LA POLITICA DEL CUCULO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Aprile, 2015 @ 12:48 pm

Detto altrimenti: no, non il film del 1975 “Qualcuno volò sul nidi del cuculo” … no, bensì “ Qualcuno lavorò per il nido del … cuculo” …                                             (post 1996)

Post 1996, anno 1996 – Mucca pazza.

Cuculo in nido altrui

Cuculo in nido altrui

“Romagna”, di Giovanni Pascoli:  “… ch’io non ritrovi nella mia verzura / del cuculo ozioso i piccolini …” Cuculo ozioso? Perché mai? E’ presto detto. Il cuculo è infatti noto per la sua peculiare caratteristica del parassitismo di cova. Esso consiste nel deporre il proprio uovo all’interno del nido che altri uccelli, con grande impegno  molte giornate di lavoro, hanno costruito. La femmina del cuculo  infatti depone un solo uovo in ogni nido (altrui) da aprile in poi per un totale di circa quindici-venti uova, le quali  tutte somigliano molto a quelle della specie “ospite” da lei stessa scelte come “balie di cova e allattamento”. Alla schiusa, che di norma avviene dopo circa dodici giorni, il piccolo del cuculo, con l’aiuto del dorso, si sbarazza delle altre uova non ancora schiuse presenti nel nido rimanendo quindi come unico ospite del nido. I genitori adottivi vengono ingannati da questo comportamento e nutrono il cuculo come se fosse un proprio nidiaceo per due-tre settimane.

Cuculo ozioso? Senza nulla togliere al Pascoli io preferirei definirlo “cuculo politico”, non vi pare?

 

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…NUN KLINGEN SIE WIEDER!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Aprile, 2015 @ 7:54 am

Detto altrimenti? “Oggi riprendono a suonare … gli antichi strumenti musicali!”                 (post 1995)

Post 1995, anno 1995 – Il centro destra vince i sondaggi, il centro sinistra le elezioni.

thJTJPYTY8Stefania Neonato, pianista e fortepianista internazionale, insegnante di fortepiano alla Hochschule di Stoccarda, è la figlia di Mirna Moretti, Mirna, nata a Merano “ma” residente a Trento, Mirna … mia collega blogger “Tra un libro e l’altro” (www.trentoblog.it/mirnamoretti), mia “madrina” di blog nel senso che fu lei ad indicarmi all’editore Andrea Bianchi, collega nel circolo culturale privato Accademia delle Muse, Mirna gestore (o devo dire  gestrice?) del Gruppo di Lettura “LibrIncontri” presso il Cafè de la Paix a Trento, “gemella amicale” di mia moglie Maria Teresa … insomma, la presentazione è un po’ lunga ma chevvolete, lasciatemi questo spazio, le Donne (Dominae) citate se lo meritano tutto! Ma veniamo all’oggetto del post.

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Una grande serata di piccoli pianoforti

Ora suonano di nuovo. Chi? I vecchi … anzi, “antichi” strumenti musicali, fra i quali il fortepiano. “Fortepiano”? Per non ripetermi vi invito a rileggere i miei due post del 26 gennaio 2012: per trovarli, nel riquadro sotto il mio curriculum cliccate “fortepiano”. Ma perché un titolo in tedesco? Perchè Stefania suonerà il fortepiano nientepopodimenoché al MUSIKVEREIN di Vienna, sì … quell’Auditorium nel quale si tiene il famosissimo Concerto di Capodanno! E suonerà nel corso della manifestazione “Gesellschaft der Musikfreunde in Wien” (8-28 aprile 2015). In particolare Stefania suonerà il 17 aprile, con inizio alle ore 19,30 nella Glaeserner Saal, all’interno del concerto “Ein grosser Abend der kleinen Klaviere”. Saranno eseguite musiche di Ignaz Assmayer, Muzio Clementi, Graf Moritz von Dietrichstein, Josiph Haydn, Lorenz Schneider (riscritture di Mozart), Franz Schubert, Georg Christoph Wagenseil u.a..

