OMICIDIO STRADALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2015 @ 7:54 amDetto altrimenti:  pare che arrivi una nuova legge ….   (post 1986)
Post 1986, anno 1986 – Cernobyl – Sono chiamato a lavorare a Trento, Direttore dell’ISA-Istituto Atesino di Sviluppo SpA (v. post “La mia ISA”)
Dice … sarà punito come “omicida stradale†chi uccide con l’auto, guidando sotto l’effetto di droga (alcool in testa). Dico: già che ci siamo, diciamo anche “chi uccide guidando a velocità di molto superiore al previsto limite di velocità â€. Infatti … provate un po’ anche voi, amiche lettrici ed amici lettori, provate un po’ a guidare la vostra auto per qualche ora, rispettando i limiti imposti dalla segnaletica stradale. E pregate un amico di venire in auto con voi, di prendere posto nel sedile posteriore e di registrare (video e sonoro) le “sollecitazioni†di chi protesta contro il vostro rispetto delle regole! Al limite – in effetti – rischiate di creare una situazione di pericolo, perchè siete l’unico anello anomalo della catena, con una velocità in disaccordo con la velocità di tutti gli altri! Mi spiego: su una bretella stradale ove vige il limite dei 70 kmh sulla quale tutti procedono a 100 kmh e oltre, se voi guidate a 60-70 kmh siete un elemento pericoloso che rischia di essere tamponato!
Comments Closed
CHI FINANZIA L’ISIS?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2015 @ 7:14 amDetto altrimenti:  c’est l’argent qui fait la guerre …    (post 1985)
Post 1985, anno 1985 – Franceco Cossiga – Mikhail Gorbaciov – Enzo Tortora. Io in Italtel, Milano.
.
Oggi si apprende: la Guardia di Finanza ha scoperto 4.000 tonnellate di gasolio importate illegalmente in Italia:  sette arresti. Mi chiedo: che non si tratti di gasolio acquistato (a metà prezzo) dall’Isis? (Quattroruote stima che il totale dell’evasione risalga a 1,5 milioni di tonnellate)
.
.
.
.
.
.
Comments Closed
“IL CHRISTO PASSOâ€
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Marzo, 2015 @ 6:23 amDetto altrimenti: tragedia sacra dl 1629, oggi by Alfonso Masi              (post 1984)
Post 1984, anno 1984 – Muore Enrico Berlinguer. Il 18 febbraio il secondo “uomo del destino†tale Craxi Bettino, firma il secondo concordato fra Stato e chiesa … il 18 febbraio, sette giorni dopo l’11 febbraio, quello del 1929, firmato dal “primo uomo del destinoâ€, tale Mussolini Benito. Io in Italtel, Milano.
Un amico, Alfonso Masi. Uomo di grande cultura e passione per la cultura. Ricerca, riesuma, studia testi antichi e non, li riduce a testi teatrali, ne cura la regia, li rappresenta. Ieri, nella bella Sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale di Trento, introdotta e presentata da Paolo Malvinni, funzionario dell’Ente ospitante, è andata in scena una tragedia sacra del 1629, il “Il Christo Passo†di Francesco Pona, medico e poligrafo (Verona 1594 – ivi 1655), membro dell’Accademia degli Incogniti di Venezia, scrisse romanzi, tragedie, commedie e La lucerna (1626), in cui finge che un’anima, reincarnatasi in una lucerna, gli narri strane e licenziose vicende; infine l’Antilucerna (1648) che racconta invece storie edificanti.
.
.
Le voci sono state di Mariabruna Fait, Chiara Turrini, Vito Basiliana, Alfonso Masi, Luigino Mongera, Fiorenzo Pojer, Michele Tabarelli – Interventi musicali di Angel, nativo di Cuba e residente a Cadine. I quali tutti hanno interpretato i personaggi di Cristo, Pietro, la Madonna, la Maddalena, Giuda, Giacomo, alcuni farisei, alcune guardie, alcuni aguzzini, Caifa, Anna, Pilato. Ed io? Io ho fatto il vil meccanico manzoniano, ovvero l’addetto alle “macchine†anzi alla “macchinaâ€, ovvero al computer per la proiezione delle immagini sacre che hanno accompagnato la recita, fra le quali quella del dipinto del volto del Cristo sofferente eseguito dal giovane pittore Bruno Fantelli (foto a lato).
