LA FINE DEL BIPOLARISMO IN ITALIA E NEGLI USA ( ! )

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Gennaio, 2013 @ 9:20 am

Detto altrimenti: la fine del bipolarismo in Italia e negli USA  ( ? ) 


Il post precedente: post lungo. Questo qui: post corto.

Italia: Monti, qualcuno dice “la nuova DC”. Altri, il rafforzamento del terzo polo, quindi uno dei tre poli. Dei tre. Non dei due.

USA: Obama, alcuni democratici ed alcuni repubblicani, insieme, hanno approvato – sia pure in forma corretta – la politica fiscale di Obama contro il fiscal cliff.

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PRESIDENTE NAPOLITANO E DON MILANI: LA QUESTIONE MORALE GENERA LA QUESTIONE SOCIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Gennaio, 2013 @ 7:56 am

Detto altrimenti: facciamo il collegamento fra il discorso di fine d’anno agli Italiani del Presidente della Repubblica e i contenuti del libro di Neera Fallaci, “Dalla parte dell’ultimo – Vita del prete Lorenzo Milani”, ed. BUR, 2007.

La QUESTIONE SOCIALE. Noi eravamo abituati alla “Questione Romana” (quella chiusasi con la firma dei patti Lateranensi), alla Questione Meridionale (sempre aperta), poco alla QUESTIONE MORALE e per nulla alla QUESTIONE SOCIALE. La QUESTIONE SOCIALE ce l’ha posta davanti agli occhi, in tutta la sua gravità, il Presidente Napolitano nel suo discorso di fine d’anno agli Italiani. La sta vivendo Obama con il rischio del fiscal cliff. La vivrà presto più palesemente di quanto già non avvenga (e appaia) oggi il sistema del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa).

La “questione morale” è stata “codificata” per la prima volta nel Codice Hammurabi, circa 1850 anni prima di Cristo: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te”. Riferirsi alla morale pertanto non è confessionalismo: la religione (cattolica) “ha” una sua morale, ma “è” molto di più: essa è “Creazione” e “Resurrezione”.

LA QUESTIONE SOCIALE E’ LA CONSEGUENZA DELLA QUESTIONE MORALE: SE NON CI SONO SOLDI PER IL SULCIS, PER L’ALCOA, PER L’ILVA, PER GLI ESODATI, PER LA SANITA’, PER LA SCUOLA, PER L’UNIVERSITA’, PER LE PENSIONI MINIME, PER IL RILANCIO DELLA CRESCITA, PER I GIOVANI ETC. NON E’ SOLO COLPA DELLO SPREAD, MA ANCHE E SOPRATTUTTO DI CHI QUESTI SOLDI LI HA MAL USATI, ABUSATI, SPRECATI E RUBATI (cattivi usi, abusi, sprechi e furti che generano l’aumento dello spread).

La QUESTIONE SOCIALE. Ancor prima, molto bene l’aveva inquadrata Don Lorenzo Milani, “quello” di “Lettera ad una professoressa”.

        Don Milani: la sua scuola a Barbiana

Su internet trovate tutto su quest’Uomo e sua “lettera”. Nato il 27 maggio 1023, pochi mesi dopo la marcia su Roma, in una famiglia ricchissima, proprietaria di 25 poderi intorno a Firenze, si fece prete, prete degli ultimi, dei più poveri, dei “comunisti”, dicevano i suoi avversari, i suoi detrattori. Il libro della Fallaci è un libro di storia, basato su documenti e testimonianze autentiche. Prete negli anni ’40 – ’50, confinato “per punizione” nelle “montagne” toscane, nei paesini sperduti, fra campetti sassosi dai quali i contadini traevano a stento di che non morire di fame, ha trasformato il suo “esilio” in un esempio per tutti i suoi “colleghi” e per tutti noi.

Don Lorenzo Milani a la QUESTIONE SOCIALE: “Di ogni evento negativo bisogna combattere le cause ben prima degli effetti (e la QUESTIONE MORALE è la causa della QUESTIONE SOCIALE, n.d.r.). La povertà dei poveri non si misura a casa, a pane, a caldo. Si misura sul grado di cultura e sulla FUNZIONE SOCIALE. E’ importante colmare l’abisso di ignoranza ma molto di più è importante colmare l’abisso della differenza. L’odio di classe esiste perché vi sono DISLIVELLI PAUROSI CULTURALI E SOCIOLOGICI”.

I dislivelli culturali odierni sono alimentati dal principio “panem et circenses” del tipo: “la crisi non esiste”, “divertiamoci e divertitetvi”, TV ripiene di calcio, di spettacoli assolutamente frivoli, di idolatrie e falsi idoli. Scuole e università sempre più facili, aperte a tutti (e sino a qui va bene) solo che sono aperte anche a chi non studia (e qui non va più bene). Tutto facile, come nel Paese dei Balocchi, nel quale poi ci ritroveremmo tutti retrocessi allo stato di asinelli che non diventeranno mai Persone.

