UN NUOVO ANNO DI LIBRINCONTRI
pubblicato da: Mirna - 12 Ottobre, 2019 @ 4:46 pmE che piacere rivederci dopo l’estate con tante suggestioni e piaceri di lettura da condividere.
Abbiamo letto molto: chi in montagna tra
una passeggiata e l’altra, chi al mare, chi in viaggio, chi con una nuova nipotina o un cambio di casa.
Tutti con accanto sempre un libro piacevole da gustare.
Santo ci chiede se certe letture possono dare euforia o dipendenza come certe droghe. Tutti diciamo di sì.
Riccardo parla dei gialli svedesi con l’ispettore Wallander che vorrebbe leggere all’infinito, io penso alla Saga
dei Cazalet, ma non solo, insomma tutti abbiamo necessità di leggere.
Ed è proprio per questo che continuiamo ad incontrarci per scoprire nuovi titoli, saggi o romanzi, nuove riflessioni da condividere.
Ci siamo quasi tutti, mancano Giovanni impegnato nella sua mostra a Torre Mirana e Carla, assente giustificata.
Ma è venuta per la prima volta Anita Anibaldi, cara amica,
pittrice e scrittrice. Ci parla del suo libro per rgazzi “La tana del lupo” dove
raccontando una realistica vita naturale degli abitanti del bosco fa riflettere sulle difficolta delle relazioni parentali.
Maria Grazia interviene agganciandosi con un racconto di viaggio
Nelle foreste siberiane di Sylvain Tesson:
«Mi ero ripromesso che prima dei quarant’anni avrei vissuto da eremita nei boschi. Sono andato a stare per sei mesi in una capanna siberiana, sulla sponda del lago Bajkal (…). Mi sono portato libri, sigari e vodka. Il resto – spazio, silenzio e solitudine – c’era già». Un uomo solo di fronte alla natura: un’esperienza radicale, un esperimento e una riflessione sulla condizione umana.
Enza è entusiasta de L’invisibile vita di Euridice Gusman. Una sorta di realismo magico reso magnificamente anche nel film.
L’autrice è Martha Batalha.
Nella Rio de Janeiro degli anni Cinquanta, dominata dal machismo patriacale, due sorelle inseparabili, Guida e Euridice, vengono divise da un infausto destino. Entrambe affrontano un percorso di emancipazione nella speranza di potersi ricongiungere.
Emma che ama da sempre la Mitteleuropa e l’ebraismo ci consiglia Veloce la vita di Sylvie Schenk.
Vi si narra di Francia, Germania, resistenza e riconciliazione. Una novella agrodolce , a tempo di jazz.
Maria Teresa ci presenta una storia del Teatro che accuratamente dovrà leggere per poi riadattare La Fantesca di Della Porta per la nostra Compagnia dei Guitti!!!
Riccardo ha riletto e sottolineato Norberto Bobbio.Destra e sinistra. Ragioni e significato di una distinzione politica. Interessante e attualissimo. Da leggere.
Alfonso è alle prese con Pilato per un suo prossimo Recital.
Ha anche letto una biografia molto interessante di Maurizio Crosetti Il suo nome è Fausto Coppi, molto interessante.Incredibile le disavventure giudiziare del ciclista e della sua amante Occhini, la cosiddetta Dama Bianca. Persino il carcere!!!
Nessun atleta è stato piú grande di lui. Nessuno ha avuto una vita piú simile a un romanzo. A cento anni dalla nascita, i trionfi, le sconfitte, gli amori, le tragedie di Fausto Coppi raccontati con la voce dei personaggi che gli sono stati vicini: dai famigliari ai fedeli gregari, dalla dama bianca all’amico-rivale Bartali.
Vengono consigliati altri libri da Santo: l’ultimo di Andrea Camilleri Ora dimmi di te : Sottotitolo Lettera a Matilda. Una sorta di
testamento dedicato alla nipotina.
Fedeltà di Marco Missiroli , vincitore dello Strega è da leggere. Ce lo consiglia Lucia che ha trovato intrigante il concetto di infedeltà anche se soltanto immaginata. Da discuterne a lungo.
