7 – NATALE GIUSTIZIA SOCIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Dicembre, 2014 @ 10:17 amDetto altrimenti: ma insomma, diciamo pane al pane e vino al vino … (post 1841)
Post 1841, anno 1841: si inaugurano le linee ferroviarie Napoli-Portici e Milano-Monza. In Europa “scoppia†la febbre ferroviaria, che poi diventerà una “bolla†che provocherà , scoppiando, una grande recessione, come vedremo fra qualche anno … ops, scusate, fra qualche post.
(Lo so … lo so … è Natale, dobbiamo essere tutti più buoni … Però “quello il Natale” io  l’ho già celebrato con un certo numero di post natalizi e non solo ieri e oggi, ma già una decina di post fa. Quindi riattacco con i miei post “laici” e torno a fare il “cattivoâ€)
Il Procuratore Caselli, bontà sua, sta cercando di ritirare il ricorso presentato al TAR del Piemonte contro l’ “illegale†riduzione della sua pensione da €540.000,00 ad €311.000,00 l’anno. Dice: comunque non era un privilegio, ma un diritto acquisito. E dai co ‘sti diritti acquisiti! Ma quanti contributi ha versato lei, Caselli, direttamente (non mi riferisco a quelli versati dallo Stato)? E poi, vuole incassare più del Presidente della Repubblica? Più di tutti gli omologhi europei e USA? Diritto acquisito? Guardi, Caselli, voglio essere buono: gli la passo. Però a fianco dei suoi diritti acquisiti ci colloco quelli di chi non ha lavoro né pensione, di chi non può nemmeno pensar dimettere su famiglia, di istruirsi, di non vedere la propria casa e azienda travolta dalle acque, di curarsi come si deve, di chi- codice verde – deve attentere 9 ore al pronto soccorso (si sa, la spendig review!): anche tutti costoro hanno una serie di diritti acquisiti, acquisiti direttamente dalla carta costituzionale, e non da una laurea, da un concorso, da una carriera per quanto onorata ed onorevole essa sia! E allora, come la mettiamo? Quale diritto acquisito ha la priorità ?
Io trovo scandaloso che si sia permesso il crearsi di simili retribuzioni; che si sia cercato di difendere l’indifendibile; che si ignori l’esistenza della “priorità fra i molti, diversi diritti acquisitiâ€. Per far capire meglio il mio pensiro, una parabola (visto che siamo a Natale).
“In quel tempo un grande aereo civile, dotato di posti di “prima classe business super lussoâ€, “prima classe†e “classe turistica†per un totale di 400 posti, i cui passeggeri pagavano rispettivamente 500, 300 e 100 euro a biglietto, ebbe un guasto al motore e fu costretto ad un atterraggio di fortuna nel bel mezzo della banchisa ghiacciata del polo Sud. S’era d’estate (qui da noi al Nord) e al Sud in pieno inverno. La temperatura era rigidissima. Gli impianti di trasmissione dell’aereo erano danneggiati, completamente inutilizzabili. Una tempesta magnetica e di vento rendeva impossibile i rilevamenti radar dei soccorritori. I cibi e le coperte disponibili erano limitati. I passeggeri delle classi superiori – in tutto circa 50 persone – esigevano che fossero soddisfatti prioritariamente le loro esigenze, “perché noi abbiamo pagato di più PER il biglietto, è un nostro diritto, acquisito con l’acquisto del biglietto a tariffa più elevataâ€. Il comandante, sostenuto in ciò dalle 350 persone della classe turistica, decise diversamente e rispose loro: “Signori, di fronte al vostro gruppo di 50 parsone che reclama il rispetto di un diritto acquisito, quello di essere ben nutriti e riscaldati, vi è l’omologo diritto acquisito di un gruppo di 350 persone: quello di sopravvivere. Io difenderò prioritariamente questo diritto, in favore di entrambi i gruppi di passeggeri, s’intendeâ€. E così fu. Tutti ricevettero in misura uguale quel minimo necessario alla sopravvivenza finchè arrivarono i soccorsi (la ripresa economica, n.d.r.) che trassero tutti in salvo”.
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6 – NATALE TENEREZZA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Dicembre, 2014 @ 8:52 amDetto altrimenti: la tenerezza del Natale per il mondo  (post 1840)
Post 1840, anno 1840: A Vienna nasce la convenzione dei “diritti d’autore”. Escono i Promessi Sposi a fascicoli e puntate.
