POST 998 – STRAGE DI IMMIGRATI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Ottobre, 2013 @ 5:56 pmDetto altrimenti? “Vergogna!â€
“Vergogna!â€, dice Papa Francesco. Multa paucis, il Papa ha detto molte cose, anzi ha detto tutto, con poche parole. Anzi, con una parola sola: “Vergognaâ€. Io, molto meno sintetico e incommensurabilmente meno bravo di Papa Francesco, mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori cinque considerazioni:
1 – Dove, perchè, come e quando è sorto il problema che induce tanta povera gente a fuggire dai propri paesi d’origine? Leggete il libro del Prof. Daniel R. Headrick “Il predominio dell’occidente – Tecnologia, ambiente, imperialismo†Ed. Il Mulino, e vedrete qual è stata la storia del colonialismo del Nord Ovest europeo ai danni del resto del mondo. Oggi, poi, ai paesi colonizzatori (formalmente o sostanzialmente tali) si sono aggiunte le multinazionali. Chi semina vento raccoglie guerre, dittature, povertà , sopraffazione, sfruttamento, miseria, ingiustizia, fame, carestie, malattie, schiavitù.
2 – C’è chi pur molto autorevolmente afferma che occorre intervenire nei porti di partenza di queste carovane della morte. A mio sommesso avviso non possiamo pensare di cavarcela con l’arretramento della frontiera del respingimento, cioè con lo “spostamento†del problema dalle nostre spiagge alle loro. E’ un po’ come quando, volendo rendere più veloce la marcia dei bus pubblici in un’arteria di scorrimento veloce che si inserisce nel centro cittadino, la si dota di corsie preferenziali per tali mezzi. Questi saranno più veloci, ma l’ingorgo delle auto si sposta all’ingresso dell’arteria citata.
3 – L’ultima tragedia: 500 migranti su una carretta del mare, in avaria a mezzo miglio dalla costa. Mezzo miglio marino, circa 800 metri. Mare calmissimo, centinaia fra morti e dispersi. Ma non li avevamo avvistati? Quando nel 1994 partecipai al Giro d’Italia a Vela, la giuria, da terra, utilizzando apparecchiature sportive quindi non certo militari, era in grado di stabilire l’esatta posizione di ciascuna delle quindici barche a vela partecipanti. Dice … si, ma voi avevate a bordo un trasmettitore di segnali .. Ok, ma i nostri radar ed i nostri satelliti sono in grado di individuare la presenza di una bicicletta e leggere dal cielo la targa di un’automobile! Via … l’Europa deve intervenire al nostro fianco ma nel frattempo noi scandagliamo i mari, individuiamo per tempo le carrette del mare ed interveniamo “prima†che succeda la strage, non dopo, anche se molto umanamente e generosamente.
4 – Invece dei cacciabombardieri F35, acquistiamo motovedette “Frontex”, pattugliatori, sistemi radar per gestire (non per difendere!) le frontiere marine dell’Europa e per accogliere e gestire i flussi migratori, addebitando all’Europa la quota dei costi di compenetza dell’intera UE e non solo del nostro Paese.
5 – L’approccio politico al problema è in genere dilettantistico. Qualsiasi dirigente d’azienda che desse all’interno della sua SpA una risposta al problema “parziale” o “emergenziale” come quella data dalla attuale politica italiana ed europea, sarebbe a dir poco licenziato: posso testinoniare ciò in quanto ho lavorato una vita da dirigente, direttore etc. in mezzo a dirigenti, in ogni tipo di società . MOLTO BENE PERO’ LA PRESIDENTE BOLDRINI: “RIVEDIAMO I RAPPORTI DELL’EUROPA CON I PAESI D’ORIGINE DI QUESTE TRAGEDIE”
P.S.: … e, signor Bossi, per favore … non accusiamo di favoreggiamento del reato di immigrazione clandestina i nostri pescherecci che soccorrono queste persone! Vergogna!
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POST 997 – NEL LAVORO “L’ECCEDENZAâ€
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Ottobre, 2013 @ 6:54 amDetto altrimenti: il 13 gennaio 2013 (ore 11,48) pubblicavo un post sui due diversi modi di gestire una SpA: uno antico, autoritario, strumentalizzante, sterile; l’altro moderno, coinvolgente, motivante, proficuo. Rileggetelo, prima di leggere questo post …
Don Marcello Farina, religioso, filosofo, saggista, Amico, Maestro. Trovare in lui il riscontro alle proprie idee è una grandissima rassicurazione e conferma.  Io non sono né un religioso, nè un filosofo, né un saggista. Sono solo un uomo d’azienda, quindi di formazione completamente diversa da quella di Marcello. A maggior ragione quindi l’essere noi due arrivati alle stesse conclusioni partendo da due punti di vista così diversi, rafforza la possibilità che noi due si sia nel giusto (e scuserete se mi permetto di accomunarmi ad una simile Persona e se a fare questa affermazione è uno dei due interessati!).
