HOLLANDE OGGI: OCCORRE ARRIVARE ALL’UNIONE POLITICA EUROPEA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Maggio, 2013 @ 6:24 am

Detto altrimenti: bene, d’accordo, e aggiungo: attraverso le Euroregioni!

(PINOCCHIO! V. spiegazione alla fine del post del 16 .m. ore 06,41: “Crisi italiana …).

Evviva il Trentino! Evviva il Sud Tirolo! Da molto tempo infatti lavoriamo per l’Euregio e ovviamente per le altre Euroregioni! Trentino e Sud Tirolo, ecco come si fa … ma non basta: occorre l’Euregio, la Regione Funzionale del Passo del Brennero che comprenda il Tirolo e, come questa, occorrono tante altre Regioni Funzionali interstatali, cioè europee. Altro che uscire dall’Euro ( per referendum, poi …!). Le Euregio sono il ponte verso la creazione degli Stati Uniti d’Europa!

Coraggio, mettiamole le strisce!

STATI UNITI D’EUROPA, EUE, USE, SUE, francese e spagnolo, inglese, italiano … probabilmente prevarrebbe il francese … ma se qualcuno si offende, allora si deciderà per l’inglese (fra i tre litiganti …). Dettagli. Elezioni politiche europee, governo politico europeo. Chi ha la pancia piena nicchia. Ma la Francia è entrata in recessione e non nicchia più. E con Francia e Italia in crisi, la Germania perde troppi clienti dei suoi prodotti e sta arrivando alla crescita zero! Presto anch’essa smetterà di nicchiare! STATI UNITI D’EUROPA: unico esercito (sai che risparmio enorme!) stesse regole fiscali, bancarie, finanziarie, commerciali, etiche, civili, del lavoro, della libertà religiosa, della parità dei sessi etc.. e quindi un Nuovo Patto Atlantico con gli USA per stabilire che ogni paese terzo rispetto alle due Federazioni di Stati che voglia intrattenere con esse rapporti di qualsiasi genere, deve avere la “nostra” certificazione di qualità, di conformità alle nostre regole.

Utopie? Nella vita occorre averle! Sono il sale, la molla della vita!

Viva gli Stati Uniti d’Europa, Viva il MFE-Movimento Federalista Europeo, Viva Altiero Spinelli!

P.S.: nel frattempo un nostro movimento politico si sta occupando di un ben più rilevante ed urgente problema: l’abolizione del reato di vilipendio al Capo dello Stato: insulto libero, per tutti! Evviva! Era ora! Ne sentivamo la necessità … Ma dai, siamo seri …anzi: siate seri!

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GESTORI INTERNET FURBETTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Maggio, 2013 @ 5:40 am

Detto altrimenti: troppo “furbetti”

Ho un contratto internet per 8 giga di velocità. Mi accorgo che la velocità di connessione è molto, molto più bassa. Mi informo. In effetti, “… a causa di certi problemi …” senza avvisarmi, mi hanno arbitrariamente ridimensionato ad 1 giga, ma la bolletta è sempre quella, da 8! Protesto. Si, mi ripristinano la maggiore velocità, ma gradualmente, in un mese, altrimenti si corre il rischio di interruzioni. Vabbè …

Avevo partita IVA, con relativo contratto business. Sono andato in pensione. Ho dismesso la partita IVA. Ho avvisato il mio gestore che ha cambiato l’intestazione delle fatture ma non la tariffa. Chiedo di cambiare la tariffa. Mi rispondono: “Sì, ma ci sarà una interruzione di internet e telefono di 30-45 giorni”. Non ci posso credere! Questo è terrorismo puro!

Allora cambierò gestore, senza dover subire quell’interruzione, ma mi serve il Codice di Migrazione. Non lo vedo in fattura, Ritelefono: sé, in fattura c’è, chiamato “CM” e scritto in “arial 5”! Prendo la lente di ingrandimento e riesco a leggerlo.

Mi dicono che mi addebiteranno €35,00 per disdetta del contratto. Qui, volendo mi potrei difendere, dando ordine alla banca di non pagare questo balzello. Già, perché la banca verso fornitori di servizi è impegnata in proprio solo per il telepass. In tutti gli altri casi non lo è quindi se io revoco l’ordine di pagamento, la cosa è fatta.

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia ma … bordello!