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Papa Francesco utilizza questa parola per sintetizzare in occasione del S. Natale il “bisogno del mondoâ€: la Tenerezza di Dio per gli uomini e la tenerezza che ognuno di noi deve avere nei confronti dell’Altro. L’Altro, il cui Volto ci guarda e ci interroga aspettando una risposta da ciascuno di noi, come bene ha sintetizzato il filosofo Emmanuel Lévinas, il filosofo del Volto, del Volto dell’Altro.
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Tenerezza … spesso ho udito questa parola pronunciata in Chiesa durante la S. Messa celebrata da Marcello. Recentemente anche durante un battesimo di una bimba nella chiesetta di S. Giustina a Balbido, di una bimba “… che non ha mai visto sua mamma: questo battesimo è la carezza del Signore, è l’espressione della Sua Tenerezza per teâ€.
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Il mio amico Don Marcello Farina fa spesso riferimento a quella Parola, lui che è prete (“preteâ€, non sacerdote, lui quando è costretto ad auto riferirsi, usa questa parola, più semplice dell’altra) nato a Balbido, il Paese Dipinto a causa dei suoi bei murales, il paese dove sale spesso a dir Messa …. Una Parola … e le parole sono pietre, come disse Don Lorenzo Milani e come è scritto e dipinto sulla porta di casa di Marcello, in paese, vicino a quella chiesetta.
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5 – NATALE MARCELLO FARINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Dicembre, 2014 @ 12:27 pmDetto altrimenti: il “Pensiero del Natale”, grazie a Don Marcello Farina  (post 1839)
Post 1839, anno 1839: Grande alluvione nel mantovano. Prosegue la realizzazione della rete ferroviaria europea. Il Piemonte di dà un nuovo codice penale.
Marcello. Sono andato a salutarlo, per fargli gli auguri di Natale. Nel suo appartamentino all’interno del Seminario Maggiore “Ma ora devo salire a Balbido, sai … le Messe … non posso nè desidero sottrarmi … e poi la mia casa è lassù …â€. A fatica riesco a carpirgli che incomincerà nuovamente a dir Messa a Trento, Chiesa S. Pio X, il sabato alle 18,30.
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Marcello mi offre un caffè, no grazie, ne ho già bevuti due. Seduti di fronte, parliamo. Ascoltarlo è un arricchimento, sempre. Della propria spiritualità (chi ne ha) e della propria intelligenza, da intelligere latino: comprendere più che capire; fare le giuste connessioni più che comprendere; “connettersi”  nel senso di arrivare a collegarsi con  se stessi, ovvero con la propria coscienza. Se ho letto il suo ultimo libro “Da tutti si può imparareâ€? Non ancora, Marcello, e dire che ho una copia con tanto di tua dedica a Maria Teresa ed a me.. Sai, sotto le feste … ma non mancherò. In compenso ho letto L’Utopia di S. Tommaso Moro (chissà Marcello cosa avrà pensato di un “impreparato†come me che si misura a leggere la dottrina socio-politica di un Santo! N.d.r.). Fra di noi, un tavolino. Sopra, un libro: “Tutte le tragedie di Shakespeareâ€. Lo leggo anche in inglese, soggiungo. E Marcello: è un patrimonio per l’intera umanità ! E’ un regalo, mi dice, di una signora il cui marito ho accompagnato per l’ultimo viaggio terreno … vi sono frasi sottolineate, quelle che loro due  leggevano insieme.
Banalmente aggiungo: e Sir William non aveva certo il computer …
… e  veniamo a parlare delle modalità della scrittura di libri, saggi, articoli … No, dice Marcello, io non uso il computer, prima penso molto, poi di getto le parole le scrivo … anzi, le parole si scrivono da sole, escono da sole dalla biro … e mi mostra i numerosi rifacimenti dei brani del libro citato, tutti scritti a mano, con la sua bella calligrafia arrotondata, ammaliante, suadente, calda e innamorante. Quasi una pittura. Io no, Marcello, io sono grato al computer per come mi agevola nello scrivere. Evvabbè … guai se al mondo fossimo tutti uguali! Solo che di “Marcello Farina†sono sicuro che ce ne siano veramente pochi, mentre di persone come me … lasciamo perdere che non mi conviene andare oltre (infatti i blogger si sprecano!).
Ma veniamo a questo mio articoletto, al mio  post sul Pensiero del Natale. Il Natale, festa della “nascita e rinascita del sole e del Bene†Del Bene Comune, aggiungo, già … il Bene Comune. Gli dico: il mio esiste come tale se non sacrifica i tanti diversi beni comuni altrui. Non male, mi dice Marcello, tuttavia non basta. Vedi, Riccardo, questo è un pensiero liberale. Ma v’è molto di più. Marcello prosegue:
“Il bene comune infatti è il bene costruito insieme, da tutti, dal basso, il bene alla cui costruzione tutti collaborano sin dall’inizio e del quale, alla fine, tutti godono”.
