“MADE IN USA ZONA GERMANY”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2023 @ 7:04 am

Ricordo che da bimbetto notavo questa stampigliatura su alcuni fra i giocattolini che ricevevo in dono: erano quelli di fabbricazione tedesca, in acciaio con le varie componenti assemblate con minuscole viti. Gli altri, i nostri, erano di latta assemblati con la piegatura di piccole alette sporgenti.

Evvabbè …Oggi vedo spesso – troppo spesso – un altro “made in ” ad indicare che il luogo di fabbricazione è un paese lontano, molto oltre mare, un paese al quale oltre due secoli fa avevamo portato ben due guerre, le cosiddette guerre dell’oppio, perchè aveva proibito l’importazione dell’oppio che noi europei favevao produrre nelle nostre colonie indiane dai colies, che dire schiavi suonava male.

Non voglio fare polemiche. Mi chiedo solo se per produrre certi beni c’è proprio bisogno di ricorrere a queste importazioni. Forse perchè laggiù il costo di produzione è inferiore e quindi gli importatori le pagano di meno; forse perchè ciò è dovuto al minor costo del minore rispetto dei diritti umani, civili e del avoro.
Forse una UE POLITICA potrebbe razionalizzare la sua produzione ed essere concorrenziale con quel paese. Forse …Ma come ben vedete bene, io non ho certezze: infatti il mio ragionamento è pieno di tanti “forse” …

MA FORSE VALE LA PENA DI PROVARCI: IL PROSSIMO GIUGNO ANDIAMO A VOTARE ALLE “EUROPEE” E VOTIAMO BENE!

Firmato io, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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MFE- MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO (Altiero Spinelli).

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2023 @ 6:59 am

Avevo 34 anni (46 anni fa!). Roma: un carissimo collega della STET, Gianni Ruta, poi immaturamente scomparso, era salito sul Monte Bianco per piantarvi la bandiera UE. La cosa mi aveva colpito se non altro perchè io stesso ero uno scalatore. Gli chiesi il perchè del suo gesto. Dopo averlo ascoltato, mi iscrissi al MFE.
Negli anni non ho rinnovato l’iscrizione, distratto dalle sfide della difficile carriera di top manager che avevo intrapreso, ma quell’episodio e quell’ Idea di Europa non mi hanno mai abbandonato.

Mi piace ora ricordare l’amico Gianni e la sua-mia Idea di Europa: Gianni era responsabile della Finanza Estera a Roma mentre io gestivo la Finanza Italia a Torino, nella stessa grande finanziaria del gruppo IRI, la STET (telecomunicazioni ed elettronica civile e militare).

La STET era forte dell’unione di tutte le sue società, così come l’UE sarà forte dell’unione politica di tutti i suoi stati aderenti. Mi piace evidenziare questo parallelismo e se mi sbaglio … mi corigerete!

F.to un top manager d’azienda in pensione da qualche anno, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE (Che volete, semel manager, semper manager!)

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IL SOVRANISMO ANTI UE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Dicembre, 2023 @ 3:10 pm

E’ frutto dell’individualismo personale e politico: il sacrificare lo sviluppo della collettività sul meschino altare della propria affermazione a livello personale e a livello politico: comunale, provinciale, statale, europeo.

L’individualista spesso è anche passatista, ovvero pensa che il mondo si sia fermato, che continui ad avere bisogno dei suoi contributi d’un tempo, bisogni che ormai è così abituato a “guardare senza vedere”, ignorando che invece panta rei, tutto scorre, tutto cambia, tutto è superato: anche lui.E invece, dobbiamo RIFORMARE il nostro approccio al problema.

Se non atro, due guerre quasi in casa dovrebbero aprirci gli occhi: noi Europei non possiamo più pensare di potere contare – come nel passato – come singoli paesi di fronte ai nuovi schieramenti continentali.E il movimento, la convinzione, la necessità di una UE Politica deve nascere “dal basso”, cioè in ognuno di noi, in ogni scadenza politica che ci si presenta, in ogni occasione di confronto con amici, in ogni ambiente.

E’ un fatto “culturale” e poichè la cultura è l’insieme delle conoscenze, dobbiano “conoscere far conoscere” i diversi effetti di una UE Politica e quelli del suo contrario. Riflettiamo su tutto ciò e il giugno prossimo andiamo a votare per il parlamento europeo e votiamo bene!

