CRONACHE DI BORZONASCA 2017

pubblicato da: Mirna - 19 Giugno, 2017 @ 8:39 am

 

CRONACHE DI BORZONASCA 2017-

Un’altra estate che inizia significa che sono passati nove mesi in un battibaleno. Luglio caldissimo 2015 001Ma se ripensiamo agli avvenimenti sappiamo che la Vita ci ha donato e proposto molto.

Per me c’è questa “doppia vita”: Trento e Borzonasca a seconda delle stagioni.

Devo essere sincera, la scelta dei tre mesi a Borzonasca è dettata dal desiderio di lasciare finalmente un po’ più  libera Mimilla . Ma ormai questa casa, voluta e progettata da  Piero, i nostri giardinetti a fasce sono legati a troppi anni  della mia vita, quindi a una grandeChiesuola 2017parte di me.

Ferragosto e varie 054La cucina di  mia madre che proprio ora, mentre sto scrivendo, si imbionda di sole, altri vecchi mobili di famiglia, i quadri di mio padre, le rose che giornalmente adornano i tavolini. Tutto ciò è  parte nel mio vissuto e  di ciò che sono diventata e che sono ORA.

Non è sempre facile questo spostamento con armi, bagagli, gatta e suoi ammenicoli, soprattutto se coincide con il caldo africano dei giorni scorsi.

Io vicino al collasso, Stefania pallidissima e stanchissima, Mimilla immota …e tante valigie riempite come sempre alla  rinfusa per far prima. Ma si parte sotto la canicola e in un sabato , 10 giugno, di traffico intenso, code, Stress

.iN PIù IL TOPO VIBRANTE DI MIMILLA CHE SQUITTIVA AD OGNI VIBRAZIONE DELL’AUTO, QUINDI PER TUTTO IL VIAGGIO…. MA PUR DI non farla lamentare…

Entrare nel fresco appartamento rivitalizza all’istante la Micia – la nostra regina -  che vuole subito uscire in terrazza e poi salire nelle balze.I

io che sognavo la mia camera blu mi butto ansimante sul letto e mormoro “Ci inizio estate 2017 001sono: Ci sono: “. La povera autista Stefania che fa anche da facchino è sempre più stravolta. Riuscirà a malapena a riprendere colore a sera con il fresco, i profumi , i cinguettii. (E poi deve prepararsi per il concerto di Verbania.) Tutto Chopin ascoltato per sei giorni dai vicini che …avranno apprezzato?

Il Paese è sempre uguale: Macera è il centro propulsivo del mattino che attira i nullafacenti. Si ride, si cerca l’unico giornale puntandolo da vicino per poterlo leggere, si rivedono gli amici. Si parla di gite e di cibo.

Io sono già stata invitata a cena  da Grazia : riso venere con gamberoni, calamari ripieni, una delizia. Dolcetti, vino fresco e frizzante che abbiamo terminato sulla sua terrazzina colma di begonie e ricoperta di un tramonto rosa ocra. La chiesuola, il fiume  canterino, le rondini. Un momento magico. Me ne aspetto ancora.

Forse intramezzati da altri meno magici come lo stress per aver sbagliato carica cellulare o la spia  misteriosa dell’auto che non si spegne  o la decisione circa l’ombrellone da acquistare. Optato per quello verde, rettangolare  dopo un andirivieni interminabile…

Ben arrivata estate..

Sono uscita in terrazza a seguire il sole come quando di prima mattina io e Piero decidevamo i viaggi per la Provenza o per la Toscana.

Il Viaggio che può essere dentro di noi, sempre, grazie  ai ricordi,all’immaginazione, alla ricerca, alla LETTURA.

E tanti libri si accumulano sul cassettone…presto ve ne parlerò.

 

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Sweet Borzonasca

pubblicato da: Mirna - 14 Giugno, 2017 @ 5:27 pm

Dolcezze serotine tra il profumo di gelsomini e tigli. Mi riconcilio con l’estate Luglio caldissimo 2015 034Luglio caldissimo 2015 034calda giunta in anticipo. Fresco di piante verdi, di amareni rosseggianti, brevi folate di aria del fiume. Volano gli aironi a coppie, una lucciola solitaria vibra nel buio tardivo.

