“2084”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Aprile, 2015 @ 6:51 amDetto altrimenti: ritorno al futuro   (post n. 2026)
Tema: “Descrivete in un massimo di 1700 caratteri spazi compresi il vostro mondo attuale rispetto a quello dei vostri antenatiâ€Â
Svolgimento
Io sono nato nel 2074, quindi ho solo 10 anni e il mondo dei mie antenati ovviamente  lo conosco dai files di storia e da quelli lasciatimi dai miei nonni. Certo che il loro era un mondo po’ stano .. non c’erano ancora gli USE- Stati Uniti d’Europa, ogni stato avena il suo proprio esercito e globalmente tutti gli stati europei spendevano in armamenti ben più di quanto non costasse l’esercito degli USA!
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Inoltre ovviamente non vigeva ancora l’attuale  accordo USA-USE circa la messa al bando economico-finanziario-commerciale degli stati che non avessero adottato il Codice Etico Finanziario Fiscale, della reciproca tolleranza religiosa, del rispetto delle rispettive tendenze sessuali, della rispetto della natura e dell’equilibrato utilizzo delle sue risorse  e in genere del rispetto dei Diritti Umani,  accordo stipulato da anni fra le due federazioni di stati, per cui in Cina, India, e altri paesi del mondo venivano violate tutte le regole che invece oggi, grazie al citato accordo sono rispettate in tutto il mondo
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In quel tempo, inoltre, non era rispettata – come invece avviene oggi – alcuna regola moderatrice della più equa distribuzione delle risorse della terra né vigeva alcun limite di legge internazionale circa la regolamentazione ed il controllo dell’attività delle multinazionali dell’alimentazione, delle medicine, delle risorse naturali e delle armi. E … pensate … incredibile! Le automobili avevano inquinanti motori a benzina pur disponendosi già allora di tecnologie non inquinanti!
Non riesco proprio a capire come mai ci abbiano messo tanto a realizzare il mondo nel quale oggi tutti noi così felicemente viviamo.
Pierino Rossi, classe V° b – Scuola Elementare “Tommaso Moroâ€
P.S.: che strano, mi dicono che un certo Orwell avesse scritto un libro intitolato “1984” molto prima che arrivasse quell’anno, ma che la sua previsione era pessimistica … Â che strano …
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MORTE E DISOCCUPAZIONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Aprile, 2015 @ 7:22 amDetto altrimenti. il titolo è un po’ tragico, ma non possiamo ignorare i problemi …. (post 2025)
Il post precedente (sciata in Tonale) era allegro. Questo è serissimo. Di fronte alle stragi degli immigrati tutti noi reclamiamo provvedimenti, invochiamo l’UE: reazione sacrosanta. Io stesso, su queste “pagine†ho cercato di dare il mio piccolo contributo anche con il risalire alla nostra )di occidentali) responsabilità di origine (i danni del colonialismo dei secoli scorsi).
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Oggi non smentisco la mia posizione se aggiungo un problema al problema. infatti a mio sommesso avviso una analoga reazione meriterebbe il problema della disoccupazione giovanile e non. Chi ne è schiacciato sa cosa vuol dire. Chi invece ha la fortuna di non avere provato questo dramma, provi a immaginare cosa può significare non potere pianificare la giornata, la settimana, il mese, l’anno, il futuro, la vita. Provi a immaginare cosa può significare dover vendere non solo i gioielli di famiglia, ma anche gli scarponi da sci, il computer, la bicicletta, l’auto, per potere dare da mangiare ai propri figli. Provi a immaginare come si deve sentire chi ormai non ha nemmeno più niente da vendere..

Certo che se tu avessi anche le srìtrisce, se tu fossi già la bandiera degli Stati Uniti d’Europa …
Dice … ma mancano le risorse. Dico: eh no, caro mio! Infatti, se solo avessimo gli Stati Uniti d’Europa:
- con la sola riunificazione dei vari eserciti risparmieremo montagne di “euri†che potrebbero essere destinate al finanziamento dello start-up di migliaia di iniziative produttive;
- potremmo stipulare un accordo con gli USA per metter al bando finanziario e commerciale i paesi canaglia per terrorismo, evasione fiscale, mancato rispetto dei diritti umani, distruzione dell’ambiente.