.
.
.
Il valore dell’opera e della sua rappresentazione: il significato testimoniale, se così si può dire, ovvero la testimonianza dell’intensità della Pasqua come era sentita e vissuta nel 1600. Oltre a questa, una seconda testimonianza: quella dei tesori conservati nella Biblioteca di Trento, nascosti ai più, autentiche gemme che Alfonso, scavando nella miniera degli archivi, riporta alla luce a beneficio di tutti noi. Grazie quindi da tutti noi a tutti voi!
Comments Closed
QUELLE FRASI, DETTE A MEZZA VOCE O URLATE A GRAN VOCE …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2015 @ 1:48 pmDetto altrimenti: evvabbè, ma però (ma però) accà nisciuno e fesso …    (post 1983)
Post 1983, anno 1983 – Craxi al governo. Boom dei computer, definiti “macchine da calcolo” e quindi per venderli occorreva la licenza di “fornitore di attrezzature d’ufficio” e un negozio di almeno 200 mq di superficie, mentre il Francia e in Germania li vendevano al supermercato! Io dalla “piccola” Siemens Data Milano, passo alla grande Italtel Milano.
Dette a mezza voce
1) Ero Direttore di una grande Società , regolarmente invitato a partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione benchè ciò non fosse previsto (né peraltro nemmeno  escluso) dallo Statuto. Al mio fianco sedeva  il rappresentante degli azionisti di minoranza, persone che avrebbero voluto impadronirsi della maggioranza della società , conscio tuttavia che l’attuale maggioranza azionaria mai avrebbe accettato di perdere il proprio controllo (51%) sulla società . Costui era una persona assai importante, personaggio di fama internazionale, il quale assai raramente mi rivolgeva la parola: costui infatti parlava solo con Dio e pochi altri a Lui vicini. Un giorno, durante una riunione, quasi parlando di per lù (dal dialetto milanese; fra se e se, da solo), ma in modo che io potessi sentire, disse: “Io la vedrei bene quotata in borsa questa società …â€
Ed io (da finto) tonto, feci lo gnorri, feci quello che non aveva capito ma che invece aveva capito benissimo il messaggio subliminale: “Io mi lascio scappare un pensiero great, grande, importante: il direttore se ne innamora, lo copia, ci vuol fare il figo sopra, lo fa suo, divulga l’idea come sua … e se la società si quota in borsa i miei mandanti – pieni di soldi – con una bella OPA-Offerta Pubblica di acquisto – ne acquisiscono il controllo, magari anche solo con un 30%!†E invece, caro il mio azionista di minoranza, accà niusciuno è fesso!

Si vabbè, ma però …” – “Ma però non si dice” – “Ah già , devo dire solo ma” – “No, ma però va bene, sono le altre cose che stavi dicendo che non sono da dirsi!”-
2) Anche in certe sedi politiche. “Si, quella segretaria è brava, pensa ai contenuti, noi la sosteniamo, certo che però … la vera leadership …â€. basta una frase del genere per instillare il germe del dubbio e catturare all’amo persone distratte e/o senza esperienza. Ma per persone attente e con esperienza quelle parole sono un vero e proprio atto di accusa (alias di tradimento) di quella segretaria che si sta dichiarando di coadiuvare,  sono un preavviso che qualcosa bolle in pentola anche se “ancora non ve lo dico …” L’attuale simbolo del partito poi … quanti lo riconoscono? Vediamo un po’ se non sia il caso di cambiarlo …” Evvabbè … dico io … lasciamoli giocare con le parole, tanto anche in questo caso   accà niusciuno è fesso!
.
