POST 890 – MUSICA A RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Luglio, 2013 @ 6:20 pm

Detto altrimenti. l’Associazione Amici della Musica di Riva del Garda e la locale Sezione del Conservatorio Bonporti di Trento … un concerto straordinario! Questa volta l’hanno fatta grossa!

Elizaveta con il Presidente Ruggero Polito

Ed io che me ero quasi dimenticato! Io, tesoriere dell’Associazione… ma si può? Certo che quest’anno abbiamo dovuto modificare più volte il calendario dei concerti, e l’ultimo aggiornamento mi era sfuggito al punto che mi ero scadenzato per il sabato successivo il concerto che invece eccezionalmente si è tenuto di martedì 9 luglio 2013, giornata insolita per i nostri appuntamenti musicali. Ma, di quale concerto si tratta? Direte giustamente voi …
Eccolo, un recital pianistico di Elizaveta Ivanova, 26 anni, nata a Mosca e residente ad Amburgo, la quale fra gli altri tanti successi della propria carriera (2011: vincitrice del concorso 10th Paino campus International Competition, Francia; 2012: primo premio nell’Elise Mayer Scholaship Competition, Hamburg), è stata recentemente vincitrice del concorso Pianistico Internazionale “Città di Verona”.

Giovane bella ragazza, ha eseguito magistralmente e “a memoria” (!) sonate, momenti e preludi Scarlatti, Rakhmaninov, Debussy e Prokofiev.
Come al solito non sono abbastanza “musicologo” per descrivere la bravura di Elizaveta. Posso solo dire che nell’ascoltarla a me è venuta più volte la pelle d’oca (vorrà pur dire qualcosa …) e che la musicista accompagnava con il movimento del corpo la musica che andava eseguendo, quasi una novella Carla Fracci della musica. Le sue braccia e le sue mani danzavano prima di andare a posarsi sulla tastiera, ora dolcemente, ora con l’impeto voluto dallo spartito. Come al solito, mi aspetto che un commento più “tecnico” sia scritto dal Presidente dell’Associazione, Ruggero Polito.

Elizaveta è stata oggi da noi accompagnata a fare un giro per l’Alto Garda e ne è rimasta entusiasta … chissà che non si riesca a riaverla con noi per un secondo concerto … già … perchè arrivati ad Arco, ci siamo fermati a prendere un caffè al Casinò … e lì, nella sala del bar, un pianoforte a coda … che fare?  Un accenno alle danze ungheresi di Brahms, e la gente ha cominciato ad affacciarsi, interrompendo ogni altra attività … in ascolto, rapita … che sia un segno premonitore?