Condivido quanto dice Don Milani. Conviene, per amore o per forza, facendo di necessità virtù, se non altro, perchè è nell’interesse di tutti. Anche di coloro che oggi appartengono alla classe privilegiata, cioè alla classe di chi non è (ancora) colpito dalla crisi a causa degli elevatissimi redditi, di enormi ricchezze (in Italia il 10% della popolazione possiede il 50% della ricchezza privata, fonte Bankitalia) e scorte accumulate ovunque, dopo una attenta valutazione su quale paese abbia vinto (“moralmente al basso!”) la “competizione fiscale” per attrarre capitali e imprese.

Una valanga. Io per molti anni ho praticato alpinismo e sci alpinismo. Appena una valanga o una slavina si stacca, acquista velocità e potenza in misura esponenziale. O te ne sottrai subito, o la fermi subito (con appositi paravalanghe) oppure pochi istanti dopo non c’è più nulla da fare … E la valanga che dobbiamo assolutamente fermare oggi è quella delle tensioni sociali che si possono scatenare dalla QUESTIONE MORALE e dalle conseguenti “differenze” alle quali faceva riferimento Don Milani, le quali a loro volta generano la QUESTIONE SOCIALE.

Non si tratta di regredire dal fallimento del libero mercato al fallimento del comunismo. Si tratta di fare tesoro degli errori insiti nei due sistemi e di creare un terzo, diverso sistema sociale ed economico, intermedio, più equilibrato, fondato sulla riaffermazione e ri-applicazione dei principi etici e morali oggi letteralmente travolti dall’immoralità e stravolti dall’amoralità, parallelamente all’adozione di un diverso modello di “crescita”. E quando parlo di morale, non mi riferisco principalmente alla sua accezione che va per la maggiore, cioè alla “morale dei costumi sessuali”, bensì alla morale dei comportamenti politici, sociali, economici, finanziari, bancari, burocratici.

L’attuale “distruzione della moralità” (QUESTIONE MORALE) intesa come sopra adombrato, ha generato la QUESTIONE SOCIALE, oggi rappresentata dall’impoverimento della terza classe sociale, dalla regressione della seconda classe sociale (ceto medio) verso la terza, e dal continuo aumento dell’arricchimento della già ricca prima classe sociale. Il ceto medio, parliamone un po’ …

“Trento” blog. E allora parliamo del Trentino. Il Governatore uscente Lorenzo Dellai, prima di dimettersi quasi alla scadenza del suo ultimo mandato, ha lanciato un progetto di case poco più che popolari, a vantaggio di quella fascia di ceto medio troppo ricca per accedere all’edilizia popolare e troppo povera per sostenete affitti di mercato o per potere acquistare un alloggio. Cito questo fatto solo come esempio. Il ceto medio deve essere alimentato e difeso, nel senso che deve poter rimanere un obiettivo per chi viaggia nella “terza classe sociale” e deve poter rimanere quello che tradizionalmente è: il “gruppo” più consistente di consumatori. Ecco il progetto Dellai e  il tentativo di Obama: rispettivamente, aiutare il ceto medio l’uno e tassare i redditi alti e non i redditi medio bassi, l’altro, non deprimere i consumi (e quindi la produzione), modulare meglio i pur necessari tagli alla spesa pubblica e reperire risorse per nuovi investimenti.

Dicevo: il ceto medio deve essere “alimentato”. Da chi? Da chi si innalza al di sopra del suo attuale livello sociale inferiore. Dai lavoratori “di base” che devono uscire dalla loro situazione non per essere esodati o licenziati, ma perché “promossi” alla classe superiore. Il che non vuol dire cancellare la figura dell’operaio (italiano), ma portarlo al livello di stato sociale e di benessere economico del collega tedesco. Tanto per non fare nomi.

Parlando in senso figurato Don Milani affermava: “Una bestia può diventare Uomo, Persona, ed una Persona può diventare Santo. Difficilmente una bestia può diventare Santo. E io mi occupo innanzi tutto di creare Persone. Se poi esse diventano buoni cristiani o anche Santi, tanto meglio”.

E noi, vogliamo “abolire le Persone” (il ceto medio?), retrocendendo la seconda classe sociale alla terza classe sociale? Vogliamo che il “Treno Italia” abbia solo carrozze di prima e di terza classe? Sono sicuri di volere ciò anche gli attuali passeggeri della “prima”? I repubblicani USA, è questo che vogliono? E noi con loro? Si sono chiesti – ci siamo chiesti – quali possono essere le conseguenze di questa eventuale “differenza di potenziale”? Quale scarica elettrica “fulminante” potrebbe derivarne?

Come agire? Ho già esposto il mio pensiero nel post precedente.

