RIVA DEL GARDA VERTICALE (FOTO-POST)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Ottobre, 2014 @ 8:59 amDetto altrimenti. guardando all’in su  (post 1711)
.
Riva
verticale
i monti
la Torre Apponale
.
.
.
Comments Closed
DUE DONNE, REYHANED JABBARI E ILARIA ALPI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Ottobre, 2014 @ 7:13 amDetto altrimenti: due martiri                                 (post 1710)
Care lettrici, cari lettori dei miei post, questa mattina pubblico come “post†il testo di una mia lettera invita al direttore di un quotidiano locale, qui a Trento.
 Inizia
.
“Egregio Direttore, Le chiedo di ricercare e pubblicare – con un Suo autorevole commento – l’ultima lettera della ragazza iraniana di 26 anni, Reyhaned Jabbari alla madre, prima di essere impiccata in quanto “colpevole†di avere ucciso chi stava cercando di stuprarla. La lettera è stata letta al TG3 ieri sera. E’ una lettera piena di comprensione, di speranza in un aldilà migliore: un grande insegnamento per tutti.
.
.
Per una macabra coincidenza in questi giorni, grazie ai desecretamenti delle carte ordinati dal Governo, ci troviamo di fronte ad un’altra duplice “esecuzioneâ€, quella di Ilaria Alpi e dell’operatore Mirian Hrovatin, “colpevoli†di essere sul punto di svelare chi vendeva armi e rifiuti tossici a chi.
.
.
Queste mie poche righe costituiscono il testo di un mio post, nel quale comunque non nominerò il Suo giornale. Faccio questo per cercare di dare il massimo risalto a due eventi gravissimi dai quali tutti noi dobbiamo trarre occasione per migliorare noi stessi: non certo nel senso che noi si sia adusi a violenze sessuali o a traffico di armi e di rifiuti tossici, ma nel senso della reazione che tutti noi dobbiamo avere contro crimini del genere, da chiunque ed ovunque perpetrati. La ringrazio”.
 Finisce
Per non dimenticare, per non abituarsi a-, per reagire contro chi delinque e contro chi secreta…
.
.
TO RAFFAELLA, english teacher
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Ottobre, 2014 @ 4:52 pmDetto altrimenti: ad una cara amica di famiglia  (post 1709)
.
Hi Raf, how are you! You’re very kind but my english is far to be perfect! Anyway … potrai trovare un mio contro commento al tuo graditissimo commento al post “The north wind does blowâ€. Vento del nord, questo inizio-fine autunno, questo autunno arrivato con un mese di ritardo (leggi il post “Fotopostâ€) mi richiama alla mente altri venti “in versi inglesiâ€, quelli di tale G.G. Byron (1788-1824) nel suo “Childe Harold’s adieuâ€.
.
.
Fra l’altro una comune amica, Camilla, a suo tempo mi ha regalato una edizione originale della “Raccolta completa delle Poesie di Giovanni Berchetâ€, edita a Londra nel 1848, che porta questo verso all’inizio, quasi una dedica: “Adieu my native land, adieu!†e poi la scritta “Agli amici miei in Italiaâ€. La diversità delle sue situazioni è che Berchet, esule a Londra, rimpiangeva i suoi amici, mentre Byron represented himself in his hatred against his fellow-men … insomma, Byron ce l’aveva un po’ su con i suoi concittadini … Comunque la lirica – che ricordo di avere studiato all’età di 15 anni, ovvero solo 55 anni fa – recita così (ma non vado certo a memoria: ho conservato il libro di letteratura inglese per questi 55 anni):
.
Adieu, adieu! My native shore/ Fades o’er the water blue:/ The night-winds sigh, the breakers roar,/ and shrieks the wild sea-mew./ Yon sun that sets upon the sea/ we follow in his flight;/ Farewell awhile to him and thee,/ My Native Land – Good night!