Mi inserisco nel solito ritmo adagio andante, come se non ne fossi mai scesa, riprendo le abitudini del terrazzo e della contemplazione delle rondini, i caffè da Macera. Rivedo gli amici.

Ma ciò che soprattutto mi piace è la lentezza del mio tempo e le giornate che come pagine bianche saranno da riempire giorno per giorno.

Le piccole cose come il panierino di squisite ciligie offertemi dai vicini diventano importantissime.

Ma ne avrò da raccontare

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CONFUSIONE di Elizabeth Jane Howard

pubblicato da: Mirna - 6 Giugno, 2017 @ 6:18 am

Terzo volume della Saga dei CAZALETIMG_20170604_165939

Impossibile perderlo.

Già leggemmo i precedenti due romanzi avvincenti ed ora siamo arrivati agli ultimi anni della seconda guerra mondiale.  Ci immergiamo  a Home Place nella campagna inglese dove sono riuniti  i vecchi Cazalet, il Generale e la Duchessa  con i figli, le nuore, i nipoti. E Rachel l’unica figlia non sposata che ama Sid, la sua grande amica di sempre.

Un romanzo in cui tuffarsi e da dove si esce controvoglia.  Ritroviamo dunque i personaggi già conosciuti che cambiano, crescono come le giovani cugine  coetanee Louise, Polly e Clary. Ognuna con la sua storia.

Louise incautamente sposa un uomo più vecchio di lei di una decina d’anni e si ritroverà in un matrimonio claustrofobico controllato dalla suocera! Polly diventa bellissima, Clary aspetta sempre Rupert  il padre disperso …ritornerà?  E la  quasi vedova Zoe potrà vivere un amore grande extraconiugale?

Si sa che la guerra è stata perversa e lascerà tracce su tutti.

La scrittura della Howard incanta, non solo per la trama, ma per le riflessioni dei personaggi  sulla vita, sulla società , su NOI come siamo e forse come dovremmo essere.

IMG_20170604_171704Sull’ondata di queste pagine sono corsa ai miei scaffali e ho ritrovato Casa Howard di  E. M.Forster. Da rileggere sicuramente e tuffarsi nella fresca Ingilterra e nei pensieri moderni delle sorelle Schlegel.

Si parla di arte, di società, di sentimenti. Ragione e sentimento come sempre nella tradizione romanzesca inglese. La passione di Helen che contrasta con il buon senso di Meg.   E soprattutto è appagante  trovarsi in un impianto narrativo stupefacente.

Casa  Howard diventa la protagonista della storia:  la povera signora Wilcoks vorrebbe lasciarla a Meg dopo la sua morte , ma la sua famiglia trova questo desiderio illegale e senza senso. Come può essere che alla fine Casa Hoards ( Howards End è  il titolo originale) diventerà la residenza delle due sorelle e di Henry Wilcox?

Leggere, leggere, leggere per sentirsi meglio.

 

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LONTANA DAL MIO GIARDINO di Kate Atkinson e altri libri per l’estate

pubblicato da: Mirna - 2 Giugno, 2017 @ 5:00 pm

E’ bello talvolta andare tra gli scaffali della Biblioteca e cercare  vecchi romanzi di autori che ami. Volevo leggere ancora Kate Atkinson, IMG_20170526_193823straordinaria scrittrice statunitense.

Questo libro è stato pubblicato nel 1911 da Frassinelli. Il titolo originale sarebbe Human Croquet, titolo forse più adatto alla storia densa di personaggi che vivono e sognano esistenze parallele, come fossero palline da far circolare tra un archetto e l’altro.

Perchè mi è piaciuto? Perchè una vicenda drammatica come l’abbandono di due bambini da parte della madre è raccontata con un humour straordinario.

L’io narrante è Isobel, la bambina ormai sedicenne che non sa se credere al fratello che parla di alieni come rapitori di gente scomparsa. Isobel ha la capacità di immergersi talvolta nell’immaginazione più sfrenata che la porta nel passato, in una sorta di dislocamento temporale che la aiuta nel suo disagio affettivo.

