TUTTE LE DONNE DI, di Caterina Bonvicini, ed.Garzanti

pubblicato da: Mirna - 23 Novembre, 2017 @ 11:02 am

Un bel racconto strutturato in modo chiaro e scorrevole.IMG_20171112_090158

L’autrice bolognese, poco più che quarantenne,  ha già vinto numerosi premi con i precedenti romanzi  da leggere sicuramente.

Tutte le donne di…sono le sette donne più care di Vittorio, scrittore sessantenne che non si presenta alla cena della vigilia  Natale dove tutta la sua famiglia allargata lo sta aspettando.

La madre, una ex-moglie, moglie attuale, due figlie , una sorella e la giovane amica del cuore.

Arriva un enigmatico messaggio alla madre, ma Vittorio non si presenterà.

Panico totale per queste donne per le quali Vittorio è il centro del mondo seppure ovviamente in modo diverso. Tutte vengono assalite da una sensazione di squilibrio e poco conta appoggiarsi  a un gentile agente di polizia  che piano  piano viene attratto da questo gineceo complicato e contorto.

L’autrice dà la voce ad ognuna di esse che lentamente intraprenderanno un cammino di cambiamento e conoscenza reciproca. Anzi arriveranno a farlo insieme per una necessità profonda di appoggiarsi le une con le altre.

Si avvicinano persino a Camilla, la giovane amante di Vittorio che era stata invitata da Cristina, la seconda moglie per una sorta di  dispetto malevolo.

Dalle parole di una e dell’altra  capiremo sia la vita di Vittorio, sia la vita e i sentimenti di ognuna di loro.

Divertenti le paginette di Giulia la figlia minore che si esprime con simboli e gergo giovanili e racconta dei vari rapporti fra queste donne, rapporti che continueranno anche a Pasqua, a Ferragosto modificandosi lentamente nel tempo.

L’anziana madre Lucrezia, famoso architetto ancora in auge , è smaliziata, distaccata e ci fa regala un affresco della borghesia milanese con le sue luci e le sue ombre.

Paoletta la figlia della prima moglie si è sempre sentita messa in disparte dal padere che sembra avere più dialogo con Giulia

Ada ,ex-moglie, che  si ritiene la più cara amica di Vittorio comincia  a farsi delle domande. Ma chi sono veramente tutti quanti? Ci si conosce a fondo?

Francesca la sorella vedova, anafettiva, “rompiballe” come la definiscono tutti  chi è veramente? E Cristina la seconda moglie che ha anche l’amante? E la giovane Camilla, chi è?

Insomma la sparizione di Vittorio smussa astio e rancori fra le sette donne sempre all’erta per avere più amore, più attenzione, più soldi da lui,

l’uomo della famiglia,  il fulcro da dove tutto parte e tutto ritorna.

Nessuna di loro può averne l’amore assoluto e questa consapevolezza le fa appoggiare l’una all’altra.

La conquista della libertà necessita di consapevolezza, elasticità e rottura di sovrastrutture sociali.

E Vittorio l’avrà fatto?

Da leggere.

 

E a

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LA CASA DEI FANTASMI di John Boyne, Rizzoli

pubblicato da: Mirna - 19 Novembre, 2017 @ 6:21 am

IMG_20171108_120613Vi piacciono le storie di fantasmi? A me sì, sin da quando la nonna, le sere d’inverno ci raccontava storie inquietanti di personaggi che si aggiravano per cimiteri o boscaglie.

E poi la lettura di Henry James con il Giro di vite,  le Bronte, Dickens , Willis con la sua Signora in bianco e il film The Others...

Insomma si può anche non crederci, ma entrare in racconti da brivido come se ci credessimo e rimanere avvinti da accadimenti è un puro piacere, specialmente nei pomeriggi uggiosi di novembre.

Che delizioso questo racconto un po’ Jane Eyre, un po’ Giro di vite e altre citazioni letterarie.

E bravo John Boyne, classe 1971 (l’autore di quel Il bambino con i pigiama a righe dal quale fu tratto il fortunato film)

La storia di Eliza, ventunenne orfana che è costretta a fare l’istitutrice in un maniero misterioso inglese, ricorda ovviamente Jane Eyre.

E i due bambini speciali vestiti  spesso di bianco  riportano a James.