Anche un bel giallo , un po’ diverso dal solito ci spiega Daria
Tre quadrati rossi su fondo nero di Tonino Benacquista, figlio di emigrati italiani, ha debuttato con il genere noir: L’uomo che dormiva troppo (1989), Tre quadrati rossi su fondo nero (1990), I morsi dell’alba (1992). Ma è grazie a La commedia dei perdenti (1991), Saga (1997) e Malavita (tr. it. 2006) che ha poi conosciuto il successo. Si occupa anche di drammaturgia, sceneggiature televisive, fumetti e libri per l’infanzia
“.Di giorno Antonio appende quadri, installa sculture, sospende lampade nelle gallerie d’arte contemporanea. La notte invece la passa all’Académie del’étoile dove, con un gruppo di artisti della stecca, studia con passione divorante l’arte in cui spera di diventare un campione: il biliardo… c’è un furto di un quadro e poi? Mistero. I gialli non si raccontano.
Roberto, lettore onnivoro, ci indica Il petalo cremisi e il bianco di Michel Faber storia dell’ascesa sociale di una prostituta
Londra 1875. Dall’esile candela della sua stanza nel bordello della terribile Mrs Castaway, Sugar, una prostituta di diciannove anni, la più desiderata in città, cerca la via per sottrarre il proprio corpo e l’anima al fango delle strade. Dai vicoli luridi e malfamati Michel Faber ci guida, seguendo la scalata di Sugar, fino allo splendore delle classi alte della società vittoriana, dove violiamo l’intimità di personaggi terribili e fragili, comunque indimenticabili. Come Rackam, il giovane erede di una grande fortuna che diverrà l’amante di Sugar, e sua moglie, l’angelica e infelice Agnes.
Infine “Come sfasciare il paese in sette mosse” di Ece Temulkuran
Ece Temelkuran è una delle voci politiche europee più influenti del momento.
Turca, vive in esilio dopo aver visto il suo paese sgretolarsi sotto l’onda d’urto del regime sanguinario di Erdoğan. Da questa sua traumatica esperienza ha deciso di partire per denunciare in che modo una nazione possa, in breve tempo, scivolare nel baratro della dittatura.
I passaggi salienti che hanno condotto la Turchia al suo deprecabile e sanguinoso stato attuale sono ben riconoscibili in tutto il mondo
Della mia ultima lettura scriverò nel prossimo post.
Come vedete ce n’è per tutti i gusti. L’importante è leggere e parlare di lettura.
Al prossimo incontro che sarà il 23 ottobre.
Ricordiamo l’assenza di Nadia alla quale vanno tutto il nostro affetto e i migliori auguri di una veloce dimissione dall’ospedale.
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AUTUNNO. AUTUNNO.
pubblicato da: Mirna - 7 Ottobre, 2019 @ 10:46 amLa Rentrée, come dicono i francesi.
Si torna in città e si riprendono le rassicuranti abitudini della stagione. L’estate è sempre, almeno per me, un altrove forse perchè i mesi a Borzonasca sono diversi. E non c’entra soltanto il luogo diverso, ma sono proprio il caldo, la luce, i profumi che ci fanno sentire altri da noi.
Il bello è proprio questo. Avere uno stacco, una dimensione nuova, una possiblità di più tempo per riflettere, osservare, conversare e leggere.
Pensieri in altalena.
Ho lasciato la Liguria con rammarico: il verde era ancora intenso, le dalie fiorivano rigogliose, il mare era
ancor più trasparente, ma il Trentino dolce mi ha accolto con le “vecchie” amicizie e i tanti incontri al bar all’aperto, i laghi, le gite.
E puntuale l’Amarcord VIII a Carpi.
Attraversare la campagna emiliana ancora calda e gialla è sempre un’emozione di ritorni e ricordi. Ritrovare gli amici d’infanzia come se li avessi lasciati poco tempo prima è sempre una gioia.
Brunella ci offre sempre speciale “eventi” come quello di visitare il Monastero delle Clarisse che raramente apre al pubblico. Da bambina potevo vedere soltanto una suora dietro la grata se per caso la nonna doveva far rammendare qualche abito.
Pace e bellezza del giardino, delle celle, di una vita serena di lavoro e preghiera.

Pranzo luculliano da veri emiliani a Gargallo, appena fuori Carpi. Leccornie. dal gnoc frit ai cappelletti in brodo, lasagne, ciccioli, carne ecc.ecc. + lambrusco.,
Soprattutto NOI sempre più uniti.
Si è aggiunto Franco un cugino dei Pedrielli. Simpatia immediata come generalmente è abitudine nelle nostre terre. Come se ci conoscessimo da sempre.