A casa. Mi vogliono vendere una enciclopedia: “Ma lei, gli scaffali, li vuole di legno bianco o naturale?” L’attenzione sul simbolo … No, scialla raga, calma ragazzo, io è proprio “quella l’enciclopedia” che non desidero acquistare”..
Urlate a gran voce
Avete notato i cagnolini? Più sono di stazza piccola, più abbaiano ringhiano, salvo essere lesti a ripararsi fra le gambe del padrone alla vostra prima reazione. E così fra le persone. Più uno è piccolo (e non mi riferisco alla statura, per quanto … a Roma, uno in particolare …), più uno è “nenti ammiscatu con nuddru” (dialetto siciliano: “niente mescolato con nessuno”), tanto più costui - cane o persona che sia – abbaia, urla, grida o anche se fa chiasso, tanto più comunque  vi aggredisce, come per  dire al suo padrone “Vedi come come attacco li inimici tui? Io sì che sono bravo e fedele … “
Comments Closed
RAI TRENTO, AGENZIA DELLE ENTRATE DI TORINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2015 @ 9:42 amDetto altrimenti: e parliamone …  quando le cose funzionano bene!  (post 1982)
Post 1982, anno 1982 – Pio La Torre assassinato. Il generale Dalla Chiesa anticipa il suo arrivo in Sicilia. Io lavoro in Siemens Data a Milano e abito a Monza. mi “sacrifico” e passo due mesi sul Chiemsee a studiare tedesco (Siemens hat alles bezhalt!)
- Nella seconda casa il canone RAI non è dovuto.
- Per un certo periodo, in occasione del suo trasloco, mia suocera ha risieduto nella mia seconda casa. In questo caso il canone RAI  è dovuto. Io l’ho pagato.
- Successivamente, quando mia suocera non è stata più residente nella mia seconda casa, mi sono dimenticato di interrompere i pagamenti.
- Me ne sono accorto dopo anni.
- Ho chiesto il rimborso tramite RAI Trento -gentilissima Sig. a Monica. (Ufficio Abbonamenti).
- Dopo poco più di un mese ricevo dall’Agenzia delle Entrate di Torino l’avviso che mi stavano spedendo l’assegno (oltre €1.000,00)  di rimborso.
- Ricevo l’assegno.
Una considerazione e due ringraziamenti
- Oh, finalmente qualcosa che funziona, e bene, sia persone che uffici pubblici!
- Grazie alla Gentilissima Sig.a Monica di RAI Trento per le precise indicazioni.
- Grazie all’Agenzia delle Entrate di Torino che NON mi ha chiesto copia dei pagamenti da me effettuati (non li avrei mai potuti  ritrovare!) ma che ha verificato nei suoi conti.
IL LEADER E I SUOI SEGUACI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Marzo, 2015 @ 9:28 amDetto altrimenti. una piccola analisi pscicologica delle diverse figure …. (post 1981)
Post 1981, anno 1981 – Nasce mio figlio Edoardo. Vengo promosso e trasferito da Stet Torino a Stet Roma: rifiuto (errore). Vengo trasferito a   Milano (Siemens) – Non passa l’abolizione della legge sull’aborto – Si registrano i danni dello spopolamento del sud, delle campagne e della piccola media impresa a fronte del gigantismo di alcune grosse industrie.
Il leader “troppo leaderâ€, dotato di una (eccessiva) autorevolezza, esercita (troppa) autorità . C’è chi reagisce e cerca di creare una alternativa. C’è chi lo approva, sostiene o più spesso – nella speranza di trarne vantaggi – chi lo subisce.
.
Opportunismo?  Interesse? Pigrizia mentale? Sta di fatto che anch’io io sono rimasto affascinato da un leader, un leader del pensiero, uno fra i tanti, tale Josif Brodskij, premio Nobel russo per la poesia sepolto a Venezia, il quale all’inizio del suo libro “Il canto del pendoloâ€, (Ed. Adelphi), rivolgendosi ad un gruppo di universitari, dice loro “Diffidate dei pareri uniformi, delle masse osannanti, delle unanimità acclamanti, dei bilanci ben assestati, degli eserciti poderosi … se non altro perché dentro i grandi numeri più facilmente può allignare il maleâ€.