Solo che – soggiunge – le stesse parole oggi sono usate a sproposito e spesso si usa definire “bene comune†ciò che invece è solo un “bene pubblicoâ€(una strada, una piazza). Anche i “common goods†(acqua, aria) non sono “bene comune†in senso specifico, o almeno, in questo specifico senso esclusivo, ovvero nel significato che stiamo cercando di enucleare.
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![Nominato-il-consiglio-di-amministrazione-della-Fondazione-don-Lorenzo-Guetti[1]](http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/wp-content/uploads/2014/12/Nominato-il-consiglio-di-amministrazione-della-Fondazione-don-Lorenzo-Guetti1-232x300.jpg)
Don Lorenzo Guetti, 1847-1898. Di M. Farina leggete: “E per un uomo la terra. Lorenzo Guetti, curato di campagna”
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Il Bene Comune “vero†– prosegue – era quello perseguito dalla prima cooperazione, quella delle tedesche Raiffeisen, delle Casse Rurali tedesche. Raiffeisen che poi era semplicemente il cognome di chi le inventò in Germania, e che poi Don Lorenzo Guetti, il sacerdote di Vigo Lomaso (Giudicarie Esteriori) importò in Trentino.
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Ecco, sono tornato a casa ed ho pensato ai concetti espressi da Marcello per farne tesoro e oggetto del mio POST DI NATALE: quindi, Buon Natale a tutti e soprattutto, Buon Bene Comune a tutti! E ancora grazie, Marcello!
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E allo scadere della mezzanotte ho aggiunto questa foto: il nostro piccolo Presepe nello spazio che molto amorevolmente alcuni libri, abitualmente residenti fra due scaffali, hanno volentieri lasciato libero per ospitare il Bambinello.
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4 – NATALE PERSONAGGI 2
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Dicembre, 2014 @ 7:31 amDetto altrimenti: da Ucraina. India, USAÂ Â Â Â (post 1838)
Post 1838, anno 1838: sta per uscire “Il Politecnico†di Carlo Cattaneo, il primo fautore degli Stati Uniti d’Europa.
Ucraina: dichiara che non è più uno stato “non allineatoâ€. Verrà verso l’UE? Hoffen wir!
India: maccome? Fate tanto i rigorosi con i nostri fucilieri e nei vostri Stati sono in corso violenze da parte degli Indù per costringere alla conversione forzata musulani e cattolici?!
USA: PIL + 5%! Rapporto deficit PIL fino al 12%! Dollaro svalutato; Federal Reserve acquista titoli di stato; Altro che rigore! Petrolio a 50 dollari? Subito giù il prezzo della benzina, in modo esattamente proporzionale! In USA si, 700 dollari di spesa in meno all’anno per ogni famiglia.
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3 – NATALE PETROLIO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Dicembre, 2014 @ 6:15 amDetto altrimenti : ieri sono andato a sciare … in automobile   (post 1837)
Post 1837, anno 1937: Gli USA stipulano 97 trattati con gli Indiani d’America. Muore Giacomo Leopardi. Colera nel Sud Italia. Gli inglesi vendono droga (oppio, etc.) alla Cina che cercherà di ribellarsi ma sarà sonfitta nelle due guerre dell’oppio.
L’auto era del mio amico. Viaggiando, abbiamo notato i diversi prezzi del carburante praticati da ciascun distributore: per il gasolio, si è scesi sino a 1,35 al litro. Incredibile! Il mio amico afferma: “Se possono permettersi di ribassare così tanto, significa che non era vero che hanno margini di utili ridotti, bensì elevatiâ€. Io controbatto: “Forse ti è sfuggito che nel frattempo il petrolio di aggira intorno ai 50 dollari al barile dai 100 che era. Con una riduzione simile alla fonte, ben possono le compagnie iniziare una guerra al ribasso per mantenersi la clientelaâ€.
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Considerazione finale. Crisi mondiale, razionalizzazione della logistica e delle produzioni: si riduce il consumo di petrolio. Con il barile a 50 dollari, non è più conveniente il sistema di estrazione fracking made in USA né i programmi nucleari iraniani. E allora? Forza a bruciare benzina e gasolio tanto costano poco (ma si avviano all’esaurimento e comunque inquinano) etc.! Oppure forza con le fonti energetiche rinnovabili?
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Trentino. Montagna. Foreste. Legname. Segherie. Segatura. Pellets, quei bozzoletti di segatura che tanto bene rendono nelle nostre stufe a olle. Economici, assai poco inquinanti. IVA al 10%. prima, Ora al 22%. Peccato.
