POST 881 – MAREMMA 5 – BICICLETTA IN SPIAGGIA (GR) E S. ANGELO IN COLLE (SI), 26-27 giugno 2013

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Giugno, 2013 @ 3:58 pm

Detto altrimenti: (continua dalla puntate – cioè dai  post – precedenti …) La settimana di vacanza sta per finire …

Calaviolina in bicicletta

 

Che fare? Siamo tornati alla spiaggia di Calaviolina, questa volta in bicicletta.

 

 

 

 

 

Sempre caro mi fu quest’ermo colle …

 

Siamo andati a salutare il paese natìo dei mie nonni paterni e del mi’? babbo, S. Angelo in Colle, frazioncina di Montalcino (Siena) (foto a fianco)

 

 

Morale: la Toscana è bella, anche quella cosiddetta “minore”, cioè anche (e soprattutto, dico io) quella al di fuori dei più battuti circuiti turistici internazionale (la Torre di Pisa, Firenze, Siena, etc.). E’ poi è anche economica: alcuni esempi? Castiglione della Pescaia, frittura di pesce abbondante e ottima per due persone in vassoio da asporto, €10,00, limone compreso. S. Angelo in Colle: tagliatelle al ragù, affettati misti, formaggio pecorino, pane, coperto, acqua, vino e caffè, €14,00 a testa. Frutta e verdura? Presso i tanti contadini che la offrono a prezzi inferiori sino al 50% rispetto ai prezzi ai quali siamo abituati. Residence-agriturismi? Appartamentino di due stanze e quattro letti, €60 al giorno (per quattro persone, non certo a testa!).

S. Angelo in Colle: la vecchia porta

Al mare? Accessibili moltissime spiagge libere con adiacenti stabilimenti balneari per servizi vari, bar e ristorante. La maggiore difficoltà? Ripartire, lasciare questa terra … terra dagli ampi spazi non edificati, dai tanti cinghiali che senti razzolare la notte sotto le tue finestre, dai pochissimi cartelloni pubblicitari, dal sapore del pane toscano sciato che bene accompagna la fetta di prosciutto crudo di spalla, tagliata spessa, ridotta in quadretti e mangiata sulla fetta di pane a mo’ di piatto … insieme a qualche boccone di pecorino stagionato … fra una pedalata e l’altra! Piste ciclabili? Non tante, ma in compenso tantissime “strade ciclabili” quasi senza traffico automobilistico, segnalate come se fossero ciclabili!

 

 

Stiamo già programmando una seconda settimana, perché non abbiamo fatto in tempo a visitare il Parco dell’Uccellina né a fare il bagno in uno dei vari torrenti caldi che arricchiscono le opportunità che la zona offre. Del resto, abbiamo trovato anche lavoro … siamo stati prenotati per la raccolta delle ulive!

 

 

Braciolata di commiato

 

 

Abbiamo chiuso con una semplice  cenetta  a base di pesce alla brace … basta sapersi accontentre, non vi pare?

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POST 880 – MAREMMA 4 – 26 giugno 2013

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Giugno, 2013 @ 7:29 pm

Detto altrimenti: campagna, colline, mare e bicicletta …

Montemassi, alle sette di mattina …


Quest’oggi da Montemassi a Puntone, indi a Calaviolina. Andata in bici 45 km, ritorno in auto.

 

 

 

 

 

 

La strada verso Calaviolina

 

Calaviolina, raggiungibile via mare (ma le barche non possono approdare); via terra da sud (parcheggio a pagamento, sulla strada da cui si diparte il bivio per Punta Ala, 25 minuti a piedi); da Nord, da Puntone, dopo il marina, dopo il Ristorante “Il Cantuccio”, 4 km a piedi o in mountain bike.

 

 

 

 

Calaviolina, vista da nord

La strada d’accesso è ovviamente non asfaltata, percorsa solo dai mezzi della forestale, del pronto soccorso e dei VV.FF.. Corre alta sul mare, ombreggiata da lecci e querce, che a tratti si aprono per lasciarti vedere l’azzurro delle acque sottostanti. Di fronte, ben visibili, da sud a nord: Punta Ala, l’Elba, Piombino, Follonica.  Ce la siamo presa comoda (io sono arrivato a Puntone in bici, Maria Teresa in auto, poi entrambi a piedi), e siamo arrivati in spiaggia alle 11,00.

