POLIZIA IN BICICLETTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Maggio, 2019 @ 9:28 am
Detto
altrimenti: una buona notizia (post 3586)

Qualche anno fa ero a Parigi, davanti alla cattedrale di Notre Dame … E’ di ieri, sulla stampa locale: la Polizia Locale di Trento sarà dotata di e-bike! Benissimo! Mi auguro solo che vadano ad operare anche sulle piste ciclabili.
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GRUPPI DI LETTURA CRESCONO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Maggio, 2019 @ 9:13 amDetto altrimenti: è un vero proliferare! (post 3585)


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Dìvide et ìmpera
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Maggio, 2019 @ 8:29 amDetto altrimenti: “locuzione latina secondo cui il migliore espediente di un’autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie”. (post 3584)
Divisione dei problemi. Per “comandare” occorre dividere innanzi tutto i problemi fondamentali (Democrazia, Economia, Europa, Lavoro, Solidarietà) da tanti altri “grandi” problemi: immigrati, difesa privata armata, cannabis leggera, TAV, quota 100, paghetta a tutti, vaccini si/no, etc. Su queste molteplici alternative si creerà una “facilmente dominabile società di contrapposti”, assente e distratta rispetto ai citati problemi fondamentali. Di fronte a quanto sopra e ad una pluridecennale scarsa cura nel processo di maturazione della coscienza politica (testimoniata dalle crescenti percentuali di astensionismo dal voto) anche l’iniziativa politica si è “divisa”: da una parte cìè chi apre scuole di politica per i futuri capi politici del sistema attuale. Sul fronte opposto, diviso da una muraglia concettuale, c’è chi si preoccupa di far crescere il grado di consapevolezza della moltitudine dell’elettorato per la creazione di un sistema politico migliore.
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LA PREVALENZA DEL CRETINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Maggio, 2019 @ 5:43 pmDetto altrimenti: è solo il titolo di un libro (post 3583)
Fruttero e Lucentini, Mondadori 1985, nella prefazione del loro libro scrivono:

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“… è stato grazie al progresso che il contenibile stolto dell’antichità si è tramutato nel prevalente cretino contemporaneo, personaggio a mortalità bassissima, la cui forza è in primo luogo brutalmente numerica; ma una società ch’egli si compiace di chiamare molto complessa gli ha aperto infiniti interstizi, crepe, fessure orizzontali e verticali, a destra come a sinistra, gli ha procurato innumeri poltrone, sedie, sgabelli, telefoni, gli ha messo a disposizione clamorose tribune, inaudite moltitudini di seguaci e molto denaro …. in una parola gli ha permesso di realizzarsi”.
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Questo passaggio è citato da Vittorino Rodaro in “L’Europa siamo noi” (AMS Ed. 2019) a pagina 83. Egli così commenta la visione dei due Autori, visione che possiamo definire veramente profetica, in quanto avuta prima dell’avvento dei social media:
“ … non intendo parlare del cretinismo individuale .. ma sono preoccupato del fenomeno del cretinismo collettivo che si configura come cretinismo culturale che si manifesta quando una società dimentica o tradisce le proprie origini, la sua storia, i valori fondanti il vivere collettivo, la solidarietà, l’accoglienza, ossia le virtù civiche che stanno alla base della cultura occidentale … complici anche gli effetti perversi della globalizzazione … l’uso non intelligente di internet e dei social. A fronte di fenomeni reali come crisi economica, povertà, mancanza di lavoro, criminalità, immigrazione, l’uso “cretino” dei social diffonde false notizie … la paura sul rischio di invasione … ogni stato è spinto verso la difesa di interessi nazionali a danno degli interessi comuni europei”.