Il suo racconto svela i dettagli di una vita quotidiana di un sobborgo inglese degli anni Sessanta e i suoi più nascosti segreti.

Non mancheranno  sorprese da thriller, dosate sempre in mndo da far apparire questo puzzle come un gioco che si compone e ricompone secondo regole già decise.

Pagine esilaranti quando si parla della zia Vinny e delle sue sigarette, o di Isobel stessa che si sente mestamente nel club dei Non Baciati.

Nella scena clou della scomparsa della madre Eliza – dove finalmente scopriremo la verità – Kate Atkinson è abilissima.

Tutt’altro genere la dolce elegia dedicata alla moglie   è Lei mi parla ancora di Giuseppe Sgarbi, padre del celebre Vittorio.
A novantacinque anni dopo poco tempo di vedovanza Giuseppe non può che parlare ancora con lei, ripercorrendo la  storia del loro  grande amore. Ne emerge un sentimento prezioso per Caterina, Rina,   una donna forte, volitiva, sicuramente fuori dall’ordinario. Una donna-sole che dava energia a tutti coloro che la circondavano, primo fra tutti l’amato marito.

Una scrittura placida come il fiume che passa vicino a Rovigo, ma densa di ricordi speciali, importanti, interessanti.

Siamo a Stienta, a Ferrara, a Rovigo, in farmacia e alle aste d’arte. Ripercorriamo quasi tutto il secolo passato seguendo questi due giovani che si laureano in chimica insieme. Lui 90, lei 110!!!

Lui ama di lei la sua capacità di essere libera, di essere veramente se stessa, di amare lui.

Chapeau a questo marito così vero,così grande , da non aver mai imposto nulla che contrastasse l’essenza della sua compagna.

Da leggere.

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MAGGIO , IL MESE DELLE ROSE

pubblicato da: Mirna - 26 Maggio, 2017 @ 10:53 am

IMG_20170525_203136Tripudio di rose, gelsomini odorosi, ortensie, peonie e tante amiche Penelopi.

In questo splendido fine  Maggio nel salotto ospitale di Cristina.

Il suo giardino  è un benvenuto da sogno: il riflesso della piccola piscina con ponticello cinese, le spalliere di fiori bianchi, le fontanelle gorgoglianti, le IMG_20170525_203041prime lucciole.

Ma siamo in un luogo fatato dove da un momento all’altro possono apparire Oberon e Tatiana? O qualche piccolo elfo?  Certamente ci troviamo in un “mondo a parte” dove per alcune ore serali vincono sorrisi, musica, canti, poesie e tante “parole tra noi leggere”.

Chi legge il mio blog conosce le Penelopi e l’Accademia: riunioni serali in casa di Cristina ospite generosa che ci diletta con la sua musica e con il piacere di inventare per noi uno scenario sempre nuovo di sorprese gradevoli: lei che ci suona i pezzi più belli della Traviata, Giovanna che ci legge un delizioso e poetico racconto in trentino che parla di Maggio e delle rose . IMG_20170525_203019Noi Penelopi, amiche ormai ventennali e trentennali che cantiamo in coro e poi ci “lanciamo” nell’angolo colmo di Milano e Penelopo maggio 17 006prelibatezze e mangiamo, beviamo, parliamo, ridiamo. Siamo felici, insomma.

Non è un gran regalo questa leggerezza?

Aspettiamo l’estate e tutto ciò che essa ci può portare: luce, sole, nuovi pensieri e la certezza che l’amicizia è veramente un Milano e Penelopo maggio 17 010grande tesoro da  coltivare proprio come le rose .

Il benessere serale di primavera ci accompagna anche il giorno dopo. Ricordi di battute, di gentilezze, di bellezza.

E riflessioni sulla Vita, sul suo scorrere lento ma sicuro, il panta rei che tutto sommato ci consiglia di affidarci ed abbandonarci al Cosmo, alle sue regole e cercare di dare il meglio di noi, per noi stessi, per gli altri.

Rose profumate, colorate…ma c’è tantissimo altro nella Natura da scoprire ed assaggiare.