- .etc.
- .etc.
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Anche solo queste due prime iniziative, vi parrebbero cose da poco?
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L’ULTIMA SCIATA DELLA STAGIONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Aprile, 2015 @ 9:08 pm(v. post del 2 aprile scorso “Intraprendenza Tonale”)
Detto altrimenti: evvabbè, fra un post e l’altro …  (post 2024)
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Lo confesso: oggi sono andato a sciare. Al Passo del Tonale, anzi … dalla Presena al Passo Paradiso e quindi al passo del Tonale, perché gli altri impianti, esposti a sud o a quote più basse sono ormai senza neve!
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Ricordo quando al Tonale ci andai la prima volta, 50 anni fa, in estate, partendo dalla Val di Non dove ero con i miei.  Ragazzi, noi, genovesi in vacanza in  Val di Non, per … risparmiare i soldi della funivia salimmo a piedi i 750 metri di dislivello dal Passo del Tonale a Passo Paradiso, sci e scarponi in spalla! Poi, dal Passo Paradiso agli impianti, aggrappati ad un fuoristrada traballante. Oggi mi vien male solo a pensare di fare una cosa del genere, saranno quei 50 anni in più … voi che ne dite?
Ma ricordo anche un’altra cosa: che, sciando sull’unica parte sciabile (quella servita dalle ancore, v. foto), mi capitò di attraversare – con gli sci – piccoli crepacci di ghiaccio della larghezza di dieci, venti centimetri … già : c’era ghiaccio sotto di me. Oggi non più. Mezzo secolo dopo, non più.
Oggi c’erano gli alpini a sciare, gli alpini e le alpine … saliti (e scesi!) al Passo Paradiso in …funivia: evvabbè …mi sono detto.  Peccato, ho detto loro, peccato che quando 45 anni fa io ero Sottotenente di complemento alla Brigata Alpina Tridentina … fossimo solo uomini-e andassimo a piedi! Sono nato troppo presto, cribbio!
Seguono due filmati: il primo sul ghiacciao della Presena, il secondo da Passo Paradiso al Tonale:
La neve. La mattina fino verso mezzogiorno conviene rimanere alti, perché la “nera†che scende al Tonale è in ombra e ghiacciata. Poi molla quel giusto ed è molto divertente. Verso le 16, la parte inferiore è un po’ bagnata, ma che si può pretendere a ‘sta stagione?
Ora la Carosello Tonale SpA (società che io stesso fondai 27 anni fa per conto della capogruppo ISA SpA di Trento di cui ero Direttore) sta  costruendo un secondo tronco di cabinovia, dal Passo Paradiso (m. 2650) alla base (m. 3.000 m.) della Cima Presena (m. 3069): sarà pronta per la prossima stagione e sostituirà l’attuale seggiovia (una vecchietta a due posti) e le due ancore doppie.
Il mio amico Fabio dice che ci tornerà ancora entro il mese. Io no, ho messo da lavare la tuta da sci e domani andrò in bicicletta. Al Tonale il prossimo inverno.
Ciao, neve!
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TRAFFICANTI DI … LAVORATORI UMANI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Aprile, 2015 @ 6:12 amDetto altrimenti: “trafficanti di …† e si pensa ai migranti. Ma ci sono anche i nostri lavoratori … (post 2023)
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Confermo la mia totale condanna all’insufficienza europea di fronte all’ecatombe dei migranti. Ciò non esclude che si debba rivolgere l’attenzione anche alla cessione di grandi aziende italiane a multinazionali estere le quali poi chiudono stabilimenti e licenziano 1300 nostri lavoratori alla volta.