Forze misteriose vogliono farle del male e presto Eliza, pur confortata dall’amicizia del dottore e di sua moglie e dell’avvocato che cura le sostanze della famiglia che l’ha assunta comprende una verità terribile.

Qualcuno la vuole uccidere? Venti impetuosi, cani all’improvviso feroci, tegole che piovono dai tetti, acqua bollente… E che, se non la madre dei bambini, la splendida donna spagnola impiccata per omicidio un anno prima?

E dove si trova il padre dei bambini?

Eliza è pratica, coraggiosa, pronta a combattere per aiutare i due orfanelli nonostante le ferite e i colpi che le arrivano all’improvviso.

Sente però  che oltre l’entità malvagia ne esiste una che la protegge .

Una ghost story in stile classico raccontato con gusto tipico inglese che regala ciò che ci si aspetta da questo genere.

Da leggere…prteferibilmente al lume di candela?!!

Brividi assicurati!

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I CONSIGLI DI LETTURA DEL LIBRINCONTRI

pubblicato da: Mirna - 14 Novembre, 2017 @ 9:02 am

luciano de crescebnRileggere “La storia della filosofia greca di Luciano de Crescenzo perchè si  conoscono Aristarco ed Ipparco e le gruppo lettura 22.2.17 010loro scoperte astronomiche . Con il metodo scientifico ante litteram: osservazione e sperimentazione. Giovanni ce lo racconta con entusiasmo. Pensate che Ipparco aveva quasi indovinato la distanza tra terra e luna e qualcun altro la circonferenza della terra. Osservando luce ed ombre.

Riccardo sta terminando un saggio politico “Nel nome dell’Umanità” di Riccardo Petrella. Si parla della base della nostra esistenza: semi, acqua, conoscenza.

Finalista al Premio Strega Teresa Ciabatti con La più amata. Sarà  un monologo interiore autobiografico?

Maria Teresa se lo domanda e poi me lo presta. Sono curiosa. Sicuramente si parlerà di rapporti familiari.

Ian McEwanNel guscio”. parla un bambino ancora nel ventre materno. Quello che “sente” intorno a sè non è sempre allegro.

Maria Grazia ci sorprende sempre con le sue scelte particolari di lettura. Questa volta ci racconta  un pezzo di teatro di Friedrich Durenmatt “Romolo il grande“.  Sembra che si dedicasse alla pollicoltura

Santo consiglia La banalità del male di Hanna Arendt, famoso saggio scritto dopo il processo ad Eichmann. Un testo che tutti dovremmo leggere.

librincontri-caffe-citta-0tt-2016-003Luca Canali  “Potresti averli già incontrati a una fermata d’autobus” del 2004luca canali

Canali ha conosciuto da vicino decine di situazioni diverse e migliaia di persone. In questo libro è raccolto un campionario efficace: racconti che, uno di seguito all’altro, compongono una sorta di “romanzo esistenziale totale”: dal patrigno studioso dell’incesto, allo stunt men, all’amico dei gatti, all’innamorato di una lesbica, all’amante di studentesse vessate in diverse e perverse prestazioni sessuali, al politico che diventa vivaista per disgusto della politica ma poi alla politica ritorna, al giovane omosessuale che vorrebbe tornare normale senza mai riuscirci. Un dolce e spietato romanzo in racconti di varia umanità.

Alfonso ci presenta il suo prossimo recital che parlerà di Cesare Pavese. Sceglierà le parti che preannunciano il suicidio “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”

Lucia ha letto l’ultimo romanzo di Susanna Tamaro “Ogni angelo è tremendo”  e Paola Still Alice che parla del morbo di Alzheimer. Da quest’ultimo romanzo è stato tratto un film molto bello e toccante.

Insomma tante letture intense , interessanti e gradevoli.

Da non dimenticare un altro libro su Van Gogh consigliato da Enza “Il valzer degli alberi e del cielo” di Jean-Michel Guenassia,ed.Salani. Voglio leggere anche questo!

LibrIncontri 18.10.17 (2)Infine Claudio parla de Il peso della farfalla di Erri de Luca. Storia di un rivoluzionario che diventa bracconiere, il tutto incentrato sul rapporto  uomo-montagna.