 

 

 

Ritornando … vista verso nord

 

 

C’era già molta gente, ma la spiaggia e la cala erano ugualmente belle. Certo che l’altra volta c’ero venuto ai primi di ottobre … ed è stata tutt’altra sensazione … trovarsi da soli, isolati … manco fossimo su una spiaggia di un’isoletta dei Caraibi …  Domani ci torniamo, proprio per pedalare insieme quei 4+4 km di terra (maremmana) battuta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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POST 879 – FATTI E MISFATTI (post breve, senza foto)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Giugno, 2013 @ 4:41 pm

Detto altrimenti: vabbè che sono in vacanza, macccomesifà a stare zitti su certi misfatti?

1) Tutti parlano della condanna di S.B.. Tante, troppe energie disperse a danno della soluzione dei problemi dei disoccupati, degli inoccupati, degli esodati, dei giovani senza futuro …

 

F35: troppo sofisticati, assolutamente inaffidabili, costosissimi: chi li conosce li evita, non li acquista!

2) F35 – un parlamentare (Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, PD) ha detto: “… ma poi gli elicotteri sono utili anche per spegnere gli incendi … sono dei salva vita …”. Peccato che gli F35 siano caccia bombardieri. Comunque, c’era quella del tunnel dei neutrini dalla Svizzera al Gran Sasso, e quindi questa qui … ce po’ sta’, ce po’ sta’ …

 3) F35 bis – Finalmente qualcuno si pone il problema! Dicono: sarebbero 12 miliardi risparmiati … Ca como? Gli USA hanno calcolato che i costi di esercizio sono il doppio di quelli di acquisto!  Quindi siamo a 36 miliardi! E poi, sono pieni di difetti enormi! Ma soprattutto, le priorità del momento sono altre! I difetti degli f 35? Li trovate descritti nel POST DEL 3 FEBBRAIO 2013. Concludo: è stupefacente la supeficialità dei discorsi dei parlamentari sull’argomento: uno crede che siano elicotteri; un altro (ministro della difesa) afferma che non si tratta di “mostrare i muscoli”; nessuno si rifà ai difetti degli areoplani; nessuno replica all’obiezione dell’esistenza di priorità diverse …

 

What you doing? Smiling?

4) Un nostro (nostro nel senso”italiano”) europarlamentare, Raffaele Baldassarre (PDL) “beccato” da un giornalista olandese ad entrare in aula alle 18,30 a discussione quasi terminata ma in tempo per firmare e “cuccarsi” €300 di gettone di presenza (“presenza”? Ma quà presenza, mi faccia il piacere …). Costui ha malmenato il giornalista che gli contestava il fatto. Ecco, io sono europeista da 35 anni (MFE – Movimento Federalista Europeo di Altiero Spinelli), ma non di un’Europa  che tollera simili furti! Occorre moralizzare anche questo ambito … In ogni caso, poco onorevole europarlamentare, te pudeat! (E’ latino: vergognati!). E che tu ti vergogni, non mi basta: devono intevenire le istituzioni! 300 euro, la paga settimanale di un operario (di un operaio fortunato che il lavoro ce l’ha!), cinque giorni per otto ore al giorno all’altoforno, oppure a fare  il muratore sotto il sole rovente … ci hai mai provato? Puoi immaginare cosa significa? E tu  300 euro li rubi, li rubi  così, senza alcun pudore … impunemente, coram populo (è latino, vuol dire “di fronte a tutti”) … ma via … siamo seri! (E onesti!). Dimenticavo … naturalmente sono esentasse, ovvio, sennò che 300 euri sono?

5) Interventi pro occupazione: bonus, sconti fiscali, etc. e poi l’entità della somma stanziata: 1,2 miliardi. Allora, a quando interventi operativi, concreti, quali ad esempio  il finanziamento pubblico dello start up di cooperative giovanili per la gestione dei siti naturalistici, artistici e archologici? A quando lo stanziamento di somme dello stesso ordine di grandezza di quelle di cui si parla – ad esempio – circa gli F35?

Già, ma questi sopra sono i misfatti, direte voi. E i “fatti”? Ok, ma io sono in vacanza … ed allora vi pubblico il post vacanziero di oggi. è un fatto anche questo!

