UNA SPOLA DI FILO BLU di Anne Tyler, ed. Guanda

pubblicato da: Mirna - 26 Ottobre, 2015 @ 1:40 pm

cop[1]Un bel romanzo sulla famiglia dipanato in modo magistrale dalla sempre brava Anne Tyler.

Il personaggio principale è senz’altro la casa dei Withshank costruita con amore e attenzione dal vecchio Junior la cui storia riappare nel momento in cui si dovrà  lasciare la casa.

Ma prima abbiamo conosciuto Abby e Red, figlio di Junior e i loro quattro figli.

Abby è diventata il collante della famiglia che ha fatto della casa con la bellissima veranda il centro della famiglia, delle riunioni, delle  piccole tradizioni importanti. E seppur il figlio prediletto Denny non sempre è presente fisicamente, lo è però nei suoi pensieri.  Conosciamo dunque questo figliol prodigo, un po’ triste, trasgressivo, irregolare e ne scopriremo il perchè.

Si sa che in ogni famiglia esistono dinamiche nascoste, conflitti irrisolti, gelosie: questa è la vita, tutto ciò che dobbiamo continuare a fare è cercare di capire gli altri intrecciandovi tolleranza e amore.

Tanti personaggi, tante storie più o meno misteriose.

Abby adorava sua suocera Linnie, mancata troppo presto, ma certamente non conosceva che cosa provava Junior verso la moglie. Segreti, sentimenti che soltanto la casa ha visto.

Forse è rimasta una traccia di blu sulla ghiaia del vialetto dove Linnie esasperata ha versato con rabbia un barattolo di vernice dopo che suo marito le ha negato un desiderio.

Il filo blu percorre dunque la saga di questa famiglia e alla fine del racconto è Denny che scopre la spola di filo proprio di quel blu che servirà a rammendare la giacca colorata di suo padre Red. La giacca hippy che indossava al suo matrimonio con Abby e che in quel giorno vuole indossare per il funerale dell’amata Abby.

A Denny pur nel suo comportamento che sembra inaffidabile sarà dato in futuro il compito di tenere uniti i “pezzi” familiari che sembrano disgregarsi?

Come nella vita nulla è risolto perchè tutto è sempre in divenire, specialmente i rapporti umani .Galileo e varie ott.15 002

Parleremo di questo romanzo  e delle vostre letture  oggi pomeriggio  al primo appuntamento dei LibrIncontri nell’ angolo che ha visto nascere la nostra condivisione letteraria. In via Galilei, al  Caffè GALILEO

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MANUALE PER CHERUBINI CHE GESTISCONO UNA LOCANDA di Paolo Sceusa

pubblicato da: Mirna - 21 Ottobre, 2015 @ 4:40 pm

ottobre 2015 002

Siamo nel luogo perfetto per parlare di questo delizioso libretto scritto con  con uno stile chiaro  e con  ritmo fluente e musicale.

Non per niente l’autore Paolo Scesa (anche chitarrista)   ci propone oltre che a una lettura lenta e”degustativa” dei suoi racconti   l’ascolto in audiolibro  dove i  brani per chitarra  da lui composti salgono e scendono d’intensità a seconda dei momenti.

Luogo perfetto dicevo,  questo Teatro del tè  NOH, dove Eleonora e Michele ci accolgono con sorrisi e serenità.

Angeli custodi di armonia e tranquillità che  offrono profumi di spezie orientali in tazze e teiere colme di tè, infusi, tisane.ottobre 2015 005

Un’oretta domenicale speciale dunque ascoltando Paolo Sceusa che ci legge aneddoti, riflessioni , ricordi  personali che diventano  memoires  quasi proustiane perchè sollecitate da indefinibili rimandi: un suono, un odore, un’atmosfera.

E se il sottotitolo recita  “Racconti di Angeli, di Cani e di Motociclette” noi ne coglieremo le interconnessioni.

Angeli ovunque che si fanno riconoscere per la loro dolcezza e  amabilità come  Consuelo cameriera delicata  della “Fata dello zenzero” che par camminare sollevata  da terra.