BIOGRAPHY

Elizaveta Ivanova was born in Moscow on 28.11.1986. She started to learn to play the piano at the age of four at Yakov Flier Music School in Moscow with N. Dolenko. Graduated from Music School of the Academic Music College of Moscow State Tchaikovsky Conservatory (classes of A. Dzhangvaladze and O. Mechetina) and Academic Music College of Moscow Tchaikovsky Conservatory (class of O. Mechetina, Diploma with Honour). During the school and college periods Elizaveta became the laureate of children and youth competitions and festivals, such as: ‘Steinway’ International Piano Competition for Young Pianists (Berlin, Germany, 2002, special prize for the German romantic music); International T. Nikolayeva Competition for young pianists (Bryansk, Russia, 2002, 1st Prize;  scholarship holder of the Ministry of Culture of Russian Federation, of the Charity Foundation ‘Russian Performance Art’. In 2006 Elizaveta entered Moscow State Tchaikovsky Conservatory in the class of Professor, People’s Artist of Russia, Academician Sergey Dorensky and his assistants: Professors, Honoured Artists of Russia Pavel Nersessian and Andrey Pissarev and Honoured Artist of Russia Nikolay Lugansky. She finished her study as an under-graduate student in May 2011 (Diploma with Honour). Currently she works on her dissertation on C.P.E. Bach’s clavier compositions at Moscow Conservatory, simultaneously obtaining Master Degree at the Hochschule für Musik und Theater Hamburg (DE)  in the class of Prof. Evgeni Koroliov. Her extensive concert activity began in 2002, when she became a participant of programs and scholarship holder of the V. Spivakov International Charity Foundation. Elizaveta has been performing all over Russia and abroad (Austria, Australia, Belarus, Bulgaria, Canada, Germany, France, Italy, Ireland, Japan, Serbia, United Kingdom, Ukraine, Uzbekistan). She has participated in master-classes with E.Ax, S. Babayan, D. Bashkirov, A. Cohen, P. Donohoe, A. Ebi, G. Fergus-Tompson, N. Fisher, A. Golovine, R. Levin, O. Mustonen, D. Paperno, A. Sandler, T. Sarkissova, and Fou T’song. In 2011 Elizaveta won the 10th Piano Campus International Competition in France (1st Prize and two Special prizes). In 2012 Elizaveta had the honour to present annual Montblanc de la Culture Arts Patronage Award in a short movie with piano star Lang Lang. In 2012 she also won the First Prize in the Elise Mayer Scholarship Competition at the Hochschule für Musik und Theater Hamburg, as well as  the 1st Prize in the 1st Verona International Piano Competition, where she also received Special prize for the best interpretation of the L. van Beethoven’s Sonata. In 2013 she won the 2nd Prize and Special Prize “Blüthner Zentrum Wien“ in the 1st International Piano Competition „Blüthner ‘Golden Tone’ Award“ (Vienna, Austria). The pianist’s repertoire includes musical compositions since the baroque period until the 21th century. She is also a successful participant of chamber ensembles and harpsichord player. Elizaveta has performed on the stages of famous concert halls, such as: Great, Small and Rakhmaninov halls of Moscow Conservatory, Svetlanov and Chamber halls of Moscow International Performing Arts Centre, Great Hall of Ukrainian State Philharmonic Society in Kyiv, Chamber Music Hall of Berlin Philharmonic, George Weston Recital Hall of Toronto Centre for the Arts, Salle Cortot in Paris, Teatro Ristori in Verona, National Concert Hall in Dublin, and others.    www.elizavetaivanova.com

2 Comments »

POST 889 – PAPA FRANCESCO A LAMPEDUSA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Luglio, 2013 @ 3:22 pm

Detto altrimenti: non so proprio come dirlo, altrimenti

Mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori solo due sottolineature:

 1) mentre nel mondo integralisti religiosi uccidono chi appartiene ad altra religione, Papa Francesco è andato a Lampedusa in soccorso soprattutto di islamici. Si tratta di un gesto di enorme umanità e – mi sia consentito dirlo – anche di una portata “politica” assai rilevante: infatti si tratta di una mano tesa non solo a chi soffre a Lampedusa, ma anche a chi, nel mondo consente tutto ciò e a chi, nel mondo, sta trucidando chi appartiene ad altra religione. Sicuramente questi aspetti saranno colti nelle alte sfere degli ambienti destinatari del Suo messaggio.


 2) Papa Francesco, a differenza del suo predecessore in Sardegna, non ha voluto la presenza di politici …

1 Comment »

POST 888 – CORAGGIO, ITALIA, CHE CE LA PUOI FARE! (Post 888? In Cina il numero 8 è onsiderato un potente portafortuna!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Luglio, 2013 @ 7:09 am

Detto altrimenti: basta copiare da chi fa meglio di noi … e – localmente – non buttare al macero le esperienze positive del più recente passato

Tale Francesco Petrarca, nel suo Canzoniere, così scriveva “qualche” anno fa:

Italia mia, benché ’l parlar sia indarno
a le piaghe mortali (l’attuale legge elettorale, n.d.r.)
che nel bel corpo tuo sí spesse veggio,
piacemi almen che ’ miei sospir’ sian quali
spera ’l Tevero et l’Arno,
e ’l Po, dove doglioso et grave or seggio.
…

Il Petrarca si lamentava delle “peregrine spade”, cioè degli eserciti stranieri che spadroneggiavano nel bel paese. Si lamentava, ma non perdeva la speranza, Spes, ultima dea. Oggi i maggiori danni non li stano facendo le “peregrine spade”, ma ce li stiamo facendo da noi stessi, innanzi tutti con l’attuale legge elettorale. La quale tuttavia non risolverebbe tutto, ove fosse modificata. Infatti da modificare sono anche i modelli di comportamento (che devono essere morali)  e il modello di sviluppo.