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Post 878 – MAREMMA 3 (25 giugno 2013)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Giugno, 2013 @ 4:43 pm

Detto altrimenti: che poi, quando si sale sui colli e monti circostanti, a dire il vero non sarebbe poi “Maremma” …

Meglio, molto meglio di una pista ciclabile!

 

Oggi niente bici. Montemassi – Ribolla, verso Gavorrano ma ben prima si gira a destra, verso nord, verso il Lago dell’Accesa. Una mezz’oretta di guida. Già la strada è un capolavoro: lecci, querce da sughero, tante macchiaie, tanto bosco  e traffico assente ci accompagnano in dolci saliscendi!

 

 

 

 

 

 

Il Lago dell’Accesa

 

Qualche ciclista (che invidio). Si arriva al lago. Si tratta di un lago alimentato da una sorgente, con acqua a temperatura costante, estate e inverno (20 gradi). 15 ettari di estensione, circondato da una corona di canne ben protetta. L’accesso all’acqua è consentito da alcune passerelle in legno poste a circa 150 metri una dall’altra, che attraversano il “mare” di canne. Unico emissario, il Bruna, che poi va a sfociare a Castiglione della Pescaia. Il più grande bacino di acqua dolce del grossetano, già utilizzato dagli Etruschi. Intorno, colline coltivate, due ex poderi ora ville (di lusso). Silenzio, tanto. Visitatori: pochi, due auto tedesche e noi. Un vero lusso!

 

 

 

 

 

Il Duomo Cattedrale (S. Cerbone) del XII secolo

Dal lago, proseguiamo fino a Massa Marittima, che poi marittima non è in quanto collocata su un cocuzzolo. Cittadina molto bella: il Cassero (castello) senese, la Chiesa di S. Agostino con relativo chiostro, una vista molto ampia sulla Maremma. La Piazza Principale, bellissima, con la Cattedrale (v. foto)  e tre palazzi medievali. Pranziamo in un ristorantino 100 metri dalla piazza ad un prezzo veramente modico: 10 euro a testa per antipasto, primo, contorno acqua e vino.

 

 

 

 

 

 

 

 

La Chiesa di S. Agostino ci accoglie con un messaggio veramente accogliente: “Ognuno si senta accolto per quello che è”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E poi, sempre a Massa Marittima, ci ha colpito il negozio di un macellaio, con il suo “pacco famiglia”

 

 

 

 

 

 

 

Un saluto al Lago, prima di andare a casa …

 

 

Riscendiamo “a valle”. Ripassiamo dal “nostro” lago, e quindi a Montepescali. Questa volta non si tratta di una cittadina ma di un paesino. Anche lui “cocuzzolato”, sempre in vetta a salitacce (ma siamo in auto!).

Il tempo sta cambiando: sulla costa, verso ovest, il sole. ma la maestralata ha spinto aria umida verso le montagne sopra le quali si addensano nuvoloni neri: rientriamo a Montemassi. Domani, se il tempo sarà bello, si pedala!

 

 

 

 

 

 

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POST 877 – MAREMMA 2 – 24 giugno 2013

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Giugno, 2013 @ 6:53 am

Detto altrimenti: pedalare controvento perché era in corso una maestralata … ma all’interno la si sente molto meno che non sulla costa.

Le strade vuote, io vedo intorno a me (!!)

Percorso in bici: Montemassi, Ribolla, verso Gavorrano, verso Scarlino, Portiglione, verso sud, bivio a destra per Punta Ala, bivio a destra per Casetta Civinini: 45 km., comprese due salitine (4 Km al 3%; 2 Km al 5%). Comprese le molte soste per le foto, 3 ore, senza forzare. Mtb con pneumatici da strada. 1 borraccia d’acqua; cibo: niente. Strade secondarie, tranne pochi km sulla “vecchia Aurelia”. Auto rispettose dei ciclisti tranne un camper di ciclisti (strano …!): comunque se quel guidatore ha guardato nello specchietto retrovisore ha sicuramente potuto intuire dalla mia espressione labiale cosa gli stavo dicendo, come pure come lo giudicavo, osservandola la mia mano destra, alzata ad indicare lo stato di un marito sposato ad una donna poco onesta.

La democratica Casetta Civinini!