F.to UN ADERENTE A ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE. #italiavivatrentino#ItaliaViva

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MFE- MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO (Altiero Spinelli)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Dicembre, 2023 @ 3:06 pm

Avevo 34 anni (46 anni fa!). Roma: un carissimo collega della STET, Gianni Ruta, poi immaturamente scomparso, era salito sul Monte Bianco per piantarvi la bandiera UE. La cosa mi aveva colpito se non altro perchè io stesso ero uno scalatore. Gli chiesi il perchè del suo gesto. Dopo averlo ascoltato, mi iscrissi al MFE.
Negli anni non ho rinnovato l’iscrizione, distratto dalle sfide della difficile carriera di top manager che avevo intrapreso, ma quell’episodio e quell’ Idea di Europa non mi hanno mai abbandonato.
Mi piace ora ricordare l’amico Gianni e la sua-mia Idea di Europa: Gianni era responsabile della Finanza Estera a Roma mentre io gestivo la Finanza Italia a Torino, nella stessa grande finanziaria del gruppo IRI, la STET (telecomunicazioni ed elettronica civile e militare).
La STET era forte dell’unione di tutte le sue società, così come l’UE sarà forte dell’unione politica di tutti i suoi stati aderenti. Mi piace evidenziare questo parallelismo e se mi sbaglio … mi corigerete!

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“MADE IN USA ZONA GERMANY”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Dicembre, 2023 @ 3:03 pm

Ricordo che da bimbetto notavo questa stampigliatura su alcuni fra i giocattolini che ricevevo in dono: erano quelli di fabbricazione tedesca, in acciaio con le varie componenti assemblate con minuscole viti. Gli altri, i nostri, erano di latta assemblati con la piegatura di piccole alette sporgenti. Evvabbè …

Oggi vedo spesso – troppo spesso – un altro “made in ” ad indicare che il luogo di fabbricazione è un paese lontano, molto oltre mare, un paese al quale oltre due secoli fa avevamo portato ben due guerre, le cosiddette guerre dell’oppio, perchè aveva proibito l’importazione dell’oppio che noi europei facevamo produrre nelle nostre colonie indiane dai colies, che dire schiavi suonava male.

Non voglio fare polemiche. Mi chiedo solo se per produrre certi beni c’è proprio bisogno di ricorrere a queste importazioni. Forse perchè laggiù il costo di produzione è inferiore e quindi gli importatori le pagano di meno; forse perchè ciò è dovuto al minor costo del minore rispetto dei diritti umani, civili e del lavoro.

Forse una UE Politica potrebbe razionalizzare la sua produzione ed essere concorrenziale con quel paese. Forse … Ma come ben vedete bene, io non ho certezze: infatti il mio ragionamento è pieno di tanti “forse” … MA FORSE VALE LA PENA DI PROVARCI: IL PROSSIMO GIUGNO ANDIAMO A VOTARE ALLE “EUROPEE” E VOTIAMO BENE!

Firmato io, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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“ITALIA, PAESE DI POETI, SCULTORI”, PITTORI, NAVIGATORI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Dicembre, 2023 @ 2:55 pm

“Questo lo stereotipo che spesso pretende di definire noi Italiani. Stereotipo, “opinione rigidamente precostituita e generalizzata, cioè non acquisita sulla base di un’esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, su persone o gruppi sociali”. Niente di buono, quindi. Se poi ci si aggiunge anche “sole mio, maccaroni” peggio mi dice.

E invece noi Italiani siamo quelli che esprimono persone come MARIO DRAGHI, Persona che tutti osannano al punto da volerlo a capo della Commissione UE; o come un altro personaggio che aveva portato il suo partito a oltre il 40%; che è stato Premier; che aveva proposto le riforme costituzionali che ora altri stanno per riproporre in edizione riveduta e scorretta; che ha interrotto il micidiale percorso da democrazia parlamentare a democrazia diretta (oligarchia); che ha aperto la strada al governo Draghi; personaggio che viene invitato a tenere relazioni e consulenze politiche in tutto e da tutto il mondo e che è a capo di ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE.

Chi è questo secondo personaggio? Eh no, raga … ecchè, vi devo dire tutto io? Quando mai!

