ALFONSO MASI E ESTER D’AMATO IN “LE ULTIME LUNE”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Giugno, 2015 @ 5:11 am

Detto altrimenti: ovvero. “Quando la felicità è nel passato”     (post 2071)

Presso l’Associazione Culturale “A. Rosmini” di Trento, presentati dal Vicepresidente …

WP_20150605_003

I preparativi del trasloco

Alfonso è un Amico. Collega dell’Accademia delle Muse. Grande Lettore, Letterato, Ricercatore di Letteratura, Amante della Storia della Letteratura, Archeologo della Letteratura, vero Attore Teatrale, Interprete di Sentimenti, scopre e riscopre “pezzi” di autentico valore, li adatta, li traduce per il teatro e ce li rappresenta. Noi suoi amici – e non solo noi – lo seguiamo spesso nelle sue opere – che sono tante – e sempre lo apprezziamo. Questa volta però – accompagnato da Ester D’Amato – ha superato se stesso. Il “pezzo” eseguito, un brano di Furio Bordon (1911-1980). L’Autore? Cercatelo in internet, è più semplice per voi e per me.

WP_20150605_008

Il dialogo con un aldilà “vivo per amore”

Il contenuto: un “vecchio” di 80 anni – ma poi, oggi, sarebbe così “vecchio” un ottantenne? – colloquia con la moglie, morta all’età di cinquant’anni, in occasione del proprio trasferimento da casa all’ospizio “Villa Letizia”.  Nel sottofondo, Mozart, Concerto per clarinetto e orchestra KV 622. La scena, la stessa scrivania-bancone dei conferenzieri; la valigia che il “vecchio” professore sta preparando per il suo triste trasloco; i libri che sta scegliendo come compagni di viaggio. E lei, la moglie, che dialoga dall’aldilà, seduta sullo stesso ripiano sul quale è appoggiata la valigia, rivolta più verso il pubblico che verso il marito.

.

WP_20150605_010

L’addio alla propria casa

.

.

Il testo su certi quadernoni che però i due attori guardano distrattamente di tanto in tanto più che leggerli, dando l’impressione di conoscere la parte a memoria. il che ha aumentato il fascino teatrale della rappresentazione.

.

.

.

th[4]

La prima rappresentazione? Da parte di tale Marcello Mastroianni …

.

.

.

Il senso dell’opera: il racconto della verità e delle bugie che l’interprete racconta a se stesso e che i suoi “altri” raccontano a loro stessi e a lui, nel momento in cui egli lascia “volutamente” (?) la propria casa e si trasferisce a Villa Letizia.  L’illusione che egli saprà vivere in modo diverso dagli altri “vecchi” questo trapasso, il suo necessario riconvertirsi  allo standard degli altri colleghi ormai assuefatti, il ricordo della “passata felicità del passato”.

.

.

.

.

.

WP_20150605_013

Il giardino privato dell’interprete, a Villa Letizia

Grande la commozione fra i presenti, difficile nasconderla quando gli occhi lacrimano. Opera triste? No, a mio avviso opera viva, un inno alla gioia, a quella di ieri e di oggi, un inno all’amore sensuale, a quello coniugale, a quello familiare, un invito  assolutamente lecito e morale al “carpe diem”; un tendere la mano alla giovinezza di ogni età, anche a quella degli ottant’anni. E soprattutto, una condanna alla rinuncia, all’attesa di “chissaccosa” e infine una condanna dell’ipocrisia familiare e non.

.

.

WP_20150605_021

Giovanni, Alfonso ed Ester

.

Bravo, Alfonso, brava Ester! E grazie per le emozioni e la lezione di vita che ci avete regalato!

Alla rappresentazione era presente … un quadro, opera di Giovanni Soncini, “I due tramonti”, dipinto che alla fine il Pittore (ingegnere elettronico, Gran Pedalatore FIAB!) ha regalato ad Alfonso! Bravo, Giovanni!

.

.

Mi era rimasta una parentesi aperta … ecco … ci sono … ecco cosa ha richiamato alla mia mente il lavoro di Alfonso: la mia libera traduzione  di “Memory”:

Ricordi

 Mezzanotte.

Il marciapiede suona il silenzio.

E tu, Luna smemorata,

sorridi solitaria

e raduni ai miei piedi

foglie secche,

lampioni di luce,

sussurri di vento.

 

Ricordi.

Solo,

al chiaro di luna,

ricordo,

sorrido,

rivivo la bellezza felice d’un tempo.

 

Semafori,

artifici di lampi,

minacciosi ruggiti

lacrimano gocce di luce alla strada.

Ma presto sarà di nuovo mattino.

 

Il sole dell’Aurora

anima una nuova sfida di vita.

All’alba del giorno che avanza

la notte sarà soltanto ricordo.

 

Si spengono i fumi dei giorni bruciati.

Il freddo d’allora profuma di nuovo mattino.

Nascente albeggiare,

uccidi le luci di una notte sconfitta.

 

Abbracciami.

Non lasciarmi compagno soltanto ai ricordi dei giorni di sole.

Abbracciami, felice del tuo giorno nuovo.

.

.

.

1 Comment »

QUELLE FRASI CHE NON DICONO PROPRIO NULLA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Giugno, 2015 @ 3:19 pm

Detto altrimenti: “Il re è nudo!” gridò il bambino della fiaba ….  (post 2070)

Già, quel re era nudo ma tutti si erano convinti che fosse vestito di abiti preziosi … Orbene, proviamo a non considerare per buone banalità solo perchè a dirle sono i “re” odierni:

Italia

 Scoppia lo scandalo dei furti delle Onlus al meridione? La frase detta da un moderno “re” è stata “Se accade anche questo c’è di che restare esterrefatti”. Ma quel re – lo trovate citato qualche post fa – era ed è una persona preposta alla lotta per la corruzione: non vi pare un tantino  poco e comunque scontata un’affermazione simile?

