PARTITO TERRITORIALE, OBIETTIVI DELLA POLITICA, AUTONOMIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Giugno, 2014 @ 1:56 pm

Detto altrimenti: riflessioni  geopolitiche sul Trentino delle Valli e delle Città  (post 1552)

C’è chi afferma: “Il partito territoriale siamo noi. Gli altri no”. Al che mi “scappa da scrivere” quanto segue: porre l’ aut-aut fra due sole soluzioni, la nostra e quella degli “altri” non vuol dire fare politica. La politica non è il “governo del vincitore”, non è “la maggioranza comanda”, non è “io ho ragione gli altri torto”. La politica è compromesso, comunicazione, dialogo, ascolto. L’ aut-aut è inoltre anche pericoloso, in quanto conduce all’affermazione di una sola idea, e cioè alla dittatura palese od occulta.

Ma torniamo a noi. Partito Territoriale … questo sconosciuto. Quando e perché un partito si può a buon diritto chiamare “territoriale”?  Risposta:  Quando quel partito esiste solo in quel territorio, direte voi. Va bene, dico io ma non basta. Infatti aggiungerei: “… e quando utilizza i consensi ricevuti a vantaggio del territorio”. Ora, nel passato i nostri bilanci provinciali erano in continua aumento e il problema soprattutto era un problema distributivo (1). Oggi i bilanci si stanno riducendo. Il problema è ancora – in parte – distributivo, ma in parte sempre più crescente è anche:

  • difensivo nei confronti di Roma, per evitare ulteriori tagli;
  • produttivo locale, nel senso di investire sulla capacità locale di produrre ricchezza per  l’oggi e per il domani.

Chiarito ciò, provocatoriamente mi domando:  la nostra “produttività futura e necessaria” si ottiene  con la distribuzione di contributi a pioggia, compresi quelli per le feste di paese nelle valli, oppure con il destinare quelle risorse alla formazione, alla ricerca, alla innovazione? Inoltre, gli obiettivi della politica di un partito “territoriale” devono essere calati dall’alto o nascere dalla base? (E ci risiamo con il pericoloso aut – aut! ). Ragazzi, ora vi indico la possibilità di una soluzione  “terza”  rispetto alle due prospettate.

 Politica del territorio calata dall’alto: ben che vada, in quanto necessariamente prospettica, spesso non è capita dalla popolazione la quale si aspetta risultati immediati. Quindi chi governa perde consenso e spesso non viene rieletto e quindi non riesce a portare a termine la propria politica di medio periodo.

Politica del territorio espressione della base. Spesso è espressione frazionata, disomogenea, mirata a risultati di breve periodo, senza una visione del futuro. Chi la pratica riceve consenso immediato ma nel medio periodo non costruisce un futuro per la propria terra.

Fino a qui la problematica. Ma … direte voi, e la soluzionatica? La soluzione è insita nella “politica del dialogo e della comunicazione mirata al mantenimento della nostra Autonomia, Autonomia che significa capacità, volontà e possibilità di autogoverno, volto alla costruzione del Bene Comune presente e futuro di tutto il territorio e non del solo bene odierno di questa o di quella sua particolare componente”.

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(1) Con le dovute eccezioni: pensiamo a chi ha creato l’Università, l’IRST, il Piano Urbanistico etc.

 

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BANCHE E BANCHIERI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Giugno, 2014 @ 11:03 am

Detto altrimenti: … e io pago! (post 1551)

Fare banca: raccogliere il risparmio e investire su famiglie e imprese. E invece, nel per molto tempo  la banca ha “fatto finanza”, cioè ha effettuato investimenti finanziari speculativi che hanno generato guadagni nel breve termine e perdite nel medio termine.

Nel breve termine i suoi capi si sono pagati stipendi e buonuscite milionarie (in euro).

Nel medio termine i bilanci della banche hanno registrato forti perdite, i cittadini hanno versato 3.500 miliardi (tremilacinquecento miliardi) di euro agli Stati dell’UE che li hanno riversati all’UE che li ha riversati alle banche. Ovvero, per la proprietà transitiva, i cittadini hanno coperto le perdite delle banche.

Dice … sono SpA di diritto privato, possono stabilire i compensi che vogliono. Dico: eh no, caro, visto che sopravvivono con i soldi miei cioè del pubblico!

Un anno fa circa, l’ABI-Associazione Bancaria Italiana, ha impegnato le banche a non “fare finanza” per cinque anni. Mi chiedo: e prima? E dopo?

 Quotidiano l’Adige 11 giugno 2014 pag. 3 – Da Trani parte un’inchiesta che vede banche e banchieri imputati per usura, perché Bankitalia avrebbe accettato che le banche applicassero costi tali da raggiungere il livello di tasso da usura. Vediamo un po’ cosa potrebbe essere successo.

