LE CIVILTA’ DEL NOSTRO EST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Settembre, 2022 @ 6:20 am

Subito dopo la fine della guerra dei Balcani mi recai più volte nella Repubblica Serba di Bosnia in missione umanitaria. Era estate e gli occhiali da sole che indossavo nascondevano la sincera commozione che provavo di fronte a tanta distruzione materiale e umana. Discutendo con persone del posto, funzionari, diplomatici esponenti dei governi locali, credetti di avere messo a fuoco  la causa scatenante e “terminante” della guerra, oltre ad una considerazione tutta mia, personale, probabilmente errata che però vi voglio esporre: l’occidente per secoli ha utilizzato quelle popolazioni come cuscinetto contro l’avanzata dei turchi, impedendo di fatto lo sviluppo di una maturazione civile e democratica: alcool e coltello, per semplificare, le droghe che sono state loro elargite.

Ancora più ad est. La grandissima estensione russa: popolazioni schiave degli zar prima e del comunismo dopo; cresciute immature e incapaci di una critica politica; vittime della simbologia – anche perversa – di turno, oggi si ritrovano con una grande capacità difensiva, una limitata capacità offensiva ed una enorme capacità ricattatoria (alimentare, energetica, nucleare).

Al che mi chiedo: tutti i nostri grandi politici e politologi occidentali non avevano valutato questi rischi? Non avevano impostato una strategia alternativa?

Io so di non sapere e quindi mi pongo alcune domande.

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MASSIMALISTI V. RIFORMISTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Settembre, 2022 @ 5:43 am

Quella V. significa “versus”, cioè contro

MATTEO RENZI, a suo tempo, aveva (giustamente, n.d.r.) messo da parte i propri massimalisti. Oggi un altro, oggi, esclude (ingiustamente, n.d.r.) i propri riformisti. Mi sono permesso di esprimere i due giudizi di valore di cui alle due n.d.r. fra parentesi, perché massimalisti e riformisti non sono la stessa cosa: a mio avviso infatti sono negativi i primi e positivi i secondi. Vediamo la situazione odierna.

Gli estremi dell’asse della politica odierna sono massimalisti: il massimalismo iper-liberista della Lega e il massimalismo iper-statalista dei Cinque Stelle. Infatti, la Lega, con la proposta di un’aliquota unica al 15%, porta alle estreme conseguenze il liberismo di Berlusconi, che nel “Contratto con gli italiani” del 2001 si accontentava di due aliquote Irpef, ed ora si fa bastare un’aliquota al 23%, giudicando irrealizzabile l’obiettivo del 15% caro a Salvini. Da parte sua, il M5S, con la strenua difesa del RdC, porta alle estreme conseguenze un interventismo statale diventato ormai assistenzialismo.

Al centro è nato il Terzo polo liberal-democratico di Renzi e Calenda, il quale vuole dare vita ad una POLITICA COERENTEMEMTE RIFORMISTA, senza ambiguità e attrazioni fatali di sorta.

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AMICI, CITTADINI, VALLIGIANI TRENTINI, DATEMI ASCOLTO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Settembre, 2022 @ 2:04 pm

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LA POLITICA DEI BOTTONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Settembre, 2022 @ 1:05 pm

Ricordate un vecchio film: “La guerra dei bottoni”? Gruppi di ragazzini che si contendevano il potere su una certa zona e a chi perdeva venivano strappati i bottoni dei pantaloni. Ecco, oggi una certa politica “declamata” con stile forense, quasi che si trattasse di una arringa in tribunale; oppure esposta con tono rassicurante di chi sa ben lui quel che si deve fare … richiama il tentativo di strappare bottoni (voti) al competitore politico con una serie di promesse e piccoli-grandi interventi sula gestione dei bisogni. Niente di strutturale. Guerra? Crisi energetica? Inflazione? Disoccupazione? Tutti a tirare la giacchetta al bilancio pubblico con super tassazioni a Tizio; esenzioni a Caio e – dulcis in fundo – le “variazioni di bilancio” che altro non sono che aumenti del debito pubblico.

Il mio contributo? Ma se lo sto scrivendo da quasi due anni! Mi richiamo ad un’altra guerra, quella “finanziaria” conseguente al crollo della borsa del 1929, allorchè nel 1935 venne emesso dall’Italia un prestito Irredimibile per 42 miliardi di lire d’allora (pari oggi a circa 48 miliardi di euro), i cui titoli furono offerti a 95 lire ogni 100 di valore nominale con un interesse annuo del 5% liquidabile semestralmente. In corrispondenza non venne aumentato il debito pubblico. L’emissione ebbe un grande successo.