Cito per estratto:  Marcello Farina, “Nel lavoro l’eccedenza†in rivista mensile ACLI TRENTINE, n. 9/2013, pag. 6, articolo nel quale …
… Marcello Farina cita Luigino Bruni:
“Il lavoro inizia veramente quando andiamo oltre la lettera del contratto e mettiamo tutti noi stessi nel preparare un pranzo, avvitare un bullone, pulire un bagno o fare lezione in aulaâ€.
“I lavoratori e i dirigenti di ogni impresa sanno, se sono bravi e onesti, che il lavoro è veramente tale e porta anche frutti di efficienza (ottimizzazione degli strumenti, n.d.r.) e efficacia (risultati, n.d.r.), quando esprime un’eccedenza rispetto al contratto ed al dovuto … Infatti, soprattutto nelle moderne organizzazioni complesse, se il lavoratore non dona liberamente le sue passioni, la sua intelligenza, le sue motivazioni intrinseche (se non è motivato, n.d.r.) nessuno controllo o sanzione può riuscire ad ottenere da quel lavoratore il meglio di sé che poi diventa fattore competitivo essenziale per il successo dell’impresa. Il vero successo dell’impresa dipende dal capitale umano, dalle persone e dalla loro intelligenza e creatività che fanno crescere l’azienda e producono ricchezza …â€
“Purtroppo spesso la creatività e l’originalità di ogni lavoratore (e la sua dignità , n.d.r.) non vengono riconosciute … dal che nasce il rifiuto del lavoro considerato quasi esclusivamente faticoso e molesto mezzo di sopravvivenzaâ€.
Marcello cita poi anche Paul Ricoeur, uno dei maggiori filosofi contemporanei:
“La maggior parte degli uomini manca certamente di giustizia, indubbiamente di amore, ma ancor più di significato. L’insignificanza del lavoro, del piacere, della sessualità : ecco i problemi di oggiâ€.
Dai, rileggete il mio post del 13 gennaio …
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POST (breve) 996 – THE DAY AFTER
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Ottobre, 2013 @ 5:53 amDetto altrimenti: Gotterdammerung e alcune varie ed eventuali
Il giorno dopo … la caduta degli dei. Cosa è successo ieri? Lo riassumo per chi non legge i giornali e non segue la politica in TV.
La fermezza del PD nel non rallentare gli esiti di una sentenza passata in giudicato, la conseguente dura reazione dell’interessato (fallo di reazione?), la indifendibilità della posizione, hanno fatto superare il limite dell’accettabile anche da parte dei suoi stessi sostenitori (“Coraggio … scappiamo!”)
Di fronte a gruppi PDL che si apprestavano a votare la fiducia o ad uscire dall’aula, Berlusconi, dopo avere scatenato dimissioni di parlamentari e ministri, ha contenuto i danni operando una U-turn (inversione ad U) e votando la fiducia al Governo “non senza interno travaglio …” (Travaglio? Forse gli sarebbe convenuto usare un altro termine … non vi pare?) Comunque, Silvio non lo conoscevi quel famoso proverbio che recita: “Smile, and all the world ‘ll smile wih you. Cry, and you’ll cry alone”?
Berlusconi dichiara: “Questo governo lo abbiamo promosso noi. Oggi si impegna a ridurre le imposte e a riformare la giustizia, lo votoâ€. Osservo: la riduzione delle tasse va di pari passo con una revisione delle priorità di investimento, con l’abolizione di privilegi di casta, il riassetto istituzionale, la spending review, etc.. La riforma della giustizia è necessaria, ma non deve prevedere la sottomissione dei PM al potere politico e l’abolizione dell’obbligatorietà dell’azione penale.
Scilipoti ha inscenato una sceneggiata. il Presidente del Senato Grasso cerca di contenerlo e ironicamente gli dice “Senatore Scilipoti, la smetta, ha ottenuto quello che voleva, la diretta televisiva: ora si sieda!â€. E invece no: le telecamere – significativamente! Bravo il regista! – NON hanno inquadrato l’esibizione istrionica del soggetto!
Formigoni reclama l’iniziativa di avere determinato la formazione di una maggioranza pro Letta “prima e a prescindere†dalla U-turn del suo (ex) capo, e si pone in una posizione scilipotica quale promotore del salvataggio della patria. Ma se è indagato e imputato per la questione della Fondazione Mauceri! Che vogliamo fare? Il bis?
Al Paese servono persone al di sopra di ogni sospetto: non servono condannati, opportunisti, indagati e imputati in attesa di giudizio!