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2 – NATALE DISLIVELLI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2014 @ 4:46 pmDetto altrimenti: “Buona la prima!â€Â  (post 1836)
Post 1936, anno 1836: Colera nel nord Italia. L’Austria depreda i mercati e le industrie del triveneto (come meno di 30 anni dopo farà il Piemonte con il meridione). Solo Rossi e Marzotto riescono a crescere. Si lanciano i primi piani ferroviari italiani.
Prima u-sci-ta in sci della stagione. Sole. Caldo. Poca neve. Paganella. Vicino casa. Il Brenta è sempre splendido. Il “mio†Brenta Centrale che da ragazzo ho scalato più e più volte … Lo guardo con nostalgia ma soprattutto con amore: tante scalate e non mi ha mai fatto male, mai un incidente, un temporale, ma che dico? Un graffio! Nulla! Grazie Maestà , I love you so much!
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Ma veniamo allo sci. Mentre mi ci porta il mio amico Fabio – siamo ancora in Val d’Adige – al traverso di Zambana Vecchia ricordiamo quando da qui partivano ben due impianti di risalita: uno diretto a Cima Paganella, ed uno solo fino a Fai. Ora, lasciando perdere il primo – sarebbe troppo ardito e costoso immaginarne la ricostruzione – ma il secondo … via … non è un investimento così proibitivo! Con quali vantaggi? Che la stazione di partenza potrebbe essere raggiungibile direttamente dalla superstrada o dalla stessa autostrada; che l’impianto eliminerebbe molto traffico di attraversamento sulle strade verso Fai della Paganella e Andalo, che l’impianto potrebbe lavorare molto anche in estate. Come? ve lo dico fra un po’.
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Si scia sulle “piste alteâ€, ben innevate (artificialmente). Una sosta? Dove se non presso la “nostra†baita, la Malga Zambana, nuova gestione. Un po’ mi dispiace, dopo anni e anni eravamo diventati amidi dei precedenti gestori. Diventeremo amici anche di questi. Malga Zambana, la si raggiunge e la si lascia “sci ai piediâ€, tuttavia non è proprio affacciata sulle piste, il che la rende un posto quasi unico – vista Brenta -. Quasi quasi fondo una associazione: l’ Associazione Amici di Malga Zambana!
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Si riparte (in sci) … ma … ah già … dimenticavo: come fare lavorare anche in estate l’impianto di risalita Zambana-Fai? semplice: collegandone la partenza al circuito delle piste ciclabili del fondo valle, sulle quali passano ogni anno decine di migliaia di cicloturisti. Li carichi a Zambana, li trasporti fino a Fai, li fai pedalare quel poco da Fai ad Andalo, li porti con gli impianti fino a Cima Paganella, da dove li puoi far planare fino a Riva del Garda. Altro che Dobbiaco-Lienz!
E allora, Trentino, che aspetti a diventare anche Bikeland?
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1 -NATALE PERSONAGGI 1
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2014 @ 7:33 amDetto altrimenti: multa paucis, molte grandi avvenimenti, con poche parole   (post 1835)
Post 1835, anno 1835: il Texas si separa dal Messico, le battaglie di Fort Alamo. Colt inventa il revolver a sei colpi.
Il Papa ai suoi: (v. foto)
Putin: ma come poteva immaginare il Signor Putin che con la corruzione che si ritrova le cose a casa sua non andassero come stanno andando, cioè a putt …. emburg?
Napolitano: giudici, basta esposizione mediatica, basta protagonismo, basta errori!
Grillo e non più Grillo.
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I DIALOGHI DI PLUTONE: DOPO L’AUTORICICLAGGIO, LA PATRIMONIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2014 @ 6:54 am(I precedenti dialoghi: post del 5 dicembre, 13 novembre, 4 novembre, 18 febbraio 2014)
Detto altrimenti: a pensar male …  (post 1834)
Post 1834, anno 1834: il generale ex bonapartista Ramorino dalla Svizzera organIzza una spedizione armata in Savoia ma 1) perde al gioco i danari della cassa comune; 2) si fa arrestare dagli Svizzeri che lo consegnano ai Piemontesi – Owen crea la prima fabbrica modello, che sarà “copiata†da Adriano Olivetti; Perkins costruisce il primo frigorifero.
(La scena: seduti al tavolino del solito bar Tizio e Caio discutono)
Tizio: Amico mio, il 5 dicembre scorso mi parlavi di un tale che reimportava come capitali esteri i propri capitali precedentemente esportati clandestinamente all’estero, anzi … i propri e quelli altrui …
Caio: Si, sai … con la crisi … l’economia interna si regge male in piedi, è anemica … ha bisogno di una trasfusione di … sangue fresco, anzi, di una auto trasfusione di denaro fresco, il proprio! Cameriere, due caffè, per favore
Cameriere: Subito, signore!
