UTILITA’ E INDIFFERENZA MARGINALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Aprile, 2013 @ 11:28 am

Detto altrimenti: basta con la linearità di tagli, imposte, tasse e sacrifici!

Se Tizio guadagna/riceve 1500 euro al mese (e ve ne sono tantissimi, di Tizio!), l’aggravio di 200 euro al mese fra tasse, tariffe, aumento dei prezzi, incide “solo” per 13%, ma in termini di qualità della vita e di potere di acquisto ciò significa molto. Dove può Tizio “recuperare” quei 200 euro? A fronte di quali (ulteriori e gravi) rinunce riuscirà a farsi bastare i residui 1300 euro al mese?

Se Caio guadagna/riceve 15.000 euro al mese (e ve ne sono tanti, di Caio!), l’aggravio di 3.900 euro al mese fra tasse, tariffe, aumento dei prezzi, incide per il doppio rispetto a Caio, cioè per il 26%, ma in termini di qualità della vita e di potere di acquisto ciò significa molto meno per Caio di quanto non significhi per Tizio. Infatti Caio dispone pur sempre di 11.100 euro al mese.

Se Sempronio guadagna/riceve 30.000 euro al mese (e ve ne sono ancora molti, di Semproni!), , l’aggravio di 10.500 euro al mese fra tasse, tariffe, aumento dei prezzi, incide per il 35% ma in termini di qualità della vita e di potere di acquisto ciò significa molto meno per Caio di quanto non significhi per Tizio e Caio. Infatti Sempronio dispone pur sempre di 19.500 euro al mese.

Etc.

Etc.

O mùzos delòi, dal greco, la favola insegna che man mano che ci si sposta dai redditi inferiori a quelli superiori, l’utilità marginale del reddito è decrescente e l’indifferenza marginale a ulteriori aggravi è crescente.

E allora, che fare? Occorre diminuire le imposte e le tasse “lineari” e riscalettare le aliquote fiscali, tassando maggiormente patrimoni e redditi della fascia alta, il che comporta un impoverimento relativo monetario per quei soggetti ma nessun peggioramento della loro qualità di vita.

Comments Closed

PRE-FIDUCIA, FIDUCIA, POST FIDUCIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Aprile, 2013 @ 7:10 am

 

Enrico Letta

Detto altrimenti: habemus imperium, abbiamo il Governo!

Pre-fiducia

Tutti i partiti fanno la stessa affermazione: “Ricerchiamo il bene della popolazione”. Tutti. Che strano, solo adesso?

Un partito afferma: “La disperazione non giustifica la violenza. Anzi, violenza mai”. Concordo, ma “violenza” non è solo quella fisica, ma anche la giustizia negata, l’ingiustizia sociale, la mancanza di lavoro, la mancanza di futuro, i privilegi di casta, la legge uguale per tutti tranne le tantissime, troppe eccezioni di legge, etc…

Alcuni (non tutti) Ministri del passato nel rispondere ai giornalisti, ed alcuni (non tutti) del  presente in attesa di giurare, fanno la stessa cosa: sorridono. Io preferisco quelli che non sorridono ma che pensano a come risolvere una situazione molto seria.

Fiducia

Trattati quasi tutti i temi, quindi ve ne risparmio il riassunto (cito solo volentieri: carceri, ambiente, arte, cultura, turismo, sport). Quasi tutti i temi, perché a detta di alcuni mancherebbero solo la “macroregione” e il “federalismo fiscale”. A mio sommesso avviso invece mancherebbe il riferimento alla “sfiducia costruttiva”, cioè al fatto che il voto di sfiducia al Governo in carica possa essere proposto solo da chi ha pronta una alternativa di governo.

Bene il ruolo centrale assegnato alla “Moralizzazione”. Fra i tanti ministri ne avrei voluto uno nuovo ministero: quello per la RS, Repressione Scandali.

Sono stato colpito dalla rivelazione dei numeri dei “rimborsi elettorali”: “In un certo periodo elargiti 2,5 miliardi di euro, documentati 0,5 miliardi!” Propongo una commissione d’inchiesta per accertare dove sono finiti quei 2 miliardi (visto che la prassi del “libero arbitrio di spesa” continua, se un Movimento afferma che “metà delle risorse raccolte le daremo in donazioni”. Obietto: la legge impone che le risorse siano utilizzate per la campagna elettorale, non per donazioni, per di più effettuate secondo il predetto “libero arbitrio” e “senza vincolo di mandato”! E poi, come mai la “raccolta di denaro (via blog) continua anche se la campagna elettorale è terminata?

Mettiamole le strisce!