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BUON ANNO! Primo post del 2013, 453° dall’inizio della mia “avventura” di blogger, iniziata il 6 dicembre 2011

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2013 @ 8:39 am

Detto altrimenti: non spaventa la povertà quanto il divario fra ricchi e poveri.

Amici, ho iniziato a scrivere questo post alle ore 07,40, prima di sapere come è andata la votazione USA sul fiscal cliff. Fiscal cliff, scogliera fiscale, ma anche baratro fiscale. In breve: di fronte alle esigenze del Tesoro USA, Obama propone di tassare i redditi più elevati. I repubblicani vogliono alzare troppo l’assicella. In mancanza di accordo, si dovranno tassare tutti, compreso il ceto medio che rappresenta il 60% della popolazione. Obama vuole evitare ciò, anche perché questo tipo di maggiore tassazione, unito a pesanti, necessari tagli della spesa pubblica, porterebbe ad una diminuzione del PIL USA di circa 4%: cioè alla recessione.

La Francia ha messo una patrimoniale sui redditi alti. Gli USA stanno discutendo. In Italia Monti ha messo una patrimoniale sui redditi medio bassi: l’IMU. Nel frattempo anche i Paesi del BRISC (Brasile, Russia, India, Cina e forse anche il Sud Africa) danno segni di rallentamento economico e di accelerazione di giustificate instabilità sociali.

Concedetemi una piccola soddisfazione: da mesi nei miei post ho insistito su di un concetto, cioè sulla necessità di evitare la distruzione del ceto medio, del ceto che garantisce i consumi e quindi la produzione, del ceto che rappresenta il “realistico obiettivo sociale” verso il quale la “terza classe sociale” legittimamente aspira di muoversi per migliorare la propria condizione.

Io ho difeso l’operato del governo Monti come “salvatore della patria”. Difendo ora la candidatura di Monti a proseguire alla guida di un nuovo governo come “Italiano credibile in Europa”.

Ma per quanto riguarda la politica fiscale e la necessità di una nuova moralità sociale dico: basta tentennamenti, basta soluzioni parziali! Occorre una svolta energica, immediata e su tutti i fronti: quelli delle mancate entrate (elusione ed evasione fiscale); della riscalettatura delle aliquote fiscali; della imposizione di una patrimoniale sui redditi elevati; di una forte riduzione del numero e del costo dei parlamentari, dei costi e dei furti della politica; della abolizione dei privilegi di casta; dell’abolizione dei “diritti acquisiti” che in realtà sono inaccettabili, insopportabili e non più sostenibili “privilegi acquisiti”; della riscalettatura delle priorità (basta TAV, basta F35, solo per fare due esempi che ci costano decine e decine di miliardi di euro!); basta con il blocco degli adeguamenti di sei milioni di pensioni mentre le cosiddette “gestioni separate” dell’INPS continuano a pagare pensioni di platino (ben più caro dell’oro!) di 90.000 euro al mese (90.000 euro al mese); basta con i super stipendi, super benefit, super premi, super buonuscite, super pensioni … (un esempio? la “solita” vittima designata: il capo della nostra Polizia, Dr. Manganelli, peraltro persona validissima, guadagna circa tre volte lo stipendio del suo “collega” a capo dell’FBI. Può bastare?). Come definire il problema se non come QUESTIONE SOCIALE?

Ieri sera fra amici, abbiamo provato a dire, ciascuno, cosa ci pare di avere realizzato di positivo nell’anno trascorso. Io ho modificato il tema della “confessione” ed ho detto ciò che ritenevo che di maggiormente positivo io avessi realizzato nella mia vita: 1) la mia famiglia, mia moglie, i miei figli; 2) il fatto che nella mia vita di lavoro ho sempre rispettato i miei dipendenti, li ho sempre fatti crescere, rimanendo coerente ai miei principi, anche se ciò spesso mi è stato fatto pagare a caro prezzo; 3) essere riuscito a ripartire molte volte e con le sole mie forze nella mia vita di lavoro, spesso interrotta proprio dopo che avevo raggiunto il successo dei risultati (perché accade questo? Ve lo spiego la prossima volta). Poi ho aggiunto un rammarico, l’unico: quello di non essere “salito” in politica, in quanto solo in ritardo mi sono accorto che ogni migliore pensiero, ogni migliore idea, ogni miglior proponimento poco effetto sortisce se non inquadrato in un sistema politico, come ci ha ricordato il Presidente Napolitano nel discorso di ieri sera, riportando un pensiero di Benedetto Croce.

Ed allora capirete la ragione della intensità con la quale mi dedico al mio blog, a queste “confessioni” socio-politiche “open space”, a spazio aperto, all’esporre le mie idee, aprendole al confronto di tutti e cercando comunque di diffonderle. E’ il mio contributo alla soluzione della Questione Sociale, il migliore che io possa offrire, in assoluta buona fede e certo disinteressatamente.