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GIUGNO 2024: PROSSIME ELEZIONI EUROPEE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Dicembre, 2023 @ 2:53 pm

Chi sono io? Solo una piccola goccia, ma se riesco a convincere anche solo un’altra goccia saremo in due e se … in quattro e così via.

Vi racconto una storiella. Un tale insegnò al suo re un nuovo gioco: gli scacchi. Il re ne fu così contento che si dichiarò disponibile ad esaudire ogni suo desiderio. Il tale disse: “Regalami un chicco di riso per la prima casella; il doppio per la seconda e così via.”Il re rise di fronte ad una tale richiesta e diede ordine che si facesse in tal senso.

Il giorno dopo si presentò al re il suo amministratore e disse: “Maestà, per eseguire il tuo ordine non bastano tutti i depositi del regno, tanti sono i granelli di riso che tu hai promesso di donare a quel tale!”Non ci credete? Fate voi il calcolo, scacchiera e calcolatrice alla mano, poi ne riparliamo.

F.to un aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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2024, ANDIAMO, E’ TEMPO DI RIFORMARE! UNA PROPOSTA PER LA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2023 @ 11:29 am


Riprendo ed aggiorno un tema che ITALIA VIVA ha proposto e sviluppato nelle ultime elezioni comunali e provinciali, relativo al finanziamento, al bilancio di esercizio e alla funzione strategica dell’opera. Offro queste mie considerazioni all’attenzione degli Enti Pubblici competenti.

A – PARS DESTRUENS


La realizzazione dell’impianto sembrerebbe costare circa 70 milioni di euro. La metà sembrerebbe già assicurata da Roma. Pare che il Comune intenda lanciare un bando di gara in Project Financing per trovare chi la realizzi finanziando le risorse ancora mancanti, contro il rilascio a suo nome di una concessione pluriennale di gestione.
Al che probabilmente il Comune sarebbe vincolato nella definizione delle tariffe per molti anni, in quanto il finanziatore-realizzatore-gestore privato vorrebbe poter essere libero di fissarle, onde ricavare dalla gestione quanto serve al pareggio del bilancio e a remunerare il capitale investito. Tutto ciò a maggior ragione di fronte ad una gestione che inizialmente potrebbe non raggiungere tale pareggio. Sulla base di queste considerazioni mi permetto di suggerire una alternativa che
a) solleverebbe il Comune dalla difficoltà di trovare un privato investitore disposto ad esporsi al rischio di una non adeguata remunerazione del proprio investimento;
b) gli eviterebbe di impegnarsi a liberalizzare le tariffe per decenni.

                                              B – PARS CONSTRUENS

Sgomberato il campo dalle mie perplessità, vengo alla mia proposta che comprende una importante proiezione strategica a livello provinciale dell’investimento:
1) Il Comune potrebbe far realizzare l’impianto da una sua nuova SpA multiservizi, che – oltre alla cabinovia – comprendesse anche le SpA comunali dei parcheggi e delle farmacie, le quali ogni anno versano ognuna importanti somme all’erario a titolo di imposta sull’utile, essendo società in forte attivo di bilancio;
2) così facendo, l’eventuale sbilancio iniziale della gestione della cabinovia sarebbe coperto con parte delle imposte non più versate all’erario dalle due citate SpA diventate rami d’azienda dell’unica nuova SpA multiservizi, la quale chiuderebbe pur sempre in forte attivo il proprio bilancio;
3) La nuova cabinovia potrebbe rappresentare il primo anello di un nuovo prodotto turistico, il Trentino Bike Safari sull’esempio del Tirol Bike Safari, prodotto turistico che in Austria ha messo in rete ben 750 km di ciclo discese, attirando molti ciclo turisti anche in primavera e in autunno. Infatti la nuova cabinovia trentina potrebbe attivare un primo circuito fra i ciclo percorsi della Valle dell’Adige e quelli della Busa dell’Alto Garda Trentino, alimentati anche dal cicloturismo proveniente dalla Valsugana, ora che sarà completata la ciclabile che la collegherà a Trento;
4) questa impostazione – strategica a livello provinciale – potrebbe indurre la Provincia a finanziare una quota inferiore alla metà dell’investimento necessario;
5) ad abundantiam, la buona redditività della nuova SpA multiservizi potrebbe essere attrattiva eventualmente anche per la finanza privata: investitori residenti e anche turisti italiani e stranieri, sottoscrittori di BOC/BOP, Buoni Ordinari Comunali/Provinciali: titoli pubblici di debito con durata non inferiore a cinque anni, con rendimento di un punto superiore a quello dei titoli di Stato, convertibili in azioni della società multiservizi di scopo, titoli previsti dall’ art. 35 della L. 23.12.94 n. 724 e reclamizzati e offerti in sottoscrizione attraverso la rete dei nostri alberghi e delle nostre filiali bancarie;
6) la soluzione degli aspetti finanziari della cabinovia non aggraverebbe i disagi che potrebbero derivare al Comune dal fatto che il passante ferroviario non è più finanziato dai tempestivi fondi PNRR, bensì dai più tardivi fondi dello Stato.