Come un delizioso Zibibbo di Nicosia, dono di una piccola grande amica!!! (R…)

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IL TUO POSTO E’ QUI di Maggie O’Farrell, ed.Guanda

pubblicato da: Mirna - 18 Maggio, 2017 @ 7:19 pm

2886730001753_0_0_150_0Maggie O’Farrell, nata in Irlanda nel 1972, sa raccontare molto bene le sue storie!

Una narratrice con la N maiuscola.

In effetti ha vinto molti premi per altri romanzi che voglio assolutamente leggere.

Il tuo posto è qui (This must be the place) è una lunga ricerca di chi siamo, che cosa vogliamo, dove è la nostra Itaca. Chi lo capisce prima, chi ci mette più tempo.
Ma evidentemente esiste un posto dove vogliamo fermarci per sistemare la nostra vita passata, per sentirsi a “casa” per9788823515307_0_0_300_80 conciliare i nostri desideri.

I due protagonisti principali hanno scelto il Donegal, questa terra battuta dai venti, da cieli sterminati e vaganti, da 330px-Fanad_Head_Lighthouse_(2699893110)profumo di mare. Che incanto l’Irlanda del Nord, così sanguigna, vera, forte e pur capace di dolcezze ancestrali.

E’ una storia d’amore fra Daniel e Claudette, ma con tante altre voci narranti che formano un arazzo di tante vite che si incrociano.

Claudette, famosissima diva con un figlio, estroversa, eccessiva, capricciosa,  ha capito con sicurezza qual era il  posto in cui vivere per sempre. Abbandona le scene, il regista compagno e con il figlioletto Ari scappa e si nasconde da tutti.

Ed è soddisfatta , centrata, padrona di sè.

Incontra per caso Daniel, in Irlanda, e nasce un amore.

Ma lui ha più legacci, vive negli States,  un divorzio alle spalle, due figli  e una fragilità nascosta. Non pensa di fare mai la cosa giusta. Ma per amore di Claudette si ritrova anch’egli ad amare il Donegal e si sposa con lei. Nasceranno due figli straordinari.

Ma Daniel ha ancora qualcosa del suo passato  da risolvere per cui andrà a Londra dove metterà in discussione il rapporto forte con Claudette.

E nel racconto di questo amore amore molti altri  personaggi raccontano la loro vita e in che modo sono legati  a Daniel e Claudette.

Un coro quindi che ti lascia spiazzato all’inizio perchè ti chiedi ?  Chi è  questo? Ma che cosa c’entra? Ma poi con un colpo d’ala tutto si sistema ed ogni  racconto dei vari personaggi, figli, fratelli, cognate, estranei, ha il suo motivo d’essere. Sono il collante per capire meglio il tutto.

Mi piace questo spostare avanti e indietro il tempo, mi piace questo frammentarsi delle impressioni. Una scrittura viva, moderna che appaga il lettore.

 

 

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STRANE LEALTA’ di WILLIAM McILVANNEY e LibrIncontri

pubblicato da: Mirna - 17 Maggio, 2017 @ 6:24 am

Le indagini di Jack Laidlaw, detective della polizia di Glasgow.content

Non conoscevo questo autore che posso definire un “giallista” poetico per le sue descrizioni che toccano l’immaginazione e per il suo   profondo scavare nell’animo .

In questa storia Jack vuole sapere perchè suo fratello Scott sia finito sotto un’automobile. Inizia così un’indagine capillare della vita del fratello, una vivisezione psicologica che naturalmente va di pari passo con la sua personale.

Jack si crede “un uomo senza qualità“, con un sacco di fallimenti  e frustrazioni. Talvolta si sente come l’unico  che cammina a piedi mentre tutti gli altri corrono in una macchina.

Jack sente che non è stato un incidente, capisce che è stata una morte immeritata seppure Scott negli ultimi tempi avesse abusato di alcol. Il suo tormento deve aver giocato un ruolo importante.

Il detective si immerge così  nella vita del fratello, nelle sue conoscenze, nel suo matrimonio fallito, nel suo passato per capire finalmente la verità.

William McIlvanney ((1936-2015) è considerato uno dei maggiori scrittori scozzesi, il “Telegraph” lo considera uno dei cinquanta scrittori di gialli da leggere prima di morire.