 Trentino

  • 2) una famosa cantina cooperativa rischia il commissariamento. Il Gran Capo della Cooperazione (altro moderno “re”) afferma : “Poichè se ne continua a discutere, vuol dire che il problema esiste”. Evvabbè, dico io, che mi viene a significare la tua affermazione?
  • 3) In una Onlus: un consulente esterno (gratuito) propone la ristrutturazione per centri di costo e l’adeguamento dell’organizzazione del bilancio alle dimensioni raggiunte da quella associazione (di media impresa commerciale). Un consigliere – con nessuna esperienza di bilanci, società, organizzazione, funzionigrammi, centri di costo, centri di profitto, etc. – afferma: “No, bisogna porsi obiettivi raggiungibili”. Io traduco la sua frase così: “Poiché non sono in grado di capire e di gestire questo progetto, mi limito a condannarlo a priori con una frase generica”.

Che volete che vi dica, mi “scappava” da scriverle certe cose, e poi, blog è libertà, che non significa di scrivere ciò che si vuole, ma potere scegliere cosa scrivere, sempre nel rispetto degli Altri, s’intende, e soprattutto nel rispetto della intelligenza degli Altri (lettori e lettrici)!

 P.S.: fra tutti coloro che avranno indovinato chi sono i “re” di cui ai nn. 1 e 2 e chi è il consulente gratuito di cui al n. 3 sarà sorteggiato un cono gelato a tre gusti a scelta.

Uei, raga! Ieri ne ho sentita un’altra: per criticare chi al governo sta comunque attuando una serie di iniziative concrete e specifiche (giuste o sbagliate che siano e nel cui merito non intendo entrare), taluno se la è cavata con una frase generica che va bene in ogni occasione “Il governo non sta facendo alcunchè di ciò che serve”. Comodo, no?

Comments Closed

ACCADEMIA DELLE MUSE, BUONA L’ULTIMA! (DELLA STAGIONE)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Giugno, 2015 @ 4:51 am

Detto altrimenti: chiude in bellezza l’attività annuale del circolo culturale privato                (post 2069)

A me, che sono un “immigrato in Trentino” da una trentina d’anni, talvolta dicono: “Si vabbè, ma Genova, Torino, Milano, Roma … ti avrebbero offerto di più…”. Quando mai? Rispondo io! Forse di più quale “ricettore” di iniziative altrui, ma sicuramente molto, molto di meno quale “attore” di tanti coinvolgimenti personali. E’ questa una delle tante “bellezze” del Trentino: la “prossimità” con gli Altri, sia essa politica, amicale, culturale, sportiva, etc. . Di ogni genere, insomma. Ma questa era solo l’anteprima. Ora possiamo iniziare.

Accademia 008

In seconda fila, la Presidente Cristina e Corrado Ruzza

L’Accademia delle Muse è un circolo culturale privato più volte da me “celebrato” su queste pagine. Lunedì scorso, 1 giugno 2015, l’ultima riunione della stagione, che va dall’autunno all’estate successiva. Ed io che dell’Accademia sono il  vicepresidente, non c’ero! Ma si può? Eh si … vabbè, ma se leggete due post fa vedrete che ero “trattenuto altrove per precedenti impegni istituzionali assunti”, ovvero alla tre giorni FIAB a pedali dal Trentino a Marghera … E allora, direte voi, come fai a scrivere della riunione? Dai che non è difficile, d’altra parte mia era stata l’idea di chiedere al M° Prof. Corrado Ruzza – Direttore del Conservatorio Bonporti di Riva del Garda – di portare alcune sue allieve a suonare in un concerto a Trento nel nostro circolo. Ed allora eccole, ve le presento: Anna Zeni, flauto; Maya Parisi, violino; Ludovica Lorenzini, violoncello; Virginia Benini, tredici anni (pianoforte). Questi deliziosi e bravissimi ragazzi hanno eseguito:

  • Georg Phjlip Telemann (1681-1767) – Triosonata n. 6 in Re Magg. (Prof. Ruzza al piano; Parisi, Lorenzini, Zeni).
  • Joseph Alois Schmittbaur (1718-1809) – Quartetto con pianoforte Op. 1 n. 3 (i quattro ragazzi)
  • F.J. Haydn – Sonata pr pianoforte in Mi min. Hob. Xvi 34 ; J. S. Bach, Allemonda dalla Suite francese n. 5 per pianoforte; C. Debussy, Reverie, per pianoforte (Benini).
  • Georg Philip Telemann, Triosonata n. 4 in Re Min. (i quattro ragazzi).
IMG_3176

Corrado Ruzza presenta il concerto rivano

.

Bravissime! Dice, ma come fai a dirlo se non c’eri? Eh, scialla raga, calma ragazzi (traduco per i meno giovani): io due sere fa sono sceso a Riva del Garda per ascoltarle in un concertone nel cortile della Rocca! Dalle 21,00 alle 23,45! E senza intervallo! Allora … non dite più nulla? Posso ben affermare che queste ragazze sono semplicemente bravissime? Corrado (il Prof. Ruzza è un caro amico), dai, ripetiamo quest’evento a Trento, facciamolo diventare una consuetudine annuale dell’Accademia!

.

Le due Cristine

Le due Cristine

.