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L’ AUTONOMIA SPECIALE DEL TRENTINO ALTO ADIGE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Aprile, 2015 @ 5:29 amDetto altrimenti: al di là delle parole (che pure “sono pietre†come ci insegna Don Lorenzo Milani), ricerchiamo la sostanza    (post 2022)
In una recente trasmissione televisiva il governatore di una regione a statuto ordinario (Toscana) ha cercato di contestare la nostra Autonomia bi provinciale dipingendola come un iniquo privilegio. Dai nostri due governatori gli è stato dimostrato, cifre alla mano, che noi contribuiamo alle esigenze dello Stato più di quanto non facciano le regioni a statuto ordinario, la sua in testa.
Ma la nostra Autonomia non è solo “denaro prodotto e gestito meglioâ€. E’ innanzi tutto Autonomia di Pensiero e del Pensiero. E ciò appare con maggiore chiarezza quando ci si trovi – come accade in questo periodo – in una fase elettorale.
Elezioni amministrative per eleggere chi dovrà amministrare la cosa pubblica. La pubblica amministrazione. L’amministratore pubblico. Il nostro amministratore pubblico. Il mio amministratore pubblico. “Mioâ€, ecco il punto. Altrove, molti amministratori si interpretano tali in senso soggettivo, una sorta di top-down: “Io amministro teâ€. In Trentino interpretiamo quel ruolo in senso oggettivo: “Tu sei il pubblico amministratore che io ho eletto affinchè tu amministri il bene collettivo, ovvero pubblico, ovvero del pubblico, ovvero anche mioâ€.
Bene collettivo, bene pubblico. Non usiamo il termine “bene comune†perché esso rappresenta una categoria diversa, assai più nobile, quella dei beni alla cui realizzazione tutti hanno contribuito personalmente e direttamente con il proprio apporto personale, cosa che usualmente non avviene per una strada, un asilo, un servizio sanitario. Un esempio di bene comune è la Cooperazione degli inizi, quella di Don Lorenzo Guetti: ogni Cooperante partecipava all’iniziativa sin dall’inizio con denaro proprio e ne era responsabile in solido.
Ma dove nascono le idee, i progetti, i programmi che saranno alla base dell’azione degli amministratori pubblici? Vi sono quattro diversi “luoghi del pensareâ€: il luogo della politica, quello degli amministratori, quello degli studiosi, quello della gente. Orbene, se ognuno conosce e persegue solo l’idea maturata all’interno del proprio ambito, ogni persona avrà solo una singola idea. Ma se si costruisce un Luogo Comune, ovvero un Luogo entro il quale tutti apportino sin dall’inizio la propria idea, ecco che ognuno sarà ricco di quattro idee. Ecco il “Luogo Comuneâ€, il “Bene Comune†in cui consiste l’Autonomia del Pensiero Politico Trentino (le lettere maiuscole non sono utilizzate a caso).
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NAUFRAGI? 1) EFFICIENZA ED EFFICACIA – 2) POTERE E RESPONSABILITA’ – 3) SPERSONALIZZAZIONE DELLA RESPONSABILITA’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Aprile, 2015 @ 5:52 amDetto altrimenti: Concetti noti a molti. Non a tutti. E allora …   (post 2021).
Efficienza: seguire le regole, rispettare ciò che viene prescritto, anche se poi non si raggiunge il risultato. Efficacia: raggiungere il risultato.
Potere: “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandareâ€. Responsabilità : essere chiamati a rispondere di un risultato, di un’azione propria e – nel caso di cui al punto successivo, anche di una decisione altrui.
Potere e responsabilità dovrebbero sempre essere riuniti in capo alla stessa persona. Spesso ciò non avviene: io comando: se va bene è merito mio, se va male è colpa tua.
Procedibilità e punibilità . Io agisco personalmente, io sono responsabilizzabile. Ma se la decisione viene assunta da un “ensamble†di persone, quali un Consiglio di Amministrazione, un Parlamento, un Consiglio/una Commissione Europea, etc., alla fine è assai difficile che possa essere comminata una “sanzione†contro qualcuno: infatti quasi sempre questa “spersonalizzazione†della responsabilità genera una sorta di non procedibilità /punibilità degli autori.