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POST 995 – IL SENATO ACCORDA LA FIDUCIA AL GOVERNO LETTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Ottobre, 2013 @ 3:44 pm(Oggi, c’è il sole … avevo programmato un centinaio di km in bici e invece sono stato alla TV a seguire la discussione in Senato)
Detto altrimenti: passata è la tempesta … odo Augello (il Sen. Augello) far festa …
Caro diario ti scrivo. Già , ma appena la tempesta è passata, come ben sa chi conosce la metereoplogia, arriva il “fronte freddoâ€: vento da nord, cielo limpidissimo. Che bello, dicono tutti! Ma i velisti (e chi vola, cioè i “volistiâ€) ben sanno che questa fase è la più pericolosa in assoluto: infatti essa è caratterizzata da improvvisi e violenti colpi di vento spesso non prevedibili in intensità e direzione … Comunque, oggi c’è il sole: nel post 984 avevo riportato una foto dei “fiori d’autunno a Trento sul fiume Fersina in una giornata nuvolosaâ€, in previsione di una successiva giornata di pioggia, che poi c’è stata. Ed ora, caro diario, ti regalo la stessa scena, dopo la pioggia, in un bel pomeriggio autunnale (2 ottobre 2013), splendido, “da cartolinaâ€, anche  in quanto al Senato è appena stata votata la fiducia al Governo Letta.
Sono contento, tuttavia. Tuttavia cosa, dirai tu? Tuttavia ancora qualcosa non quadra … in me, non certo in Letta! Infatti mi viene in mente una frase di Woody Allen: “Io sono un conservatore di sinistra: non condivido alcune delle mie ideeâ€. Intendiamoci, s’intende che è una battuta, nel senso che faccio fatica a riconoscermi interamente in uno specifico partito politico nazionale, poichè quando credo di averlo individuato, ecco che fra i tanti suoi obiettivi ve ne sono alcuni che proprio non posso condividere. Analogamente, quando mi rafforzo in un’idea, ecco che poi “scopro†che essa è uno dei cavalli di battaglia di un partito cui io mai darei il mio voto. Ed allora? Sa fente, cosa facciamo, per dirla in dialetto trentino?
Un esempio? Io sono contro progetti costosi, superati e non prioritari, quale il TAV e gli F35; sono scandalizzato dallo sconto fiscale concesso agli operatori dei videogiochi … ma non mi riconosco assolutamente nei 5 Stelle.
Il Governo Letta ha ottenuto la fiducia al Senato, anche a seguito di una manovra di “inversione ad U†di tale Silvio. Chissà se Silvio ha conosciuto un mio vecchio capo, un Senatore della Repubblica, che qui a Trento era Presidente di una importante finanziaria nella quale io ero direttore. Di lui si diceva che quando si accorgeva che durante una riunione stesse maturando una proposta che lo avrebbe messo in difficoltà , sospendeva per qualche minuto la seduta, usciva, andava a fare pipì, si lavava le mani, rientrava e proponeva lui quella tesi – sia pure personalizzandola con proprie modifiche – uscendone comunque sempre politicamente vincitore. Ma tutto questo “prima†di essersi espresso per una soluzione diversa. Una favola metropolitana? La verità ?
Berlusconi no. Prima si è espresso per una soluzione diversa, ha minacciato mari e monti (cioè, scusate, Monti e Letta!), ha fatto dimettere i suoi ministri etc. e poi, alla fine, per evitare una scissione del suo partito, e soprattutto per non rimanere all’opposizione e non conferire al gruppo dei suoi “diversamente berlusconiani†il ruolo di ago della bilancia del governo altrui, ha detto “Voto a favore†di un risultato che ci sarebbe stato comunque.
Bene, “bravoâ€Â Silvio! Bravo se tu fossi stato seduto al tavolo di un qualche gioco di società . Ma male, “cattivo†Silvio,  poiché stavi giocando con i problemi degli Italiani, moltissimi dei quali, dum Romae consulitur … mentre a Roma si discute, non hanno né presente né futuro (oppure senti odore di amnistia e in questa prospettiva ti stai dando una calmata?)
E poi, caro diario, che dire di alcuni parlamentari che affermano: “… in quanto destinatari del mandato popolare … in quanto eletti da popolo …â€. ma qua’ mandato!? Ma qua’ eletti dal popolo!? Siete stati nominati dal vostro capo partito! E quando affermano “Abbiamo lavorato giorni per …†Per cosa? Per risolvere i problemi del popolo o i vostri? E quando sento affermare “Ho ascoltato con attenzione la relazione del Presidente del Consiglio†da chi è arrivato con circa 20 minuti di ritardo sui 40 dell’intera durata dell’esposizione di Letta? E diciamolo … questo pane al pane e vino al vino!
E la manovra dei 25 senatori (Formigoni & C.)? Ben sia venuta (anche se prima c’era la “Manovra Cicchito”) se ha contribuito a provocare l’inversione ad “Uâ€, ma. Uffa, dirai tu, caro diario, e ci risiamo con queste sospensive! Eh già , caro diario, il mio “ma†ha un duplice significato, soggettivo ed oggettivo. Soggettivamente questa mi pare la mossa di gente che in caso di nuove elezioni temeva di non essere rinominata e quindi ha scelto di “guadagnarsi†comunque qualche merito quale salvatrice della patria ed un qualche potere quale “ucia de la balanza†(dal dialetto trentino: ago della bilancia). Se vogliamo azzardare, questa manovra per certi aspetti potrebbe essere stata affetta da una leggera forma di scilipotite … - Oggettivamente, ha contribuito ad innescare la marcia indietro del Cav. (ma i condannati … possono ancora per legge mantenere l’onoreficenza di Cavaliere della Repubblica?).