Ora vado a fare colazione. Nel frattempo pubblico quanto scritto sino a qui, salvo riprendere fra poco, augurandomi che giunga la notizia che Obama ha ottenuto l’approvazione del suo progetto. Buon risveglio!

Ecco: USA accordo (parziale) raggiunto. Esclusa la tassazione lineare a carico di tutte le fasce di reddito: saranno tassati i redditi superiori ai 400.000 dollari annui (circa 350.000 euro). Rimandata la definizione dei tagli di spesa che comunque non saranno lineari.

Il mio augurio? Che nascano al più presto gli Stati Uniti d’Europa

Buon anno, buon anno a tutti, veramente a tutti, a cominciare da Obama, Monti e Napolitano!

P.S.: ops…,  dimenticavo … c’è chi (anzi, scusate, Chi)  nello spazio di poche ore ha annunciato la volontà di aprire una commissione d’inchiesta sull’operato del Presidente della Repubblica ed ha dichiarato di condividere in pieno l’operato del Presidente della Repubblica. Cicerone direbbe: “Simulator et dissimulator omnium rerum…”

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IL GOVERNATORE DEL TRENTINO LORENZO DELLAI A ROMA, CON MONTI.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2012 @ 8:37 am

Detto altrimenti: (dopo tutto questo blog si chiama “Trento”- blog, o no? E allora …)… Lorenzo Dellai dalle Alpi alle piramidi (almeno alla piramide S. Paolo, a Roma), a Roma, con Monti. Il governatore del Sud Tirolo, Luis Durnwalder resta a Bolzano, con Bersani.

Lorenzo Dellai. Molti lo lodano. Altri (immancabilmente) lo criticano: gli oppositori politici, gli invidiosi, alcuni in buona fede. A parte che come ci ricorda il Manzoni, non si può mai fare un taglio netto fra la verità e il suo contrario, fra il bene e il male, fra la ragione e il torto, io provo ad affrontare l’argomento in modo scientifico, e cioè “osservando la realtà”

Ecco la realtà: Lorenzo Dellai ha governato per decenni. Prima il Comune di Trento, poi la Provincia, grazie al consenso popolare. E poi, Lorenzo ha sempre “creato” la sua corrente politica, non è “salito” sul carro promettente di altri, come altri, anche oggi, fanno.  Nè si può dire che ciò non è più vero oggi, che Lorenzo “appoggia” Monti: infatti, intanto si presenta a capo di un suo gruppo, e poi è assai più chiò che potrà dare di quello che potrà ricevere. Oggi i suoi detrattori dicono: “Io avrei fatto meglio, scelte diverse, etc.” Ecco, dico io, ci risiamo: si stanno confrontando le pere con le mele.  Infatti a mio avviso il confronto si può fare solo fra generi uguali e cioè fra due programmi di governo oppure  fra due periodi diversi di effettivo governo, ma non fra il governo effettivo di Lorenzo e quello che altri “avrebbero fatto se”. A Riva del Garda dicono: “A ciàcere (chiacchere) non … si conclude nulla”

La democrazia è alternanza forse anche per questo. E Lorenzo Dellai non ha interrotto questa alternanza, non ha proposto la modifica della legge elettorale trentina per candidarsi ad un ulteriore mandato: ha solo gestito una alternanza a “periodo più lungo”, come gli ha richiesto l’elettorato.

Chiarito questo, andiamo a Roma. Lorenzo Dellai a Roma con Monti, Luis Durwalder a Bolzano, con Bersani. Mi sta bene. L’Autonomia sarà ben difesa all’interno di due aree politiche, non di una sola. Siamo pragmatici, amici Trentini! E se Maometto non va alla Montagna, è la Montagna che va a Maometto a spiegargli come l’Autonomia e il Buon Governo di antica e buona tradizione austroungarica del Trentino e del Sud Tirolo non sia un privilegio, ma un modello da difendere e soprattutto da imitare, sia localmente che a livello centrale.

BUON ANNO E BUON LAVORO A TE, LORENZO ED ANCHE A CHI SUCCEDERA’ A DURNWALDER!

(e questo è l’ultimo post del 2012, il n. 451. Arrivederci al 2013 e Buon Anno a tutti i lettori!)

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IL MINISTRO (USCENTE) PASSERA SI E’ DICHIARATO NON PIU’ DISPONIBILE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2012 @ 8:07 am

Detto altrimenti: niente succede per caso


La notizia. Il ministro uscente Passera dichiara di non essere disponibile per eventuali nuovo incarichi di governo.

Que serà … serà?