Il filo che collega angeli custodi, sensazioni di affidamento e protezione si srotola avvincente ne “Il cane Dick che mi trattenne nell’al di qua”

ottobre 2015 008Racconto che abbiamo ascoltato con attenzione e partecipazione: un cagnolino che salva un bambino? Bellissimo.

Mentre  Paolo Sceusa legge,  Alessio suona l’Handpan, un nuovo strumento d’acciaio,  progettato e assemblato in Svizzera. Il suono è argentino ed evocativo e si affianca  con armonia alle parole dense del libro.ottobre 2015 006

Che c’è di più bello in un pomeriggio di ottobre che  ascoltare racconti di angeli e non solo e musica trainante in un angolo di estrema quiete?

Sorseggiare una tisana agli agrumi con una spolverata di zenzero. Appunto.

 

 

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GLAMOURSOFIA di Dolci e Gallerani, ed.il melangolo

pubblicato da: Mirna - 19 Ottobre, 2015 @ 7:04 am

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Glamour: termine inglese che significa fascino in riferimento a eleganza, seduzione. Combinazione di charme e aspetto curato. Insomma la qualità di affascinare. Chi di noi non tenta di possederlo con la scelta accurata dell’abbigliamento, del comportamento, del trucco, ecc?

Non per questo ci si può definire frivoli o superficiali. La cura del nostro corpo ( mens sana in corpore sano ) è un modo di vivere intelligente. Lo stesso Nietzsche scrive che “dietro i pensieri c’è sempre il corpo“.

Ecco che la filosofia entra a gran passi nel mondo della moda femminile per svelarci di come l’abito fa il monaco nel senso che per noi donne Borzonasca estate 2013 004(e non solo) abbigliarci è una costruzione della nostra identità. E’ una continua creazione e ri-.creazione di noi stessi.

Dunque l’amore per lo shopping più o meno misurato, come le autrici di questo breve delizioso saggio sottolineano, porta felicità.

Non posso fare a meno di ricordare Eika, una profuga cecoslovacca ospite come me e amiche nel pensionato tedesco a Munchen che quando si sentiva troppo sola, lontana falla famiglia ci annunciava “Oggi vado a fare shopping”. E tornava con un vestito, cosmetici, foulard , ma sopratutto con un gran sorriso e occhi luccicanti.

Debora Dolci è dottore di ricerca in Scienze filosofiche mentre Francesca Gallerani è un esperta di moda con marito, figli, tre gatti e…innumerevoli scarpe e borse.

Estate 2015 in Liguria 012Ci rassicurano svelandoci che l’amore per le cose belle e il desiderio di possederle non è negativo ma un “surplus di essere”. “Noi viviamo circondarti da oggetti, ed è acquistando e consumando oggetti che costruiamo il nostro mondo e definiamo il nostro stare al mondo”. Con buona pace di Eric Fromm che ci consiglia soprattutto di essere piuttosto che avere. In realtà nella attuale società occidentale noi e la nostra casa, il nostro abbigliamento, la nostra auto, gli oggetti che ci circondano e ci definiscono sono inscindibili dalla nostra vita.

Interessante l’analisi della moda femminile perlopiù dettata dal maschio che vuole vestire la donna come l’oggetto dei propri desideri. Ma ora non sembra essere più così. Quando vediamo ragazze caracollare su tacchi altissimi non dobbiamo più pensare che lo fanno per compiacere l’uomo…è la donna stessa che ora vuole quel tipo di scarpe – simbolo di potere. Donna più alta che si è messa sotto i piedi un presunto simbolo fallico.

Sono d’accordo che l’abito e il look in generale influenzino le nostre giornate. Gli abiti hanno il potere di influenzare il modo in cui chi ci sta intorno ci percepisce, ma soprattutto influenzano noi stessi e la nostra capacità di relazionarci con il mondo.