Tizio: A me macchiato calo! (rivolgendosi a Caio): Evvabbè … almeno ‘sti soldi rientrano, solo che ora se li scoprono … è un reato!
Caio: Si, è un reato se li scoprono. Comunque l’importante è che li reinvestano in attività produttive e non in operazioni speculative. Sai … ricordo una trentina d’anni fa … i titoli di stato avevano un rendimento superiore al tasso di scoperto bancario: molti imprenditori si indebitavano in banca ed investivano in titoli, lucrando sulla differenza, e le banche non investivano più nell’economia reale, che soffriva di mancanza di credito.
Tizio: ma quello mica era un reato e poi oggi non è più così …
Caio: è vero, ma oggi il tasso d’interesse monetario, quello cioè che rendono le speculazioni finanziarie, è superiore al tasso di interesse reale, il che più o meno è lo stesso malanno di prima … è l’economia reale è senza credito. Pensa che a Trieste, tanto per fare un esempio, c’è una fabbrica di arredi per yacht e alberghi di lusso, rinomata a livello mondiale, piena di ordinativi ma senza liquidità per acquistare le materie prime necessarie alla produzione e … le banche … le banche non le fanno credito … gli operai, un’ottantina, hanno investito i denari del TFR ma non basta … ma si può?
Tizio: Ma allora questi nuovi “importatori†poi, ‘sti denari … li reinvestono nell’economia reale. Magari sottoscrivono un aumento di capitale e si comprano quella fabbrica …i conti tornano, o no?
Caio: Eh no, caro mio, mica sono belle queste cose … l’aumento di capitale si, va bene, ma non per portar via la fabbrica a chi l’ha creata e fatta crescere. Magari poi invece è la stessa proprietà che – esasperata – ci sta pensando … magari ricercando un capitalista estero. E così le nostre imprese cambiano padrone … non saremo più padroni in casa nostra … anche “grazie (si fa per dire “grazie!) alle nostre banche, impegnate a pagarsi liquidazioni milionarie e a far truffe d’ogni genere. Cosa? Gli ultimi casi? Banca popolare di Milano, MPS, Carige, etc.). Non so … ma guarda … si avvicina il nostro solito amico. Ehi. quel signore … venga a sedersi qui con noi!
(sotto le mentite spoglie di Sempronio si avvicina Plutone, Dio egli Inferi, e si fa raccontare di che cosa stessero discutendo i due amici)
Tizio: … E lei cosa ne pensa? Questi importatori di denaro  … terranno scorte liquide di denaro?
Sempronio: Sapete come sono io … me lo avete detto più volte che sono un diavolo d’un uomo! Sono abituato a pensar male, perchè si farà peccato – per quanto … far peccato … a dire il vero ciò non mi spaventa più di tanto – (Sempronio sogghigna rivolgendosi agli avventori del tavolino accanto con un ammiccamento), però si indovina …
Caio: Non ci lasci sulle spine, dai … ci esponga il suo pensiero
Sempronio: Vedete bene che sulla casa stanno cercando di diminuire la crescita della pressione fiscale … intendiamoci ..â€diminuire la crescitaâ€, ovvero aumentare meno il peso, ma sempre aumento è.
Tizio: E allora, che c’azzecca con la liquidità in banca?
Sempronio: C’azzecca, c’azzecca … perchè prima o poi una patrimoniale sui depositi bancari arriverà , arriverà … d’altra parte perchè colpire sempre gli immobili e non spostarsi anche un po’ sui beni “mobili�
Caio: Ma denaro, nei depositi bancari, se ne trova?
Sempronio: Certo, la paura del futuro ha fatto sì che la gente abbia fatto sacrifici pur di aumentare il risparmio e quindi ha ridotto i consumi anche per questo motivo … E poi, vista la “moralità †dimostrata da molte banche, chi mi dice che le stesse banche che non le fanno credito non abbiano loro già pronto un compratore di quella bell’azienda? A pensar male … e ormai bisogna pensar male, dopo tutto quello cui stiamo assistendo … non vi pare?
(dall’interno del locale irrompe nello spazio esterno ove si trovano i tavolini da caffè, un cameriere gridando)
Cameriere:  Aiuto, è scoppiato un incendio nel retro del locale, chiamate i vigili del fuoco … un mio collega è rimasto all’interno semi svenuto!