STATI UNITI D’EUROPA - Finalmente! Da una vita ci credo, da tanti post lo scrivo! Oh, finalmente non sono più solo! Mi si dice: ma è molto più difficile di quanto non lo fu per gli USA! Replico: non è solo “più” difficile, è anche “più” necessario!

Riforma della Costituzione: benissimo al Convenzione. Purchè non sia presieduta da un soggetto “dividente” … senza fare nomi … per carità!

Post Fiducia

Dove prendere le risorse necessarie? Mi domando:

Nel brevissimo termine, dall’aumento dell’indebitamento pubblico (concordato con l’UE come già ottenuto da per Spagna e Francia)? Da una riordino delle priorità (ad esempio: F35 e TAV, no; lavoro giovanile ed esodati, si)?

Nel breve termine, da una riscalettatura delle aliquote fiscali delle fasce alte?

Nel breve/medio termine, integrando il Codice Civile con la sezione ” Diritti, doveri, privilegi acquisiti e non”?

Nel medio termine dalla lotta all’evasione ed elusione fiscale ed alla corruzione?

Nel medio/lungo termine, dalla lotta alla “elusione della legge” (non solo fiscale’) ed al contenimento delle “eccezioni previste dalla legge” per cui oggi purtroppo “La legge è uguale per tutti tranne le tantissime eccezioni di legge”?

Nel lungo termine, non ricadendo negli errori del passato?

Comunque, Forza Letta (Letta Enrico, ovviamente). E … mi permetti una osservazione personale, riservata, che resta fra noi due?

Se tu avessi posto formalmente al primissimo posto la QM – Questione Morale, facendo derivare ogni tuo intervento quale componente della soluzione di “quella” questione (ciò che è possibile perché dalla soluzione della QM derivano tutte le altre) avresti messo con le spalle al muro i furbetti del “si, ma però…”.

E avresti ben potuto replicare a chi ti avesse detto che saresti un “politico confessionale”, sia perché essere eventualmente “popolari” significa essere politicamente laici (v. Don Sturzo, che non ha fondato la DC, ma il Partito Popolare); sia perchè la religione non “è” la morale, bensì “ha “ una morale; sia perché la morale odierna ricalca quella del Re Hammurabi (2200 anni a. C.) che già legiferava come segue: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Fai agli altri ciò che desideri sia fatto a te”. In quattro parole, la morale laica di oggi (e anche quella cristiana, il che non guasta) è la “ricerca del bene comune”. Tutto qui.

2 Comments »

CARABINIERI FERITI ED UCCISI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2013 @ 12:09 pm

 

 

Il mio babbo … quando i carabinieri si chiamavano “I Reali” (Carabinieri, s’intende!)

Detto altrimenti: io sono figlio di un maresciallo maggiore dei CC.

Il mio babbo era toscano, Montalcino classe 1912. Avrebbe sofferto molto alle ormai frequenti notizie del ferimento e della uccisione di suoi colleghi. Molto, forse più di chi non è legato all’Arma.

Ma la condivisione del dolore espressa da tutti noi e anche (oggi! N.d.r.) da tutte le forze politiche, non basta. Occorre, quanto meno, che le famiglie delle vittime siano assistite innanzi tutto economicamente dallo Stato. E poi, cosa ancora più importante, che nessuno, a cominciare dai politici, si comporti in modo violento, inneggi alla violenza, raccolga consensi con la violenza, fisica o verbale che sia.

La violenza (politica) fisica al momento ci è stata risparmiata (non quella “sportiva” negli stadi). Infatti dobbiamo risalire agli anni ’20 per trovarne abbondanti, sconcertanti e incredibili tracce. Si legga, uno per tutti, il saggio di Gaetano Salvemini “Lezioni di Harvard” tenute in quella Università dal Salvemini, titolare della cattedra della civiltà italiana e riguardanti il periodo storico fra le due guerre mondiali e l’ascesa del fascismo.

Ma quella verbale … la violenza verbale … quella è stata ed è ancora troppo attuale e ugualmente pericolosa. Frasi del tipo “Tutti a Roma!”, “Al golpe!”, “Siete assediati”, “Mobiliteremo le piazze”, “La folla dei nostri elettori non lo permetterà”, “Siete morti”, “Branco di comunisti”, “fascisti!” etc., su quale terreno cadono? Su menti mature, equilibrate, che sanno sfrondare l’esteriorità dell’espressione e coglierne il significato strumentale, o non anche su menti più deboli in quanto – sia pure incolpevolmente – non allenate a riflettere, prive di autonomo spirito critico, facile preda del populismo di turno, prive di idee e ideali propri e ben maturati? O ancora, più semplicemente … su menti disperate?