Casetta Civinini, stabilimento balneare poco prima di Punta Ala (attenzione: il cartello di segnalazione è piccolo!) attrezzato e “democratico”: infatti sei costretto a pagare solo il parcheggio (€6,00 al giorno). Il resto è facoltativo, nel senso che puoi avvalerti dei servizi dello stabilimento o meno, alcuni gratuiti (bagni), altri a pagamento (doccia calda, ombrelloni, sdraio, tavola calda). Democratico anche perché gli ombrelloni a pagamento sono collocati a ridosso della pineta, e la maggior parte della spiaggia, compresa quella “a mare” davanti allo stabilimento, è libera. Verso nord, Follonica e Piombino, di fronte l’Elba, più a sud il Giglio e Punta Ala. Maestrale a 22 nodi in spiaggia. Pochi i bagnanti, pochissime le barche a vela, tuttavia lo spettacolo che si ammira e l’aria che si respira è assolutamente tonificante. In luogo del bagno, lunghe camminate sul bagnasciuga.

Col Maestrale … si vola! (Intendiamoci, io sono solo quello che ha scattato la foto …)

Al ritorno, in auto (Maria Teresa è arrivata a Casetta Civinini proprio mentre ci arrivava la mia mtb con me in sella), abbiamo esplorato un’altra strada: dal bivio per Punta Ala, esattamente verso est, siamo saliti a Tirli, per poi scendere sulla strada provinciale che collega Castiglione della Pescaia a sud, con la direttrice nord verso Vetulonia. Deviazione faticosa per ciclisti: salitacce con tratti del 10 -12 %! Da fare solo se siete molto allenati. In tal caso, ciclisticamente bella soprattutto per l’ombra che le numerose, bellissime querce da sughero regalano allo scalatore di turno.

P.S.: segnalo altro giro a pedali, non ancora effettuato: Montemassi, Roccatederighi, Roccastrada, Terzo, Montemassi. 36 KM, qualche tratto in salita (3-5%): da farsi, perché soprattutto nel tratto intorno a Roccastrada, si apre il panorama verso nord est. la Valle dell’Orcia, il Monte Amiata, le colline sud del Senese (quelle di Montalcino), mentre alle spalle, la Maremma ed il mare …

Cena: una fetta di prosciutto crudo toscano “di spalla”, grasso e magro, tagliata molto spessa, collocata su una fetta di pane toscano. Indi con un coltello a serramanico (toscano), tenendo il pane nella mano sinistra (destra per i mancini)  si tagliano con la mano destra (sinistra per i mancini) quadratini di prosciutto e si mangia boccone dopo boccone. Variante: qualche goccia di olio toscano sul pane. Altra variante: accompagnare il tutto con quadratini di pecorino maremmano. Sentirete che vi tornano le forze! Indi insalata dell’orto e pesche del contadino. Buon appettito!

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POST 876 – LO HANNO CONDANNATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Giugno, 2013 @ 8:55 pm

Detto altrimenti: … in primo grado …

Egregio V.F., … a prescindere, dicevo … s’intende, perchè se entriamo nel merito non la finiamo più! (N.d.r.)

Il direttore di un giornale a Lui molto vicino, V.F., il giorno prima della sentenza ha affermato in TV (Sette):”La colpa non è dei magistrati, ma del Parlamento, che non legifera, dei parlamentari che stanno seduti in aula solo ad approvare voti di fiducia, dovrebbero vergognarsi … loro la riforma della Giustizia avrebbero dovuto farla …”
Osservo: “ a prescindere” da tutto il resto … ma quei parlamentari, quella maggioranza di parlamentari, con quale criteri son o stati scelti? Con quale legge elettorale sono stati “eletti”? Da chi – se non da Lui – sono stati fatti entrare in Parlamento? E allora, V.F., con chi te la devi prendere se non con Lui? Il tuo intervento mi pare un autogoal …

P.S.: ho notato che RAI 3 non ha riferito i commenti deli media esteri ed ha invece concesso molto spazio alla Signora On.le Santanchè … pro bono pacis (del governo Letta) direi …

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POST 875 – MAREMMA 1, 23 giugno 2013

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Giugno, 2013 @ 9:18 pm

Detto altrimenti: l’altro ieri, ieri e oggi

 

Il Capocuoco Franco con il mio modestissimo aiuto …

Prima puntata, diario delle prime due giornate 23 e 24 giugno 2013 … A dire il vero eravamo già qui il 21, ospiti di mio cognato Franco e di sua moglie Rina,  che però, dopo averci illustrato la loro bella casa a Montemassi e i relativi dintorni, l 22 sono tornati a Roma ed  hanno lasciato la casa libera (!) … a Maria Teresa e a me … Grazie Franco, Grazie Rina … invitateci ancora!