Io stessa che sono una moderata shopper sono più felice se mi vedo curata e con l’abito giusto. Ma qui sta la mia personale difficoltà con lo Estate 2015 in Liguria 005shopping iniziale… sono difficile, non voglio che si veda la pancia, che mi stringa troppo… finchè non trovo qualcosa che mi convince e mi sta bene. Allora sì sono felice , e me lo provo a casa, mi fotografo, ecc. ecc.. Ne sa qualcosa anche Grazia che mi ha persino convinto a comprare un anello di vetro blu.

WP_20140925_015La medaglia al valore dello shopping gioioso va in ogni caso all’allodola Laura che con facilità riesce a scegliere gli outfit (le mises)  insomma gli abiti e gli accessori che più le piacciono. E non ha difficoltà ad apparire glamour e felice di esserlo.

Chi non si diverte a fare shopping scagli la prima pietra…o il primo paio di scarpe!

 

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LA VITA QUANDO ERA NOSTRA di Marian Izaguirre

pubblicato da: Mirna - 15 Ottobre, 2015 @ 5:02 pm

tn_16304__la-vita-quando-era-nostra-1387644222[1]Un bel romanzo scorrevole da gustare  nei pomeriggi uggiosi d’autunno.

Una tazza di cioccolata allo zenzero, un gatto nero accanto e immergersi in una storia… altra.

Direi che questo libro è adattissimo ai momenti di noia . Ti trasporta nella Spagna  ancora franchista, ma piena di speranze per il futuro, ti fa entrare in una piccola libreria e nel mistero che spesso avvolge libri e lettori.

Lola e Matias gestiscono questa libreria e cercano di vendere libri che sono riusciti a salvare  e anche libri usati, anzi Matias ne porta sempre alcuni a domicilio.

Il loro negozietto si trova nascosto in un vicolo della città, ma viene scoperto da Alice  che ne rimane intrigata e incuriosita. Alice è inglese ed ha cinquant’anni,  si trova a Madrid da molto tempo  in cerca di serenità e senso della vita.

Nasce un’amicizia fra Alice e Lola grazie a un romanzo esposto in vetrina che i passanti dovrebbero leggere.

Ma sono invece le due donne che vengono catturate dalla  storia di una giovane  figlia illegittima di un lord inglese e da tutte le sue avventure tristi e liete. Si incontrano dunque quasi ogni giorno per leggerne alcune parti. Un racconto nel racconto.

Ciò aiuterà Alice e Lola a confidarsi l’una all’altra e a tentare di ricominciare la vita com’era prima, prima della guerra, prima della dittatura.

Una storia magica concentrata sui sentimenti e sul potere della lettura.

Ed. Sperling & Kupfer

Marian Izaguirre (Bilbao 1951) è una delle scrittrici più apprezzate in Spagna

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SFIDE E PROGETTI PER IL MIO OTTOBRE…sempre con libri appresso

pubblicato da: Mirna - 12 Ottobre, 2015 @ 7:44 am

Già il cambiamento di stagione e di luogo è stato è stato per me un po’ faticoso. Non più lunghe giornate di sole caldo, uccellini, farfalle e verde, Modificate in Lumia Selfiema la nostra città piccola e vitale che richiede di progettare e modificare il mio stato di languore di lettrice da sdraio o  divano!

Ci si rituffa nella saison  trentina ricontattando i cari amici. Una luminosa giornata al Grand Hotel di Levico , presto varia novembre 13 006Penelopi e Accademia e naturalmente il nostro LibrIncontri da organizzare.

Potremmo ritornare all’ex-Controvento, ora Galileo per parlare delle nostre letture estive, dei nuovi libri, delle nostre esperienze , dei progetti e delle “sfide” della nostra vita .

Parlo di sfide perchè per me, amante di quiete è stata una sfida andare all’Expo. Contentissima di averlo fatto. Ma che fatica.

Oceano di folla. File ovunque. Vitalità e rumori e colori all’ennesima potenza. Certamente però spirito cosmopolita, frenetico , futurista.