E poi, che dire di quell’altra violenza, quella dei furti e degli sprechi del denaro pubblico, dell’ingiustizia sociale, dei privilegi delle tante caste … di una ubris (dal greco, “tracotanza”), che offende e travolge chi non ha di che vivere, chi non ha un futuro, chi vede distrutto il lavoro di una vita, solo perché chi avrebbe dovuto occuparsi del contesto entro il quale egli sperava, viveva ed operava, era “in altre faccende affaccendato”, preso com’era ad accumulare milioni (di euro), a raggiungere posizioni di comando (“cumannari è megghiu che futtiri”) sistemare i congiunti o i compagni/colleghi/camerati/amici/co-cittadini di partito!?

Che fare? Innanzi tutto impariamo a misurare le parole (“Le parole sono pietre”, firmato Don Lorenzo Milani), a misurare le nostre emozioni, le nostre reazioni, a prevedere le conseguenze di ciò che diciamo e facciamo, e soprattutto seguiamo la morale del Re Hammurabi del 2200 a. C.: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te; fai agli altri ciò che desideri sia fatto a te”, morale ripresa e testimoniata da Gesù, morale che è unica per laici e per cattolici, e che si riassume in quattro parole. “Ricerca del bene comune”.

Perché no? Perché altrimenti chi semina vento raccoglie tempesta. E sulla nave “Umanità” siamo imbarcati tutti e quindi tutti abbiamo il comune interesse a che essa non faccia naufragio.

Comments Closed

VIAGGIO IN ITALIA di Bici UISP Trento

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2013 @ 9:07 am

Detto altrimenti: Bici Uisp Trento in Terra Liguria

Bici Uisp? Was ist das? Leggete il post del 21 aprile score, ore 18,22.

La “coda” del pullman

Organizzata dall’ottima Presidente Monika coadiuvata dall’infaticabile Guglielmo (grazie ad entrambi!), prima uscita della stagione: Terra Liguria, anche un po’ ritorno alle origini, sia pure molto remote e “parziali”, perché i Ligures “qualche annetto fa” erano insediati fino a Riva del Garda (leggere la lapide sotto i portici del Palazzo del Comune di Riva, riportante l’elenco delle dominazioni locali), mentre la gran parte del Trentino, verso est, era terra dei Veneti. Comunque le tracce di questa origine si ritrovano nella connotazione “parsimoniosa” comune ai Ligures ed ai Nonesi. Ma veniamo a noi.

Hotel Anthurium

Partenza alle 06,30 da Trento, 50 “Uispini” sul pullman della Gardatour di Ceniga (Tn) condotto dall’ottimo Antonio. Tanti eravamo. Con Antonio, 51. Tre giorni insieme. Prima tappa Santo Stefano a Mare, Hotel Anthurium (www.hotelanthurium.it, info@hotelanthurium.it, tel. 0184 480078). Ottima scelta, con i gestori “comprensivi” nei confronti di 50 “giovani anziani” (così risultiamo secondo la nuova scala delle età) scatenati come liceali! L’Hotel per di più ha una porticina d’accesso diretto alla nuova pista ciclabile San Lorenzo a Mare – Sanremo! Che vogliamo di più?

La guida Rosa ci parla delle streghe di Triora

Pomeriggio del primo giorno: accompagnati dalla simpatica guida signora Rosa, visita in pullman (30 km di salita) a Triora (760 m.), il Paese delle Streghe. Trovate molte notizie in internet, per cui è inutile che io le ricopi qui. Il paese che una volta contava ben 2.000 abitanti (oggi 300), come testimonia la maestosa Chiesa parrocchiale, è attestato nel fondo di una valle (la valle del torrente Argentina) “appoggiato” al confine francese, poco a sud di Tenda, poco a sud del Colle di Tenda e quindi poco a sud di Limone Piemonte. Un curiosità: un capitolo del libro “Silenzio assoluto”, Ed. Tea, un bel giallo dello scrittore tedesco Frank Schatzing, si svolge a Triora! (Dello stesso autore suggerisco che leggiate prima “Il quinto giorno”! Non ve ne pentirete!)

Il gruppetto di testa ...

Mattina seguente: affittate le bici da un negozietto vicino all’Hotel,  (di solito ci portiamo le nostre, ma ‘sta volta …) si pedala! Il tempo minaccia pioggia, ma noi via, sprezzanti del pericolo … in questa pista ciclabile di lusso, larga che “ci passa un treno”! Difatti, ci passava il treno, in precedenza! Fiori, profumi, colori, mare! Che vogliamo di più? Che sia più lunga! Infatti ad un certo punto, mentre attraversavo un grosso centro abitato, domando “Che città è questa?”. “Sanremo” mi rispondono stupiti! Ma come, già arrivati?

