19 MARZO, SAN GIUSEPPE, SAN BEPPE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Marzo, 2013 @ 8:12 am

Detto altrimenti: quindi auguri a tutti, anche ai Beppe ..

Caro Beppe, auguri. Sai, al di là del fatto che non ti ho votato, ti faccio i miei auguri più sinceri per una vita serena. Vita serena anche sul piano della politica. Io non ti ho votato ma ti capisco. Capisco la tua angoscia di questi giorni. Infatti, dopo tanto viaggiare, urlare, “webbare”, dopo tanti soldi fatti investire dai tuoi, oggi c’è solo da sperare che quella sparuta pattuglia di “traditori” non si renda conto che di colpo, quasi a sua insaputa, non si renda conto, dicevo, di essersi venuta a trovare in una “posizione scilipotica”, cioè di essere l’ago della bilancia. E se lo capissero loro, potrebbero capirlo anche altri, che, stando sotto la tua cappella sono numeri, ma che, passando sotto altra cappella, sarebbero venerati come “salvatori della patria”.

 

Certo che è triste, molto triste per te, anche perché tu non li potresti accusare di scilipotismo, perché la loro iniziale mossa controvento (di bolina, contro la tua irruente mistralata) non è stata frutto di un calcolo scilipotico, ma di un guizzo di dignità, di orgoglio, di coscienza, di “cogito ergo sum”. Caro Beppe, teniamo per noi due queste riflessioni, mi raccomando. Se la cosa dovesse entrare in circolo sul web, potrebbe far nascere qualche idea balzana in capo a qualche “traditore” della prima o della seconda ora … per carità, stiamo bene attenti …

E poi, c’è un altro motivo di preoccupazione, ed anche per questo desidero augurarti ogni bene nel giorno del tuo onomastico. Si tratta di un motivo molto prosaico, terra terra, vile direi, e riguarda le palanche, i dineè, i soldi. Infatti la tua rigorosa e morale parsimonia che impone ai tuoi boys una rigorosa riduzione degli emolumenti, si scontra contro il canto delle sirene degli altri gruppi che tale riduzione non l’hanno ancora applicata. E quindi, hai visto mai che qualcuno dei tuoi faccia un’ulteriore riflessione? Quale? Eccola. “Il Movimento mi ha scaricato. Ma io non mi scarico (dimetto) da senatore, mica sono matto, io! Tengo famiglia … e chi me lo fa fare di rinunciare a paga e pensione? Di ‘sti tempi … poi … Fa presto a parlare Beppe, coi suoi milioni di euro l’anno che guadagna, le sue ville, che poi il camper ce lo ha fatto pagare a noi … mica come me … che ero disoccupato …”.

Misericordia verso tutti, mi raccomando ...

Quindi Beppe, bene hai fatto a passare dalla “condanna espulsiva” al “misericordioso perdono di trattenimento, perchè l’espulsione sarebbe stata dal Movimento, non dal senato. Questo  è l’anello debole della catena e il passaggio delicato della tua ira funesta. Infatti all’inizio avevi detto: “Traggano loro le conseguenze”  cioè si dimettano loro da senatori, ma siccome loro non lo stavano facendo, tu li hai “perdonati”, che se li espellevi tu loro per ripicca restavano al senato e li avevi contro (belan che furbo che sei!). Anche per  smorzare la pericolosa reazione democratica a catena già avviata e per non fare tu stesso uno sbianco).  D’altra parte il nostro Papa Francesco ci ha appena ricordato che la nostra prima virtù deve essere la misericordia. La misericordia che rientra sempre negli insegnamenti dei profeti, anche in quelli del profeta tuo collega che non mi permetto di nominare, il quale nel suo saluto recita: “La pace sia con te, e la misericordia di Dio, e le sue benedizioni” (salam aleikum, va rahmal liali, va barakatu”).

Eravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo ...

E poi, come fare a non lodarti per quell’altra furbata: moltissimi candidati parlamentari scelti quasi a caso, 50 preferenze raccattate al bar ed ecco una verniciata di democrazia (formale) in faccia a tutti. Persone semplici, così le manovri meglio. Invece, per i portaborse, belin se l’hai fatta la cernita!  Avremo dei plurilaureati (magari alla Bocconi, mi vien da ridere!) che si sforzeranno di far capire ai loro capi (parlamentari) i concetti dell’economia, della finanza, etc.. così almento nelle commissioni parlamentari i tuoi  non faranno la figura dei “nesci” (uso il dialetto genovese cusci ne capimmu solu niatri, in segretu, e i iatri nu ne capiscian un belin de ninte!)