Relax nella villa d campagna di Brunella con la sua mini acetatia ai piani alti, l’uva matura, i tartufi che sonnecchiano sotto i noccioli. Verde, verde, sole, terra. Bellissimo. Terra materna.
E poi l’Autunno Trentino soleggiato, senza nebbia con vallate e monti bellissimi.
Val di Sole e Val di Non per una gita con le amiche.
Vogliamo vedere la mostra Cavallini-Sgarbi al Castello di Caldes.
Ottanta opere
della collezione privata della famiglia Sgarbi. Interessante. E il piccolo Castello ha un’atmosfera magica.
Vi ci immergiamo ripercorrendo la sua storia e ammirando i dipinti.
Consigliate e seguite da Antonio che si diverte a vedere noi “ragazze” con sì tal desiderio di cultura, sorrisi e…foto.
Tanto che ci offrirà il caffè nel bar vicino.
C’è la dolcezza dell’autunno intorno a noi, colori caldi, sole tiepido e nuvolette fresche che si rincorrono.
Cerchiamo ancora
momenti gioiosi al Maso Platz dove splendono zucche, viti americane, fiori e foglie dai mille colori.
E dove assaggiamo il Pulled pork con zucchine verdi e gialle a km zero.
Che piaceri colorati!
Laura organizzatrice, Isabella autista, Elisabetta ed io assai contente!!!
Benvenuto AUTUNNO
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BIANCA di Francesca Pieri, ed,Dea Pianeta
pubblicato da: Mirna - 2 Ottobre, 2019 @ 8:21 am
Coinvolgente e travolgente questo romanzo di Francesca Pieri.
Storia di donne di fronte alla vita – come tutti d’altro canto – ma sempre con la sola nostra prerogativa: la maternità vissuta o no.
Ma è anche una storia a sfaccettature tipiche dello specchio che riflette, modifica,amplia e rimpicciolisce. E qui iniziamo subito a parlare dell’amicizia fra due donne simili, Costanza la narratrice e Silvia.
Quasi quarantenni sembrano una l’alter ego dell’altra pur avendo vite diverse.
Costanza è sposata felicemente, Silvia ha appena divorziato.
Un’amicizia che ha saltato anni di pre-conoscenza perchè troppe sono le affinità di entrambe. L’una sembra il riflesso dell’altra nel concepire la vita, il proprio percorso esistenziale, l’amore. Raro ma esistono amiche che non cadono nei pettegolezzi e nella superficialità.Io lo so.
Fra di loro candore, sincerità, confidenze, vero affetto .
Quando succede l’imprevisto: una gravidanza di Silvia dopo un’occasionale avventura qualcosa sembra cambiare, ma presto come se fossero veramente unite da un destino di sorellanza anche Costanza rimane incinta.
Momenti di gioia, scelta del nome per la figlia di Costanza: Bianca.
I confronti continuano ma il destino è talvolta crudele e si accanisce sulla piccola Bianca ancor prima che possa nascere.
Francesca Pieri ci narra con pagine di poesia, di dolore, di potenza di immagine la conclusione di questo pezzo di vita di due donne che continuano a vivere coincidenze quasi incomprensibili.
E’ la stessa Donna che deve scegliere? o sono veramente Due Donne ? E la realtà ci fa conoscere ciò che è stato e ciò che poteva essere?
“Un esordio potente, forte , avvincente: una bellissima indagine sull’amicizia femminile e sui meccanismi che accompagnano le scelte più complesse, quelle che riguardano la maternità e la vita in divenire.”
Da leggere
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I consigli di Maria Grazia
pubblicato da: Mirna - 19 Settembre, 2019 @ 6:28 amFinalmente il PC si è ristabilizzato dopo il viaggio Borzonasca-Trento. Sono lieta dunque di postare i consigli di lettura di Maria Grazia
“Carissima Mirna, in attesa del tuo rientro in Trentino ho pensato di inviarti questa breve nota….
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CRONACHE DI BORZONASCA…cala il sipario sull’estate 2019
pubblicato da: Mirna - 3 Settembre, 2019 @ 11:45 amo
Settembre, andiamo, è tempo di… cambiare
Muta la lunghezza del giorno, il sapore del vento, i colori si stemperano.
L’estate che da decenni vivo nel piccolo borgo ligure volge al termine.
Tutto è e tutto non è.
Contrasti, contraddizioni.
Vorrei restare, vorrei partire.