Un gruppo numeroso, vivace che sta bene insieme. Carla ci propone un sito per gli amanti della lettura.

In questo mese sto leggendo moltissimo, sono già pronte alcune recensioni di libri belli . Ma non posso aggiungere che ho trovato un libro di narrativa svedese molto brutto. Ho voluto terminarlo per curiosità:trama gialla, psicologica molto intricata. “Scomparsi” di Caroline Eriksson. Un guazzabuglio…che brutto! Almeno per me!

Ci si incontrerà mercoledì 22 novembre al solito bar?

Vi avviserò in tempo perchè vi chiederemo di anticipare alle 16.30

 

 

 

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A PIEDI NUDI di Andrea Bianchi

pubblicato da: Mirna - 12 Novembre, 2017 @ 3:39 pm

IMG_20171111_182642Il cammino silenzioso dalla A alla Zeta

Interessantissima la presentazione dell’ultimo libro di Andrea Bianchi, editore di Trento Blog e  già autore di testi di riflessione, ricerca, meditazione.

Camminare a piedi nudi in alta montagna, praticare ciò che gli americani chiamano barefoot hiking, cioè  fare escursionismo …scalzi.

Si può? Certamente e se ne possono trarre benefici.

Andrea ci racconta come nacque in lui questo desiderio di  mettersi a contatto diretto con la terra. Da una prima lieta esperienza con la suaIMG_20171111_174858 figlioletta a un cammino – è il caso di dirlo – sempre più ampio e strutturato.

Cominciata dunque in forma privata questa esperienza ha aperto nuove dimensioni di conoscenza. Questo  percorso personale di prove, interrogativi ha portato  Andrea  alla consapevolezza di stare vivendo un atto di libertà senza preparazioni particolari e senza il filtro delle scarpe.

Da questioni tecniche fino a questioni emozionali, e  interiori. Da esperienza sensoriale, come il contatto con il suolo, le foglie, i sassi, l’acqua di un ruscello fino a esperienza spirituale di connessione diretta con la natura e il suo afflato.

Provare per credere. Con buon senso, ci raccomanda Andrea, con attenzione che fa aumentare la concentrazione e percepire meglio ciò che ci circonda. Soprattutto un silenzio interiore.

Il piede non è più bloccato dalla scarpa e così sembrano pure i nostri pensieri. Ci si integra con il terreno rispettandolo maggiormente. Aumenta anche la memoria del percorso e il legame con il terreno diventa sempre più stretto.

E’ un ritorno al nostro camminare primigenio, una ricerca di centratura, equilibrio esistenziale  e di silenzio .IMG_20171111_182957

Il concetto BIOFILIA di Eric Fromm si basa proprio sull’innata tendenza dell’individuo verso le forme naturali. Sembra vengono riattivate strutture psichiche antiche e ormai dimenticate.

Andrea da ingegnere bio-chimico ci tiene a precisare che non si tratta di filosofia new-age ma di prove scientifiche per cui il benessere del contatto della nostra pelle con il suolo ci dona più energia..
Leggete il libro e tutte le voci dalla A alla Z.

In sostanza uscire dalla zona-confort del conosciuto per approcciare l’incognito o il meno noto non è altro che conoscenza.

Mettiamoci alla prova.

Alla fine della presentazione  nella bella saletta della Libreria Mondadori, Andrea ci propone  di  metterci a piedi nudi e a camminare insieme…divertente, bello, piacevole.

 

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RITORNO AL FUTURO . Amarcord IV

pubblicato da: Mirna - 5 Novembre, 2017 @ 7:42 am

Ormai i nostri incontri ravvicinati nella  dolce Carpi materna  dell’infanzia e prima giovinezza si stanno evolvendo: da un Amarcord del passato di compagni di strada in un desiderio di futuro per conoscerci meglio da ciò che eravamo a 10, a 15, a 20 anni.

Amarcord IV Carpi Nov.17 009Se con Vincenzo la conoscenza si è allargata grazia alle mail e  a Skype con gli altri tutto si intreccia e cresce  nel momento dell’incontro, come i  vari ricordi di scuole, di strada, di feste, il  nostro presente e futuro.

Ciò che siamo diventati ora  delimita con gioia e conforto  ogni semestre di rimpatriate in una terra dove molti ci vivono ancora, altri non la dimenticano perchè parte integrante della loro storia.