Solo un brevissimo accenno allo strumento, “nonno” dei pianoforti. Costruito interamente in legno, di dimensioni ridotte, non ha la “potenza” del moderno pianoforte costruito per riempire con il suo suono grandi sale. Infatti, all’interno della cassa metallica di ogni pianoforte, le numerose corde metalliche sviluppano, nel loro insieme, una tensione di alcune tonnellate (sic) che – se non altro-sarebbe inimmaginabile pretendere che potesse essere sopportata dall’esile struttura in legno del fortepiano.

Der wiener Musikverein

Der wiener Musikverein

A differenza del suono del pianoforte che cala progressivamente dando il tempo alle onde sonore di riempire una grande sala ed allo stesso tempo consentendo alle singole note di “mescolarsi” fra di loro, il suono del fortepiano è più “individualista”, ogni nota vive più di una vita sua propria ed inoltre cala subito di intensità per poi sfumare nella sua parte terminale: il che risponde alla sua missione di strumento per piccoli ambienti, quelli nei quali nei secoli passati si faceva musica. Questa sua “brevità” sonora richiede una minore pressione sul tasto – che fra l’altro ha una corsa più breve del tasto del pianoforte – e quindi una maggiore sensibilità del fortepianista, che deve calibrare la pressione delle dita all’interno di un arco spaziale e sonoro molto più ristretto.

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Francesco Antonio Bonporti ne sarebbe sicuramente felice …

Concludo con due domande

  • Qual è l’importanza del fortepiano? Rispondo: quella di farci “sentire” la musica d’un tempo eseguita con gli strumenti di quel tempo.
  • Perché mai i nostri talenti migliori devono andare ad insegnare a Stoccarda per poi suonare a Vienna? C’è un Corso Permanente di Fortepiano fra gli insegnamenti del Conservatorio Bonporti di Trento? Rispondo: non lo so davvero.
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LUNEDI’ DI PASQUA A MALGA ZAMBANA IN PAGANELLA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Aprile, 2015 @ 1:55 pm

Detto altrimenti: sul finir della stagione sciistica                                  (post 1994)

G. Leopardi, autore della poesia originale (A Silvia)

G. Leopardi, autore della poesia originale (A Silvia)

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Post 1994, anno 1994 –  Silvio, rimembri ancora / quel tempo della tua vita mortale, / quando beltà splendea / negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, / e tu, lieto e pensoso, nel limitare / dell’agone politico scendevi?  -  Oddio, che splendesse “beltà” … ci sarebbe da ridire, ma chevvolete, non ho trovato una strofa migliore di questa …

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Aprile. Cima Paganella con vista Lago (di Garda)

Evvabbè, anche ‘sta mattina, dopo avere scritto un paio di posts (che buffo scriverli al plurale, con la “s” finale … è un po’ come dire che “in quella strada ci sono due bars”) ho fatto una puntatina a sciare  in Paganella … za che l’è pagià … nel senso che ho l’abbonamento … così, per salutarla, visto che nei tre giorni pasquali starò in famiglia. Neve ce n’è ancora, soprattutto sulle piste alte, solo che il vento da nord dei giorni scorsi ha ghiacciato qualche tratto tal che conviene iniziare a sciare alle 09,30. Ma io, nei secoli fedele alla prima cabinovia, ho iniziato alle 08,30! Ma quand’è che ti calmi, dice mia moglie. Che dire? Quest’anno è nevicato molto meno del precedente, abbiamo iniziato 15 giorni dopo e terminato 15 giorni prima, ma tant’è … non vi dico quanti giorni ho sciato perché … perché mi vergogno un poco!

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Oggi, comunque, ultimo saluto alla montagna che pu bele no ghe n’è … con una sosta a salutare Mirco & C., il nuovo (rispetto all’anno precedente) gestore della mia malga preferita, la Malga Zambana, vista Brenta. Mirco mi ha inviato alla festa sci-gastronomica del lunedì, ma io sarò con gli amici FIAB Trento alla prima pedalata della stagione nella Busa del Garda. Lo so che mi perderò qualcosa di buono, ma FIAB è FIAB!