Chiedete una linea di credito, cioè la possibilità di “sconfinare” in conto corrente. Ad esempio per €10.000. Vi dicono che il tasso è (ad esempio) del 3,5% annuo. Solo che quello è il “tasso nominale annuo” (a) mentre il vostro costo finale è del 10-12%  ma questo non ve lo dicono. Ma come sui fa ad arrivare a quel livello? E’ presto detto.  Oltre che il tasso del 3,5% sulle somme realmente utilizzate, basta applicare una commissione di assicurato finanziamento (b) sul totale accordato (10.000) anche se non utilizzato. Poi, ci può essere una commissione di massimo scoperto trimestrale (c), calcolata sulla punta massima del vostro utilizzo nel corso del trimestre. Inoltre basta applicare nel calcolo degli interessi a vostro carico un ulteriore onere (d): il divisore annuo commerciale (360) e non quello solare (365) e il vostro costo aumenta di un altro poco. Ancora:  se dovete pagare commissioni ed interessi non a fine anno ma trimestralmente o semestralmente, vi è l’ulteriore onere (e) di questa liquidazione anticipata rispetto al fine anno.

 In difesa delle banche: se molti chiedono linee id credito, la banca deve essere pronta ad erogare anche se i clienti non utilizzano, quindi la commissione (b) di assicurato finanziamento è legittima. Replico: eventualmente però solo sulle somme non utilizzate e comunque va esposto in chiaro al cliente il suo costo finale, cioè il costo effettivo annuo.

 Anni settanta. Ero responsabile della Finanza Italia della STET-Società Finanziaria Telefonica per Azioni, la maggiore finanziaria italiana. Crisi creditizia, stretta creditizia e valutaria. Tassi nominali anche del 24%. Costo effettivo annuo fino al 35-40%.

 

 

 

 

 

 

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ACCADEMIA DELLE MUSE, CHIUSURA DI STAGIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Giugno, 2014 @ 2:27 pm

Detto altrimenti: chiusura in bellezza di una stagione molto ricca!  (post 1550)

Per chi si fosse messo in ascolto in questo momento … siamo un gruppo di amici che si riunisce ogni mese nella bella in casa della Presidente Cristina. Se “cliccate” nell’apposito riquadro scrivendo “Accademia delle Muse” vedrete che ne abbiamo combinato delle belle … delle belle arti, intendo, di quelle patrocinate dalle Muse: non per niente Accademici delle Muse, appunto, siamo noi tutti. E la prima Musa … sapete qual è? Quella dell’Amicizia!

Una piccola parte dei 45 presenti ... (gli altri mi scuseranno!)

Una piccola parte dei 45 presenti … (gli altri mi scuseranno!)

Bene … ieri sera eravamo in 45 presenti, cioè il 50% degli iscritti. Iscritti. Ma come si fa ad iscriversi? Niente raga, siamo solo amici, nessun’altra formalità. Ma … dicevamo … ah, ieri sera. Ieri era Cristina ci ha sottoposto un elenco di 43 brani musicali: brani classici, musiche da operetta e canzoni napoletane: per tutti i gusti! A “furor di popolo” ne sono stati scelti 14 che Cristina ha magistralmente eseguito al pianoforte. Applausi, standing ovation e, nelle retrovie, un paio di coppie si sono messe a ballare sulle note di un valzer!

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Un’idea: per la prossima stagione mettiamo in cartellone una serata danzante!

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Cristina all' .... Opera!

Cristina all’ …. Opera!

Indi consueto intermezzo enogastronomico ed analcolico gastronomico, ricchissimo come sempre, comprese le bozze del prosecco appena arrivato da Conegliano (vedi tre post precedenti, quello  della relativa pedalata in loco!). Quindi il vostro blogger ha montato uno schermo, il proiettore e dopo alcune vicessitudini è riuscito a proiettarvi come nasce, si gestisce e si partecipa al suo blog che poi è dell’editore amico Accademico Ing. Andrea Bianchi all’interno del suo  Gruppo di Blog Mountain Blog Ita, GB e Asia + Trento Blog, per un totale di 1,5 milioni di contatti al mese!  Io ho anche ricordato come mia “madrina blogger” sia stata l’Accademica Mirna, la quale mi ha proposto all’editore come tale: grazie Mirna! Ho quindi ho concluso invitando tutti a leggere, sfogliare e commentare i 1550 post che ho pubblicato dal dicembre 2011 ad oggi, alla media di 1,7 articoli al giorno, festivi compresi!