La serata accademica è proseguita con il consueto intervallo enogastronomico, seguito dall’esposizione dell’Accademica Cristina (omonima della Presidente) che ha illustrato le varie tecniche di ginnastica che lei stessa utilizza nei corsi presso la sua palestra, dedicati a noi diversamente giovani.

.

.

.

.

.Accademia 012

.

A lato: prova d’ …..”orchestra”!

.

.

.

.

.

Alla fine, la Presidente Cristina ha elencato quanto fatto nella stagione: standing ovation! L’Accademia, gruppo di amici della quale si entra a far parte solo per nostra chiamata, riprenderà le sue riunioni il prossimo autunno. Nel frattempo …

Attività prossime venture riservate agli Accademici

 Venerdì 24 luglio 2015: Festa di mezz’estate nel giardino della Presidente.

 Prossime iniziative aperte a tutti

Alla ripresa autunnale, a lunedì e martedì quindicinali alterni, Gruppi di Lettura rispettivamente di Mirna Moretti (chiedere a Mirna) e dei Classici di Maria Lia Guardini, Biblioteca di Trento (chiedere a Riccardo).

   Poichè molti Accademici sono anche ciclisti  “Fiabbini” ecco il programma provvisorio per il 2015 della FIAB –Federazione Amici della Bicicletta (cliccate “Fiab” o www.slowbiketrento.xoom.it,  e saprete tutti di noi pedalatori!)

  •  6 giugno – A Milano per l’Expo
  • 13 giugno – Famiglieinbici
  • 18 – 21 giugno – Cicloraduno italiano e internazionale sul Garda
  • 28 giugno – In bici Lago di Landro, Dobbiaco, Brunico, Vandoies
  • 5 luglio – Al Pordoi! Si scende fino a Molina di Fiemme
  • 19 luglio – Ciclabile Alta val di Non.
  • 24 – 26 luglio – Carinzia
  • 9 agosto – Famiglie in Val di Sole, da Marilleva in giù- Sosta nella piscina naturalistica di Monclassico
  • 30 agosto – Terra di Custoza, in bici da Bussolengo
  • 6 settembre – FAI in Val Rendena
  • 12, 13 settembre – Parco dell’Adda Nord
  • 16 – 22 settembre – Settimana europea della mobilità
  • 27 settembre – Città d’arte: da Mantova a Sabbioneta, 47 km in bici
  • 1, 2, 3, 4 ottobre – Maremma in bici!
  • 18 ottobre – Castagnata sociale
  • 23-25 ottobre – Fiera “Fai la cosa giusta”

Ed ecco il programma (residuo ad oggi) dei concerti dell’ Associazione Amici della Musica in Riva del Garda

  • Sabato 20 giugno, ore 20.45, Riva del Garda, Chiesa dell’Inviolata – Ensemble Conservatorio – Musiche per tre sculture sacre.
  • Venerdì 26 giugno,ore 20.45, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio – Recital del vincitore concorso pianistico internazionale Città di Verona.
  • Sabato 24 ottobre,ore 17.30, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio – Concerto dei migliori diplomati del Conservatorio.
  • Sabato 7/14? novembre, ore 17.30, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio – Trio Rezza-Turri-Romani, soprano, mezzosoprano, pianoforte, Sabrina Simonetto voce recitante – Donne in prima linea(Duetti d’Opera).
  • Sabato 21 novembre, ore 17.30, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio – Quartetto vocale e pianoforte a quattro mani – Brahms,
  • Martedì 8 dicembre, ore 18.00, Arco, Chiesa Collegiata – Camerata musicale Città di Arco – Concerto sinfonico.

  Buon Trentino a tutte e a tutti!

.

.

.

2 Comments »

GIULIANO VALER SU TRENTINOSOLIDALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Giugno, 2015 @ 8:18 am

Detto altrimenti: TS-TrentonoSolidale, parliamone un po’ … (post 2068)

th62SELSOM.

Amiche lettrici e amici lettori, lo sapete …  questo nostro blog è un “open blog”, ovvero aperto anche a contributi diretti di ognuno di voi. E allora … visto che recentemente si è celebrata l’Assemblea annuale di TrentinoSolidale Onlus, ve ne voglio parlare solo un poco, prima di dare spazio ad un intervento assembleare, quello dell’ Avv. Giuliano Valer, che a mio sommesso avviso rappresenta in modo migliore lo spirito dell’Associazione.

.

.

thXSPFSJ9BTS, cosa fa? Da 16 anni, cosa fa? oggi raccoglie (dai supermercati) e distribuisce circa 1200 tonnellate di cibo che altrimenti andrebbe nei cassonetti e, in giornata (!),  le distribuisce a famiglie bisognose, da Affi a Vipiteno, ma soprattutto in Provincia di Trento.  Poi, si occupa anche di assistere chi, dimesso dal carcere per il decreto svuota carceri, deve trovare un lavoro socialmente utile. Ancora, dormitori per i senza tetto, interventi all’estero, etc.. Circa 950 soci di cui 300 attivi (ovvero: che lavorano fisicamente e gratuitamente); decine e decine di associazioni associate a TS.

.

Da qui, a un lavoro socialmente utile

Da qui, a un lavoro socialmente utile

.

Come si finanzia TS? Con quali denari acquista il gasolio necessario ai sui 15 furgoni che distribuiscono il cibo? Soprattutto con contributi pubblici che tuttavia sono via via diminuiti pur di fronte all’aumento dell’attività dell’Associazione. Contributi della Provincia e non (ancora) di Comune  e Regione.- Non ancora. Infatti, ci siamo mai chiesti quanto costerebbe smaltire 2.200 tonnellate di rifiuti umidi? Quanto costerebbe agli Enti pubblici remunerare 300 persone per svolgere gli stessi servizi? Quanto soffrirebbe la collettività ove venissero  mancare i servizi di TS?

