DE IURE CONDITO, DE IURE CONDENDO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Gennaio, 2015 @ 8:13 am

Detto altrimenti: de iure còndito, de iure condendo     (post 1857)

Post 1857, anno 1857: Piemonte e Austria si preparano a farsi la guerra

De iure còndito, sulla base delle leggi vigenti. De iure condendo, sulla base delle leggi che si vorrebbe fossero emanate.

th[9]Don Ciotti recentemente ebbe a dire (cito a memoria, Don, abbi pazienza!): “Sono perniciosi i comportamenti contro le leggi, ma, forse, sono assai più dannosi molti comportamenti conformi a certe leggi”. Il che significa che molte leggi sono da cambiare. In altre parole: non è sufficiente che ci si concentri sulla fase repressiva di chi viola la legge, ma ancor prima, su due fasi concettualmente precedenti:

  • la prevenzione dei comportamenti illegali;
  • la modifica del sistema delle leggi e delle istituzioni che consentono oggi comportamenti formalmente legali ma sostanzialmente iniqui.

thZD11UPOFL’attuale premier, checchè se ne dica, ci sta provando. Intendiamoci, io non gli faccio sconti, come quando affermo che la visione d’insieme che egli ha a mio parere non è ancora sufficiente (1), o quando gli contesto di avere legittimamente (legalmente ma in modo assolutamente inopportuno!) utilizzato l’aereo per andare in Val d’Aosta a sciare. In questa sede intendo dire solo che occorre dare la stessa centralità alla prevenzione di certi comportamenti ed alla riscrittura del sistema delle leggi e delle istituzioni, italiane ed europee.

La prevenzione? un esempio banale: se l’inventario del vostro magazzino merci fa emergere differenze rilevanti (mancanza di merci o loro eccedenza), non è prioritariamente un problema di inventario ex post, ma piuttosto di una corretta gestione ex ante!

,th24QIU0DM

Quanto al ridisegno dei due sistemi (leggi e istituzioni) bene vedrei il “metodo Tommaso Moro (v. post precedenti), ovvero il ridisegno ex novo di tali sistemi prima, da approvare e poi, da sostituire agli attuali.

.

.

—————

(1) infatti vorrei vedere:

  • la riscrittura dell’ordine di tutte le priorità;
  • l’esposizione dei dati finanziari dello Stato in modo direttamente comprensibile da tutti gli Azionisti, ovvero da tutti noi Cittadini;
  • il lancio di titoli di debito pubblico irredimibili;
  • l’elenco completo delle caste da azzerare e dei privilegi da cancellare;
  • il ripristino del principio che la legge è uguale per tutti;
  • l’individuazione di un diverso modello di sviluppo Italia;
  • la proposta italiana per gli Stati Uniti d’Europa.

 

 

 

 

 

 

 

Comments Closed

VARIE ED EVENTUALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Gennaio, 2015 @ 8:34 pm

Detto altrimenti: maccome è possibile? (post 1857)

Post 1857, anno 1857: Carlo Pisacane sbarca a Ponza e viene ucciso con i suoi.

.

Medio Evo

Medio Evo

.

.

Incredibile ma vero  1 –  Roma, qualcuno ha inserito nel gruppone delle leggi un articoletto che afferma non punibile chi evade meno del 3% del reddito imponibile. Io mi sono sempre chiesto: nelle commissioni parlamentari, come fanno i membri a verificare quei metri cubi (sic) di carte che la TV ci mostra posate sulle loro scrivanie? Nella sostanza, a parte che quella legge avrebbe “salvato” un famoso evasore, essa avrebbe avuto un sapore medievale: chi è ricco può evadere molto, chi è povero, poco. Ovvero: la legge è uguale per tutti i ricchi ed uguale per tutti i poveri ma diversa da quella dei ricchi.

.

.

.

.

Appena inaugurato ...

Appena inaugurato …

.

Incredibile ma vero 2 –  Sicilia, dopo una settimana dall’apertura, crolla un viadotto della superstrada Palermo-Agrigento. Si aprono inchieste etc.  Ma la direzione lavori e i collaudatori, what damn’ had they being doing? Sleeping? Chemminchia (1) stavano facendo? Dormivano?

.

___________________

(1) scusate … utilizzo la lingua locale almeno così sono sicuro che mi capiscono …

.

.

Comments Closed

MACCOME SI FA A NON SCRIVERNE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2015 @ 10:05 pm

Detto altrimenti: lo vedete anche voi, io ci provo a scrivere post “ameni” mappoi (mappoi) … ti ci tirano per capelli a tornare sulla “brutta strada” … (post 1856)

Post 1856, anno 1856: Inglesi e Francesi aggrediscono la Cina e le impongono di importare l’oppio coltivato dagli schiavi in India, chiamati coolies (fa più fine, n.d.r.).

.

