COME VOTERO’ AI REFERENDUM DI GIUGNO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Maggio, 2025 @ 6:26 amLe parole sono pietre, scriveva Don Milani ad una professoressa: l’introduzione del “quorum” ti definisce sostanzialmente “persona votante” anche se – entrato nel seggio – non ritiri qualche scheda e ne inserisci solo una o alcune negli appositi raccoglitori.
Io andrò a votare.
Ritirerò e compilerà solo la quinta scheda.
Non ritirerò le prime quattro.
Il perchè? Il METODO: non voglio essere lo strumento di chi – incapace e/o non nella posizione di proporre e/o realizzare un Jobs Act migliore di quello realizzato da MATTEO RENZI – interviene sulla SOSTANZA di alcune sue singole parti le quali ad un esame superficiale attraggono la pancia della gente e propone modifiche “demagogiche” per farsi campagna elettorale alle prossime competizioni mirate al conseguimento della segreteria del suo partito.
E’ la solita tecnica negativa: il competitore che non riesce a realizzare un progetto positivo, complesso e produttivo di risultati, che sia migliore di quello realizzato da MATTEO RENZI, cerca di farsi spazio criticandone singole componenti.
Al criticone di turno dico: ma … non è meglio se ti adoperi per contrastare e frenare la destra anzichè attaccare l’operato di chi – fra l’altro – aveva portato il tuo stesso partito ad oltre il 40%?
F.to da me, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista Italia Viva Trentino.
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SSC – SERVIZIO SANITARIO “CITTADINO”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Maggio, 2025 @ 5:19 am
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TRENTO, CITTA’ METROPOLITANA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2025 @ 2:54 pmUn’ area metropolitana è una zona circostante un’agglomerazione che per i vari servizi dipende dalla città centrale (metropoli) ed è caratterizzata dall’integrazione delle funzioni e dall’intensità dei rapporti che si realizzano al suo interno, relativamente ad attività economiche, servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali. Elementi necessari affinché esista una vera e propria area metropolitana sono, in particolare, la presenza di una rete di trasporti che colleghi tra loro i diversi ambiti urbani e la presenza di forti interazioni economico/sociali all’interno dell’area stessa.
La città metropolitana è un ente locale previsto per la prima volta dalla legge 8 giugno 1990, nº 142 (artt. 17-21) sulla riforma dell’ordinamento degli enti locali. All’interno di questa norma, nelle regioni a statuto ordinario si individuavano nove aree metropolitane
Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli.
Ai sensi del rispettivo statuto di autonomia e dei loro aggiornamenti contenuti nelle leggi costituzionali italiane, le cinque regioni a statuto speciale hanno esclusiva competenza in materia dei propri enti locali. La legge Delrio 2014, oltre alle disposizioni riguardanti le regioni a statuto ordinario, ha previsto che anche le regioni a statuto speciale possano istituire città metropolitane «in armonia coi rispettivi statuti speciali e nel rispetto della loro autonomia organizzativa nei rispettivi capoluoghi di regione nonché nelle province già all’uopo individuate come aree metropolitane dalle rispettive leggi regionali».
Delle cinque regioni a statuto speciale, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna hanno avviato diversi processi normativi volti all’istituzione di città metropolitane (concretizzatisi però solo per Sicilia e Sardegna).
Per quanto può riguardare la Provincia di Trento e la sua Città Capoluogo, non si è evidenziato un aspetto particolare e cioè che, date la limitata dimensione e popolazione dell’intera provincia, la Città Capoluogo è già di fatto una città metropolitana, in quanto per l’entrata dei lavoratori pendolari, ogni giorno raddoppia la sua popolazione residente da 125.000 a 250.000 abitanti, raggiungendo quasi il 50% dell’intera popolazione provinciale.
Occorre ragionare se e come formalizzare questa situazione, in parallelo ad una RIFORMA DEL RAPPORTO DI AUTONOMIA fra il principale Ente Originario (Trento Città Capoluogo) e l’Ente Successivo (Provincia Autonoma).