A few short hours and he will rise/ to give the morrow birth:/ and I shall hail the main and skies,/ but not my mother earth./ Deserted is my own good hall,/ its hearts is desolate;/ wild weeds are gathering on the wall,/ My dog howls at the gate.
Come hither, hither, my little page!/ Why dost thou weep and wail?
etc. etc.
Addio, addio mia spiaggia natìa che sparisci dietro l’orizzonte blu del mare; i venti della notte soffiano, i frangenti mugghiano e la gazza marina gracchia. Noi seguiamo nel suo volo quel sole che si ergeva sopra il mare: un breve arrivederci a lui e a te: mia terra natia, buona notte!
Fra poche ore egli sorgerà nuovamente per far nascere un nuovo giorno ed io saluterò l’oceano e il cielo, ma non più la mia madre terra. Deserta è la mia stanza, il suo focolare è desolato; erbe selvatiche stanno invadendo i muri della casa, il mio cane guaisce alla catena.
Vieni dentro, vieni dentro mio piccolo compagno! Perché piangi e ti lamenti?
Ecc. ecc.
Ecco, Raffaella, nel mio contro-commento citato, riportavo il testo inglese ed una mia libera traduzione di “Memoryâ€. Anche lì si parla del sole che fa nascere un nuovo giorno. Il fenomeno è naturale, spesso ricorrente nelle poesie … tuttavia l’averlo io colto in due di esse, una “anticaâ€, da me ricordata dopo ben 55 anni, ed una “modernaâ€, entrambe in inglese, mi dà una certa soddisfazione. Don’t you? (Il problema è che non mi ricordo … cosa ho mangiato ieri sera a cena!).
_____________________________________
P.S. per le lettrici ed i lettori: mia moglie ed il marito di Raffaella sono informati!
.
.
.
.
QUELLO CHE NON HO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Ottobre, 2014 @ 7:40 amDetto altrimenti: … è ciò che non mi manca  (post 1708)
Così scrive e canta Fabrizio De Andrè in una sua bella canzone, e invece … invece io “non ho†qualcosa che mi manca. Ora mi spiego. In due recenti post sono “scivolato†nel mondo dell’antica Grecia e in quello della letteratura inglese. Ebbene … ricordo con quanto sforzo, da ragazzino, fui quasi costretto a studiare certe materie: “Ma il greco e il latino, a cosa servono? E le poesie inglesi del passato? Uffa … io … speriamo che me la cavo … che oggi il prof non mi interroghi”. E invece oggi dopo tanti anni, grazie a quegli studi “inutili†io mi sento ricco, cittadino di un mondo più ampio di quello di molte altre persone che non hanno avuto la mia stessa fortuna di essere indirizzate a certi studi. Il mio non è assolutamente snobbismo o classismo: è solo il riconoscimento della fortuna che mi capitò di nascere figlio di due impiegati statali, una professoressa di lettere siciliana che parlava tedesco (avendo insegnato tanti anni a Bolzanoâ€) e un Maresciallo dei Carabinieri toscanaccio doc, non laureato ma con la “cultura innata†di chi ha respirato, nascendo, l’aria di Dante, e che parlava toscano anzi senese puro.
Oggi io mi sento quasi cittadino del mondo, dicevo, di un mondo presente tanto debitore del mondo passato, mi sento in grado di (cercare di) cogliere la continuità di una evoluzione sociale e culturale che spesso, a prima vista, ad una lettura superficiale, rischia di apparire “interrotta†in favore di una “inciviltà †costruita sul nulla.
La comprensione. Del pensiero odierno, l’intuizione – vera o errata che sia – del possibile pensiero futuro. La consapevolezza del “pensiero e della cultura altrui†(non siano soli al mondo, non siamo il centro dell’universo). O quanto meno la consapevolezza di essere alla ricerca di quella comprensione, di quel pensiero: ecco, così è più chiaro ciò che intendo dire: rendersi conto di (poter) essere “alla ricerca di-“, ebbene, questa a mio sommesso avviso è la grande ricchezza che io possiedo, grazie a chi me l’ha regalata a suo tempo: nessun merito da parte mia quindi, sia ben chiaro a tutti e a me per primo!