Mi sono calata  nell’atmosfera particolare del villaggio globale che cerca di mostrare il meglio di sè in una ridda di proposte, idee, expo e varie 001 colori, architettura, arte e naturalmente cibo.

Quasi tutto dall’esterno per me…io mi rifiuto di fare più di una fila. Già quella dell’ingresso è stata lunga mezz’ora e mi era bastata. Mi sono persino adeguata a mangiare la polenta al piccolo padiglione trentino (!) pur di non fare file per expo e varie 025assaggiare cibi esotici.

Ogni sedile o  sdraio liberi era per me punto di appoggio e riflessione.  Mi sono tuffata, compiaciuta di essere in una esposizione universale di cui si parlerà a lungo, sull’onda corale ed energetica del mondo che cerca di stare vicino.

Ma c’ero a modo mio. Uno dei pochi padiglioni in cui sono entrata (per il momento senza attese) è stato quello ungherese e che sorpresa…un expo e varie 021pianista  suonava su un pianoforte avveniristico musiche di Liszt.

Per fortuna con me al ritorno a casa della mia cara amica milanese c’erano i miei libri in cui fuggire e riposare( e dei quali parlerò nel prossimo post)

expo e varie 027Ma tutto: pensieri belli, preoccupazioni, progetti, ricordi, sorrisi, fatiche sono

vita.

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UNA STANZA TUTTA PER GLI ALTRI di Alicia Gimenéz Bartlett, Sellerio

pubblicato da: Mirna - 2 Ottobre, 2015 @ 1:01 pm

1453-3[1]Chi non conosce il celeberrimo racconto- saggio  di Virginia Woolf “Una stanza tutta per sè”? E chi non conosce la magistrale scrittrice inglese che ha dato voce al romanzo moderno e al monologo interiore come James Joyce? La sua epoca, i suoi luoghi da Bloomsbury a Londra a Monk House in campagna, sono la cornice di un periodo e di un modo di scrivere che hanno conquistato milioni di lettori.

Oltre ai suoi bellissimi romanzi ci catturano l’ambiente di primo novecento, un po’ trasgressivo, ma sempre molto inglese e pieno di artisti all’avanguardia.  Chi ama Virginia Woolf, come la sottoscritta, sa quasi tutto di lei. Della sua infanzia e adolescenza, del suo incontro con Leonard, di sua sorella e tutti gli altri artisti che gravitavano intorno a queste due sorelle particolari; sappiamo della sua malattia mentale, del suo suicidio, delle sue passioni forse soltanto platoniche per alcune amiche.

La immaginiamo mentre beve il tè, mentre è accudita dutante le sue crisi, mentre scrive nella “sua stanza”. Ma chi si prendeva cura di lei e della casa? Certamente Nelly che dal 1916 al 1934 vive con i Woolf e li  serve in tutto e per tutto con lo sporadico aiuto di Lottie.

Nelly viene spesso citata nei diari della Woolf e non sempre in modo amabile. Sembra che fra le due ci fosse una incompatibilità di carattere che lentamente andò degenerando.

La Gimenéz Bartlett che io conosco come autrice di gialli qui ci offre un romanzo interessante. Primo perchè cerca di mettersi con estrema empatia nella parte degli “altri”, degli umili, dei non famosi, nella fattispecie nella pelle della cameriera-cuoca Nelly. Tra ricerche e un po’ di immaginazione l’autrice trova l’escamotage di “far scrivere” anche a Nelly un diario. Il punto di vista cambia naturalmente, la nostra adorata scrittrice è umana, piena di difetti, è una snob, tutto sommato. Basti pensare alla frase scritta dalla stessa Woolf all’indomani della vittoria laburista da lei e Leonard sostenuta.

“Stiamo vincendo, ha detto Nelly all’ora del tè. Mi ha scioccato che entrambe desiderassimo la vittoria del Partito Laburista, Perchè? In parte perchè non voglio che Nelly mi governi. Sarebbe un disastro se Lottie e Nelly ci governassero!”