Ma altri libri vi consiglio, quelli che emergono nel nostro gurppo di lettura

Il paese sottile, di Sara Willer in cui si parla del Cile, della sua peculiarità e sue  problematiche o rileggere Grazia Deledda e la sua Marianna Sirca.

dicembre-2016-005Molto interessante anche l’autobiografia di Peggy Guggenheim  donna straordinaria, o Giulia Buongiorno, la famosa avvocatessa che cerca di consigliare le donne a una valorizzazione di sè cercando di liberarsi da sole da pregiudizi, doveri imposti e tanto altro.

Bellissime come sempre le poesie di Pablo Neruda amante della natura in questo caso dell’Arte degli uccelli

Ci si ritrova oggi pomeriggio al Caffè Città per concludere i nostri ricchi e simpatici incontri, ma i consigli di lettura continueranno a essere pubblicati sul mio Blog insieme a pensieri, riflessioni, incontri e cronache.

 

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Il Marocchino e le scope in Friuli

pubblicato da: Mirna - 12 Maggio, 2017 @ 9:10 am

G. mi racconta che sulla Giulia Augusta dove abita  passano frotte di marocchini che vendono oggetti vari . La strada è l’antica via romana che ora arriva fino a Grado attraversando lagune azzurre e gabbiani in volo.

aquileia 30 maggio 2010 006La casa di G. dà sul retro su campi di fiori gialli di colza o pannocchie di mais o soia,  a seconda della rotazione agricola  del suo vicino.

Ma sul davanti ha la trafficata Giulia Augusta.

Abitando al pian terreno e tenendo spesso la porta aperta per lasciare entrare e uscire i suo tre gatti:  due neri e muti – Paolo e Giulio, una bianca fine estate 2016 + Giuly 052ciarliera e manesca, Toby – succede che talvolta entri qualche sconosciuto.

Inutile dirle di stare attenta.

Lei risponde “Ma chi vuoi che voglia rubare? Non ho niente! Soltanto cose per i gatti e altre piuttosto vetuste.”

Intanto l’altro giorno un marocchino è entrato con addosso  parecchie scope da vendere.

Alto, alto e magro, magro  proprio come le sue scope.

Naturalmente la mia amica  gli dice

” Come vedi non mi serve nulla e non posso comprare niente per ora. Fra l’altro sono piena di scope”

E lui ribatte “Ma io ho fame”

Che dovevo fare?” mi racconta lei “dar da mangiare agli affamati”

Gli offre del tonno con fagioli, ma lui pretende tonno con i piselli. Gli prospetta  anche  la maionese , ma lui sospettoso  dice di no, non si sa mai che dentro ci sia del maiale!

“Ma come fai ad essere così incosciente?le chiedo.

Seraficamente lei risponde che lui era mite e  magro. Naturalmente dopo averlo  fatto sedere al tavolo della cucina gli  ha posto tante domande.

“E’ di Marrakesch . ” sottolinea per avvalorare che uno nato in  quel bel posto non poteva far nulla di male.

fine estate 2016 + Giuly 009Con G. sono sempre preoccupata per la sua  incolumità. Non solo per episodi come questo, ma per tante altre circostanze della sua vita poliedrica.

Elegante direttrice di boutique ora in pensione,  perfetta conoscitrice della lingua inglese,” gattara” a tempo pienissimo,   ora lei  si prodiga  per tutti i felini del Friuli che fa sterilizzare in massa ( e per questo le sue sostanze sono spesso esigue), ad amica di persone dei più svariati ceti sociali: importanti avvocati, artisti, signore viennesi in ritiro in ville con giardino alla Monet, a guardie forestali che la “monitorano” quando di notte va a sfamare i gatti randagi, a uno zingaro gentile   che l’aiuta a sistemare la roulotte per i gatti.

Però:

perchè  deve andare di notte a prendere pezzi di acacia caduta per caso nel bosco  o legna già tagliata in un casolare abbandonato? E perchè, come l’altra sera quando furtiva raccoglieva ciocchi per la sua stufa (per  Paolo – uno dei due gatti muti-  che  vuole stare dentro al forno della cucina IMG_20170512_104138economica!) cade tra l’edera che le avvinghia le caviglie… e non si rompe mai nulla?