Ma allora, oggi, alla tenera età di anni 70 (“Ma sa che li porta bene? Non si direbbe …. Grazie, troppo buono lei”) cosa mi manca? Ve lo dico subito. Avere raggiunto questa stessa capacità di “comprensione dell’incompreso†in due campi: la Musica e la Matematica. Due Universi che mi attraggono come le Sirene attraevano Ulisse: e le corde che mi trattengono sono quelle che mi legano all’albero ben fisso al suolo della mia ignoranza di base in materia. Oggi riesco a gustare la Musica e – se chiudo gli occhi – riesco a “vedere†la tridimensionalità delle componenti plastiche generate da un’orchestra (anche grazie anche al film “Fantasia†di Walt Disney che ha instradato tutti noi nell’arte di vedere la musica e sentire i disegni ….
… grazie ai tanti dischi d’opera che mamma suonava a noi bimbi; grazie al mio collega della Siemens Kurt Hollederer che 25 anni fa mi regalava nastri da lui stesso scelti e registrati – s’era al tempo delle “cassette†– di musica “progressivaâ€, per intendersi, dalla Wassermusik di Haendel via via sino ai più complessi temi dei romanzi musicali di Richard Strauss ma avverto che se avessi avuto una migliore preparazione di base, potrei capire e gustare molto di più. La Matematica poi, sento che avrei potuto arrivare a viverla come una materia letteraria e filosofica, mentre mi sono fermato alla “matematica da calcolatore manualeâ€. Peccato. Tuttavia scialla, raga, calma, non mi deprimo: mica si può avere tutto nella vita! Ed io ho già avuto tanto!
Comments Closed
I DIALOGHI DI SOCRATE scritti da PLATONE: IL FEDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2014 @ 11:28 amDetto altrimenti: in preparazione della lectio magistralis di Maria Lia Guardini nella Biblioteca di Trento, martedì 28 ottobre ad ore 10,00 sala fianco della sala degli Affreschi, primo piano, entrata libera             (post 1707)
Per l’estate noi “alunni†del Gruppo di Lettura “capitanato” dalla nostra Prof Maria Lia Guardini avevamo un compito: leggere il Critone ed il Fedone. Due scritti di Platone, allievo di Socrate, in forma di dialoghi fra Socrate e i suoi amici, nel braccio della morte poco prima di essere “democraticamente” giustiziato dalla “democratica” legge ateniese, che lo condannò a morire avvelenato dalla cicuta. Il Critone, ben più corto, è stato commentato nella lezione scorsa. Martedì prossimo “tocca†al Fedone, opera ben più lunga, articolata e complessa. Opera complessa … e “noi del classico†siamo sicuramente privilegiati rispetto ad altre provenienze scolastiche, tuttavia … tuttavia mi rendo conto di quanto lacunosa sia stata la pur importante iniezione di cultura che a suo tempo ricevetti nei licei classici di Genova.
![conium-m-e136795 0153761[1]](http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/wp-content/uploads/2014/10/conium-m-e13679501537611-150x150.jpg)
Conium maculatum, alias cicuta  comune/maculata/velenosa o erba Bennet. I suoi succhi provocano la paralisi muscolare ad iniziare dagli arti inferiori provocando la morte per asfissia e lasciando lucidità all’avvelenato sino alla fine.