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A proposito, non siete (ancora) iscritti alla FIAB? Male, male ragazzi, non sapete cosa vi state perdendo: andate un po’ a vedere sul nostro sito www.slowbiketrento.xoom.it e vedrete! Cosa? Che dite? Non siete “gran pedalatori”? Nessun problema: infatti la nostra è una associazione culturale, non sportiva tipo quelli che guai a non arrivare primi … E allora dai, vi aspettiamo!

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BUONA PASQUA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Aprile, 2015 @ 5:44 am

Detto altrimenti? Buona Pasqua!          (post 1993)

Post 1993, anno 1993 – Sfida Fini-Rutelli? Il già craxiano Berlusconi appoggia Fini e lo sdogana: quo vadis, Silvie?

Amiche lettrici ed amici lettori, brevissimi auguri di una Buona Pasqua:

  • thY3H4B5TGdi Resurrezione per i credenti in una Religione che è Creazione e Resurrezione;
  • di “resurrezione della ragione umana” per tutti, credenti e non, innanzi tutto per una resurrezione della pace nel mondo; quindi per una più equa distribuzione delle risorse mondiali; infine per un maggiore rispetto della natura. Ecco, mi sono chiesto quali avrebbero potuto essere le mie tre più avvertite priorità … L’elenco intero poi sarebbe lungo, ma ho preferito concentrarmi sulle “prime priorità”…

Riccardo

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INTRAPRENDENZA TONALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Aprile, 2015 @ 3:32 pm

Detto altrimenti: un possibile, doveroso progetto trentino    (post 1992)

Post 1992, anno 1992 – Tangentopoli e mani pulite … Io partita IVA a Trento:  P,  AD e consulente  di SpA varie

Il governo della Provincia Autonoma di Trento ha dichiarato che vuole razionalizzare le singole aree sciistiche del Trentino. Ed allora, si potrebbe iniziare dal comprensorio Passo del Tonale – Ponte di Legno  …

 

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Bruno Kessler

29 anni fa. Io, Direttore della Finanziaria ISA-Istituto Atesino di Sviluppo SpA, Trento (Presidente Sen. Bruno Kessler), proprietaria (fra la tantissime altre SpA) delle due principali società impiantistiche del Passo del Tonale, la Sirt e la Grandi Funivie Passo Paradiso. Leggete il mio post del 4 luglio 2012 “Trento ai tempi del senatore Buno Kessler …”. All’epoca, nel mio ruolo (aggiuntivo) di Presidente delle due SpA, salvai letteralmente quelle società e quella economia dal fallimento. E scusate se quel “grazie” me lo dico da solo, visto che “la riconoscenza è la speranza di avere nuovi favori”. Ma perché in ogni caso “me lo dico”? In realtà perchè oggi – avvertendo certi rischi – voglio fare un gioco: immaginare che io sia ancora il Presidente della Carosello Tonale SpA, società che creai per la ristrutturazione del sistema funiviario, oggi l’unica SpA trentina del Passo e che oggi avverto essere “a rischio” (le altre due sono bresciane. la SIRT e la Sinval.

Fatturato, risultati economici annui, varie ed eventuali

  • Carosello Tonale, pubblica trentina, fattura circa 6,5 milioni di euro, risultato in lieve perdita
  • SIRT, pubblica bresciana, fattura circa 7,0 milioni di euro, risultato + €500.000,00
  • Sinval, privata bresciana, fattura 2,5 milioni di euro l’anno, non conosco il risultato economico.
  • Ponte di Legno-Temù, 20.000 posti letto
  • Passo del Tonale, 5.000 posti letto
  • Altitudine massima servita da impianti lombardi (Corno d’Aola): m. 2100
  • Altitudine massima servita da impianti trentini (Presena): m.3.000.
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In discesa dal  Bleis: la nuova cabinovia salirebbe a destra della foto. Le seggiovie trentine salgono a sinistra.