Chi è il mio gestore? Non ve lo dico … cercate di indovinare voi …

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TAV – TRENO AD ALTA VELOCITA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Maggio, 2013 @ 5:22 am

Detto altrimenti: per le merci o per i passeggeri? O per nessuna delle due categorie, data la crisi!

Da internet: “Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha insediato questa mattina la task force sulla Tav Torino-Lione, gruppo formato dai rappresentanti del ministero e dai rappresentanti degli enti locali interessati all’opera. In una successiva riunione con i parlamentari di maggioranza piemontesi il ministro ha ribadito di voler portare quanto prima in Consiglio dei ministri la ratifica del trattato Italia-Francia del 1991 sul collegamento, trattato che dovrà poi essere esaminato dal Parlamento.”

Alta velocità? Nel dare lavoro ai disoccupati!

Osservo: ratificare il trattato del “1991”? Un trattato di 22 anni fa? Ma sono state verificate come sono cambiate le sue precondizioni in questi 22 anni? Soprattutto due: i flussi merci che stanno continuamente diminuendo, merci che tecnicamente non possono essere fatte viaggiare ad alta velocità ed alle quali l’alta velocità non interessa, bensì interessa l’alta puntualità nel rispetto degli orari! Le finanze italiane, che sono allo stremo: a mio “molto sommesso” avviso, oggi le priorità di spesa e di investimento sono ben altre.

Nel frattempo, per i passeggeri, almeno sulla tratta Milano-Torino, basterebbe adeguare la segnaletica e i treni (anche quelli francesi) potrebbero già risparmiare un bel po’ di tempo …

Voi, cosa ne dite?

P.S.: il Trattato, nell’ordine: 1) task force; 2) Consiglio dei Ministri; 3) Parlamento? Direi piuttosto. nell’ordine inverso!

P.S.  N. 2: il Mnistro ha dichiarato: “Per questa linea  passa il 30% dell tortale delle merci  …. “  Io chiedo: il 30% di quanto? Di quanto sta calando da 20 anni a questa parte? E poi, questa scelta di spesa è veramente prioritaria rispetto ad altre?

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IN BICICLETTA (cliccate sulle foto!)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2013 @ 7:41 am

Detto altrimenti: per rilassarsi un po’!


Uno dei vantaggi di essere pensionati? Che se è brutto resti a casa e appena spunta il sole … zac …colpisci! No, non da solo, questa volta con la moglie, quindi non potresti programmare di ripedalare l’intera tratta dal Brennero a Bolzano, quasi 100 km, sarebbe il divorzio!

… lungo la vecchia sede ferroviaria …

Due giorni fa. Pieno sole. Gita in bicicletta. Io allenato. Mia moglie no. Ed allora ecco una pedalata facile e bella. Si parte da Trento in auto e da Vipiteno in treno, fino al passo del Brennero (due persone + 2 bici, €13,50). E da qui si inizia a pedalare, in leggera discesa per alcuni km prima costeggiando la statale, poi lungo la vecchia sede ferroviaria, fra boschi, fiori, montagne innevate e cielo!

Kaiser Franz Josef  I°

Ad un certo punto la ciclabile svolta a sinistra e con alcuni facili tornanti si abbassa verso il fondo valle. Riprende quindi a scendere gradualmente sino a Colle Isarco, ove è situata una bella statua a mezzo busto dell’Imperatore Francesco Giuseppe  I°!

Dopo uno strappo in salita (200 metri al 17%), si riprende a scendere sino a Vipiteno. Poco meno di 20 km, tutti asfaltati. Moglie soddisfatta.

Passo del Giovo

Che fare? Andiamo a vedere “come è fatto” il passo del Giovo, salendo in auto però … ci mancherebbe altro! Sorpassiamo qualche raro ciclista . “Quello sì che è un uomo!”. Indi dopo una quindicina di km, siamo al passo, nei cui pressi arrivano le seggiovie di Racines. C’è ancora molta neve.

Al ristorante!

Scendiamo in auto sino a ritrovare gli alberi e ci fermiamo al ristorante. Indi io inforco la mia mtb a volo con punte di 55 km/h fino a S. Leonardo in Val Passiria, dove si trova il museo in memoria di Andreas Hofer. Tralasciamo la pur bella ciclabile che da lì conduce a Merano e andiamo a passeggiare in quella città: negozi, portici, vetrine e sole lungo il Passirio (gelato e caffè). Quindi a casa, in un’ora circa.