L’approfondimento. Personaggi a quel livello non agiscono “per caso”, quindi probabilmente le cause della sua scelta possono essere due:
a) può ritenere che il suo schieramento non vinca e quindi preferisce defilarsi prima (ipotesi poco probabile);
b) in caso di vittoria elettorale del suo schieramento, Passera non ha ricevuto assicurazione di essere rinominato ministro, anzi, ha ricevuto assicurazione contraria  ed allora preferisce evitare questo smacco (ipotesi più probabile).

Ma perché non sarebbe sulla lista dei candidati (e anche dei futuri ministri)? Forse non a caso Monti ha dichiarato “nessun ministro in lista”: infatti generalia non sunt appicicatoria cioè un provvedimento generale evita di mettere in risalto le (eventuali specifiche) ragioni di esclusioni singole ad personam.

Io stesso infatti, se fossi capo del governo designato (immaginarmi in una tale posizione è un atto di imperdonabile presunzione? Ma no, dopo tutto quello che si è visto nel passato … e non mi riferisco certo all’immediato passato, ma appena solo un poco più indietro …  molti di noi potrebbe fare meglio … molto meglio! ) ma torniamo a bomba, io stesso, dicevo, non ri-prenderei ministri che hanno sbagliato a contare gli esodati o che rischiano di essere additati come corresponsabili di violazione delle regole di una importante revocatoria fallimentare. A quest’ultimo riguardo infatti stanno per venire al pettine i famosi nodi Alitalia-Banca Intesa-Fantozzi – successivi tre liquidatori e i due giudici del fallimento: si veda al riguardo il mio post del 3 dicembre scorso.

Ecco, il nostro blogger ce l’ha con la gente di Monti. E poi è contro il TAV. Ma allora cos’è? Berlusconiano? Leghista? Grillino? Cos’altro ancora? Eh no, cari amici, non mi etichettate! Infatti io credo che nessuno di noi debba rinunciare alla propria capacità critica, al proprio discernimento, alla propria coscienza, per sacrificarla sull’altare di questo o quel partito politico. Certo, io ho le mie idee politiche, andrò a votare, ma questo non significa che io abbia rinunciato a me stesso. Chiarito questo, proseguiamo.

Don Lorenzo Milani

Don Milani affermava che chi sa leggere solo la pagina della Gazzetta dello Sport nella quale sono utilizzate solo 200 parole, ma non sa capire il senso di un comizio politico o di un articolo di economia, è un analfabeta. Pertanto si proponeva innanzi tutto di elevare “l’uomo analfabeta” al superiore livello di “uomo Persona”. Tanto meglio poi, proseguiva, se la Persona diventa anche un buon cristiano: anche perché, prosegue Don Milani, il passaggio al terzo livello è possibile dal secondo, ma non direttamente dal primo (un po’ quello che io affermo quando paragono le tre classi sociali alle tre ex classi ferroviarie, per cui guai ad abolire la seconda classe, cioè il ceto medio!).

Ma fermiamoci al primo passaggio (dal primo al secondo livello). Anche oggi, sia pure su scala diversa, rischieremmo di restare al primo livello e di non diventare “Persone” nel senso pieno della parola (ecco, “le parole sono pietre”, firmato Don Milani!), se non cercassimo di capire il perché delle cose e, una volta capite (o una volta anche solo convinti di averle capite, della serie “ma almeno ci abbiam0 provato”) se non cercassimo di prendere una posizione ragionata su ciascun problema. Quindi, please, niente etichette, grazie: siamo Persone.

P.S.: post classificato (non a caso, n.d.r.) nelle tre categorie “attualità“, “civiltà“, “politica”

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FISCAL CLIFF

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2012 @ 7:40 am

Detto altrimenti (in lingua italiana): baratro fiscale

Notizia. Anche gli USA non stanno benissimo … anzi. Stanno per scadere i benefici fiscali temporanei decisi da Bush (“bush” = “cespuglio”) figlio. Questo fatto viene a coincidere con pesanti tagli alla spesa pubblica (tuttavia Obama esclude dai tagli all’assistenza sanitaria e alla cassa integrazione). Si prevede una diminuzione del Pil del 4%. Obama propone allora di tassare i redditi alti, cioè quelli superiori all’equivalente di 190.000 euro (4% della popolazione). I repubblicani avevano proposto di tassare i redditi sopra il milione di dollari, ma non è passata. Se il Congresso non approverà la sua proposta, Obama sarà costretto a tassare tutti come segue: redditi alti, +120.500 dollari annui di tasse; redditi medi (60% della popolazione), +2.000; redditi bassi, +412. In caso di non approvazione della “manovra Obama”, non ci saranno fondi per la loro “cassa integrazione” di 47 mesi che riguarda tre milioni di disoccupati. E il prezzo del latte potrebbe raddoppiare per mancato rinnovo della legge sui prodotti agricoli.