Mea culpa. Qualche post fa constatavo che la disciplina dell’art. 18 riguardasse solo il settore privato e che quello pubblico  fosse indenne da qualsiasi aggiornamento della regolamentazione. Mi sbagliavo. Me ne scuso con il Governo.

.

“Vado, entro, timbro e poi esco a prendere un caffè e a fare la spesa al supermercato. Lo fanno tutti, da sempre”. Il fatto è realmente accaduto. E’ grave. Ma è ancora più grave che chi lo commette non ne percepisca la gravità. Infatti tutto ciò non è solo o principalmente sintomo di illegalità e immoralità (violazione delle leggi e delle regole della morale) ma anche soprattutto di a-moralità (leggi umane e morali … cosa?).

thM917LCQILa polizia locale romana minaccia sciopero perché … i suoi agenti non sono disponibili a ruotare sulle aree cittadine e sono contrari a che si esaminino le “ragioni” di un assenteismo dell’85% nella notte di Capodanno. Cosa ne penso? Che abbiano ragione: si tratta di “diritti acquisiti”. S’è sempre fatto così …

Seriamente: la polizia locale romana ha offerto un bell’ assist al Governo: infatti, come si può pensare che dopo una simile manifestazione di “attaccamento al … lavoro” il Governo non intervenga? In ogni caso va dato atto a questo Governo di avere avuto il coraggio di affrontare i privilegi di una casta. Speriamo che  si affrontino anche quelli delle altre caste. Avanti così, Governo! Un suggerimento? Elimina i tariffari di avvocati e notai: libero mercato anche per loro, diamine!

thKUXGVDFQIl Premier Renzi va a sciare con l’aereo di Stato. Lo prevede il protocollo di sicurezza. Premessa: lungi da me sostenere tesi a quattro o cinque stelle ma. Ma Don Ciotti ha recentemente affermato che occorre guardarsi anche da chi agisce nel rispetto delle leggi, di certe leggi. Traduco: anche se previsto da protocolli vari, si tratta di un comportamento assolutamente inopportuno. E quei protocolli vanno cambiati.

Assolutamente condivisibile, invece, a parer mio la presenza della scorta e l’utilizzo di una caserma degli alpini quale alloggio. Piuttosto occorrerebbe fare un altro intervento, quello sulle cosiddette “basi logistische” delle forze armate, delle forze dell’ordine, etc. che altro non sono che case vacanze. Oppure, se non altro, cambiamo loro nome e chiamiamole per quello che sono: case vacanza, appunto (quanto costano alla collettività?).

thRGHT1FEIIn una cittadina (non del sud, no, questa volta del nord!) la sindaco blocca una lottizzazione milionaria perché manca la prevista fidejussione. Ah si? Come si permette? E noi la minacciamo … stia attenta a non finire sotto un’automobile un giorno o l’altro.

In un paesello del nord la figlia undicenne di un poliziotto della stradale prende la pistola d’ordinanza del papà (lasciata a portata di mano in un cassetto) e mentre la esamina parte un colpo che la uccide. Il padre è imputato di omicidio colposo. Io  ho fatto il militare, conosco la Beretta calibro 9. Il colpo parte se la pallottola è in canna. Per far “salire” la pallottola in canna occorre che sia inserito il caricatore e che si faccia scorrere all’indietro il carrello, il che richiede una certa competenza ed un certo sforzo, per cui penso che la pallottola fosse già in canna. Inoltre ci sarebbe anche la “sicura”. E allora osservo:

  • l’arma non avrebbe dovuto essere lasciata a portata di mano di una bimba;
  • il caricatore non avrebbe dovuto essere inserito nell’arma;
  • la pallottola non avrebbe dovuto essere già in canna;
  • la sicura avrebbe dovuto essere inserita.

Che ne penso io? Cose dell’altro mondo? No, purtroppo cose di questo mondo …, di questo nostro mondo!

P.S.: e poi … tre colpi? Ovvero, la bimba avrebbe sparato due colpi a caso e con il terzo si sarebbe uccisa … Certo, l’arma è una semiautomatica, con il gas di scarico di ogni esplosione ricarica lo sparo successivo, tuttavia resta un mistero …

Comments Closed

VELE RIVANE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2015 @ 5:32 pm

Detto altrimenti: e chi l’ha detto che nell’Alto Garda Trentino si veleggia solo in estate?     (post 1855)

Post 1855, anno 1855: il Regno di Sardegna sopprime gli enti ecclesiastici e ne incamera i beni. Pio IX scomunica i parlamentari che hanno votato la legge. (Evvabbè … n.d.r.)

Ragazzi, domani esco “a vela”. Normalmente lo faccio il primo di gennaio, perché … “chi veleggia a Capodanno veleggia tutto l’anno”, ma quest’anno … la famiglia … i figli … la nipotina … la bisnonna … un salto a sciare in Grostè … e così ‘sta volta sono in ritardo di quattro giorni! Cercherò di farmi perdonare con una mia poesia “vecchia” di alcuni anni ma sempre attuale, che trovate anche riprodotta (bontà loro!) in un quadretto appeso  dentro i locali della Fraglia Vela Riva, a Riva del Garda. Infatti parla di ….

