POST 1041 – BRUNETTA CONTRO I SUPER EMOLUMENTI RAI (FAZIO, CROZZA, …)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Ottobre, 2013 @ 7:53 am

Detto altrimenti: potrei dirgli bravo, purchè …

Quanto a Fazio? Quanto a Crozza? Mo’ li sistemo io …

Purchè cosa? Direte voi, amiche lettrici e amici lettori dei miei “sudati post” … Purchè si tratti di una revisione completa delle super retribuzioni, super pensioni, super cumuli, super buonuscite, super buonentrate (ci sono state anche queste: vieni da me, e siccome vali molto io ti pago anche un “premio di ingresso”) di tutti (tutti) i soggetti che percepiscono questi super emolumenti assolutamente fuori scala, nel settore pubblico e anche in quei settori privati che sono sovvenzionati dal denaro pubblico.

Dice … ma si tratta di diritti acquisiti. Un momento, distinguiamo: vi sono diritti acquisiti e privilegi acquisiti. Si tratta di due categorie ben diverse … Qualche esempio?

1) Il capo della nostra Polizia di Stato è pagato circa il triplo del capo dell’FBI;
2) amministrazioni pubbliche locali che hanno 10-15 direttori generali (sic) tutti retribuiti al livello di quello che dovrebbe essere l’unico direttore generale. Quanto? Circa 170.000 euro l’anno. Ci può stare, direte voi. Sì, ma se poi costoro, anzi, ognuno di costoro ha anche una indennità di carica pensionabile che “può arrivare 1:1”, cioè può arrivare ad essere pari alla voce stipendio (e ci arriva!): con il che il suo stipendio si raddoppia!
3) buonuscite milionarie in euro ai vertici delle banche! Le banche! Si sono autodisastrate, hanno disastrato il sistema economico, e noi cittadini paghiamo le tasse allo Stato, lo Stato versa fondi all’UE, l’UE finanzia le banche europee con 4.000 miliardi di euro (quattromila miliardi di euro) al tasso dell’1% (uno per cento) e le banche investono quei denari in titoli di Stato al 4,5% e non concedono finanziamenti a imprese e famiglie! Cornuti e mazziati, si potrebbe dire di noi cittadini! E poi, quelle stesse banche, “premiano” il loro grandi capi con buonuscite da 40 milioni di euro!

Mi domando: perché mai la BCE non finanzia all’1% direttamente gli Stati? L’Italia avrebbe potuto sostituire propri debiti al 4,5% con debiti all’1%, risparmiando il 3,5% di interessi. Un esempio pratico: sui 140 miliardi semi regalati alle banche italiane, il nostro Paese avrebbe potuto risparmiare 4,9 miliardi l’anno di interessi. E se 4,9 miliardi l’anno vi sembran pochi …

E poi … vede, Brunetta, se noi stra-paghiamo “comunque” e “a prescindere” certi personaggi (in UE e a casa nostra), costoro non saranno mai tesi, impegnati, preoccupati nel senso di agire al meglio come ho appena indicato. Non saranno mai motivati, ad esempio, a “migliorare il sistema”, a ricercare il “bene comune”, bensì saranno solo preoccupati di mantenere i loro super privilegi su livelli “marziani”, non certo terrestri.

Quindi, Brunetta, avanti tutta però. Però su tutti i fronti, non solo su quelli di un percorso demagogico – populista – da campagna elettorale permanente. Ah … mi scusi … dimenticavo … “quaeso” (di grazia), mi sa dire Ella quali siano gli stipendi degli steno dattilografi anziani del parlamento? Mi si dice che arrivino a 240.000 euro l’anno, ma non posso certo crederci … altrimenti sartei portato a driLe “Medice, cura te ipsum!” ovvero, “Medico, cura innanzi tutto te stesso!”

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POST 1040 – 16 ottobre 1943 – 16 ottobre 2013

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Ottobre, 2013 @ 5:04 pm

Detto altrimenti: un Ricordo doveroso.

RADIO TRE, Moni Ovadia legge la seconda puntata del rastrellamento degli Ebrei nel ghetto di Roma, di Giacomo Debenedetti.

Ho ricordato il Vajont. Ho scritto delle stragi del mare. Non potevo non scrivere del 16 ottobre 1943. Ottobre … tragica coincidenza … la morte di Priebke … il rastrellamento nel ghetto di Roma.