Oggi si potrebbe iniziare a progettare e realizzare una rapidissima transizione energetica e industriale a valere su un piano di emissioni di titoli Irredimibili, iniziando a proporli in sostituzione volontaria alle tranche dei circa 450 miliardi annui di debito pubblico in scadenza: con il che si diminuirebbe il debito pubblico e si aumenterebbe la liquidità pubblica. Quindi con successive emissioni “originarie”, non si aumenterebbe il debito pubblico e si aumenterebbe ulteriormente la liquidità pubblica. SI ATTIREREBBE VOLONTARIAMENTE VERSO IL NOSTRO SETTORE PUBBLICO LA RICCHISSIMA FINANZA PRIVATA ITALIANA ED ESTERA.

Obiezione 1: lo Stato sarebbe obbligato a corrispondere il rendimento in eterno! Rispondo: no, perché si riserverebbe l’opzione di riscatto.
Obiezione 2: la finanza dello Stato peggiorerebbe per il maggiore livello dei rendimenti. Rispondo: il maggior flusso dei rendimenti in uscita è molto, molto più che superato dai mancati esborsi delle quote di capitale.
Obiezione 3. gli Irredimibili sono classificati come titoli di debito!  Rispondo: basta sostituire questa errata classificazione con quella giusta, di non-debito.
Obiezione 4: ma se io voglio indietro il mio capitale investito? Rispondo: vendi il titolo in borsa: il suo rendimento a tasso in parte variabile mantiene il suo valore non sotto i 100.
Obiezione 5: ma allora, perchè non è stato fatto? Rispondo: per ignoranza della materia e/o paura di esporsi a sperimentare una “cosa” nuova, alla luce del “quaeta non movere”.

 Questo e altro nel libro della foto, edito nel 2020.

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DA MIO FIGLIO EDOARDO A SUO NONNO, MIO SUOCERO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Agosto, 2022 @ 1:19 pm

Di mio, aggiungo solo qualche foto.

DELLE COSE CHE NON SAPPIAMO E CHE PERÒ INVECE SAPPIAMO.

A Riva del Garda c’è un centro fuori dal centro, non raggiunto dalle tratte controestetiche del sandalo calzinato che s’attaglia al tedesco. Si chiama piazza o via Marocco, non saprei bene, e c’è un antico lavatoio.
Ieri ho scoperto che questo luogo, quando i miei nonni lasciavano Genova per venire sul Garda a trascorrere alcuni mesi d’estate – circa 30 anni fa – era uno dei posti della città che mio nonno preferiva. Nessuno me l’aveva mai detto, ma appena l’ho scoperto mi è immediatamente sembrata una cosa del nonno. L’ho scoperta – insomma – senza esserne all’oscuro, come qualcosa che il nonno mi abbia lasciato in forma di piazza, a dirmi di cose che già sapevo piacergli. Mio nonno – che in quelle lontane settimane passavo a visitare fra un bagno al lago e una sessione rincitrullente di kick-off 2, sensible soccer o pc calcio – rimane dentro di me come l’immagine in movimento di una nobilissima pazienza elucidatrice, scrupolosa, minuziosa, rispettosa delle cose perché attenta al loro dettaglio, appassionata a ciò di cui si poteva dare e trasmettere e infine tramandare varietà, articolazione, mondo.

Quando a Genova, negli anni 80, avevo avuto l’occasione di accompagnarlo a prendere il giornale, o il pane e la focaccia, passeggiando piano da Sturla verso il mare, ogni metro era stato occasione per apprendere informazioni preziose, inusitate, e per sapere in quante e quali lingue una certa faccenda aveva asilo e campo e di cosa si componeva la scienza silenziosa di questo e quel mestiere.In quel lavatoio, quindi, immagino che il nonno possa aver visto tracce di lavori, e perizie e cure di un mondo a lui più prossimo, apparso a fargli compagnia in riva ad uno specchio d’acqua molto più stretto di quello che ne aveva ben più a lungo accompagnato l’esistenza.

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E ieri, in un modo che non saprei dirvi altrimenti, ho così sentito ancora una volta la sua mano stringersi intorno alla mia come quando dovevamo attraversare la strada, e io ero piccolo e allegro e svaporato, e l’ho sentita invitarmi di nuovo all’attenzione, la più grande arte del nonno e l’unica cosa – in fondo – che davvero conti.