 

… VELE RIVANE

 

Il cielo è pulito, fa freddo.

Neve fra le veleIl Vento del nord respinge la nebbia.

Le palme e gli ulivi son scossi e muovon le foglie

qual ali che voglian migrare.

C’è Vento sul Lago da giorni.

Le cime nevose dei monti

dipingono l’aria di candidi sbuffi.

Nel porto un’orchestra.

Ascolta

tintinna di magico timpano

sartia d’acciaio

e insieme a folate impetuose

dà fiato ad un oboe solenne.

E l’onda, smorzata dal molo, applaude il concerto

lambendo gli scafi seduti in poltrona

nel proprio teatro di luci e di suoni.

In alto un gabbiano galleggia nel fiume sospeso.

Sull’acqua reali due cigni attendono il tempo.

Dal seno materno del porto si stacca una prora:

s’avanza invelata e scruta l’invito del vento.

Dapprima procede più lenta

poi prende vigore sull’onda che s’apre e l’accoglie

nell’umido abbraccio d’amante in attesa.

Carena sussulta si slancia

respira lo stesso respiro del cielo

e all’acqua regala la forma.

Le creste dell’onde s’uniscono all’aere in spume rapite.

Lo scafo ormai vola: e mentre ti portan sue ali

Lo senti vibrare, gioire e chiederti: “Ancòra!”.

Ma devi tornare

e volti la rotta in faccia alla furia che avverti più vera.

Non lotta con l’onda la prora che s’alza:

l’affronta, ricerca un’intesa, la trova, procede:

la senti che parla di te con l’acqua e col vento.

 

Fine. Vi è piaciuta? Spero di si, e che vi aiuti a perdonarmi i quattro giorni di ritardo della prima uscita a vela dell’anno.

P.S.: la mia barchetta è un FUN francese, un sette metri virgola qualcosa, da regata (dislocamento ovvero peso, 1000 kg;  stazza 2,8 tons; lft m. 7,5), 25 anni d’età per un  modello  di 35 anni fa per un timoniere di 71 anni fa,  but still going strong (still going strong chi?). In regata, quattro persone, altrimenti … anche da solo! “Lei” si chiama Whisper e a lei ho dedicato una poesia speciale …

 Whisper (bisbiglio, sussurro, sospiro …)

BolinaS’illumina al sole

t’aspetta

la prendi

la porti nel vento

respira il tuo stesso respiro

sussulti

lei freme

sospira.

 

Fine, questa volta perdavvero (“perdavvero”).

.

.

3 Comments »

INGIUSTIZIE FISCALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2015 @ 7:40 am

Detto altrimenti: fisco non “giusto”   (post 1854)

ANTEPRIMA

.

La schivitù, dalla raccolta del cotone negli USA a quella dei pomodori in Italy

La schiavitù, dalla raccolta del cotone negli USA a quella dei pomodori in Italy

.

.

.

Post 1854, anno 1854: l’ipocrisia USA vieta la tratta degli schiavi ma non il loro commercio e il loro “allevamento” (sic): i figli degli schiavi sono di proprietà del padrone … Ieri, 2 gennaio 2015, Papa Francesco (e Giorgio Napolitano) denuncia e condanna l’esistenza della schiavitu’ .

.

.

.

.

ORA POSSIAMO COMINCIARE

Anno nuovo, imposte vecchie e nuove. Dice … le abbiamo diminuite, per la prima volta. Globalmente, forse, ed io non contento questa affermazione, anche perché non ho gli elementi per verificare questi calcoli. Tuttavia osservo che l’alleggerimento della pressione fiscale dipende dall’andamento della guerra all’evasione fiscale e alla corruzione. Ma in questa sede  voglio occuparmi di “mali fiscali concettuali antichi”.

.

Due cuori, una SRL

Due cuori, una SRL

IRPEG e IRPEF e le false SRL. IRPEG e IRPEF sono erroneamente definite entrambe imposte sul “reddito” (rispettivamente delle persone giuridiche e fisiche). Solo che in realtà sono imposte sull’ “utile” delle persone giuridiche e sul “reddito” di quelle fisiche. Il che significa che le persone giuridiche pagano le imposte solo su ciò che resta loro dopo avere dedotto tutti i costi, mentre le famiglie no. Ora, poiché la Costituzione afferma che lo Stato difende e tutela la famiglia etc.., si dovrebbe consentire alla stessa di dedursi tutti i costi, ad esempio, le spese condominiali relative all’alloggio di proprietà. Ciò non avviene, ed allora chi ha un solo appartamento è svantaggiato rispetto a chi ne possiede alcuni, ad esempio quattro. Perché? Ecco la spiegazione: La persona fisica che possiede quattro immobili che fa? Costituisce una Srl, le conferisce gli immobili, le fa dedurre tutti i costi e in tal modo diventa un elusore fiscale.