.

TS è ormai come un’azienda di medie dimensioni. infatti, sommando i suoi valori di bilancio a quelli che sarebbero i costi di un personale dipendente, si arriva tranquillamente a oltre €1.000.000,00! Ma veniamo all’intervento dell’Avv. Giuliano Valer:

“Intervengo, sollecitato dalla Presidente Ferrari, con la quale collaboro da anni, per manifestare la disponibilità a portare il mio circoscritto contributo alla causa che TrentinoSolidale sta perseguendo in modo esemplare. Mi chiamo Giuliano Valer, padre di due bimbe di due e tre anni,  avvocato del Foro di Trento, dottore di ricerca in diritto e procedura penale presso la locale Facoltà di Giurisprudenza di Trento, da sempre schierato alla tutela dei diritti degli ultimo, dei più deboli o dei “torteggiati”.

Mi permetto, in questa autorevole sede, di esprimere due concetti, entrambi a dimostrazione di come questa Associazione costituisca modello e paradigma di una tanto lodevole quanto preziosa attività nel contesto trentino (e non solo).

Prima riflessione: in genere, di fronte al bambino che sbaglia il genitore è chiamato a una scelta fra tre comportamenti. A) fare finta di nulla; B) punire severamente; C) spiegare la ragione dell’errore e dare la possibilità concreta e fattiva di rimediare allo sbaglio. L’atteggiamento del genitore, è, a grosse linee, quello della Giustizia nei confronti di chi compie un illecito, grave o lieve che sia. La criminologia insegna come il primo atteggiamento, ossia quello di non reagire e far finta di nulla, generi la recidiva instillando l’erronea convinzione di una generale irresponsabilità delle proprie azioni ed anzi, indirettamente incentiva a ripeterla. Il secondo tipo di reazione sviluppa senso di frustrazione e, ciò che è ancor più pericoloso, vendetta, avvertendo il bimbo – o fuor di metafora – l’adulto che  ha sbagliato il comportamento come una bieca manifestazione di forza sotto la quale piegarsi, privo di concreta portata valoriale. Il terzo modello, invece non solo sopprime quest’ultimo sentimento di ritorsione, ma addirittura conduce verso un doppio beneficio: tutela la collettività in prospettiva futura, scongiurando il ripetersi di episodi analoghi e – non meno importante – contribuisce ad una società di uomini e donne migliori, consapevoli che, per dirla con le parole di Giovanni Paolo II “non c’è pace senza giustizia, ma non c’è giustizia senza perdono” (Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2002). Ecco, Trentino solidale batte questa strada. Con il progetto 82 si consente a chi ha sbagliato, da qualunque estrazione sociale provenga, dalla strada o dalla reggia, di entrare a contatto diretto – come bene evocano le mani intrecciate del simbolo dell’associazione – con il bisogno altrui, con il prossimo, in una parola, la solidarietà.

Seconda riflessione: la parola solidarietà, offre lo spunto per il secondo pensiero. Solidarietà ha una portata semantica molto precisa: solidarietà è un sostantivo che deriva dalla parola francese solidarité che ha come suo significato principale una forma di impegno etico-sociale a favore di altri. Il termine indica un atteggiamento di benevolenza e comprensione che si manifesta fino al punto di esprimersi in uno sforzo attivo e gratuito, teso a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che abbia bisogno di un aiuto. In altri termini, farsi carico dei bisogni altrui, nella consapevolezza di essere avvinti – come in un ideale abbraccio, come quello, ancora una volta, raffigurato nelle due mani che si stringono dell’emblema sopra ricordato – da rapporto di comunanza tra i membri di una collettività pronti a collaborare tra loro e ad assistersi a vicenda. Oggi, con le recenti riforme sul terreno della giustizia penale è possibile dare corpo a questo atteggiamento solidale. E ciò non senza positive ricadute in termini di sviluppo e aiuto economico a favore di questa Associazione. Due esempi per tutti, tratti dall’esperienza del progetto 82: sfugge, forse, che Trentino solidale nel dare la possibilità di comprendere il disvalore dell’attività illecita commessa possa, in certi casi, consentire a chi è stato colto in stato di ebbrezza alla guida, di evitare la confisca del veicolo: sono spesso tanti soldi che si recuperano (pari, quantomeno, al valore di una vettura). Ancora. Con la nuova possibilità di sospendere il processo per messa alla prova, è consentito a chi ha sbagliato di svolgere un periodo di “volontariato” per dimostrare di potere meritare della fiducia dello Stato e di evitare anche la pena detentiva estinguendo il reato. Anche qui, con la evidente possibilità di un risparmio di energie umane, sofferenze e risorse economiche. E’ inoltre richiesto anche un gesto economico di natura riparatoria, che all’insegna della più genuina forma di manifestazione del concetto di Solidarietà, dovrebbe vedere come beneficiario proprio trentino solidale. Solidarietà, dunque non solo fra coloro che lavorano e operano in questa associazione, non solo fra i volontari ed i bisognosi, ma anche fra chi da Trentino solidale riceve aiuto e Trentino solidale stessa. Si tratta, in altri termini di risorse economiche che Trentino Solidale potrebbe chiedere e che sono destinate a dare frutto: come se una voce dicesse: “Ti aiuto; Tu aiutami ad aiutare gli altri”. Credo che una maggiore consapevolezza di questi nuovi modelli processuali e schemi giuridici possa ulteriormente contribuire a dare corpo alle attività che vengono quotidianamente gestite (giorno e notte, 365 giorni all’anno) da Trentino solidale.