Intravvedo dalla finestra della cucina i cachi che stanno crescendo, ma sono ancora verdi, li immaginerò maturi di sole
più avanti, quando a Trento sentirò i primi freddi.
Tre mesi che conserverò nella mia Banca della vita come gioielli preziosi.
E se voglio lanciarmi poeticamente avanti nei futuri ricordi so già che una sottile nostalgia mi farà rivivere tutta l’essenza del mare verde azzurro, delle colline fresche, del mio giardino piccolo che diventa quasi un paradigma della mio luogo intimo . Silenzio, alberi diversi: dal nespolo giapponese alla palma, dalla camelia agli amareni, dal pruno agli spadoni, cespugli di glicine e lillà e ortensie e rose e tanto alloro.
E’ forse un luogo magico e segreto che si dilata per le mie aspettative?
Tempo e luogo vissuto anche attraverso gli occhi di Mimilla che vuole uscire all’alba per sentire ancora i freschi odori notturni, che guarda alla cima della scaletta come al paradiso perduto della
sua lontanissima felinità libera, che freme di gioia nel portarmi gechi, cavallette, grilli e lucertole.
A tal proposito vi dirò che ho sempre salvato le incaute prede, ringraziando però tantissimo la mia micetta la quale talvolta si accontenta delle lodi altre volte scocciatissima se ne va mugolando.
Comunque come sapete io non la sgrido mai!!!
Dalla poesia alla prosa?
Vogliamo dunque parlare delle amicizie che si consolidano?
Amici con i quali abbiamo condiviso e e continueremo fino all’ultimo… apericene, focacce, gelati, pranzi ecc.
Sì parliamo sempre di libri, di politica (per fortuna in concordia) ma come si sa si finisce ormai sempre a tarallucci e vino!
E quest’estate più che mai!
La compagnia si è allargata da Grazia, Stefania e me a mio fratello, Paola e Alex, Maria Rosa e suo fratello Piero.
Quanti apericena?
Dalla mia terrazzina con surfinie a quella piena di begonie, basilico e vista incantata di Grazia, all’appartamento raffinato di Eugenio che ci suona anche
la chitarra.
Apericena che diventano cene perchè il cibo in Liguria è un filo conduttore costante che si impingua sempre cammin facendo, per cui tartine, pizzette e patatine e olive vengono integrati da polpette, torte salate, riso, verdure ripiene,
dolci…più naturalmente vino fresco e frizzante che scivola lietamente nel nostro stomaco e nei nostri pensieri.
Le ultime mie parole famose prima di partire da Trento:
“Ah, finalmente mi disintossicherò e mangerò pochissimo…”
sono state una mera illusione.
Partendo proprio dai miei adorati vicini che hanno iniziato con i loro apporti quasi quotidiani: pomodori, zucchine
dell’orto, poi torta di riso, pane alle olive fatto in casa, baciocche, torte dolci, castagne arrostite, prugne, persino polenta pasticciata con la polenta di Storo portata da noi per contraccambiare un millesimo di ciò che ci danno. Ci viziano .
Ah, dimenticavo…anche il brunch americano con eggs and bacon, pan cakes con sciroppo d’acero e frutti di bosco (idea di mio fratello Eugenio)
Meno male che quando andiamo a Cavi riesco a nuotare e che a casa faccio tante scale su e giù perchè ormai le passeggiate a Borzone o in altri bei luoghi collinari non si fanno più...la nuova filosofia è trovare un agritur…
Certamente con Grazia si parla ancora di libri ma lo facciamo più volentieri se dissertiamo in pizzeria o al ristorante o al caffè con…focaccia!
A Ferragosto siamo stati a tavola quasi quattro ore gustando la famosa baciocca (torta di patate con lardo avvolta in pasta sfoglia) ravioli, carne di vario tipo, insalata russa, salumi, tiramisu… Compagnia gradevolissima.
C’è stata anche una pizza sul lungomare rosa di Chiavari e domenica scorsa un pranzo alla Malga di Perlezzi.
Giornata bellissima, nonostante nuvole dispettose che andavano e venivano e talvolta ci regalavano goccioline di pioggia.
Per giungere alla malga occorre camminare per più di mezz’ora in mezzo a un bosco incantato di lecci, felci, piccoli ruscelli – abbiamo attraversato due “guadi”!!!- ma alfin siamo giunti ad una radura più soleggiata e amena.
Mucche, cavalli, erba, che delizia!