E qui incontriamo alcuni amici che per motivi vari avevano preferito non sfidare Giove Pluvio ed erano venuti a Sanremo portati dall’ottimo Antonio. Tutti insieme, quindi, in buon ordine di gruppetti sparsi, visitiamo la città: il vecchio borgo Pigna, la spiaggia, il Casinò, il Teatro del Festival, Villa Nobel (quello del Premio!), la Chiesa Russa Ortodossa, la mostra sull’Universo Fantastico di Antonio Rubino, le focaccerie, etc.. Pranzo? certo, al volo, con focaccia ligure con formaggio (“di Recco”) o senza.

Bussana Vecchia

Indi si ripedala verso “casa” da cui alle 16,00 si riparte in pullman verso Bussana Vecchia, per dimensione il secondo centro storico della regione, dopo quello di Genova. Paesino arroccato raggiungibile in auto o a piedi, non col pullman, quindi bella scarpinata per sentierini che “tagliano” la strada (scorciatoie, scortoli, il dialetto trentino) essendo noi “abbaiati” dai molti cani a custodia delle ville e dei giardini privati che il tratturo attraversa. Il paese è abitato e occupato da pittori e artisti in genere, una nostrana Montmarte. Cena in Hotel, una passeggiata sul lungomare e tutti a nanna.

Il terzo ed ultimo giorno si parte con il pullman alle 08,00 direzione 255 gradi bussola (sud ovest) e si va a visitare il “Principato di Seborga e dei Cavalieri”. Di cosa si tratta? Di un vero, storico Principato, leggetene in internet … io sottolineo solo l’originalità della località e della sua “autonomia”: oggi 320 persone che hanno un Principe (elettivo), un Governo, Ministri, ovviamente oltre al Sindaco etc.. Moneta propria? Si, i “Luigini” oggi coniati in cioccolatini dorati … Di notevole il piccolo, ricchissimo museo di strumenti musicali antichi.

Abbiamo ormai toccato la nostra “finisterre”, cioè la finis terrae, la fine della terra, cioè l’estremo sud ovest del nostro viaggio, quasi al confine francese, a 20 minuti da Mentone e Montecarlo. Volgiamo la prua del pullman verso nord est rotta 45 gradi bussola e facciamo sosta a Cervo.

Cervo

Altro bel paesino arroccato a picco sul mare. Passeggiate, “scalata” delle molte “scale”, pranzo chi con pesce, chi con la focaccia “di Recco. Sulla via del ritorno, scambi di impressioni, canti in vari dialetti: tirolese, trentino, ligure, toscano, romano e siciliano. Arrivo a Trento alla 21,30. La spesa? Contenuta in 45 Luigini di Seborga, tutto (tutto) compreso. Quanto vale un Luigino? Circa sei dollari USA.

Torneremo … ma la prossima volta con il sole della foto!

L’auspicio? Che la pista ciclabile sia prolungata per tutta la riviera di ponente! Attrarrà una moltitudine di turisti! Ed allora, se non ora, quando? Con la crisi che c’è, perché non valorizzare i nostri “tesori potenziali”?

 

 

Prossima uscita Bici Uisp monogiornaliera? Domenica 19 maggio alla scoperta dei dintorni di Bergamo. Prossima uscita plurigiornaliera? 26-28 luglio, ex ferrovia delle Dolomiti da Dobbiaco a Cortina d’Ampezzo a Calanzo, a Longarone a Primolano (alcuni tratti da Calalzo in poi, in treno).

Ci si iscrive a Bici Uisp Trento via mail scrivendo a biciuisp.tn@hotmail.it oppure presentandosi in sede, Largo Nazario Sauro, 11, tel. 0461 231128. Il costo della tessera annuale è di €10,00 (con copertura assicurativa €33,00). Per l’iscrizione occorre esibire un certificato medico attestante l’idoneità allo sport non agonistico. Per scaricare i moduli di iscrizione e per ulteriori informazioni visitate il sito  www.slowbiketrento.xoom.it

ISCRIVETEVI, VI ASPETTIAMO A  … BICI APERTE!

Una poesia (di chi? Non ve lo dico, per adesso …)

Antonio Rubino a Sanremo!

“LIGURIA”

Silente e filial ossequio,

sovra rupi nel verde screziate,

ch’al sol, madri mie,

pel ligure arco s’allumano,

fendo d’istinto il languido

umor del basilico.

Eterno senso

Ma dove vai …

franger tirreno marchiommi,

ond’April salmastro sì care ne riede a sussurrar le note,

che tiepido movo,

d’esta cetra,

mio passo.

Tardo al fronte,

baciando lo scirocco.

… bellezza …

Stagliandosi,

la madre mia terra accenna 

che più non v’è morte,

giacch’in lei è

l’orchestra.

