IO NON CREDO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2015 @ 8:28 am

Detto altrimenti: no, non è una questione di Fede …   (post 2112)

Una SpA. Si redigono piani pluriennali scorrevoli, ad esempio triennali ed ogni anno si elimina il primo e se ne aggiunge uno nuovo: scorrevoli, appunto. Poi si redige il budget annuale sulla base delle stime e delle previsioni. Indi si fanno i controlli mensili. Verso fine anno, si redige il preconsuntivo e all’inizio di ogni anno successivo il consuntivo dell’anno precedente. Io non credo che si possa agire diversamente.

Uno Stato, una Comunità di Stati. Io non credo che non si facciano previsioni. Previsioni sugli effetti della abnorme crescita economica della Cina; sulle conseguenze delle guerre in medio Oriente e della fame in Africa. E allora, perché non ci si è preparati a far fronte ad “emergenze” ben prevedibili?

No. Io non credo a quello che ha detto tale Feltri (Feltri  chi?) alla radio ‘sta mattina (“Tutta la città ne parla”), che gli studi classici, letterari e filosofici non servano a produrre posti di lavoro e che li possa seguire solo chi “se li può permettere” ovvero chi sa che vivrà di rendita. No, io non credo. Nella mia lunga vita di lavoro ho apprezzato ingegneri e tecnici, ma ho anche apprezzato chi ha la “tecnica della logica del pensiero”: e questi ultimi – non me ne vogliano gli ingegneri – sono proprio le persone che si sono formate agli studi così disprezzati da quel tale.

 

Comments Closed

SOLO E PENSOSO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2015 @ 6:58 am

Detto altrimenti? Meglio di così non si può!                                   (post 2111)

“Solo e pensoso i più deserti campi / vo  misurando a passi tardi e lenti / e gli occhi porti per fuggire intenti / ove vestigia uman l’arena stampi!”

Così Francesco Petrarca, in un sonetto del suo Canzoniere (il XXXV°). E anch’io, ogni tanto, mi isolo a riflettere.

.th[2]

Un mio amico. Gestiva una bella goletta sul Garda, la Siora Veronica. Portava a spasso i turisti. Tutta rifinita in legno, il ponte in teck. Raccomandava ai turisti di non mangiare mentre passeggiavano sul ponte: infatti se il cibo fosse caduto loro di mano, avrebbe unto il prezioso legno. Una signora gli disse: “Guardi, le suggerisco un ottimo prodotto sgrassatore …”. “Signora, il problema non è pulire, bensì non sporcare”.

.

.

th[8]

St. Paul de Vence. Milioni di visitatori all’anno. Quanti ne abbiamo in Italia, assolutamente “invenduti” al turismo estero, di analoghi siti?

Settembre, andiamo. E’ tempo di … tagliare. Leggete il post precedente. Immancabilmente e “improvvisamente” ad ogni settembre, l’ “emergenza” ciclica (ma allora che emergenza è?): trovare i soldi per questa o quella necessità della finanza pubblica. Si prendono qui, si mettono lì … ma la coperta è sempre la stessa. Un passo avanti lo si fa quando si cerca di recuperare finanza dall’evasione ed elusione fiscale e dall’abolizione di privilegi e disuguaglianze inaccettabili. Ma non basta. Una cosa non vedo fare: il varo di iniziative concrete che “producano” denaro a carico dell’estero, quale potrebbe essere il varo di un progetto per la manutenzione, gestione e vendita delle migliaia di siti artistici, storici, naturalistici, architettonici, archeologici di cui il nostro Paese è (inutilmente) ricco. In altro “vecchio” mio post confrontai il turismo francese di St. Paul de Vence con la zona archeologica della Lunigiana. Un po’ come confrontare il mare con un laghetto …

Mio cognato. In Spagna. 20 euro ed una fila interminabile per visitare … un palazzotto dei primi ‘900 di cui le nostre città sono strapiene. E noi? Libero accesso alle splendide chiese di Bergamo Alta, solo per citare il primo esempio che mi viene in mente.

.

thNBE4ZT9V.

Migranti. Tragedia umanitaria di proporzioni enormi. Bibliche, dite voi? Molto di più! Quanti saranno stati gli Ebrei dell’esodo dall’Egitto? Qualche migliaio, non di più. Oggi invece siamo a decine, centinaia di migliaia di esseri umani che fuggono dalla guerra, dalla violenza, dalla barbarie, dalla fame, dalle malattie, dalla mancanza di un futuro. Ma ognuno di noi ha mai provato ad immaginarsi nei loro panni? Facciamo uno sforzo, come ci comporteremmo se ci trovassimo in quelle situazioni?

.

Africa. Dice … aiutiamoli a casa loro. Già, si fa presto a dire così, ma nel frattempo? Nel frattempo cosa facciamo noi Europei che per secoli siamo andati a depredarli a casa loro?

Medio Oriente. Abbiamo esportato … trattati internazionali per petrolio contro armi. Ci tornava utile. Fino a quando la popolazione si è ribellata, tuttavia cadendo dalla padella (della tirannia di un singolo) nella brace delle bande armate dei vati signorotti della guerra o dei fanatici pseudo religiosi.

Le strisce! Mettiamole le strisce!

Le strisce! Mettiamole le strisce!

.

Che fare? Io mi permetto di dire che la prima “cosa” da fare sarebbero gli Stati Uniti d’Europa per la definizione e l’attuazione di una politica comune. Comune non solo a questi Stati, ma anche a quegli altri, gli USA, i quali, oggi, mi pare, protetti come sono da due oceani, stiano un po’ troppo a guardare …

.

.

.

Cina. Mi ero sbagliato. Di fronte al loro progetto (in corso di attuazione) di costruire ben 10 città da 100 milioni di abitanti ognuna, mi ero detto: la Cina scoppierà per una rivolta sociale. E invece no. Sta scoppiando per una “rivolta” monetaria e finanziaria. Mi ero sbagliato, lo ammetto, ma mica si può sempre indovinate tutto, non vi pare? E poi, dovremmo cercare di spiegare alla gente perchè la crisi cinese fa crollare le borse europee: in modo semplice, comprensibile da tutti, anche dai non addetti ai lavori …

Grecia. I prestiti sono erogati da tutta l’UE, ma è solo la Germania a prendersi i suoi aeroporti. La sola gestione, s’intende, ma se poi la gestione produce utili, questi vanno in Germania. Non ho capito …

.

.

1 Comment »

SETTEMBRE, ANDIAMO. È TEMPO DI TAGLIARE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Agosto, 2015 @ 7:35 am

Detto altrimenti: manovra d’autunno in arrivo   (post 2110)

Poesie

 “Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare …”

“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”

.

.2010_01_china 813

.

Fra tutti coloro che avranno indovinato i titoli e gli autori delle due poesie sarà estratta una veleggiata in barca a vela sull’Altogarda Trentino: skipper, il vostro blogger Riccardo.

.

.

. 

.

Realtà

 “Settembre, andiamo. E’ tempo di tagliare”

thL039LQDJ

Manovra d’autunno in arrivo. Tagliare, tagliare gli eccessi, fra i quali i super stipendi, a cominciare dalle Spa partecipate dai comuni. I Comuni, vabbè, d’accordo. Ma le Spa regionali? E le Spa interregionali, ovvero le multiregionali di servizi? Ne esistono di quelle che hanno contemporaneamente Presidente Operativo, Amministratore Delegato e  Direttore Generale, tutti e tre super pagati. Quanto? Poco. Poco … ognuno poco meno o poco più di €500.000 all’anno. Ma lordi, s’intende. Ah, be’ allora… se sono lordi … Ma se Tizio percepisce €500.000,00 all’anno lordi, il costo per la Spa è molto, molto superiore … diciamo quasi il doppio. E i cumuli? I super cumuli (stavo per scrivere super Cimoli!) di super pensioni e super stipendi? Dove li vogliamo mettere?