Infatti, l’Atene di Pericle, la democrazia ateniese … tanto “decantate†al Liceo, oggi più esattamente analizzate da Luciano Canfora nel suo “Il mondo di Ateneâ€, ci mostrano una Atene imperialista, sostanzialmente assai poco democratica, guerrafondaia. Infatti la politica al tempo era soprattutto politica estera e la politica estera era soprattutto guerra. E per fare la guerra occorrevano uomini convinti e disposti a farla … e un Socrate che affermava che “le guerre nascono tutte dal desiderio di arricchirsiâ€; un Socrate che condannava il perseguimento dei beni terreni a favore della ricerca su se stessi, sull’anima e sull’al di là … si trovava un po’ come un pacifista in un regime militare; come un Cristo predicante l’uguaglianza degli uomini fra i Romani la cui economia era basata sulla vittoria in guerra e sugli schiavi. Ecco perché Socrate fu accusato di “corrompere i giovaniâ€.
Più in generale, dal Fedone esce un Socrate come un ante-Cristo. “Ante”, come “prima di†e non “anti†come “controâ€. Infatti egli crede nell’immortalità dell’anima e la sua “ricerca della Verità †è la ricerca di “come arrivare a meritarsi il migliore degli al di là †(praticamente, il nostro Paradiso). Intorno a questo principio di fondo, a questo tema conduttore e fondamentale di tutta l’opera, si snodano vari ragionamenti sulla prova della immortalità dell’anima, della sua superiorità sul corpo, sulla superiorità dei beni spirituali su quelli terreni. Fra i tanti punti e spunti, mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:
- la buona grazia, la benevolenza e la compiacenza con la quale egli ascolta, accoglie, rettifica e confuta le osservazioni dei suoi amici (il che mi ricorda il modo garbatissimo con il quale si rivolge a tutti un carissimo amico filosofo, Don Marcello Farina);
- la distinzione che egli fa fra la categoria dei “ragionamenti†e quella degli “uominiâ€. Egli afferma che il ragionamento deve mirare a scoprire la verità , non a far accettare ed imporre la propria idea. Ovvero: un ragionamento è valido perché arriva alla verità , non perché è accettato o imposto;
- la profondità del ragionamento filosofico nella Grecia di 2.500 anni fa, mentre altrove si viveva in capanne di fango e grotte;
- il fatto straordinario che gli scritti in questione siano arrivati sino a noi;
- la morte per avvelenamento da cicuta è molto drammatica, dolorosa, lunga, atroce e sconvolgente: tutt’altra cosa da quella “ideale”  descritta da Platone.
Ma tutto quanto sopra è solo l’umile tentativo di un “vile meccanico della filosofia†qual io sono, che cerca di estrarre dal proprio sacco (e non da quello altrui) un po’ di farina “propriaâ€. Molta di più e di qualità assai superiore sarà invece la farina che sarà estratta dal “sacco altruiâ€, ovvero da quello di Maria Lia Guardini, dopo la sua lectio magistralis di cui vi dicevo sopra.
.
P.S.: uccisione di Socrate, 2500 anni fa: pochi giorni fa, impiccagione di Reyhaned Jabbari, 26 anni, una donna iraniana “colpevole” di avere ucciso, per legittima difesa, l’uomo che stava cercando di abusare di lei. Anche lei corrompeva i … costumi dei violentatori autorizzati e impuniti.
FESTA D’AUTUNNO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2014 @ 1:01 pmDetto altrimenti: alla Scuola Materna di Lavis (post 1706)
Direte: grazie, nonno Riccardo … c’era anche la tua nipotina Sara … bella forza farci un post! Eh no, amici, ho voluto scrivere di queste poche righe per rendere onore al merito e cioè alla Direzione della Scuola, a tutte le Maestre e al cuoco Lugi che hanno fatto un gran lavoro ben al di là di quanto “prescrive†il loro contratto di lavoro! Impegno, amore per quello che si fa, entusiasmo … sono “cose†che rendono piacevole lavorare, soprattutto se i beneficiati da tanta dedizione dimostrano – come sto cercando di fare io – quanto valore essi riconnettano a tale loro azione e quanto apprezzino la mole di lavoro svolto. Brave Maestre! Bravo cuoco Luigi! E il tempo … il tempo è stato molto clemente, nel senso che il vento di ieri è molto calato e la Paganella splendeva in tutta la sua bellezza (bellezza verde ancora per poco, visto che è già nevicato ai confini con l’Alto Adige).