Facciamo conoscenza con la famiglia del maniscalco venuta a cavallo da Temossi. Deliziosa.
E poi la nostra tavolata allegra sotto il piccolo porticato: baciocca e salumi, ravioli, assado, verdura e dolci e vino rosso, e liquori, e tanti sorrisi.
Una giornata da ricordare a tutto tondo: noi sei al ritorno senza più l’ombrellino, ma satolli e felici che parlavamo e ridevamo attraverso il verde rorido e colorato di erica, fiori gialli, qualche fungo e bellezza.
Una bellezza vera, naturale che ci faceva sentire leggeri.
Abbiamo qualche foto ma sicuramente in noi rimarranno i frammenti visivi di un tempo trascorso lietamente e con una sorta di .. sostenibile leggerezza dell’essere.
Come non ricordare la piccola Gloria, figlia del maniscalco, che vuol diventare veterinaria e che si muoveva come una creatura dei boschi?
O l’espressione rapita di Stefania davanti alla baciocca? 
O quella di tutti quanti noi davanti al colorato piatto di ravioli?
Tempus fugit, ma l’importante è catturarlo nella pienezza dell’istante sia esso un gustoso limoncello o un augenblick di un dolce declivio verde chiaro che si intreccia con il cielo.
E se in noi esiste già il passato, il presente e il futuro forse possiamo in anteprima assaporare l’ultimo incontro nella casa in penombra di Eugenio: parole tra noi leggere, un calice di rosè, stuzzichini salati e dolci per la nostra golosità e musica della nostra giovinezza , ma non solo. Musica che ci
accompagna in ogni momento, sia che la cantiamo e suoniamo con la chitarra come fa lui, sia che l’ascoltiamo dalle mani agili di Stefania, perchè ogni espressione umana è figlia del cosmo e la musica certamente è la sua voce più universale.
I LEONI DI SICILIA di Stefania Auci
pubblicato da: Mirna - 25 Agosto, 2019 @ 8:33 am
Per chi ama le saghe, le storie di importanti famiglie ecco in libreria l’avvincente e intenso romanzo che narra la storia della famiglia Florio.
I leoni di Sicilia, la saga dei Florio
Stefania Auci ha fatto capillari ricerche per farci conoscere come è nata questa importante famiglia siciliana partita nel 1799 da Bagnara Calabra alla volta di Palermo.
Con ferrea volontà, intraprendenza, acume commerciale da semplici commercianti di spezie riusciranno a diventare ricchi e importanti.
Dalla bottega delle spezie al commnercio dello zolfo, all’acquisto di case e terreni alla fondazione di una compagnia di navigazione.
Ma non solo.
Mentre le generazioni si succedono arrivando a Vincenzo, forte e impavido, lo slancio continua fino a trasformare un vino da poveri – il marsala -in un pregiato liquore che tutti conosciamo.
La bravura dell’autrice è intrecciare la grande storia del sud alle vicende umane dei protagonisti.
Conosciamo a fondo tutti i sentimenti di uomini e donne di questa saga, le loro tumultuose vicende private , il modo di rapportarsi tra uomini e donne, mariti e mogli, padri e figli.
Come scrive la stessa autrice che si è immersa in questa storia con passione trascinante i fatti storici che riguardano i Florio sono pienamente conoscibili e laddove non arrivava la conoscenza è giunta in soccorso la fantasia .
Spinta dal desiderio di rendere giustizia a una famiglia fuori dal comune che, nel bene e nel male, ha segnato un’epoca.
Siamo negli anni più inquieti della storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia.
Ma le vicende private, pur suffragate in gran parte da documenti , sono state immaginate in modo più che verosimile dalla Auci che sottolinea ” mi sono infilata nelle pieghe del tempo, cercando di ricostruire non solo la vita di una famiglia, ma anche lo spirito di una città e di un’epoca”
Da leggere
E grazie ad Enza che me lo ha prestato.
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I consigli di lettura di Maria Grazia Bertagnolli
pubblicato da: Mirna - 15 Agosto, 2019 @ 8:51 am
viaggio, mosso da un impulso tale da affermare “il mio massimo desiderio, quello che più mi turbava, tentava ed attraeva era di per sé estremamente modesto: la pura e semplice azione di varcare la frontiera“. Con le Storie dello storico greco in valigia, ogni tappa del viaggio iniziato nel 1956 in India,proseguito in Cina, Sudan e Congo sino ad arrivare in Senegal ed in Iran nel 1979 viene inquadrata dal suo sguardo come da un obiettivo fotografico macro in grado di rendere ogni minimo dettaglio visibile ed evidente, i singoli tocchi di luce nastri della memoria che continua a scorrerci dentro….Comments Closed
IL SEGGIO VACANTE di J.K.Rowling
pubblicato da: Mirna - 12 Agosto, 2019 @ 4:13 pm
Romanzo avvincente e duro dell’autrice di Harry Potter.