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Josif Brodskij, nel suo “Il canto del Pendolo” mette in guardia i suoi giovani lettori (cito a memoria): “Diffidate dai grandi numeri, dalle maggioranze osannanti … se non altro perché dentro i grandi numeri più facilmente può nascondersi il male” .
“Liber” in latino significa “libro” e anche “libero”: vorrà pur dire qualcosa …
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TURCHIA – VENEZUELA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Maggio, 2019 @ 1:18 pmDetto altrimenti: “copia incolla” (post 3582)
- Turchia: un finto e limitato colpo di stato militare da parte di una minoranza dell’esercito; reazione del governo e della maggioranza dei militari, dittatura (vero colpo di stato).
- Venezuela: idem c. s..
Un post, più corto di così lo volete?
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TRAMONTO SUL MAR LIGURE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Maggio, 2019 @ 5:55 amDetto altrimenti: un’altra mia poesiola, ma senza foto! (post 3581)
Già, raga, mi permetto di offrire alla vostra lettura un’altra mia poesiola “ligure”. Non la corredo della foto, che pure ho, perché voglio che ognuno, chiudendo gli occhi, si crei la propria immagine. Vi descrivo solo il momento nel quale è nata. Ero su una barca a remi da retata monoposto , sapete … quelle lunghe lunghe con il sedile scorrevole (tecnicamente “canoa”, ma non quelle degli indiani!) , al largo di Genova, al tramonto. Al largo, anche troppo rispetto alleregole di questo tipo di navigazione (cioè ero “fuori legge” ma vabbè …). Il mare non aveva la minima increspatura e respirava, cioè non erano onde bensì respiri di un petto quel suo ondularsi leggermente. Mi sono fermato, ho alzato i remi ed ecco le gocce d’acqua che dai remi “tornano” al mare, ed ecco il cielo che si sposa al mare in un orizzonte che non esiste più …
Tramonto sul Mar Ligure
Non sai / dove l’onda di sale sia nata / se veglia / oppur se riposa / né quale sia l’ultima meta dell’ala incantata / che avanza e ritrae il suo velo / la liquida seta di sposa / ad un cielo / che colma lo spazio d’amore. / E senza rumore / la mente s’immerge nell’acqua / nuotando pian piano / per non farle male / e con la sua rete / cattura al ricordo le nuove emozioni. / Poi / tu alzi i remi / e come in un rito / depositi in mano al tramonto dei suoni / l’essenza feconda / di piccole gocce di smalto / prezioso vagito / che hai ripescato / dal fiordo abissale / profondo infinito. / E vento di luce / d’azzurro cobalto / sospinge la barca alla sponda / sorgente dal Mare / che ormai al Cielo s’è unito.
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GATTO DI MARE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Maggio, 2019 @ 2:39 pmDetto altrimenti: una mia poesiola ed una mia foto, a Boccadasse, dove abita la fidanzata del Commissario Montalbano (!) (post 3580)

Gatto di mare
Non insegui il Tempo / e grato / il Tempo /non ti rincorre. / Immobile sulla tela di un gozzo / assapori l’amico profumo di pesce / il caldo insperato del sole invernale / e mi osservi / col nobile sguardo / del marinaio antico / al quale ogni giorno tu presti la barca. / Voglio indossare / pantaloni di tela / colore del mare profondo / sfumati di bianco salino / sedere in silenzio al tuo fianco / su questo gradino / dal bordo ormai liso e rotondo / per non disturbare / segreti / ricordi / speranze / e tesori / dei gatti del posto / e dei pescatori.
F.to Riccardo Lucatti, nato a Genova e “trentino” da 33 anni.
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ACCADEMIA DELLE MUSE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Maggio, 2019 @ 8:56 amDetto altrimenti: penultima serata dell’Anno Accademico 2018-2019 (post 3579)

Arte musicale arte pittorica. Il nostro gruppo ieri sera si è riunito per gustare Musica e nascita della prospettiva nella pittura. Nella prima parte della serata, Cristina Endrizzi e Michele Calzà hanno eseguito a quattro mani sul pianoforte i seguenti brani: Brahms, tre valzer; Dvorak, Danza Slava n° 2; Grieg, Due Danze Norvegesi; Bizet, Ouverture dall’Opera Carmen; Wagner, Ouverture dall’Opera Tannhauser; bis: Il cigno dal carnevale degli animali di Saint Saens.

Esibizione applauditissima della quale è già stata richiesta una replica alla Casa Accoglienza di Cadine.
E’ seguito il consueto “Angolo delle anteprime” nel quale io stesso ho informato che ho quasi finito di mettere in ordine le fotografie di 11 anni di attività accademica, pari a 11 anni x 8 mesi all’anno x 2 eventi al mese, per un totale di 171 eventi per una media di 10 foto ad evento + le foto delle molte Feste di Mezz’Estate, per un totale pari a non meno di 1800 foto esaminate e riordinate, fra le quali ho scelto quelle più rappresentative. Dopo alcune riunioni con Cristina per completare l’identificazione di alcuni nominativi, sarò in grado di trasferirle su disco a disposizione di chi le richiedesse.