 

 

Poi bene hai fatto, Beppe,  ad inserire due tutori a tutela dei due (… minorenni?)  capi gruppo di camera e senato. E che? Che pretendevano? Di esporre a terzi ciò che avevano vissuto di persona? No, molto meglio far comunicare all’esterno da parte di due non parlamentari che non hanno vissuto di persona gli eventi che poi comunicano all’esterno, nella versione del Quinto Vangelo: il Vangelo secondo Beppe. Bravo Beppe, una gran furbata, t’ei miga nesciu tie … Una furbata in linea con quella di non parlare con la stampa italiana, di non far contattare i tuoi da nessuno, insomma, come le tre scimmiette: non devono vedere, sentire, parlare. Guai, perchè potrebbero convincersi che “la ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell’uno e dell’altra” (firmato A. Manzoni).

 Scimmiette? Ecco, al riguardo permettimi di darti un piccolo consiglio: io sono nato, cresciuto, e “studiato” a Genova, in Via Rodi, 10 (Arbà, quartiere di Albaro, la collina dei signori  …) ma il mi’ babbo, maresciallo CC, un toscanaccio di quelli “maledetti”  da Curzio Malaparte, diceva: “Più una scimmia (o uno scimmione, fa lo stesso, n.d.r.) sale in alto, più le (gli)si vede il culo” (cioè, più mostra le sue vergogne, il suo lato debole …, n.d.r.)

Buon onomastico, Beppe!

Dice … ma tu, blogger dei miei stivali, devi rispettare gli elettori! Certo, rispondo, ma hanno cominciato loro … a dire che noi che vogliamo una evoluzione morale e democratica del sistema e non una rivoluzione al buio che puzza di autoritarismo , siamo dei “morti viventi” … hanno cominciato loro … non sono stato io, non sono stato … nu sun stetu mi, pe ninte(belan, ti se che nu me ricordu ciù u seneise?)

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DAGLI OTTO MILIONI DI BAIONETTE AI NOVE MILIONI DI FORCONI (VIRTUALI)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Marzo, 2013 @ 6:56 am

Detto altrimenti: no, non tutti gli elettori del M5S ne sono convinti, ma tant’è, hanno voluto provare …

Da www.dituttounblog.com, “L’Italia prigioniera del dopo voto” di Francesco Giananneschi

Inizia

… omissis … Il maggiore elemento di novità, ossia lo sconvolgente successo del Movimento 5 Stelle, è anche il maggiore elemento di instabilità politica. Il Movimento infatti vuole e deve conservarsi incontaminato e per questo non ha intenzione di votare alcuna fiducia, condannando così l’Italia a una drammatica stagione di fragilità.

Questa nuova forza politica si proclama antisistema e le sue parole d’ordine sono semplici e magnetiche, ma anche cariche di odio e di minaccia. Convinti da un leader visibile e da uno occulto, nove milioni di Italiani hanno scelto il Movimento credendo in buona fede di poter finalmente imprimere una svolta che consegnasse al passato l’indegno spettacolo di un regime decadente e corrotto. 

La storia insegna che nei momenti di difficoltà il vento gonfia le vele dei populismi , che offrono soluzioni radicali e semplicistiche ai problemi, seducono le persone con promesse allettanti e poi svaniscono lasciando alle spalle rovine fumanti. Davanti alla rabbia dei cittadini diventa insignificante che il leader visibile rifiuti di avere contatti normali con la stampa e preferisca i monologhi urlanti, che il programma faccia acqua da tutte le parti e non sia minimamente credibile, che ci sia un leader occulto che costituisce con il primo una sorta di nebulosa diarchia, che la minaccia, l’insulto e la similitudine cadaverica siano all’ordine del giorno, che ci sia una sconcertante incomprensione del fatto che la nascita del nuovo governo e la posizione dei gruppi parlamentari in merito non sono una roba da casta ma uno snodo delicatissimo e fondamentale per il Paese.

 

 

 

 

Nove milioni di persone hanno visto positività. Speriamo che gli eletti si meritino questi fiducia e risparmino all’Italia di diventare ostaggio di una politica irresponsabile.”

Finisce

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PAPA FRANCESCO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Marzo, 2013 @ 8:20 pm

Detto altrimenti: era un commento ad un mio post, questo del dr. Fausto Lammoglia (Uni-Ge). Ma ho voluto pubblicarlo anche come post …  lo meritava!