Alla fine siamo andati tutti a casa, a dormire, “stanchi ma felici della bella seratona trascorsa”. Grazie Cristina!

Prossimo appuntamento: Book Festival con la partecipazione di Dario Fo a Pergine (v. internet) e la nostra Festa di mezz’estate, ore 16,30 del 24 luglio2014, con costume da bagno!

P.S.: ecco il programma del “Concerto dei desideri” preparato da Cristina (in neretto i brani scelti da tutti noi ed eseguiti) – Scusate se è poco …

WUNSCHKONZERT

1 J.S.BACH – Aria sulla quarta corda

2 J.S.BACH – Preludio in Do# dal Clavicembalo ben temperato

3 J.S.BACH – Preludio in fa min“

4 G.F.HAENDEL – Passacaglia

5 G.F.HAENDEL – Largo

6 G.F. HAENDEL – La Follia

7 W.A.MOZART – Fantasia in re minore

8 W.A.MOZART – Andante dal Conc K.467 per pf e orch

9 W.A.MOZART – Temi da “Don Giovanni” e “Nozze di Figaro”

10 PARADISI – Toccata in La magg.

 

11 HUMMEL – Tema con Variazioni

12 L.van BEETHOVEN – Per Elisa

13 L.van BEETHOVEN – Addio al piano

14 L.van BEETHOVEN – Rondò in Do magg

15 L.van BEETHOVEN – Adagio “Al chiaro di luna”

16 L.BOCCHERINI – Minuetto

17 F.CHOPIN – Preludio in Re magg “La goccia”

18 F.CHOPIN – Notturno in do # min Op postuma

19 F.CHOPIN – “Romanza” dallo Studio Op10 n°3

20 F.SCHUBERT – Standchen (Serenata)

 

 

21 F.SCHUBERT – Momento musicale Op94 n°3

22 R.SCHUMANN – Sogno

23 V.MONTI – Czardas

24 GRANADOS – Andaluza – danza spagnola

25 RIMSKJ-KORSAKOV – Canto indù

26 RIMSKJ-KORSAKOV – Temi da “Capriccio spagnolo”

27 MOUSSORGSKJ – Il vecchio castello da “Quadri di un’esposizione”

28 SINDING – Mormorio di Primavera

29 YEPEZ – Giochi proibiti

30 GALOS – Il lago di Como

 

31 F.LISZT – Consolazione n° 3

32 F.LISZT – “Friska” dalla danza ungherese n°2

33 C.DEBUSSY – La fanciulla dai capelli di lino

34 A.KHACHATURIAN – Danza delle spade

35 Due CANZONI NAPOLETANE – Reginella – Core‘ngrato

36 C.Endrizzi – Pout pourrì di Operette

37 “ – Fantasia su temi di G. Verdi

38 “ – Recuerdo de Espana

39 “ – Fantasia napoletana

40 “ – Variazioni su canti popolari russi

 

41 R.CACCIAPAGLIA – Oceano

42 PIOVANI – Buongiorno Principessa

43 YANN TIERSEN – L’après-midi

 

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BERLUSCONI E IL BERLUSCONISMO OVVERO LA GOETTERDAEMMERUNG

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Giugno, 2014 @ 10:08 pm

thCA7O7OR2Detto altrimenti: la caduta degli dei …

Gli dei, o almeno alcuni di essi, non vogliono proprio “cadere”. E fin qui, la cosa ci starebbe:  infatti l’opporsi a qualsiasi caduta è assolutamente comprensibile. Ma se poi uno è   realmente caduto, allora il problema diventa diverso: non tanto il “cercare di non cadere” quanto “cercare di convincere tutti gli altri che non è vero, che non sei caduto”.

Infatti, nelle frequenti  “Lettere al Direttore” (del quotidiano l’Adige) di un lettore in favore di Berlusconi  si intravede, nemmeno tanto celato, il supporto di una direttiva centrale di partito più che l’espressione di un suo singolo aderente: lo stile della scrittura, la progressione e la natura delle argomentazioni, la loro motivazione hanno un che di “troppo studiato ed organizzato” per essere espressione del singolo militante. Ma vediamo un po’ nel dettaglio.

Nelle citate  recenti lettere a firma della stessa persona, abbiamo letto nell’ordine: 1) accuse alla sinistra (“servile e golpista”); 2) un riferimento made in USA al preteso golpe contro il capo; 3) l’invito al dialogo civile fra opposte forze politiche. Comune ai tre momenti: la rivendicazione del successo di Renzi: della sconfitta di Grillo; dell’avvio delle riforme firmate Renzi (Nient’altro? N.d.r.).