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SUPER SANITA’ TRENTINA, SUBITO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2025 @ 6:22 amNon so se nel progetto del nuovo ospedale rientrino anche alloggi per accompagnatori di pazienti “fuori sede” sottoposti a cure specialistiche di lunga durata, ma anche se così fosse, il problema della sistemazione di quelle persone si pone già adesso, cioè molti anni prima della prevista data di attivazione di tali eventuali strutture, le quali invece sono necessarie già adesso.
Un esempio. A Trento, in Via Al Desert, da dieci anni abbiamo uno dei pochissimi Centri nazionali di Protonterapia, se non il migliore: gli altri sono Pavia, Milano e parzialmente a Trapani. Si tratta di un’ottima struttura, moderna e molto bene organizzata e funzionante: l’unica carenza è forse l’esiguo numero del personale medico, infermieristico e tecnico, ma questa è un’altra storia.
La protonterapia consiste in cicli fino ad oltre 30 applicazioni radiologiche di 25 minuti circa cadauna in altrettante giornate lavorative consecutive. Ora accade che non tutti i pazienti abitino nei pressi del Centro: anche per un residente nella nostra Provincia la terapia può comportare altrettanti viaggi giornalieri di oltre 150 km fra andata e ritorno. Vi sono poi pazienti non residenti: a me risulta ad esempio, che una famiglia viaggi quotidianamente da Merano a Trento ed un’altra, proveniente dalla Sardegna, abbia preso in affitto un appartamento per oltre un mese. Come far fronte a queste esigenze? Vengo all’idea-proposta.
Nell’immediate vicinanze del Centro si trovano ampie aree ex-militari inutilizzate, la cui gestione sembra essere affidata alla Provincia in accordo con gli Enti romani competenti: il Comune potrebbe proporre alla Provincia di concordare con gli Enti romani l’immediato affidamento della gestione di queste aree direttamente al Comune, il quale si farebbe carico della progettazione, realizzazione e gestione del nuovo sistema di accoglienza, con copertura finanziaria da parte della Provincia.
Mi si dice che sul tema generale esistono lodevoli Tavoli di Lavoro “misti” fra il settore pubblico ed associazioni private: ben vengano, e nulla tolgono alla possibilità che sto proponendo in parallelo. Infatti, io credo che sia diritto-dovere del Comune Capoluogo, Primo Ente Originario, non solo proporre ciò che può realizzare direttamente, ma che possa e debba anche attivare eventuali inerzie degli Enti successivi, in questo caso della Provincia e degli Enti romani: infatti, si tratta di attivare tempestivamente risorse di fatto oggi “inerti” (le citate aree ex militari abbandonate) e di dare immediate risposte concrete a problemi attuali e concreti.
In altre parole, occorre una riforma del sistema di approccio al problema.
Riccardo Lucatti, Italia Viva, attuale fruitore di quella struttura, il quale risiede a soli 2 km dal citato Centro di cura.
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ITALIA VIVA E’ VIVA, ANCHE DALL’OPPOSIZIONE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Maggio, 2025 @ 9:57 amRoma, 14 mag. – “Oggi il Senato ha approvato in via definitiva (con 85 voti favorevoli, 28 astenuti e 21 contrari) la legge sulla PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE DELLE IMPRESE. E’ oggettivamente una legge storica perché attua l’articolo 46 della Costituzione dopo quasi 80 anni di attesa. Come Italia Viva siamo fieri che anche il nostro disegno di legge (a prima firma MATTEO RENZI) sia stato di concorso al risultato, insieme con la legge di iniziativa popolare dalla Cisl con 400mila firme a sostegno. E siamo altrettanto fieri che a rappresentarci oggi in aula sia stata l’ex segretaria della Cisl, oggi senatrice, Anna Maria Furlan. E’ la dimostrazione – conclude Borghi – che quando si hanno idee, e si combatte per esse, si può incidere anche dall’opposizione”.
F.to Sen. ENRICO BORGHI, vicepresidente di Italia Viva.