Lettura che consiglio alle amanti della Woolf, del suo periodo e del suo ambiente e a chi vuole capire tutte le sfaccettature di una vita e di un mondo.

 

A quando, cari amici, parlare delle nostre letture? Ne avete ancora voglia? E dove?

 

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AUTUNNO fra ricordi e libri

pubblicato da: Mirna - 23 Settembre, 2015 @ 4:43 pm

Iniziato l’autunno con pioggia, meno luce, città e tutto ciò che si ricollega ad un’altra parte dell’anno.

Estate 2015 in Liguria 007Ma è già finita la “distesa estate” con i suoi “gloriosi mezzogiorno”?  O torneranno ancora brevi giorni di sole a riportarci il brivido intenso dell’essere parte pulsante e immemore della meraviglia?

Intanto i ricordi sono vividi, chiudo gli occhi e rivedo ogni momento di una tranquilla villeggiatura di signora agée. E poi…mi rimangono più di settecento foto! Talmente intensi i “momenti d’essere” come scriveva Virginia Woolf da volerli fermare per sempre in immagini come se non mi accontentassi di vivere solo quell’istante, ma volessi dilatarlo.

Non una, ma due tre volte

voglio vivere lo stesso istante,Estate 2015 in Liguria 003

chè l’impeto del tempo in piena

si frantumi in mille schegge su di me

e mi sveli le infinite forme dell’esistere.

Voglio partorire versi su versi

per incatenare al mio sentire

i cerchi concentrici della possibilità,

Estate 2015 in Liguria 005non un sorso voglio tralasciare della mia eternità.

Ho scritto questa poesia in un’estate del 1998 ispirata sempre dal mio giardinetto  dal quale riesco a partire per lunghi “viaggi immaginifici” grazie anche alla lettura .

Non è sempre necessario andare altrove per trovare avventure e me ne sto accorgendo sempre di più. Ogni libro è un Estate 2015 in Liguria 023viaggio, ogni meditazione è un altro viaggio.

L’ultimo libro letto a Borzonasca è stato LA GATTA di COLETTE.

Estate 2015 in Liguria 003Da leggere sicuramente per capire a fondo non solo la psicologia del gatto , ma anche l’animo umano. In poche parole un giovane che ha una deliziosa gattina si sposa  ma alla fine si sentirà costretto a tornare a vivere con l’animale. La moglie non è sincera, nè amorevole come lui vorrebbe. E forse lui stesso non è ancora maturo per un tipo diverso di vita.

Strepitosa Colette.

Qui a Trento ho trovato in biblioteca  “TRE SASSI BIANCHI” di Lisa Genova italo-americana, neuropsichiatra. Un toccante racconto su un 566-3284-2_df0161feec2d5a68648830f0a267c0ae[1]bambino autistico. Le vite  di due  giovani donne che si incrociano sull’isola di Nantucket: una la madre di  Anthony un bambino autistico morto ad appena otto anni, l’altra che cerca di sopravvivere alla scoperta del tradimento del marito.

Ben ritrovati a tutti…e le vostre letture, i vostri ricordi estivi?

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IL PROBLEMA SPINOZA e UN PASTO IN INVERNO

pubblicato da: Mirna - 11 Settembre, 2015 @ 7:58 am

IL PROBLEMA SPINOZA di Irvin D. Yalom, Neri PozzaMiscellanea. agosto 15 021

Un bel romanzo di 440 pagine letto perlopiù nella “cornice” in open air. I contenuti impegnativi per me necessitano di pause per assimilare i concetti e …cosa di più gratificante poterlo fare posando gli occhi su fiori, farfalle, rondini? Mi sembra di comprendere meglio anChe argomenti ritenuti ostici, come il pensiero di Spinoza.  Come sempre Yalom, scrittore magistrale e psichiatra ci introduce dolcemente nella Amsterdam del sec.XVII e nella mente di uno dei più illuminati filosofi. Conosciamo anche la sua vita di solitudine dopo la Miscellanea. agosto 15 018scomunica della sua comunità ebraica ,ma anche la gioia di coltivare la sua Ragione e l’amore per la Natura-Dio.