Non posso aggiungere quasi nulla a ciò che già si sa … solo un piccolo mattone per la costruzione del  Tempio del Ricordo. Nel senso che il Ricordo è un dovere per ognuno di noi, un debito verso chi ha pagato un prezzo inaudito alla pazzia della storia, di una storia con la “s” minuscola, anzi ..no … con due, tragiche “S” maiuscole, stilizzate …

L’indifferenza al Ricordo oggi sarebbe il peggiore dei mali. E invece dobbiamo ricordare, ricordare non per odiare, ma perché l’odio non rinasca, per prevenire nuovi tzunami di odio. Invece, purtroppo, troppo spesso, in Europa … nel mondo … il razzismo rinasce, razzismo religioso, etnico .. ed anche “sociale”.

Razzismo sociale, direte voi? Cosa è? Ecco, è il razzismo delle caste: chi è dentro è dentro chi è fuori si arrangi. Da un lato pochi (uomini, popoli, gruppi economici) sempre più ricchi e dall’altro molti (uomini, popoli, gruppi ecnomici) sempre più poveri. Comunismo, il mio? No, è ricerca del “bene comune”, l’unico bene che può garantire a tutti la civile convivenza e lo sviluppo della razza. Della razza? Ma allora anche tu … No, cosa avete capito? Non ho detto di “una” razza, bensì “della” razza, cioè di quella umana, l’unica.

I migranti. Il Mare mediterraneo, nuovo moderno ghetto dal quale taluno non vorrebbe che emergessero, letteralmente. Ma la Storia, non ci ha insegnato nulla? Insisto: leggete il libro del professore universitario canadese Daniel R. Headrick, “Il predominio dell’Occidente – Tecnologia, ambiente, imperialismo” (Il Mulino ed., 2011, €29,00), ne vale la pena. E’ la storia – nei secoli – dell’imperialismo del nostro mondo occidentale contro l’Oriente e soprattutto contro il Sud del mondo. Ma anche contro l’Occidente americano.

Ecco, l’onda che ieri ha urtato violenta la spiaggia, oggi si ritrae, genera una risacca, come l’onda del Vajont che dopo il primo urto, ritraendosi, ha letteralmente spianato Longarone.

Gestiamo quindi il fenomeno “migranti” almeno in un’ottica storica ed “utilitaristica”, se proprio non riusciamo ad gestirlo in un’ottica umana …

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POST 1039 – VOLA, COLOMBA BIANCA VOLA ….

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Ottobre, 2013 @ 3:08 pm

Detto altrimenti: “Vola, Alitalia stanca, vola …”

Nilla Pizzi: “Vola, colomba bianca vola, diglielo tu … che tornerò ..”

Ricordate quella vecchia canzone? Vola, colomba! Ieri una colomba. Oggi Alitalia: vola, Alitalia! Ma a che prezzo! Ce lo ricorda Massimo Giannini, in AF Affari e Finanza (la Repubblica) del 14 ottobre 2013, prima pagina: “Il “salvataggio” del Cavaliere DEL 2008 è costato 6-7 miliardi di euro. Da allora i Patrioti Privati da lui chiamati a “salvare” la Società, ne hanno perso altri 1,2 di miliardi. … ci sarebbe una sola cosa fare: mandare la fattura a palazzo Grazioli …”

In alcuni recenti post scrivevo della responsabilità civile dei poteri dello Stato, dei tre poteri, non della sola Magistratura. Ecco, mi domando: quale responsabilità civile è ricondotta a simili disastrose decisioni “di (mal) governo? Nessuna. E’ questo il nostro malanno nazionale. Non reagiamo … pare che quei miliardi non siano nostri … e invece lo sono! E come se lo sono! Vorrei vedere Lui, il Cavaliere, il self made man, il ghe pensi mi man, come agirebbe e soprattutto come reagirebbe se a fare un danno simile fosse stato un suo amministratore in una delle sue aziende …

Ed io … come sono stato fortunato … Infatti anni fa, quando ero dirigente finanziario alla Stet, venni contattato da un head hunter (cacciatore di teste)  per trasferirmi a capo della direzione finanza di un’altra società – che non veniva nominata – la quale, fra i benefit, mi avrebbe concesso un volo aereo di andata e ritorno all’anno, per me e famiglia, in una delle sue tratte, anche internazionali … Io non accettai. Pfuiiii, scampato pericolo!