.WP_20140926_001

Settembre, andiamo. E’ tempo di tagliare! Altrimenti, a star come d’autunno sugli alberi le foglie sarà ciascun contribuente italiano che da un momento all’altro si vede aumentare le imposte e/o ridurre i servizi di cui dispone …

.

.

.

Comments Closed

I FUNERALI DEL PADRINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Agosto, 2015 @ 6:38 am

Detto altrimenti: una visione aziendale del fatto … anzi, del fattaccio    (post 2109)

th[7].

Vittorio Casamonica, a capo di una “famiglia” che ha “conquistato” Roma. Funerali stile capomafia, anzi, “da” capomafia! Carro funebre con sei cavalli neri, elicottero che spande petali di rosa sul corteo, Rolls Royce, manifesti “papali”, corteo di 200 auto … musica del film! Tutte le autorità sapevano. Nessuna è intervenuta. Lo scandalo fa il giro del mondo. Povera Italia!

.

Mi voglio soffermare su un aspetto, su quel “tutti sapevano”. Tutti: magistratura, prefettura, carabinieri, polizia, polizia locale. Ma nessuno ha “dato l’ordine”. Ecco il punto. Tutti efficienti, nessuno efficace. Tutti presenti, nessuno responsabile perché “è mancato l’odine espresso”, è mancato il coordinamento. Della serie: ai bassi livelli “non ho istruzioni in merito, quindi non intervengo”; agli alti livelli “con tanti che siamo devo prendermi proprio io questa responsabilità? E chimmoffafà?”

Efficienza: io sono in servizio, ho timbrato il cartellino, attendo ordini che sono pronto ad eseguire. Se poi manca il risultato, mica è colpa mia! Efficacia: devo essere efficace, devo fare in modo che si raggiunga il risultato, altrimenti è inutile che io sia efficiente.

Ora il Prefetto si sente autorizzato a chiedere spiegazioni e giustificazioni a tutte le forze dell’ordine. Ieri lo stesso Prefetto non si era sentito obbligato di organizzare in anticipo e quindi di gestire ex ante il necessario coordinamento. Oggi – a buoi scappati dalla stalla – ha “il potere di”; ieri non si è fatto carico della “responsabilità di”.

Potere e responsabilità. Come è comodo tenere separate queste due attribuzioni! Io il potere, altri la responsabilità. Succede anche nelle SpA, anche in quelle piccole. Infatti vi sono due modelli gestionali:

Il primo, quello giusto: prevede delega di potere e responsabilità ai dipendenti: ognuno si deve sentire proprietario della “fetta di SpA” affidatagli. Deve prevenire, deve fare di ogni sua iniziativa un intervento “seriale”, ovvero deve fare in modo che ogni singolo inconveniente sia prevenuto e/o superato a livello di tutta la SpA. Opera senza attendere ordini, di sua iniziativa. Il risultato è che il dipendente è motivato e la SpA funziona molto meglio.

.

P1190610.

.

Il secondo, quello deleterio: “Tu operi solo dietro mio ordine espresso di volta in volta. Non assumere alcuna iniziativa”. Il risultato è che il dipendente è demotivato e la Spa va male. Se il capo è assente o se gli sfugge qualcosa, sono guai. Tuttavia egli può sempre rimediare e salvare se stesso, seguendo lo schema qui a fianco.

.

.

La motivazione del personale dipendente: il principale fattore della produzione, ben più importante del capitale e del semplice “lavoro senza motivazione”: un capo che non motiva i propri dipendenti deve essere licenziato. Quando arriveremo a capire questa semplice regoletta della gestione aziendale?

Appendice

Mi telefona un amico che ha letto il commento (favorevole al funerale!) di Giuliano Ferrara sul Foglio  e mi dice che dopo tutto, non vede quali leggi sarebbero state violate. Rispondo: uei, raga, ma scherziamo? Ci siamo dimenticati che non è lecito agire contro l’ordine pubblico, il buon costume ed il comune senso del pudore? E poi, dall’insieme della sceneggiata miliardaria, roba da mafia siciliana anni ’50, emerge chiaramente un incitamento a delinquere. Può bastare, credo.

The day after ore 07,25

La radio dice che si sta punendo l’elicotterista e – forse – anche un carabiniere ed un poliziotto i quali non avrebbero avvisato i propri superiori del fatto che … Io mi permetto di sottoporre alle lettrici ed ai lettori una sottolineatura: mi pare che si “giri intorno al problema”: a Napoli dicono “o pesce fete da capa”, il pesce inizia a puzzare dalla testa … Ritorno nella chiave aziendale di cui sopra: se quando io ero a capo di SpA, una cavolata del genere fosse stata fatta da uno dei miei dipendenti, i miei azionisti se la sarebbero presa innanzi tutto con me. Mi avrebbero detto: “Noi la paghiamo perchè cose di questo genere non succedano”.

Una class action?

Sono Italiano. L’Italia è anche mia. Da ciò che è successo mi sento offeso e danneggiato due volte: la prima, per ciò che è successo. La seconda, perchè si è permesso che succedesse. Offeso e danneggiato come persona. A chi chiedo i danni?

Una questione di soldi

Quanto è costato ai Casamonica questo “scherzo”? Hanno redditi leciti e denunciati che siano congrui con questo stile di vita? E a me, anzi, a ciascun contribuente italiano, quanto costa il dispiego di forze dell’ordine, di funzionari, prefetti, sindaci, ministri etc. per porre una pezza al fattaccio?

 

3 Comments »

IMMIGRAZIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Agosto, 2015 @ 8:15 am

Detto altrimenti: Dum Romae consulitur, Saguntun expugnatur …  (post 21089

Mentre a Roma si discute, Sagunto (alleata di Roma, assediata dai cartaginesi) viene espugnata

Immigrazione … mi viene in mente una storiella: i topolini erano in allarme perché un falco ne faceva strage. Si recarono dal gufo saggio per chiedere aiuto. Il gufo saggio disse: “Legate un campanello al collo del falco, lo sentirete arrivare e potrete mettervi in salvo”. I topolini avevano chiesto un aiuto e invece ricevettero un consiglio (del tipo: “Hai fame? Ti consiglio di mangiare!”). Un topolino disse: “Già, ma chi legherà il campanello al collo del falco?”.

Immigrazione: “Occorre risolvere il problema alla base, occorre trovare alternative, occorre fermare le stragi, occorre … occorre …. occorre …”. E bravi i nostri tanti Gufi Saggi Europei (questa volta utilizzo le maiuscole, per rispetto reverenziale verso tanti Soloni): quanti bei consigli!

th[4]Già, caro blogger, direte voi, ma anche tu – non ti pare? – sei u n Solone … Un momento, raga, scialla, calma: il mio contributo è un po’ diverso. Infatti mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione una sottolineatura: salvo errore – e nel caso mi scuso sin d’ora – nessuno dei Soloni Europei (le maiuscole!!) ha fatto un esame di coscienza della cause storiche del fenomeno immigrazione, le quali, a mio sommesso avviso, sono il frutto delle politiche coloniali dell’Occidente perpetrate nei secoli scorsi.