Ecco, questa è stata un’uscita di “larghe intese” che ha conciliato le due esigenze, del marito e della moglie.

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CRISI ITALIANA ED EUROPEA – PINOCCHIO … (ma che c’entra Pinocchio? Ve lo dico alla fine del post)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2013 @ 6:41 am

Detto altrimenti: Pinocchio?

Non facciamo come lui … non ci raccontiamo bugie ma, al contrario, facciamo un piccolo ed onesto esame di coscienza …

Per anni

  • si è operato sulla base di un continuo “aumento a prescindere” dell’indebitamento pubblico;
  • chi ha potuto ha eluso ed evaso le imposte;
  • chi ha potuto e voluto ha concusso e corrotto;
  • chi ha potuto si è creato privilegi di casta;
  • chi avrebbe dovuto, non ha controllato e non ha aggiornato il modello di crescita.

Oggi

1) Ci ritroviamo una Stato con pochi ricchi sempre più ricchi e con un numero sempre più crescente di molti poveri sempre più poveri.
2) Le imposte non possono più essere aumentate.

La crisi? Facciamo gli scongiuri e non verrà mai …

3) Una forza politica che ha avuto per molti anni una solida maggioranza non ha previsto la crisi, non ha fatto le riforme ed ora è occupatissima dai problemi del suo “proprietario”.

Tutti a casa!

4) Una seconda forza politica fa affidamento sul “tanto peggio tanto meglio”, punta al 100% dei consensi (addio democrazia!), non dialoga, lancia idee ma si limita alla loro prima enunciazione senza accettare di operare approfondimenti ragionati con gli “altri” che a suo dire sono tutti uguali, tutti da buttare nel cestino della carta straccia, per non dire di peggio …

Io ce la metto tutta, ma …

5) Una terza forza politica è vittima di incertezze interne (si veda la mancata elezione del proprio candidato alla presidenza della Repubblica), è costretta ad un governo di larghe intese (intese? vedremo alla prova dei fatti … intanto qualcuno non ha fretta di modificare la legge elettorale …) …

Domani mattina, cosa fare?

  1. Occorre modificare la legge elettorale.
  2. Occorre un intervento straordinario per la fase di emergenza, che non può essere il modello Monti: maggiori imposte e maggiori tagli sono recessivi. Pertanto …
  3.  … occorre – quale provvedimento di emergenza – emettere serie di titoli pubblici irredimibili (lo Stato paga solo interessi e non rimborsa mai il capitale (cfr. miei post precedenti), non computati nel coacervo del “debito pubblico”, trasformando un debito in linea capitale + interessi in un debito di solo flusso di interessi.
  4. Occorre risolvere la QM – Questione Morale, ripristinando in primis il reato di falso in bilancio ed abolendo tutti i privilegi di tutte le caste.
  5. Occorre rivedere l’ordine delle priorità: le spese militari, le grandi opere NON sono prioritarie rispetto alla crisi occupazionale e delle piccole, medie e grandi industrie.
  6. Occorre lanciare concreti progetti operativi di lavoro e di crescita e non solo cercare di varare interventi ragionieristici di defiscalizzazione etc., pur necessari.
  7. Occorre costituire gli STATI UNITI D’EUROPA: infatti la crisi è europea, anche la Francia è in recessione, la Germania si avvicina alla crescita zero …

Perché nel titolo ho inserito la parola “Pinocchio”? Perché il sistema di controllo statistico del blog mi indica che la più gettonata “parola chiave” di accesso alla lettura dei miei post  è “Pinocchio”.  Il post del 21 febbraio ore 06,49 a.m. dal titolo “Il grillo parlante, Pinocchio, la volpe, il gatto, Mangiafuoco, la fatina” è stato letto da 2450 persone! 