P.S.: fra tutte le lettrici ed i lettori che avranno indovinato di quale società si trattava, sarà sorteggiato un biglietto della metro di Roma, valido per tutte le tratte gestite da quella società.

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POST 1038 – LA PERFIDA ALBIONE, LA SANITA’, LA MEMORIA, GLI SCANDALI, LE EMERGENZE, MULTINAZIONALI E PICCOLE BOTTEGHE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Ottobre, 2013 @ 7:38 am

Detto altrimenti: questo è un post “multiplo” …

1) La perfida Albione. E’ nell’UE ma. Ma non adotta l’Euro, non accetta le regole UE sul segreto bancario e sul riciclaggio ma. Ma si permette di sindacare i nostri interventi su Alitalia, denunciandoli all’UE (a dire il vero, per quelli che sono in effetto n.d.r.) in quanto aiuto di stato, ma. Ma allora rispondiamole: “Cara Albione, facciamo così: prima rispetta tu le regole comuni e poi potrai dire la tua”.

 2) Tagli alla sanità. Chi ha più bisogno della sanità? In genere le persone anziane, i pensionati. Ah, mi pareva … stiamo sacrificando le vittime più deboli, i giovani  e gli anziani. Ebbè … che volete … sono quelli che possono protestare di meno … Tanti anni fa feci notare ad un produtore di mangimi per animali che lui immetteva segatura (segatura!) nei mangimi. Mi rispose: “Tanto quelle so’ bestie, mica ponno protestà!”.  Tagli alla sanità? Si, ma diversi: tagliamo i furti (Fondazione Mauceri & C.), le siringhe che costano il triplo, gli sprechi etc.. etc…

 3) La nostra memoria. Com’è? Corta, cortissima! Infatti, chi si domanda che fine hanno fatto i procedimenti ed i processi contro tutti (tutti) i tesorieri di tutti (tutti) i partiti? E lo yacht acquistato con i soldi di un partito? E gli scandali del marito che tratta con la moglie affari fra due SpA dello stesso gruppo pubblico? E gli assurdi sconti fiscali ai gestori delle macchinette mangiasoldi? Etc., etc.. Ci vorrebbe un nuovo quotidiano: “Lo scandaliere” per seguire l’andamento di tutti gli scandali. Dice … non basta, ci sono anche le emergenze! Ah, sì, … dimenticavo, scusate. E allora di nuovi quotidiani facciamone due e fondiamo anche “L’emergenziere”. Io mi ci abbonerei subito. Ad entrambi. E voi?

 4) Calati iunco ca passa la china. Che vuol dire? “Piegati, flettiti, giunco che sei cresciuto nel greto di un torrente, che la piena poi passa e tu ti rialzi”. E’ un detto della mafia: di fronte ad una particolare offensiva giudiziaria, occorre stare zitti, mantenere un profilo molto basso, sparire … che poi l’ondata passa e noi (mafiosi) riprendiamo il nostro ruolo. Ecco, mi pare che di fronte al “pericolo” che gli scandali suscitino uno scandalo (!!??), e cioè che inenwschino  una reazione (più che legittima, n.d.r.) da parte della gente, i responsabili delo scandalo si chiedono  …”Ch’ haiu a fari?” E il padrino risponde loro: “C’hai a fari, mi spiasti? (mi hai chiesto?) …  Muto … muto hai a stari … che poi  la china passa, passa, tanto ‘sti critiani memoria corta hanno, cortissima … ahhhh!?”

5) Chiodo scaccia chiodo. Lo scoppiare di uno scandalo crea problemi? Nessun problema, basta farne scoppiare un altro e cos’ via. Un po’ come quel tale che, azionista di una picola SpA, per sfuggire ai controlli della Guardia di Finanza (GdF), ogni due anni ne creava un’altra e trasferiva le attività da una SpA all’altra e così via … e gli altri (GdF) ad inseguire la traccia di una lepre che si allontanava sempre di più, sempre di più … e la traccia era sempre più sfumata, labile, evanescente …

6) Multinazionali e piccole botteghe. Legge 30 dicembre 2004 n.311 (“Finanziaria”), articolo 1 comma 429: le grandi multinazionali (Ikea, Auchan, Carrefour etc.) con sedi in paradisi fiscali, hanno il solo obbligo di comunicare al fisco giornalmente l’IVA incassata. Lo scontrino rilasciato all’atto di ogni acquisto non è fiscale. Dette multinazionali pagano le tasse nel luogo della loro sede legale. Il piccolo bottegaio che non rilascia uno scontrino fiscale è soggetto ad una sanzione sino a mille euro.