In other words, chi semina vento raccoglie tempesta. Leggete il libro “Il predominio dell’occidente tecnologia, ambiente, imperialismo” del professore canadese insegnante negli USA Headrick r. Daniel (Hoepli-Il Mulino) e vedrete che ne abbiamo combinato proprio delle belle a danno di quei popoli!

 

 

Comments Closed

CRISI CINESE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Agosto, 2015 @ 9:45 am

Detto altrimenti: così lontana, così vicina … (post 2107)

 

thI0FDTKUT

.

Lontana geograficamente, vicina concettualmente. Il giorno 8 febbraio 2013 pubblicavo un post sulle crisi finanziarie degli ultimi 150 anni. In altri post spiegavo i trucchi dei titoli derivati …

.

1870, Vienna:  la grande deflazione. Tutti a comperare le azioni ferroviarie – settore in fortissima crescita – per poi rivenderle poco dopo, a catena, guadagnando tutti … excelsior, sempre più in alto fino a quando ci si è accorti che il prezzo della “carta” (le azioni) era superiore di multipli rispetto al valore dei beni rappresentati e … boom! Scoppia la bolla: chi ha investito denaro proprio si è impoverito. Chi si è indebitato per potere investire, fa fallire se stesso e la banca che lo ha finanziato.

1929, USA: la grande depressione. Non si riesce a far arrivare le derrate alimentari dalla compagna alle grandi città. Si produce più di quanto si consuma e … boom, altro scoppio! Qui interviene l’industria bellica che rimette le cose a posto.

2008, USA:  mutui a gogò anche a chi non se li merita, mutui poi venduti da banca a banca (tutte con il loro bravo utile) fino all’ultima banca che ha cartolarizzato i crediti, vendendo ai risparmiatori frazioni di crediti inesigibili. Morale: tanti piccoli risparmiatori mai rimborsati; tanti piccoli debitori insolventi sfrattati da casa.

Anni 2000, Grecia: meno turismo “grazie” alla crisi in Europa e bilanci dello stato truccati, ed il gioco è fatto.

2015, Cina: PIL esplosivo, tutti si indebitano in banca per acquistare titoli/azioni/derivati che poi rivendono guadagnando fino a quando …. (v. anni 1870 e 2008). Gli esperti cinesi avevano avvertito, ma nemo propheta in patria! E poi, a rimetterci sono stati milioni di piccoli risparmiatori. I grandi avevano capito e si erano premuniti: sarebbe interessante andare a vedere chi sono stati i grandi venditori di titoli prima del crollo delle borse.

Historia (economica-finanziaria) magistra vitae? Quando mai!

P.S.: … e poi … la Cina possiede importanti quote azionarie in nostre banche, industrie etc.. La crisi cinese può avere effetti negativi anche sulla nostra economia.

.

.

2 Comments »

LE CRONACHE DI KOROMASNIJA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Agosto, 2015 @ 6:55 pm

(Le “Cronache”? Lo confesso: ho copiato l’idea alla mia “madrina blog” Mirna e dalle sue “Cronache di Borzonasca”: mi perdonerà per il plagio …)

3 - il paese Koromasnia - Copia

Koromasnija alle sei del mattino …

Detto altrimenti: una manciata di casette su un’isola nel Parco Nazionale delle Incoronate in Croazia. Dopo due settimane di mio silenzio stampa ecco un post scritto e aggiornato “a rate successive”. Si tratta di cinquanta quadri di vita vissuta e di molte foto, relative alla mia vacanza nell’arcipelago delle Kornati. Insomma, un post scritto in modo progressivo, spontaneo, un po’ alla come viene viene, in un “ordinatissimo disordine” sulla base degli appunti presi e delle foto scattate durante detta vacanza.

.

.

.

1 – I sentieri delle pecore

IMG_3521Croazia. Koromasnija, letteralmente “Finocchietto selvatico”, una piccola baia in un’isola lunga, stretta, che si stende anzi si allunga da nord est a sud ovest. Sassi. Muretti a secco. Scarponi da montana ai piedi intravedi, scopri, percorri sentieri. Gli unici esistenti: i loro, quelli delle pecore dell’isola. La poca terra battuta segnata dalle loro impronte, alcuni ciuffi di lana fra i rovi, i sassi avulsi dai muretti ad aprirne varchi, il marrone del loro colore sugli “stipiti” dei varchi. Seguendo queste tracce sali anzi “cali quei 100 metri di dislivello che ti separano dalla vetta.

.

IMG_3523

… e due ore dopo

La “conquisti” la vetta, in silenzio, riesci a non farti sentire da loro, intente a  mangiare i fichi sugli alberi. I fichi. Tu stesso ne raccogli, sentendoti quasi un ladro, tu, che sottrai loro un po’ del raro cibo. Altre volte le hai sorprese più “ a valle”, se di valle si può parlare delle pietraie più in basso, mentre cercano riparo dalla calura sotto le fronte delle piante. Ed allora, spaventate, sono fuggite galoppando fra rovi e sassi con una agilità sorprendente per te -  già alpinista del verticale – che invece ti  muovi lentamente, con difficoltà ed estrema prudenza, per evitare anche una minima caduta su quei sassi taglienti come lame d’acciaio.

.

.

2 – Da una foto, da un appunto

IMG_3522

Con il teleobiettivo

In questa vacanza non ti sei portato il computer, anche perché non avresti saputo come ricaricarne le batterie. Hai preso appunti, scattato fotografie. Appunti e foto della vita a Koromasnja. Ci sei tornato dopo cinque anni di assenza e l’hai trovata cambiata. Come il personaggio sull’isola greca nel film “Mediterraneo”. Nella “tua” piccola baia hanno ingrandito il piccolo molo iniziale, hanno ancorato tre boe d’ormeggio, hanno aperto una piccola konoba (trattoria), ed ora a giorni alterni attraccano velieri e yacht per brevi soste. Peccato.

.

.

.

IMG_3450

.

Tuttavia ne vale sempre la pena: Koromasnija ricambia la tua fedeltà di turista innamorato con i suoi tramonti dorati: i migliori dell’arcipelago. Koromasnija, la capitale più piccola dell’isola maggiore, delle tante isole, di isole galleggianti sul mare, isole come “conchiglie capovolte”: così le ha descritte la cara amica Maria Grazia Bertagnolli in una poesia loro dedicata. Conchiglie sulle quali il tempo ha un altro valore, scandito dai colori del giorno e della notte, dalla musica delle cicale, dal respiro del maestrale e della bora.

.

.

.

22 lug Dragan.

 

3 – Con la barca di Dragan

.

.

.

.

.

 

 

IMG_3344

Pane, mortadella, birra. Chi ne vuole?

Dopo circa 750 km d’auto, da Trento arrivi a Murter, isola anch’essa, collegata al continente da un ponte. Da Murter  l’ormai amico Dragan ti porta a Koromasnija. Due ore a sei nodi, per superare da nor a sud il Mare di Murter ed entrare nell’arcipelago: 12 miglia marine, circa 22 km, giusto il tempo per fare colazione. Entri nel parco, doppi il capo meridionale dell’isola versdo ovest, seconda baia a destra: le nove casette di pietra di Koromasnija accolgono il tuo sguardo. Non solo loro. Anche amici vecchi e sconosciuti nuovi – presto amici anche loro – scendono al moletto e formano una catena umana per trasbordare i tuoi bagagli lungo i 20 metri che separano l’imbarcadero dalla tua casetta. Poco dopo il saluto e Dragan riparte. Ma non restiamo “a piedi”: infatti nella traversata abbiamo rimorchiato la nostra “ auto a Koromasnija”: una lancia di quattro metri con un motore fuoribordo di 4 cavalli, con la quale potremo andare a fare la spesa e alla ricerca di calette ancor più isolate.