Ora, dico io, vabbè voler bene alla propria figlia, vabbè cercare di stendere un tappeto rosso sotto i passi che essa si accinge a compiere per “scendere in campo”, ma “est modus in rebus: sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum”, ovvero “c’è una misura nelle cose: vi sono confini precisi oltre i quali non può sussistere il giusto” (Orazio, 65 – 8 a. C.). In altre parole: quando è troppo è troppo! E qui è davvero troppo, troppo immaginare che noi si possa essere convinti da questo immemore  funambolismo.

Goetterdaemmerung,  dicevo. La caduta degli dei. Al plurale. Infatti nel nostro caso  di “divinità” (pagane, n.d.r.) ne abbiamo due: una è Berlusconi, già caduta. L’altra è il “berlusconismo” che ancora crede e spera di sopravvivere al suo creatore (come è convinto  l’autore delle citate “Lettere”). A questa seconda “divinità” riconosco tuttavia una dote positiva: quella di nutrire la Spes, la Speranza, la quale, come dicevano i nostri progenitori antichi romani, è “ultima Dea”, l’ultima cioè nella quale “sperare”.

 

 

 

 

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ACHTUNG BANDITEN!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Giugno, 2014 @ 7:02 am

Detto altrimenti: Attenzione, corrotti!    (post 1548)

L’evasione fiscale, il denaro nero, la corruzione stanno rovinando il Bel Paese. La soluzione? Nell’ordine: 

  • risolvere il problema antropologico, per cui ogni Cittadino si senta padrone del bene pubblico e direttamente derubato dai corrotti e dagli evasori;
  • risolvere il problema morale, per cui di un ladro corrotto e illegalmente arricchito si smetta di dire “E’ uno che ce l’ha fatta”. In questo senso il berlusconismo ha creato danni enormi soprattutto nella gioventù. Altro che cicuta ci vorrebbe qui …
  • adottare tutti gli altri provvedimenti che si stanno adottando. Al riguardo mi permetto di suggerirne alcuni:

 

  •  legalizzazione e regolamentazione delle lobbies;
  • introduzione della funzione di Internal Auditing nel settore pubblico, in quanto fra le sue funzioni questo servizio ha anche quella di  “impostare un valido ed efficace sistema di prevenzione e controllo delle malversazioni”;
  • elencazione tassativa delle “emergenze”;
  • abolizione delle caste oggettive e soggettive (casta oggettiva: le materie gestione “in deroga alla legge”. Casta soggettiva: ad esempio chi può anche oggi andare in pensione a 55 anni o chi percepisce emolumenti multipli delle medie europee e USA);
  • semplificazione del numero e della qualità delle leggi (plurimae leges, corruptissima republica);
  • riforma della giustizia che introduca pene alternative e sgravi la magistratura, lasciandole più spazio per le inchieste più rilevanti, Al riguardo mi  domando: come mai l’Amministrazione del fisco riesce e individuare un errore di €50,00 compiuto due anni fa dal mio commercialista, e molti giudici non hanno segretaria e computer, ma sono schiacciati da mucchi di faldoni? Forse perché è questo quello che si vuole …sapete .. a pensar male …

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CON FIAB LIBERALABICI A CONEGLIANO VENETO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Giugno, 2014 @ 6:26 pm

Detto altrimenti: … nel 25° anniversario dalla fondazione dell’Associazione FIAB – Liberalabici – Federazione Amici della Bicicletta di Conegliano        (post 1547)

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Un invito irrinunciabile. Ci siamo ritrovati in 150 pedalatori di tutte le età arrivati a Conegliano da Mestre, Belluno, Feltre, Trento (eravamo in 14, guidati dal nostro Presidente Fiab Trento Gugliemo Duman), Conegliano stesso, etc. etc. (chi avessi dimenticato mi vorrà scusare e comunicarmelo, grazie! Integrerò). Alcuni di noi sono andati la sera prima, altri in giornata.

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Sul Castel de Coneglian batte il sole a mezzogiorno ...

Sul Castel de Coneglian batte il sole a mezzogiorno …

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Chi è arrivato sabato è stato condotto a fare una pedalata tra le colline di Refronzolo con sosta al’Agriturismo Calronche (www.calronche.it) (attendo foto dai partecipanti trentini … io non c’ero).

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Ecco cosa hanno fatto sabato!

Ecco cosa hanno fatto sabato!

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Grigliata ad energia solare!