Se io, nella mia lunga vita di manager, avendo la responsabilità della prevenzione dei naufragi, avessi ottenuto questi risultati, sarei stato ipso facto licenziato in tronco.
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NAUFRAGIO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Aprile, 2015 @ 5:21 pmDetto altrimenti: la strage continua    (post 2020)
Post 2020, anno 2020 – Penso che scriverò un “postappositoâ€, ovvero un post appositamente dedicato agli avvenimenti dal 2020 al 2084, dal titolo “2084â€. Infatti avrete notato che da qualche tempo mi ero messo a scrivere sottotitolo a ciascun post, riportando un avvenimento dell’anno corrispondente al numero del post. Ma ora che la numerazione dei miei post ha superato il livello 2015, ho iniziato ad inventare. Però, mi son detto, così facendo costringi le lettrici ed i lettori ad andare a cercarsi le “puntate precedentiâ€. Chissà se lo faranno … mi sono detto … ed allora ecco l’idea: di scrivere la storia futura concentrata in un unico post, fra qualche “numero”, post che lascerò in prima pagina per qualche tempo, anche quando non sarà più l’ultimo  pubblicato. Ovvero, aprendo il blog, troverete quello e subito dopo, l’ultimo, ovvero il più recente della serie. Aspettatevi dunque il post “2084â€. Fino alla sua pubblicazione, lascerò questo in prima pagina. Ed ora si può cominciare.
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18 . 19 aprile, ennesimo naufragio, questa volta i morti sono 700 (o 900?). Ci stiamo avvicinando alla data del 25 aprile, alla festa della Liberazione. Come stridono i due avvenimenti! Solo dall’inizio dell’anno, 1600  morti affogati solo perché in cerca della “loro†libertà , proprio mentre noi ci accingiamo a commemorare la riconquista della “nostra†libertà .
Papa Francesco dice: “Cercavano una vita migliore, cercavano una vita felice”. Io mi permetto di dire: “Cercavano la vita”.
Dice … ma le cause son ben lontane dalla nostra responsabilità …. Già , dico io, evviva la responsabilità “zonale a compartimenti stagniâ€: io sono responsabile solo su quella determinata area e solo per quel determinato lasso di tempo. Oltre questi confini io non lo sono più. Quindi sono anche a posto con la mia coscienza.  Evviva! Anche la coscienza “zonale a compartimenti stagni!â€
Ma anche lasciando da parte la “responsabilità †e la “coscienzaâ€, se non altro per una sorta di “egoistica coerenza”, dobbiamo darci da fare per porre fine a queste stragi. Già … perché se le stragi continuano alla fine sarà chiaro che siamo stati noi stessi a non volerle evitare, noi che condanniamo i genocidi mentre – ipocritamente – ne stiamo perpetrando uno noi stessi. E cosa avremmo ottenuto? Che a fronte di migliaia di morti ci saranno comunque decine di migliaia di sopravvissuti che raggiungeranno le coste dell’Europa, e dico Europa, non Italia. E a fronte di decine di migliaia di morti, arriveranno comunque in Europa  multipli di quei numeri. E così via. E’ questo che vogliamo?
E allora, Europa, sveglia! Giù dalle brande dell’ipocrisia, giù dai salotti di Bruxelles e Strasburgo, giù dalle lussuose berline, giù dai comodi saloni di riunione, giù dai pranzi di lavoro, dai viaggi in classe lusso, dagli stipendi e privilegi superdorati! Sveglia! Bisogna correre in trincea, sporcarsi le mani di “umanità †… Ah già … l’umanità … dice … ma ci sarà bene qualcun altro che ci pensa, dovrò mica occuparmene io che sto studiando a gli effetti internazionali della guerra dei Balcani di tredici anni fa, io che sto valutando l’impatto delle “misure Draghi†sull’economia, io che ho tre lauree e parlo quattro lingue … ma via, siamo seri!
E allora, che fare? Che fare? Italia, punta i piedi, anzi …batti i pugni sul tavolo e grida: “ Europa, scendi in trincea con noi oppure non avrai più alcun diritto di pretendere che noi si ubbidisca alle (altre) regole europeeâ€. Punto.