I cinquanta (o erano di più? Ma si, forse 80!) bambini hanno cantato due canzoncine: una sulle quattro stagioni ed una sulla festa di Halloween. Indi poi tutti “a tavolaâ€, anzi, alle tante tavole apparecchiate, a gustare le leccornie del cuoco Luigi. E ogni “grande†aveva in custodia un “piccinoâ€. I “medi†per conto loro, senza alcuno da sorvegliare e senza essere sorvegliati da alcuno. In realtà la miriade di genitori e nonni sorvegliava tutto e tutti!
Che altro dire? Arrivederci al prossimo appuntamento festivo!
DIAZ NON PIU’ DIAZ
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2014 @ 7:02 amDetto altrimenti. ieri sera, improvvisamente, su RAI 3: “Diazâ€Â          (post 1704)
.
Genova. Sono figlio di un Maresciallo Maggiore dei CC, Arma che stimo. A Genova ci sono nato, cresciuto, “studiatoâ€, “sposatoâ€. Abitavo in Albaro. Ora da 25 anni vivo (vivo, non semplicemente “abitoâ€) molto felicemente a Trento. A Genova la via Trento delimita verso ovest uno dei “tre colli†cittadini, quello di Albaro, che si eleva a est, là dove sorge l’alba … alba, Albaro appunto. Gli altri due colli sono Carignano e Circonvallazione a Monte, colli che – grosso modo – delimitano la parte “piana†della città , quella che si estende fra Piazza Tommaseo; la Foce (del torrente Bisagno); Via XX Settembre e Piazza De Ferrari; la Stazione FS Brignole. Grosso modo.
.
.
Da via Trento in pochi passi si raggiunge via Cesare Battisti (Cesare Battisti, Trento …, appunto!) ove si trova la Diaz, la “Armando Diaz†intitolata al Generale della vittoria, colui che sostituì l’inetto Cadorna (ma perché poi a Milano hanno intitolato a Cadorna una stazione della metropolitana?).
Diaz, nome giustamente famoso, ora anche tragico ma non certo per colpa del Generale. Genova partigiana aveva già il suo “luogo della tortura (fascista)â€: la Casa dello Studente di Corso Gastaldi. Dopo la Diaz, ne ha altri due: la stessa Diaz e le caserme di Bolzaneto.
Il giudice che in primo grado ha assolto chi poi è stato condannato in secondo grado. Quel giudice … eravamo (“eravamo”) amici, lui un anno più di me … stesso quartiere di Albaro, stesso liceo classico, stessa facoltà (di Giurisprudenza). Ricordo: io mi preparavo per l’esame di maturità e lui studiava già la Lex Fufia Caninia de maritandis ordinibus. Talvolta stesse vacanze (sciistiche), come quando facemmo la settimana bianca a Cretaz di Valtournanche (Cervinia).
Giurisprudenza alias Legge, Diritto Costituzionale, professor Carlo Cerutti, gli insegnamenti di Piero Calamandrei, le garanzie costituzionali della persona … dov’erano quando assolvevi, mio ex amico? Il tuo nome? Basta cercare in internet il Presidente del Tribunale di Genova che ha assolto i torturatori della Diaz e di Bolzaneto …
FOTOPOST
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2014 @ 6:59 amDetto altrimenti: … un po’ di relax, cribbio!  (post 1705)
.
Uei, raga … da qualche post in qua ero un po’ sul serio e sull’impegnato, il che mi sta anche bene, intendiamoci. Tuttavia, poiché varietas delectat, ovvero il variare piace (e piace anche a me), ecco una novità , un “fotopostâ€, ovvero, seguendo gli insegnamenti del mio amico scrittofotografo Enrico Fuochi (cliccate sulla foto a fianco!), due mie fotografie, scattate con il telefonino, senza pretese tecniche, quindi, ma che “raccontano†qualcosa. Una, l’ “arrivo-fine” dell’autunno. L’altra, un “tramonto urbano-montano” dal giardino di  casa, a Trento.