 

 

Maremma l’altro ieri, fine ‘800, prima della bonifica delle ampie zone paludose …

Oggi, il falco della palude non la perde più … la penna!

Tutti mi dicon Maremma, Maremma…
Ma a me mi pare una Maremma amara.
L’uccello che ci va perde la penna
Io c’ho perduto una persona cara
Sia maledetta Maremma Maremma
sia maledetta Maremma e chi l’ama.
Sempre mi trema ‘l cor quando ci vai
Perché ho paura che non torni mai.

Maremma ieri, anni ’50 – ’60, quando la vidi passando con il treno a vapore, per raggiungere da Grosseto i nonni a S. Angelo in Colle (SI), lungo la valle dell’Orcia, avendo sulla destra il Monte Amiata, raccontata oggi dai miei 69 anni, con i miei occhi di ieri:

Maremma al tramonto

Rotolano

ricordi infantili

illuminati

ancora per poco

dal profumo del sole.

Stanca

riposa la Terra Maremma

di cavalli

cinghiali

e candidi buoi …

Attende

di essere dipinta di buio.

 

Oppure …. “Campagna toscana”

La luce accecante
sprigiona profumo di terra
da zolle rimosse ne’ campi.
Le pietre a contorno son ricche
di more spinose e di fichi:
in siepi sinuose costeggiano il bianco tratturo
che porta ad antico podere.
Ascolti cicale.

Giovanni Fattori

Sull’aia
un popolo gaio rincorre il mangime.
All’ombra d’un fitto pagliaio sonnecchiano cani.
C’è acqua nel pozzo
e lunga catena stridente vi cala una brocca di rame.
Profumano i pani appena sfornati
e ‘l fuoco rallegra la propria fascina.
Un fiasco di vino sul desco richiuso con foglie seccate.
Nell’aria le mosche.
La stalla è vicina: giumente imponenti frantuman pannocchie,
corone regali sovrastano candidi corpi giganti
e gran carri stanchi riposan le ruote dal duro lavoro.
Filari frequenti ed ulivi perforan la coltre del grano.
Colori:
la terra maremma
il giallo del sole
il verde d’olivo.
Prezioso convivio, colture scomparse,
memorie scolpite per sempre da tratti d’amore

Montemassi (GR)

Maremma oggi. Le paludi sono un ricordo. Ne resta traccia a sud di Castiglione della Pescaia, ma oggi non è “palude” bensì “prezioso biotopo”. I poderi si sono trasformati in accoglienti agriturismi. Mi mancano i buoi maremmani, ma andrò a vederli nel Parco dell’Uccellina, insieme ai daini, alle volpi, ai cinghiali. Mi mancano le strade bianche segnate dagli inequivocabili segnali del passaggio dei buoi … Eppure è bella. E’ sempre bella. Soprattutto gli spazi. Enormi spazi senza costruzioni, solo campi lavorati, macchiaie, boschi. E le strade … un vero reticolo, ben tenute, poco trafficate, indicate con apposito cartelli “per ciclisti” come altrove si indicano solo le piste ciclabili. Qualche tempo fa ero stato (in bicicletta) nella mia terra d’origine, la Liguria, in Riviera, a Ponente. Le colline erano (troppo) segnate da innumerevoli serre (alias capannoni industriali per la floricultura). Ero stato (sempre “a pedali”) sulla Riviera Romagnola, (troppo) intensamente “popolata” da alberghi e stabilimenti balneari. Qui in Maremma si trova di tutto ma ogni “cosa” dispone di più spazio, l’ambiente è stato maggiormente rispettato. E poi … la Maremma dall’alto: la osservo da Montemassi, da Roccatederighi, da Roccastrada: in fondo il mare, l’isola del Giglio (no, la Costa Concordia non si vede, è sul versante opposto), l’Elba, la Valle dell’Orcia, il Monte Amiata. Ho pedalato nelle pinete, lungo la costa, nelle strade interne, ho “scalato” salitelle mica male (una è al 20% per alcuni km ma l’ho evitata!). Mi sono comperato fette di prosciutto crudo toscano, “tagliato molto spesso, con il grasso, per favore” … ho acceso il fuoco per una braciolata di chianine … ho mangiato pane toscano con un filo d’olio di quello “bono”. E il vino … causa sport è più d’un anno che non ne bevo, ma ‘sta volta me n’hanno fatto assaggiare giusto un goccio di quello che “resuscita i morti”. Frutta e verdura? La si compera nei vecchi casolari rimasti ancora tali, peso ad occhio, prezzi la metà dei nostri in città, roba bona, occhèvvicredevate?