Domenica io c’ero. Assistiti alla partenza dalla Polizia Locale (che ringraziamo), la quale ci ha aiutato ad incolonnarci sulla strada, siamo andati a Susegana, quindi siamo saliti al Castello di S. Salvatore, abbiamo percorso la Strada di Collalto, in parte sterrata, visitato il relativo Castello di Collalto con tanto di guida, siamo scesi a Conegliano e risaliti al  bellissimo Castello di Conegliano, per ridiscendere e terminare il tour alle 13,30 alla Scuola Enologica, dove ci attendeva un ricco buffet con pastasciutta, formaggi, affettati, torta gigante e bottiglie di prosecco a gogo!

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T x T = Torta per Tutti!

L’organizzazione ottima: grazie Presidente Gloria, grazie e tutti voi Amici Veneti! Vedere 150 ciclisti in colonna, be’ è uno spettacolo … C’erano anche genitori con i bimbi sul seggiolino … eppure, ve lo assicuro, quei 32 km non sono stati pochi: infatti hanno ricompreso circa 500 metri di dislivello con salite fra l’8% e il 10% … il che, in questa prima vera giornata di estate (30 gradi!) non è poi che siano cose da tutti e da tutti i giorni!

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Qualcuno ha sottolineato come sarebbe meglio essere riconosciuti tutti per “Fiabbini” … e le casacchette verdi di sintetitco non traspirante  con questo caldo non vanno certo bene: occorre pensare a magliette leggere : chi se ne fa carico?

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Gloria Pol, la gentile e attivissima Presidente Fiab Liberalabici Conegliano

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Che dire agli Amici Veneti se non … “Bravi! Grazie dell’invito! Complimenti per l’organizzazione ed il pieno successo dell’iniziativa! Venite in Trentino: saremo lieti di accompagnarvi a nostra volta in posti altrettanto belli ed anche sconosciuti ai più … sapete, i segreti del posto … perle nascoste, fuori dai grandi consueti itinerari … Vi aspettiamo!

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Viva la Bici, Viva la FIAB!

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LO RENZI IL MAGNIFICO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Giugno, 2014 @ 2:58 pm

Detto altrimenti: gnamo, calma bimbini ch’ora ve lo dico perchè …    (post 1546)

thCALSPU8BIntanto gli è toscano e di Fiore per di più … . Eppoi quegli altri occhè hanno compicciato ? O vediamo un pochinino:

Il primo e scià impiegato quasi vent’anni …. no, occhè avete capito? Un è quello del santo manganello … gli è quell’altro, quello che e disceva che tutto andava bene, che la crisi un c’era per nulla … ora, e si disceva che quello lì occhè ha fatto per il paese? E sc’ha riempito il capo di promesse e basta.  E sc’hà promesso mari e monti. Ma quando noi e si sci stava rendendo conto delle su’ bischerate e gli ha fatto un passo indietro, il generoso … ovvia, ma noi un s’è mica grulli per davvero!

Ora il primo di mari un ce ne ha dati punti, ma e sc ha dato un Monti, che tanto male un sarebbe stato ma che s’era scelto collaboratrici che esbagliavano il calcolo degli esodati! Si vede che usavano il pallottoliere  che un c’aveva palline abbastanza … e quando se n’accorgevano che le palle ce le avevano contate male e si mettevano a piangere.  Macchè so’ robe da farsi codeste costì?

E poi e sc’era quell’altro, che gli era tanto boncitto, ma ovvia gli era di Livorno e ‘Livornesi un s’intendano tanto co’ Pisani … co’ Fiorentini poi mancapparlarne. Di fatti …

Poi s’è fatto avanti un altro che e disceva tutto il contrario del primo, che gli era tutto sbagliato, tutto da rifare ma non era Bartali infatti e si chiamava (e si chiama ancora) Beppe e non Gino, e tanto parla e grida che lo chiamano il Grillo Parlante. Solo che e predicava bene ma nemmeno tanto (“uscire dall’euro, uscire dall’euro!” – Per andare dove, dico io?) ma razzolava di molto male … infatti la su’ democrazia della rete … ma che controllo e sc’era mai sulle su’ votazioni? Ovvia … o nini, tira via che ‘sta mattina un è serata …

Infine noi ora e s’ha Lo Renzi ch’io chiamo il Magnifico perché invece di fare chiacchere (che le chiacchere un fan farina e che a chiaccherare un mette fatica) e sta cercando di lavorare. Ovvia, lasciamolo lavorare ‘sto citto … punto e basta  . ( “ .” vuol dire “punto” n.d.r.). Poi e si vedrà.

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ITALIA, S. MARINO, VATICANO, MOSE (senza accento finale, lui non c’entra proprio!) E … MAFIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Giugno, 2014 @ 6:05 am

Detto altrimenti: … ma oggi non si tratta di raccolta di francobolli! E poi, quella la mafia mica emette francobolli … (post 1545)

Ma nooo, avevo detto Mose, non Mosè!