E vien appresso fluendo

la danza

… in bicicletta?

ampia dei golfi,

quei frementi al mar antico

nel qual mirar

è mirar il sempre.

4 Comments »

WEEK END IMPORTANTE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Aprile, 2013 @ 7:10 am

Detto altrimenti: non ci si dovrebbe mai assentare …

E già … sono stato tre giorni via, a pedalare e a visitare Terra Liguria con Bici Uisp Trento (leggete il post successivo) e già sabato mi hanno fatto il governo. Bene, ci voleva, solo che – approfittando della mia assenza – non hanno istituito il Ministero nuovo che avevo suggerito, e cioè quello per la RS. Che mi viene a significare RS? Ecco, vedete, mi sono fatto persuaso che un Ministro per la Repressione Scandali sarebbe proprio necessario.

Infatti ieri sera sono stato fra i primi a scendere dal pullman e quindi ad arrivare a casa, in tempo per vedermi Report, la trasmissione della “mancata Presidente della Repubblica” Milena Gabanelli. E allora mi sono detto: per un senso di riguardo nei confronti dei miei compagni di pedalata che non hanno potuto vedere il programma e che andranno ad aprire il computer per leggere il resoconto del nostro viaggetto, è giusto – dicevo – che io racconti loro qualcosa in merito.

Il proprietario della casa farmaceutica italiana. I nomi? Trovateli voi …

Spesa sanitaria. Pare che una famosa casa farmaceutica italiana (nominata in trasmissione) sia specializzata nell’ottenere dai politici (nominati in trasmissione) e dalle autorità statali di controllo (nominate in trasmissione), ovviamente dietro compensi (pare … in nero. E che? Si fatturano certe cose? Ma siamo mica qui a contare le pecore dell’intervallo!) … nell’ottenere – dicevo – prezzi altissimi per le medicine proprie e per quelle di importazione (si calcola sovrafatturate dell’80%), tal che le case estere si rivolgono ad essa per essere autorizzate ad applicare questi prezzi (che poi sono a carico dell’utenza e del Servizio sanitario nazionale per 20 miliardi di euro l’anno). Ecco che recuperando quella sovrafatturazione dell’80% potremmo abolire l’IMU su tutte le case. Vedete bene che il Ministro alla RS avrebbe già avuto su che operare!

Pare che alcune case farmaceutiche siano state condannate ed abbiano pagato quanto stabilito in condanna. Pare che il boss italiano che organizzava tutto abbia “scudato” un miliardo di euro, ma nessuno ha potuto capire da dove siano arrivati questi soldi. Pare che lo stesso non potrà essere interrogato, in quanto novantenne dichiarato incapace di intendere e di volere. Pare che nel frattempo costui abbia devoluto tale somma a figli e nipoti. Pare che alcuni funzionari pubblici e politici italiani, condannati a pagare allo stato decine di milioni di euro per i danni di immagine procurati, da anni non stiano pagando nulla. Pare che uno di essi, settantenne, abbia dichiarato. “Io sono a posto perché da quest’anno mi tratterranno il quinto della pensione” (hai visto mai, se campasse 2000 anni riuscirebbe a pagare una parte del dovuto!). Ah, dimenticavo: alcuni dirigenti pubblici condannati continuano a ricoprire importanti incarichi pubblici. Eh già, mica possiamo togliere il pane di bocca a quella povera gente! Insomma … e noi cittadini? Cornuti e mazziati, si dice al di là dello Stretto!

Ma che tu sei un comunista, no, questo non lo diciamo …

E poi il gas che l’Italia compera dalla Russia! L’ex consigliere di Putin ci ha spiegato come costui sia in accordo con un notissimo politico italiano che è anche imprenditore e che è molto, molto amico di Putin e che ha dichiarato “che in Russia c’è la vera democrazia, mica come qui che ci abbiamo i PM che io li manderei a fare un altro mestiere che poi se mi ricapita a me di modificare la giustizia imporrò loro di attivarsi solo su mia indicazione che io a loro gli dico di dare priorità alle cause minori, partendo dalle più piccole e così le grandi si prescrivono che poi io abbasso sempre di più il limite della prescrizione che tanto dico che lo faccio per indurre i giudici ad essere più solleciti che tutti ci credono e che così ci faccio anche una bella figura”.

E che, a seguito di questo accordo, con il gas russo succeda quello che ho descritto sopra per le medicina. Grosso modo, s’intende, salve le specificità del caso. Mica siamo qui a far di tutt’erba un fascio, ci mancherebbe. Quanto ci costa questo secondo scherzetto? Non ve lo dico perché sennò state male … solo vi dico l’ordine di grandezza: decine e decine di miliardi di euro l’anno.