A Francesca, ed a tutti coloro che hanno collaborato sin’ora, va il più sentito ringraziamento per quanto fatto e per quanto faranno. Grazie per l’attenzione. Cordialità”.

Ecco amici: credo che il mio consocio Avvocato Giuliano Valer  ci abbia fornito su che riflettere. Grazie, Giuliano!

 

Comments Closed

FIAB TRENTO IN VENETO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Giugno, 2015 @ 4:46 am

Detto altrimenti: tre giorni di pedalate, quasi 180 km … dalla Valsugana a Marghera    (post 2067)

IMG_4303

Il carico delle bici alla partenza da Trento

.

FIAB TRENTO, FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA, una delle sua tante uscite pedal-turistic-cultural-amical-musical-eno-grastonomiche-danzanti. FIAB: localmente siamo 160 iscritti e vi aspettiamo, aspettiamo voi tutte e voi tutti che ancora non siete dei nostri!

.

.

.

.

.

IMG_4440

.

Non occorre essere campioni del pedale! Ad esempio, il 13 giungo p.v. ci ritroviamo per la Famiglieinbici, da Trento a Nomi, 35 km andata e ritorno: andata per la ciclabile, pranzo al sacco, visita ad un biotopo e ritorno per vie poderali. Ma veniamo al noi, questa volta 22 Trentini e non i soliti 33!

.

.

.

IMG_4327

.

31 maggio, 57 km. Tempo fresco. Da Trento a Borgo Valsugana noi in treno le bici in furgone, indi si pedala. Sosta a Valstagna per visita al Museo Etnografico “Canal di Brenta”. Si prosegue per una sosta pranzo al sacco nei ristoranti-bar  in località Cornale (e intanto – saggiamente – si sfoga un temporale). Arrivati a Bassano del Grappa, diretti all’ostello – molto forse troppo spartano, ma una notte vabbè – Dopo cena, passeggiata con gelato. (Qui a lato: approfittiamo delle scale del museo per alleggerirci degli scaldamuscoli).

.

.

.

.

.

.Riccardo

.

A Bassano del Grappa  hanno scambiato il nostro gruppo per quelli del Giro d’Italia ed hanno voluto premiare il primo arrivato con il consueto schieramento di belle ragazze. E noi … ecchè, li avremmo dovuto deludere? Eh no, abbiamo fatto questo sacrificio!

.

.

.

.

.

.

.

WP_20150601_11_55_19_Panorama1 giugno, 72 km. Sole e caldo, bene! Verso sud, Ciclopista del Brenta, bellissima ma poco e mal segnalata, peccato! Visitiamo, con guida, Villa Contarini, una delle più grandi ville venete. Di aspetto barocco, è situata a sfondo della piazza principale di Piazzola sul Brenta (PD). Notevole la “Sala della Musica” il cui soffitto arriva sino al tetto, e che in alto, sulle pareti laterali presenta una serie di balconate sull’ultima delle quali prendeva – invisibil agli sguardi – posto l’orchestra: il suono saliva verso l’alto, arrivava al soffitto e fungeva da cassa armonica, e quindi si diffondeva amplificato verso il basso a stupire gli ospiti.

.

IMG-20150603-WA0006

.

.

Arriviamo a Padova, all’albergo – ostello “Casa a Colori” Via del Commissario, 44 tel. 049 680332 info@casaacolori.org  www.casaacolori.org – Ottima sistemazione: camere ampie, con bagno, letti rifatti, asciugamani … e poi, la sala da pranzo! ! Uaoo! (o sarà che è quella della villa, ed io ho confuso le foto …)

.

.

.

.

.

WP_20150601_21_21_02_Panorama

Over 60, loro e noi, but still going strong!

.

Dopocena, appena fuori, festa della Parrocchia, con tanto di birra alla spina e orchestrina “Over 60”: dei musicisti di Vignola  “diversamente giovani” con un repertorio anni 60-70! Ragazzi, si aprono le danze! Ci siamo scatenati!

.

.

Al nostro rientro in ostello dal ballo, verso le 23,00, noi ultrasessanteenagers abbiamo incrociato l’addetta alla reception la quale –  qualche anno meno di noi – alla stessa ora si apprestava ad “andare” a ballare: valli a capire ‘sti orari moderni!

DSCN3778

Tabelloni accattivanti ma. Ma poi, nei punti  critici, trovi solo l’indicazione per la ciclovia senza che sia indicato se quella direzione ti  porta verso nord o verso sud, e guardare il sole non serve, perchè può essere nuvolo. In ogni caso la pista fa molti ghirigori attorno ai campi, facendo impazzire la tua …  “bussola”!

.

.

.

Mentre percorriamo l’argine sinistro del Brenta, veniamo salutati da un gruppo di ciclisti che pedalavano sull’argine opposto: hanno visto le nostre tre bandiere: “Siamo FIAB anche noi, FIAB Milano!” Grande festa! Cu ritroveremo più avanti nel corso della visita ad una villa.

.

.

.

.

.

.

DSCN3806

Le Ville Venete: splendido esempio di un’arte e di una politica “ricca”. Nel mio immaginario le vedevo situate nelle campagne, ma ormai le campagne di allora oggi sono strade asfaltate. Tuttavia ogni villa ha il suo paro e poi … l’acqua, i canali, il fiume … tutto contribuisce ad alleggerire l’ambiente.

.

.

.

.

WP_20150602_009

Le due guide

.