Inizia

Nella semplicità di Sua Santità Papa Francesco I, sembra di vedersi concretizzare quella triplice missione della Chiesa delineata da Paolo VI nella lettera enciclica Ecclesiam Suam: la Coscienza, il Rinnovamento, il Dialogo.
Il Santo Padre ha dimostrato in poche ore come queste tre direttrici siano forti in lui e quindi – si spera – nella Chiesa di domani.
La Coscienza. Già nella scelta del nome, il Papa ha voluto fare una promessa a Dio e a tutti i fedeli: cercare nel Vangelo i fondamenti della cattedra di Pietro. Per lui, come per ogni fedele, il più saldo fondamento è quello della Carità: le Sue scelte sobrie e umili sembrano dirigersi verso questo punto cardinale della cristianità.
Il Rinnovamento. Paolo VI, intendeva con rinnovamento una restaurazione, il ritorno alle radici della Chiesa, comunità unità che vive la povertà evangelica, testimoniandola nei fatti come nelle parole. Questo rinnovamento, possibile solo dopo la fase della Coscienza, è quello che ogni fedele, ma credo ogni uomo, si aspetta dal Santo Padre come capo della Chiesa; questa attesa penso sia la fonte del crescente entusiasmo rivolto al Santo Padre.
Il Dialogo. Se per Paolo VI il dialogo era caratterizzato per essere formativo per entrambi gli interlocutori, ed era diretto in primo luogo verso coloro che non erano fedeli, credo che Francesco abbia invertito la rotta: già dal primo messaggio, rinsaldando questa relazione nel suo primo Angelus, il Papa ha voluto instaurare un dialogo formativo verso tutta la Comunità dei fedeli. Un dialogo formativo che, per ora, assume maggior credibilità e forza grazie alla capacità trainante dell’esempio, dei fatti.
Concludo: credo che il Papa abbia fatto una scelta forte e, rispetto ai suoi predecessori, parzialmente controcorrente; chi ha bisogno oggi non sono gli “infedeli” ma coloro che vivono nella Chiesa. Per questo i primi gesti forti (la cacciata di un Cardinale ne è un esempio) sono rivolti verso l’interno. Prima si compie una riflessione su se stessi, dopodichè si cercherà come migliorarsi e dunque rinnovarsi. Solo alla fine di questo processo la Chiesa sarà nuovamente pronta per aprirsi fecondamente al mondo. E questo è quello che ci auguriamo e ci aspettiamo, o perlomeno io mi auguro e mi aspetto, dal nuovo pontefice.

Finisce. La discussione è aperta

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DEROGA UE AL PATTO DI STABILITA’ PER CONSENTIRE ALLO STATO DI PAGARE I SUOI FORNITORI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Marzo, 2013 @ 5:44 pm

Detto altrimenti: pare che l’UE ci autorizzi ad aumentare il debito pubblico  dello Stato verso gli investitori in titoli di stato (debito “A”) , per saldare il debito pubblico degli enti pubblici verso i fornitori (debito “B”) che non sia estinguibile con fondi propri: si tratta di 70-100 miliardi di euro

Ma se aumenta il debito pubblico (A) cioè quello di ciascuno di noi … si tratta di un trasferimento di ricchezza da tutti i cittadini verso gli imprenditori, per saldare un debito “altrui”, quello delle pubbliche amministrazioni, le quali hanno avuto il “potere di spendere” lasciando a noi cittadini la “responsabilità” di saldare il conto.

Alternative? Si tratta di recuperare da 70 a 100 miliardi. Iniziamo a disdire l’acquisto degli F35 e rimandiamo il TAV. Forse già così arriviamo a circa 70 miliardi. Questione di merce scadente e costosissima (F35) e di un progetto rimandabile a tempi migliori.

Di positivo? Si fa chiarezza. Infatti il debito pubblico non è “solo” di 2.023 miliardi (“A”), ma va aumentato di questi ulteriori 70-100 miliardi  (“B”). Poi andrebbe ulteriormente aumentato del debito delle spa pubbliche verso le loro banche (debito “C”).

 

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LA MISERIA DEL GRILLISMO NELL’ELEZIONE DI GRASSO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Marzo, 2013 @ 4:39 pm

 Detto altrimenti: estratto da altro post ospite del mio “open blog”, in arrivo da http://narcolessico.wordpress.com 

Inizia

“In gioco non c’è Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S. Non si può disattendere un contratto” (Firmato Grillo).

Caro Beppe, il Parlamentare non è soggetto al diritto privato, non risponde ad alcun “contratto” e non siede in un consiglio di amministrazione.

Le pratiche d’iniziazione che celebrate fra voi del M5S per sigillare la comune appartenenza ad una stessa Setta della Banda Larga non hanno alcun rilievo giuridico. Cerca di fartene una ragione e finiscila di rompere le scatole a chi, adesso, ha il diritto costituzionalmente garantito di votare come vuole.

La prossima volta, anziché spedire in parlamento quattro ragazzi che hanno raccattato 50 preferenze sul web dagli amici del bar, prova a fare un po’ di normalissima selezione all’ingresso (come hai dimostrato di saperla fare per i portaborse, n.d.r.).