(Patrimoniale “alta”? La Francia l’ha messa. In Italia si discute. Negli USA si combatte …)

Approfondimento. Il liberismo, il capitalismo puro, il mercato sfrenato sta fallendo (come il comunismo). In Italia come in USA. Che fare? Forse alla base ad inficiare ogni cosa c’è il modello di crescita adottato: il consumismo, lo spreco delle risorse, l’accumulazione in capo a pochi della maggior parte della ricchezza privata, le caste dei “privilegi acquisiti”,  la globalizzazione selvaggia. Ci feci un viaggio di tre settimane, negli USA, e restai colpito dalla assoluta precisione di tutte le prenotazioni (voli, hotel, spettacoli, ristoranti, etc.) fatte mesi prima via internet; dalle inutili enormi cilindrate della auto di affitto, anche di quelle “piccole” (3.000 c.c.); dall’enorme spreco di energia (aria condizionata inutilmente e dannosamente “a manetta”; ghiaccio a gogò: alla macchinetta ne chiedevi un cubetto, te ne dava un intero secchiello, che poi finiva nel WC). Sono aspetti superficiali, dirà qualcuno. Mica tanto, dico io.

Che fare? Io non sono il “mago Zurlì” con la bacchetta magica. Cerco solo di riflettere. Forse la creazione degli Stati Uniti d’Europa e un accordo con quelli di America (per una comune politica monetaria, finanziaria, bancaria, fiscale, per la imposizione di forti dazi all’importazione di merci da paesi che non rispettano i diritti e le libertà civili e per una  frenata definitiva ai paradisi fiscali) potrebbe costituire la base per la definizione di un nuovo diverso e più equilibrato modello di crescita.  Ma gli altri paesi, quelli del BRICS (Brasile, India, Russia, Cina, Sud Africa) la faranno comunque da padroni? Non credo. Purtroppo (per loro) è solo questione di tempo: la Cina ha già iniziato a delocalizzare al suo interno, cioè a spostare la produzione dalle coste all’interno del paese, dove la manodopera “costa meno”, cioè, dove “può sfruttare di più la manodopera”. Fino a quando? In India la “rivoluzione” è già cominciata, con la protesta a difesa delle donne … In Cina si stanno schedando i “navigatori internet” per impedire che si sappia cosa sta avvenendo. Ma sta avvenendo, sta avvenendo qualcosa …

Io ho vissuto personalmente l’avvio del processo che portò alla rivoluzione che a sua volta portò alla caduta dello Scià (“Re”), anzi, dello Scianscià (il Re dei Re!) di Persia: quando si crea nuova ricchezza, tanta ricchezza, troppa ricchezza  e non la si distribuisce, la popolazione “la vede” e il sistema non regge, prima o poi crolla. In Iran, una molla è stata l’urbanizazzione di folle di manovali chiamati in città dal deserto per costruire i grattacieli in  Teheran. Manovali che la notte dormivano su cartoni posti all’interno degli scavi, a cielo aperto (uno di loro, a turno, faceva la guardia per impedire ai passanti di fare il “gioco” di svegliare i suoi compagni con il lancio di sassolini!). Questa circostanza  ha messo davanti agli occhi di queste masse il lusso degli hotel a … quante stelle? Tante … troppe di fronte al loro cielo buio, senza nemmeno una stella …

Il processo di eccessivo accumulo e di eccessiva concentrazione di ricchezza a livello di pochi individui e di pochi stati, i privilegi di casta, tutto si ripete a livello europeo, americano, planetario. La velocità alla quale la reazione a questo stato di cose oggi si propaga è “esponenziale”, come una valanga che appena staccatasi, acquista sempre maggiore potenza e velocità. Alcuni dei “nostri” hanno approfittato della delocalizzazione versi paesi a “basso costo della manodopera” (rectius: “a basso livello di rispetto dei diritti e delle libertà civili”). In pochi hanno guadagnato (rectius: incassato) molto.  Però ora la cosa si è rivolta contro tutti noi. Io ero responsabile della finanza Italia della Holding Stet, Società Finanziaria telefonica per Azioni. Una delle società del Gruppo era la SGS Ates di Agrate Brianza, leader mondiale nei semiconduttori (la “base” dei computer). Poi la SGS cambiò nome e proprietario. Delocalizzò la parte “vile”, di base, non strategica della sua produzione. Oggi non è più leader mondiale.

Nel frattempo abbiamo premiato con super premi a manager bancari per utili su titoli a rischio. “successi di un anno” che poi hanno portato “perdite per un decennio”. E poi, con soldi pubblici (miei, di voi che leggete!) abbiamo ripianato  le perdite delle banche (fa più fine dire “abbiamo ricapitalizzato” le banche).

Ti saluto Barak, (in arabo, barak significa “benedetto”), salam aleikum, va rahmal Liali va barakatu: la pace sia con te e la misericordia di Dio e le Sue benedizioni. E’ un saluto che va bene per tutte le religioni. E si risponde: aleikum salam, a te la pace. Anche questa risposta va bene per tutte le religioni.