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Dice … ma a monte … le cause … Eh già , cari miei, le cause … ma se fino ai primi decenni del secolo scorso andavamo con le bombe e i lanciafiamme a “liberare†quelle popolazioni; se abbiamo inventato i battelli fluviali a vapore per penetrate nel centro Africa con cannoni e mitragliatrici, ottimi strumenti di civilizzazione e convinzione psicologica, indispensabili alla formazione di una coscienza democratica locale … Ma via, che sto dicendo mai … dove mai mi sta portando il discorso … infatti questa è un’altra storia.
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LA VIOLENZA “CONTRO” GLI STADI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Aprile, 2015 @ 7:21 amDetto altrimenti: non ci bastava la violenza “negli†stadi …. (post 2019)
![th[9]](http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/wp-content/uploads/2015/04/th9-300x225.jpg)
Bretton Woods. Di Trentino Woods ancora non abbiamo fotografie (taluno afferma possa essere il vecchio albergo in stile austriaco al Passo di Costalunga)
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Post 2019, anno 2019 – Gli stati europei, riuniti in un hotel in una località segreta del Trentino (Trentino Woods) hanno deciso di riunificare i loro singoli eserciti in un unico esercito, quello europeo (leggete il sottotitolo del post precedente e di quello precedente e di quello precedente …)
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E poi ci lamentiamo del terrorismo! Ma se qui in Italia … nel calcio … sentiamo dire “Il mio non è tifo, è una Fede!†Una fede, anzi, una pseudo-fede, analoga alla stessa pseudo-fede che spinge alle stragi di religione, alle distruzioni, ai massacri, che spinge, mutatis mutandis (1), alcuni “fedeli nostrani†a distruggere nottetempo le strutture di un campo di calcio.
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Ci sono alcuni paralleli. Il passamontagna di molti qui è sostituito dall’avere agito di notte per essere irriconoscibili. La pseudo fede, presente nei “indossatori di passamontagna” e nei “tifosi notturniâ€.
E poi ci lamentiamo delle violenze d’oltremare: “Medice, cura te ipsum!â€(1). Tifoso … ma il termine non deriva da tifo? Ma il tifo non è un malattia grave? Altro che diminuire le risorse investite nel sistema sanitario nazionale! Qui occorre aumentarle per curare questa marea di malati …
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(1) Mutatis mutandis non vuol dire “cambiato lo slip†bensì “ben s’intende avendo prima cambiato i presupposti del ragionamento che sono ovviamente diversiâ€; medice cura te ipsum vuol dire “o medico, innanzi tutto cerca di curare te stesso prima di preoccuparti dei mali altrui!†Guardate un po’ come era bella, sintetica e significativa l’antica lingua latina!
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I BAMBINI SANNO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Aprile, 2015 @ 6:28 amDetto altrimenti: film di Walter Weltroni, in uscita questi giorni      (post 2018, da leggersi in riferimento al post precedente)
Post 2018, anno 2018 – La commissione degli stati europei riunita in una località segreta del Trentino per arrivare alla costruzione degli Stati Uniti d’Europa ha calcolato che la somma del costo di tutti gli eserciti europei supera di gran lunga il costo dell’unico esercito degli USA.
Ieri sera a “Fuori tempo che fa†(Fabio Fazio shaw) ci sono state mostrate alcune scene del film di Walter Veltroni “I bambini sannoâ€.
Considerazioni: oh, finalmente un politico che non è “politico a vitaâ€, il quale, dismessa la veste politica, fa dell’altro. Utinam omnes … magari facessero così tutti i politici! Ad un accenno di Massimo Gramellini sul potenziale auto-indebolimento del PD, Veltroni – molto elegantemente – se ne uscito con una battuta intelligente: “Si è fatto tardi …â€.