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GM-GENERAL MANAGER e GM-GENERAL MEDICO!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Maggio, 2025 @ 1:31 pmGeneral Manager – Direttore Generale, persona che sa attivare e coordinare tutti i manager specialisti impegnati in un progetto complesso. Costui può anche non essere il DG-Direttore Generale della SpA, bensì è il Capo Progetto – di quel Progetto – persona alla quale è stata conferita autorità sulla base di un funzionigramma, cioè sulla base delle somma e sintesi delle sue competenze e non sulla base dell’organigramma il quale conferisce autorità al più alto in grado.
General Medico – Medico di Medicina Generale, ad esempio il mio ottimo medico di medicina generale, il quale è anche un General Manager nel senso che sa gestire al meglio l’impostazione ed il coordinamento di tutti gli interventi specialistici per tutti i suoi 1500 progetti (tanti sono i suoi pazienti), mio progetto (di salute) compreso.
Grazie, mio prezioso amico GM-GM … che poi GM sono anche – nell’ordine – le iniziali del tuo cognome e nome!
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L’AUTONOMIA SPECIALE: DINAMICA, DIFFERENZIATA, CITTADINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Maggio, 2025 @ 7:04 amQualche anno fa a Bolzano si forgiò il concetto di Autonomia Dinamica, cioè la necessità di un suo ininterrotto aggiornamento.
Da qualche mese a Roma si parla di Autonomia Differenziata, secondo una formula i cui contenuti sfuggono alla gran massa dei cittadini.
In questa sede mi soffermo altro aspetto: l’Autonomia Cittadina nel rapporto fra la Provincia Autonoma di Trento e la sua città capoluogo che se di notte conta il 25% del totale della popolazione provinciale, di giorno la vede raddoppiata dai lavoratori pendolari.
Avendo passato una vita a capo di aziende e di funzioni centrali in importanti società holding, noto che la Provincia si comporta da holding troppo operativa nei confronti della sua principale “società” (lCittà Capoluogo), trattenendo per se’ il potere che le deriva dalla gestione della finanza e da alcune decisioni alla “invasione di campo”, lasciando che l’opinione pubblica erroneamente scarichi su quella città la responsabilità di ogni eventuale inefficienza. Quattro esempi.
- La gestione della sicurezza istituzionalmente spetta al Ministero degli Interni. Al riguardo, tuttavia, la Provincia ha concentrato su Trento tutti gli immigrati prima inseriti anche positivamente in oltre 60 paesi del territorio provinciale; ha restituito a Roma i denari già ricevuti per pagare gli stipendi degli inseganti trentini che avrebbero dovuto insegnare loro la nostra lingua; ha lasciato ricondurre la responsabilità degli episodi di insicurezza in capo al Comune.
- Lo stesso dicasi per le eventuali inefficienze del trasporto pubblico locale: anche qui potere separato dalla responsabilità.
- Altro caso di invasione questa volta “dei campi”: il potere della Provincia di destinare e gestire vaste aree di preziosissimo terreno di fondo valle della Città Capoluogo per l’organizzazione di mega concerti rock. Con fortissime perdite economiche!
- Altre ampie aree del territorio comunale, quelle militari dismesse, sono per legge inspiegabilmente sottratte alla gestione del Comune Capoluogo.
Da quanto sopra deduco che occorra mettere mano alla revisione del rapporto di Autonomia fra la Provincia e la sua Città Capoluogo, che deve tener conto di tre condizioni:
- La differenza del ruolo di questa città rispetto agli altri centri urbani (città e paesi) della provincia;
- la necessità di mantenere uniti in capo ad un unico soggetto potere e responsabilità;
- che il Comune programmi e conseguentemente riceva dalla Provincia la finanza necessaria, e non viceversa.
Riccardo Lucatti – Italia Viva Trentino
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I CONTENUTI DELLA DEMOCRAZIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Maggio, 2025 @ 10:15 am(Mia lettera odierna al quotidiano di Trento ilT)
Egregio Direttore, correggo una mia inesattezza: infatti mi sono sempre dichiarato difensore della democrazia parlamentare mentre avrei dovuto definirmi difensore dei contenuti concreti di quella che fino a pochissimo tempo fa era la nostra democrazia parlamentare.