Da coltivare come un giardino delicato questo ritrovarsi perchè tutto sembra prezioso proprio per la fragilità dei tempi. degli anni a venire, degli accadimenti.

E se Corrado si “fa investire” sulle strisce pedonali e non può partecipare ci fa  però sentire la sua mancanza. Quindi aspetteremo primavera perAmarcord IV Carpi Nov.17 004 ritrovarci e perchè no per allargarci anche al di fuori di Cantarana, la strada  mia, di Vincenzo, di Brunella e  di Claudia.

Luogo e spazio delimitati ma che si dilatano con gli amici di uno o dell’altra o di tutti.

E così anche questo Amarcord novembrino è stato bello e dolce e “sospiroso”.

Carpi era risplendente di ocra, giallo e azzurro e suoni di voci liete. Brusii di sapori, profumi di chiacchiere. Scusate le sinestesie, è più forte di me quando scrivo!

Come ricordo lontanissimo ammiriamo in Duomo le reliquie di vari santi:   ossa,  femori, crani rivestiti d’oro. Incredibile quella parte di altare  che Amarcord IV Carpi Nov.17 006verrà poi ricoperta per il resto dell’anno!

Io cerco un amico al Bar Dorando della piazza. Senza timidezze o ritrosie ne parlo con titolari e avventori. Qui ci si sente in una famiglia sempre ben disposta ad accoglierti. Purtroppo Romano non c’è più. Mi sarebbe piaciuto rivederlo e invitarlo ai nostri prossimi convivi.

Ci attende la campagna lieve, colorata, dolcissima che ti entra nel cuore quasi con malinconia perchè vorresti che quella bellezza non ti abbandonasse, ma facesse sempre parte di te.

Pioppi, foglie gialle, rosse, arancione, celestino del cielo,Amarcord IV Carpi Nov.17 017 profumi di terra buona e amica.

E poi ci ritroviamo dietro consiglio-ordine di Gianni Bonasi  (come dice Brunella) al Lago dei Sogni, località  Migliarina, dove ci serviranno prelibatezze emiliane Amarcord IV Carpi Nov.17 029Amarcord IV Carpi Nov.17 012rigorosamente fatte in casa con prodotti chilometro zero. E’ un Agritur ed intorno ci sono asinelli, vitelli, galletti , laghetto scintillante di canne al vento..

Magia? Sogno?

Beh, le portate ci risvegliano e ci riportano terre à terre;  ci “buttiamo” sul cibo: gnocco fritto e salumi, fra cui i ciccioli di  montagna, tortellini in brodo, tortelloni di zucca, cotechino, spezzatino, purè, polenta, dolci con creme, vini amichevoli e leggeri, liquori….

Per il caffè finalmente arriva anche Claudia con Barbara. Noi tre “ragazze” di strada ci facciamo fotografare.

Il tempo è fermo o è fluttuante tra ciòAmarcord IV Carpi Nov.17 014 che eravamo, ciò che siamo e ciò che saremo? Dentro di noi ci sono ancora le ragazzine che giocavano a nascondino in Cantarana o andavano a caccia di lucciole in quelle lunghe estati calde?

Brunella dallo sguardo attento e dal senso dell’umorismo pratico è stata , come sempre,  l’organizzatrice perfetta. Era Amarcord IV Carpi Nov.17 025persino andata in Duomo a chiedere di aprire il reliquiario…per noi!???

E’ quasi commossa e noi pure lo siamo perchè l’energia positiva volta al benessere, alla convivialità, alla generosità ci appaga e ci ammorbidisce.

Anche  Carla Pedrielli è finalmente con noi,  ci sono Marisa, Federico e Stefania (i  due giovani figli autisti – ma felici Amarcord IV Carpi Nov.17 028anch’essi- quanta stria  mangiano in attesa del pranzo!) , Gabriella Leporati compagna di classe, bellissima come sempre , Rosanna e Gianni Bonasi dalla simpatia straripante.

I nuovi amici …ma mancavano Corrado, Donatella, Luisa e chissà qualcun altro attirati da questo nostro canto delle sirene…

Alla prossima.