Chissà che i nostri a Roma non ci ripensino a diano vita al Ministero RS! Basta. Ora vado ad occuparmi della descrizione della nostra incursione nella Terra dei Ligures.

Comments Closed

OGGI, 25 APRILE, HO SCRITTO MOLTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 7:19 pm

Detto altrimenti: infatti domani parto, sarò tre giorni in Liguria … a pedalare … così mi sono portato avanti con il lavoro … nel frattempo voi … fate il governo, mi raccomando!

A dopo, quindi!

P.S.: previsione di pioggia e temporali in Liguria, che sfiga! Per me? No, per voi, perchè se sarà così … avrò il tempo di scrivere ancora!

3 Comments »

DELOCALIZZAZIONI, ENRICO LETTA, STATI UNITI D’EUROPA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 6:51 pm

Detto altrimenti: ricerchiamo il significato degli avvenimenti e facciamo le giuste connessioni …

Dall’Italia molte imprese hanno “delocalizzato” la produzione in paesi nei quali il costo del lavoro è infinitamente minore, come pure i diritti dei lavoratori, le norme sulla sicurezza sul lavoro, i sistemi previdenziali e assistenziali, etc..  Ciò ha comportato maggiori margini per le imprese che hanno delocalizzato, minori posti di lavoro in Italia, e il rischio che in un secondo momento, chi ha imparato da noi il mestiere, ci faccia concorrenza, anzi ci soppianti del tutto. Cito solo un caso poco conosciuto: la SGS Ates di Agrate Brianza(anni fa del Gruppo Stet), primatista mondiale nella produzione di semiconduttori (la base di tutti i computer) delocalizzzò. Oggi non più leader.

Bangladesh, periferia di Dacca. Crolla un edificio nel quale lavoravano tantissime donne (nel tessile). 1.000 morti, molti altri feriti. L’azienda italiana Benetton si affretta a dichiarare: “All’interno di quell’edificio non vi erano nostre aziende”. Ecco, di “quello”, ma …excusatio non petita, vera accusatio, dicevano i latini. Infatti la dichiarazione dei Benetton implicitamente ammette che in “altri” edifici ci possano essere aziende di quel Gruppo. Mi chiedo: quali sono le misure di sicurezza applicate in quegli “altri” edifici? Quali tutele sono garantite alle lavoratrici (già, perché pare che la maggior parte siano donne)? Qual è il livello della loro remunerazione? Quale l’assistenza sanitaria, la tutela previdenziale, etc.? Quale il trattamento delle lavoratrici “in hoffnung” in speranza, dicono i tedeschi, cioè in attesa di prole? Quale il trattamento delle neo madri?

Ho appena visto in streaming la riunione fra il Presidente incaricato Enrico Letta e i rappresentanti del M5S. Letta, fra l’altro, ha affermato di essere un europeista convinto (io ho aderito al MFE – Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli 35 anni fa) e di aspirare alla elezione diretta del Presidente dell’Unione. Bene, benissimo, anche perché io, nel mio infinitesimalmente piccolo, aspiro agli Stati uniti d’Europa! Anche perché solo un’Europa politicamente unita può concordare con gli USA l’imposizione, a chi vuole trattare con le due confederazioni che si affacciano sui due lati dell’Atlantico, il rispetto dei diritti civili, umani, sociali, del lavoro e la correttezza in materia di banca, finanza, fisco.

Ottimo poi Letta quando afferma di volere negoziare con l’UE la differenziazione fra “indebitamento generico” e “indebitamento per investimenti in ricerca e sviluppo, etc.”

Circa il rapporti con i M5S, ho notato una certa differenza fra la “riunione Bersani” e quella odierna (Letta): mi pare che la maggiore concretezza di Letta, unita anche ad una certa maggiore apertura (maturazione) da parte dei M5S quanto meno a “seguire il ragionamento” , possa costituire un primo passo, non dico verso la concessione della fiducia al governo, ma verso il dialogo con il governo.

Mi scuso se mi permetto di citare una mia esperienza personale. Nel mio passato lavorativo venni chiamato, da altra città, a ricoprire una posizione di livello ma anche molto difficile. Forse giocò a favore quella scelta non solo il mio curriculum (che pur era “pesante”), ma anche il fatto che le contropartite con le quali avrei dovuto negoziare certe difficili soluzioni, non avrebbero mai potuto imputarmi alcuna (eventuale) colpa passata: io venivo da fuori, ero nuovo … Quindi, nel caso in esame, se pur questo nuovo governo (Letta) non possa essere “tecnico”, sit sane politicum, che sia pur politico, ma coinvolga persone innanzi tutto “capaci” e non troppo coinvolte, almeno personalmente, in scelte errate del passato o in omissioni.