.
.
.
.
“Arrivo-fine” dell’autunno. Già , infatti l’autunno qui da noi in Trentino è arrivato con un mese di ritardo, solo due giorni fa, almeno a guardare l’andamento delle temperature. E questo suo ritardo fa sì che il suo “inizio†si accavalli con l’arrivo nei negozi dei primi agrumi, ambasciatori dell’inverno e della prima neve sulle cime dei monti, neve che non è certo roba da 21 settembre.
.
.
.
Â
Tramonto urbano-montano
Venne sera e la luna col suo opale
chiaror d’argento sostituiva il sole
che lento iva all’ingiù per le sue scale
del Bondone a dormir dietro la mole.
E poi ch’alcun momenti ebbimo conti
la luce disparì come far suole.
La notte quinci scese giù da’ monti
con quattro cime (1) che le fean corona
sovra Tridento, assieme a li suoi ponti
addormentati al par de la padrona.
———————-
(1) Bondone (da ovest), Vigolana (da sud est), Calisio (da nord est), Paganella (da nord ovest).
.
.
.
Â
Comments Closed
MOBILITA’ SOSTENIBILE (vedi post del 23 ottobre 2014)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2014 @ 4:17 amDetto altrimenti: muoversi in spazi liberi, disponibili    (post 1703)
Alcune domande alle lettrici ed ai lettori
Domanda n. 1 -Ero in aereo, per lavoro, Parigi-Verona. Apro una delle solite riviste infilate nello schienale di fronte al tuo sedile. Verso le pagine centrali, una grande foto: una piazza stracolma di tavolinetti nei quali, gomito a gomito, moltissime persone bevono un caffè. Senza parole. Giro pagina. Stessa scena con la differenza che al centro vi è una zona libera, entro al quale, distaccati dal resto della folla, due persone bevono il loro caffè. Senza parole. Pagina successiva: una foto della Renault Espace con le parole “E se il vero lusso fosse lo spazio?â€
Domanda n. 2 – Trentino. Alle mie lettrici ed ai miei lettori domando: vi piacerebbe che fossero ancora in funzione i trenini Trento-Riva del Garda e Trento -Â Valli di Fiemme e Fassa?
Domanda n. 3 – Mobilità , possibilità di scegliere e cambiare lo Spazio che si vuole occupare. Mobilità e Spazio, possono continuare ad essere Beni Strumentali o forse hanno ormai raggiunto la dignità di Beni Primari?
Domanda n. 4 – Automobili sempre più grandi e potenti. La prima inversione di marcia – onore al merito – è stata della Volkswagen come la sua famosa Passat, prima “salita fino a 250 cavalli ed ora offerta anche in versione da soli 100, la potenza delle prime “pantere†della polizia, le Alfa Romeo Giulia 1600 c.c.! Oggi … la stessa VW però ti offre anche potenze enormi, la Porche Cayenne … oltre 500 cavalli! Cui prodest? Cui bono? A chi giova? A che pro?
Domanda n. 5 – Energia: la prima fonte (rinnovabile) aggiuntiva di energia è … il risparmio energetico. Spazio e mobilità : la prima fonte (rinnovabile) aggiuntiva di ulteriore Spazio e Mobilità è … la migliore gestione dell’esistente. E allora, non è forse il caso di iniziare a gestirlo meglio, questo “esistente�
Domanda n. 6 – Lo spreco di Energia e di Spazio aumenta con il quadrato della velocità , nel senso che ci stiamo avvicinando troppo velocemente all’esaurimento di quei Beni. Non ritenete che sia il caso di “rallentare†e di riflettere un po’ di più sulla riduzione di questa particolare “mobilità �
Fra tutti coloro che avranno riposto alle sei domande, verrà estratto … uno spazio riservato di 25 metri quadrati per gustarsi in santa pace una tazzina di caffè al bar, in una piazza auto-free.