“Gli eroi son tutti giovani e belli”, cantava Guccini. Che dici, Beppe, sarà vero? Mah, forse giusto nel Realismo Sovietico. Di sicuro, e puoi contarci, non è mai vero il contrario: non tutti i giovani (lasciamo perdere i “belli”) sono eroi.

Logica e insiemistica, Beppe, nient’altro. Comincia da quelle. Quando hai finito di studiare, torna a farti sentire che magari un 21 al secondo appello lo rimedi.

Ah, un’ultima cosa: tutto questo lo dico per te, davvero. A me Piero Grasso va benissimo”.

Finisce

P.S.: NEL FRATTEMPO GRILLO-CASALEGGIO HANNO MESSO SOTTO TUTELA I DUE CAPIGRUPPO A CAMERA E SENATO, SUBORDINANDOLI A DUE NON PARLAMENTARI PER QUANTO CONCERNE LA COMUNICAZIONE …  DI CIO’ CUI NON HANNO ASSISTITO!

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CARO MONTI TI SCRIVO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Marzo, 2013 @ 1:37 pm

Detto altrimenti: sono nato nel ’44, siamo coetanei, o quasi, e allora, dai … diamoci del tu che viene meglio …

Caro Presidente, noi, qui, da Trento,   ti abbiamo mandato a Roma Lorenzo Dellai, erede di una tradizione politica di prim’ordine. Qualcuno ha detto che il tuo Centro ha trionfato in Trentino grazie alla memoria di Degasperi … io mi permetto di fare una correzione: grazie a Lorenzo Dellai (poi sarà Lorenzo, semmai, a ringraziare Alcide). Dellai, una Persona che da una vita ha dimostrato con i fatti e con i risultati di sapere governare la Politica e la Gente, mentre tu facevi egregiamente (e te ne siamo grati, ci mancherebbe altro!) il Professore, il Rettore, il Consulente, l’” Ambasciatore” dell’Italia in Europa. Lorenzo Dellai, che era stato proposto dal PD per la Presidenza della Camera e che tu avresti stoppato. Nel frattempo, uno studio del Credit Agricole stima che in caso di un governo PD-Centro, lo spread scenderebbe a 150. Negli altri casi, saremmo verso il livello 500. Dellai, che vede le stesse cose che vedono gli altri, solo che lui le vede un anno prima degli altri.

Dellai, che pur avendo lasciato la guida del nostro Governo Locale, continua a lasciarci e a “lanciarci” idee e progetti per le nostre  elezioni dell’autunno prossimo, quando dovremo scegliere il nostro nuovo governo e il nostro nuovo Presidente … Ma torniamo a noi, cioè a te:

Chi ha la vista più lunga? Dellai e il Credit Agricole o tu stesso?

Dice … “Ma io ho anche fatto il salvatore della Patria poco più di un anno fa …” Ecco, vedi Mario, io farei un distinguo: salvatore dell’immagine della Patria all’estero, sicuramente (anche se – diciamolo! – eri un po’ facilitato dal confronto con il tuo predecessore … Dio ce ne scampi!) All’interno … bè, sai Mario, vi sono alcuni che dicono che per applicare un po’ di tasse in più a chi già ne pagava tante … e poi, i conti sbagliati sugli esodati …. e i 200 miliardi alla Difesa (dicembre 2012) …

E poi, al Senato… qualcuno ha detto che Grasso ce l’ha fatta “grazie” alla vostra astensione … io preferisco dire “nonostante” la vostra astensione” che io mi permetto di valutare grave (altri dicono: “scandalosa”).

Dice … “ma avevo detto mai con quella coalizione” (PD+SEL, n.d.r.). Ma nel frattempo un certo Papa Francesco ci parla di misericordia, carità, dialogo, accettazione, accoglimento, verso tutti. E questi “suoi tutti” non sono come i “nostri tutti” de “La legge è uguale per tutti tranne le eccezioni di legge”.

Altiero Spinelli

La Politica … anzi la politica, con la “p” minuscola, inquina anche i più nobili sentimenti, si è costretti a “scendere” in una arena fangosa … ecco, vedi Mario, fino a qualche post fa ti vedevo come Presidente della Repubblica. Ora mi rendo invece conto che invece le tue alte doti, la tua capacità relazionale, la tua credibilità, le tue competenze sarebbero meglio utilizzate se tu tornassi a fare l’ “Ambasciatore” dell’Italia verso gli Stati Uniti d’Europa. Ti sto trattando male? Non direi … infatti … lasciami fare un piccolo atto di auto compiacimento: a cavallo degli annni 70-80 io aderii al MFE-Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli. Sono ancora orgoglioso e convinto, oggi più che mai, di quella mia scelta, che devo all’iniziativa del mio grande amico e compianto collega della Stet, Gianni Ruta il quale, pur non essendo un alpinista come me, andò a piantare la bandiera dell’Europa sulla vetta del Monte Bianco. Come vedi, sempre di “monti” si tratta …

E allora … “addio Monti” …? No, solo “ buon lavoro”, Mario!