Comments Closed

PER FARE UN TAVOLO CI VUOLE UN FIORE … (cantava Sergio Endrigo)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 1:10 pm

Detto altrimenti: per fare le riforme ci vuole (anche) denaro

Sergio Endrigo

Per fare un tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l’albero
Per fare l’albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore …

… per fare un tavolo ci vuole un fiore

Ecco, arriva il nuovo governo, così almeno speriamo in molti, il governo Letta. Enrico Letta è una persona seria e capace. Sa bene ciò che “ci vuole” per il Paese. Ma … mi domando io, dove prenderà le risorse? Alla TV si sente dire un po’ troppo spesso che “L’Italia privata è più ricca della Germania privata”. Spero che ciò non significhi che sono in arrivo nuove tasse, o almeno, nuove tasse “lineari”, che colpiscano tutti, nel mucchio, e cioè soprattutto la massa dei cittadini che NON possiede la maggioranza della ricchezza privata, ma solo una casa, o anche due, una per sé ed una per i propri figli, acquistata dopo due vite di lavoro (padre e madre), con l’aiuto di un mutuo trentennale ora finalmente estinto. Già, perché queste persone “non sono liquide”, cioè, per pagare le tasse, non possono mica usare una o due stanze delle proprie case. “Ecco, signor funzionario dell’Agenzia delle Entrate: queste sono le chiavi di casa mia. Lei può entrare quando vuole … la stanza sua, cioè dell’Agenzia, è la prima a sinistra”.

Il Professor Uckmar, avvocato e professore fiscalista e tributarista dell’Università di Genova, da tempo insiste perché si intervenga sulle migliaia e migliaia di Srl immobiliari che in realtà nascondono al fisco proprietà di privati cittadini e che nulla hanno a che fare con una attività societaria.

E allora, come fare?

Mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una ipotesi: non “chiedere” ma “ottenere” dall’UE una deroga (già concessa ad altri paesi dell’UE) e procedere alla emissione di una nuova tranche di titoli di stato irredimibili, per far fronte a tutte le urgenze ed avere il tempo di:
a. riscalettare le aliquote irpef;
b. riscrivere l’ordine delle priorità di spesa;
c. moralizzare i furti e i costi del settore pubblico;
d. normalizzare i livelli abnormi di super pensioni, super stipendi, super cumuli, super benefit, super privilegi di tutte le caste;
e. lanciare decine di migliaia di cooperative di lavoro;
f. organizzare una lotta seria alla evasione ed alla elusione fiscale;
g. riorganizzare, cioè, ristrutturare la composizione e le scadenze del debito pubblico, proponendo, fra l’altro, la conversione volontaria di una tranche di esso da titoli redimibili in titoli irredimibili;
h. proporre una commissione UE per formulare il progetto degli Stati Uniti d’Europa;
i. …. cos’altro? Dite un po’ voi … mica posso farmi carico io di tutto!

P.S.: io sono un velista, ma ho preso la patenta nautica anche per imbarcazioni a motore. Ora, se un motoscafo ha la carena “planante” (cioè abbastanza piatta), per portarlo alla velocità di planata occorre un forte impiego di carburante. Tuttavia, quando ha iniziato a planare, cioè quando ha sollevato la carena dall’acqua, per mantenerlo a velocità elevata occorre molto combustibile in meno …. capito mi avete?

Comments Closed

“VOGLIAMO LA GRANDE COALIZIONE” DICE UN PARTITO … “L’ABBIAMO SEMPRE DETTO, DA QUANDO POCO ABBIAMO PERSO LE ELEZIONI”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 12:25 pm

Detto altrimenti: … “La vogliamo però. Però devono essere accettati tutti i punti della nostra campagna elettorale, ad iniziare dalla Giustizia e dall’IMU”.

… a cominciare da giustizia e IMU!

A me mi pare (lo so, lo so … che “a me mi” non si dice e non si scrive …) ma lo faccio per attrarre la vostra attenzione! Dunque, si diceva .. ah, ecco, ora ricordo … a me mi pare che una certa affermazione sia una presa in giro. Eccola: “… io sono un grande statista, perché ho invocato ed inneggiato alla Grande Coalizione; ora che si è costretti a farla, dico che è merito mio; ora che si deve concordare e redigere il programma della Coalizione, dico che “ci sto ma”. Cioè voglio che si facciano tutte le “cose” che avevo nel mio programma elettorale, che sono le cose da fare (secondo lui, n.d.r.) per farce uscire il Paese dalla recessione (secondo lui, n.d.r.) nella quale lo ha sprofondato (secondo lui, n.d.r.) la politica di Monti (dimenticando i danni del “secondo ventennio, quello berlusconiano, n.d.r.). Anzi, ho già pronti otto decreti legge”.