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DIFFERENZE IN POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Maggio, 2013 @ 6:16 am

Detto altrimenti? Intelligenza o semplice furbizia politica? Giudicate un po’ voi …

1 – Ritiro toscano del Governo: coesione interna e separazione dalle beghe della politica. Tutto va ben madama la marchesa … “ma però” …. … Alfano: “Io sono qui in quanto segretario di un partito, il quale ha un capo, un presidente”. Tradotto: “Sì, vabbè, ma se mi dovrò mettere di traverso non prendetevela con me”. Tutti gli altri: nessuno ha pronunciato una frase simile. Al-fano ... “fàino”, appaio (in greco) … ecco, colui che appare essere. Sembra essere un ministro, mentre invece chi lo è veramente è un altro … anzi, scusate … un Altro! E quell’ “Al”? Forse un inglesismo: “Al” sta per “all”, a tutti. Appaio a tutti …

2 – Quagliariello … ministro per le riforme … interrogato al TG 3 sulla eventuale riforma elettorale, risponde: “Al momento dobbiamo eliminare la parte “incostituzionale” della legge, cioè quella per la quale un partito (il PD, n.d.r.) che ha avuto il 30% (alla camera, n.d.r.) ha ricevuto il 60% dei seggi”. Ma guarda che combinazione! Si è dimenticato di evidenziare, il Quagliariello, il premio di maggioranza su base regionale che ha dato al suo partito la maggioranza in senato … Chi lo ha fatto questo “porcellum”? Chi altro se non PDL-Lega? Se vai avanti così, non si quaglia, Quagliariello …

3 – Riunioni varie di politici, governanti: molti sono seri ma. “Ma” cosa? Ma molti altri ridono, sorridono … fra di loro, nel rispondere a chi li interroga, mentre attendono che la riunione inizi, mentre si spostano dall’auto blu al palazzo, mentre sono sul predellini di quella stessa auto (o di altra analoga), quando arringano la folla, etc.. Infatti, non è ammissibile alcun sorriso sul viso di chi ha in mano le sorti di Paese al cui interno la gente sfrattata si dà fuoco e dove ci sono milioni di disoccupati. Risus abundat in ore stultorum. 

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LA CRISI ITALIANA E NON SOLO: VISIONE D’INSIEME E PERCEZIONE SENSORIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Maggio, 2013 @ 5:36 am

Detto altrimenti: riprendo un vecchio tema.

Se siete su un alto scoglio, del mare avete la massima visione d’insieme e la minima percezione sensoriale. Man mano che scendete la visione d’insieme diminuirà ed aumenterà la percezione sensoriale, la quale sarà massima quando, nuotando, avrete bevuto qualche goccia d’acqua salata. A quel punto la vostra visone d’insieme sarà nulla.

Ecco, ora noi stiamo vivendo percezioni sensoriali, di cui siamo vittime, nel senso che l’acqua salata che ci stanno facendo bere comincia ad essere troppa, non digeribile, non più sopportabile, mentre pare che il Sistema Italia (e forse anche il Sistema Europa) abbia perso la capacità di avere una visione d’insieme di ciò che sta accadendo.

Infatti si agisce attraverso fiscal compact, spostamenti di imposte e di risorse da un settore all’altro, si anticipa l’IMU, la si sospende, la si rimanda, si aumenta l’IVA anzi no … tutte piccole, inutili “bracciate” della nuotata in un mare salatissimo di problemi. Invece dovremmo tornare a riva, salire sulla sommità dello scoglio ed avere una visione d’insieme dei problemi.

In che senso? Ci provo: è questo il modello di sviluppo corretto? E’ pensabile di risolvere i molti problemi senza costituire gli Stati Uniti d’Europa? Non è meglio continuare ad indebitarci, purchè i nuovi debiti producano utili in misura superiore al coro costo? Non è ipotizzabile pensare di emettere nuovi titoli del debito pubblico, caratterizzati dalla loro “irredimibilità” (cioè, sui quali lo Stato paga solo interessi , mentre il capitale può essere recuperato attraverso la sua vendita alla Borsa valori), titoli che non siano computati fra quelli che contribuiscono al “monte debiti” dello Stato?

Alla politica l’ardua sentenza.

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WEEK END D’ACQUA IN TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Maggio, 2013 @ 2:04 pm

Detto altrimenti:  … d’acqua, anche quando non piove!

Trento: pescatore urbano, a 900 metri da Piazza del Duomo!