P.S.: l’iniziativa di questo post è personalissima, esclusivamente mia.

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CARI CITTADINI M5STELLE VI SCRIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Marzo, 2013 @ 12:39 pm

Detto altrimenti: scrivo a voi Elettori M5S, a Voi eletti M5S, non più a Grillo

Io non ho votato M5S, ma sono uno di Voi, un Cittadino. E questa è la mia “svolta.  Infatti mi sono accorto nel tranello nel quale ero caduto e che mi aveva portato ascrivere lettere aperte a Grillo e non a Voi. E invece Voi siete la gente, il popolo, la volontà popolare, Voi, non chi pretende di incanalarvi, di incanalarci, tutti, nel suo filone mentale.

E mi rivolgo a Voi perché mi sono chiesto: non è che poi succede come con le SpA “scatole cinesi”? Cioè io posseggo il 51% di una prima spa che possiede il 51% di una seconda e così via ed alla fine sull’ultima SpA io comando pur detenendone una percentuale minima di azioni? Traduco: quale continuità esiste fra il pensiero degli Elettori, il pensiero degli Eletti e la volontà di due sole persone, GC (Grillo-Casaleggio)?

Voi tutti avete un merito: avete dato una scossa al sistema. Anche il Papa ne ha dato una al suo. E ora occorre governare. Sia l’Italia che la Chiesa.

..."Nave sanza nocchiero in gran tempesta ..."

 

Voi che avete votato Grasso, avete un merito ulteriore: avere cercate di far entrare un po’ di democrazia reale dentro il Vostro Movimento. Voi che avete votato Grasso, restate in Parlamento, continuate ad agire secondo coscienza, difendete la Vostra dignità di persone che “pensano, ragionano e quindi sono, esistono”: “cogito ergo sum”, diceva Cartesio, cioè “io esisto se penso, se ragiono, in quanto ragiono”. L’obbedienza non è sempre un valore. Restate al vostro posto, contribuite alla creazione del governo del veliero Italia, oggi “nave sanza nocchiero in gran tempesta”. Le vele sono ancora serrate, bisogna scioglierle al vento del buon governo e della democrazia e scioglierle in fretta: le onde ci stanno spingendo sugli scogli …… Voi siete a bordo, fate parte dell’equipaggio: non potete estraniarvi dalle manovre (che volete, io risiedo a Trento ma sono nato a Genova e sono un velista sul Garda)

 

 

Democrazia reale, vi domandate? Certo, mi spiego con un esempio. Un referendum per l’uscita dell’Italia dall’euro costituirebbe un aumento della democrazia formale dei cittadini ma una diminuzione della loro democrazia reale, nel senso che la stragrande maggioranza di noi voterebbe senza conoscere le reali (gravissime, negative) conseguenze della decisione voluta da chi ha promosso il referendum. Cioè voteremmo al buio, condotti per mano a votare. Il che non è certo democratico.

E durante un lungo “non governo” cosa succederebbe? Che lo spread salirebbe a 500, che tutti noi saremmo tartassati da ulteriori tasse, che la strage degli innocenti (lavoratori, aspiranti tali, esodati, imprese) si aggraverebbe. Ed alla fine, anche se i due GC vincessero, sarebbero eredi di una rovina. Ma loro, nel frattempo, sarebbero diventati più ricchi o più poveri? Esiste un blog che ha iniziato a fare i conti in tasca ai due, al rendimento della pubblicità raccolta sui loro blog  (della serie: a pensar male …)

L’epurazione dei post contrari al regime? Mi ricorda la censura fascista della stampa.

Un ultimo (limitatamente a questo post, s’intende!) dubbio: pechè nessuno o pochi requisiti sono stati richiesti per  essere eletti al parlamento (molti di voi sono stati eletti con 100 preferenze)  e invece molti requisiti  sono stati richiesti per diventare portaborse? Provate voi a darmi/darvi una risposta.

P.S.: NEL FRATTEMPO GRILLO-CASALEGGIO HANNO MESSO SOTTO TUTELA I DUE CAPIGRUPPO A CAMERA E SENATO, SUBORDINANDOLI A DUE NON PARLAMENTARI PER QUANTO CONCERNE LA COMUNICAZIONE DI … CIO’ CUI NON HANNO ASSISTITO!