(Sempronio si alza di scatto e si precipita al’interno – all’interno – non all’inferno, non ancora lì, almeno per il momento!)
Sempronio: Niente paura, vado io!
(Sempronio sparisce in una nuvola di fumo. Dopo un istante l’incendio è domato, il fumo è sparito, il cameriere semisvenuto sta di nuovo bene: qualcuno la spento le fiamme e aperto le finestre e la porta sul retro. Di Sempronio nessuna traccia.
Tizio e Caio (all’unisono): Diavolo d’un uomo! E … cameriere, i nostri due caffè? Uno macchiato caldo, per favore … cosa? Caldo? Certo, caldo …  no … non è una battuta la nostra!
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RISUS ABUNDAT IN …AGRO FURBORUM!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Dicembre, 2014 @ 6:10 amDetto altrimenti: il riso (amaro!) abbonda nel … campo dei furbi! Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â (post 1833)
Post 1833, anno 1833: emergono sempre di più le figure di Mazzini e Gioberti. Si inizia a parlare del 25enne Garibaldi Giuseppe. Mazzini è condannato a morte in contumacia. Da Marsiglia – città nella quale non si sente più sicuro – si trasferisce in Svizzera: i suoi bagagli sono intercettati a Genova e rivelano alcuni suoi scritti “rivoluzionariâ€.
Riso amaro. Ovvero, il riso biologico delle risaie del vercellese abbonderebbe nel campo dei risaioli poco onesti. Infatti, conti alla mano … se è vero che 2 + 2 fa 4 …
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Ogni ettaro di terreno coltivato con i diserbanti produce circa 65 quintali l’anno. Il prezzo di vendita è di €250,00 al quintale, per un totale lordo di €16.250, di cui netti per il coltivatore il 10% pari ad €162,50.
- Ogni ettaro di terreno coltivato biologicamente senza diserbanti produce circa 35 quintali l’anno. Il prezzo di vendita è di €750,00 al quintale per un totale di €26.250, di cui netti per il coltivatore – dati anche i minori costi di lavorazione – il 20%, pari ad €525,00.
- Ogni ettaro coltivato biologicamente deve essere fatto “riposare” ad anni alterni, per cui la redditività deve essere dimezzata e ridursi ad €262,5 all’anno, che però è un valore pur sempre superiore del 62% rispetto alla redditività netta del non bio.
Prima anomalia: sulla base di questi dati di produzione per ettaro, si riscontra invece che il dato nazionale aggregato delle coltivazioni del solo bio (5% sul totale nazionale) produrrebbe una media di circa 66 quintali l’ettaro l’anno, ovvero addirittura di più del dato aggregato delle produzioni complessive bio (5%) e non bio (95%) che producono circa 64 quintali l’ettaro l’anno (il che non quadra con la produttività accertata per singolo  ettaro coltivato a riso non bio!).
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Seconda anomalia: le analisi di laboratorio, eseguite alla Borsa del Riso di Vercelli quando il riso viene commercializzato all’ingrosso, sono ormai del tutto tardive, ovvero assolutamente inutili,  e quindi danno gli stessi risultati su riso bio e su riso non bio. Infatti la pula del granello di riso – unica parte del prodotto sulla quale è possibile rilevare la presenza dei diserbanti e per di più solo nei primi giorni della loro irrirazione –  è stata eliminata del tutto.
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Terza anomalia: l’UE ha stipulato accordi con paesi dell’est asiatico per importazioni di riso senza dazi doganali.
Quarta anomalia: la maggiorazione del prezzo di vendita del bio rispetto al non bio è troppo elevata e copre ben oltre la minore produttività degli ettari coltivati a bio. Si crea in tal modo un allettante  margine di utile molto attrattivo di iniziative “diverse” (!).
A noi che resta se non il riso … anzi sorriso … anzi il sorriso amaro. Infatti da quanto sopra si deduce che le possibilità sono le seguenti, in alternativa:
- alcuni nostri risocultori sono “stupidi†(1) e producono e vendono riso non bio;
- altri sono “normali†e producono e vendono riso bio;
- altri ancora sono “furbi†e producono riso normale spacciandolo per bio;
- infine, alcuni sono “molto furbiâ€, importano riso non bio e lo vendono come bio di produzione propria.
E noi … come possiamo affrontare questo problema?
- Stabilendo la tracciabilità della filiera della produzione e acquisti delle sostanze diserbanti;
- risalendo la filiera e analizzando le quantità dei flussi di riso non bio dal consumatore al produttore;
- controllando la filiera delle importazioni di riso, anche se in esenzione di dazi d’importazione;
- in attesa della verità , paradossalmente acquistando nei supermercati solo riso non bio.