Uno sguardo severo sulla società contemporanea inglese – ma non solo – sui rapporti interpersonali, sui rapporti genitori e figli in cui un accentuato individualismo e una subdola competizione fanno nascere rancori, tradimenti, ipocrisie.
Eppure Pagford appare come un ‘idilliaca cittadina inglese, con la vecchia chiesa, il castello, le verdi colline, i piccoli giardini davanti ai cottages ordinati e fioriti.
Ma tutto non è come appare: dietro le linde tendine accostate covano guerre personali tra genitori e figli, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati.
Ma si salva qualcuno? mi chiedevo. C’è un personaggio verso il quale dirottare la nostra simpatia? Non certo verso Simnon il padre e marito manesco oppure verso Colin pieno di paure ossessive e neppure verso l’adolescente Ciccio che fa il bullo feroce contro la mite ragazzina pakistana .
Forse verso la debole psicologa?
Ma è così la realtà? Poco empatica e trincerata in desideri di primeggiare su tutto e tutti?
Una sorta di catarsi finale c’è ma la Rowling non vuole fare la filosofa o la moralista, vuole avvincere il lettore e ci riesce con l’amara descrizione di talune realtà.
Il seggio vacante dopo la morte di un suo membro amato da molti ( e da altri no, ovviamente) fa gola a tutti. E attorno a questo si scateneranno conflitti e risentimenti.
Una lettura per l’estate. Perchè no?
E poi la Rowling si sarà stufata a raccontare di maghi e maghetti dove il Bene trionfa .
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LA CORSARA – Ritratto di Natalia Ginzburg – di Sandra Petrignani
pubblicato da: Mirna - 6 Agosto, 2019 @ 3:48 pmPer chi ha amato come me e come la mia cara amica Giuliana Lessico Famigliare è doveroso leggere questa esaustiva biografia di Natalia Ginzburg scritta da Sandra Petrignani.
Sebbene l’opera della Ginzburg sia ampia e diversificta, la sua essenza, forse, è racchiusa nel suofamosissimo racconto Lessico famigliare, appunto, che parla della sua famiglia amata-odiata .
Si ride e sorride molto leggendo del loro lessico inventato ad hoc per ogni occasione da tutti i membri della famiglia, soprattutto ci rimane impresso il padre urlante con i suoi sbrodeghezzi e negritudi. Pensiamo alle liti furiose tra fratelli, genitori e sorridiamo ; in realtà ci sono voluti anni affinchè Natalia prendesse le distanze da un’infanzia che soltanto conoscendo un po’ di più la sua vita noi percepiamo sconsolata, solitaria e piena di paure.
Ce la propone, grazie alla distanza medicamentosa del tempo, con ironia distaccata.
Ma quanto cammino personale e culturale ha fatto questa scrittrice! Quanti incontri, quanto dolore, quanta letteratura.
Sappiamno del breve e intenso matrimonio con Leone Ginzburg, ucciso dai fascisti, dei suoi figli, del secondo matrimonio con Baldini e della nascita dell’amata figlia Susanna menomata gravemente.
Tutti la ricordano come una donna forte, affascinante nella sua coriacea serietà, una donna”giusta” ci dice Rossana Rossanda.
Un grande impegno nella vita.
La chiave segreta e vitale del suo narrare, ci suggerisce la Petrignani, sta in una scrittura costantemente oscillante fra vocazione autobiografica e sua negazione, trasparenza memorialistica e reticenza.
Sicuramente da leggere questo libro perchè non conosceremo soltanto le opere di una scrittrice, il suo iter lavorativo, i suoi rapporti con Pavese, Primo Levi , Elsa Morante e tanti altri, ma conosceremo una vita importante, un percorso in cui il pensiero cresce, matura e si definisce.
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CRONACHE DI BORZONASCA , ESTATE 2019
pubblicato da: Mirna - 31 Luglio, 2019 @ 3:58 pm
Cronache di Borzonasca nell’estate 2019
Si sa che in un luogo diverso intorno – che può essere trovato anche dentro di noi – tutto appaia in una luce diversa.