.

.

.

DSCN1331

Dragan Turcinov

 

 

4 – I Murterini

Sono  originari della Bulgaria. i loro cognomi terminano i –ov, come ad esempio  “Turcinov”, desinenza tipica di quella nazione. Anche le danze locali sono diverse dalle tipiche danze popolari croate.

.

.

.

.

5 – La casa

IMG_3403

Casa Olga: parva sed apta nobis

Una delle poche altre. Tutte in pietra. Inizialmente ricovero per pescatori e agricoltori. Già, perchè fino a 20 anni fa le barche del posto erano soprattutto a vela e le case servivano per i Murterini che si recavano sulle isole per pescare, raccogliere le ulive, tosare le pecore, catturare pecore e agnelli che vi pascolavano allo stato brado. Poi, il turismo. Le pietre sono rimaste le stesse. Ad esse si sono aggiunti pannelli solari e pozzi per l’acqua, riempiti dalle piogge e dalle piccole navi cisterna chiamate dai singoli proprietari. Ogni anno la dotazione della casa si arricchisce: di ciò che vi aggiungono i proprietari e di ciò che i vari turisti vi lasciano o vi dimenticano. Noi stessi, dopo cinque anni, abbiamo ritrovato un nostro amato salta-pasta! Le isole appaiono brulle, ma le case non immerse nel verde. Giganti pini marittimi, pergolati d’uva selvatica, cespugli di more e pinte mediterranee ti regalano un’ombra confortevole.

IMG_3369

 

 

 

 

6 – Dalla testa …

 

 

 

 

IMG_3368

In crescendo, da sinistra a destra!

 

 

 

… ai piedi, sulla terra e sugli scogli …

 

 

 

 

 

.

 

DSCN1302

 

 

… e in  acqua, vecchie e nuove attrezzature (quelle vecchie sono le mie!)

 

 

 

 

 

 

 

IMG_3398

Il riuso dei barattoli: scaldati al sole,  sono ideali per invasare a vuoto le marmellate

7  – I grandi, piccoli oggetti d’ogni giorno

 

Qui tutto assume un grande valore: una bottiglia d’acqua fredda, un cordino, un pezzo di filo di ferro … quasi come in un rifugio di montagna. Non che qui si sia del tutto isolati come a 4.000 metri, ma qual tanto di distanza dal mondo civilizzato basta per farti scoprire che se hai bisogno di qualcosa la chiedi al vicino ed egli è più felice di te nel darti il suo aiuto di quanto non lo sia tu nel riceverlo.

.

.

.

.

IMG_3453

Maestrale!

.

8 – I venti (Ruza Vjetrova, la rosa dei venti)

Quasi tutti i giorni, la mattina, da nord est, il borin” piccolo e innocuo nipotino della “bura” (bora). Il pomeriggio , da nord ovest il maestrale. Raramente la bora, quella vera. Talvolta un “neverin”, violento piccolo tornado dalla vita breve e intensa: un paio d’ore al massimo ma da “maneggiare con cura”. Per la previsione del tempo, ecco il mio “barometro a vento”.

.

.

.

9 – L’acqua …

  • 1 - Tira su dal pozzo (1)… del mare: io, genovese nato in acqua, da 30 anni in Trentino, ormai sono molto abituato alle acque del Lago di Garda. Mi tuffo: mi sorprende il “sapore di sale che ho sulle labbra” e la maggiore spinta che l’acqua salata dà al corpo immerso, rispetto all’acqua dolce.

 

 

 

  • 2 - Butta giu in casa (2)… per la cucina e le docce: a fianco della porta di casa una scaletta. Si sale, si apre la botola del pozzo, si cala un secchio con il quale si riempie un bidone che alimenta i rubinetti di casa. La doccia? Solare, esterna, 20 litri fino a 45 gradi (fare attenzione al troppo sole!).
  • … per bere, in bottigliette da mezzo litro, gassate e non, portate da Murter.

.

.

.

 

10 – Il vino

DSCN1290

La fin du vin …

Sentita a  Murter: “Quanto si fermano gli Italiani?” (ovvero noi). “Quaranta litri”, ovvero due settimane. No, ragazzi, calma: non è che mia moglie di io siamo avvinazzati! E’ che per esperienza sappiamo che ci saranno molte occasioni per fare tavolate con i vicini, anche fino a 30 persone! E noi “Italiani” ci premuniamo con scorte di pesto e sughi di pomodoro per le spaghettate. E vino. Vino locale, vino che io “affitto” insieme alla casa. Già, infatti io prendo in affitto “casa con vino dentro”. L’abilità sta nel dosarne la durata in modo che non manchi o che non ne avanzi troppo a fine vacanza. E quando finisce, gli facciamo il funerale. Di che vino si tratta? Bielo ovvero bianco, anzi color rame, malvasia o quasi, locale, non trattato, come natura lo ha fatto. Si digerisce bene e accompagna sia pesce che carne. Prosit!

.

.

.

11 – I tramonti

IMG_3391Ognuno diverso dal precedente. Arrivando, credete che guardando verso la direzione lungo la quale si distende l’isola, voi siate rivolti a nord. No, quello è l’ovest, là dove tramonta l’oro rosso del disco del sole. Tutte le sere, lo spettacolo inizia verso le 20,30, poi 20, 25 … poi 20,20 etc. con il progredire della stagione. E noi ospiti dell’isola tutti sul molo ad assistere ai fuochi pirotecnici naturali. L’aria rinfresca e ci regala un altro piacere: quello di indossare la biancheria, raramente un maglione, ancora più raramente i pantaloni lunghi. Ogni gesto che a casa è “normale”, a Koromasnija è un regalo che facciamo a noi stessi.

.

.

12 – Gli animali

100727_lucky_02Vi ho già nominato le pecore. Poi vi sono i gabbiani, i delfini, il gatto della konoba, ragni e farfalle d’ogni tipo. C’è chi dice che una volta vi fossero anche le tarantole. Una volta è “atterrato” sull’isola un gabbiano con un’ala ferita. Io l’o alimentato con pesce fresco fino a quando è guarito, pesce che veniva a prendere dalla mia mano (!). Dopo la guarigione, ogni mattina,  appena aprivo la porta di casa, planava sul gradino in attesa della colazione! L’ho battezzato “Lucky”.

.

IMG_3422

Profumo di pesce …

.

.

.

Ed ecco qui il gatto della konoba

 

 

 

 

 

 

13 – I frutti e la frutta

 

IMG_3404

.

.

.

Capperi …

 

 

 

 

 

 

 

DSCN1310

 

.

.

.

 

… mandorle …

 

 

 

 

 

rICC SECONDO mt.JPG (3)

 

 

 

…  susine gialle quasi irraggiungibili …

 

.

 

.

 

 

 

IMG_3510

 

.

.

… tante more ma soprattutto FICHI!

.

.

 

 

 

 

14 – I pesci

IMG_3475.