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ACCADEMIA DELLE MUSE, FINALMENTE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Agosto, 2022 @ 7:17 am

“RIPRESA”

Circolo privato a Trento, da 12 anni, per circa 88 riunioni in casa e 12 all’aperto, per circa 200 eventi, (due per serata), circolo animato dal passa parola fra chi ha da esprimere la sua “arte”: relazioni umane, convivialità, teatro, musica classica e di ogni genere, canto, poesia, viaggi, fotografia, storia, etc.. Gli “iscritti” sono oltre cento, presenza media la metà: ieri in 35, causa assenze per ferie.Presidente Cristina, VP Giovanna e Riccardo.

Ieri, dopo la lunga pausa Covid, ci siamo ritrovati – ricordando la carissima amica Anna recentemente scomparsa – per un fine pomeriggio-serata presso il bel giardino della presidente, per un saluto, un po’ di musica leggera (Patrik chitarra, Giovanna voce) e per un finale pianistico con Cristina alla tastiera e Giovanna (voce) che ci hanno deliziato dall’interno della casa, noi sul prato, mentre ormai erano calate le tenebre (“e il sol ridea calando sul Bondone …”).

Qua e là, riservatamente, non sono mancati discorsi seri sulla attuale situazione politica: riservatamente perchè non vogliamo creare motivi di eventuale disaccordo.

Abbiamo salutato sette nuovi Accademici: Ianette, Isabella e Mario, Laura e Stefano, e altri due amici (ligure e friulano) dei quali mi è sfuggito il nome causa (le mie) bollicine (!) che mi vorranno scusare: dal Brasile, trentini, siciliani, liguri e friulani!!
Il tutto intervallato dalle eno-gastro-astronomie predisposte dalle partecipanti, da una splendica caponata sicula allo strudel tirolese!

IL MONDO TRENTINO IS THIS TOO, Trentino-Relazioni è anche tutto questo! E… GRAZIE, CRISTINA e grazie Patrik e Giovanna!

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ELEZIONI POLITICHE IN TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Agosto, 2022 @ 7:33 am

IN TRENTINO, PER LA CAMERA VOTA E FAI VOTARE

ROBERTO SANI
RITA ZAMBANINI

A ROVERETO (TN) PER IL SENATO, VOTA E FAI VOTARE

DONATELLA CONZATTI

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MARIO DRAGHI – MEETING PER L’AMICIZIA TRA I POPOLI – RIMINI AGOSTO 2022

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2022 @ 4:33 pm

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ITALIA VIVA TRENTINO ALLE PROSSIME “POLITICHE”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2022 @ 4:24 pm

📚*Formazione Italia Viva – Azione sul programma elettorale!* 🎙️Rivolto ad attivisti, volontari, iscritti, candidati. Saranno presenti *Luigi Marattin* e *Gabriele Franchi*. 🗓️*Quando?* Appuntamento domani, 25 agosto, alle 19.30 su zoom. Per partecipare registrati qui ➡️ https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_tlDo6yIbSem3QnirxTkPRw La call sarà *replicata* per chi non riuscisse domani sia il 29 che il 31 agosto, sempre alle 19.30. Il link per registrarsi ai prossimi appuntamenti arriverà con un successivo messaggio Questo sms arriva a tutti i nostri volontari che si sono iscritti sulla piattaforma

NOI DI ITALIA VIVA SIAMO CON CHI HA APERTO LA STRADA A DRAGHI

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MASSIMALISTI V. RIFORMISTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Agosto, 2022 @ 6:08 am

Quella V. significa “versus”, cioè contro

Qualcuno, a suo tempo, aveva (giustamente, n.d.r.) messo da parte i propri massimalisti. Oggi un altro, oggi, esclude (ingiustamente, n.d.r.) i propri riformisti. Mi sono permesso di esprimere i due giudizi di valore di cui alle due n.d.r. fra parentesi, perché massimalisti e riformisti non sono la stessa cosa: a mio avviso infatti sono negativi i primi e positivi i secondi. Vediamo la situazione odierna.

Gli estremi dell’asse della politica odierna sono massimalisti: il massimalismo iper-liberista della Lega e il massimalismo iper-statalista dei Cinque Stelle. Infatti, la Lega, con la proposta di un’aliquota unica al 15%, porta alle estreme conseguenze il liberismo di Berlusconi, che nel “Contratto con gli italiani” del 2001 si accontentava di due aliquote Irpef, ed ora si fa bastare un’aliquota al 23%, giudicando irrealizzabile l’obiettivo del 15% caro a Salvini. Da parte sua, il M5S, con la strenua difesa del RdC, porta alle estreme conseguenze un interventismo statale diventato ormai assistenzialismo.

Al centro è nato il Terzo polo liberal-democratico di RENZI E CALENDA, il quale vuole dare vita ad una POLITICA COERENTEMEMTE RIFORMISTA, senza ambiguità e attrazioni fatali di sorta.

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