.th[7]

Nel mio post del 13 febbraio 2013 (cfr. ivi, lo trovate cliccando “Uckmar”) riportavo la denuncia delle false SRL formulata dall’Avv. Prof. Tributarista Victor Uckmar, mio stimato ex professore universitario (Genova, anni ’60).

.

.

.

thUMGBHV1DIVA, Imposta sul valore aggiunto. Si dice che “è una partita di giro, ovvero non è un costo, non è un ricavo”. Questo per le persone giuridiche, non per le famiglie. Infatti una SpA acquista un bene a 70 e paga il 20% di IVA, ovvero 70+14. La stessa SpA rivende a 100 + 20 di IVA, e versa allo stato 6, ovvero la differenza fra IVA incassata a valle (20) e IVA pagata a monte (14). Ma la famiglia? Ancora una volta è trattata in modo diverso, “iniquo” ovvero “non equo”: infatti, su chi si rivale? Su nessuno. E allora? Allora forse ai nubendi invece di contrarre matrimonio religioso (che ha valore anche civile) o matrimonio civile, converrebbe costituire una Srl … Infatti in caso contrario la famiglia paga la tassa di tasca propria sul valore aggiunto in favore di altri!

.

.

.

.thU405CBRN

IVA? Partite IVA! Anzi, finte partite IVA, ovvero lavoratori dipendenti camuffati da imprenditori di se stessi con un unico “cliente” alias datore di lavoro! Dice … la legislazione sul lavoro se ne sta occupando … anche costoro devono essere tutelati. Mi domando: ma perché l’ufficio IVA non provvede a monte a verificare in sede di rilascio e di rinnovo annuale (pagamento della tassa annuale per il mantenimento della partita IVA) a verificare se si tratta di una partita IVA vera o falsa?

.

.

.

Dice … ma il 3 gennaio, tu, caro blogger, di ritorno da una sciata al Grostè, non hai niente di meglio cui pensare? Eh già, raga, ma ieri sera alla TV ho appreso di nuove “tasse tariffarie” ed allora mi sono sentito provocato …

.

.

Comments Closed

PRIMO POST ANNO IV ERA … BLOGGER!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2015 @ 3:52 pm

Detto altrimenti: nel senso … che il mio primo post è stato del dicembre 2011, non altro, per carità, cosa stavate pensando … lungi da me … è solo il quarto anno del mio esser blogger …     (post 1853)

Post 1853, anno 1853: popolazione mondiale (in milioni di persone): Impero Austria, 32 – Impero Francese, 36 –Impero GB, 30 – Regno di Spagna, 14 – Impero Russo, 60 – Regno di Prussia, 15 – Impero Ottomano, 24 – Regno delle due Sicilie, 8 – Stao della Chiesa, 2,8 – Regno di Sardegna, 5 – Gran Ducato di Toscana, 1,7 – Regno di Baviera, 4,5 – USA, 19 – Columbia, 22 – Regno di Persia, 9 – Cina, 170 –Colonia India, 170 – Africa, 60 – Oceania, 3.

thHRADCM44

“Ognuno dia il suo piccolo grande contributo …”

.

Discorso alla nazione del Presidente Giorgio Napolitano, ieri sera. Il passaggio che ho preferito: “ E’ compito di ognuno di noi, di ogni singola persona, operare al meglio per la rinascita della nazione …” Ecco, di ognuno di noi, di ogni singola persona, (anche di ogni singolo blogger) come dicevo nel post precedente: tante piccole gocce faranno un mare, un oceano …

.

.

.

.

Il Bondone, ovvero "Trento 2000", là dove si scia anche di notte ...

Il Bondone, ovvero “Trento 2000”, là dove si scia anche di notte …

.

Dopo avere scritto queste poche righe qui sopra, sono andato a “tirare due bordi … ” in Bondone … cosa? Con la barca a vela? Noooo … con gli sci! Poca neve, tanto sole. Al bar vengo fermato dal titolare: “Ma lei … non è forse … Morale: il signor Prada (non quello di Luna Rossa, un altro!) è stato maestro di sci anche al Passo del Tonale, dove io avevo a suo tempo rilanciato il sistema degli impianti di risalita, costituendo la Carosello Tonale SpA (v. post del 4 luglio 2012, cliccate “la mia isa”) … Come è piccolo il mondo!

.

.

.

Ruggero Polito

Ruggero Polito

Al rientro – mentre ascolto il concerto di Capodanno da Vienna – apprendo che durante la precedente trasmissione del concerto di capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia, è stato inquadrato più volte un caro amico, un violinista, Xhoan Shkreli,  che suona con un violino che da anni gli è stato affidato dall’amico scomparso e compianto Ruggero Polito (v. post del 2 aprile 2014). Qui di seguito ritrascrivo un brano di quel mio post:

.