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Aurora Laura Panizzi, Presidente di ARDI Onlus, ci ha ricordato la possibilità di sostenere un’Associazione che sostiene la ricerca scientifica sul diabete, anche attraverso la destinazione del 5 x 1000 al codice fiscale 97067380580.
Adriana Cristofori segnala la replica della chiusura del II° Festival Internazionale dell’armonica a bocca, che si terrà mercoledì 8 maggio 2019 aad ore 21,00 presso la Sala Fondazione Caritro , Via Calepina, 1, Trento.
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GloriaZeni, (insegnante presso il Liceo Artistico Alessandro Vittoria) comunica un invito del Club Lions Trento Host (il mio club diu anni fa!): il Lions Club Trento Host ha dato vita ad una iniziativa con il Liceo Artistico Alessandro Vittoria. Essa prevede la realizzazione e l’esposizione nello Spazio Foyer di via Galilei, di trenta opere pittoriche create da trenta alunni delle ultime classi del Liceo , opere che saranno messe a disposizione degli interessati che vorranno, a fronte di un’offerta, divenirne proprietari. Il ricavato sarà destinato ad interventi a favore delle categorie bisognose. Esposizione dal 13 maggio fino al 16 maggio con il seguente orario : mattino 10.00 -12.00 e pomeriggio 16.00 -19.00.

Dopo la consueta pausa enogastro-astronomica (!) è stata la volta di Giovanni Soncini che ci ha illustrato la nascita nei millenni della tecnica pittorica della prospettiva, ignorata nei primi dipinti (rupetsri) giunti fino a noi (33.000 anni a. C) e sviluppatasi a partire dal 1400 d.C. circa (è in corso di redazione una sintesi più dettagliata dell’intervento)
Prossimo appuntamento: lunedì 3 giugno 2019: Concerto dei migliori allievi del Conservatorio Bonporti di Riva del Garda, accompagnati e diretti dal M° Prof. Corrado Ruzza. A seguire “Angoli della Trento minore”, di Maria Luisa de Carli Postal.
P.S.: leggete la serie completa dei prossimi eventi nel post “Prossimi eventi” qui sul sul blog
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ASSOCIAZIONISMO E DEMOCRAZIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Maggio, 2019 @ 1:16 pmDetto altrimenti: democrazia formale o sostanziale (post 3578)
Le Assemblee. Uno vale uno; spesso – per fortuna – al massimo una delega testa; quasi sempre – per fortuna – si controlla la regolare costituzione dell’Assemblea.
Dice … ma tutto è regolato dallo Statuto e poi l’Assemblea è “sovrana”.
Già, ma l’ordine del giorno dell’Assemblea lo redige il Consiglio Direttivo.
Dice … si, ma l’Assemblea è sovrana, tant’è vero che può essere convocata anche da una certa percentuale di iscritti e non solo dal Consiglio Direttivo.
Già, ma come fa un iscritto a raccogliere il consenso necessario attorno alla sua idea?
Dice … basta che ne parli ai suoi colleghi.
Già, ma come fa a contattarli in numero adeguato? Non ha i loro indirizzi e-mail.
Dice … ma gli indirizzi sono un dato sensibile, riservato.
Già, ho capito ed allora lo Statuto dovrebbe prevedere che ogni socio possa chiedere che il Consiglio Direttivo convochi una Assemblea Ordinaria per comunicare a tutti le proposte di quell’iscritto al fine di potere eventualmente raccogliere la maggioranza necessaria alla convocazione di una Assemblea Straordinaria per proporre quelle modifiche statutarie.
Dice … ma quanta burocrazia!
Già, ma allora, come si fa a modificare lo Statuto nel senso che almeno obblighi il Consiglio Direttivo a comunicare le re-mail a tutti gli associati la possibilità di aderire alla proposta di quel tale, mirata a sottoscrivere la convocazione di una Assemblea Straordinaria?
Dice … se non si può non si può.
Ecco, ho capito: democrazia formale ma non sostanziale. Evvabbè …
Dice … ma quali modiche statutarie vorresti introdurre?
Ecco: 1) che esista un organo non gestionale (ad esempio il Collegio dei Probiviri) che controlli il rispetto dello Statuto da parte di tutti, anche da parte dei componenti il Consiglio Direttivo; 2) che sia introdotta la procedura di comunicazione dal Direttivo a tutti gli iscritti della volontà di ciascun iscritto di raggiungere il quorum per la convocazione di una Assemblea Straordinaria. E’ chiedere troppo?
Dice … be’ sì, è troppo: questa sarebbe democrazia sostanziale. Ecchè, ti pare poco?
Ah … vabbè … ho capito … chiedo scusa … è solo che io interpreto l’Assemblea come un organo legislativo e il Consiglio Direttivo come organo esecutivo. Sapete … non mi fa che uno le regole se le faccia e se le canti …
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LIBRI: HENNING MANKELL 2
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Maggio, 2019 @ 9:30 am
Detto
altrimenti: non solo romanziere, non solo giallista … (post
3577)