Ma veniamo al punto saliente di questo post. Nel film l’unico adulto “attore†è l’intervistatore (Veltroni stesso) che però compare solo “in voceâ€, ovvero non si vede mai, chiede ad un bimbo quale sia stato il momento più bello e quello più brutto della sua (breve, n.d.r.) vita. Risposta: â€Il più bello quando papà ha comperato il computer. Il più brutto quando ha dovuto venderlo perché in casa non ci bastavano i soldiâ€. Ecco, esistono anche casi come questo. Non si vendono solo i gioielli e l’oro di famiglia (Compro oro pago in contanti. Ma non è fortemente limitato dalla legge l’uso del contante?). Si arriva a vendere (ovvero a svendere, ci potete scommettere) un computer appena acquistato, per poter … dar da mangiare alla propria famiglia!
E noi, qui in Italia, il Bel Paese ove il sì suona … abbiamo  la corsa al mantenimento di privilegi medievali; non ci sono soldi per il reddito di cittadinanza ma ci sono per pagare super stipendi e super cumuli con denaro pubblico ben oltre mezzo milione di euro l’anno. E poi, last but not least, udite udite: ci dichiariamo cattolici! Ma quando mai? Piuttosto siamo calvinisti, della serie “Se sono ricco vuol dire che Dio ha approvato la mia azione, l’ha lodata e ricompensata. Se l’altro è povero vorrà ben dire che ha dispiaciuto Dio e questa è la sua giusta punizioneâ€.
Il problema è innanzi tutto antropologico, di appartenenza reciproca Cittadino-Comunità Stato: la Comunità Stato è anche mia, appartiene anche a me; io appartengo alla Comunità Stato. Ma forse occorre andare oltre e passare dal concetto di appartenenza  a quello di immanenza: io sono (parte della) Comunità Stato; la Comunità Stato è (anche e in parte) me stesso.
Dovremmo avere compreso che tutte le ideologie del millennio scorso hanno fallito: l’imperialismo, il colonialismo, il comunismo, il capitalismo-liberismo sfrenato, la finanza creativa, il multinazionalismo, lo sfruttamento inquinante delle risorse naturali, le enormi disuguaglianze sociali, l’iniqua distribuzione delle risorse del pianeta … sono state come molle: comprimi comprimi prima o poi ti scappano di mano, scattano e possono ferirti. Anzi, ci stanno già ferendo … tutti. Basta osservare lo stato attuale del pianeta Terra e della sua popolazione. Quando lo capiremo?
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PENSARE AMERICANO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Aprile, 2015 @ 9:56 pmDetto altrimenti: no grazie, in questo caso preferisco pensare tedesco (post 2017)
Post 2017, anno 2017 – In Trentino continuano le trattative per arrivare alla costituzione degli USE – United States of Europe (v. post precedente)
Una multinazionale USA acquista una catena di fabbriche italiane nel settore degli elettrodomestici, garantendo che non licenzierà nessuno.
Subito dopo chiude tre fabbriche e licenzia oltre 1.000 lavoratori.
Il premier Renzi dice: “Dobbiamo abituarci a pensare americanoâ€.
E’ una frase che il premier si poteva risparmiare.
Io dico: “In Germania ci si occupa della ri-formazione e ri-collocazione dei licenziatiâ€
Dice: ma che … sei anti USA? No, amico, sono solo contro al non “mettersi nei panni di oltre 1.000 padri di famiglia, di oltre 1.000 famiglie che restano senza lavoro da un giorno all’altro, di oltre 1000 bambini che vedono licenziare il papà (v. post successivo)â€.
E poi, già che si sono, lasciatemi scrivere un’altra “cattiveriaâ€: se una SpA vuole licenziare un suo manager ma per vari motivi “non ci riesceâ€,  incarica un head hunter (cacciatore di teste) di convincere quel manager a passare ad altra SpA (già d’accordo con la prima) che lo assume a condizioni migliori per lui molto attrattive e poco dopo lo licenzia.
Ora mi chiedo: quali e quante SpA italiane non licenziano, vendono tutto a terzi (esteri) i quali poi licenziano?

