Attenzione! La SIRT deve il suo utile ad un fatturano atipico  a 3 (presto 4) centraline idroelettriche che le danno dai 1,8 ai 2,4 milioni di euro di ricavi e quindi un buon utile, tale da consentirle di programmare nuovi investimenti rilevanti, ad esempio una nuova cabinovia che affianchi (mettendole in crisi) le due seggiovie in linea  del Bleis di proprietà della trentina Carosello. Infatti, ipotizzando un investimento di €15,0 milioni, un mutuo bancario trentennale al 3% comporterebbe una rata annua di €742.000,00 assolutamente sopportabile già oggi e ancor più un domani, quando la cabinovia sottrarrà clientela alle due citate seggiovie trentine.

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Da qui (i  3000 metri del Presena), al Passo Paradiso laggiù in alto a destra nella foto (2650 m.),  la nuova cabinovia trentina

E la Carosello, come andrebbero le cose per la Carosello? Io dico maluccio, perché essa si dovrà far carico degli ammortamenti ed interessi conseguenti alla nuova funivia che sta costruendo dal Passo Paradiso alla Presena (foto a lato) la quale potrà anche raddoppiare gli incassi dell’attuale coppia seggiovia-sklift, ma tali doppi ricavi mai potrebbero pareggiare i citati ammortamenti ed interessi ed inoltre il calo del fatturato delle due seggiovie Bleis sottratto dalla nuova telecabina parallela della SIRT. A quel punto la Carosello andrà in perdita e  potrebbe diventare facile perda di acquirenti bresciani, o potrebbe essere costretta ad accettare la fusione nella SIRT a condizioni non vantaggiose per la popolazione trentina del Passo e per la politica e l’immagine della Provincia Autonoma di Trento.

E allora ecco cosa penserei  oggi se io fossi ancora Presidente della Carosello Tonale SpA, Società da me inventata e costituita, della quale mi inventai anche il nome. Cosa farei? Proporrei oggi a SIRT (Sinval a rimorchio) la fusione delle tre società, garantendo con golden shares, patti parasociali e attenta strutturazione dello Statuto,  un equilibrio nel governo dell’insieme, magari prevedendo che la gestione operativa e gli investimenti ordinari fossero demandati a persone locali. Sul piatto delle trattative – oltre al peso dell’immagine ghiacciaio – metterei anche – a fronte della nuova cabinovia del Bleis che sostituirebbe le due seggiovie – il trasferimento dei due impianti trentino sostituiti a  collegare il Bleis con la zona impianti trentini Valbiolo (tre seggiovie), creando in tal modo un nuovo anello della catena del Carosello-Circuito del Passo del Tonale-Ponte di Legno. Ed insieme, Trentino e Lombardia, ad attivare fondi interregionali Interreg.

Presena: oggi da Passo Paradiso a qui in seggiovia e poi  su con le ancore ...

Presena: oggi, da Passo Paradiso a qui in seggiovia e da qui in  su con le ancore …

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In caso contrario gli sforzi sostenuti nei tanti decenni trascorsi da privati trentini e dalla Provincia Autonoma di Trento per il mantenimento e potenziamento del ghiacciaio Presena, fra non molto potrebbero tornare utili solo alla componente bresciana. E la politica trentina, a quel punto, non potrebbe far altro che piangere sul latte versato.

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Per maggiore chiarezza: fusioni societarie “ex post” oppure “ex ante”? La razionalizzazione annunciata dalla Provincia Autonoma di Trento non potrebbe limitarsi a fusioni ex post, per ridurre costi gestionali o per unire SpA in utile a SpA in perdita, bensì dovrebbe “giocare d’anticipo”, promuovendo, come nel caso del comprensorio Passo del Tonale-Ponte di Legno, fusioni societarie “ex ante”, ovvero mirate all’obiettivo della indispensabile programmazione e realizzazione coordinata degli investimenti, massimizzando la loro “resa” economica e funzionale.