.
.
Trentoblog  ospita i miei post, qui a Trento, ovviamente! E a Trento, in Trentino, abbiamo l’ Autonomia Amministrativa. Autonomia che significa necessità – desiderio – volontà – capacità di autogoverno: un’Autonomia Amministrativa così marcata da essere anche Autonomia (quasi) Politica.  Mi sta bene, anzi, benissimo. Ma a monte vi è una ulteriore Autonomia, una “Autonomia pre-politicaâ€, quella del pensiero: autonomia di e del pensiero di ognuno anche rispetto al Leader-Pensiero, autonomia di pensiero che si manifesta attraverso una critica costruttiva, una analisi propositiva che vive di originalità , indipendenza, comunicazione, ovvero di communis actio – azione comune – dialogo bidirezionale e non di “vieni qui che ti dico come devi pensareâ€.
Comments Closed
RAFFAELE CANTONE IN TV
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Marzo, 2015 @ 8:51 amDetto altrimenti: a “Che tempo che fa”  ….    (post 1980)
Post 1980, anno 1980 – Prosegue il mio lavoro in STET, a Torino. Strage di Bologna e di Ustica. Da tempo, ormai, gli anni che “ricordo†qui sui miei post sono anni che ricordo personalmente! Al proposito due osservazioni:
- mi accorgo di capire a fondo aspetti significativi di quegli anni solo ora. In allora, infatti, la preoccupazione del lavoro, della “carriera†e della famiglia che cresceva occupavano troppo spazio della mia mente.
- Che succederà quando avrà superato il post n. 2015? Cosa dirò degli “anni futuri� Ci ho già pensato: farò come Orwell, me li inventerò!
Raffaele Cantone. Ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che faâ€, fra l’altro a presentare un suo libro. Avrei preferito di no. Che non ci fosse andato, il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione, a farsi intervistare da Fazio. No. Proprio avrei preferito che non si fosse mostrato, con la sua logica, il suo modo di ragionare, di essere. Non che ci sia nulla di male nella persona, anzi! Ma a mio sommesso avviso molto meglio sarebbe stato se Cantone fosse rimasto più “nascostoâ€, più enigmatico, meno “svelatoâ€, e quindi più imprevedibile e pericoloso per la malavita.
Mi vengono alla mente certe facce di iraniani. Qualche anno prima (del 1980) – s’era al tempo dello Scià – ero a Teheran per affari: trattavo con ministri e personaggi dell’alta finanza e industria locale, per offrire loro la vendita di piccole centraline solari da utilizzare a macchia di leopardo nel deserto, apparati costruiti in Italia da una importante Società del gruppo IRI che mi aveva conferito quel mandato. Ecco, le facce delle persone che avevo dinnanzi erano imperturbabili, imperscrutabili, non lasciavano trasparire emozione alcuna, nessun segno di approvazione, incertezza o contrarietà rispetto al progetto di cui si stava discutendo. Io non riuscivo a capire quale fosse il loro orientamento: ciò rendeva loro più forti nella trattativa e me più debole.
P.S.: il “paragone iraniano” di cui sopra non deve essere inteso nel senso che io, a Teheran, fossi la “malavita di turno” da combattere … per carità … ma solo nel senso del “valore, funzione e peso dell’imperscrutabilità ” di un interlocutore.
Comments Closed
LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO VABBE’, MA PAPA FRANCESCO, IERI, A SCAMPIA ……
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Marzo, 2015 @ 5:34 pmDetto altrimenti: L’espressione venne utilizzata da  Camillo Benso Conte di Cavour in occasione del suo primo intervento al parlamento del Regno d’Italia, il 17 marzo 1861, che portò alla proclamazione di Roma come capitale del regno. Secondo il suo pensiero il Papa doveva dedicarsi unicamente al potere spirituale dimenticandosi il potere temporale sui suoi possedimenti; ciò avrebbe permesso la convivenza fra Stato e Chiesa.          (post 1979)
.