2 giugno, 47 km. Sole e caldo, bene! Ci raggiungono le nostre “guide locali” Silvana, Michele e la loro amica, Morena, tutti  di Fiab Mirano,  e ci conduco lungo la Riviera del Brenta a riempirci gli occhi di molte Ville Venete. Michele ci ha illustrato per prima Villa Giovanelli.

.

.

.IMG_2711 R (1)

.

Pranzo – non al sacco – in un ristorantino locale, pesce fritto, polentina, vinello “bevimi bevimi”.

.

.

.

.

.

.

IMG_4312

.

.

.

.

Rientro in treno a Trento, Via Verona, con le bici che viaggiano sul furgone.

.

.

Note e commenti

  • La stavo innalzando da solo, la nostra bandiera, ma poi ...

    La stavo innalzando da solo, la nostra bandiera, ma poi …

    Un vivo “Grazie”  alla VP Monika che ha organizzato il tutto; ai colleghi fiabbini Paolo e  Francesco che avevano fatto un sopralluogo; a Paolo che si è sobbarcato il ruolo di non farsi ingannare dalle scarse segnalazioni della ciclopista del Brenta (peraltro splendida!); agli amici di Mirano che ci hanno fatto da guida da padova in giù.

  • Il Parco di Villa Contarini merita già di per se’ una visita.
  • FS: sovraffollato e senza aria condizionata da Marghera a Verona. Bene il Verona-Trento, allietato dai nostri canti fra i quali ampio repertori di Fabrizio de Andrè.
  • .
  • .

 

  • IMG-20150602-WA0003

    … è venuto in mio aiuto Giovanni (un quadro come a Iwo Jima!)

  • Nessun incidente, una sola foratura.
  • Foto: io spesso ho precorso la carovana per scattare foto a tutti, foto che la mia macchinetta si è “mangiata”! Mi arrangio con quelle scattate con il telefonino e quelle passatemi dagli amici. Ma voi, fiabbini che mi leggete,  … mandatemi tutte le vostre, dai …

 

 

 

 

 

 

Alla prossima, dunque!

.

.

2 Comments »

LA FANTA ALLEANZA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Maggio, 2015 @ 7:08 am

Detto altrimenti: … no, non mi sono sbagliato, non volevo scrivere “Santa”  … (post 2066)

th[2].

La Santa Alleanza: dichiarazione politica, sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al 1830, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Russia, Prussia e Austria. Essa fu voluta dallo zar che affermò il principio che i tre sovrani, rappresentanti delle confessioni ortodossa, protestante e cattolica, dovevano restare sempre uniti come fratelli e governare i popoli con paterna sollecitudine per alimentare in essi lo spirito di fratellanza evangelica e l’amore della religione, della pace, della giustizia. L’apogeo della Santa Alleanza è rappresentato dalla repressione dei moti italiani del 1820-21 e dalla campagna spagnola del 1823. Entrò in crisi con la rivoluzione francese del 1830.

.

.

th[3].

Una Alleanza, quella di cui sopra, che dietro l’ipocrita denominazione di “Santa”, nascondeva la difesa dello status quo, ovvero degli interessi di chi era (già) al potere, contro ogni tipo di rivendicazione. Santa? Si, certo. Infatti, il Divino è stato chiamato in causa tante volte per legittimare le peggiori sopraffazioni: dai Crociati in Terrasanta; dai Conquistadores spagnoli; dal Nazismo; dall’Isis. Solo per fare alcuni esempi.

.

Non ci stupiamo quindi se anche oggi  nella vita “civile”, nella politica interna, fra gli Stati, abbiamo forme di “Sante” alleanze, che io – a causa del loro contenuto fortemente ipocrita – preferisco ribattezzare “Fante” , ricavando il termine dalla “Fantascienza”, ovvero da una Scienza non ancora “vera, reale”, ma solo “immaginaria”. Infatti si tratta di alleanze che non poggiano su concrete, specifiche e ben individuate identità di vedute e di programmi, ma che sono semplicemente strumentali al raggiungimento del fine – dichiarato o meno – di ogni singolo  “alleato”.

Una riprova? La crisi politica che stanno attraversando le due coalizioni politiche in Italia, quella di centro-destra e quella di centro-sinistra (centro-sinistra che la destra, con vera malizia e finta distrazione, definisce semplicemente “sinistra”). La crisi è insita non solo all’interno di sistemi politici ma anche all’interno di ciascun singolo partito di ognuna delle due coalizioni. Lo stesso può accadere  all’interno delle associazioni d’ogni tipo: sportive, del volontariato, culturali. Dico “può accadere” e non “accade”, perchè io stesso, in questi ultimi ambiti,  ho personalmente esperienza di Sante e di Fante alleanze.

.

Le strisce! Mettiamole le strisce!

Le strisce! Mettiamole le strisce!

Tuttavia la Fanta Alleanza odierna che io spero diventi veramente laicamente Santa è in primissimo luogo quella fra i paesi dell’Unione Europea, la quale – auspico di vivo cuore – possa trasformarsi al più presto negli Stati Uniti d’Europa, ovvero in una vera “Santa” alleanza laicamente intesa tale, e cioè Santa in quanto Salvifica dei principi morali insiti nell’Uomo ma che spesso l’Uomo dimentica, ignorando che anche l’economia – Dea prevalentemente osannata –  è figlia della Pace, del rispetto dei Diritti Umani  e della Giustizia Sociale, presupposti “strategici” al conseguimento del benessere economico: e “strategici” significa “indispensabili e insostituibili”. Per questo motivo, a mio sommesso avviso, attualmente il miglior Capo Politico sulla scena mondiale è il Signor Bergoglio.