 

 

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PRIMAVERA TRENTO-BOLOGNA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Aprile, 2015 @ 6:35 am

Detto altrimenti: un altro fotopost                                         (post 1991)

Post 1991, anno 1991 – Guerre in Kwait, Iraq, Jugoslavia … Io a Trento, Marangoni Holding SpA: da VDG a partita IVA.

Questa volta le foto sono mie, scattate da un non-fotografo (v. post precedente) con un telefonino Nokia.

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Primavera appena fuori Trento, sulla destra Adige, subito dopo Ravina, verso sud.

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Trento la Bella, in centro …

 

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A pranzo da mio figlio Edoardo, a Bologna (cucina lui!)

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Con questo vino (va servito freddo), che assomiglia al nostro Lagrein kretzer

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Fiori immortalati a passeggio (per smaltire il pranzo delle foto precedenti!)

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Bologna, parchi urbani: sentieri dopo la tempesta di vento

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Da Cima Paganella verso il Garda

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Tempesta di vento? In Paganella, raffiche a 50 nodi! A quanti kmh corrispondono? Fate voi il calcolo: un nodo è un miglio all’ora ed un miglio è circa 1850 metri …

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Il volo del gazebo dal palazzo di fronte, a sinistra!

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Tempesta di vento? In città …

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FOTOPOST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Aprile, 2015 @ 5:36 am

Detto altrimenti: foto senza parole    (post 1990)

Post 1990, anno 1990 – Festa per il crollo del muro, paura per l’arrivo della Guerra del Golfo, la Chimica diventa pubblica, Gardini incassa oltre 4.000 miliardi ma poi si suiciderà, la Mondadori a Berlusconi, Craxi sovrintende. Io da Milano, Estero Imprese SpA a Trento, VDG Marangoni Holding SpA.

Il mio amico Lugi Gino Zullo. Mi ha regalato una serie di scatti alle “papere del Fersina” che lui,  fotografo in pensione, cattura mentre passeggia con il suo cagnotto. Siamo a 900 metri da Piazza del Duomo: che città, questa Trento!

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ANTOLOGIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Marzo, 2015 @ 2:05 pm

Detto altrimenti: anzos legein; florilegio; raccolta di fiori … mazzo di di fiori d’ogni tipo!   (post 1989)

Post 1989, anno 1989 – Cina, Piazza Tiennamen – Berlino: il muro cade. Io a Milano, Estero Imprese SpA, Amministratore Delegato.

Trento: Polizia Locale e le rotatorie. L’automobilista che sta per entrare in una rotatoria deve dare la precedenza a chi l’ha già impegnata. Tuttavia molti automobilisti non rispettano questa norma del codice della strada. Una per tutte: Trento, oggi 31 marzo 2015 ore 08,00. Provengo lungo la Via De Gasperi direzione nord, arrivo alla rotatoria, la impegno per mezzo metro. Un flusso ininterrotto di auto proveniente da sinistra (da nord) vicinissime le une alle altre, velocissime quasi a formare un treno, continuano a non concedermi la pur dovuta precedenza. Ne lascio passare una decina, poi mi decido e avanzo di un poco, segnalando con il lampeggio il mio diritto di precedenza: rischio di essere investito da un’auto (che è entrata in rotatori alcuni minuti dopo di me!) e  sono investito dagli insulti di chi la stava guidando. Lo stesso problema si pone a Piazza Venezia, alla rotatoria sul Fersina, etc..

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Andare in strada a farsi il ….? Quando mai!?

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Ho appreso che Roma ha circa 6000 (6000!) Poliziotti Urbani e che nelle ore di punta sono in servizio sulle strade ben 150 (150!). Mi domando: quanti  ne ha Trento? Quanti sono in servizio sulle strade (alle rotatorie in primis!) nelle ore di punta?