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NOTIZIE IN BREVE (e approfondimenti)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Dicembre, 2012 @ 5:06 pm

Anteprima

Siccome che (lo so che non si dice “siccome che”, ma via, lasciatemi un po’ respirare, lasciatemi fare un po’ il Pierino … sapete … le persone “massa” (troppo) serie … che barba!) … dunque … siccome che domattina io vado a sciare in Paganella, pubblico questa sera il post di domani …

Ora possiamo cominciare

Detto altrimenti: l’editore Carlo De Benedetti dice: “Ormai le notizie arriveranno sempre più via internet. Alla carta resterà l’approfondimento”. E allora io, con il con il mio blog, come la metto? Io non ho fonti dirette se non dalla carta, da radio e TV e da internet … per cui mi domando: quale sarà il mio compito? Ho riflettuto: sia la notizia che l’approfondimento.

ITALIA

Notizia: qualcuno dice che nessun Ministro (uscente) deve essere candidato alle elezioni.  Approfondimento: fate come volete, purchè ai nuovi Ministri sia interdetto di partecipare alle votazioni della fiducia al governo, perchè in tal caso, come è successo sino ad oggi, voterebbero la fiducia a … loro stessi!

Notizia: l’ex Ministro Passera anticipa i tempi ed afferma che lui non è disponibile. Approfondimento: forse è la volta buona che Monti dà una spazzolata anche alle banche!

Notizia: scatta il blocco di sei milioni di pensioni “ricche”, da 1200 euro al mese in su. Quelle da 1200 euro al mese trattate come quelle da 90.000 euro al mese.  Approfondimento: in parallelo al blocco di cui sopra, per riequilibrare la bilancia (par condicio) propongo un esame fiscale della documentazione di spesa di tutti i partiti a ritroso negli anni, una riduzione del numero e degli emolumenti dei parlamentari ed una tassa patrimoniale sui grandi patrimoni. (*)

Notizia: mi si dice che i giornali italiani sono sovvenzionati dallo Stato.  Approfondimento: mi sta bene per i giornali “veri”. Ma no per quelli “finti”, cioè quelli creati ad hoc per prendere i contributi. Mi si dice che qualche onorevole ne abbia fondato uno qua ed uno là, senza fare nomi. Mi aspetto che qualche lettore ci illumini un po’ meglio tutti.

RUSSIA

Notizia: il parlamento russo ha emanato una legge e Putin l’ha promulgata: sono vietate le adozioni di bimbi russi da parte di cittadini USA (52 bimbi già adottati, fermati all’aeroporto e rimandato al mittente!). Una ritorsione a fronte di proteste USA per la violazione dei diritti civili in Russia.  Approfondimento: il parlamento russo è “sovrano” e e “libero” di emanare leggi … come il nostro, libero di credere che Ruby Rubacuori sia la nipote di Mubarack … già, ma i due sono amici per la pelle …

USA

Notizia: Obama dice che se non gli permettono di tassare i ricchi dovrà tassare tutti, a cominciare dalla classi medie e basse. Approfondimento: in Italia abbiamo cominciato a tassare le classi medie e basse. Poi, forse … ( a parte le battute: occorrono gli Stati Uniti d’Europa e un accordo con gli Stati Uniti d’America; una FBI-USA e una FBI-Europe per fisco, finanza, mafie  e terrorismo,  n.d.r.)

Che linguaccia questo vostro blogger di padre toscano!

________________________

(*) Mi telefona in amico che mi ha appena letto: “Guarda che resta il prelievo del 5-10-15% sulle pensioni d’oro superiori rispettivamente a 90-150-200 mila euro all’anno”. Ok, ma io citavo quelle di 90.000 al mese! Peccato che la scaletta si fermi ai 15% uguale per tutte quelle superiori a 200.000 euro all’anno! E poi, la Corte Costituzionale, non aveva bloccato questa norma? Chi ci può aggiornare? Grazie.

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LE FINTE PARTITE IVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Dicembre, 2012 @ 7:53 am

Detto altrimenti: il metodo, il principio, il rimedio, la proposta

Il metodo: “Non ti assumo. Apriti una partita IVA, facciamo che tu eri una partita IVA … ma poi tanto lavori come un dipendente, dai che ti conviene, piuttosto che niente, e dimmi grazie … sai … lo dico per il tuo bene … perché se tu non ci stai, che accettano al posto tuo ne trovo quanti ne voglio …”

Il Governo pensa che occorra porre rimedio a tutto ciò per evitare che lavoratori di fatto subordinati possano essere “vestiti” da partite IVA, per evitare che dal lavoratore si possa continuare a spremere il meglio senza dargli quanto dovutogli (i diritti insiti nel rapporto si lavoro subordinato). Ed interviene con un ordine: “Basta, è ora di finiamola!”.