E dire che da Roma basterebbe guardare al nostro modello Trentino, che pur privo di difetti non è, ma tant’è rappresenta pur sempre un ottimo esempio cui tendere.

E noi Trentini potremmo guardare al modello bolzanino, quanto a incisività di molte decisioni (un piccolo esempio? A Bolzano è imminente l’adozione di una tessera unica per la sosta in tutta la provincia). E tutti insieme al modello austriaco, paese nel quale i permessi per costruire un capannone industriale ti vengono concessi o negati in una settimana. E dall’Austria alla Germania.

Roma … Letta ci sta provando, in parte ci sta riuscendo … certo che i condizionamenti cui è sottoposto non son pochi … che dire? Forza Letta! Coraggio, Italia!Pare che ora abbia il problema di recuperare qualche miliardo per IMU, IVA etc.. Io credo he queste priorità siano prevalenti risdpetto a F35 e TAV. Comunque a chi gli pone l’abolizione dell’IMU sulla prima casa come una “conditio sine qua non” per la prosecuzione dell’alleanza di governo, dica che indichino come “coprire” il buco di finanza che si viene a creare. No taxation without rapresentation? OK, ed anche  nessuno nuovo fabbisogno finanziario senza l’indicazione della sua copertura.

E qui da noi a Trento? Presto avremo le “amministrative” che poi qui da noi sono “politiche” data la nostra Autonomia Speciale. Ovviamente governerà chi avrà preso più voti, ma a monte mi auguro che non prevalga solo la logica dei numeri, quanto anche la logica delle persone. Mi spiego: molti elettori, pur non essendo “del PD” avrebbero probabilmente votato per Ale Pacher, se solo non si fosse ritirato dall’agone politico. E questo sia per la innegabile alta qualità della persona, sia per la continuità dello sviluppo che la sua presidenza avrebbe assicurato.  Ecco, io auspico che l’opportunità che la nostra piccola grande Provincia autonoma ci offre di conoscere personalmente le persone che si candidano alla presidenza della PAT, induca a votare “la persona” più che “il partito”.

La persona. Tutto comincia da lei, dalla persona “a capo” di un sistema. Con la sua storia, la sua esperienza, il suo esempio, la sua autorevolezza e solo da ultimo con la sua autorità, può canalizzare l’azione di alcuni collaboratori diretti e così via a cascata. Almeno, così accade nelle SpA. Ma la PAT non è una Spa, si obietta. Eh no, cari miei, oggi si comincia a capire che in una SpA l’obiettivo non può più essere l’utile economico, ma anche e soprattutto il conseguimento del benessere di chi ci lavora. E allora se la PAT non è una SpA, è la SpA che tende ad avvicinarsi alla natura di una PAT, cioè al modo di essere di una entità che si occupa e preoccupa del “bene comune”. Quindi il parallelo con la SpA lasciatemelo fare.

Se io fossi azionista di maggioranza di una SpA non avrei alcuna remora ad assumere un ottimo amministratore anche se non italiano, così come da elettore non avrei nessuna remora a votare per una persona che giudico “ottima” per la sua maturata pluriennale esperienza di governo, anche se appartenente ad un partito diverso dal mio. Se poi questa persona appartiene al partito che ho sempre votato, ancora meglio!

P.S.. La canzone all’italia dal Canzoniere del Petrarca è troppo bella: mi riservo di riportarvela integralmente e di commentarla avendo riguardo alle situazioni dei giorni nostri.

2 Comments »

POST 887 – LA SECONDA VITA DI UNA BICICLETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Luglio, 2013 @ 7:15 am

Detto altrimenti: non lasciatele andare in malora, conservatele con amore le bici “vecchie” …

L’ originale (anni ’80)

Anni ’80. Per me, classe ’44, era la prima volta in bici. Abitavo di fronte al parco di Monza, ne affittai una, poi ne comperai una da passeggio e poco dopo una da corsa. Un amico, esperto ed appassionato artigiano del pedale, Mario Camilotto, me ne fece una seconda da corsa, su misura. All’epoca la bici finì sulla copertina della rivista “La Bicicletta” (Anno II, n. 18 del giugno 1985). E’ di questa che vi voglio parlare.