 

 

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I PAESAGGI PERDUTI di Joyce Carol Oates

pubblicato da: Mirna - 31 Ottobre, 2017 @ 1:10 pm

IMG_20171031_135700Un mémoir della grande scrittrice statunitense portavoce di un’America forte e fragile e di inquietudini e perplessità ingigantite.

“Un romanzo di formazione di una scrittrice” di una grande scrittrice della quale ho parlato spesso nel mio blog. Cercate i titoli dei suoi romanzi e leggeteli. Non vi lasceranno indifferenti.

Che piacere dunque per una sua lettrice appassionata sapere della sua infanzia , della sua vita, del suo cammino.  Fortunatamente non racconta tutto…ho ancora in mente il pesante Le Confessioni di J.J.Rousseau…ma soltanto quello che è decisivo per farla diventare una scrittrice .

La famiglia e l’infanzia. Le basi.  Genitori amatissimi a cui spesso la Oates dedica i romanzi.

Che bello! Soprattutto percepire che negli States non tutti  i genitori sono bistrattati, odiati o resi corresponsabili delle insoddisfazioni filiali. La dolce mamma di origini ungheresi e il bel papà dal ciuffo irlandese saranno importanti nella vita di un ragazzina mingherlina e timida. Ma in fondo determinata. E soprattutto talentuosa.

Sono del parere che la vita di ciascuno di noi sia interessante e degna di attenzione. I ricordi, le emozioni dell’infanzia sono simili e dissimili, ma tutti formativi di ciò che diventeremo come i primi appassionati affetti sia per un pollo di nome Happy per la Oates  o per una gatto di nome Pucci Luglio caldissimo 2015 001per me.

I nonni sempre spariti troppo presto con il loro mistero e i loro segreti ma che hanno sicuramente lasciato segni indelebile nel nostro DNA.

E gli amici di gioventù.  Una cara amica che si suicida, un’altra con una storia pesante alle spalle.  Quanto le loro storie  influenzeranno  i romanzi capolavori della Oates?

E, tra parentesi, quanto sono fortunata io che domani incontrerò nella dolce Carpi materna gli amici d’infanzia nel  IV CARPI AMARCORD III 29.4.17 018Amarcord, noi “gli amici  di strada”?

Certamente un’autobiografia non ha l’afflato e l’emozione travolgente di un romanzo: ci sono  soprattutto nel lettore curiosità, interesse, ma in alcuni capitoli la grande scrittrice “colpisce” in un crescendo che va al di fuori di sè.

Sembra che la limitazione del genere non sia per lei. Lei deve “uscire”, andare Oltre lo specchio, nel paese di Alice, non a caso il suo primo e adorato libro.

La Oates e i suoi libri.

Lei e noi e la LETTURA;

Si dovrebbe vivere 1.000 anni per poter leggere tutto ciò che ci piacerebbe. …Beh, proviamo almeno ad arrivare – bene – fino ai 100.

E noi del LibrIncontri ricordiamo la data di mercoledì 8 novembre. Caffè Città già avvisato.

 

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LibrIncontri al Caffè

pubblicato da: Mirna - 22 Ottobre, 2017 @ 5:31 pm

Rentrée.  Tornati in città da un pezzo si riprendono le piacevoli attività letterarie e ludiche. Fra queste i nostri incontri al Caffè Città per parlare LibrIncontri 18.10.17delle nostre letture. E dopo più di tre mesi di distacco ne abbiamo  da raccontare!

Sempre piacevole riprendere i fili dell’amicizia e delle condivisioni.

Il nostro angolo-salotto dai divanetti rossi , i nostri caffè, l’immediata sintonia ci ricollegano con facilità agli anni passati.

Contenta che siano arrivate anche Maria Pia e Paola.

IMG_20171018_171419Via con i consigli dunque:

OMBRE , racconti non metafisici di autori vari fra cui Stephen King, Joyce C. Oates e altri sul tema del silenzio, ispirati tutti ai quadri di Hopper e alle sue inquietanti visioni stilizzate di un’America perduta.

Sempre Maria Grazia racconta di aver riletto “Lettera a una sconosciuta” di Stefen Zweig. :

“ un famoso scrittore viennese, di ritorno da un viaggio di tre giorni in montagna, nel giorno del suo quarantunesimo compleanno riceve una lunga lettera priva dell’indirizzo del mittente. Nella lettera una donna che non rivela il suo nome descrive la propria vita, che è stata segnata dall’amore non corrisposto per lo scrittore destinatario.”