Si dice: “Se sei stato tot mesi in quell’azienda (variabile “a”), se la maggior parte dei tuoi ricavi derivano da quella azienda (variabile “b”), se hai utilizzato locali, computer, scrivania dell’azienda (variabile “c”), allora sei un dipendente”.

Si, vabbè, ma però … ma però non si dice ma io lo dico lo stesso. Ma però poi si variano le variabili (altrimenti che variabili sono se non le si variano), se ne introducono ulteriori etc.. Insomma tiramolla, coperta corta … e molte finte partite IVA restano soperte, cioè senza tutela della conversione (no, non Conversione al Cristianesimo … che avete capito? Conversione in lavoratore dipendente).

Cosa è successo? Una “commedia all’italiana”: “Si, mappoi, un momento, discutiamo ….un ordine va bene, mappoi …”. Mappoi? Mappoi (sic) c’è stato un primo parziale contrordine e quindi un secondo parziale contrordine, per cui il processo correttivo dell’anomalia è stato annacquato ben due volte. “Qualcosa si farà, ma con calma, gradualmente …”

Ecco, mi viene alla mete la legge per cui se uno delinque “oltre la pena di due anni” è delinquente non candidabile. Sotto quel limite, è onesto candidabile. La legge e la morale “a peso”: “Mi dà un po’ di immoralità? Quanta ne vuole? Un anno e mezzo! E’ poco più di due anni lascio? No per favore, non oltre due anni”. Come quando, a scuola, un bambino “studiava da sei”!

Tutto ciò rappresenta a mio avviso un caso di “collaborazione esterna dello Stato a un fatto delittuoso“:  consistente quanto meno nella omissione dei versamenti INPS nella misura dovuta per un lavoratore dipendente.

La mia proposta? L’Agenzia delle Entrate (sentito l’INPS) dovrebbe farsi carico dell’iniziativa di scoprire chi “dichiara il falso”, e cioè chi dichiara di avere diritto alla partita IVA essendo di fatto un dipendente, negandogli o revocandogli la partita IVA, tuttavia senza irrorare al lavoratore sanzione alcuna, poiché egli ha agito sotto la spinta dello stato di necessità, quasi una legittima difesa contro il bisogno di lavorare.

Se Maometto non va alla montagna, sia la montagna ad andare da Maometto. E se l’Agenzia delle Entrate  e l’INPS non si attivassero? Potrebbe configurarsi una “omissione di atti di ufficio”? Forse oggi tecnicamente no, o forse non ancora … ma forse un domani si.

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UN NUOVO SCHIAFFO D’ANAGNI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Dicembre, 2012 @ 7:26 am

Detto altrimenti: questa volta lo schiaffo lo prendiamo tutti noi, il pudore, il buon senso, la prudenza, la ragionevolezza  …

 Il papa Bonifacio VIII fu tenuto di fatto prigioniero in Anagni dall’imperatore. Dante Alighieri lo ricorda nella sua “Commedia”. L’episodio viene ricordato come “lo schiaffo d’Anagni”, cioè l’insulto, la violenza d’Anagni. Qualche anno dopo … l’ex capogruppo PDL alla Regione Lazio Franco Fiorito ha ottenuto gli arresti domiciliari, confinato nella sua casa …in Anagni, Comune di cui è stato sindaco! Quale nobile precedente storico! E noi che ce ne stavamo dimentcando del famoso schiaffo!

Lo so: un imputato è considerato innocente sino al passaggio in giudicato della sentenza di condanna, ma di fronte alla flagranza … via … ora, se aspettiamo il “giudicato” (sentenza della Cassazione) che mi fa l’ex sindaco nel  frattempo? Si candida? Ma via … siamo seri!

P.S.: questo è il post più breve dei 446 dell’intera serie… e per di più senza foto!

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RETRIBUZIONI: “DIVERSA STRUTTURA DELLE –“

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Dicembre, 2012 @ 7:09 am

Detto altrimenti: dicesi “diversa struttura delle retribuzioni quella conseguente alla applicazione di due pesi e di due misure …” (V. Zingarelli o altro dizionario)


Esiste un settore privato – o una società appartenente a quel settore – nel quale vige una “prassi”: tenere lo stipendio pensionabile del dipendente molto basso e corrispondergli il saldo di quanto necessario per raggiungere il giusto livello retributivo di mercato, sotto forma di indennità ad persona, non pensionabile.

Esiste un settore pubblico – o un Ente appartenente a quel settore – nel quale vige una “prassi”: tenere lo stipendio pensionabile del dipendente molto alto e corrispondergli il saldo di quanto necessario per raggiungerne il raddoppio,  sotto forma di indennità di carica pensionabile.

P.S.: le fonti delle notizie di cui sopra sono coperte dal diritto alla riservatezza delle fonti.

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