E Alfano & C.? Sicuramente, nel prendere le distanze dal capo (ops, scusate, dal Capo), sono certo che abbiano già messo in conto di mantenerla fra pochissimi giorni, quando la Commissione per le Immunità voterà , come voterà , per la sua decadenza da senatore.
Ora basta, caro diario. Vado ad ascoltare la relazione di Letta alla Camera dei Deputati.
P.S.: Ballarò, scontro Cicchito – Sallusti. Avanzo una previsione: Sallusti sarà candidato FI/PDL alle prossime elezioni. Come semplice direttore di un giornale è … sprecato!
POST 994 – DOMANI IL VOTO SULLA FIDUCIA AL GOVERNO LETTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Ottobre, 2013 @ 6:48 pmDetto altrimenti: tanto tuonò che piovve, anzi, che gli piove addosso …
Sicuramente i miei lettori seguiranno TV e giornali, quindi mi limito ad qualche brevissima osservazione:
1. Berlusconi, in una intervista al settimanale Tempi, dichiara “Il ricatto sull’IVA è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quindi, pur conscio dei pericoli che io corro, faccio cadere il governoâ€. Ecco, dei pericoli che lui corre, NON DEI DANNI CHE STA PROVOCANDO AL PAESE!
2. Nel frattempo Alfano, Cicchitto, Lupi, Giovanardi etc. affermano che il gruppo delle “colombe†ha superato i 40 senatori, ma che tutto il PDL deve votare compatto la fiducia.
3. Cavaliere della Repubblica? Ma quale Cavaliere!? La legge sul cavalierato prevede che l’onorificenza sia revocata a chi non è più degno, ad esempio ad un condannato con sentenza passata in giudicato.
4. Nel momento di andare stampa giunge un’agenzia: ad Hammamet è stata restaurata una villa ed è posta in vendita o in affitto.
E Grillo, direte voi!? Bè, Beppe ha detto che lui il Porcellum “lo schifa” (dal napoletano: gli fa schifo) e lo vuole abolire. Solo che vuole essere lui ad abolirlo: quindi al voto col Porcellum, lui vince e poi lo cambia. E bravo Beppe! Mea nan, belandi, cosse ti me cunti … de musse? Nu semmu mica nesci niatri … Oh …  senti bello (“bello” si fa per dire, n.d.r.), cosa mi racconti … delle fandonie? Non siamo mica stupidi noi (te l’ho detta in genovese).
POST 993 – POST…TT …TROPPE NE SUCCEDONO NELLA POLITICA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Ottobre, 2013 @ 8:54 amDetto altrimenti: se ne perde il conto, alla fine ci si stanca di seguirle, ci si abitua, non si reagisce … e tocchiamo il fondo: E se invece qualcuno ha ancora voglia, capacità , forza e coraggio di lamentarsi? Presto liquidato: è anti-politica! E invece no, dico io …
Qualche post (n. 982) fa scrivevo che parlare della responsabilità civile della magistratura significa parlare della responsabilità di uno solo dei tre poteri dello Stato, il che non mi pare corretto. Infatti, che dire dei parlamentari nominati dai partiti e non eletti, i quali operano contro la prescrizione della Costituzione, e cioè “con vincolo di mandato†obbedendo agli ordini del “capoâ€, anziché operare come previsto dalla Carta Costituzionale, “senza vincolo di mandatoâ€? Il “capo†ordina con ordine palese, e i “sudditi parlamentari e ministri†ubbidiscono con acquiescenza palese. Palesemente contro il dettato costituzionale. Mi domando: questa violazione della Carta Costituzionale, è sanzionata?
La legge elettorale “Porcellumâ€. Il giornalista di Prima Pagina (Radio 3) di questa settimana – giornalista che lavora a Il Sole 24Ore e che non nomino per ragioni di privacy – definisce questa legge una “porcata†e specifica che egli che usa lo stesso termine adottato proprio dal suo inventore, un “illuminato giurista politico del nord†(!). Orbene, il Porcellum sta facendo danni al Paese. Il responsabile di ciò è stato individuato, ma tale responsabilità non viene sanzionata. Mi dirà qualcuno: “Costui potrà non essere rielettoâ€. Eh, no, dico io, troppo comodo! Se un cassiere di banca ruba, non basta “non confermarlo al posto di lavoroâ€: occorre comminargli una sanzione.
Milena Gabanelli, trasmissione Report. Può piacere o meno. Sta di fatto che documenta gravi violazioni di legge. Mi chiedo: queste violazioni di legge sono perseguite? Fino ad oggi esiste l’obbligatorietà dell’azione penale, e credo bene che qualche PM guardi la televisione, la sera … Ma siccome sono tutti a vederla o a non vederla, il risultato è che pare che non la veda nessuno. Ed allora, creiamo il “PM alla TVâ€, per perseguire i reati che sono denunciati per quella via. Almeno sapremo di chi è la responsabilità se l’azione penale non viene avviata. E alla responsabilità deve essere associato non solo, sempre, il potere; ma anche, se del caso, la sanzione.