                                                   C – PARS SINTESI

1) Evitare che le SpA comunali paghino imposte all’erario, ma che quelle risorse siano destinate a copertura di esigenze locali;
2) inserire l’opera in una pianificazione turistica strategica per il Trentino;
3) coinvolgere in prospettiva Bolzano per collegarsi con il sistema del Tirolo e far assumere al progetto una valenza euro regionale;
4) coinvolgere un importante contributo finanziario (anche se minoritario) della provincia;
5) attivare le nostre reti esistenti – alberghi e filiali bancarie del territorio – per il coinvolgimento volontario della ricca finanza privata di residenti e turisti con la sottoscrizione dei citati titoli pubblici BOC e BOP.

Riccardo Lucatti, Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO

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TITOLI IRREDIMIBILI E DEBITO PUBBLICO e TELECABINA DEL BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2023 @ 9:32 am

Oggi il quotidiano trentino ilT ha pubblicato un mio contributo su debito e finanza pubblica, il cui testo trovate tre post fa sotto il titolo DEBITO PUBBLICO E RICCHEZZA FINANZIARIA PRIVATA e anche nella foto allegata.

Nella mia vita di capo azienda sono stato abituato a portare risultati concreti ai miei azionisti. E’ quello che continuo a fare ora, solo che non sono responsabile di una SpA nè di una società d’altro tipo e non ho azionisti ai quali riferire, se non i miei concittadini che hanno la bontà di leggermi.

P.Q.M. (per questi motivi) i miei contributi si devono e possono limitare a proposte. Proposte che se fossimo nell’ambito di consulenze private sarebbero pagate profumatamente. Dico questo non perchè io mi aspetti o desideri essere pagato, sia chiaro! Ma solo per dire che fremo per non potere assumere io stesso la responsabilità dei risultati che mi sento di garantire.E nemmeno mi sto candidando quale General Manager dei miei progetti (fra un mese compirò 80 anni!): semplicemente mi pongo come consulente assolutamente gratuito di chi volesse approfondire e dare esecuzione alle mie proposte.Ne elenco due:

1) l’emissione di TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI di rendita non di debito (di cui all’allegato);

2) la creazione di una SpA COMUNALE MULTISERVIZI per utilizzare le risorse che oggi alcune società comunali (parcheggi e farmacie) versano allo Stato quale imposta sull’utile, per ripianare eventuali perdite di gestione di altra società (Telecabina del Bondone) potenzialmente inizialmente in passivo.

F.to Riccardo Lucatti, Responsabile delTavolo di lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO #italiavivatrentino#ItaliaViva

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UNA MODERNA DAMNATIO MEMORIAE, ANTICIPATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Dicembre, 2023 @ 11:34 am

Problema

La damnatio memoriae era la condanna che si decretava nell’antica Roma in casi gravissimi, per effetto della quale veniva cancellato ogni ricordo (ritratti, iscrizioni) dei personaggi colpiti da un tale decreto. Oggi la si pratica “anticipatamente” cercando di non far comparire nei media la persona che esprime idee e progetti molto, troppo intelligenti e costruttivi con i quali si ha paura di confrontarsi. Quand’anche poi tale persona riesca a comparire nei media, non si accetta di avviare con la stessa una replica puntuale e costruttiva, bensì si tace pubblicamente. Al massimo le si fanno i complimenti in via diretta, personale e riservata.

In cinque minuti, dica l’esaminando se a suo parere esiste in Italia un personaggio politico contro il quale si sta cercando di applicare la condanna preventiva di una damnatio memoriae anticipata.

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