Finalmente un po’ di sole! Sapete, è piovuto tanto, questa primavera … almeno contiamo su tante “brise” (funghi porcini) quest’estate … Con la mia bici sono “in arretrato” di 100 km rispetto a quelli percorsi l’anno scorso. Pazienza, recupererò …
Ieri a Trento, lungo “la Fersena”. In italiano sarebbe “il Fersina”, il torrente Fersina, ma io preferisco utilizzare l’espressione dialettale, locale: al femminile. Quindi La Fersena. Quella che scende dall’unica valle tedesca del Trentino, la Mochenthal, la Val dei Mocheni. Che poi sarebbe un fiume, se è vero quello che ci hanno sempre insegnato a scuola … infatti la Fersena ha sempre acqua, non l’ho mai vista in secca. Allora è deciso. E’ un fiume. E ieri, in quel fiume … mentre passeggiavo quasi “solo e pensoso” lungo i suoi bei viali, all’ombra dei suoi ippocastani, spingendo il passeggino nel quale dormiva la piccola Sara, ecco che ti vedo un “pescatore urbano”. Detto fatto: una foto al volo, con il vecchio telefonino.

La traversata del lago di Cavedine

Questa mattina invece sono stato a Riva del Garda, finalmente in bici. Il percorso nella Busa? Riva – litorale di Arco – Arco – Dro – Lago di Cavedine – Sarche – Statale sino a Dro – e ritorno.

L’Iguazù trentino …

Nella tratta Dro – Arco, una breve sosta per una foto (sempre con il vecchio telefonino) alle cascate dello … “Iguazù” della Valle del Sarca! Sulla destra le  “rapide” create a bella posta per favorire la risalita delle trote … trote che salgono, acque che scendono …

Evviva il Trentino, di monti, di boschi e …. d’acqua!

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RIFORMA DELLA GIUSTIZIA (solo alcune brevi considerazioni)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Maggio, 2013 @ 6:15 am

Detto altrimenti: “Aggiornamento, miglioramento della Giustizia”.

A Scuola e all’Università ci hanno sempre detto che la nostra Democrazia si fonda su tre poteri separati: il Legislativo (il Parlamento), che “fa” le leggi; l’’Esecutivo (il Governo), che le applica; il Giurisdizionale (la Magistratura), che controlla e giudica.
Ora, poiché nessuno è perfetto e tutto è migliorabile, nessuna meraviglia che anche il nostro sistema democratico sia suscettibile di miglioramenti e correzioni.

Il Legislativo. Circa 1000 persone che troppo spesso di fatto hanno delegato al Governo la funzione legislativa. Inoltre alcune di queste persone sono state chiamate al Governo, facendo quindi parte contemporaneamente di due funzioni e, in certi casi, “correndo” in Parlamento a votare per far approvare la fiducia al Governo, cioè a sè stessi!

Il Governo. Soprattutto quando ha avuto ampia maggioranza ed ampio lasso di tempo per fare le riforme e non le ha fatte ….

Quis custodiet custodes ipsos?

La Magistratura. Ecco il punto che pare catalizzare l’attenzione della politica, o almeno di una certa politica. I punti sui quali essa si concentra sono: la responsabilità civile dei giudici e la dipendenza dei PM dall’Esecutivo (quest’ultima chiamata “separazione delle carriere”).

Circa la separazione delle carriere dei PM dai giudici giudicanti, potrei anche essere d’accordo. Ma non sono assolutamente d’accordo sull’eventuale abolizione della obbligatorietà dell’azione penale o sul demandare all’esecutivo la gestione gerarchica dei PM e della loro attività.

Sulla responsabilità civile dei giudici (PM compresi) avrei qualche perplessità. Piuttosto si potrebbe inserire una maggiore “responsabilità interna” nel senso di prevedere sanzioni disciplinari veramente rilevanti non per quei giudici/PM la cui sentenza venga poi ribaltata o cassata ma per quei giudici/PM che non studiano i fascicoli, che non interrogano gli imputati (benchè richiesti), che pur di fronte a corpose documentazioni ed argomentazioni della difesa, non approfondiscono la causa limitandosi a dire “confermo quanto già esposto” oppure “mi rimetto a quanto risulta agli atti”, chiedendo “comunque” pesanti condanne e/o condannando “comunque”, “tanto poi si rivedrà tutto in appello e in Cassazione”.

Poi c’è un aspetto particolare: la cosiddetta “autorizzazione a procedere” da parte del Parlamento per consentire l’arresto di un Parlamentare. Il Parlamento dovrebbe valutare se il processo è stato instaurato “per impedire l’attività politica dell’imputato”. Non altro. Invece, spesso, si assiste a pronunce del Parlamento del tipo: “No, lui è una persona onesta, non può avere commesso quel fatto … io non la voto l’autorizzazione a procedere”. Così facendo il Parlamento snatura l’istituto e si sostituisce al Giudice di merito. Anche questo comportamento va “riformato”.