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Così Dante (Purgatorio, VI, 76-78) cita il Bel Paese. Serva, nel duecento, per via degli stranieri che vi spadroneggiavano. Serva, oggi, dell’assuefazione e delle caste.
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POST 992 – A RIVA DEL GARDA, DORA NOVAK E BLEDAR ZAJMI IN CONCERTO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Settembre, 2013 @ 1:07 pmDetto altrimenti: … organizzato dalla locale ASSOCIAZIONE “AMICI DELLA MUSICA”
E dopo tanta micapoitanto-fanta-politica, un po’ di relax con un bel concerto. Vi trascrivo la presentazione dell’avvenimento, composta dal Presidente dell’Associazione (di cui il sottoscritto vostro blogger è tesoriere) Dr. Comm. Ruggero Polito, Presidente Emerito del Tribunale di Rovereto, premettendo che il Dr. Polito è musicofilo, musicologo, pianista e violinista ed è violino in organico alla camerata Musicale di Arco, diretta dal Maestro Giorgio Ulivieri:
“Sabato 05 ottobre 2013 alle ore 17,30 presso l’Auditorium del Conservatorio in Riva del Garda, si esibirà il Duo Dora Novak – Wilmington (pianoforte) e Bledar Zajmi (violoncello) in un concerto che merita particolare attenzione ed interesse per tutti gli appassionati della buona musica, soprattutto per la cittadinanza dei Comprensori di Riva del Garda e Rovereto, per il particolare significato culturale ed affettivo, costituito dalla presenza della pianista Dora Novak, figlia del compianto e celebre compositore, latinista ed umanista Jan Novak, che in Riva del Garda prima ed in Rovereto poi, ha lasciato un ricordo indelebile per sua personalità e grande statura artistica e culturale e per la poliedrica attività di musicista, umanista e compositore, svolta a Rovereto negli anni dal 1969 al 1978.
Quando la sua patria fu invasa dall’Unione Sovietica, Jan Novak fu costretto all’esilio e, dopo un breve soggiorno in Danimarca, approdò prima a Riva del Garda e poi a Rovereto, dove soggiornò per circa dieci anni, prima di trasferirsi definitivamente in Germania. Chi non ricorda il tragico sacrificio di Jan Palach, il giovane di Praga che si dette fuoco e si immolò per gridare al mondo la protesta per la violenta e sanguinosa repressione subita dal popolo cecoslovacco e dalla popolazione di Praga, quando tentò di resistere all’odiosa invasione della loro patria da parte dei sovietici? Ebbene Jan Novak nel 1968 compose, in ricordo del giovane martire praghese, la commovente cantata “Ignes pro Janne Palachâ€.
In Rovereto Jan Novak fondò nel 1971 il coro Vocaes Latinae, che, dopo lusinghieri successi conseguiti in numerosi concerti svolti in Italia e all’estero, raggiunse un tale livello di eccellenza da vincere il primo premio nel Concorso Corale Internazionale Città di Arezzo. Nel 1985-86 la Scuola Musicale di Villalagarina venne rioganizzata e assunse la denominazione “Scuola Musicale Jan Novakâ€.
Ho voluto delineare in questa breve sintesi la figura di questo illustre musicista compositore e latinista, che giustamente fu definito “europeoâ€, il quale, pure in esilio, fu accolto dalla popolazione di Riva e Rovereto con affetto ed ammirazione, tanto che nella Città della Quercia trovò l’habitat migliore per proseguire la sua preziosa attività di compositore e latinista. Mi auguro perciò che il concerto del 05 ottobre prossimo, ore 17,30 presso l’Auditorium del Conservatorio a Riva del Garda, dove si esibirà la figlia di Jan Novac, Dora Novak, pianista in duo col violoncellista Bledar Zaijmi, sia onorato da un folto pubblico, oltre che per godere un concerto di alto livello, anche per onorare la memoria ed il ricordo del grande compositore ceco.”
Che ne dite, raga? Venite? Vi aspettiamo!
