terza guerra mondiale. Molto probabilmente non farà morti a milioni, tuttavia cambierà moltissimo il mondo, ove per mondo intendo l’insieme delle relazioni umane. E se dopo la seconda guerra abbiamo dovuto ricostruire, dopo questa dovremo riconvertire. Riconvertire innanzi tutto il rapporto fra ciò che pensiamo e facciamo e la durata della nostra vita. Infatti molti comportamenti sembrano assunti da persone che si credono eterne, tali cioè da poter vedere e godere degli effetti delle loro azioni. Ma così non è. Gli egoismi personali, aziendali, statali, continentali … dove portano chi li alimenta? Una persona si arricchisce all’inverosimile, ma il sudario noi ha tasche! Un’azienda ricerca il massimo profitto economico a qualsiasi costo e diventa cinica, distruggendo la dignità di chi ci lavora; una città, non si fa incubatrice di idee più ampie e cade vittima delle decisioni altrui; uno Stato si chiude in se stesso salvo poi accorgersi che il virus ha un passaporto internazionale; un continente ne sfrutta e ne impoverisce un altro, produce sempre di più ed alla fine viene invaso dalle migrazioni.
.

.
Scendo dall’alto della scogliera sulla quale mi sono collocato per cercare di avere la visione d’insieme del mondo. Scendo verso il mare delle cose per immergermi nelle percezioni sensoriali di ognuna di esse e mi dico: ai politici possiamo e dobbiamo chiedere di essere Politici con la “P” maiuscola. Ovvero, di fare come predicava Alcide De Gasperi: pensare ed agire in funzione delle generazioni future e – mi permetto di aggiungere – all’interno di una “scala politica” adeguata, una Unione Europea seria, che “grazie” alla lezione del coronavirus, inizi con la realizzazione di una Sanità Europea, per poi dare vita, a ruota, al diritto del lavoro; al fisco; all’università; alla ricerca; al sistema bancario e finanziario; etc. europei.
.

.
.
Questa dovrebbe essere la prima priorità in una UE che abbia aggiornato l’ordine delle proprie “vecchie” priorità. Chi sono i Politici che innescano questo processo virtuale? Si facciano avanti, ne abbiamo bisogno! Buona Primavera UE a tutte e a tutti!
.
.
Comments Closed
IDEA, PENSIERO E AZIONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Marzo, 2020 @ 9:43 amDetto altrimenti: la Politica riguarda ognuno di noi (post 3807)
Il pensiero
- Qualcuno afferma: “Io sono apolitico”. Bocciato.
- Altri hanno in testa – anzi in pancia – un’idea politica a prescindere da un ragionamento approfondito. E ce l’hanno perché sono convinti – consciamente o meno – che rientrare nel caso precedente sarebbe giudicato disdicevole. In queste persone l’idea politica è solo un pregiudizio, cioè un’idea alla quale si crede per pigrizia, per ignoranza, per paura o per interesse. Rimandati a settembre.
- Atri infine hanno un’ Idea Politica frutto di un ragionamento o almeno di un tentativo di ragionamento serio ed onesto. Promossi.
L’azione
- I primi spesso non vanno a votare. Ri-bocciati.
- I secondi votano “di pancia”. Rimandati a settembre.
- I terzi votano “di testa” e spesso si impegnano nella politica attiva. Promossi.
Dice, ma tu, caro il mio blogger, come ti collochi? Qual è il tuo pensiero e la tua azione? Rispondo: raga, se leggete molti miei post recenti, dovreste avere capito come mi colloco. Comunque ecco il riassunto. Io mi sento
- difensore strenuo della democrazia vera e nemico della truffa “democrazia diretta”;
- europeista convintissimo;
- moderato nel senso non estremista né a destra (globalizzazione e liberismo sfrenati), né a sinistra (scuola facile, paghetta a tutti, etc.);
- favorevole al compromesso: la mia non é l’etica dei principi (sarei un fondamentalista), né l’etica dei risultati (sarei un cinico).
- molto sensibile al sociale, alla Giorgio la Pira;
- attento alle generazioni future, alla Alcide De Garsperi;
- aziendalista, alla Adriano Olivetti;
- manager, alla Pier Luigi Celli.