L’escamotage dello scrittore di raccotarci anche la vita di  Alfred Rosenberg, un gelido nazista, antisemita da sempre, ma intrigato da questo Baruck Spinoza ammirato da Goethe – perfetto ariano -  è geniale.  Molta documentazione, molta psicoanalisi e immaginazione verosimile fanno di questo romanzo un altro successo come era stato per Le lacrime di Nietszche.

Fa bene rileggere i grandi filosofi di cui forse si è dimenticato molto. Spinoza  ci ricorda che nulla avviene per caso, tutto è causato da qualcosa di precedente e più ci dedichiamo a comprendere questa rete causale più diventiamo liberi.

Pensieri che  aiutano a proseguire il  nostro percorso, a capirci,a relazionarci con gli altri e con la Natura.

Un altro racconto che consiglio di leggere – molto molto più breve – è”Un pasto in inverno” di Hubert Mingarelli, ed.Nutrimenti

Da leggere in un pomeriggio. Siamo trasportati in Polonia nel gelido inverno di guerra del 1941. Tre nazisti escono in avanscoperta a “caccia di ebrei” per sottrarsi alla terribile routine delle fucilazioni.

Cornice esterna terribile che si sfalda per alcune ore nella preparazione di un pasto caldo preparato dai tre tedeschi insieme ad un polacco di passaggio e un giovane ebreo catturato.

Si entra nella freddissima casupola abbandonata dove per far fuoco occorre bruciare porte, mensole, sedie. La zuppa ,metafora di un momento di sospensione dalle atrocità,si cuoce  molto lentamente facendo sorgere tra i suoi vapori profumati e accattivanti consapevolezza della tragedia che si sta vivendo e pensieri che potrebbero aiutare a ritrovare un’umanità sorella.

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CORNICI LIGURI

pubblicato da: Mirna - 7 Settembre, 2015 @ 6:20 pm

 

DENTRO LE NOSTRE CORNICI

Miscellanea. agosto 15 013Mi accorgo che Agosto è volato attraverso una luce diversa, giornate brevi e  aria frizzante della sera.

Agosto di cappelli di paglia rosa. di  vestiti a fiori,  di mare blu… Le mie sedie bianche in giardino testimoni di chiacchiere e confidenze, di tazze di tisane o di calici di Ortrugo …mi ricordano  August, un film che parla di zio cornici d'estate 2015 038Vanja. Ed è facile intrecciare vita reale con letteratura per una bookblogger, come è piacevole continuare a leggere di Spinoza e di Marina Cvetaeva nella cornice del terrazzino delle surfinie.

Quante immagini in questa lunga estate calda. L’angolo palma-nespolo che anni fa mi ricordava il Doganiere Rousseau si è riempito di Belle di notte multicolori… e che fare dunque mentre si legge? Si deve smettere e guardare, assaporare tutto il colore, l’intensità della luce, il volo delle api e delle farfalle. L’altro giorno mi sono detta “Sono dentro una cornice perfetta”. Ma non era soltanto il  momento oggettivo, la bellezza estiva, era una sorta di epifania  di estremo benessere e consapevolezza cornici d'estate 2015 111dell’attimo.

Non sarà facile ora che dobbiamo lasciare questo angolo piacevole riprovare momenti di intensità perché mi mancheranno luce e caldo, aria aperta e fiori, profumo di menta e salsedine.

E soprattutto quelle straordinarie nuvole bianche che in queste ultime settimane hanno ricamato il cielo.

Siamo andati alla Baia del silenzio di Sestri…una cornice perfetta con luce avvolgente e magica… già ci eravamo tuffate nel cielo del monte Crociglia a 1500 metri, incantate da ciò che ci circondava.

E poi Recco e il mare e il brusio lontano , oltre gli ulivi che all”allegra brigata” cornici d'estate 2015 082intorno alle trofie al pesto di Renata  incitavano a declamare Montale  “Esterina i tuoi vent’anni”…Perché la cornice era perfetta, noi coetanee, le nostre figlie che hanno percorso parte delle estati dell’infanzia insieme, , una deliziosa nipotina che sembra uscita da un libro di fiabe.