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POLITICA TRENTO – ROMA (SECONDA PUNTATA): CERVELLO O MUSCOLI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Marzo, 2013 @ 8:46 am

Detto altrimenti: i politici di mestiere affermano: “tutto è possibile in politica”; “mai dire mai”; “la politica è evoluzione”; “la politica è capire le diverse situazioni, capire i tempi”, adeguarsi alle necessità”; la politica è concretezza”; etc.”. Quando “loro”, i politici, seguono questi principi, sono “ottimi politici”. Se invece sei tu, un non politico, a fare riflessioni autonome, parzialmente diverse dalla linea guida del capo o del partito, sei “un traditore”.

E invece, saliamo in piedi su una scrivania … guardiamo la realtà da un diverso angolo visuale, da un diverso punto di vista …

Elezioni. Da Trento avevo auspicato che il “nostro” Dellai fosse eletto alla presidenza della Camera. Così non è stato: Dellai proposto dal PD e non accettato da Monti? Che dire, Mario Monti, che dire? Forse … “Addio  Monti …?

Tuttavia gli auspici ante elezione sono ormai “sunk fund”, soldi affondati, acqua passata diciamo noi: ora dobbiamo guardare al presente e al futuro. E circa il presente (appena trascorso) mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:

1) La scelta di Bersani sui due candidati (Boldrini-Grasso) è stata vincente. Bravo Bersani. E Renzi, direte voi? E’ sempre una grande risorsa, dico io …

Addio monti sorgenti dall'acque ....(era una notte di luna piena)

 

2) La decisione della Civica Monti di votare scheda bianca al Senato mi ha fortemente deluso, mi è parsa una ripicca da vecchia politica, un “lusso strumentale” che nessuno deve potersi permettere nella attuale fase di profonda crisi nella quale versa il Paese. Avrei preferito un “cogito ergo sum” e non un “ti faccio vedere io ergo sum”. “Mai con SEL? Ma Papa Francesco dice: “Misericordia per tutti, apertura verso tutti, rispetto di tutti”. E allora, come la mettiamo?

 

 

 

 

3) Non tutti i grillini sono (come) Grillo (per fortuna!). Dopo una discussione “animata” i grillini avevano deciso: decidiamo collegialmente. E avevano deciso per la libertà di voto. Ma chi ha votato liberamente è stato chiamato T RADITORE ed invitato a dimettersi! Grillo si infuria, e la sua “ira funesta” , l’ira del (preteso nuovo) Grillo Urlante mi è apparso come un messaggio dai muscoli al cervello,  dai muscoli alla democrazia,  e non viceversa, un “grido, minaccio ergo sum”.
4) Laura Boldrini. Discorso applauditissimo da quasi tutti. Quei “quasi” sono in grado di contestarle punto per punto, in modo specifico, e non con le consuete affermazioni generiche, generaliste, indefinite e indefinibili indeterminate disapprovazioni?
5) Chi gareggia in uno slalom sciistico, in frazioni di secondo deve continuamente modificare i messaggi che il cervello invia ai muscoli. Anche in uno slalom politico occorre che sia il cervello ad inviare i messaggi ai muscoli, messaggi adeguati ogni frazione di secondo, e non i muscoli ad inviare al cervello sempre lo stesso vecchio, superato messaggio (politico).
6) S’io fossi foco … scriveva Cecco Angiolieri … ed io, s’io fossi Bersani, all’interno degli “8 punti” inserirei molti interventi in favore della Sicilia: importanti, concreti, immediati, visibili … perchè farei questo? Ma dai, che lo capirebbe anche un bambino …

Concludo: il Paese non può più aspettare. The rest are details, diceva Einstein … il resto sono dettagli!

Al momento di andare in stampa … Dictator Grillo ìmperat: “D’ora innanzi il voto segreto deve essere palese e chi non mi ubbidisce, dia le dimissioni!” Come commentare se non con un  “uno stato nello stato alla conquista dello stato: ma chi è stato ad inventare tutto questo?    Be … nito Grillo?

Fine del post

Ceterum censeo … e poi penso che non sia accettabile che parlamentari del secondo partito di maggioranza relativa del paese, violando le regole di accesso (controlli elettronici compresi, tanto per capirsi), invadano il tribunale di Milano cercando di forzare l’andamento della giustizia e interferendo nel principio costituzionale della separazione dei poteri. Inoltre, così come non approvo chi nel passato ha definito il parlamento un possibile “bivacco di manipoli”, non approvo oggi chi lo definisce “una scatola di sardine”. Prendo infine atto che oggi due persone sono purtroppo di ostacolo all’esercizio della democrazia: una, per i suoi problemi giudiziari; l’altra, per la indisponibilità a “partecipare” al governo del paese, essendo disponibile solo al “proprio” governo, benche’ in minoranza, aspirando inoltre essa – nel frattempo – non a raggiungere la maggioranza dei consensi, ma la totalità.