Ma allora, dico io, che “coalizione” è? Coalizione, da coalitus, participio passato di coalesco, “cresco insieme”. Insieme significa che ognuno concorre con qualcosa e ognuno rinuncia a qualcosa pur di stare e crescere insieme. Ma se io voglio che sia accettato tutto il mio pensiero, non è coalizione, bensì è una delle tre seguenti “cose”:

1) chiedere tutto per lasciare al Capo l’opportunità di fare il saggio transattore, il grande statista di ottenere molto, oppure …

2) mettere comunque il cappello su ciò che di buono si farà, lasciando ad altri la responsabilità di ciò che eventualmente non si riuscisse a fare, oppure …

3) … spingere verso le elezioni anticipate dandone poi la colpa agli altri: “E’ stato lui, signor maestro, che non mi ha dato tutte le caramelle … ed allora io non gioco più!

Occorre cogliere in pieno il politichese di questo “appoggio” al governo, che si dichiara “pieno” ma che in realtà è un porre condizioni, un volere ipotecare l’azione del governo, un volerlo rendere semplice strumento di una funzione non propria, una sorta di “governo esterno” a quello ufficiale al quale non si lascerebbe il diritto di “esercitare un potere legittimo” bensì solo quello di “assumersi tutte le eventuali responsabilità“. Si cerca cioè di separare il potere dalla responsabilità. Il che non è cosa nè buona nè giusta.

Ancòra: la eventuale accettazione di massima da parte di Letta delle condizioni poste dal PDL, come è interpretata da PDL e da altri? Forse, dal PDL questa accettazione di massima è interpretata non solo come accettazione di “priorità assolute” ma anche di priorità “esclusive”? Sulla esclusività io non sarei d’accordo, perchè a mio avviso la prima questione è la Questione Morale, che potrebbe/dovrebbe essere affrontata e risolta anche in parallelo ad una o ad alcune o a tutte le otto priorità PDL.

Comments Closed

LEI E’ UN ANIMALE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 8:13 am

Detto altrimenti: è un’offesa? No! E’ un complimento

Sono a Riva del Garda. Questa mattina presto, dopo avere (doverosamente) “postato” i miei due precedenti post “seri”, mi volevo concedere una veleggiata in solitaria col in mio Fun Whisper, per “liberarmi” la mente nel giorno della Liberazione. Mi vesto, tuta, cerata e con una breve pedalata sono alla barca.

Ecco Whisper!

Mentre da prua libero la randa dal copriranda, sento una vibrata protesta: mi sembra la voce di una … folaga? Si, è proprio una folaga. Ma dov’è? La “voce” arriva da poppa. Mi ci avvicino e la scopro: fra la tavoletta che si utilizza per evitare che cadano in acqua oggetti e il motore fuoribordo, sull’estremo sbalzo di poppa, una mamma folaga ha costruito il nido e sta covando le sue uova. Mi avvicino ancor di più. Penso a quanto grande e minaccioso debba apparire ai suoi occhi questo  “gigante rosso vestito”. Niente: non si spaventa, non abbandona il suo posto di covata e di combattimento, anzi, aumenta la protesta, si erige ed apre le ali a difesa del suo tesoro. Arriva il marito: sì … si mettono in due a fronteggiarmi!

Una mamma folaga “d’archivio”

Sono troppo teneri, mamma e papà. Non ho il coraggio di distruggere tre vite in fieri. Già, perché le ho intraviste, le uova: sono tre. Retrocedo, Rimetto la posto la randa, la copro con il copriranda e rinuncio alla veleggiata. Anzi, tornerò a portare un po’ di pane a mamma folaga, se lo è meritato. Ecco, capite perché dire ad una persona “Sei un animale” è un complimento! Le folaghe, come tutti gli uccelli, sono monogami, olim sposi semper sposi. Fanno coppia fissa per tutta la loro vita. E come si occupano della loro prole, anche di quella “in fieri”, a costo della loro vita. Impariamo, gente, impariamo! La foto? Si, l’ho scattata, con il telefonino: solo che avrò il cavetto per trasferirla sul computer solo fra qualche giorno, prometto che la pubblicherò, abbiate pazienza:  per ora pubblico una “folaga d’archivio”.

Comunque anche questo post è “in linea” con l’anniversario della Liberazione: liberazione dalla violenza dei “(troppo) forti a difesa del diritto e della libertà dei più deboli e del loro futuro. E non avere il lavoro significa non potere avere figli e quindi non avere un futuro …

Si può leggere anche così … non vi pare? 

Comments Closed