Sulla copertina de “La Bicicletta (sulla forcella:  il marchio CM, Camilotto Mario)

Ci pedalai molto: 1)  Sestriere; 2) Monginevro – Izoard – Monginevro;  3) Monginevro -  Lautaret - Galibier – Telegraf – Moncenisio; 4) Passo del Mangehen; 5) Bondone; 6) il Pennes da Bolzano; etc.  … solo per citare le salite più famose. Quelle in grassetto scalate in successione nella stessa giornata, con l’amico Paolo P. di Trento. Ah … la jeunesse!

In versione terzo millennio

Poi, oltre 20 anni fa, la tradii: per una barca a vela a Riva del Garda. E lei restò in garage, impolverata e dimenticata. Anni 2010, vado in pensione. Il dottore mi dice che un po’ di bici mi avrebbe fatto bene. Detto fatto. Riprendo la mia vecchietta, ne curo un po’ il restyling, e via …  Al bicigrill la gente mi guarda. Capisco che il casco che indosso è antidiluviano. Idem i pedali con i puntapiedi in cuoio. E i cavetti dei freni che si alzano spavaldi sopra il manubrio …  Provvedo. Restano visibili le levette dei cambi sul piantone e comunque la forma della “carrozzeria”, cioè del telaio. Fa niente, io sono orgoglioso della mia vecchietta e dei meccanismi “Campagnolo” che oggi non s’usano più …

Anni ’80: la prima a sinistra, sul Manghen. Al centro, Lino Benassi. A destra, F. Rigoni

Il mio meccanico ciclista la ammira: non se ne fanno più, così, mi dice, ne sia orgoglioso. Infatti è scorrevolissima e assolutamente silenziosa, Solo .. il peso. 12 kg. Oggi le fanno di 6-7-8 kg … vabbè … pazienza, vuol dire che in discesa sarò più veloce. E poi … dimeticavo, la guarnitura: 52-42 e dietro 12-28. rapporti da duri … d’una volta! Oggi però io evito quelle salitone: non vorrei fare un regalo all’INPS!

Ecco, ve l’ho raccontata … la me morosa vecia! (P.S.: dove la tengo? In garage? Nememno per idea: in casa … in casa!)

Comments Closed

POST 886 – ROMA: LA CINGHIA DI TRASMISSIONE DELLA RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA E DELLA FUNZIONALITA’ DI GOVERNO DEL PAESE SI E’ ROTTA. RIPARIAMOLA IN FRETTA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Luglio, 2013 @ 6:10 am

Detto altrimenti: diciamo la verità, anzi, “diciamoci” la verità, una buona volta …

Se si rompe la cighia di trasmissione,. addio motore!

Noi andiamo a votare, ma i parlamentari non sono eletti da noi ma nominati dai partiti, anzi, talvolta dal “proprietario” del partito …

I parlamentari teoricamente non hanno vincolo di mandato. In pratica devono ubbidire agli ordini di chi li ha nominati, altrimenti “lui” non li rinomina più.

1000 parlamentari sono troppi in ogni caso. Dovrebbero legiferare e invece si limitano ad approvare le iniziative del governo.  1000, come i garibaldini, ma quelli hanno fatto l’Italia, quelli …

La concentrazione di fatto di due funzioni (legislativa e di governo) in capo al governo rappresenta una forte diminuzione del sistema delle garanzie democratiche. Ma per fortuna ci resta il controllo del Capo dello Stato ….

… almeno fino a quando non si introdurrà il presidenzialismo, così il gioco è fatto. Mi faccio le leggi, le attuo, mi controllo ….  E la Magistratura? Ah già, ma quella la riform0 …

Comments Closed

POST 885 – IL MODELLO DI SVILUPPO (nazionale) E RELATIVO APPROCCIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Luglio, 2013 @ 5:44 am

Detto altrimenti: applichiamo la tecnica dello zero base budget

 Zero base budget … cosa vuol dire? Vuol dire ragioniamo e programmiamo “ripartendo da zero, ricominciando da capo, azzerando tutte le precedenti posizioni preconcette, non lasciandoci influenzare da inerzie d’ogni tipo ….”