Manifestazione inaudita, afferma il Presidente Napolitano, come “inaudito” è il saluto militare “alla visiera” che un poliziotto – ben visibile alla TV – ha riservato  a chi stava violando l’ingresso riservato ai magistrati e non si sottoponeva al controllo del metal detector. Loro … loro che ora affermano che “il clima di Milano non è adatto ad un sereno processo” dopo che loro stessi lo hanno inquinato con la citata “marcia su … sul Tribunale di Milano”!

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EDIZIONE STRAORDINARIA: POLITICA TRENTO – ROMA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Marzo, 2013 @ 8:35 pm

Detto altrimenti: aggiornamento alla sera prima … prima delle nomine dei presidenti di camera e senato.

Fino ad ora un’utopia (bisogna sempre averne una, no?) era che la  new entry 5 Stars non bloccasse la nascita del governo. In tal senso si auspicava che le 5 Stars accettassero l’invito di Bersani a sostenere la fiducia al governo.

Vista la loro assolutissima indisponibilità, io mai e poi mai mi sentirei di approvare l’idea di chi vorrebbe dare unilateralmente a loro una qualsivoglia presidenza. Senza voler dare del fascista a nessuno, sia chiaro, tuttavia già in passato fu attribuita una (ben più importante) presidenza ad una minoranza solo perchè urlava più degli altri e “faceva paura” più degli altri! E poi, oggi, fare un regalo a chi dice tre volte al giorno che ti vuole solo prendere a calci nel fondo schiena, a chi afferma che vuole aprire il parlamento come una scatola di sardine, a chi parla male dell’Italia con la stampa estera? Quando mai! Siamo dei “morti”? Almeno, concedeteci, “mori che parlano” (e scrivono!).

“Un giorno un indovino mi disse”. Bel libro di Tiziano Terzani …

E allora? Allora aggiorno la possibile utopia: Monti alla Presidenza della Repubblica, Renzi Presidente del Consiglio, Dellai alla Camera, Finocchiaro al Senato. Facile a dirsi, direte voi. Certo, ma un’utopia bisogna pur averla, l’ho appena detto … e allora, prendiamo in considerazione questa …

Mancano i numeri?  “Mai farsi prendere dal pessimismo”, dice Papa Francesco …

Dice … ma la destra reclama sin d’ora la presidenza della Repubblica, perché “non ce l’hanno mai avuta”. Non è una ragione, non è un fatto statistico, bisogna meritarsela quella presidenza, bisogna essere credibili. Chi da tempo non lo è, non avanzi pretese.

E per Trento? Che  nuove  divisioni “interne” non lascino  spazio a new entry “esterne” …

Fine del post

Ceterum censeo … e poi penso che non sia accettabile che parlamentari del secondo partito di maggioranza relativa del paese, violando le regole di accesso (controlli elettronici compresi, tanto per capirsi), invadano il tribunale di Milano cercando di forzare l’andamento della giustizia e interferendo nel principio costituzionale della separazione dei poteri. Inoltre, così come non approvo chi nel passato ha definito il parlamento un possibile “bivacco di manipoli”, non approvo oggi chi lo definisce “una scatola di sardine”. Prendo infine atto che oggi due persone sono purtroppo di ostacolo all’esercizio della democrazia: una, per i suoi problemi giudiziari; l’altra, per la indisponibilità a “partecipare” al governo del paese, essendo disponibile solo al “proprio” governo, benche’ in minoranza, aspirando inoltre essa – nel frattempo – non a raggiungere la maggioranza dei consensi, ma la totalità.

Manifestazione inaudita, afferma il Presidente Napolitano, come “inaudito” è il saluto militare “alla visiera” che un poliziotto – ben visibile alla TV – ha riservato  a chi stava violando l’ingresso riservato ai magistrati e non si sottoponeva al controllo del metal detector. Loro … loro che ora affermano che “il clima di Milano non è adatto ad un sereno processo” dopo che loro stessi lo hanno inquinato con la citata “marcia su … sul Tribunale di Milano”!

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BAR …YCENTRO A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Marzo, 2013 @ 8:18 am

Detto altrimenti: socializzare a Trento

Barycentro. Un bar. Più che un bar. A Trento ve ne è già un altro … prima si chiamava Il Papiro, in Via Galilei, ora si chiama Controvento, e lì si fa una “socializzazione letteraria”. Qui, nel Barycentro di Piazza Venezia , 38, proprio adiacente a Porta Aquila, si fa qualcosa di più. Il programma? Se state leggendo questo mio post significa che avete il computer e quindi potete leggere il programma su baricentro@delfino.coop, oppure potete telefonare allo 0461 262802 /3408890793.