P.S.: mi telefona un amico che ha letto il post e mi suggerisce di utilizzare il termine “Finta Alleanza”. Caro amico, è vero, molte di quelle odierne sono alleanze finte, ma … vedi … il termine “finta” è interamente negativo, mentre la fanta- scienza, e la fanta-alleanza lasciano aperta una benchè remota possibilità: e se poi fossero realizzabili? E poi … vuoi mettere, il gioco di parole Santa-Fanta? Dai … che suona meglio! Comunque grazie del contributo.

.

.

.

Comments Closed

CHI PAGA LE TASSE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Maggio, 2015 @ 8:34 pm

Detto altrimenti: per l’82 % lavoratori dipendenti e pensionati   (post 2065)

thIBKLWT2ELo affermano fonti ufficiali. Ma le notizie sono due: uno che sia così. Due,  che non ci sia una reazione a ciò. E non mi riferisco a reazioni di piazza, a scioperi, a manifestazioni, a proteste … no, per carità … a niente di tutto questo: mi riferisco invece alla carenza assoluta di  reazioni-azioni, di studio, di governo, di “un ragionamento di previsione”, di “logica del pensiero”. Infatti, se le cose stanno così, e stanno così, delle tre l’una:

1) o i datori di lavoro, pubblici e privati sono dei benefattori che si sacrificano per il bene altrui; oppure …

2) … i suddetti datori di lavoro evadono le tasse, oppure …

3) … non vi sono né benefattori né evasori, ma la “ricchezza” (relativa, n.d.r.) dei dipendenti e dei pensionati è appesa al filo di una economia precaria che può crollare da un momento all’altro e interrompere le “elargizioni munifiche” in loro favore.

Quartum don datur, non esiste una quarta soluzione.

P,S.: lo so, lo so … scialla raga, calma ragazzi: lo so dammè (da solo, toscanismo) che la mia è una semplificazione, ma almeno che possa servire a riflettere …. (chi era qual tale che qualche secolo fa disse che bisognava tassare i poveri perchè hanno poco ma … sono tanti?)

Comments Closed

IL GIRO D’ITALIA AL MORTIROLO E AL SESTRIERE? E NOI DELLA FIAB TRENTO AL BRENNERO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Maggio, 2015 @ 8:20 pm

Detto altrimenti: tre “Fiabbini” e tre biciclette al Passo del Brennero    (post 2064)

 

Si parte! (Non siamo grassi, bensì "imbottiti" di giacche a vento!)

Si parte! (Non siamo grassi, bensì “imbottiti” di giacche a vento!)

.

Il primo giorno di sole dopo tanta pioggia. Qui in Trenino, però, non al Passo del Brennero. Siamo in tre, Giovanni, Claudio ed io, 219 anni in tre, mica male! Dimenticavo … c’è anche  la nostra bandiera FIAB Trento, Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Facciamo i biglietti ferroviari a Bressanone: “Dove andate ? Al Brennero? Ma se ora ci sono zero gradi!” dice il bigliettaio. Si ma intanto che noi saliamo … Infatti all’arrivo i gradi sono 4! Che caldo!

.

.

.

BrenneroBrixen2

La neve è vicina!

.

Nota tecnica: il primo tratto della ciclabile, quello che corre in leggera discesa sulla vecchia sede ferroviaria, è formalmente interrotto causa lavori, ma si passa. Alla fine, quando si abbandona tale sedime per girare bruscamente a sinistra su ripidi tornantini in discesa, ci si accorge che vi sono ulteriori lavori in corso nelle gallerie ferroviarie al fine di prolungare la pista ciclabile lungo quel sedime! Uaoo!!

.

.

.

WP_20150527_001

Claudio e Giovanni al “caldo” dopo i primi 18 km di discesa, poco prima di Vipiteno

.

.

Si parte. Discesa tranne una salitaccia di 300 metri oltre il 10%. Poi a Vipiteno (Sterzing). Fa meno freddo, ovviamente!

.

.

.

.

.

WP_20150527_008

Giovanni sbircia …

.

Sterzing. ci concediamo una cioccolata calda ed una foto con una giovane bella signora tedesca attratta … dalla nostra bandiera FIAB (Giovanni sbircia!). Poco dopo arriva suo marito … bici elettrica (lei no!) e ci guarda con sospetto …

.

.

.

Nella piana di Vipiteno- Sterzing vento da nord, alle spalle. Voglio misurarne l’intensità: vario la mia velocità finchè registro che a 18 kmh non sento il vento né sulla fronte né sulla nuca: ci siamo! Vento a dieci nodi da nord!

.

WP_20150527_023.

Prima di Fortezza, lavori incorso, ci distraiamo, sbagliamo strada, arriviamo in cima ad una ripida, corta salita asfaltata, domandiamo informazioni: “ Zuruck erste recht”, indietro la prima a destra. Non l’avessimo mai ascoltato! Ci troviamo immersi in un percorso boschivo da mountain biker professionisti: certe salitacce che superiamo spingendo le bici … Insomma, dopo tanto sudare finalmente riguadagnamo la ciclabile vera. Saliscendi a fianco del lago di Fortezza, il bosco di Varna, il laghetto di Varna, nel quale mi tuffavo per rinfrescarmi “fra le ore”, ovvero nell’intervallo di mezzogiorno, quando ero Sottotenente di complemento della Brigata Alpina Tridentina (1969: vecchio laghetto quanto tempo è passato, quanti ricordi fai rivivere tu …). Ora ci hanno messo un recito, un bar, un camping etc.. peccato, non è più lui.

.

.

.

WP_20150527_027

Una visita nella splendida Chiesa barocca …

.