.

Inìzia:

Xhoan (Gioan) Shkreli

Xhoan (Gioan) Shkreli

“Un giorno (Ruggero Polito, n.d.r.) si trovava a pranzo in un ristorante a Trento, insieme ad amici musicofili. Il gestore lo riconosce e gli dice che il cameriere ventitreenne che lo sta servendo a tavola studia violino al conservatorio di Bolzano. Detto, fatto! Ruggero lo vuole conoscere. Lo invita a casa sua a Riva del Garda. Apprende che da anni il giovane, un Albanese giunto a Bari all’età di 18 anni e dopo due anni trasferitosi a Trento, dorme quattro ore per notte per conciliare lavoro e studio del violino. Apprende che il giovanotto ha già vinto un concorso e come premio ha ricevuto l’uso di un violino per quattro anni. Apprende che i quattro anni stanno scadendo. Quindi gli presta prima uno, poi due dei suoi preziosi violini (fra i quali un modello Tononi del 1728), da restituirsi “quando ti sarà possibile”. Oggi, quel giovanotto, Xhoan (Gioan) Shkreli è nei primi violini alla Fenice di Venezia, è venuto a Riva del Garda per suonare nella Messa funebre di Ruggero e vuole tornare a Riva per offrire un concerto in memoria di Ruggero”.

Finisce

Questo era Ruggero Polito, e questo è nella nostra memoria e nel nostro affetto. E oggi, 1 gennaio 2015, abbiamo rivisto Xhoan, alla TV, nelle prime file, lui e il violino di Ruggero, magistralmente suonato.

Come primo post dell’anno mi pare che si sia riempito da solo di contenuti importanti … ed io che già mi stavo domandando cosa mai avrei scritto oggi!

3 Comments »

18- NATALE 2014 ANCORA NEL 2014. DA DOMANI SAREMO NEL 2015 …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2014 @ 4:04 pm

Detto altrimenti? Buon Anno a tutti!      (post 1952)

Post 1852, anno 1852: la Siemens collega con un cavo la Francia all’Inghilterra. Viene realizzata la ferrovia Trieste-Vienna

Ecco, ragazzi, siamo arrivati a fine anno. Questa sera alle 20, 30 il Presidente Napolitano … e poi altri, in controcanto … altri discorsi. E domani i concerti di Capodanno: Vienna e Venezia. E io, questo pomeriggio, che faccio?

thO9I3FM1E.

Io? Oggi pomeriggio mi concedo una riflessione. Me la concederete anche voi, vero, carissime lettrici e cari lettori delle mie “sudate carte”? Il mio pensiero di fine anno è semplice: questo “modello di mondo e di umanità” non funziona più. Dice … macchè, sei pessimista? No, scialla raga, calma: chi si rende conto che un meccanismo non funziona e che occorre cambiarlo, chi propone un diverso modello di … no, non di sviluppo, ma di …“esistenza” non è pessimista! Infatti se quel tale (in questo caso quel tale sono io) ha un obiettivo di miglioramento, ci crede, si sforza di perseguirlo … be’ raga, quel tale tutto può essere tranne che pessimista!

.

.

Dice … macchè … vorresti cambiare il mondo dalla pagine del tuo blog? No, raga, no di certo, solo che a me piace il latino e i Latini dicevano “gutta cavat lapidem”, la goccia incide la roccia. Ecco, il mio augurio è che ognuno di noi porti la sua piccola goccia di acqua potabile nella palude di un mondo per molti aspetti troppo … “maturo”, quasi uno stagno nel quale l’acqua fresca fatica ad insinuarsi per rigenerare la vita. Infatti – come dicevo – batti oggi batti domani … la goccia farà il miracolo.

48f849b0324ef8663608da43ebe1573a_w190_h_mw_mh[1]

.

.

Dice .. ma sei da solo, o meglio, … siete in pochi! In pochi? Josif Brodskij, poeta e scrittore russo premio Nobel, nel suo libro “Il canto del pendolo”, rivolgendosi a studenti universitari, insegna a diffidare dei grandi numeri, dei pareri unanimi, delle masse super organizzate, degli eserciti compatti … se non altro perché “nei grandi numeri più facilmente si può nascondere il male”. E poi continua: “Non disperate mai della vittoria, anche di fronte alla lotta che vi possono fare i potenti, se non altro perché voi dedicate alla vostra azione molto più tempo di quanto non dedichi il potente di turno ad ostacolarla” (il virgolettato è da me citato a memoria)..

.

.

th[9].

.