Politica economica … sento parlare di come far ripartire “questo” modello di sviluppo … ma non mi pare che ci si ponga il problema se “questo” modello di sviluppo sia ancora attuale. Sento parlare di interventi fiscali, di agevolazioni, di semplificazioni burocratiche … ok, va bene, ma si tratta solo di strumenti per agevolare al ripresa di “questo” modello di sviluppo …

Sento parlare talvolta in modo molto specifico (IMU su prima casa; IVA), talvolta in modo generico (disoccupazione), mentre riguardo al lavoro (mancanza di -) preferirei sentire parlare specificatamente di ogni fabbrica che licenzia, di ogni azienda che chiude, di ogni singola manifestazione di giovani e non, di disoccupati e di esodati. Con la stessa specificità che si adotta per IMU e IVA.

Napoli. 53 consiglieri regionali incriminati di peculato per rimborsi spese illegali. 53 alla volta. Una class action.

Che fine ha fatto lo yacht che il figlio di Bossi si è comperato con i nostri soldi?

 “Lo scandaliere”, un giornale specializzato nel seguire l’evoluzione giudiziaria di tutti gli scandali. Non esiste. Peccato.

300 euro. Il gettone di presenza “rubato” da un parlamentare europeo che si presenta in aula solo alle 18,30, praticamente a fine lavori. 3000 euro, la paga di un  ooperaio per 5 giorni di lavoro accanto ad un altoforno. Fate voi …

 F35. Nessuno sta evidenziando che sono incredibilmente inaffidabili. Ma anche se fossero perfette macchine da guerra, le nostre priorità oggi sono altre: sono le famiglie che non arrivano alla metà del mese, i disoccupati, i giovani senza futuro.

 Lo stesso dicasi per il TAV, Treno al Alta Velocità Lione-Torino, necessario – si dice – perché da lì passa il 30 % delle merci (così il ministro Lupi). Peccato che il ministro si sia dimenticato di dirci che il traffico merci da 20 anni in qua sta calando; che i treni merci non possono viaggiare oltre i 90 kmh; che alle merci non interessa viaggiare veloci ma arrivare in orario; che comunque mandare treni passeggeri a 180 kmh e merci a 90 kmh è pericolosissimo!

 Ischia. Un ragazzo di 19 anni si suicida sotto il peso di una rilevante perdita al videogioco. Lo Stato “si accorge” (ma va?) di questa moderna droga, perlopiù manovrata dalla mafia, e decide di intervenire. Era ora. Se cliccate “Atlantis” o “Banca Popolare di Milano” o “Ponzellini” troverete dei bei (miei) post sull’argomento.

La Turchia si indigna perché qualcuno vuole fare una speculazione edilizia in un parco urbano. L’Egitto perché qualcuno vuole sospendere la costituzione. L’ Italia per un rigore a nostro favore, negato dall’arbitro.

Alcuni partiti – a livello delle relative tesorerie – hanno destinato in beneficienza certi loro avanzi. I grillini restituiscono parte dei loro emolumenti. Non mi sta bene che si possa gestire denaro pubblico a propria discrezione: nè a fin di bene nè ovviamente, tanto meno “a fin di male”  …

Basta, per ‘sta mattina la faccio finita. Ma … sapete … stavo distraendomi troppo con “post vacanzieri”, ed allora … al lavoro, mi sono detto … dai, Riccardo, non trascurare le cose serie …
.

Comments Closed

POST 884 – LA NATURA FRA LE AUTOMOBILI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Luglio, 2013 @ 6:33 pm

Detto altrimenti: due istantanee al volo …

 

La natura non si ferma, nemmeno fra le auto

 

 

 

Una farfalla ….

 

 

 

 

 

 

Uno stelo verde ….