Ma nooo, avevo detto Mose, non Mosè!

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Emozioni. Ricordi di emozioni. 60 anni fa. Ragazzo. Acquistavi un nuovo classificatore per i francobolli: Italia, S. Marino, Vaticano, appunto. Era confezionato sotto cellofan. E il Catalogo Bolaffi. Ogni tanto un amico scopriva di avere in casa un “pacchettino” di vecchi francobolli. Conoscendo la tua passione, te li regalava. E tu – emozionato – andavi alla scoperta di eventuali tesori nascosti.

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Oggi le emozioni sono di tipo diverso: non sono più emozioni “filateliche”.

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Paul Marcinkus

Paul Marcinkus

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Vaticano? IOR! Finalmente qualcuno, Papa Francesco, sta cercando di “regolarizzarlo”.

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… non prendono a calci solo il pallone, ma anche le nostre leggi!

S. Marino?  Mose Venezia! I costi sono saliti dai 2,5 miliardi di euro previsti inizialmente a 6,5. Mazzette. Pare. Pare che abbiano usato S. Marino, “l’azzurra vision di S. Marino” (sulla seconda “i” di vision ci dovrebbe essere una dieresi, la sillaba va letta doppia, visi-on, sennò la metrica del Pascoli non torna). San Marino. L’ho rivista di recente questa “visione”, da lontano, durante i tre giorni di pedalate nel ravennate. Mentre pedalavo e vedevo la vision, mi chiedevo: chi si fa avanti e si si propone per “regolarizzarlo” questo sistema finanziario off shore?

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Le torri ... sono quelle di Monteriggioni (Siena)

Le torri … sono quelle di Monteriggioni (Siena)

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Italia? … Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! Così tale Dante Alighieri nel VI canto del Purgatorio … Dice …. “serva”? Ma di chi? Ve lo dico io: dell’evasione fiscale che genera il nero che rende possibile la corruzione che se ne infischia della competitività che moltiplica i costi che distrae le menti di chi governa dal progettare un’Italia migliore che tutti noi poi dobbiamo pagare il conto che i poveri hanno pochi soldi ma sono tanti.

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C'era ua volta ...

C’era una volta …

La mafia? Non emette francobolli, non ancora! Non è più “contro” lo Stato bensì “dentro” lo Stato. E come dentro! Il mi’ babbo, toscanaccio doc, e disceva: “Un mi venite a dì che Cristo gli è morto di sonno, ovvia …” (cioè, non venite a raccontarmi le favole. Non succede nulla per caso). “Oh cche mi’ verreste a dire che la mafia un centra per nulla in codesti affari? Ovvia, gnamo, un ischerziamo per davvero … che ‘sta mattina un è serata” (cioè, non è questo il momento di venire a disturbarmi con simili sciocchezze!).

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Il Colonnello Rapetto ... lo hanno dimissionato! (v. relaitivi miei post)

Il Colonnello Rapetto … lo hanno dimissionato! (v. miei post relativi )

Evasione fiscale? Esempio: nascondo un reddito di 200, dovrei pagare imposte per 100, concordo per 30. E già questo non mi sta bene. Mappoi (mappoi!) mi domando: chi va a vedere dove sono andati a finire i capitali evasi? Che fine hanno fatto? Già … perché 200 – 30= 170 netti. Perché, si sa, il denaro va “da solo” dove è meglio remunerato. Ed oggi la migliore “remunerazione” la si ottiene in due settori di investimento: gli appalti pubblici “in deroga” e la cocaina. Ecco perchè io non farei alcuno sconto a i mega evasori (gestori di macchinette mangia soldi in testa, campioni del motociclismo, calciatori e proprietari di reti televisive a seguire).

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Appalti pubblici? Il nostro “rigoroso” sistema di leggi (è tanto che io non frequento le leggi di settore, sapete, sono in pensione da alcuni anni … sono rimasto alla Legge Merloni cinque – si dice quinquies, in latino, fa più scena -  … o sei? Non ricordo), la quale impone mille controlli e garanzie per gli appalti. Quelli minori, perché i maggiori si fanno in deroga, per assegnazione diretta. Ad esempio, sul Vocabolario della Prassi Italiana, si vedano al riguardo le voci “Protezione Civile gestione precedente all’attuale e così non facciamo nomi”; “Mose”; Expo” etc.. Dicevo: la nostra legge inmatria è complicatissima. Sapèete cosa dicevano i nostri antenati romani? Plurimae leges, corruptissima republica”, cioè uno Stato che si dotti di moltissime leggi complicate  è sicuramente molto corrotto.