Al confine sud di Principina, appesi al sole gli abiti da bici, il meritato riposo

Insomma una Toscana, anzi, una Maremma vissuta “a terra”, a contatto con la terra, con tante pedalate e qualche bagno di mare, biciclette spinte quasi sulla spiaggia e poi legate al palo.  Oggi Maria Teresa ed io abbiamo pedalato da Castiglione della Pescaia a Principina a Mare e ritorno, 30 km con bagno a metà strada.
Domani pedalo da Montemassi a Capanna Civinini, vicino a Punta Ala, 45 km. Poi, bagno di fronte all’Elba.

Fine della prima puntata

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POST 874 – TRENTO, VALLE DEI LAGHI, RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Giugno, 2013 @ 8:32 am

 Detto altrimenti? In bicicletta, naturalmente!

Il Lago di S. Massenza. In fondo, il Lago Toblino

Peccato che manchi la ciclabile Trento- Cadine (così come la Trento-inizio Valsugana!) e far quelle gallerie, in salita … rischi di essere investito … e se ti va “bene” hai respirato tanto veleno che più non si può …
Insomma, gente, abbiamo due montagne (Bondone e Paganella) per nessuna funivia da fondovalle; abbiamo sistemi di piste ciclabili meravigliosi (Valle dei Laghi – Valsugana) … ma mancano i collegamenti con Trento … E ora che stanno finendo la ciclabile del Maso Limarò? Ma ci siete stati a vedere il canyon del Limarò? Il 1 luglio il Maso apre al pubblico, ma la festa di inaugurazione è il 9 settembre: tutti presenti, mi raccomando! Da Sarche verso Campiglio, quarto tornante, parcheggio, ciclabile, 2,5 km, Maso Limarò.  Semplicissimo. Altri 2 km di ciclabile vi portano oltre le gallerie …

Giochi fra gli alberi del Lago di Cavedine

Ma torniamo a noi. ….e allora Maria Teresa mi porta a Cadine in macchina. Lo so, pochi post fa ve l’avevo già raccontata questa gita. Ma questa volta l’ho fatta con la bici da corsa. Ah, bè … allora, direte voi …. è tutt’altra cosa … Ma diciamo la verità, perché ci sono ricascato? Per pubblicare altre due foto. Tutto qui. E poi, qualche ulteriore dettaglio. Ad esempio, l’acqua? Dove fare il primo rifornimento? Dentro il paese di Vezzano. Indi, nessuna nuova sino a Sarche. Qui invece di risalire per 300 metri la strada per Madonna di Campiglio poi prendere a sinistra la ciclabile, potete girare a sinistra per Ponte Oliveti- Pergolese- Lago di Cavedine. Sosta con caffè al centro velico di Andrea Danielli, e poi via, verso sud (2 km in pianura, 1,5 in salitella) fino ad incontrare la SP 214. Risalite sino a Drena, indi, attenzione! Buone gambe o mtb o tutt’e due: verso destra si diparte una stadicciuola montana verso Braila per poi scendere a Massone-Arco. Questo tratto è di 6 km. Salite e discese molto ripide (quindi gambe e freni buoni), ma ne vale la pena!

Potete percorrere questi 6 km anche da sud: appena usciti da Arco, sulla provinciale verso nord, subito dopo il rondò, trovate a destra un cartello “falesie policromuro” che indica una palestra di roccia su rocce colorate, bellissime. Siete sulla strada giusta: appena superata la palestra inizia la pendenza over 10 %.

Buona bici a tutti!