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POST 1037 – TAGLIARE … MA DOVE? CONDONARE … MA CHI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Ottobre, 2013 @ 5:41 pm

Detto altrimenti: dite la vostra

Due referendum fra le lettrici ed i lettori del blog

1. Priorità e tagli alla spesa. Dovendo scegliere, preferireste che fosse ridotto l’investimento nella sanità o quello nei cacciabombardieri F 35?

2. Amnistia e indulto. Sareste favorevoli alla estensione dei benefici ad un certo senatore, anche se ciò significasse, come significherebbe,  l’automatica estensione anche a tutta la numerosa pletora degli altri evasori fiscali?

Fra tutti coloro che avranno commentato per iscritto questo post sarà estratto un biglietto ferroviario di seconda classe di andata e ritorno per andare a Roma ad assistere ad una seduta dei nostri parlamentari relativa alla discussione dei problemi sopra enunciati.

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POST 1036 – MUSICA, MUSICA … A RIVA DEL GARDA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Ottobre, 2013 @ 3:20 pm

Detto altrimenti: a seguito dei post nn. 1002 e 1008 sul Concerto del 5 ottobre scorso, Bledar Zajmi, violoncello; Dora Novak, pianoforte.

Intervento e commento del Presidente dell’Associazione Amici della Musica, Ruggero Polito:

Inizia

“Gli “Amici della Musica” di Riva del Garda nel pomeriggio del 5 ottobre appena trascorso ci hanno regalato un concerto di eccezionale levatura. Si sono esibiti il primo violoncello dell’Orchestra dell’Opera di Praga-Bledar Zajmi e la pianista Dora Novak, figlia del celebre musicista, compositore e latinista Jan Novak, che, a seguito della feroce repressione sovietica contro i cittadini di Praga, dovette fuggire dalla Cecoslovacchia e riparò prima a Riva del Garda e poi a Rovereto, dove ha lasciato grandi tracce della sua poliedrica attività di musicista compositore, latinista ed umanista.

Il duo ha esordito, eseguendo, proprio di Jan Novak, “Rotundelli”, un brano di grande godibilità, nel quale i due bravi strumentisti hanno realizzato, nel primo tempo, un interessante dialogo sonoro, con entusiasmanti giochi ritmici, divenendo ora il violoncello ora il pianoforte, in alternanza, protagonisti vivacissimi della proposta tematica dell’allegro, sviluppata poi con rigorosa e coerente continuità, fino alla sua conclusione.

Dora Novak

Il secondo tempo “lento”, di carattere meditativo, si è espresso con un quasi soliloquio del violoncello: quì Bledar Zajimi, con la bella cantabilità del suo vibrato e con una cavata intensa e appassionata, ha saputo sviluppare con efficacia il tema talvolta triste e malinconico del secondo tempo, sul sottostante garbato supporto armonico del pianoforte, che la brava Dora, da vera professionista, ha condotto con un suono vellutato, grazie al suo delicato tocco pianistico.

Il terzo tempo “Allegro” di “Rotundelli” si è articolato in affascinanti giochi ritmici, ricchi di sincopi e contrattempi, molto coinvolgenti, con dinamiche ardite che hanno notevolmente impegnato i due strumentisti in passaggi rapidissimi, dove il violoncellista ha potuto porre in evidenza una tecnica quasi trascendentale e la pianista la sua assoluta padronanza della tastiera, realizzando così assieme una splendida tavolozza sonora, fatta di colori e ritmi affascinanti.

Nella “Tranquillità del bosco” di Dvorak – una composizione post-romantica – il violoncello di Bledar, dopo le prima note espressive di una serena interiore tranquillità, evolve in un lirismo al tempo gioioso e meditativo, efficacemente espresso con una mai interrotta cantabilità, sempre delicata e sostenuta su tutta la gamma della scala.