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(1) No, non sono stupidi: è che riescono a guadagnare qualcosa solo perchè ricevono i contributi dell’UE. Allora, riepiloghiamo: i personaggi di cui ai precedenti nn. 3 e 4 fanno concorrenza a dir poco sleale alle persone oneste , che per sopravvivere devono essere sovvenzionate dall’UE, cioè dagli Stati, cioè da noi cittadini, cioè anche da me. Ecco, ora sono soddisfatto, almeno  ho capito chi finanzio con le imposte che pago: finanzio persone oneste che sono condotte a ricercare questi aiuti per riuscire a non essere schiacciato dalla concorrenza di persone disoneste che lo Stato non riesce a reprimere.
Mi spiego meglio con un exemplum fictum, un esempio fittizio ma esemplificativo al massimo:  bande di ladri svaligiano regolarmente i supermercati. Per evitare il loro fallimento, lo Stato, che non riesce ad arrestare i ladri, li sovvenzione rimborsandoli dei furti subiti. Per fare ciò, utilizza le imposte che io verso all’erario.
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AUGURI DI NATALE FIAB TRENTO – FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Dicembre, 2014 @ 9:05 amDetto altrimenti: pedalare in amicizia, anche per rispettare l’ambiente   (post 1832)
Post 1832, anno 1832: L’Austria interviene a difendere il Papa dall’attacco della … democrazia. La Francia si oppone all’Austria. Silvio Pellico pubblica “Le mie prigioniâ€. Mazzini attiva La Giovine Italia. Gran Bretagna, Francia e Germania in subbuglio liberal-democratico (in tutto ciò si può leggere una “responsabilità politica†dello Stato Pontificio nel ritardo tutto italiano  della maturazione di una concreta esperienza unitaria nazionale. N.d.r.)
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Natale FIAB, auguri fra amici. FIAB è una Associazione ONLUS, non “sportivaâ€, bensì culturale, di stile di vita. Le nostre pedalate, urbane ed extraurbane, ci conducono a “vivere lentamente†concedendoci il tempo di guardarci attorno, di rispettare la natura, di ammirare musei ed opere d’arte. Per iscriversi: FIAB – Amici della Bicicletta, Trento – Via Coni Zugna, 9 – I 38122 Trento. Apertura sede: venerdì dalle ore 18,00 -Tel. 328/4691683 – e mail adbtrento@libero.it – sito www.slowbiketrento.xoom.it – sito nazionale www.fiab-onlus.it – – Altre notizie su questo blog, cliccando FIAB nel riquadro sotto il mio curriculum.
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Natale, tempo di auguri. Tempo di riflessioni. D’ogni tipo. Certo che la moderna convulsione ha stravolto questa antica ricorrenza romana, che celebrava il riallungarsi delle giornate: 17-24 dicembre: festa dei Saturnalia (Saturno, Dio dell’agricoltura); 25 dicembre, festa del Sol invictus, Dies natalis Solis invicti; 31 dicembre – 4 gennaio, Festa delle Calende.
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In quei giorni non si lavorava, si faceva festa, i padroni servivano gli schiavi. In particolare, alle Calende, ci si scambiavano regali. Patrona delle Calende è la Dea Strenia (da cui le “strenneâ€). Quindi, natale romano come rinascita della vita (ovvero dell’agricoltura) grazie al ritorno del Sole. Roma, con la sua religiosità panteistica e le sue strade imperiali, esporta le proprie feste in tutto l’impero e – con il suo censimento della popolazione – pone le basi storiche dell’ “à mbito Natale” entro il quale nascerà Gesù, la Nuova Vita. Ecco la continuità : dal natale al Natale. Ma in che giorno è nato Gesù? Non vi è certezza storica che sia il 25 dicembre, se non altro perché in inverno i pastori non portano le pecore al pascolo  e non dormono all’addiaccio … ma questo è solo un dettaglio …
La Chiesa “adotta†il Natale per sopprimere il paganesimo, ma deve scendere a compromessi. il popolo è ancora troppo superstizioso e Papa Gregorio, quando nel 540 invia S. Agostino a convertire gli Inglesi, gli raccomanda di permettere a quelle popolazioni di continuare a sacrificare il bestiame, com’era loro tradizione. Incertezza ed ambivalenza della Chiesa, fino al Concilio di Tours del 567 che “sancisce†ufficialmente la data del 25 dicembre. In prosieguo (1600-1700) i protestanti cancellano la festa. Ultima grande svolta (positiva)della festa: l’umanizzazione del Natale di S. Francesco, ovvero del Santo che fa rivivere ed umanizza la ricorrenza ed il Fatto che essa celebra, segnando una svolta nella liturgia della Chiesa.