Li si  pescano soprattutto  con le nasse. Si tratta di gabbie in genere di metallo, vere e proprie trappole nelle quali il pesce entra per mangiare l’esca ma poi non riesce ad uscire. Esse vengono posate sul fondo. Alcune sono segnalate alla superficie con un cordino ed un galleggiante. Altre sono “libere”, ma dentro poniamo un piatto bianco per cui, rilevato il punto della loro collocazione attraverso due rilevamenti sulla costa, le vediamo dalla superficie del mare e le recuperiamo o immergendoci o calando un piccolo uncino. Se l’esca è pane, si catturano soprattutto pesci (Orate, dentici, etc.). Se l’esca è carne, soprattutto polpi, cronchi, murene. La pesca con fucili e nasse è vietata, ma l’unico a non pescare ero mio!

.

 

.

15 – Il movimento nello spazio

IMG_3397

La scala, da casa al pozzo dell’acqua

.

Lo “Spazio di Koromasnija” è diverso dai nostri soliti spazi. Per percorrere a piedi breve distanze occorre molto tempo: infatti non vi sono sentieri e strade. Per muoversi fra le barche o in casa, occorre “prendere le misure”: infatti le prime volte urti contro un qualche ostacolo, poi impari a riconoscere dove puoi camminare a piedi scalzi e dove no e rifletti prima di ordinare a braccia e gambe di mettersi in movimento. Anche in acqua: devi imparare dove sono gli scogli sommersi, dove vi sono ricci, etc..

.

.

 

.

.

 

 

WP_20150806_009

16 – Le sedie a sdraio e la controra

Le sdraio sono indispensabili. Ve ne sono di tipi diversi. se si rompono, le si aggiusta con un cordino nautico (v. foto). Esse servono per vivere bene la controra, alias la siesta, alias la pennica del dopo pranzo. In posizione più verticale poi servono per la lettura: anche i libri sono indispensabili a Koromasnija.

 

 

17 – Il pronto soccorso

IMG_3386

Il paziente sloveno

.

.

Prudentemente, sono sempre munito di una ben attrezzata cassetta per il pronto soccorso. Un mio amico sloveno, Primoz, che negli anni scorsi ho curato per un taglio in una gamba, scherzosamente mi chiama “Dottore”. La voce si è sparsa. Una sera mi arriva in casa un papà con il figlio che era scivolato sulle rocce: “Doctor, we have an enjuried”, dottore, abbiamo un ferito. Io ho curato il ragazzo per alcuni giorni, fino alla suturazione delle ferite. Alla fine è emerso che io sono dottore in legge!

 

 

 

 

 

18 – I menu

IMG_3436.

.

 

Ve ne sono di diversi tipi. Ve li elenco in progressione qualitativa:

  • tonno e pomodori
  • spaghettate
  • polipi (v. foto) o pollo con patate
  • konoba: calamari fritti
  • konoba: pesce di prima qualità
  • le cene con amici: antipasto, spaghetti, pesce, insalata di riso, ratatuie, zuppa inglese, macedonia di frutta.

 

 

DSCN1292

 

.

.

.

I colori della macedonia

 

 

 

 

 

19 – Lavare le stoviglie

IMG_3357.

A Koromasnija l’acqua è preziosa ed allora si fa così: la mattina presto si va in riva al mare, ci si siede su uno scoglio piatto, piedi a bagno e si dà una prima pulitura alle stoviglie con l’acqua marina. Mentre le pulisci, molti pesciolini vengono a gironzellarti fra i piedi in cerca dei rimasugli di cibo: se qualche piccola parte di cibo ti si attacca al piede, nema problema (croato), nessun problema: i pesciolini, molto delicatamente, vengono a servirsi ugualmente! Dopo questa prima operazione si risale a casa e le si lava con il detersivo chi in casa e chi, come faccio io, nell’angolo doccia, spillando l’acqua dal bidone arancione (v. foto).

 

 

 

 

20 – Il bagno nel porto

Koromasnja 06 066.

Il primo scoglio “tuffabile”, da casa, è quello sul porticciolo. Ma che, fate il bagno in un porto? Certo, acqua pulitissima, frequentata da polipi che ogni tanto riusciamo a catturare. Infatti, di spiagge neanche a parlarne ed allora, tanto vale … La dizione  “Il bagno nel porto” mi ricorda un libro, “Il rogo nel porto” dello sloveno Boris Pahor, una testimonianza bellissima anche se triste, leggetelo …

.

.

.

21 – La barche in rada: a vela e a … motore!

 

IMG_3441Quelle a vela, soprattutto alla boa in rada. Quelle a motore, i cosiddetti “ferri da stiro”, sempre al molo, attaccati, anzi appiccicati. Dice … sei invidioso … ti piacerebbe eh? No raga, no. Quelle non sono barche, sono piccoli hotel di plastica con aria condizionata, congelatori, etc.. E poi, quello lo chiamate navigare? Schiacci un bottone e lo yacht parte; ne schiacci un altro e si ferma; ne schiacci un terzo e vira … per loro non ci vuole un capitano di mare, ci vuole un sarto! E poi, volete mettere la gente, come è diversa! I velisti sentono il vento, ne sono amici, osservano le nuvole e le onde, issano e ammainano vele e ancore. Gli “stiratori”, ovvero i proprietari dei suddetti “ferri da stiro”, regolano l’aria condizionata, verificano le scorte di champagne nel frigo, lo stato dei pesci nel congelatore. E quando scendono a terra! I velisti pantaloncini da vela, magliette magari un po’ sporchine, cappellino da sole bloccato sul retro da una molletta anti vento. Gli altri no. Elegantissimi,in particolare le signore: super truccate, tacchi alti, profumi da un miliardo la goccia. Poi, quando fanno il bagno in mare, scopriamo che nuotano con i braccioli! Gente dell’altro mondo! E non faccio i nomi …

 

22 – La lingua parlata

Una sorta di esperanto: infatti succede spesso che si inizi in inglese, si prosegua in tedesco e si finisca in francese, senza escludere qualche termine sloveno e croato. Il risultato è che tutti si capiscono alla perfezione! Un esempio. “How do you do? Prima! Je suis hereuse! Dobro, dobro”: una Torre di Balele al contrario!

 

23 – Murter e i suoi misteriosi muretti a secco

 

DSCN1333.

.

Mi ero chiesto a che pro difendere una pineta con questi muretti. Dragan mi ha fornito la spiegazione: prima di essere una pineta era un oliveto e i muretti sono stati eretti per difendere le piante dalla bora.

 

 

.

 

 

24 –  SUITE FRANCAISE

thCGMYX1V9

IMG_3494

Ne mancano quattro, peccato …

Suite in lingua francese, significa seguito, successione, continuazione.

Suite Francaise, un bellissimo libro di Irene Nemirowski

Suite, in musica, è un insieme di brani, per uno strumento solista, un complesso da camera o un’orchestra, correlati e pensati per essere suonati in sequenza.

Suite Koromasnja, un insieme “in successione d’età” di persone francesi, dai 14 anni in su, simpatiche e gradevolissime. In quattro casette, i nostri vicini. Il nostro soggiorno si è sovrapposto, per una settimana, con il loro. Suite, una successione di occasioni simpatiche, di reciproco ascolto, di comprensione, di condivisione. Una fortuna trovare compagni di vacanza simili.

Suite de l’histoire. Io ho raccontato la seguente storiella. Lui a lei : “Sei proprio una bella donna”. Lei a lui: “Tu vuoi solo portarmi a letto con te”. Lui a lei: “Bella e intelligente”. A questa mia storiella gli amici francesi hanno aggiunto la suite, ovvero la continuazione. Lei a lui: “E’ proprio perchè sono intelligente che non verrò a letto con te”.

.

DSCN1286

Jean Michel e signora

.

.