Ancora pochi giorni qui a Borzonasca e poi il ritorno a Trento.

Osservo  Mimilla che ogni mattina guarda con delizia la scaletta che la porteràcornici d'estate 2015 025 tra l’erba e gli alberelli e mi pare di provare una sua cocente  nostalgia che forse lei – da gatta Zen – non proverà.

La proverò io dunque?

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LA FESTA di Margaret Kennedy, ed.Astoria

pubblicato da: Mirna - 29 Agosto, 2015 @ 10:47 am

 

LA FESTA di Margaret KennedyMiscellanea. agosto 15 065

Il consiglio di questa settimana: leggete questo bel romanzo edito Astoria, i soliti libretti rossi .scritti da autrici inglesi del Novecento.

E proprio ieri leggevo su Il Venerdì di Repubblica un articolo di Giulia Villoresi intitolato “Leggere cambia il cervello”. Beh, noi lettori lo sappiamo già da un pezzo, ma ci piace condividere l’importanza che la lettura ha sul nostro divenire.

Chi legge perfeziona la propria “teoria della mente”, si sviluppano maggiormente  ciò che chiamiamo empatia. Capire il prossimo ci consente  non solo di predirne le azioni, ma anche di accettarle. Comprendere quindi meglio gli stati mentali, i nostri e quelli degli altri e di metterli in relazione ai comportamenti.

In sostanza decifrare la mente altrui è come decifrare un testo scritto. E sono soprattutto i romanzi a sollecitare l’immedesimazione, l’immaginazione; le storie riproducono la vita e leggerle significa un po’ viverle. Naturalmente è meglio leggere buoni romanzi piuttosto che quelli  letti solamente per evasione. Miscellanea. agosto 15 015“ Ricercatori americani hanno rilevato effetti persistenti della lettura sui neuroni della corteccia somatosensoriale, quella coinvolta , ad esempio, nelle sensazioni fisiche e nel sistema di movimento

 il che suggerisce che il romanzo trasporti il lettore  nel corpo e nei panni dei personaggi non solo mentre legge, ma anche nei giorni successivi.”

E’ quello che mi è successo con La festa. di Margaret Kennedy.

 Coinvolta nella storia dei personaggi riuniti nell’albergo di una cittadina della Cornovaglia – e che sappiamo già dall’inizio sarà schiacciato da una enorme roccia staccatasi improvvisamente – ho continuato a pensare ad essi giungendo alla conclusione (non avevo letto il frontespizio) che tante persone rappresentavano i  sette peccati capitali. Iniziando dall’accidioso proprietario dell’albergo che non aveva neppure aperto la lettera del governo dove veniva chiaramente annunciato il pericolo della zona passando attraverso l’ odiosa  golosa Lady Gifford fino alla terribile Mrs. Cove  che per cupidigia   farebbe morire le sue tre pallide figliolette. E la lussuria? E l’invidia? Ecc.

Chissà chi perirà sotto la roccia. (!!!)

Intanto le tre piccole Cove umiliate e vessate dalla madre non desiderano altro che dare una festa insieme a tutti i clienti dell’albergo e ai camerieri. Miscellanea. agosto 15 007 Rappresentano la bontà, la giustizia , la modestia?  Fatto sta che intrecciati alle loro giornate estive appaiono i piccoli  Gifford, la deliziosa cameriera Nancibel, Evelyn  la figlia bistrattata di un violento canonico, il figlio generoso dei proprietari dell’albergo.

E ci sono momenti di gioia anche per la dolce Mrs. Paley che ha perso una figlia ed è adombrata da un marito cupo e vinto.

Serate di luna sugli scogli, piacere di conoscere persone generose e desiderio di essere lieti in questa progettazione di una festa per tutti sul mare.

Da leggere.

Romanzo che fu adattato anche per il teatro..

 

 

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