Benvengano dunque i mesi a Borzonasca dove le prospettive pur nella loro essenza immutabile per me cambiano di anno in anno. Io cambio perchè voglio continuare ad essere in divenire e la mia percezione è diversa su accadimenti , cose, persone, animali.
Girovagando con mio fratello per una Chiavari ventosa e semideserta un pomeriggio di fine luglio ho pensato e detto che in fondo siamo “turisti della vita”.
Condizione privilegiata perchè possiamo sempre meravigliarci di qualcosa forse già visto ma per noi sempre nuovo.
E i portici antichi di Chiavari con le sue colonne nere, una diversa dall’altra ci sono apparse meravigliose di arte e vetustà. Abbiamo respirato tutto : le belle ville con dinnanzi i bergamotti, le focaccerie fragranti sempre aperte, quell’aria di mare che sembra ombreggiare tutto di azzurrino.
Felicità.
Pomeriggi sulla terrazza vuota di rumori di TV . La consapevolezza di essere vivi e desiderosi di belle parole, sorrisi, progetti. Come non essere felici se nel cielo si scatenano stormi di rondini cantanti? O se Mimilla mi chiama sulla fascia alta per seguire un suo codice di
comportamento ormai consolidato nel tempo?
Io salgo la scaletta che lei sempre guarda dalla porta finestra della cucina – come se fosse il paradiso – apro l’acqua per innaffiare l’ortensia, mi siedo sulla sdraio e ascolto, guardo, assaporo allori giganti, palma quasi da Martinica, belle di notte che crescono, e uccellini canori, più tortore tubanti (lasciamo però perdere le zanzare!!!). Mimilla è felice ed io lo sono di riflesso. Si siede sul tavolino d’ardesia e sa che in quel momento lei è la Padroncina del regno vegetale di via Marrè
49…gli altri gatti – con me come capo branco – non oseranno avvicinarsi pena una innaffiata…
Mi lascio naufragare in questi piccoli tramonti liguri cosparsi di campane, colori rosa, profumi…sapendo con sollievo che le zanzare andranno senza dubbio a colpire il mio vicino …Sua moglie mi dice che lei non è mai punta, ma le zanzare la seguono in casa…per colpire lui!
Tanto verde nel mio sguardo, tanti ricordi, emozioni, piaceri.
Felicità.
Ieri sul ponte del torrente un bel cagnolone si stava facendo accarezzare la pancia dalla sua Umana… Disteso con nessuna intenzione di muoversi… attacchiamo discorso, naturalmente. Lei mi dice che lui adora stare a Borzonasca perchè è il punto più fresco della vallata e non vorrebbe muoversi per tornare a Chiavari dove attacca briga con i suoi simili!
Certo Borzonasca quieta, con sempre meno negozi, meno abitanti, -persino la piccola comunità albanese è scesa sulla costa – sembra assopirsi e involversi in lontani e passati splendori. Ha dato i natali al celebre linguista Devoto (qui c’è la sua tomba), a musicisti, pittori, a personaggi particolari. Ma gli abitanti non sembrano costernati anzi…la piccola vita di questo borgo prosegue con ritmi lenti, appuntamenti gastronomici, chiacchiere oziose sulle panchine. “Facciamo panchina” si usa dire qui…
Intanto Borzonasca si trova tra bosco e riviera. Quasi tutti si sentono appagati: possono tuffarsi in mare in 30 minuti,
possono passeggiare tra i boschi in 20, 30 minuti.
Come dice Serena, la titolare della famosa pasticceria Macera...che altro volere? Mi trovo in paradiso.
Aria celestiale l’ho trovato due giorni fa a Caregli, sopra Borzonasca. Una passeggiata di poco più di un’ora con Stefania, tra latifoglie, qualche pino, vallate verdi e d’oro. Ortensie blu, e ad un certo punto la vista dell’antica Abbazia di Borzone. Profumi di sole..
Un po’ di origano, mentuccia, fiorellini, timo.
Felicità.
Anche l’incontro con il cugino toscano che ogni anno viene a trovarmi con la sua Smart gialla è motivo di allegria.
Tutti a Chiavari per l’aperitivo e poi a mangiare pesce buonissimo sotto i portici antichi.
Felicità.






