Bledar Zajmi

Interessante poi la composizione di Martinu, concepita come una serie di variazioni su temi di carattere popolare, con le quali l’autore ha voluto esprimere i contenuti della tradizione popolare slovacca, ricca ora di nostalgia ora di sentimenti profondi, ora di malinconia, ora di momenti gioiosi e spensierati, spesso presenti nelle feste popolari. La composizione, dopo un esordio di carattere nostalgico, evolve verso una struttura di danza popolare, con un accentuato dialogo fra i due strumenti, che si fa sempre più incalzante. Segue poi un momento di maggior lirismo, dove il violoncello conclude questa fase con una voce appassionata, resa particolarmente intensa dalla poderosa cavata del bravo Bledar. Presto però tale momento lirico cede il passo ad un vivace ed entusiasmante gioco ritmico in un ricco dialogo fra i due strumenti, che si alternano vicendevolmente nel ruolo di protagonisti, entrando in una spirale sonora, resa continuamente più ricca da dinamiche progressivamente sempre più incalzanti e coinvolgenti, quasi a voler ribadire la ricchezza di sentimenti e tradizioni di quei canti popolari, ai quali Martinu si è ispirato. E a tale finalità è volta infatti l’ultima variazione, dove la connotazione popolare è resa con particolare evidenza grazie alla bravura dei due strumentisti.

Ultimo pezzo eseguito dai due musicisti è stata la sonata per Violoncello e Pianoforte in Mi min. di Johannes Brahms opera 38, nella quale i due concertisti hanno fatto riemergere, con grande efficacia, le sonorità proprie che il celebre autore amburghese ha profuso nelle grandi composizioni orchestrali Il primo tempo (Allegro non troppo) inizia col tema cantabile che il violoncello di Bledar Zajimi espone in tutta la sua romantica ampiezza, tema poi ripreso e variato dal tocco delicato di Dora Novak sul pianoforte; il dialogo quindi fra i due strumenti si anima e si infittisce e, dopo un breve spazio dove è apparso predominante il pianoforte, il movimento scivola verso un discorso serrato e vigoroso tra i due strumenti. Chiude il primo tempo il morbido fraseggio del pianoforte con le note iniziali del movimento, sul garbato supporto sonoro del violoncello, che realizza impeccabilmente le armonie sottostanti.

Il secondo tempo si caratterizza per il ritmo danzante un pò venato di malinconia; segue quindi un Trio tenero ma carico di una connotazione intima e lirica propria di Brahms; dopo una pagina di delicata poesia di taglio cameristico, viene ripreso il tema dell’Allegretto.
Ha concluso la sonata la grandiosa ed articolata fuga di chiara ispirazione bachiana.

 

 Un pubblico attento e preparato ha profuso lunghi e meritati applausi ai due concertisti, che, in riscontro a tanto calore, hanno concesso due bis: il rondò di Boccherini di una grande piacevolezza ritmica ed il celebre motivo scritto per il balletto “la morte del cigno” tratto dal Carnevale degli animali di Saint Saens. Ha chiuso il concerto quest’ultimo pezzo, con il quale i due valenti musicisti hanno ancora una volta entusiasmato l’attento ed ottimo pubblico: in questa splendida pagina di Saint Saens il violoncello di Bledar Zajimi ha esposto il dolcissimo tema del cigno morente con una cantabilità ampia e commovente sull’arpeggio garbato, discreto e legatissimo, tessuto sulla tastiera del pianoforte dalle mani magistrali di Dora Novak.
Grazie a Dora e Bledar!

Finisce

Grazie anche a te, Presidente Polito, per questo tuo farci rivivere quelle emozioni! 

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POST 1035 – UNA IMPORTANTE INIZIATIVA FIDAPA –TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Ottobre, 2013 @ 11:09 am

Detto altrimenti: Donne in Politica – F.I.D.A.P.A. – BPW Italy Federazione Italiana Donne, Arti, Professioni, Affari Business & Professionale Women Sezione di Trento, Presidente Luisa Fronza Tel. 3480029808 – email luisafronza@yahoo.it