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Oggi si dice: fermiamoci un attimo a riflettere … fermarsi … si, certo, in coda dentro le nostre scatolette motorizzate!  Ecco le fermate che riusciamo a fare, imprecando conto gli “altri†che creano ingorghi al nostro procedere, senza riflettere (ecco il punto) che noi stessi siamo gli “altri†per tutti quei nostri simili “imbottigliati a freddoâ€! Dice … i soliti discorsi da ambientalista ecologista … e la butta sul “politicoâ€. E invece no. No, perché siamo tutti – tendenzialmente e teoricamente – ambientalisti ed ecologisti: a chi non piace la natura incontaminata? Chi di noi non desidera trovare “spazi†liberi entro i quali muoversi agevolmente? Chi non “aspira a respirare†aria pulita, a mangiare cibi sani, a sentirsi in forma, a non essere stressati dal traffico urbano?
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Un aiuto elettrico consente di “salire” in bici anche  chi pensava di non essere più in grado di fare salite
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Ecco, FIAB Trento affronta questi temi pedalando. La bicicletta come mezzo di locomozione urbano e non, sull’esempio di tante altre città , soprattutto del nord Europa. Bicicletta come “palestra personale†per fare ginnastica stando all’aperto, come strumento di socializzazione e di diffusione della cultura. E che dire della nostra rivista “BC� Io, da ex alpinista ed iscritto al CAI da oltre 50 anni, il migliore apprezzamento che le posso fare è tenerne sottomano gli ultimi numeri sul comodino della camera da letto, insieme a quelli delle riviste del CAI! Complimenti a chi la dirige e redige: sono pubblicazioni bellissime, il nostro National Geografic a pedali! Meriterebbe di essere distribuita anche nelle edicole anche per chi non  pedala (ancora).
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Tempo di Natale, anche di Natale FIAB, anche di iscrizioni e re-iscrizioni alla FIAB. A Trento siamo già oltre 160 iscritti: e allora … dai! Cosa aspetti? Unisciti a noi!
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e poi …………… BICI, PERCHE’?
Perché
in una chiesetta al Ghisallo
riposa sospesa
antica reliquia a pedali.
Perché
insieme a lei
tu scali la vetta
compagno soltanto a te stesso.
Perché
ti ha insegnato
ad alzare più spesso lo sguardo
a scrutare che cielo farà .
Perché
sempre incontri qualcuno
che non ha timore
di aprire la sua vita al vicino.
Perché
con il vento dei sogni
giocando
ritorni un poco bambino.
Perché
restituisce
ad un uomo affannato
profumi di suoni e colori.
Perché
in salita
ricorda ad ognuno
che volendo e insistendo si può.
E poi, … perché no?
Good bike a tutti! E … ricorda che diventando socio …
… farai parte dell’unica associazione nazionale ciclo ambientalista dei ciclisti urbani e dei ciclo escursionisti la quale opera per creare un ambiente a misura di persona, vivibile, attraente, sicuro, sostenibile e sano attraverso lo sviluppo diffuso della ciclabilità intesa come risorsa per il territorio e per le città .   Ad oggi 143 associazioni in tutta Italia aderiscono alla FIAB.
Diventando socio:
 godrai dell’assicurazione RC per i danni a terzi provocati in bicicletta in tutta Europa (e potrai attivare a costi molto convenienti l’assicurazione infortuni);
 potrai partecipare alle iniziative riservate ai soci promosse dalle associazioni FIAB in tutta Italia;
 potrai approfittare di numerosi sconti ed agevolazioni, come quelli per gli alberghi del servizio Albergabici (www.albergabici.it) o delle agenzie di viaggio specializzate in viaggi in bicicletta..
Iscrizioni ogni venerdì in sede dalle 18,00 alle 19,30 via Coni Zugna, 9 – Trento
 bonifico bancario : della Cassa Rurale Pinetana n.10/004253 (IBAN: IT 12 T 08316 01800 000010004253) intestato a FIAB-Amici della Bicicletta Trento
 Contatti: 328-4691683 FRANCO – 338-3960697 MONIKA – 388-6584786 GUGLIELMO
e-mail: adbtrento@libero.it
Seguici su: www.slowbiketrento.xoom.it
Quote associative 2015
ï‚· Socio sostenitore con rivista 30 euro ed oltre
ï‚· Socio ordinario con rivista 23 euro
ï‚· Socio ordinario senza rivista 20 euro
ï‚· Socio familiare senza rivista 12 euro
ï‚· Socio junior inferiore 14 anni 5 euro





















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