Insieme, in successione: aperitivi, cene, danze, gioco delle bocce, fotografie, yoga, ginnastica, partite a carte, gradevolissimi colloqui. In particolare quello con Jean Michel Asselin, alpinista famoso, già ambasciatore del Nepal per il turismo. Di dove sei, mi chiede. Di Trento. Ah, io ho scalato molte cime in Brenta … la Via delle Guide sul Crozzon di Brenta, la via Fehrmann sul Campanil Basso, etc. Ed io, io che sono un ex Brentista … quante scalate in comune! E poi mi dice: conosci Roberto De Martin (già Presidente del CAI, oggi Presidente del Film Festival della montagna a Trento), conosci Gianni Calcagno? Roberto, abbiamo studiato insieme al’università; insieme il servizio militare; Gianni, mio istruttore di alpinismo a Genova: come è piccolo il mondo!

.

.

DSCN1261In queste persone ho apprezzato la disponibilità al rapporto con le altre persone; la reciproca armonia che hanno saputo creare all’interno di un gruppo così eterogeneo (per età); la gioia di vivere. Questo loro modo di essere ha stimolato la mia fantasia, al punto che volendoli invitare (loro erano in 17!) per un aperitivo nella nostra veranda, ho scritto il messaggio su di un foglio che – legato ad un sasso – ho lanciato nel loro cortile. Dopo di che mi sono spaparanzato sulla sdraio per la consueta pennica. Al mio risveglio, ho trovato, posato fra le mie gambe di dormiente,  un analogo messaggio di accettazione dell’invito, anch’esso legato ad un sasso.

IMG_3460

..

.

.-

.

Le partite a bocce. Due bocce a testa, di metallo. Le coppie si formano lanciando a caso una boccia a testa.

.

.

.

.

.

Inès, la femme terrible (c'azzecca sempre!)

Inès, la femme terrible (fa sempre centro!)

.

.

.

.

Il terreno di gioco? Quello che capita. Si vince ai 13 punti.

.

.

.

.

.

.

.

.DSCN1268

Aperitivo e cene. Noi per loro: inalata di riso. Loro per noi, pesciolini fritti di cui alcuni caramellati: una prelibatezza. Dopo, tutti a cena da loro: salsicce alla brace e ratatuie. Se tutto questo vi pare poco …

.

.

.

.

DSCN1326

.

.

Voulez vous, voulez vous  dancer …

.

.

.

.

.

.

IMG_3508

.

.

Le barche. Loro ne avevano due, 150 e 200 cavalli. 17 persone a bordo: si salpa! in allegria! Io una sola, 4,5 cavalli, quanto basta …

.

.

.

.

.

.

IMG_3482

.

.

..

Pesca francese dal molo

.

.

.

.

IMG_3481

.

.

.

Ginnastica francese sul molo

.

.

.

.

.

IMG_3486

.

.

.

Stephan, il ritrattista francese dalla Polinesia

.

.

.

.

.

.

IMG_3505

.

.

.

Una bella coppia

.

.

.

.

.

DSCN1316

.

.

.

Il mio messaggio di saluto: fatto pervenire loro dentro una bottiglia, dal mare (p.s.: non ho mai studiato il francese, lo parlo e scrivo ad orecchio).

.

.

.

.

.

.

DSCN1338

.

.

.

Il loro saluto

.

In una bottiglia che aveva contenuto olio di oliva, hanno poi risposto al mio messaggio di saluto di cui sopra, e poichè l’olio aveva reso illegibili le parole, mi hanno poi dato un foglietto:

Le mot sans huile! Chére Maria Teresa et cher Riccardo, merci pour ces beaux petites moments passés ensemble a Koromasnija. Nous aussi de notre coté nous espérons qu’au fil de la vie il y ait encore la place pour vous rencontrer. Bravo à vous deux pour votre jeunesse! – Jean Michel Asselin, elu démocratiquement grand chef.

La vie est belle avec des gens comme vous! Ciao ciao . Catherin

Alla fine ci siamo scambiati gli indirizzi e-mail … ed io attendo le loro fotografie all’indirizzo riccardo.lucatti@hotmail.it

.

25 – I bagagli

Nella stiva!

Nella stiva!

.

Ne abbiamo un elenco dettagliato, che utilizziamo per la preparazione del viaggio. Ogni anno lo aggiorniamo: qualcosa in più, altra in meno.  Poi smonto i poggiatesta dei sedili posteriori della station wagon (prima collocazione) , abbatto i sedili, e riempio l’ampio vano di quanto poi trasporterà nella stiva della barca di Dragan (seconda collocazione), quella che ci porterà da Murter a Koromasnija …

.

.

.

IMG_3354

.

… dove  – nella nostra casetta – saranno collocati (terza collocazione) nel letto a castello in un angolo della cucina, che noi non utilizziamo per dormire, visto che abbiamo la nostra bella camera matrimoniale.

.

.

.

.

.

.

26 – La doccia

IMG_3356

La doccia c’è anche in casa, ma all’aperto è un’altra cosa!

.

.

A Koromasnija l’acqua è preziosa. Ci i può quindi ritirare i una caletta riparata e farsi il bagno completo con sapone marino biodegradabile.  Indi, a casa, si fa una doccia “solare” da una ghirba sospesa all’esterno, alimentata dalle secchiate  che vi immetto dopo avere prelevato l’acqua dal pozzo sovrastante la casa. Ginnastica pura!”

 

 

 

27 – Fiori

 

IMG_3472

.

.

.

Mimose e …

 

 

.

.

.

 

 

.IMG_3513

 

… rododendri la fanno da padroni

 

 

 

 

 

 

 

28 -Vista dall’alto

 

WP_20150807_13_14_21_Panorama

Cliccate sulla foto, cliccate!

 

Senza parole! Vi lascia senza parole!

 

 

 

 

WP_20150806_015

.

.

.

29- Una tavolata prima…

 

 

.

.

.

.

.

.

IMG_3374

.

.

.

.

.

30 – Una tavolata “durante”  …

 

 

.

.

.4 - Dal porto a casa

 

.

 

.

31 – Dal porto a casa

 

 

 

 

 

5 - Rosso di sera.

 

.

32 – Rosso di sera

 

 

 

.

.

.IMG_3447

.

.

33 – Giochi di bimbe

.

.

.

 

 

IMG_3371

 

.

35 – La porta di casa

.

.

.

 

 

IMG_3366

 

 

.

36 – La dispensa esterna

 

.

.

.

.

37 – Leggere libri

Maria Teresa ha letto “Frida” di Herrera (la vita di Frida Kalo); “La porta” di Magda Szabo; “I sogni di Trista” di Marco Ferrari”. Io ho letto il primo volumone della trilogia di Ken Follet “La caduta dei giganti”, relativo al periodo della prima guerra mondiale, libro che ho trovato interessantissimo per l’aspetto storico.

DSCN1314

.

..

.

.

.

Inoltre ho iniziato a leggere “La Mennulara” (la raccoglitrice di mandorle).di Simonetta Agnello Hornby, libro ambientato in … un albero di mandorle vere!

.

.

.

.

.

38 – Canoisti di passaggio

 

 

.IMG_0939

 

Nel passato  avevamo ospitato una coppia olandese.

.

.

.

.

.

.IMG_3388 - Copia

.

.

Quest’anno un signore di Recoaro Terme, Mariano Storti (tel.3331924191 – stortimariano@libero.it)  in una sosta della sua Fiume-Dubrovnik!

.

.

.

.

IMG_3430

.

.

.