Credo che oltre alle novità letterarie la rilettura di buoni romanzi sia piacevole e arricchente, anzi proporrei di condividere con gli altri del gruppo e del blog un libro che ci sia piaciuto particolarmente.

LibrIncontri 8 marzo 17 003 (2)Nadia (seppur assente)  ci ha già suggerito”L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera.

Che ne pensate?

Maria Pia ci suggerisce Delphine de Vigan  delphine de viganDa una storia vera  

 si rivela un libro potente, spiazzante, che riflette sulla celebrità, sull’ossessione, sull’atto stesso di scrivere e di inventare. Un’elegante riflessione su cosa sia la verità e sul suo significato. Delphine De Vigan si conferma un’autrice preziosa, dallo sguardo indagatore e profondo, dallo stile impeccabile e trascinante. Un libro da leggere e rileggere, per apprezzare di nuovo lo svolgimento dei fatti dal punto di vista di Delphine narratrice. E, come lei, assistere impotente alla caduta di Delphine personaggio, incapaci di gridarle di scappare, prima che sia troppo tardi.”

Un’altra importante lettura è Come ottenere il meglio da sè e dagli altri di Antony Robbins, edizione del 2017,  Consigli per crescere, avere successo, stare meglio, essere felici. Provare per credere ci dice Carla che lo sta leggendo e già ne ha avuto giovamenti.LiubrIncontri 18.10.17

Un altro saggio intrigante ci è consigliato da Paola “I tabù del mondo” di Massimo Recalcati. Si parla delle paure e di tanto altro, c’è anche un bel capitolo dedicato all’importanza e alla necessità della lettura. Per capire meglio il nostro mondo e le trasgressioni senza più limiti.

LUIGI-E-ANTONIETTA.-Memorie-di-famigliaDi Andrea Pirandello “Luigi e Antonietta ” Il nipote del grande scrittore ripercorre  le vicende della famiglia con particolare riguardo alle prime fasi del matrimonio di Luigi e Antonietta. Preziosa e inedita testimonianza della famiglia dall’interno.

Ed ancora un romanzo autobiografico “Una storia di amore e di tenebra ” di Amos Oz pubblicato nel 2002 e poi tradotto in quindici lingue. Dalle radici della sua famiglia  Amos Oz ripercorre le vicende storiche di Israele e del suo tempo.

Asor RosaStorie di animali e di altri viventi”

“La donna che scriveva racconti” di Lucia Berlin

e tanti altri titoli e commenti che si sono persi tra un sorriso , un caffè, una cioccolata e il piacere di stare insieme.

 

 

 

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LEGGERE, LEGGERE, LEGGERE…

pubblicato da: Mirna - 14 Ottobre, 2017 @ 10:42 am

Incontro una signora del mio condominio: ha il bastone e cammina a fatica . Esclama “Che brutto invecchiare. E poi la vecchiaia è lunga.

Però, replico, qualche momento di benessere e gioia ci può essere, per esempio nella lettura di un buon libro.

“Ecco il mio guaio” ribatte” non ho mai coltivato la lettura”!!!

Guai se non avessi i miei libri, il mio mondo di evasione,  di confronto,  di riflessioni, di conoscenza.

Che gioia la scorsa settimana  portare a casa dalla biblioteca parecchi libri da gustare.IMG_20171013_174120

Una famiglia in pezzi” di Elisabetta Rasy mi ha particolarmente colpito. Fra l’altro  la Rasy è la prima autrice di cui ho parlato nel mio blog circa sette anni fa.

In questo volumetto edito Mondadori ripercorriamo il desiderio dell’autrice di trovare nel meandro del passato le sue una famiglia a pezziorigini che spaziano da Salonicco a Napoli, da Londra a Parigi. Una lettura gustosissima :  dal console Henry a sua figlia Cleopatra per giungere alla bellissima nipote Clementina. Tutti chiari con gli occhi azzurri. Discendenti probabilmente dai Circassi.  E poi la parte napoletana.

L’autrice inizia questo suo “viaggio” per riunire i pezzi della famiglia dopo aver conosciuto un Rasy inglese . E le sorprese sono interessantissime. Si entra in un mondo levantino, cosmopolita, aperto a culture e tradizioni familiari diverse.