Comments Closed
LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE (vedi post del 24 ottobre 2014)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Ottobre, 2014 @ 6:50 pmCLICCATE LA PAROLA “BICICLETTA” NELL’APPOSITO RIQUADRO E TROVERETE TUTTI I NUMEROSI ARTICOLI CHE RIGUARDANO LA NOSTRA ATTIVITA’, LE NOSTRE GITE, ETC.
Detto altrimenti: occorre raccogliere le firme entro il 15 dicembre prossimo … (post 1701)
Questa iniziativa NON è “politica partiticaâ€, bensì “politica†nel senso che si occupa della “Polisâ€, della nostra Città , Trento (e del Trentino).
Amiche lettrici e amici lettori, ben prima di questa iniziativa, io scrivevo in merito alla necessità /opportunità di intervenire nel settore: potete rileggere il post del 28 febbraio 2012 “ Andiamo in bicicletta†con riferimento all’esperienza olandese; il post del 6 aprile 2014 “L’insensibilità politica e sociale di fronte agli omicidi stradali”. Nel post del 28 febbraio 2012 segnalavo come l’Olanda, di fronte alle uccisioni stradali di bambini, cambiò decisamente la sua politica da “auto†a “biciclettaâ€. Nel secondo post citato segnalavo una di quelle uccisioni, qui in casa nostra, a Trento.
Ora si prospetta la possibilità di fare qualcosa per una “mobilita’ sostenibile†il che significa trasformare (in meglio) la nostra città , la qualità della vita, la salute e la sicurezza di tutti noi.
Potete ascoltare una breve presentazione del DDL di iniziativa popolare – Disegno di Legge sulla Mobilità Sostenibile su http://www.vitatrentina.it/Cronaca/Una-legge-popolare-per-la-mobilità – sostenibile.
Affinchè il DDL sia preso in esame, occorrono 2.500 firma entro il 15 dicembre 2014.
Se siete elettori del Consiglio provinciale e ritenete di darci una mano, potete firmare come segue:
- Nel Comune di Residenza (a Trento e Rovereto anche nelle sedi circoscrizionali)
- Nei banchetti del Comitato
- Presso lo Stand Comitato Mobilità Sostenibile, nella Fiera “Fa’ la cosa giustaâ€, Trento Fiere 24, Via Briamasco, 2 – Trento, il 24, 25 e 26 ottobre 2014
Per ulteriori informazioni, si veda anche:
http://www.facebook.com/mobilitasostenibiletrentino
http://mobilitasostenibiletrentino.wordpress.com/
Grazie se riterrete di firmare!
P.S.: ricordo che quando a Trento si pedonalizzò il centro storico, molte furono le proteste. Oggi abbiamo un tesoro a nostra disposizione, un’oasi di arte, cultura, storia … che possiamo ammirare passeggiando a faccia all’insù … già , perché così va visitata e vissuta Trento: a faccia all’insù, per ammirare i suoi palazzi storici senza timore di essere investiti dalle auto. E anche coloro che vi si opponevano, oggi ne sono entusiasti. Oggi il vero lusso è lo Spazio, lo Spazio per le Persone. L’Europa va in questa direzione, e la civiltà di un popolo si valuta anche dalla sua capacità di cambiare, di arrestare tendenze ormai non più sostenibili dall’eco sistema. Non si tratta di arrestare il “progresso” ma al contrario si tratta di veramente progredire verso una dimensione più moderna, cioè più idonea allo stato attuale (ecco la modernità ) di salute delle nostre città e della attuale  (ecco la modernità ) qualità della nostra vita, che può e deve essere migliorata.
.
.



























![20141025_EST_NW01_0008[1]](http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/wp-content/uploads/2014/10/20141025_EST_NW01_00081-150x150.jpg)