Da ultimo Milan, un vispo 73enne sloveno, papà del nostro amico Primoz, con canoa autocostruita! Una roccia!

 

 

.

 

 

.

.Koromasnja 06 098

 

.

.

39 – Koromasnija Transport Co. Ltd

 

 

 

 

 

 

 

 

DSCN1301

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4o – No internet, no TV

 

IMG_0941

.

.

Se ve lo dico io che sono un blogger accanito! Se ve lo dico io che si vive benissimo anche senza computer al seguito! E senza TV? La sera subito dopo le otto, spettacolo assicurato: il tramonto del sole, le couche du soleil!

 

 

 

 

41 – Gli amici e le cene

 

DSCN1275

 

.

.

Gli amici (alcuni)

 

 

 

 

 

 

.DSCN1265

 

.

L’aperitivo a casa nostra, 17 invitati!

 

 

 

 

 

 

 

DSCN1297

Pollo alla brace e patate

 

 

 

 

Cena slovena

 

 

 

 

 

 

 

DSCN1276

Alla fine, banane flambe!

 

.

.

.

Cena francese

 

 

 

 

 

DSCN1293

Amici sloveni: Polona, Primoz, Aida

 

.

.

Cena italiana (spaghetti a gogo!)

 

 

 

 

 

 

 

 

41 – Le gitarelle in barca

 

 

IMG_3424

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WP_20150804_003

 

 

 

 

 

 

 

 

DSCN1255

La konoba  nell’isola di Pischera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IMG_3387

La konoba di Koromasnija

 

 

 

42 – Si mangia in konoba (a Murter l’ottima konoba Mate), E poi …

 

 

 

 

 

 

 

La konoba Roca, 10 km all'interno di Murter

La konoba Roca, 20 km all’interno di Murter

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WP_20150801_002

L’ottima konoba Larus nell’isola Ravni Zakan (calamari alla griglia!)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IMG_3515

Frankie

 

 

.

.

43 – Pescatori locali

 

 

 

 

 

 

 

 

IMG_3479

 

.

.

44 – Marmellate

 

 

 

 

 

.

.DSCN1324

 

.

45 – Salvia selvatica, ottima per frittate

 

 

 

 

 

 

46 – Architettura d’esterni

 

IMG_3498

 

.

Mi sono divertito ad indirizzare i rami della pergola d’uva selvatica a formare l’arco d’ingresso …

 

 

 

 

 

IMG_3497

 

 

 

… e l’inzio di una parete divisoria

 

 

 

 

 

IMG_3502

 

 

.

I nostri lampadari a gocce … di verde!

 

 

 

 

 

IMG_3500

 

.

47 –  Casinò Royal

 

 

 

 

 

 

 

 

48 –  Il Servizio postale

La posta aerea l’avete già vista: si lega il messaggio ad un sasso e lo si lancia nel cortile del vicino oppure lo si posa fra le gambe del destinatario addormentato. Un altro sistema consiste nel far arrivare il messaggio via mare, chiuso in una bottiglia, cosa che ho fatto, anche se non ho fotografato.

DSCN1307

… degli amici sloveni

 

 

49 – Partenze

 

 

 

 

 

 

Fra i due gruppi familiari scambio di doni: loro a noi un barattolo di marmellata mista di lamponi, mirtilli, albicocche, amarene; noi a loro un vasetto di marmellata di fichi di Koromasnija,

 

 

WP_20150808_001

La nostra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IMG_0912

Good night? Laku noch (in croato, leggera notte!)

Adieu, adieu my elective shore

fades o’er the water blue;

the night-winds sigh, the breakers roar,

and shrieks the wild sea-mew.

Yon sun that sets upon the sea

we follow in his flight;

farewell awhile to him and thee,

my elective land, good night!


 

50 – Conclusioni

Vacanza al mare, vissuta e testimoniata soprattutto come “vita di terra”. Cosa mi resta da fare? Raggruppare queste foto e molte altre e spedirle via e mail ai vari amici, sperando che a loro volta gli amici mi spediscano le loro. Per il resto, cliccate in internet “Koromasnija” e vedrete se ho torto o ragione a celebrarla!

.

.

.

.

3 Comments »

POST 2015 – PAUSA POST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Luglio, 2015 @ 12:07 pm
3 - il paese Koromasnia

Koromasnija, arcipelago delle  Incoronate. Il nostro hotel è il secondo tetto da destra, in mezzo agli alberi

Detto altrimenti? Amiche lettrici ed amici lettori, anche i miei post vanno in vacanza, nel senso che per due settimane dal 25 luglio sarò su un’isoletta delle Kornati (HR) senza computer: potrò (forse) eventualmente leggere sul telefonino 0039 335 5487516  i vostri messaggi, ma non potrò pubblicare nulla.. Dai … dite la verità che tirate un respiro di sollievo!

Ciao e buone vacanza a tutte e a tutti!

Riccardo

.

.

.

P.S.: VEDERE DUE POST PRIMA, LA FESTA DI MEZZ’ESTATE DELL’ACCADEMIA DELLE MUSE

.

.

1 Comment »

FISCO, PIU’ O MENO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Luglio, 2015 @ 6:33 am

Detto altrimenti: “Abbasseremo le tasse …                           (post 2014)

thSR381BV5

( per quanto …  anche la corruzione … i corrotti mica fatturano …)

.

… ed allo stesso tempo combatteremo l’evasione fiscale. Le due cose vanno fatte in parallelo.” Firmato il Ministro delle Finanze… Vabbuo’ …, concordo, “ma però” manca una terza “cosa”: manca l’abolizione dei privilegi, ovvero di quel sistema – costosissimo per le casse pubbliche – di “salvo che … eccettuati i … fatti salvi i …”, che consente a certi personaggi impiegati nel pubblico di percepire retribuzioni multiple di quella del Capo dello Stato. Chi sono? Andate un po’ a vedere le retribuzioni del top management delle grandi municipalizzate … andate!

.

.

.

th8KYS5NZN

I cumuli possono scatenare una tempesta … sociale!

.

.

E i Cimoli … ops, scusate, volevo dire i “cumuli” di pensioni, stipendi, pensioni e stipendi … Dice: ma so’ diritti aqquisiti (sic, “aqquisiti”). Si, vabbè, ma quann’è troppo è troppo!

.

.

.

.

thVG6BYMOR

Dice … ma che vuoi, anche se con quel che ne avanza non risolveremmo il problema. Eh no, caro mio – dico io – ricordi come finisce il film Schindler List? Il protagonista, diventato salvatore degli ebrei, guardando la sua auto, con rammarico afferma: “Se avessi venduto quella ne avrei salvati altri due”. Ecco, se la revisione di quegli odiosi privilegi medievali portasse beneficio anche solo a due Cittadini bisognosi, ne sarebbe valsa la pena.

.

.

thJCK8FUUOE poi, l’età del pensionamento! ce la prendiamo con la Grecia che li pensiona troppo presto! Eh già, noi no, no noi … noi tutti a quasi 68 anni, anzi, me stavo a sbaglià, quasi tutti a 68 anni. Infatti, 68 anni  “tranne i …. eccetto i …. fatti salvi i …. esclusi i ….” Chi sono tutti quegli “iiiiii”? Eh no cari miei, ecchè … vi devo dire tutto io? Trovateveli un po’ voi, che ci sono, ci sono, se ve o dice il vostro blogger .. Già, perchè anche questo tipo di privilegio, questo “eccesso di retribuzione posticipata” è un costo che può essere ridotto per convogliare risorse verso la riduzione del fisco per tutti, opprimente come l’afa di queste settimane. In sintesi: prima di prendersela con i baby pensionati greci, mettiamo in ordine in casa nostra: medice, cura te ipsum!