Dora Novak-Wilmington, pianista di origine cecoslovacca, ha frequentato il Conservatorio Claudio Monteverdi di Riva del Garda prima di completare gli studi di pianoforte alla Hochschule für Musik a Freiburg, Germania, come allieva di Vitaly Margulis. Conseguito il diploma, ha proseguito gli studi di perfezionamento alla Juilliard School di New York nella classe di pianoforte di Rudolf Firkusny, frequentando altresì gli studi di musica da camera con Felix Galimir. Al termine dei suoi studi, è rimasta alla Juilliard School come insegnante, ritornando in seguito in Germania, come pianista e docente alla Hochschule für Musik und Theater a Monaco di Baviera. Dora Novak-Wilmingtona ha svolto atttività concertistica in vari Paesi d´Europa, negli Stati Uniti e in Giappone ed ha tenuto, come docente, corsi di perfezionamento a Oomuta (Giappone), Rovereto (Italia) e Brno (Repubblica Ceca). Ha effettuato numerose registrazioniu per AUDITE e VDE Gallo, nonchè per la Radio Bavarese (Bayerischer Rundfunk), per la Radio di Praga (Cesky rozhlas) e per le televisioni NHK (Giappone) e Ceska Televize a Brno (Repubblica Ceca). Dora Novak-Wilmington ha tenuto e tiene una serie di concerti per la gioventù nell´ambito della Hochschule für Musik und Theater München (Kinderkonzerte) e nei concerti „Mit Künstlern von Morgen“nei concerti „ Junge Talente musizieren mit…“ a Gilching in Baviera e dedica la sua ttività pianistica particolarmente al pubblico giovanile, proponendo, nel suo progetto „PianoForte“, giochi olimpici della gioventù per pianoforte, musica da camera, composizione e musica-teatro ( vedi il sito:www.klavierolympiadeplus.de).
 Bledar Zajmi, attualmente primo violoncello del Teatro Nazionale di Praga, è nato a Tirana, capitale albanese, nel 1973 dove ha frequentato il Liceo Musicale di Xhovalin Lazri. Dopo aver ricevuto una borsa di studio per frequentare l’Accademia delle Arti Musicali a Praga, negli anni  1992 – 1997, vi ha studiato come allievo del violoncellista Rudolf Lojda. Nel 1997 ha frequentato corsi di perfezionamento a Semmering in Austria col maestro Josef Chuchr.  Dal 2011 studia, come  dottorando, all´Accademia delle Arti Musicali Leos Janacek a Brno (Repubblica Ceca). Bledar Zajmi ha svolto intensamente la sua attività concertistica fin dagli anni 80 ed è stato premiato in vari concorsi di Musica da Camera, come al concorso „Palma d´Oro“ e „Premio Rovere d´Oro“ a San Bartolomeo al Mare. Ha svolto attività concertistica come solista e in vari Ensamble di musica da camera in Germania, Austria, Italia, Giappone, Corea del Sud, Israele, Cina e Brasilia. Nella Repubblica Ceca ha collaborato con varie orchestre, come la Filarmonia Morava di Olomouc, la Filarmonia Statale di Brno, con i Virtuosi di Praga, Barocco sempre Giovane e con l’Orchestra d´Avanguardia „Berg“. Le sue registrazioni includono incisioni per la Radio e la Televisione di Praga e una serie di CD. Bledar Zajmi suona lo strumento „Clarus“ di Jan Slipek del 1996.
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POST 991 – AUTO-STRAPPO? CI AVEVO INZERTATO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Settembre, 2013 @ 7:02 pmDetto altrimenti: tradotto dal siciliano di Montalbano,” l’avevo previsto!†(post in tempo reale)
Qualche post fa (v. il post “Vergognaâ€) mi auguravo e prevedevo che lo strappo berlusconiano avrebbe danneggiato anche il suo stesso partito. Questa sera l’intero TG3 è stato dedicato alla possibile crisi, ed agli strappi interni al PDL da parte di chi non condivide che un partito di moderati sia guidato da estremisti e agisca con azioni da “Lotta Continua†(sic, espressione usata da Cicchito e da Quagliariello). Altri PDL a prendere le distanze: Alfano, Lupi, Di Girolamo, Lorenzin, Capponi, Collucci: si tratta del segretario del partito, ministri, senatori. Il che non è poco. Persone disponibili ad essere “diversamente berlusconiani†(sono parole loro), cioè moderati e quindi non estremisti,  il che, chiarisce Quagliarello, significa “scissioneâ€. E poi: “Io non vado in Forza Italia se sarà guidata da estremisti. La sinistra è stata troppo indisponibile a discutere sulla decadenza di Berlusconi, ma la reazione dei moderati è stata esagerata, spropositata. Fiducia a Letta? Prima voglio sentire le sue proposte, che devono essere nel senso favorevole alle esigenze del Paeseâ€. Cicchito si dichiara contro il porcellum e apprezza Alfano, anche perchè “non ha accettato di farsi comandare dagli estremisti del PDL che gli hanno fatto la lotta” (sic!).
Berlusconi? Cannoneggia, poi cerca di rassicurare i cannoneggiati: “Approverò la legge di stabilità â€. Ma in quale sede, in quale momento istituzionale, se vuoi demolire la casa entro cui ciò dovrebbe avvenire? Chiacchere … a Riva del Garda si dice che “a ciacere non se sgionfa done” … cioè ” con le chiacchere non si conclude con le donne” …
Se questa legge non viene approvata e presentata a Bruxelles entro il 15 ottobre, l’Italia rischia il commissariamento UE, come la Grecia, altre tasse, altri sacrifici soprattutto per le classi più deboli. Grazie, Silvio!
Cinque Stelle. Grillo cannoneggia: “Alle urne! Alle urne! Subito, con il porcellum (ma che bravo! N.d.r.)! Se gli Italiani votano ancora PD e PDL io mi ritiro (bravo, questa volta te lo dico sul serio, n.d.r.)â€. Tuttavia, alcuni dei suoi iniziano a prendere le distanze (10-14 parlamentari?).