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Pilota suicida su aereo tedesco. Per fortuna non era italiano, altrimenti li avremmo sentiti quei tedeschi!. Io ho la patente auto mod. B+E, ovvero auto + rimorchio. Ogni tot anni mi fanno la visita medica di controllo … e i risultati vanno direttamente alla motorizzazione civile …

CONCORDIA, un nome, una garanzia: dalla nave alla cooperativa rossa che aveva il nero … e che andava in vacanza a Ischia, per realizzarle la rete del gas metano: nove arresti … o undici?

Corruzione: adesso si stabiliscono pene più severe, prescrizioni più lunghe … Ma una revisione delle regole colabrodo che a monte consentono di delinquere … no? Non si diceva che era meglio prevenire che reprimere?

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Inciviltà urbana. Senza parole, basta la foto accanto.

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Pietro Mennea. Ho visto la fiction TV. bella. Volendo, si può. Un mio amico, gamba lesionata dalla polio. Ha vissuto per anni con pesi da sub legati alla gamba. Ora è maestro di sci.

Un mio amico si è sfogato con me. Lui e un partito politico. Molte riunioni per raccogliere le idee per la campagna elettorale (comunali). Nell’ultima riunione  – bontà sua – fa la sua comparsa il coordinatore cittadino e avverte che il programma lo sta facendo lui in separata sede. A saverle le robe … dice il mio amico … tutte quelle sere avrei fatto altro …

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Edilizia antica, di ieri, di oggi: tre palazzi in fila da sinistra a destra … excelsior, sempre più in alto (v. foto accanto).

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CARLO FIERENS ALLA CHITARRA CLASSICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Marzo, 2015 @ 1:34 pm

Detto altrimenti: un amico … cliccate un po’ il suo nome qui sul mio blog e vedrete …  (post 1988)

Post 1988, anno 1988 – “Italia sole mio, spaghetti, fanculo, tangenti” le prime parole che un turista straniero impara quando arrivava qui da noi

.13 OTT 2012 (1),.

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Un amico, lo confesso. Io ve l’ho già “raccontato” ma ora lo ri-racconto. Trent’anni o giù di lì, che a me piace presentare come “affermato chitarrista classico a livello internazionale”. Non dico a bella posta “giovane chitarrista … ma già affermato …”, perché a trent’anni si è già pienamente maturi e Carlo lo è anche professionalmente. Che poi frequenti corsi di specializzazione a Trento e negli USA, è un di più, è un volere continuare a perfezionarsi  un modo per farsi conoscere.

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Oggi ha suonato  nella sala della Filarmonica di Trento, illustrandoci ed eseguendo brani di H. Villa-Lobos (1887-1959); Giulio Regondi (1882-2000); Ginastera (1917-1983); A. Barrios (1885-1944); F. Tarrega (1852-1909). Bis: una dolcissima canzone venezuelana.

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Con la Signora Maria Carla Mihelcic

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Carlo. Nonno (e cognome) fiammingo (si pronuncia Firens); padre soprattutto argentino discepolo di Andrés Segovia (!); lui nato ligure. Sala stracolma, applausi a  non finire! La chitarra … pochi sanno che Paganini ha iniziato con la chitarra, come compositore e chitarrista! E Carlo – per fizio – ha riscritto alcuni suoi capricci adattandoli alla chitarra, così, tanto per fare un omaggio ad un chitarrista così famoso ma poco conosciuto come tale.

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Con la pianista Cristina Endrizzi

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In sala, fra gli altri, la Signora Maria Carla Mihelcic, la mamma del celeberrimo violinista Teofil Milenkovic (15 anni!) e del più giovane violoncellista Atanassie (11 anni!): vedi qualche post fa alla voce “Musica a Riva”. Presente anche la Presidente dell’Accademia delle Muse, professoressa (di pianoforte) Cristina Endrizzi (già, perché Carlo è anche membro di questo circolo culturale privato).

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APPLAUSI!