Da leggere e semmai prendere spunto pe ricercare i nostri trisavoli?

Anime baltiche” di Ian Brokken ,ed.Iperborea.   E’ un viaggio “in un cruciale, ma dimenticato pezzo d’Europa”. In questi per noi lontani paesi baltici sono nati Hannah Arrendt, Romain Gary, ecc. Quel lontano Baltico fascinoso che già si liquefa soltanto nel pronunciarne il nome.  E’ un viaggio e “viaggiare, insieme a leggere e ascoltare, è la via più breve per arrivare a se stessi”.

Ho trovato anche un romanzo di Renate DorresteinMentre mio figlio fa l’amore” ed. Guanda.

Una storia intensa e forte: una cinquantenne non solo alle prese con la sua menopausa, ma soprattutto con la malattia degenerativa della madre che improvvisamente dopo un ictus  non ragiona più. Realistico e attuale in questa epoca di longevità non sempre facile. Si parla delle scelte difficili che ogni giorno bisogna affrontare.

Infine ho cercato “Le città invisibili” di Italo Calvino.

Paolo Domenico Malvinni ha pubblicato su una rivista un raccontino “Provinzia”! Un’altra città invisibile sull’onda della sorpresa che a Trento il secondo libro più letto è proprio questo immaginifico racconto di Italo Calvino.

Che dire? Leggerlo o rileggerlo perchè la città è una nostra estensione del cervello e del cuore, perchè noi siamo città, in fondo.

E Malvinni con maestria ci regala  un’altra suggestione.IMG-20170223-WA0002

Di questo ed altro parleremo anche nel nostro prossimo LibrIncontri al caffè Città, mercoledì 18 ottobre.

L’importante è…leggere

 

 

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Vecchi libri e la vie en rose con “E la luna guardava Siviglia”

pubblicato da: Mirna - 2 Ottobre, 2017 @ 4:38 pm

Torno dalla quiete del villaggio e mi ritrovo  la casa per aria.

Per una perdita d’acqua del piano di sopra in corrispondenza del soggiorno si sono rovinati il soffitto  e il pavimento.

Stefania, mentre io a Borzonasca leggevo, guardavo le rondini e litigavo con il gatto vicino, assisteva alla sistemazione del parquet.  Con spostamento di mobili in altre stanze, libri tolti e messi a terra, tazzine e bicchieri nella mia camera da letto, tende sulle sedie.estate 2017 005

E’ ancora così, perchè stiamo aspettando il pittore.

“E’ una casa destrutturata ” penso :  in camera da letto trovi zuccheriere, tre paralumi in fila, nello studio piatti e piattini.

E naturalmente libri ovunque.

Ma che cosa sbuca tra essi?

Ritagli del passato. Alcuni volumetti rosa o illustrati… perlopiù a pezzi. Emozione. Parte delle mie letture di adolescente .

Romanzi di Delly nelle edizioni della Salani e poi uno dei miei preferiti

“E la luna estate 2017 001guardava Siviglia” di Luisa Maria Linares.estate 2017 002

Lo voglio rileggere prima di buttarlo come gli altri (ormai le pagine cadono come le foglie e la copertina è staccata o rovinata).

Mi sono accorta che alcuni episodi  li conoscevo  quasi a memoria visto che l’avrò letto molte volte.

Ma perchè proprio quello?

Lo rileggo foglio per foglio staccato  e  macchiato di caffè, per capire.

Eh, sì.

Lì c’erano tutta la mia ingenuità, le mie aspettative, i miei desideri verso la vita e l’amore.

Divertentissimo, pieno di dialoghi effervescenti, con una protagonista decisa e dolce allo stesso tempo, situazioni esilaranti, ma sempre con la “morale” delle….brave ragazze del tempo.

IMG_20171002_181226Il protagonista bruno, determinato premuroso e attento. Insomma il mio ideale!

(una specie spagnola  del solito Mr. Darcy ).

Il tutto immerso in un’atmosfera estiva sivigliana  carica  luce, allegria,  profumi di fiori  notturni; ci sono persino alcune citazioni del poeta Becquer.

Insomma un romanzo rosa dal quale fatico a staccarmi.