.
Inoltre, come vedete, sono attivo qui sul blog; sono presidente dell’Associazione RESTART TRENTINO voluta quattro anni fa dall’allora (solo) dottoressa oggi (anche) Sen. in Italia Viva Donatella Conzatti; sono il “ragazzo di fatica” di un’esponente storica del volontariato sociale, Francesca Ferrari; cerco di alimentarmi culturalmente con la partecipazione e numerose altre associazioni.

.
.
.
Dice ... ma allora sei sempre relegato fra quattro mura! Rispondo: certo, hai ragione, a parte quando – coronavirus permettendo – scio 40 giorni all’anno e macino 4000 km all’anno in bicicletta.
.
.
.

.
Ah … dimenticavo: a parte anche qualche uscita con la mia barca a vela da regata che fino a qualche anno fa faceva la parte del leone e che ora, dopo 25 anni di regate, ho tradito per un ritorno di fiamma: la mia bicicletta, anzi, “le” mie biciclette.
.
Buona Politica a tutte e a tutti!
.
.
.
Comments Closed
VALANGHE E LAVORO IN NERO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Marzo, 2020 @ 7:22 amIl vostro blogger pubblicava questo post il 20 marzo. Il 28 marzo il governo adotta misure contro queta potenziale valanga sociale
Detto altrimenti: guarda un po’ cosa si deve inventare un povero blogger! (post 3806)

Cervinia. Condomìni costruiti in zone dove avrebbe potuto scendere una valanga, ma in “perfetta sicurezza” perché qualcuno ha deliberato che quella “non è zona a rischio valanghe”. Peccato che quella delibera non sia stata inviata nemmeno in c.c. alle valanghe che quindi, qualche anno fa, sono scese “liberamente” bloccando quei condomìni fino al terzo piano. In altra valle, questa volta del Piemonte, che non nomino per ragioni di privacy, vi sono condomini costruiti su pendii ripidi esposti a valanghe. Anche qui una delibera analoga. Per fortuna le valanghe ancora non sono scese: sono ancora troppo occupare a scendere a Cervinia.

Lavoro nero, quello di base, quello pochissimo retribuito, senza contributi e garanzie: da semi schiavi. Per noi esiste: infatti lo combattiamo. Cioè lo combattiamo in quanto ne ammettiamo l’esistenza di fatto: per noi i lavoratori in nero sono VISIBILI. Cerchiamo di modificare questo sistema, di arrestare i caporali etc. Cioè difendiamo le vittime di questa prassi fino a quando costoro quel lavoro ce l’hanno. Ma quando costoro quel pur miserrimo lavoro lo hanno perso, ad esempio per il coronavirus, allora i lavoratori in nero diventano INVISIBILI, smettiamo di occuparcene, cioè non aiutiamo quei “disoccupati in nero” e diciamo: “Ecchè, aiutarli ora vorrebbe dire legittimare quella prassi delittuosa”. Insomma, bastonati e cornuti.

.
Il fatto è che le valanghe e questo tipo di lavoro nero esistono nonostante le delibere e le leggi. Dobbiamo tenerne conto. Il mettere la testa sotto la sabbia (struzzologia estiva) o sotto la neve (struzzologia invernale) non va bene.
Dice … ma che c’azzeccano le valanghe con queste masse di persone? Dico: c’azzeccano, c’azzeccano e come! Infatti costoro, privati anche di quella misera paga, diventano una molla sociale, un rischio di azioni o reazioni violente: infatti chi ha le spalle al muro, chi non ha nulla da perdere è disposto a tutto. Praticamente sono come una valanga che ancora non si è staccata dalla cima del monte (Monte dell’Indifferenza, a quota ... 2020!) ma che potrebbe scendere violentemente in un qualsiasi momento.
.
.
.
Comments Closed
INCONTRI – RICCARDO LUCATTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Marzo, 2020 @ 8:35 amDetto altrimenti: con il Presidente dell’Associazione Restart Trentino, Riccardo Lucatti (post 3805)
(In coda all’intervista, una ricetta da … mariti in coprifuoco!)