Amiche e amici del blog, vi segnalo molto volentieri un’iniziativa FIDAPA, tesa a sottolineare il ruolo delle Donne (Dominae): di quelle che hanno promosso questa iniziativa e di quelle che vi parteciperanno. In questi tempi stanno accadendo due fatti, uno estremamanete negativo (la serie dei femminicidi) ed uno estremamente positivo: le parole di Papa Francesco, contrario al ruolo che attualmente la Chiesa riserva alle “donne nella Chiesa” (le suore), di semplice servizio … Che sia prodromo delle Donne Sacerdote? Me lo auguro di cuore. Io, assai più modestamente, da semplice blogger, ho pensato di trasformare in un post l’invito che la FIDAPA ha rivolto a tutte le Associazioni, con l’invito a tutte le mie lettrici e a tutti i miei lettori di paretcipare all’iniziativa. Grazie

Inizia

Gentili Presidenti, Care amiche, Ci avviciniamo al giorno delle elezioni per il rinnovo del nostro Consiglio Provinciale.
Mai come in questo momento le Associazioni femminili del territorio possono e devono essere protagoniste, come quasi tutti i nostri Statuti prevedono. Dobbiamo farci promotrici di iniziative ed attività che sensibilizzino la società alla ricerca di una piena ed equa rappresentanza di genere, a risolvere le problematiche legate al lavoro femminile, alla parità salariale, ad una diversa attenzione alla multiculturalità e alla solidarietà internazionale e, non certamente ultimo per importanza, al tema della violenza…
Riteniamo, quindi, di dover essere “parte attiva” nella “formazione” della compagine che sarà eletta e che dovrà governare il Trentino nella prossima legislatura.
E’ un momento di grande cambiamento sociale e politico che ci deve vedere impegnate fortemente.
Lo dobbiamo ai nostri figli ed ai nostri nipoti il cui avvenire è già stato ipotecato e che si profila, ogni giorno di più, incerto. Certamente non è colpa nostra, ma non possiamo lavarcene le mani!
La Commissione provinciale per le Pari Opportunità e molte Associazioni, tra cui FIDAPA-BPW ITALY, hanno intrapreso un lungo percorso per giungere alla modifica della legge elettorale. Non ci siamo riuscite. Troppo forte il potere maschile, avvantaggiato dall’appoggio di molte donne e dall’indifferenza della maggioranza!
Ebbene, non importa, abbiamo il diritto di voto e vorremmo, almeno per una volta, che tutte ci staccassimo dalla logica partitica che ha, finora, determinato l’andatura”.
Lo vogliamo davvero un grande cambiamento? Abbiamo a disposizione tre preferenze: VOTIAMO DONNA!!
Care Presidenti e care Socie, Vi chiediamo di essere con noi in questo evento, unico, che, con il Vostro aiuto, potrà essere memorabile.

 Diamo VOCE a TUTTE le CANDIDATE, invitandole ad un incontro, che si terrà
mercoledì 16 ottobre 2013, dalle 14.00 alle 20.00,
presso la Sala della Federazione delle Cooperative, a Trento, in Via Segantini.

 Dato il rilevante numero di adesioni si è reso necessario dividere l’evento in fascie orarie, le candidate saranno raggruppate in un unico elenco in ORDINE ALFABETICO.
In sala, tuttavia, saranno esposti gli elenchi in base all’appartenenza partitica per un’informazione più ampia; In tal modo intendiamo auspicare una maggiore affluenza di cittadine/i elettrici/elettori che potranno ascoltare le proprie rappresentanti distribuite in tutto il pomeriggio.
Lunedì 14 ottobre 2013 alle ore 12.00 in Sala Rosa della Regione
alla presenza delle rappresentanti delle Associazioni, della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, dei giornali e delle televisioni verranno democraticamente estratte a sorte le CANDIDATE da associare alla fascia oraria e precisamente:
– dalle 14.00 alle 16.00
– dalle 16.00 alle 18.00
– dalle 18.00 alle 20.00
Care amiche, Vi chiediamo di aiutarci nell’organizzazione del presidio per l’intera giornata e di essere al nostro fianco.
E’ proprio il caso di chiederci: se non ora, quando?
E’ l’occasione più importante di questo momento storico per capire chi merita la nostra fiducia, per individuare chi ha a cuore l’interesse della collettività oppure chi strumentalizza la rappresentanza politica per interesse, camuffando gli obiettivi personali con falsi atteggiamenti altruistici.
Attendiamo fiduciose le Vostre comunicazioni di collaborazione e Vi ringraziamo anticipatamente.
Seguirà programma dettagliato che Vi preghiamo di diramare il più possibile, e in tutti i modi che riterrete più utili, anche con il TAM TAM o con i segnali di fumo.
La Presidente Fidapa BPW Italy – Sezione di Trento – Luisa Fronza.