L’arretratoooo…!!

In parallelo all’evoluzione della revisione della materia, occorrerebbe da subito investire risorse sul completamento degli organici della Magistratura e sulla sua informatizzazione. Anche di recente, infatti, ho visto Giudici scriversi di pugno, a penna, i verbali dell’interrogatorio che stavano eseguendo! Vi immaginate cosa accadrebbe se il Ministero delle Finanze fosse altrettanto (poco) informatizzato? E allora, forse che il rendere tempestivamente giustizia ai cittadini è meno importante di un corretto e tempestivo prelievo fiscale?

Dove reperire le risorse necessarie? Ad esempio non acquistando gli inutili e costosissimi cacciabombardieri F35!

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IUS SOLI PER REFERENDUM?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Maggio, 2013 @ 2:11 pm

Detto altrimenti: mea Grillo, cosse ti me disgi?

Jus soli? Solo con referendum!

Beppe, te lo dico in genovese: senti Grillo, cosa mi dici mai? I referendum, se male utilizzati, sono uno strumento di rafforzamento della democrazia formale e di distruzione della democrazia sostanziale. Belandi, te l’ho ditu molte votte, ma ti… ninte …accipicchia, te l’ho detto molte volte … ma tu … niente! Leggiti i miei post del 1 e del 12 aprile scorsi, leggiti … belandi …

Mi ri-spiego: l’istituto del referendum va bene solo per problemi “secchi” tipo “divorzio si/no” rispetto ai quali ognuno può ben prevedere quali potranno essere su di sé le conseguenze del voto referendario. Ma portare il popolo a decidere con referendum su un problema quale l’uscita dall’Euro … via … credo che solo il 10% della gente – a voler essere generosi! – potrebbe capire quali sarebbero le conseguenze di una simile decisione! E quindi, la stragrande maggioranza voterebbe con la “pancia” non con la testa. Tanto varrebbe tirare in aria una monetina!

Genova – Buenos Aires

Idem – anzi peggio – per l’istituzione dell’jus soli, cioè per la concessione della cittadinanza ai figli nati in Italia da una coppia di extracomunitari in Italia da oltre 5 anni, con casa e regolare lavoro. Si tratta infatti di regolarizzare i figli di chi regolare lo è già. Si tratta di capire che il mondo sta cambiando, che la molla che noi nord occidentali della terra abbiamo compresso per secoli, quella dell’imperialismo e dello sfruttamento del sud est del pianeta, si sta distendendo; si tratta di capire che “natura non facit saltus”, che non vi sono forzature in natura, e che, se noi queste forzature le facciamo, prima o poi la natura si riprende i suoi spazi. Negare la cittadinanza alle condizioni sopra indicate, significa – nel medio termine – cercare di ri-comprimere una molla sociale che prima o poi scatterebbe, sfuggendoci di mano, anzi, ferendo le nostre mani di uomini bianchi. E allora, ragioniamo nelle sedi più convenienti, cioè in Parlamento (Italiano ed Europeo), non andiamo a votare con in una cabina elettorale “pancia si/ pancia no”. E poi, Beppe, tu sei Genovese, come me, … tu sei appena più giovane di me (io sono classe ’44) quindi non puoi ricordare le emigrazioni italiane degli anno ’20 – ‘ 30, ma quelle degli anni ’40 – ’50 sì, quando proprio a Genova, al Consolato della Repubblica Argentina, in Albaro, di fronte alla casa dell’allora Sindaco Vittorio Pertusio, sì … di fronte alla “Farmacia “Albaro” … hai capito benissimo, i nostri concittadini facevano la fila per avere il visto per potere emigrare verso una terra della quale speravano a buona ragione di conquistarsi il diritto di diventare cittadini.

Erano gli anni “che a scuola” ci davano i “giornaletti” con il personaggio Erpinotto, per fare propaganda agli aiuti USA del piano ERP -European Recovery Program (o Piano Marshall) ed anche quelli con su tale Evita Peron … ricordi?

E allora? Questi “altri” le cui sorti tu vorresti affidare ad un referendum siamo noi stessi, gli “altri” di ieri.

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