O no?

.

.

Comments Closed

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE  

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2015 @ 3:10 pm

thENJ4SB78

 

Detto altrimenti: … gli amici dell’Accademia delle Muse si incontrano … (post 2103)

IMG_1610

Una piccola parte degli intervenuti alla “festa a rotazione”,  aperta dalle 18,00 in poi …

.

… per la consueta Festa di Mezz’estate nel giardino della Presidente Cristina. Un coccodrillo … già, sto scrivendo un coccodrillo. Di cosa si tratta? Anche se non siete giornalisti, se avete letto “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi, dovreste saperlo. Si tratta di un  pezzo giornalistico scritto prima del relativo ’accadimento che riguarda una persona famosa, così, tanto per essere pronti la mattina successiva a pubblicare la notizia. In particolare si tratta del necrologio, ovvero del commiato di una “cosa” finita, in quel caso, di una vita.

.

.

IMG_1556

Accademia “a pedali”: quattro Accademici che sono anche sociclisti  FIAB: Paolo, Monika, Francesco, Mariangela

.

Ora, scialla raga, tranquilli ragazzi, qui non sta morendo una persona, bensì sta per accadere un evento molto bell0, solo che io – che sarò in partenza per le vacanze – non farei in tempo ad aspettare che fosse terminato per scriverne in un post. Ed allora lo scrivo prima questo resoconto, salvo poi, all’ultimo momento, aggiungere le foto aggiornate in sostituzione di quelle provvisorie (relative a due feste fa).

.

.

.

.

Già, infatti avrei dovuto partire il 24, e invece partirò il 25 … ecco cosa ti fa fare il senso del dovere di blogger!

IMG_1603

Alfonso Masi: autore, scrittore, interprete letterario e storico, attore, recita uno dei suoi pezzi coadiuvato dall’Accademica Giovanna

.

.

Ma di cosa si tratta? Ve l’ho detto subito: del consueto appuntamento annuale  degli Accademici delle Muse, i quali si ritrovano per la Festa di Mezz’estate, ovvero per il “Sogno di un’Accademia di Mezz’estate”, nel giardino della Presidente Cristina.

Accademia delle Muse cosa? Se cliccate sul mio blog troverete molti post al riguardo, compresi quelli delle feste precedenti.

.

.

..

.

IMG_3320

Our President Cristina

.

.

Ma veniamo all’ “oggi”. Ci siamo ritrovati oggi 24 luglio 2015 alle 18,00 e dopo un tuffo nella piccola ma accogliente piscina, parlando parlando è arrivata l’ora di cena ricca delle “portate” portate – è il caso di dirlo – dalle nostre socie Accademiche.

.

.

.

.

.

IMG_3331

Barbara e Patrik

.

.

E’ seguita, ad esaurimento, animazione musicale con pianoforte, chitarra e fisarmonica. Il programma di sala al pianoforte? Eccolo

.

.

.

.

.

.

.

.

IMG_3333

… e non solo musica classica!

.

  • Cristina al pianoforte – Yann Tiersen – Filastrocca di un pomeriggio d’estate
  • Giovanna – “Che farò senza Euridice” di Gluck
  • Stefano – Brano di Sarastro dal Flauto magico di Mozart
  • Sergio – Romanza di Tosti

.

.

 

.

IMG_1628

Cristina, dall’interno della casa, con le finestre aperte … al chiaro di luna

.

Insomma, una allegra serata “Al chiaro di luna” fino all’ora di Cenerentola, ovvero alla mezzanotte, scoccata la quale è stato d’obbligo il tuffo di saluto, annaffiato dal “Brindisi dell’arrivederci”.  Amici colleghi Accademici, arrivederci al 5 ottobre, per la prima delle nostre serate culturali!

.

.

.

.

P.S. 1): L’Accademia delle Muse è un circolo culturale privato nel quale si entra ad invito, senza altra formalità. Unico requisito: essere disponibili a fare partecipi i colleghi della propria “arte”, sia essa musicale, culturale, artistica, poetica, hobbistica, viaggistica, sportiva, etc., etc..

P. S. 2) Ed ecco il (mio) discorso di apertura della riunione:

Fare comunità

WP_20150724_20_59_04_PanoramaLasciatemi dire… “quanto è bello stare insieme”!  Cristina lo ha colto ed esaltato con la sua, ormai nostra Accademia, dando centralità proprio a questo aspetto anche di fronte ai pur validissimi contenuti delle nostre riunioni. Ritrovarsi, conoscersi, diventare amici: sette anni fa Cristina ha avuto l’idea giusta per realizzare tutto ciò, creando qualcosa di raro nel nostro tempo di internet e di corsa. Ormai siamo un centinaio e  – per fortuna – non siamo sempre presenti alle riunioni, altrimenti Cristina dovrebbe  allargare la casa! Ci conosciamo, ci trasferiamo reciprocamente conoscenze, abilità, passioni, aspettative, speranze. E se aprir casa e giardino a questa allegra brigata vi par poco, provate voi a …

 Fare cultura

Cultura è insieme di conoscenze. Di ogni tipo. Procedendo esclusivamente a vela (!) abbiamo navigato in un mare di musica, poesia, teatro, storia, arti figurative, fotografia, viaggi, volontariato, personaggi, sport, culinaria, letture e molto altro… Ma la conoscenza di gran lunga più importante a mio avviso è stata quella di ognuno di noi verso ogni Altro. La cultura dell’Altro, per la realizzazione di un Bene che si definisce “Comune” in quanto realizzato sin dall’inizio con il contributo personale di ognuno. Da qui un invito a tutti a proporsi quali relatori di un argomento, invito soprattutto rivolto a chi ancora non ha ancora calcato il nostro palcoscenico.

 Fare gli auguri

IMG_3306

Buon compleanno, Nadia!

.

In questi giorni tre persone festeggiano una ricorrenza personale: oggi è l’onomastico di Cristina; tra due giorni lo sarà di Anna, la mamma di Cristina, e sarà anche il compleanno di Nadia. A tutte e tre il nostro abbraccio ed augurio più affettuoso! Che dite, lo vogliamo fare loro un applauso?

.

.

.

.

 Fare organizzazione

La nuova Vicepresidente Giovanna e Cristina

La nuova Vicepresidente Giovanna e Cristina

Si tratta di una iniziativa mia, della quale non ho preavvertito Cristina intendendo fare anche a lei una sorpresa. Credo che la nostra Accademia abbia bisogno di un secondo Vicepresidente, un Vicepresidente Artistico che affianchi l’attuale Vicepresidente Organizzativo e della Comunicazione, cioè me stesso. Per tale ruolo propongo sia eletta per acclamazione la nostra carissima Giovanna, che ormai da anni è al fianco di Cristina in tantissimi momenti preparatori e realizzativi delle nostre riunioni. Mi pare che ciò sia il minimo da farsi per sottolineare con gratitudine il prezioso contributo che Giovanna fornisce a Cristina e quindi a tutti noi. Che ne dite? Applaudiamo?

Fare un avviso

Poiché domattina presto parto per le vacanze, ho già predisposto la traccia del post di questa nostra  riunione, alla quale aggiungerò in calce questa mia nota. Quindi da domani cliccate, cliccate, cliccate www.trentoblog.it/riccardolucatti!

 

 

.

Comments Closed