Dopo il bosco di Varna (sterrato) avere fede e seguire le indicazioni “pista ciclabile” senza lasciarsi attrarre da varianti asfaltate: raggiungerete il bivio a sinistra per l’ Abbazia di Novacella: io la conosco bene e resto di guardia alle bici. Subito dopo a, Bressanone, dove finalmente alle 15,30 ci concediamo  un lauto  … panino caldo a testa, e poi via, alla stazione FS dove abbiamo parcheggiato l’auto. Dopo 60 km a pedali, si rientra  a Trento in auto (99 km).

NOTE TECNICHE. Alimentazione: cappuccino e briosce a Bressanone (tutti). Cioccolata calda a Vipiteno (tutti). Due banane a Novacella (solo io). Panino caldo a Brixen (tutti). Temperatura: da 4 a 22 gradi (per tutti!). Vento da nord (fronte freddo): all’inizio 10 nodi (18 kmh), poi 15 (27 kmh), sempre alle spalle, per fortuna! Plauso particolare: a Giovanni che ha usato la sua solita splendida “ciclo” da città, con il cambio solo alla ruota posteriore! Soste: numerose, per fotografie, bar e salite boschive fuori programma.  Durata: dalle 10,30 alle 15,30.

Ci dicono che da domani farà caldo. Anche al Passo del Brennero. Da domani …

.

.

 .

2 Comments »

CICLISMO: IL GIRO D’ITALIA A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Maggio, 2015 @ 5:31 pm

Detto altrimenti: ieri l’altro  “il Giro” è passato da Trento     (post 2063)

Maglia Rosa Contador.IMG_3164

La maglia rosa Contador, beccato al volo!

Uei, raga! Appassionato di biciclismo qual sono, ecchè, se non me lo vedevo! Ora, sentite un po’ come è andata. Siccome che (lo so che “siccome che” non si dice, ma “a me mi” – e ci risiamo! -  a me mi piace fare il birichino grammaticale …) sarebbe passato quasi sotto casa, percorrendo prima e dopo strade a me ben anche ciclisticamente ben note, prima l’ho seguito alla tele, poi, quando ho capito che in 8 minuti sarebbero passati a 200 metri da casa mia, mi sono fiondato giù per scattare qualche foto. Indi, passato quel ciclone di bici, di nuovo in casa continuare a seguite la tappa.

.

.

17 -20140809_101429

Il Lago di Cavedine (bici di Edoardo P., quella vecchia …)

Era la tappa da Marostica a Madonna di Campiglio. E’ la seconda volta che li vedo passare da Trento, ed è la seconda volta che mi “scappa” un’osservazione un po’ critica: infatti, la “cartolina” che la tele ci mostra dei luoghi è un po’ “avara di Trento”: dico, almeno il Castelllo del Buonconsiglio potevate farlo vedere a mezzo mondo! Mappoi (mappoi, v. sopra!)  la ciliegina: quando il commentatore ha descritto al Valle dei Laghi, li ha nominati tutti, proprio tutti, anzi quasi tutti. Infatti ok che la citazione d’onore sia stata per il Lago di Toblino … e ci mancherebbe altro! Ma non citare il Lago di Cavedine me par propi na monada …

.

.

35 - IMG_0517

La mia traversata!

.

E allora una proposta: cambiamo nome alla Valle dei Laghi e chiamiamola Valli dei Laghi, cioè mettiamo al plurale non solo il termine “Laghi” ma anche il termine “Valli”, così a fianco della Valle del Sarca ci rientra anche la Valle di Cavedine, con il suo Comune ed il suo Lago. Dice … ma perché …  ci tieni prprio tanto a quel lago? Certo, è bellissimo, fuori dai grandi circuiti e per questo ancora più bello, eppoi (v. sopra, come mappoi) io l’ho attraversato in bici! Non ci credete? Guardate un po’ la foto a lato …

.

Good bike a tutti!

.

 

 

 

Comments Closed

L’EUROPA E LA SALUTE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Maggio, 2015 @ 7:51 am

Detto altrimenti: dice .. ma che, ti sei dimenticato l’accento su quella “e”?    (post 2062)

No raga, quella “e”  e’ una congiunzione, non e’ la terza persona singolare del verbo essere. Infatti, quella la salute (simpatico napoletanismo) ti accorgi quanto vale quando ti manca. Per l’Europa è la stessa cosa. Immaginate di essere all’estero. Basta essere nella Repubblica Serba di Bosnia (in missione umanitaria, è capitato a me); avete un incidente automobilistico, non conoscete il locale Codice della Strada, non sapete come difendervi, non sapete se avrete riconosciuti i vostri diritti o meno (nel caso: io ero fermo in coda ad una  dogana: un’auto, provenendo da retro sulla corsia a sinistra, contromano, stringendo a destra la propria direzione per rientrare, ha urtato il mio pneumatico anteriore sinistro, rovinandosi la portiera).

.

Le strisce! Mettiamole le strisce!

Le strisce! Mettiamole le strisce!

Ma ancor di più: immaginate di essere in un paese del centro Africa, di avere bisogno di cure mediche, di voler cambiare alcune banconote, di cercare difendervi da una aggressione, di volere verificare i prezzi di certe tariffe, di volere acquistare cibo, di cercare di sottrarvi al coinvolgimento in una guerra locale, di dovervi difendere in tribunale, etc. . Ognuna delle esigenze sopra elencate sarebbe per voi un problema quasi insormontabile. Ma siete in Europa. Avete la soluzione di tutti i problemi sopra esposti e non ve ne accorgete. Come per la salute: la si apprezza quando inizia a mancare. La conclusione: “tutta” Europa, “nessuna” Europa (nessuna, in quando non percepita benchè esistente).

Comments Closed