Napolitano: credo di avere inteso che se il Presidente non riuscirà a tenere in piedi il Letta uno o un Letta due, cercherà di promuovere un governo di scopo con due obiettivi: la riforma della Legge Elettorale e per l’approvazione della Legge di Stabilità .
POST 990 – ARRAMPICARE E ANDARE IN MONTAGNA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Settembre, 2013 @ 9:36 amDetto altrimenti: due cose diverse
Sono reduce da una giornata al Limarock, per l’inaugurazione delle palestre di roccia del Maso Limarò (Comune di Calavino, APT Comano Terme, TN, v. post 987). Ho potuto ammirare l’arrampicata di un campione, Heinz Mariacher: continua, misurata, sicura, leggera: pareva che fosse stata cambiata la direzione della forza di gravità …
Alpinismo, vecchia passione, la mia, che ho coltivato intensamente quale aiuto istruttore sezionale del CAI-Sezione Ligure dai venti ai trentun anni. Iniziai improvvisamente, rapito dalla bellezza del Brenta. Smisi improvvisamente, dopo una scalata in solitaria al Cimon de la Pala (Pale di S. Martino) per il pensiero che avevo della moglie e della figlioletta di due anni. Rimpiango un po’ il fruscio della corda sulla roccia, l’odore del muschio sul granito delle “Occidentaliâ€, la gioia della progressione … ma d’altra parte non me la sentivo più: succede, capita … e quando in uno sport del genere iniziano a venirti certi dubbi, le incertezze possono diventare fatali. Comunque è andata così.
Oggi riprendo in mano la penna (cioè, la tastiera del PC) per una triste coincidenza: poco tempo fa, la morte dell’amico Roberto Melini, 53 anni, accasciatosi su un sentiero del Lagorai e poi scivolato inerte nel precipizio. Ieri quella di Antonello Maraschin 41 anni, morto sulla via normale della Cima Tosa in Brenta. Sciagure che hanno dell’incredibile, come incredibile fu anni fa la morte di alcuni ragazzi e del sacerdote che li accompagnava, travolti da una slavina sul sentiero (!!) che collega i rifugi Casinei e Brentei, tanto per restare nel Gruppo del Brenta.
Mi si dice, da sempre, che in montagna la maggior parte degli incidenti accade nei sentieri e sui passaggi facili. Purtroppo queste sono le statistiche. Ma la via “normale†alla Cima Tosa … quante volte l’ho percorsa, la potrei ripetere a occhi chiusi (si fa per dure, ovviamente), ancora oggi, anche dopo decenni di assenza. E i camini … secondo grado … per un montanaro alpinista esperto non sono assolutamente un problema. Difatti l’incidente pare sia avvenuto dopo, cioè quando anche questa piccola difficoltà alpinistica era stata superata. Che dire? fatalità ? Sfortuna estrema? Un improvviso malore dell’alpinista è forse la causa più realistica.
Ma, dice … chi ve lo fa fare di andare a mettervi in certe situazioni di pericolo? Così spesso a noi (ex) alpinisti parla chi alpinista non è, e magari, subito dopo, si mette alla guida della propria auto per recarsi, in inverno, ad una riunione di lavoro a Milano, attraversando parte della Pianura Padana avvolta nella nebbia. Vi assicuro che i maggiori rischi li corre questa persona assai più che la stragrande maggioranza degli alpinisti. Infatti, la fatalità di un malore improvviso … può capitare anche quando sei al volante, e anche ad un altro guidatore che, assalito da un colpo di sonno, ti travolga con la forza di una grossa slavina.
Ma allora? Allora prendiamo atto che a certi rischi siamo assolutamente abituati, ad altri no, E consideriamo i secondi più pericolosi dei primi anche se ciò non è vero.
Ho scritto queste righe in commemorazione di un caro amico (Roberto), di una persona a me sconosciuta (Antonello) ed anche in difesa – nonostante tutto – dell’alpinismo.
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POST 989 -TRAGEDIA AMERICANA E TRAGEDIA ITALIANA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Settembre, 2013 @ 7:07 amUna tragedia americana, romanzo del 1925 di Theodore Dreiser, film del 1931, sceneggiato RAI del 1962. Una tragedia italiana: la caduta del governo Monti e la crisi del governo Letta … ad opera di chi?
Detto altrimenti: possibile che la storia (anzi, la cronaca recente) italiana non ci insegni nulla?
                                                                              I fatti
Monti: il PDL, al di fuori del momento istituzionale del voto di fiducia, dichiara che non ha più fiducia nel governo. A seguito di ciò Monti fa (un errore, n.d.r.) un passo formale: rassegna le dimissioni. Osservo: con dichiarazioni fatte in sedi non deputate, il PDL provoca la reazione della controparte nelle sedi deputate.