 

 

 

 

 

Comments Closed

POST 883 – IL BELLO, IL BRUTTO, IL CATTIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Luglio, 2013 @ 6:25 pm

 Detto altrimenti: no … non è un film …
Trentino: padalando da Ceniga verso Arco, lungo la “quasi pista ciclabile” che si diparte dal bel ponte romano  …

 

Il bello:  la casa sotto la roccia, misteriosa, ottima location per un film …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il brutto: poco distante,  una casetta abbandonata … chissà da chi e perchè …

 

 

 

 

 

Il cattivo: io che fotografo le due case e le pongo a confronto …

 

 

 

 

 

Comments Closed

POST 882 – LA QUESTIONE MORALE nella politica, nell’azione di governo, nella vita

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Giugno, 2013 @ 9:27 pm

Detto altrimenti: alla base di tutto

2.200 anni a. C., Codice di Hammurabi: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te; fai agli altri ciò che vuoi si fatto a te”.
2.200 anni dopo, Gesu’ ha ripreso questi concetti, testimoniandoli con la Sua vita.

Chi non crede in Dio, o in un dio, non può comunque negare che questi concetti siano stati e siano comunque ancor oggi  immanenti nella natura dell’uomo. Il credente poi riconduce il tutto a Dio, o ad un dio. La morale dei laici quindi coincide comunque con la morale dei credenti e la “morale” (cioè: le conclusioni) che ricaviamo da quanto sin qui detto è che i supporters di questi principi morali (i non credenti ed i credenti) sono ovviamente in numero maggiore dei soli credenti.

Anni fa udii Padre Bartolomeo Sorge affermare che il politico (cattolico) deve esercitare la condivisione. Molto più recentemente un mio amico, Don Marcello Farina,  mi ha indicato il superamento della condivisione e cioè “la ricerca del bene comune” (e  Marcello prosegue: “La religione, la nostra religione non  “è”  la morale, bensì  “ha”  una morale. La nostra Religione è Creazione e Resurrezione”. Ma questa è un’altra storia).

Ed eccoci ai giorni nostri. Il politico; il super burocrate; il super manager; il super pensionato; il super accumulatore di stipendi, pensioni, incarichi; il super evasore fiscale; il super elusore fiscale; il super trincerato all’interno delle tiorri eburnee dei privilegi della casta di turno e si difende dagli attacchi altrui scagliando i dardi dei “diritti (rectius, dei privilegi medievali) acquisiti” … tutti costoro se e in quanto si arricchiscano di privilegi, denaro e potere, non perseguono il bene comune, bensì il proprio. E ciò è immorale.

Da molti si afferma: “Il primo problema è il lavoro …”. Io mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori la mia convinzione: il primo problema è la Questione Morale, dalla cui soluzione discende automaticamente la soluzione di tutti gli altri problemi.

E si fa il bene comune innanzi tutto portando la gente a “capire” la verità delle cose, dei problemi, delle decisioni. Quindi chi non attribuisce la giusta centralità a ciascun problema; chi svia l’ intelligenza” della gente, cioè chi svia la capacità della gente di “capire la verità delle cose”; chi presenta solo la metà di ogni problema; chi non è disponibile al confronto delle idee; chi non è disponibile ad un riesame delle priorità del Paese; chi non inserisce ciascun problema nel giusto contesto; chi usa toni supponenti, retorici; chi grida; chi insulta; chi deride; chi dileggia; chi diffama; chi interrompe chi sta parlando, chi parla per immagini; chi comunica con battute di spirito e espressioni comiche; che trattiene per sè il potere e scarica su altri la responsabilità … etc., tutti costoro  non permettono alla gente di “capire”, quindi si comportano in modo immorale. E poiché il più delle volte costoro il problema morale nemmeno se lo pongono, il loro comportamento è addirittura “amorale”.

(E poi … le parole … le parole sono pietre, diceva Don Lorenzo Milani. Usiamole con estrema precisione, specificità. Provate a riscoltare i discorsi di Benito Mussolini: retorica, figure astratte, nessuna concretezza specifica (“spezzeremo le reni, imperativo categorico, valori imprescindibili, l’ora segnata dal destino”, etc.,). Ecco, questa è la deriva delle parole che dobbiamo rifiutare. E purtroppo ancora oggi vi sono alcune forze politiche che ricalcano quella strada, dal palco di pubbliche piazze o da schermi televisivi.