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7 thCABYX338Cocaina? Maccome … cosa sto dicendo? Ebbè, che se uno ha portato (anche legalmente)  ai Caraibi 20 milioni di euro per acquistare una villa che poi costa solo 10 che quindi gli avanzano dieci che una banca locale gli offre il 10% annuo anticipato che poi la prima banca a sua volta li investe in una seconda banca che le offre il 20% annuo anticipato che poi la seconda banca li investe in una finanziaria che le offre il 30 % annuo anticipato che poi sua volta investe in  …. che alla fine la cocaina nel passaggio dal produttore al consumatore aumenta il suo “valore” di 75 volte che cioè questo investimento finale “rende” il 7500%, della serie  ‘a voglia a remunerare la catena della provvista di denaro, che c’è spazio e gloria (si fa per dire gloria) per tutti che poi il primo investitore chennesa (chennesa) di dove vanno a finire i suoi 10 iniziali che il denaro mica ha il cartellino che poi lo diceva anche l’imperatore Vespasiano che investiva in orinatoi a pagamento che “pecunia non olet” cioè che il denaro non puzza!

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Pecunia non olet!

Pecunia non olet!

Dice … ma allora, da chi è governato veramente il mondo? Io mi permetto di dire: da chi gestisce questi flussi di denaro e – credo – dalle multinazionali di ogni settore, ad iniziare dalle multinazionali della “merce finanza”. Multinazionali? Ma questa è un’altra storia … dai, mica posso sapere tutto,  io … io … mica posso … posso solo riportarvi una conclusione:

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O muzos deloi, la favola insegna che … che o la smettiamo di prenderci in giro o distruggiamo il mondo. Tetium non datur.

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NA GRIGUA AU SU

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Giugno, 2014 @ 1:01 pm

Detto altrimenti: in italiano e non più in dialetto genovese, “una lucertola al sole”  (post 1544)

1 WP_20120902_001 (2).

Trento. Con un po’ di ritardo rispetto agli altri anni, finalmente mi sono deciso a fare giardinaggio: no, non nel mio giardino (che non ho), ma nella serie di vasi appesi alla balaustra dei miei balconi. Innanzi tutto i gerani: hanno superato l’inverno all’esterno ed ora sono vigorosi più che mai. Quindi è stato il turno delle “piantagioni” di basilico ( da buon genovese qual sono …).

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Cosa? Ridete perchè chiamo addirittura “piantagioni” i miei vasi di basilico? Ma lo sapete che l’ultima raccolta mi ha fruttato ben sette etti di foglioline? Provate un po’ a pensare quanto pesto ci ha saputo ricavare Maria Teresa … tanto che ogni volta fa il “giro dell’anno”!

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WP_20140603_005Comunque, ripulendo e smuovendo il terriccio ed in parte rinnovandolo, potando qua e là … erano già tre giorni che la vedevo, sempre dello stesso vaso, quello di una vecchia salvia impreziosito lateralmente da tageti spontanei. La prima volta ho pensato ad una visita occasionale. Mi sono detto: sarà di passaggio. Ma poi, rivendendola per tre giorni di fila … deve avere messo su casa fra le radici della salvia. Questa mattina mi sono avvicinato, piano piano e le ho scattato alcune foto, con il telefonino … e lei, la lucertolina, non si è mossa: è restata immobile, color della terra e dei rami. Non so se in posa per una vanità tutta femminile o nel tentativo di mimetizzarsi.

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100727_lucky_02Ho deciso: la adotto, così come anni fa sono riuscito ad adottare un gabbiano. Non ci credete? Ero sulle isole Incoronate. Un giorno mi trovo davanti casa un gabbiano con un’ala piegata in modo innaturale. Non riusciva a volare e chi non vola non mangia. Gli ho posato qualche avanzo di pesce ad un paio di metri … E’ subito accorso! La cosa è durata parecchi giorni, con lui che mi aspettava ogni mattina appena fuori dalla porta di casa. L’ala andava sempre meglio, fino a quando una mattina non lo trovo più come al solito ull’uscio di casa . In compenso sento un frullar d’ali, e Lucky – così l’avevo battezzato – mi atterra quasi sui piedi. Era guarito! Per lui avevo i serbo alcuni pesciolini, “vittime” delle mie nasse, pesciolini che gli offro tenendoli in mano. Ebbene, non lo avreste mai creduto: da quel giorno Lucky è venuto a prendere il pesce direttamente dalla mia mano!