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Nato a Stoccolma nel 1948, marito di Eva Bergman figlia di Ingmar Bergman, morto di tumore a Goteborg nel 2015. Leggetene la biografia in internet. Famoso soprattutto per i gialli della serie del commissario Kurt Wallander:
- Assassino senza volto (in prestito da un’amica)
- I cani di Riga (in prestito da un’amica)
- La leonessa bianca (in prestito da un’amica)
- L’uomo che sorrideva (in prestito da un’amica)
- La falsa pista (in prestito da un’amica)
- La quinta donna (in prestito da un amico)
- Delitto di mezza estate (in prestito da un’amica)
- Muro di fuoco (acquistato usato in libreria)
- Piramide (in prestito dalla biblioteca)
- Prima del gelo
- La mano (acquistato nuovo in libreria)
- L’uomo inquieto (acquistato nuovo in libreria)
Dal 25 marzo a ieri, 4 maggio, ho letto i primi nove + Stivali di gomma svedesi (in prestito dalla biblioteca), un giallo non di questa serie. Praticamente dieci libri, uno ogni quattro giorni e … ho già contattato chi mi potrà prestare gli ultimi tre. Non è tirchieria, la mia, ma “scaffaleria” nel senso che non so più dove allocare i libri. Infatti, per fare spazio ho creato su ogni scaffale la doppia fila ed ho regalato
- quasi tutti i libri della mia prima gioventù, ad una biblioteca scolastica;
- una interessantissima serie di 25 fascicoli sul turismo in bicicletta, alla FIAB;
- raccolte di fumetti classici, ad un amico appassionato del genere;
- alcuni libri che ormai per me hanno perso attualità ed interesse, ad un’amica.
Ma non basta. Se voglio proseguire nell’accoglimento di ulteriori libri, devo intervenire come segue:
- sostituire su uno scaffale numerose foto con cornice con nuovi libri;
- continuare a regalare libri che ormai per me hanno perso ogni tipo di significato;
- creare nuovi scaffali;
- eliminare molti libri d’arte (ipotesi teorica, perché non lo farò mai!);
- eliminare i libri del mio corso di laurea (ipotesi teorica, perché non lo farò mai!).

Dice … ma allora tu sei un lettore (anche giallista) accanito! No, raga, scialla, è solo che il 25 marzo scorso, a seguito di una brutta caduta sugli sci (v. post precedenti), mi hanno “legato” la spalla destra, per cui fine dello sci e addio all’inizio della stagione/bicicletta, ed allora … allora sotto con i libri! E per rilassarmi, ho adottato i romanzi gialli in temporanea sostituzione dei saggi e dei ragionamenti impegnati di Paolo Mieli, Giovanni Straffelini, Marcello Farina, Umberto Eco, Carlo Rovelli etc.
Ma veniamo a Henning Mankell. Oggi avrebbe 71 anni e sarebbe ancora “sul pezzo” nel senso che ci avrebbe regalato altri capolavori del suo genere. Henning fa vivere il “suo” commissario da un romanzo all’altro (leggeteli nella corretta successione temporale) con connessioni, ragionamenti e citazioni progressivamente collegate tal che la serie può essere letta anche come “La vita (soprattutto ma nion solo professionale) del commissario Kurt Wallander”. Ciascun romanzo poi ha una uguale struttura: breve prologo; lunga trattazione; breve soluzione del problema con arresto o morte del colpevole; breve ragionamento conclusivo. Nella trattazione infine sono intrecciati diversi filoni, ragion per cui da ognuna di esse si potrebbero trarre più romanzi separati.
Centrale in tutti l’aspetto umano del commissario e dei vari personaggi (in questo Henning è un po’ manzoniano!), la descrizione della società svedese in genere e dell’organizzazione della Centrale di Polizia della cittadina ove Wallander vive e lavora: Ystad, nella regione della Scania, all’estremo sud del paese. Se leggerete questi romanzi, accendete il computer (Google Maps) e seguite i viaggi e gli spostamenti del commissario: sarà molto divertente, interessante ed istruttivo.
Unica nota negativa: la ricchezza delle vicende di Kurt Wallander vi faranno apparire “poveri” i romanzi di alcuni altri giallisti che volutamente non nomino per il rispetto e l’apprezzamento loro comunque dovuto.
Buoni libri – gialli e non – a tutte e a tutti!

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P.S.: Henning Mankell, “Muro di fuoco” prima edizione 1998, pag. 251: … i detentori del vero potere erano le persone che controllavano le comunicazioni elettroniche. – Umberto Eco, “Il fascismo eterno”, Ed. La nave di Teseo 2017, prima edizione 1995, pag. 46: Nel nostro futuro si profila un populismo qualitativo TV o internet, in cui la risposta emotiva di un gruppo selezionato di cittadini può venire presentata e accettata come “la voce del popolo”.
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