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Subito dopo il concerto, Carlo è ripartito per la Liguria. Noi lo aspettiamo a braccia aperte! Carlo, Trento is your home too! Carlo, anche Trento è casa tua!

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CONCERTO FIAB DI PRIMAVERA. FIAB MA NON SOLO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Marzo, 2015 @ 9:23 pm

Detto altrimenti: quando si incontrano culture diverse …    (post 1987)

Post 1987, anno 1987 – Italia governo Goria – Opinione pubblica contro il nucleare. Io, Direttore dell’ISA-Istituto Atesino di Sviluppo SpA, Trento, presidente il Sen. Bruno Kessler.

 

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FIAB: salute, cultura, ambiente, amicizia a … pedali!

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Cultura =  insieme di conoscenze. I soggetti della cultura: FIAB, Federazione italiana Amici della Bicicletta – Accademia delle Muse – SOSAT – Associazione Ars Modi

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Monika Giacomozzi, Edoardo Bruni, Cristina Endrizzi, Guglielmo Duman, Tino Sangiorgi

Molti soci FIAB sono anche Accademici  dell’Accademia delle Muse e viceversa. Molti sono anche soci SOSAT. Tutti vanno ai concerti di Edoardo Bruni (Ars Modi). Ed allora la FIAB (Presidente Guglielmo Duman) chiede a Cristina Endrizzi (pianista, Presidente dell’Accademia delle Muse) di tenere un concerto pianistico (il concerto della primavera FIAB)  nella sala della SOSAT messa a disposizione grazie all’iniziativa del tri-socio dei tre sodalizi Tino Sangiorgi (Buon compleanno “tondo”, Tino!), potendo suonare su un pianoforte a coda messo a disposizione dal Prof. M° Edoardo Bruni.

Tutto qui.

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Cristina illustra i vari brani che eseguirà

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Cristina esegue brani di Haendel, Mozart, Chopin, Rjmsky Korsakov, Jann Tiersen, G. Verdi, Monti. Applauditissima, con fiori offertile dalla Vicepresidente Fiab Monika Giacomozzi.

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Alessandro Bezzi

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Indi il Dr. Alessandro Bezzi  (SOSAT) ci intrattiene con una bella conferenza-proiezione sulla Fioritura di primavera, illustrandoci le qualità delle “nosse piante” officinali, edule, velenose. Amante della natura, gran camminatore, ha colto le meraviglie delle sassaie, dei prati incolti, dei rovi … piccole gemme nascoste, spesso trascurate e che invece costituiscono un tesoro inestimabile di varietà naturali.

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Edoardo Bruni

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Ancora, il M° Prof. Edoardo Bruni ci anticipa che il 18 aprile ad ore 18,00 in quella stessa sala, terrà un concerto per  pianoforte (Bruni) e armonica a bocca (Albertini), con musiche di Morricone, Bruni, Piazzolla, nell’ambito dei concerti organizzati dalla Associazione Ars Modi  www.arsmodi.it

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13 OTT 2012 (1)

Carlo Fierens

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Infine, con io stesso  ricordo che martedì prossimo ad ore 09,00 presso la sala della Filarmonica  Trento, si terrà il concerto del nostro collega Accademico, il chitarrista classico Carlo Fierens, freco fresco di  ritorno dagli USA.

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Applausi SOSAT

Che dire? Viribus unitis, a forze ed entusiasmi riuniti, queste “presenze incrociate” di interessi inizialmente diversi, si fondono in un comune sentire, in uno splendido zusammen sein, un essere insieme, una “comunicazione” pura, communis actio, sensibilità comune: la bellezza di scoprirsi reciprocamente interessati ed amanti delle conoscenze praticate da ognuno e di quelle che altri ti conducono ad gustare. Traducendo il tutto in termini di comunicazione moderna, potremmo dire che i diversi hardware sono gestiti da un software comune: la reciproca attenzione e disponibilità, ingredienti che animano una Associazione di secondo livello, una Associazione di Associazioni, l’   “Associazione dell’Amicizia e della Cultura Trentina”!

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