Quando lo butterò…se lo butterò…non lo rileggerò mai più?

Non credo si troverà ancora  o  forse sì? Sarà nascosto in qualche biblioteca andalusa.

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IL SILENZIO di Erling Kagge, ed.Einaudi

pubblicato da: Mirna - 17 Settembre, 2017 @ 3:59 pm

IL SILENZIO DI Erling Kagge , ed.Einaudi

Sembra un caso che in questa  calda estate in cui la mia necessità di Silenzio è settembre 2017 Borzonasca 004aumentata  mi sia arrivato in dono questo delizioso libro.

Saggio ? Riflessione?

Certamente un invito e una suggestione per fermarsi e cercare il perché della necessità del SILENZIO.

L’autore è il norvegese Erling Kagge, classe 1963, che di silenzio quasi assoluto se ne intende.

E’ stato infatti il primo uomo a raggiungere in solitaria il Polo  Sud e il primo a raggiungere i “tre poli” il Polo Nord, il Polo Sud e una cima dell’Everest .

Ma che cos’è il silenzio e dove si trova?LUGLIO 2016 023

L’autore ci parla delle sue esperienze, cerca di capire la società contemporanea  sommersa dal rumore.  Cita spesso il pensiero dei  Grandi non tralasciando una pagina della Bibbia: Dio si manifesta ad Elia in una brezza leggera tradotta in settembre 2017 Borzonasca 116norvegese in “silenzio sottile”

Questo è purtroppo il tempo del rumore: lo sperimentiamo ogni giorno: traffico sulle strade, negozi, bar ristoranti con musica altissima, brusii,televisori accesi …sembra che la maggior parte delle persone abbia paura del silenzio in una sorta di horror vacui.

E’ come si volesse fuggire da se stessi.

E molti tendono a spegnere il SILENZIO con TV, radio, Internet.

Pascal diceva di non aver paura del silenzio  “La disgrazia degli uomini proviene dal ferragosto e dintorni 035non saper essi starsene tranquilli in una camera”

Sono stati condotti test psicologici per misurare l’intensità del disagio di starsene da soli nel silenzio:

per molti trovarsi faccia a faccia con i propri pensieri è stata un’esperienza sconvolgente.

Ciò deve far riflettere, suggerisce di fermarci e di ascoltarci.

Il  SILENZIO ci fa guardare dentro e ciò è necessario per arricchirci o sfrondarci, per prendere coscienza di chi siamo, di che cosa vogliamo veramente.

Dobbiamo imparare a trovare la linea di demarcazione tra la mancanza di senso che dà la NOIA e la pienezza di senso che dà la GIOIA.

Ma tutto sta in noi stessi.

Dobbiamo convincerci che non siamo obbligati a parlare in continuazione  e neppure a pensare come macchinette.

Dobbiamo fermarci, meditare e la filosofia Zen ci insegna.

Anche molti artisti contemporanei  hanno compreso come il silenzio  pieno (il silenzio  assoluto, il vuoto vuoto non esiste neppure nell,universo – anzi Dante ci parla della musica del Cosmo).

Citiamo il compositore John Cage  passato alla storia   con la composizione 4’33: quattro minuti e trentatre secondi di solo silenzio  (portato sul palco anche da Stefania) .

Si può ascoltare anche il silenzio.

Agosto, Borzone, varie 002SILENZIO il vero lusso d’oggigiorno, almeno per me

Vengo in questo  paesello per assaporare meriggi montaliani di lievi tremori d’ali, o ronzii di api e  mi tocca sentire televisori accesi dalla mattina alla sera…

Naturalmente protesto e riesco a ritrovare un po’ di pace. Quando mi tuffo in mare faccio il “morto” affinchè l’acqua miPost Mimilla 2017 041 copra le orecchie ed allora sono in estasi.

Soltanto  la voce del mare . Bellissimo.

Ricordo invece lo smarrimento di mio marito quando ci trovammo in un boschetto morto, alberi spogli, nessun cinguettìo, volle uscirne al più presto.

Il  Silenzio non è un’anomalia , ci dice  Erling Kagge,  è una nostra esigenza, è ciò che siamo noi dentro. Dobbiamo tuffarci in esso  perché vi troveremo la chiave per comprendere più a fondo la vita.

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