Post 1979, anno 1979 – Il terrorismo imperversa. Inflazione al 22% – Stretta creditizia feroce. La SIP ha le tariffe bloccate dalla carenza del governo centrale e gli investimenti bloccati. La principale nostra SpA manufatturia, la Itatel (Ex Sit-Siemens), ha un magazzino  di invenduto pari al fatturato di un anno! Io, alla Finanza della Stet, registro costi effettivi annui del denaro anche al 35-40%. Ho proposto e formalizzato con la Comit Torino (Direttore Fausti) la prima operazione del mercato su accettazioni bancarie. Le banche intermediano molto, troppo dice taluno, ed hanno bilanci fa-vo-lo-si.  L’economia reale no.
.
Ripensiamo a quella frase. Cavour si preoccupava che la Chiesa non avesse il potere temporale sul territorio. Oggi Papa Francesco – da ultimo durante la sua visita a Scampia – cerca di indirizzare i comportamenti umani su di un piano (religioso che allo stesso tempo è anche un piano) sociale e civile, il che a mi avviso ne fa anche un ottimo “Capo Politicoâ€: “capo non di territori†ma “Condottiero delle mentiâ€, di tutte le menti, innanzi tutto di quelle laiche.
.
.
.
A cosa ci vuole condurre, infatti, Papa Francesco? All’accoglienza dell’altro; alla convivenza di tutti i popoli; al diritto al lavoro per tutti; alla lotta alla malavita. Ora, provate a dimenticare che Francesco sia un papa, il Papa: un politico che nel suo programma avesse l’accoglienza e l’integrazione dei popoli; lo sviluppo dell’occupazione in favore di tutti; la lotta alla malavita … be’ … quest’uomo non sarebbe un ottimo aspirante Capo Politico?
.
.
.
Quindi la frase  “libera Chiesa in libero statoâ€, ove sia detta altrimenti, oggi mi suona così: “Il libero pensiero di Papa Francesco conduce ogni persona al mondo ad uno stato di libertà innanzi tutto civile e laica â€.
.
.
Comments Closed
MUSICA A RIVA DEL GARDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Marzo, 2015 @ 7:43 amDetto altrimenti: gli “Amici della Musica†commemorano Ruggero Polito  (post 1978)
Post 1978, anno 1978 – aprile-maggio, rapimento di Aldo Moro e uccisione sua e della sua scorta.
A un anno dalla scomparsa del loro Past President, concerto presso la sala del Conservatorio Bonporti in Riva del Garda. L’ Associazione Amici della Musica, sodalizio presieduto per mezzo secolo dal compianto Ruggero Polito gli ha dedicato un concerto. Sala piena: molti gli amici di Riva e di Arco (il M° Giorgio Ulivieri, il M° Riccardo Giavina, il Professor Farina); molti quelli arrivati da Roma, Parma e Rovereto, fra i quali la Signora Amato, vedova del giudice Mario Amato vittima dei NAR,  (Ruggero è stato Presidente del locale Tribunale) e da Trento (Ruggero faceva parte del locale circolo culturale privato “ Accademia delle Museâ€), fra i quali il giornalista-storico Luigi Sardi e signora Daniela. Molti anche i giudici in servizio ed in pensione, fra i quali l’amico Piero Chiaro. Non sono mancati gli avvocati del Foro Roveretano, fra i quali l’ Avv. Ballardini e il Presidente dell’Associazione, Avv. Claudio Malfer. Presentazione e ricordo del Presidente dell’Associazione Franco Ballardini, dell’Assessore alle Attività Culturali del Comune Flavia Brunelli, del Sindaco Adalberto Mosaner. In sala, in prima fila, la moglie Maria Grazia e i cinque nipotini. Indi, le figlie Patrizia, Anna Carla, Elisabetta,  con i mariti ed i cinque nipoti.