Santi protettori degli amanti dei felini?

 

 

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AMARCORD TERZO in una Carpi splendente

pubblicato da: Mirna - 7 Maggio, 2017 @ 5:14 am

CARPI AMARCORD III 29.4.17 004Un Aprile importante per Carpi: il Papa, il Presidente della Repubblica e

NOI…ragazzi che non  vogliono perdersi,  nel desiderio di ricompattare un passato sorridente con il presente che fugge CARPI AMARCORD III 29.4.17 022come un treno.

29 aprile, giornata di sole e gemme e rondini.

Perchè non ritrovarci sul sagrato giallo del Duomo rimesso a festa dopo il terremoto?

E’ tutto splendente e cattura noi ragazzini che vivevamo in Cantarana -quindi alle sue spalle – con una rete di emozioni che  stremano.

Quante Messe osservando le statue dei Santi! Ed ora un soffitto di un azzurro incredibile ti abbraccia e ti fa ritornare fanciullo; e il pulpito vuoto  dei nostri Padri Spirituali risulta quasi un giocattolo che corre e rincorre i nostri ricordi.CARPI AMARCORD III 29.4.17 012

Qualcuno si aggiunge al gruppo: Luisina Bonasi persa tra i banchi di scuola e in qualche serata  adolescente della sua casa antica di contessina ed ora ritrovatasi  con noi che non vogliamo perdere un’occasione importante: ripercorrere insieme i sentieri della giovinezza con gli occhi e i pensieri di ciò che siamo divenuti. Ma non è fantastico?

Ci sembra di essere ancora ciò che eravamo allora.

CARPI AMARCORD III 29.4.17 018Il piccolo giardino a ridosso del Teatro è uguale: un po’ incolto, con la vasca dei pesci  rossi fermo nel tempo,  come  tanti tanti anni fa,  la statua di un dio minore che generalmente era avvolto in un intrico di roselline ci osserva ricordando i  ragazzini in cerca di sè.

I più giovani corron0 a mangiare la stria, quello gnocco friabile e saporito compagno delle nostre merende; anche Stefania e Federico sembrano succubi dell’incantamento dei genitori e del loro/nostro procedere fra i ricordi e il presente.

Brunella ha prenotato il ristorante del Parco, parco che ha conservato le panchine di allora, lo stesso monumento all’eroe Manfredo Fanti, accanto al quale si scattavano tutte le fotografie importanti. La Cresima, la Comunione, ecc. La Pasqua con gonnelline celesti e cappellini di rafia, mio fratello con i calzoncini al ginocchio, mia madre con un abito nuovo a fiori.

IMG_20170505_142742Brunella ed io con sorrisi sdentati dei sette anni.CARPI AMARCORD III 29.4.17 030

Chi dice che di Nostalgia si muore? In effetti lo scrivevo anch’io  io in una mia poesia di adolescente. Ma ora – evviva la maturità – trovo il passato una ricchezza, un mantello di conforto, di consonanze, di comprensione di ciò che la Vita è.

CARPI AMARCORD III 29.4.17 049 CARPI AMARCORD III 29.4.17 052Carpi ovvero un luogo cheper chi è lontano  c’è e non c’è, come l’isola di Peter Pan. Un luogo che abbiamo calpestato, un luogo che vogliamo rimanga nel nostro immaginario perchè ci regala emozioni, sensazioni di sorrisi e languori.

E come non struggersi di benessere e gioia nella casa di campagna di Brunella? Un luogo magico che ci accoglie nella piena espansione dei “pappi”, quelle infiorescenze leggere come fiocchi di neve che volano in primavera.

E così entriamo insieme a lei, regina del suo mondo , in un boschetto fatato, guardiamo fiori e piante, calpestiamo edera, ascoltiamo la storia del CARPI AMARCORD III 29.4.17 045suo grande amore mai dimenticato.

Saliamo persino nell’acetaia, una stanza lassù , lontana, con piccole botti di aceto balsamico che assaggiamo in una CARPI AMARCORD III 29.4.17 044dimensione onirica e quasi avulsa dal presente.