 

 

Ieri pomeriggio Barycentro ha ospitato due eventi: il primo, un concerto ad opera di quattro giovani promesse fra gli 8 e i 10 anni, il quartetto di violoncello Cel-lo-Fan-S, guidati dalla professoressa Barbara Bertoldi della Scuola di Musica Minipolifonici. Bravissimi!

 

 

Indi una riunione della Associazione Alzheimer Trento – La forza di non essere soli (www.alzheimertrento.org) fra parenti e malati del morbo di Alzheimer. Io ero presente per via di mia suocera novantaduenne …

Cosa è emerso? Che stare insieme, aprirsi al vicino, ascoltare il vicino … aiuta a capire noi stessi, ad essere utili agli altri, a vivere insieme, ad accettarsi, a superare le difficoltà. Ha aiutato me – ad esempio – a capire la fortuna che mia moglie ed io abbiamo per il fatto che mia suocera si sia ammalata essendo ormai molto avanti negli anni e non in età più giovanile, che non sia aggressiva, che abbia – come noi – la sua pensioncina, la sua brava badante … Non tutti i presenti hanno dichiarato di avere uguale fortuna: vi sono persone che per assistere il congiunto malato hanno sacrificato la loro vita, anche lavorativa … per cui, assistere gli ammalati non è sufficiente: speso occorer assistere anche i loro familiari.

Ecco, già questo, un grande risultato. E poi … e poi è arrivato Marcello, cioè Don Marcello Farina, il quale ci ha parlato sul tema “Attraverso il dolore cogliere la ricchezza”. In effetti Marcello è andato “fuori tema” nel senso che “lo stesso Gesù ha pregato il Padre di allontanare da Lui il calice del dolore”. Il dolore non va ricercato. Non santifica. Va evitato, combattuto. Non basta saper resistere al dolore, lo stoicismo non è cristiano. Cristiano è evitare il dolore, combattere il dolore, non semplicemente resistere stoicamente al dolore. Comprendere il dolore solo nel senso di evento “possibile”, insito nella natura. E la comprensione del dolore va inoltre rivolta soprattutto al dolore altrui. Il “nostro” dolore ha solo questo di positivo: non la nostra santificazione, ma il fatto che ci fa capire il dolore altrui e quindi ci avvicina all’altro. Ci avvicina, appunto, in una società che soprattutto negli ultimi vent’anni ci ha voluto formare “antagonisti” uno dell’altro … il mercato, la competitività … più mi stai lontano meglio è. La socializzazione sul piano filosofico e dello sviluppo del pensiero ha fatto passi da gigante, basti pensare al filosofo Emmanuel Lévinas … “Il volto, il volto dell’altro che mi guarda, mi interroga, si aspetta risposte da me …” ma sul piano pratico … tutto il contrario: homo homini lupus

Ho voluto fare una prova. Mi sono rivolto ad una signora seduta vicino a me. Ho parlato del mio problema. Ho chiesto del suo. Ci siamo rapportati come due vecchi amici, senza diffidenze, paure, reticenze … e ci siamo scoperti “uguali”: io stesso ero l’ “altro”. E viceversa. In qualche maniera, dal “male comune” stavamo percorrendo una stessa strada, quella verso il “Bene Comune”. Il Bene Comune, già, quello che dovrebbe essere l’imperativo categorico dei nostri politici … Per finire, il nuovo Papa? Francesco, il Vangelo “sine glossa”, così com’è, originario, pulito, immediato … il primo Maestro per aiutare tutti, politici e non, credenti e non, a perseguire e a conseguire il Bene Comune. Non un Papa Re, non l’auto blu. Scampato pericolo. Grazie , Marcello, grazie, come sempre …

Fine del post

Ceterum censeo … e poi penso che non sia accettabile che parlamentari del secondo partito di maggioranza relativa del paese, violando le regole di accesso (controlli elettronici compresi, tanto per capirsi), invadano il tribunale di Milano cercando di forzare l’andamento della giustizia e interferendo nel principio costituzionale della separazione dei poteri. Inoltre, così come non approvo chi nel passato ha definito il parlamento un possibile “bivacco di manipoli”, non approvo oggi chi lo definisce “una scatola di sardine”. Prendo infine atto che oggi due persone sono purtroppo di ostacolo all’esercizio della democrazia: una, per i suoi problemi giudiziari; l’altra, per la indisponibilità a “partecipare” al governo del paese, essendo disponibile solo al “proprio” governo, benche’ in minoranza, aspirando inoltre essa – nel frattempo – non a raggiungere la maggioranza dei consensi, ma la totalità.

Manifestazione inaudita, afferma il Presidente Napolitano, come “inaudito” è il saluto militare “alla visiera” che un poliziotto riserva a chi stava violando l’ingresso riservato ai magistrati e non si sottoponeva al controllo del metal detector.

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