E allora? E allora a voi tutti, “piccolo” numero dei miei lettori (100 al giorno di cui un terzo di “vecchi” lettori e due terzi ogni giorno di “nuovi”), a voi tutti che ogni  giorno sfogliate migliaia di questo blog,  a voi tutti che vi soffermate in media per due minuti e mezzo su ciascuna  lettura, a voi tutti il mio amichevole e sincero augurio di un 2015 migliore, ma migliore del 2014 … non certo del 2016 che non sarebbe certo un buon augurio! E non disperate, abbiate un obiettivo, anche se ambizioso, anche se all’apparenza irraggiungibile, quasi utopico. Perché l’utopia non è un quid irraggiungibile, ma un quid semplicemente “non ancora” raggiunto!

.

.

.

.img_2510[1]

E ALLORA … BUON ANNO DAL VOSTRO OLD BLOGGER RICCARDO!

.

.

..

.

.

2 Comments »

17 – NATALE UMARELL

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Dicembre, 2014 @ 4:30 pm

Detto altrimenti: dicesi “umarell” …. (post 1851)

Post 1851, anno 1851 : guerra d’oriente in Crimea (Sebastopoli o morte!): europei contro europei …

(QUESTO POST E’ STATO VERIFICATO DAL MIO LEGALE DI BOLOGNA,  AVV. CHIARA, LA QUALE  ATTESTA LA VERIDICITA’ DEI FATTI NARRATI)

Vacanze di Natale. Mio figlio Edoardo, ormai bolognese per studi, lavoro, residenza e compagna, è qui con noi a Trento. Legge i miei post e dice: “Papà, quando smetti di scrivere di grandi temi quali l’art. 18 o il pensiero di Tommaso Moro e protesti contro chi parcheggia male l’auto o utilizza male i cassonetti della spazzatura, sei quasi un umarell!”

th9KVQ0BY2Umarell? Chi era costui? Presto spiegato. A Bologna dicesi “umarell” persona in pensione, armata di strumenti di distruzione di massa (computer, connessione internet, telefonino per fotografare, talvolta un blog) e soprattutto dotato di una tremenda arma letale: tanto, tanto tempo libero. Sua mission istituzionale: controllare i lavori dei cantieri pubblici. A tal fine l’umarell cerca  scostare le travi o le lamiere che delimitalo la zona del cantiere e ne impediscono la vista. Per evitare danni a queste strutture, il Comune di Bologna ha fatto predisporre nelle recinzioni apposite finestrelle d’ispezione, della misura di cm. 30 x 10 attraverso le quali l’umarell di turno può effettuare i suoi controlli. L’umarell è quello che adora guardare i lavori stradali, quello che ama le ruspe, le gru, i cingolati in generale, le auto che eseguono manovre di parcheggio difficoltose, i negozi di ferramenta, le cantine, i garaggg…,, contesta chi parcheggia male l’auto …”

.

.

IMG_2674Gli umarells sono dappertutto. Da dove è appena successa una tragedia, a dove si consuma una lite, sono sempre in fila alla posta o al Comune, li trovi davanti ai bar e ce n’è uno in ogni appartamento. Gli umarells sono raccolti nel libro “Umarells” di Danilo Maso Masotti, Ed. Pendragon -la Feltrinelli.

Gli umarells hanno questa derivazione semantica: Umarèin (s.m. bolognese – omarino). Umarell (s.m. bolognese – omarello, ometto). Umarells (p.m. omarelli, ometti, pensionati neologismo + bolognesismo + inglesismo, praticamente globish). La dicitura umarells indica “individui in pensione e non solo che hanno ben poco da fare tutto il giorno e giustificano la loro esistenza importunando – o facilitando… – le esistenze altrui, così, tanto per sentirsi utili,  forse”.

Gli umarells sono ovunque, anche fra i bloggers. Basta solamente farci caso …

I ” Momenti Umarells” trattati (ognuno con foto) nel libro citato sono contraddistinti, ognuno, dal titoletto : “umarells -” , ovvero:

Umarells e vita di tutti i giorni

 e isveglio, mattinieri, bulli, satellitari, in piazza, al bar, informati, alla fermata, alle poste,  … e ruspe, … e incidenti, formiche, lap dance, curiosi, sputanti, e tesori nascosti, e strade sperdute, e biziclatta, e salite,   e catena lenta, e bambini, e giovani, e parcheggi, e bauli, vigili, e manovre difficoltose, coop-arells, e specchio per allodole, al tek, e pulizie, e tintarella, sincro, e semafori, e carrozzine, intrepid, sur l’erb,  al parco, snò, fozarell, videopoker, pit stop.

thW063N7MNUmarells e lavoro

Caldarrostaio, barbiere, custode, giardiniere, cuoco, portafortuna, olimpic, stakanov, scioperante, dirigente, volontario.

Umarells e passioni

E  carte, e bocce, e biliardo,  lavori stradali, e autofficine, e pulizia, e cassonetti, e politica, e voragini, e garage, e foglie, e fritti, e castagne, e terra, e orti, e scale, e prodigiose invenzioni, e brevetti, e zavagli, e trenini, e vuaccaesse, e compiuters, e lotto, ed eventi sportivi, ultras, e pesca, e television, enterteinment, miusic, reiv, e cucina, e vino, e farmacia.