Il merito di questo mio ravvedimento è di Luciano Canfora con la sua lezione tenuta il 22 dicembre 2024 presso l’Auditorium della Musca di Roma nel ciclo delle Lezioni di Storia intitolato “Invenzioni”, testo riportato nel little but great libro che mi è stato regalato oggi, dal titolo “L’invenzione della democrazia”. Sono poche paginette, come poche paginette sono quelle di Umberto Eco per il suo “Fascismo eterno”: insomma, “multa paucis”, si possono chiarire molti importanti concetti anche con poche paginette.
Ma restiamo in argomento. Quello che oggi lamento è che siano venuti meno o stiano per venir meno i seguenti contenuti della nostra democrazia parlamentare:
- la prevalenza della narrazione, sopraffatta dall’infocrazia unidirezionale;
- l’attenzione ai contenuti concreti, travolta dall’infocrazia generalista;
- la funzione legislativa del parlamento, soppiantata dai dipiciemme;
- l’indipendenza della funzione giurisdizionale;
- la separazione della Presidenza delle Repubblica dalla Presidenza del CdM;
- la libertà delle forme di dissenso (decreto sicurezza);
- last but not least, il capire che solo una UE unita politicamente e senza i diversi capetti sovranisti, potrebbe non dico essere accettata da Trump, ma addirittura essere richiesta da Trump come alleata contro l’asse orientale.
Un’utopia la mia? Certamente, però attenzione: l’utopia è un traguardo ambizioso semplicemente “non ancora” raggiunto. E poi, guai nella vita a non avere utopie!
La ringrazio se riterrà questo mio breve scritto meritevole di una Sua apprezzata valutazione.
Riccardo Lucatti – Italia Viva/SìTrento
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OGGI SUL QUOTIDIANO DI TRENTO ilT
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Maggio, 2025 @ 5:48 amComments Closed
” MOLTI GIOVANI NON SONO ANDATI A VOTARE ALLE COMUNALI 2025 TRENTO”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Maggio, 2025 @ 9:46 amPrima delle elezioni, interpellati sulla partecipazione alla politica (= gestione, governo) della città, molti giovani si sono dichiarati “delusi dalla politica”, “di essere solo giovani, quindi ininfluenti”, “tanto non serve” e molti di loro non sono andati a votare.
Qualcuno dice: i partiti devono attivarsi, devono darsi da fare. Concordo, soprattutto se finanziati, potrebbero-dovrebbero curare molto la formazione civica e politica dei giovani.
Io aggiungo: anche prima dei partiti occorre puntare sulla cultura (letteralmente: insieme delle conoscenze) in famiglia e nella scuola. Certo che i media e la TV di regime, attraverso l’infocrazia, hanno diffuso una nuova pandemia: l’infodemia la quale rischia di cancellare la “narrazione” della STORIA, storia che l’elevata velocità del trascorrere degli avvenimenti, non è più solo quella dell’altro ieri, ma anche quella del giorno prima.
Nei Promessi Sposi (cap. XXVII), il Manzoni attribuisce al personaggio di Don Ferrante questo suo pensiero: “Cos’è mai la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina, con nessuno dietro che impari la strada, e per conseguenza butta via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che cammina senza guida”.
E allora voi giovani tutti, reagite! Infatti siete voi
– che scrivete oggi la STORIA del domani;
– che in ognuno di voi c’è una fortissima potenzialità;
– che questa è la vostra forza;
– che occuparsi di Politica è un vostro diritto/dovere/interesse;
– che “politica” è un aggettivo sostantivato dal greco “teknè politikà”, cioè tecnica, capacità, professionalità per gestire/governare la polis, in allora la città-stato, oggi i nostri enti pubblici territoriali e l’UE.
Giovani, questo invito vi è rivolto da uno quasi come voi, un -ty ager (non -teen ager), uno che ha 18 anni anche se alla reversa, cioè 81!
Riccardo Lucatti -SìTrento


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