Finisce

Grazie, amici del blog, per avere letto sin qui  e ancor di più GRAZIE se parteciperete all’incontro!

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POST 1034 – ALITALIA OGGI SI DECIDE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Ottobre, 2013 @ 7:36 am

Detto altrimenti: un commento ad un mio precedente post (n. 1022) che merita di diventare un post. Scrive Franco “Marziano”:

“Caro Presidente delle Poste Italiane, Lei dice che quei soldi non sono dei risparmiatori… ciò potrà anche essere vero nel senso che nel bilancio della spa Poste Italiane quei soldi li prenderete da qualche altro capitolo, ma le Poste sono dello Stato italiano, quindi dei contribuenti italiani, o meglio degli italiani tout court. Quindi per la seconda volta in quattro anni i soldi degli italiani saranno utilizzati per “salvare” Alitalia. La volta scorsa, il merito fu attribuito ad alcuni Signori prontamente ribattezzati “Patrioti”, ma i soldi per pagare sette anni di Cassa Integrazione speciale erano dell’INPS, quindi degli italiani. Si volle derogare con norme speciali alle leggi in materia di trasferimento d’azienda, modificando “ad hoc” l’art. 2112 del codice civile e l’Italia subì una procedura d’infrazione dell’Unione Europea, ma bisognava lasciare i Patrioti indenni dalla responsabilità solidale tra chi vende e chi compra un’azienda. Si assegnarono le rotte più ambite derogando alle norme sulla concorrenza (altri rilievi dell’Antitrust europeo). E via derogando.
Ma i Patrioti non ce l’hanno fatta. Tempi duri, crisi mondiale (che per l’amico dei Patrioti non esisteva, ce lo ricordiamo?), c’è il treno che va da Milano a Roma in tre ore (i Patrioti non lo sapevano?)… Un altro imprenditore pagherebbe di tasca propria, i Patrioti amici di Silvio invece vengono prontamente soccorsi dai denari delle Poste.
Presidente delle Poste! Il Governo italiano può anche decidere di nazionalizzare l’Alitalia, personalmente io potrei anche essere d’accordo. Ma Lei, Presidente, non ci conti balle. I soldi che Lei amministra sono tutti, dal primo all’ultimo, soldi degli Italiani!”

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POST 1033 – COMPORTAMENTI E RETROATTIVITA’ O MENO DELLA LEGGE SEVERINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Ottobre, 2013 @ 7:17 am

Detto altrimenti: comportamenti e loro sanzionabilità

In principio … vi sono i comportamenti di ognuno. Su di essi va innanzi tutto concentrata la nostra attenzione. E invece oggi ci stiamo concentrando su momenti successivi, quelli della “procedibilià” e/o della “punibilità” dei comportamenti.
All’estero, il solo ricevere una comunicazione di reato è causa delle dimissioni del politico di turno, da noi no, non da noi … da noi no.

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POST 1032 – MODELLO DI SVILUPPO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Ottobre, 2013 @ 7:01 am

Detto altrimenti: sono parole che non vengono pronunciate

Crescita … ma sempre di questo modello di sviluppo, del modello attuale, Non sento … non leggo che ci si ponga il problema di una rivisitazione della validità di questo modello di sviluppo.

Dall’estero ci dicono: “Siete seduti su un tesoro: le vostre bellezze naturali, artistiche, storiche, culturali etc. e non le sfruttate, non le valorizzate, non le vendete”. Ecco, ci stanno dicendo che dobbiamo modificare il nostro attuale modello di sviluppo!

Al riguardo mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune mie considerazioni: se si provasse a ….

 1) rimandare i grandi progetti non necessari fra i quali, in testa, il TAV e gli F35
2) riscalettare le aliquote fiscali a vantaggio della fasce basse e a carico della fasce alte di reddito
3) eliminare i privilegi delle molte caste
4) investire denari pubblici nel finanziamento dello start up (avvio) di decine di migliaia di cooperative giovanili e non, per la manutenzione, gestione vendita di altrettanti siti naturalistici, artistici, storici
5) investire su scuola, università, ricerca
6) investire sulla green economy, che poi – come dice il Senatore Architetto Piana, è Italian economy
7) …. lettrici e lettori di questo post, provate voi a continuare l’elenco!

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