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POST 873 – ATTENZIONE, CICLISTI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Giugno, 2013 @ 5:02 am

Detto altrimenti: ciclisti, fate attenzione! Oppure: automobilisti, fate attenzione ai ciclisti!

Soggettiva o oggettiva, la frase? Sta di fatto che quando sono alla guida dell’auto e sto per sorpassare un ciclista, metto la freccia a sinistra, mi sposto esageratamente a sinistra lasciando amplissimo spazio al ciclista. Tutto ciò sia per la sua sicurezza, sia anche nella speranza che giunga un messaggio all’automobilista che mi segue …
L’altro giorno hanno investito un mio amico-collega di Bici Uisp, Guglielmo. Lo hanno semplicemente sfiorato, appena “toccato”: quanto è bastato per farlo cadere. Ne avrà per mesi. E non sa chi ringraziare. Già, perché l’automobilista si è dato alla fuga, oppure, più semplicemente, non si è nemmeno accorto del fatto.  Quando tanti anni fa, a Genova, noi ragazzini nel ritorno da scuola si faceva un po’ chiasso sul tram, v’era spesso un adulto che borbottava: “ma cosse v’insegnan a schea?” … cosa vi insegnano a scuola. Ecco, cosa vi insegnano a scuola … guida? E il codice della strada, prevede e sanziona il fatto di creare situazioni di pericolo, anche a prescindere dall’avere effettivamente arrecato un danno?

In barca a vela. Il regolamento di regata prevede una regola generalissima che prevale su tutte le altre: che tu abbia ragione o torto, devi applicare la regola dello “stare discosto” dall’altra barca, il che significa che se ad un incrocio tu hai la precedenza ma ti accorgi che l’altro non te la sta concedendo (per prepotenza o per distrazione) tu devi comunque modificare la tua rotta ed evitare la collisione. Ecco la regola da adottare anche nel Codice della strada. “stare discosto” sia dai ciclisti (e dai pedoni!) sia dall’auto che ti precede. La distanza di sicurezza: avete mai sentito che sia stato sanzionato qualcuno per tale infrazione? io no. E invece, quante volte siamo “tallonati” ad un metro di distanza dal “Fittipaldi” di turno!!  Ecco, se questo mia post avrà raggiunto anche un solo automobilista, avrò ottenuto il mio scopo. Buona bici e buona auto a tutti! E … auguri, Guglielmo!

 P.S.: Talvolta sul retro di un rimorchio leggiamo “Attenzione: trasporto cavalli da corsa”. Ecco, sulla parte posteriore delle magliette dei ciclisti dovremmo scrivere: “Attenzione, sono un essere umano!”

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POST 872 – IMPARIAMO DAGLI ALTRI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Giugno, 2013 @ 1:33 pm

Detto altrimenti: … perché no? Se possiamo ci può aiutare a migliorare noi stessi …


Bolzano: la bretella ciclabile verso il centro città

Bolzano: bretella ciclabile di collegamento della rete delle piste ciclabili provinciali con il centro della città. Se dal Sud pedalate verso Merano o verso il Brennero, o se da nord pedalate verso Trento, troverete che all’altezza di Bolzano si diparte una gradevolissima bretella ciclabile di quasi 5 km, a doppio senso di marcia, spesso affiancata da un pista pedonale che vi conduce in centro città. Non serve un bici grill: Io stesso centro città di Bolzano è di fatto il bici grill più completo.

 

 

 

 

L’arrivo “ciclabile” a Trento, da nord …

 

Trento. Se arrivate pedalando a Trento da nord, la ciclabile non è altrettanto invitante né esiste una bretella diretta che vi conduca in Piazza Duomo. Da sud la ciclabile si presenta decisamente meglio, ma la bretella verso il centro continua a mancare.

 

 

 

 

 

Parigi

Parigi. Lungo Senna. Ritrovo di turisti in attesa di imbarco per la navigazione d’obbligo, di coppiette per qualche minuto di romantico isolamento, di cagnolini “passeggiati” dal rispettivo padrone, di qualche ciclista.

 

 

 

 

 

 

 

Roma

 

 

Roma. Lungo Tevere. Imbarchi “sospesi per degrado” (sic!). Pista ciclabile rovinata e quindi non riparata bensì interrotta con sbarramenti stradali. Rifugio di drogati e barboni.

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