Cercherò di fare altrettanto con la nuova arrivata, l’inquilina del mio vaso di salvia …

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FESTIVAL DELL’ECONOMIA A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Giugno, 2014 @ 7:55 am

Detto altrimenti: ma perché non te ne occupi, Riccardo?    (post 1543)

th[6]Ma … che volete che vi dica … se ne occupano tanto già tanto tutti gli altri media, ben più importanti del mio piccolo “blogspazio”! Tuttavia, anche solo per testimoniare che “me ne sono accorto” che c’è questo Festival, proviamo a dire qualcosa di semplice e soprattutto a dirlo in breve.

 Presidente Napolitano, discorso per il 2 giugno, Festa della Repubblica: “Sconfiggere le mafie, la corruzione, l’evasione fiscale”.

Quanto pesa la corruzione sull’economia italiana?

Provate a cliccare in internet “costo dell’alta velocità al km” e scoprirete che i km italiani delle nostre diverse Alte Velocità cono di gran lunga i più cari del mondo!

Too big to fail, le banche sono troppo grandi per poter essere lasciate fallire. Ed allora, in questi anni noi cittadini europei abbiamo dato agli Stati e che hanno dato all’UE che ha dato alle banche i denari per non fallire: 3.500.000.000.000 (tremila cinquecento miliardi di euro), cifra grossomodo equivalente ad una volta e mezzo l’intero debito pubblico dell’Italia.

(Non sono particolarmente entusiasta nel costatare la partecipazione al Festival del signor Alessandro Profumo – ex Unicredit, ora MPS, )

Politici o banchieri: chi governa davvero in Europa?  Chi governa l’Italia? La politica o la burocrazia? Chi comanda veramente a Bruxelles?

Lo storico Luciano Canfora parla del rapporto fra oligarchia e demos (popolo).

Potere, responsabilità e stipendi di burocrati e politici. Vi è armonia fra queste tre voci?

Aumentano le disuguaglianze sociali e lo squilibrio nella proprietà delle risorse e della ricchezza a livello statale, interstatale, mondiale: “multa paucis”, molte ricchezze a pochi. Non ci sarà pace per il mondo se non si attua una più equa distribuzione delle risorse a livello statale, intestatale, mondiale. Dice … ma tu sei un comunista? No, mai! Dico solo che – ad esempio – il perseguimento di quel particolare “bene” che è l’arricchimento è legittimo purchè non confligga con l’affamamento, la schiavizzazzione, la strumentalizzazione, l’uccisione altrui.

Dalla semplice “condivisione della situazione altrui” alla “ricerca del “Bene Comune”. Ma cosa si intende per “Bene Comune?” Queste due parole magiche ritornano in numerosi interventi e relazioni, ma cosa si intende per esse? La loro decriptazione è univoca?

(Avrei visto bene un intervento dello storico e filosofo Don Marcello Farina sul concetto di Bene Comune)

Per me prima del Festival dell’Economia occorrerebbe organizzare prima il Festival della Moralità, in quanto il passaggio dalla amoralità all’immoralità e da questa alla moralità è “conditio sine qua non” per la riorganizzazione dell’economia mondiale. Il messaggio di Papa Francesco prima di essere un messaggio “religioso” è un messaggio sociale e politico ed economico per il governo del mondo.

Nel merito, mi permetto di sottoporre all’attenzione delle mie lettrici e dei miei lettori alcune sottolinature: forse nella prossima edizione si potrebbe dare più rilevanza al ruolo negativo delle caste e dei privilegi di casta allo sviluppo dell’economia; al rapporto ed alla differenza fra le varie generazioni; al “futuro dei giovani”; all’apporto delle medie piccole imprese; al nuovo ordine da dare alle priorità; alla gestine di emergenze che emergenze non sono in quanto cicliche; alla difesa del territorio non con i cacciabombardieri F35 bensì con opere di ingegneria idraulica; al rapporto fra una economia di Stato isolata dall’UE ed una economia di Stato inserita nell’UE; all’effetto euro si/o nell’economia italiana, europea e mondiale; etc.

Il Festival in corso? E’ comunque un’iniziativa ottima, ricchissima, peccato non potere essere presenti a tutti i suoi momenti. Cercherò di procurarmi una copia di tutti gli atti della manifestazione per vedere di trarne qualche sintesi. Infatti se una critica mi posso permettere di fare alla manifestazione, è che essa forse è un po’ dispersiva dei tanti valori di cui invece è portatrice ed evidenziatrice, per cui, a mio sommesso avviso, occorrerebbe farla seguire da una fase di “dopo Festival” di semplificazioni e di sintesi che siano alla portata anche di coloro che non si sono interessati alla manifestazione, per vari motivi:  disaffezione; mancanza di pre-conoscenze specifiche e quindi di interesse; mancanza di tempo.

This is Trentino too, il Trentino è anche tutto questo!

 

 

 

 

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