Umarells e bestie

E cani, e pleistescion, e pesce fresco, e gatti, alla fiera dell’est.

thSUIVY363Umarells e mezzi di trasporto

E una ruota, e due ruote, e tre ruote, e sicurezza stradale, monovolume, e quattro ruote, e traffico, e trattori, e cingolati, e camion, e autobus, e arei.

Umarells in gita

E foto ricordo, partenza, monumenti, digestione, merenda, sorsi, ritorno, saluti.

Umarells in vacanza

Bagno 169, al mare, e zdaura, sirenetto, sivolo, e nipotini, beach bocce, mare di cemento, e abbronzatura, cioccapiatti, righeira, cogne, camping, enigmisti.

Umarells contro il resto del mondo

E pubblicità, e linea dura, e sedie, e spifferi, e bigliettini, post-it, e fango, e cani, e disinfestazione, e ambiente, tricologici, e postini, autospurghi, fedeli.

Umarells e zdaure

Attrazione fatale, floreale, e matrimoni, nel verde, harem, nipponico, con due dame, e 8 marz0.

Umarells nel mondo

Thai umarells, e pissoirs, e ufo bocce, britt umarells, bosniarells, amsterdamrells.

.

Ma no, dico  a mio figlio, che vai dicendo? Mi gabelli per umarell per qualche innocente riferimento a fatterelli minori in mezzo a tanti problemi di fondo? Ma via … A proposito, scendi dabbasso e parcheggia meglio la tua auto: ieri sera ho notato che non è esattamente allineata con le strisce  …

.

.

 

Comments Closed

16 – NATALE, LICENZIA, PRIVATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Dicembre, 2014 @ 8:57 am

Detto altrimenti: nel pubblico no, no … non nel pubblico   (post 1850)

Post 1850, anno 1850: 1) “Liberializziamo, maggiore giustizia sociale … – ma, si badi bene, solo a parole, però!”. 2) Si accentua la frattura fra la concezione laica dello Stato e quella clericale da parte della Chiesa. 3) Quanto ai numeri 1) e 2) tuttavia rappresenta l’inizio di processi irreversibili.

thF40II23D

.

Jobs Act, solo per i privati. Dice … le SpA hanno come obiettivo il profitto (io contesto, ma questa è un’altra storia, n.d.r.), quindi si licenzia per motivi economici obiettivi. Il settore pubblico non ha come finalità il risultato economico, quindi non si possono applicare questi stessi criteri.

.

Per inciso: la visione dell’economia basata esclusivamente sul massimo profitto ci ha portato alla condizione mondiale attuale, se è questo che si vuole …

Non concordo su questa spiegazione parziale cioè incompleta, la quale esamina solo uno dei tanti aspetti del problema. Infatti, se non altro: quid juris – ovvero, cosa prevede la legge – nelle SpA pubbliche? Sono migliaia e migliaia! E le banche sovvenzionate da denaro pubblico? Ma c’è ben altro … Vediamo un po’.

A mio avviso soprattutto non valutare quanto meno “economicamente in senso lato”  i dipendenti pubblici è un errore in quanto il sistema istituzionale e organizzativo della funzione pubblica è responsabile delle precondizioni indispensabili ad un buon funzionamento del sistema economico finanziario (in senso stretto). Quindi, mantenere “illicenziabili” i dipendenti pubblici perché a loro non sono applicabili i “criteri di anti economicità oggettiva” che sono alla base della neo introdotta licenziabilità privata, è un contro non senso, anzi, peggio, è un contro-senso, ovvero non è semplicemente un “non-agire” ma un “agire in direzione contraria”. Infatti è come legittimare che “il medico ha operato benissimo, l’operazione è stata perfetta. Se il paziente è morto … questi sono fatti suoi”, oppure che “io ho rispettato le regole, sono stato efficiente. Se poi è mancata l’efficacia, ovvero il raggiungimento del risultato, ciò non mi riguarda”. Sarebbe come punire il reparto vendite se non vende e non anche il reparto marketing, il quale – operando a monte delle vendite – dovrebbe orientarle quanto a prodotto, concorrenza, clientela.

In altre parole: non sto dicendo che ogni ufficio pubblico debba essere organizzato e contabilmente gestito come un “centro di profitto”, ovvero con una imputazione di costi e ricavi suoi specifici ed alla fine valutato sulla base dell’utile/perdita economica (in senso stretto) prodotta, ma che avrebbero dovuto essere individuati parametri di valutazione tali da consentire il riscontro non solo della efficienza del dipendente (rispetto da parte sua della cosiddetta “libretta”), ma anche il raggiungimento dell’efficacia della sua azione (ovvero del risultato).

Intervallo pubblicitario

 

enit-babbi-ente-promozione-necessario_1343c516-3dc8-11e4-b1c1-78e437a7f8dc_display[1]

“Vorrei vedere voi … con tutti questi pranzi di lavoro …”

.