Buongiorno Presidente, che effetto le fa intervistare se stesso?
Può sembrare strano, ma in tempo di coronavirus è anche questa una soluzione … e poi che ci posso fare se io ricopro i due ruoli di blogger e di intervistato … comunque, diamoci del tu, dai!
Va bene, grazie. Allora, dimmi, perché ti sei reso disponibile a questa intervista?
L’’occasione è stato il rinnovo del mio mandato triennale quale presidente di Restart e poi per cercare di iniziare a uscire dal tunnel coronavirus, per dare a tutti un piccolo contributo alla ripresa delle attività e del pensiero.
Del pensiero?
Si, vedi, di solito si attivano “azioni”, molto meno “pensieri”
Quali azioni ha già compiuto Restart nel triennio appena trascorso?
Te lo dico subito:
4 febbraio 1917 – inaugurazione Riavviamo il sistema
25 febbraio 1017 -Non ultimi. Parità di genere
4 marzo 10917 – Comunicazione
24 aprile 2017 – I giovani oggi
11 maggio 2017 – Lavoro giovanile (Albere)
21 ottobre 2017 – Anna che sorride alla pioggia (famiglie con figli con sindrome di Down)
5 dicembre 2017 – E se Mentana avesse ragione?
20 luglio 2918 – Vivere territori di confine
30 novembre 2019 Marangoni, Come Stelle portate dal vento (famiglie con figli con sindrome di Down)
Noto un certo rallentamento negli anni
Vedi, da quando è nata quattro anni fa da un’idea della dr.ssa Donatella Conzatti, Restart fino ad oggi ha fatto pre-politica e Politica con la P maiuscola, non partitica: ma poi i traumi della “politica web e gridata” hanno assorbito la nostra attenzione ee le nostre energie. Ora però si riparte … restarting, del resto!
Prima mi parlavi di riavviare il pensiero
Certo: in genere la % di pensiero è inferiore alla % di azione e invece dobbiamo invertire o valori.
Mi daresti un esempio del tuo pensiero?
Volentieri! Che sin d’ora occorra pensare non solo alla ricostruzione post coronavirus ma anche alla riconversione del sistema UE: una nuova Costituente Europea che riscriva l’ordine delle priorità; che dia vita innanzi tutto ad una sanità europea; ad un diritto del lavoro, ad una tassazione, ad un sistema bancario finanziario unitario UE e via di seguito; che la riconversione del sistema debba essere innanzitutto la riconversione delle persone e poi delle aziende e non delle aziende senza le persone; che tutto ciò non si debba finanziare solo con l’incremento del debito pubblico ma anche con la suddetta revisione delle comuni priorità di investimento; che occorra inasprire e di molto le pene per gli hakers: guai se si inventano un coronavirus che uccida internet!
Non è poco … non saranno utopie, le tue?
Certo che lo sono: infatti le utopie sono obiettivi semplicemente non ancora raggiunti e nella vita guai a non averne! Io comunque do’ il mio contributo.
Ma quanto pesa il tuo contributo?
Una goccia. Ma le gocce formano i rivoli, i ruscelli, i mari, gli oceani.
Quanti siete in Restart?
Eravamo in molti. Poi con il rallentamento delle attività è un po’ rallentato anche il ritmo dei rinnovi e delle nuove iscrizioni. Ma ora la sfida coronavirus ci ha dato un nuovo impulso a reagire ed agire. Dopo aver pensato, naturalmente!
Come ci si iscrive a Restart di questi tempi, che siamo tutti bloccati ai domicliari?
Semplice: un bonifico do €10,00 a suo favore, IBAN IT0V0 8210 20800 000000 144494 dandone notizia a me via mail riccardo.lucatti@hotmail.it
Be’ mi pare che possa bastare: buon restarting di RESTART! Grazie presidente. Mi aspetto la ricetta …
Grazie a te. La ricetta? Eccola:

.
.
Si prendono alcuni peperoni, si puliscono bene …
.
.
.
.

.
.
.
… si abbrustoliscono …
.
.
.
.

.
.
.
… si spelano delicatamente e si dispongono bene in un piatto …
.
.
.
.

.
.
.
… si prende un cognato genovese che ti abbia regalato un vasetto di acciughe sotto sale, si puliscono le acciughe, le si condiscono con aglio, olio e prezzemolo e si compone un appetitoso menù.
.
.
.
BUON APPETITO!
.
.
Comments Closed


