Maria Teresa, una socia dell’Associazione,  lo ha voluto ricordare così:
La scomparsa di Ruggero Polito un anno fa (ma pare appena ieri) ha lasciato un vuoto così grande, che quasi nessuno in quel momento è riuscito ad esprimere i propri sentimenti. Oggi desideriamo ricordarlo attraverso una particolare vicinanza alla moglie Maria Grazia e alle figlie con le rispettive famiglie, con un pensiero ancor più intenso ai cinque nipoti, che adorava.
Ruggero era solare, aperto, entusiasta di tutto ciò che è cultura, arte, umanità . Era intellettualmente curioso nel senso più nobile del termine e lo manifestava con garbo e signorilità tali da far sentire importante chiunque gli fornisse qualche informazione o spiegazione. Infatti, pur avendo interessi e cultura enciclopedici, ascoltava con un’attenzione che si percepiva in modo palpabile e che faceva emergere la sua gioia nello scoprire ancora qualcosa. Sì, perché ogni scoperta – nonostante tale sua cultura – lo rendeva raggiante e ciò era visibile nel suo sorriso.
Ci sono tanti sorrisi, è sempre bello incontrare persone che sorridono. Ma il sorriso di Ruggero Polito era speciale, faceva star bene e non si può dimenticare. Come è tipico di molte persone che ricoprono ruoli prestigiosi, avrebbe potuto far sentire la sua importanza. Invece no. Ruggero era Presidente di Tribunale, ma aveva un’incredibile immediatezza nel rapportarsi con tutti, un’amabilità autentica, innata, perché la sua intelligenza, sensibilità e signorilità gli precludevano qualunque atteggiamento artificioso.
Chi lo conosceva bene sa quanto fosse sempre pronto ad ascoltare, aiutare, prendersi a cuore problemi e difficoltà di altri con disponibilità , gentilezza e vicinanza autentiche.
.
Oggi l’Associazione Amici della Musica, che Ruggero ha presieduto per mezzo secolo, gli dedica un concerto di violino e pianoforte: strumenti che egli suonava con amore, anzi con passione. Tutti sappiamo quanta parte della sua vita egli abbia dedicato con entusiasmo alla musica, oltre che alla famiglia e alla giustizia. Sono indimenticabili i sorrisi con cui Ruggero, terminata un’esecuzione, si rivolgeva a chi lo aveva ascoltato: erano segni di gioia intensa per aver fatto musica sì, ma anche e soprattutto per averla condivisa con familiari ed amici nelle frequenti riunioni anche conviviali che insieme a Maria Grazia gli piaceva organizzare a casa sua.
E’ bello ricordare infine la sua generosità anche nel sostenere giovani musicisti, dando loro la piena disponibilità dei suoi preziosi violini. Per questo la sua memoria sarà onorata se tutti noi continueremo a sostenere l’Associazione Amici della Musica che Ruggero tanto amava.
Mi piace pensare, e ne sono sicura, che tra poco, quando le note volteggeranno in questa sala, Ruggero sia qui e sorrida intorno a chi suona e intorno a noi.
Un  commosso applauso ha accolto queste parole.
Il concerto, organizzato grazie alla collaborazione e disponibilità della professoressa Marvi Zanoni di Rovereto: al pianoforte Gabriele Iorio, classe 1994, musicista trentino già pluri affermato. Al violino, Teofil Milenkovic, classe 2000, ovvero quindicenne! Senza assolutamente nulla togliere all’ottimo pianista, sia per l’età sia per il ruolo stesso dello strumento all’interno del concerto scelto il più giovane violinista ha  letteralmente rapitola platea. Figlio d’arte, ha già vinto quaranta premi internazionali. L’ultimo brano è stato eseguito dal violinista insieme al fratello minore Atanassie, undici anni, al violoncello.
.
.