Moralità quindi, ormai lo si sarà capito, a mio avviso non è “non entrare in Chiesa con la minigonna o non avere rapporti sessuali fuori del matrimonio” (soprattutto se uno/a è scapolo/nubile, n.d.r.), bensì moralità è comportarsi in modo opposto ai comportamenti sopra denunciati, ed inoltre, moralità è rispettare e far crescere le persone a te affidate o che comunque credono in te o che vedono in te una guida. Già, perché in tal modo fai il “loro bene comune” e, a cascata, il bene comune di tutti.

In caso contrario ogni decisione “a favore” (si fa per dire …) della popolazione o del singolo individuo  sarà un po’ come il vecchio “panem et circenses”: “Si dia al popolo quel tanto da mangiare e i giochi del circo (oggi: della televisione, del calcio, n.d.r.) e il popolo sarà distratto, non si ribellerà e sarà governabile” (anzi, comandabile a bacchetta, n.d.r.).

2 Comments »

POST 881 – MAREMMA 5 – BICICLETTA IN SPIAGGIA (GR) E S. ANGELO IN COLLE (SI), 26-27 giugno 2013

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Giugno, 2013 @ 3:58 pm

Detto altrimenti: (continua dalla puntate – cioè dai  post – precedenti …) La settimana di vacanza sta per finire …

Calaviolina in bicicletta

 

Che fare? Siamo tornati alla spiaggia di Calaviolina, questa volta in bicicletta.

 

 

 

 

 

Sempre caro mi fu quest’ermo colle …

 

Siamo andati a salutare il paese natìo dei mie nonni paterni e del mi’? babbo, S. Angelo in Colle, frazioncina di Montalcino (Siena) (foto a fianco)

 

 

Morale: la Toscana è bella, anche quella cosiddetta “minore”, cioè anche (e soprattutto, dico io) quella al di fuori dei più battuti circuiti turistici internazionale (la Torre di Pisa, Firenze, Siena, etc.). E’ poi è anche economica: alcuni esempi? Castiglione della Pescaia, frittura di pesce abbondante e ottima per due persone in vassoio da asporto, €10,00, limone compreso. S. Angelo in Colle: tagliatelle al ragù, affettati misti, formaggio pecorino, pane, coperto, acqua, vino e caffè, €14,00 a testa. Frutta e verdura? Presso i tanti contadini che la offrono a prezzi inferiori sino al 50% rispetto ai prezzi ai quali siamo abituati. Residence-agriturismi? Appartamentino di due stanze e quattro letti, €60 al giorno (per quattro persone, non certo a testa!).

S. Angelo in Colle: la vecchia porta

Al mare? Accessibili moltissime spiagge libere con adiacenti stabilimenti balneari per servizi vari, bar e ristorante. La maggiore difficoltà? Ripartire, lasciare questa terra … terra dagli ampi spazi non edificati, dai tanti cinghiali che senti razzolare la notte sotto le tue finestre, dai pochissimi cartelloni pubblicitari, dal sapore del pane toscano sciato che bene accompagna la fetta di prosciutto crudo di spalla, tagliata spessa, ridotta in quadretti e mangiata sulla fetta di pane a mo’ di piatto … insieme a qualche boccone di pecorino stagionato … fra una pedalata e l’altra! Piste ciclabili? Non tante, ma in compenso tantissime “strade ciclabili” quasi senza traffico automobilistico, segnalate come se fossero ciclabili!

 

 

Stiamo già programmando una seconda settimana, perché non abbiamo fatto in tempo a visitare il Parco dell’Uccellina né a fare il bagno in uno dei vari torrenti caldi che arricchiscono le opportunità che la zona offre. Del resto, abbiamo trovato anche lavoro … siamo stati prenotati per la raccolta delle ulive!

 

 

Braciolata di commiato

 

 

Abbiamo chiuso con una semplice  cenetta  a base di pesce alla brace … basta sapersi accontentre, non vi pare?

Comments Closed