Letta: il PDL minaccia in tutti i modi di far cadere il Governo. Ciò genera incertezze che inducono Letta a dichiarare nella giornata di venerdì 27 settembre 2013 che “in un clima di tale incertezza non si può procedere ad impegnare fondi” etc.. e che per martedì 1 ottobre egli avrebbe chiesto un nuovo voto di fiducia sulla base di un preciso programma di interventi (il che avrebbe portato il PDL allo scoperto su singoli temi fondamentali per il Paese). Ciò tuttavia fornisce l’occasione al PDL di affermare in data sabato 28 settembre 2013 che Letta “non ha voluto evitare l’aumento dell’IVA e pertanto vi sono ragioni sufficienti per far cadere il governo”. E poi, si prosegue, “c’è anche la questione giustizia …” Il solo Cicchito (Capogruppo PDL al Senato) si ribella contro una decisione così grave, se non altro per il modo autoritario e personalistico con cui è stata assunta, senza discussione nel direttivo del partito e con i capigruppo).
                                                                     Le mie osservazioni
1) Ormai si sarebbe dovuto capire che di fronte a provocazioni esterne del PDL, cioè di fronte a dichiarazioni rilasciate fuori della sede istituzionale, occorrerebbe comunque mantenere la barra al centro e non deviare dalla rotta stabilita. La reazione di Monti, homo non politicus è forse più comprensibile. Letta, invece, forse ha peccato di “onestà (o ingenuità ) eccessiva†ed è parzialmente caduto nel “tranello†tesogli.
2) … ah già , e poi c’è il problema della Giustizia in genere, della sua mancata riforma … non già , afferma il PDL, solo quello della “giustizia ingiusta†nei confronti di “Luiâ€. Al riguardo mi permetto di sottoporre all’attenzione dei miei lettori una sola osservazione, quella che formulo in merito alla tanto agognata separazione della carriera dei pubblici ministeri da quella dei magistrati giudicanti, cercando di essere molto specifico.
Un conto sarebbe ridimensionale il potere ed il ruolo del PM rispetto a quello della difesa: ciò mi potrebbe anche stare bene. Infatti è inquietante per la difesa vedere entrare in aula PM e giudice giudicante dalla stessa porta di servizio, magari parlando fra di loro come vecchi colleghi … il che è un aspetto superficiale ma sintomatico di un certo squilibrio fra il rapporto fra i tre binomi “giudice-PM”, “giudice-difesa e “PM-difesa”.
Altra cosa, a mio avviso non accettabile, sarebbe eliminare l’obbligatorietà dell’azione penale: ciò ridurrebbe l’iniziativa a livello del singolo e/o degli organi di polizia, il che non andrebbe assolutamente bene. infatti, il singolo può non essere informato sui suoi diritti, può essere minacciato da terzi, etc. e quindi la sua iniziativa può essere bloccata. La polizia deve indagare, ma non arrivare al punto di “giudicare†se intentare un processo penale o meno.
Ugualmente inaccettabile, e qui proprio si sarebbe toccato il fondo dell’abominio, sarebbe far dipendere gerarchicamente i PM dal governo: in tal caso l’ordine di priorità per lo svolgimento dei processi sarebbe stabilito dal Governo, e quelli a lui “scomodi†sarebbero sicuramente posti in coda agli altri e cioè, stante i pesanti arretrati, mai celebrati ed estinti prima di nascere per prescrizione del preteso reato, peeraltro mai accertato come tale. Al riguardo, due esempi:
A) Bertolaso, ex capo della protezione civile, era autorizzato ad operare con affidamenti diretti degli appalti, in quanto in situazioni di emergenza non ci si possono certo permettere i tempi delle Leggi Merloni. Partendo da questa regola, sotto il “regime Berlusconi†a Bertolaso è stata affidata anche l’esecuzione per affidamento diretto (senza gara d’appalto!) di opere che con la Protezione Civile nulla avevano a che fare. Oggi Bertolaso, insieme ai costruttori fratelli Anemone ed al prefetto Balducci, è sotto processo accusato di corruzione, concussione, associazione a delinquere.
B) Formigoni a la Fondazione Maugeri sotto il “regime Berlusconiâ€. La clinica Maugeri ha oggi pagato un milione di euro quale sanzione pecuniaria ed ha messo a disposizione della magistratura beni immobili per sedici milioni di euro per risarcire lo Stato del proprio illecito arricchimento derivante dalle decisioni dell’ex Presidente della Regione Lombardia Formigoni, ripagato con somme di denaro ed altri costosissimi regali vacanzieri. La Regione Lombardia si è costituita parte civile nella causa contro Formigoni/Maugeri.
Ora, mi permetto di domandare ai miei lettori: se l’iniziativa di questi due processi fosse dipesa dalla decisione del governo, pensate voi che il governo “interessato†li avrebbe fatti avviare, o piuttosto non li avrebbe messi in coda alle decine di migliaia di casi arretrati “in attesa di giudizio�
Per rispondere, fate una crocetta sul cerchietto a fianco della soluzione prescelta:
o SI
o NO




















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