Ma chi dice che la magia non esiste?

 

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STILLBACH O DELLA NOSTALGIA di Sabine Gruber, 2011

pubblicato da: Mirna - 27 Aprile, 2017 @ 5:12 pm

9788831718394_0_0_300_80Chi ha letto “Eva dorme” della Melandri può trovare in questo romanzo dell’altoatesina Gruber lo stesso modo di narrare storie che nel primo Novecento hanno toccato le popolazioni nate e vissute in Alto Adige.

Nata a Merano  ho sempre sentito con partecipazione  questa problematica di integrazione italiani-tedeschi anche quando andai a vivere in Emilia. A Merano rimanevano gli zii e molte estati le trascorrevo presso di loro vivendo i tempi delle bombe ai tralicci degli anni ’60

Clara nel presente, nel 2009, Ines nel 1978, Emma nel 1943 e negli anni precedenti lo scoppio della guerra- sono questi i tre filoni che si inseguono e si sovrappongono in Stillbach 0 della nostalgia.
Il romanzo che Ines ha scritto affonda nella storia: Ines si interessava a Priebke, l’ufficiale delle SS che spuntava i nomi delle vittime all’eccidio delle Fosse Ardeatine, eseguito per rappresaglia contro l’attentato partigiano in via Rasella. Perché il fidanzato altoatesino di Emma era morto in quell’attentato e non c’entrava proprio niente, non era un nazista. Se Johann non fosse morto, Emma non si sarebbe lasciata mettere incinta dal figlio del proprietario dell’albergo Manente, perché non era vero che era un’arrivista. Ed aveva pagato caro per quel figlio- l’ostracismo di Stillbach, la rottura con la sua famiglia che non voleva saperne di avere per parente un signor Cazzolini, come venivano chiamati gli italiani. In quel breve periodo come cameriera Ines aveva amoreggiato con un ospite dell’albergo, Paul Vogel che si pagava gli studi facendo la guida turistica. Ora, nel 2009, Ines aveva incontrato di nuovo Paul Vogel e Clara gli darà un appuntamento per sapere qualcosa di più sull’amica. Paul non ricorda nulla di una storia avuta con Ines nel 1978, un dettaglio importante. Quanto c’è di vero e quanto di romanzato nelle pagine scritte da Ines? Se Paul non era andato a letto con lei, allora forse non era neppure vero che un fantomatico Johann fosse morto in via Rasella. Ma a Stillbach qualcuno conosceva Johann…00520891_b

Fantasmi del passato, inimicizie mai sopite, il disagio nei rapporti tra altoatesini e italiani, tra chi ha vissuto come un sopruso il dover cambiare nome e lingua e identità nazionale e chi ha reclamato un territorio in base alla geografia, chi ha colonizzato l’Alto Adige con la stessa arroganza con cui ha messo piede in Abissinia”. (recensione di Marilia Piccone) 

Un romanzo nel romanzo e non solo,  verso la fine  appare la stessa autrice, Sabine Gruber, come  un deus ex machina per risistemare le scatole cinesi di questa storia vera o letteraturizzata? Certamente agganciata storicamente alla difficoltà degli abitanti dell’Alto Adige in bilico tra un’identità da salvare ed una nuova da accettare.

Stillbach, Rio silente tradotto in italiano come venne fatto per tutte le località altoatesine, è un luogo inventato, ma è il luogo dell’ origine.

L’ Itaca nella quale ognuno vorrebbe ritornare. Idealizzato, amato o odiato, il nostro luogo natio ci lascerà un segno permanente per tutto ciò che si è assorbito nei primi anni di vita. Il luogo d’origine non è solo un luogo geografico: è gran parte di ciò che saremo e se si nasce in un luogo di confine, di conflitti anche il nostro Io ne sarà nel bene e nel male contrassegnato.

imagesSabine Gruber, classe 1963, nata a Merano è una scrittrice tra le più note nel panorama di lingua tedesca. Oggi vive a Vienna, è autrice di prosa, poesia e teatro. Per le sue opere ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti letterari.

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