Il programma eseguito:
- Tomaso Vitali (1663 – 1745), Ciaccona, per violino e pianoforte
- L. W. Beethoven, Sonata n. 8. Op. 30, n. 3
- Pablo de Sarasate (1844 – 1908), Zigeunerweisen
- Niccolò Paganini (1782 – 1840), I Palpiti, per violino e pianoforte
- John Williams (1922 – 1994), Schindler’s List Theme, per violino e pianoforte
- Niccolò Paganini (1782 – 1840), Capriccio n. 24 e Capriccio n. 11, per violino solo (in realtà , come ho detto, accompagnato dal violoncello del fratello minore Atanassie, di 11 anni!).
- .
.
Doppia emozione, quindi: il concerto, il ricordo. Un’occasione per sottolineare a tutti i presenti che il modo migliore per mantenere vivo il ricordo e l’affetto verso Ruggero è mantenere viva la “sua†Associazione, sostenendola con l’adesione, le sponsorizzazioni ma soprattutto con la costante presenza ai concerti che essa organizza.
Ruggero, napoletano d’origine, roveretano di “Presidenza” (del Tribunale), non ha voluto lasciare Riva del Garda, dove era stato Pretore, Riva del Garda, la sua patria d’elezione, città alla quale è stato molto legato per tanti aspetti, città alla quale ha dato molto, città che sicuramente gli deve molto.
Grazie, Ruggero!
Oggi, domenica 22 marzo 2015, ad ore 10,30, nella Chiesa Arcipretale di Riva del Garda, S. Messa di commemorazione.
.
.
LA CINA E’ VICINA (ALLA PIRELLI)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Marzo, 2015 @ 2:29 pmDetto altrimenti: sempre più vicina, in automobili con pneumatici Pirelli!   (post 1977
Post 1977, anno 1977 – Primo processo a politici, per corruzione. Le BR imperversano.
Bank of China a Milano, Via S. Margherita 14/16. Â Dagong Europe, l‘Agenzia di rating cinese a Milano, Via dell’Orso, 8. Ora sentiamo che la Cina si compera (il pacchetto di controllo di maggioranza relativa de) la Pirelli dal Signor Tronchetti Provera.
Su quali aspetti dobbiamo fare un po’ di attenzione? Ci provo:
- Se io ho la maggioranza di una Spa e la vendo (a caro prezzo) ad un terzo, i miliardi del (caro) prezzo non vanno “dentro†la società , ma nelle mie tasche.
- I denari freschi “entrano nella società †solo se qualcuno (in questo caso dall’estero) sottoscrive un aumento di capitale della società (il che in questo caso non è escluso che avvenga, in parallelo alla cessione di azioni dalla finanziaria di Tronchetti Provera a quella dei Cinesi).
- Altri azionisti del pacchetto di controllo sono due importanti banche italiane. Qual è il loro ruolo nell’operazione?
Se io ho la maggioranza di una finanziaria che possiede la maggioranza di … etc., alla fine io possiedo solo una minima parte del capitale sociale della società controllata (quella operativa), ma ne ho il comando, che poi è l’effettivo oggetto del desiderio dell’acquirente.- Per fare tutto ciò occorre tener conto della eventualità “tecnica†del rischio di  infrangere la legge italiana contro il rialzo artificioso delle quotazioni di borsa. Ecco che però si può sospendere la quotazione in borsa per un certo periodo …
.
Bisogna essere specifici ed attenti: l’Italia attira capitali esteri per incrementare l’attività di società che sono e restano italiane, oppure attira soggetti esteri che si comperano le nostre società ? Storicamente direi che siamo di fronte ad una “colonizzazione di ritorno”. Infatti, i Portoghesi sono stati i primi colonizzatori e nel 1850 noi Europei abbiamo fatto ben due guerre alla Cina (le cosiddette guerre dell’oppio), “rea” di non volere più importare l’oppio che la GB faceva coltivare ai propri schiavi (“coolies”, fa più fine …) nella sua colonia India. Oggi, le ex colonie portoghesi si stanno comperando le Spa del Portogallo, e la Cina …





















![th[4]](http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/wp-content/uploads/2015/03/th4.jpg)
![th[2]](http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/wp-content/uploads/2015/03/th21-150x150.jpg)