.

Per quanto, uno per tutti, enti pubblici come l’ENIT che dovrebbe produrre turismo, può ben essere valutato economicamente in senso stretto. Si veda “L’Espresso” 8 febbraio 2014 a firma di Emiliano Fittipaldi. L’ENIT fa crescere …il turismo? No, per adesso fa crescere la pancia di Babbi, suo super manager (“babbo” in siciliano significa “stupido”. Ma chiamalo “stupido” questo qui …!)

.

.

.

.

Il programma riprende

Un esempio? Viale sul quale si affaccia casa mia. Noto che le luci stradali sono accese in pieno giorno. Segnalo la cosa ad un “lavoratore del Comune” (a bella posta non specifico se membro della Polizia Locale o altro: infatti, poichè “generalia non sunt appiccicatoria”, nessuno si offenderà!). Mi risponde: “Segnalo la cosa all’ufficio competente”. Replico: “Non basta: lei deve far sì he le luci siamo spente. Fino a quel momento lei è stato efficiente ma non efficace, nel senso che saerà mancato il risultato della sua azione”.

burocr[1]Altro esempio: richiedete un servizio, l’addetto allo sportello pubblico riconosce con voi che sarebbe bene che vi fosse prestato, ma aggiunge. “La procedura non lo permette” e la cosa finisce lì. Invece quel tale impiegato avrebbe dovuto farsi carico di andare dal suo direttore e proporre la modifica della procedura. Quel direttore dovrebbe farsi carico della integrazione della procedura e nel frattempo autorizzare con una sua firma la deroga alla procedura, in maniera da anticiparne il completamento funzionale. E invece, spesso, nel migliore di casi, quando cioè proprio si superi il “non fare assolutamente nulla”, ci troviamo di fronte a comportamenti simili a quelli di quel tale che segnalava l’errata accensione della pubblica illuminazione, e cioè ad una qualcosa del tipo: ”Segnaleremo il problema ai superiori organi competenti”.

Poi c’è l’atteggiamento. Quello dell’impiegato (organo pubblico che si sente “nostro amministratore” in senso esclusivamente soggettivo (“Io amministro te, suddito”) e per nulla in senso oggettivo (“Io sono il suo amministratore, in quanto lui, il cittadino, mi ha nominato, eletto, mi paga, per amministrare i suoi beni, le sue strutture, le sue istituzioni” : è a lui che devo rendere conto” etc.).

L’atteggiamento? Un lettore mi riferisce:

Inizia:

Armi di distruzione di massa

Armi di distruzione di massa

“Ero nel Centro Italia, in una città …  a capo di una SpA a maggioranza di capitale sociale pubblico, legato alla stessa da un mandato conferitomi dagli azionisti riuniti in assemblea e da un rapporto di lavoro regolato dalla mia partita IVA, quindi da libero professionista. Mi telefona una dipendente del Comune: “Il Sindaco la vuol vedere alle ore … tot ..del giorno … tot ..”. Rispondo: “Mi lasci solo un attimo per controllare la mia agenda …”. Al che l’impiegata mi interrompe, bruscamente: “Lei vuol forse dire che il Sindaco deve adattarsi ai suoi comodi?” Ecco, sottolineo che il problema non è che chi dei due – il sindaco o io stesso – dovesse modificare i propri impegni in funzione di quelli dell’altro, ma l’atteggiamento dell’impiegata, la quale si poneva di fronte ad un “suddito”, non di fronte ad un cittadino libero professionista, ben più anziano di lei, di esperienza e ruolo ben più elevato del suo, che stava comunque lavorando per il Comune.

Sempre in quell’area geografica, in un’altra occasione: “Non sei mai stato in elicottero? Dai che un giorno ti faccio fare un giro io …” Solo che si parlava di elicotteri pubblici! Oppure, con orgoglio e ostentazione (ecco il punto! N..d.r): “Da casa all’aeroporto ho consumato il 17%!” (Di benzina, alla guida dell’auto pubblica di servizio! N.d.r.).”

Finisce

Ecco, a parer mio, questi sono atteggiamenti da licenziamento in tronco.

Comments Closed

15 – BIANCO NATALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Dicembre, 2014 @ 8:23 am

Detto altrimenti: the day after … la neve!                                  (post 1849)

Post 1849, anno 1849: Brescia, leonessa d’Italia. La fatal Novara. Gli Austriaci bombardano Venezia. I Francesi Roma. Ahi serva Italia, di dolore ostello …

 

.IMG_2673

.

Dopo il post precedente, molto impegnato, eccone uno di “pausa”, con l’immagine della prima neve urbana di questo inverno 2014-2015. Pochi centimetri, ma quanto basta per creale la “poesia del natale”. Buon proseguimento delle feste a tutti!

.

.

.

.

Comments Closed