PAUSA POST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Aprile, 2016 @ 6:28 pm

Detto altrimenti: il vostro blogger si prende una pausa              (post 2344)

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Care lettrici e cari lettori, nei giorni 15, 16 e 17 aprile sarò con gli amici della Fiab a visitare la casa natale di Francesco Petrarca e tante altre cose belle in provincia di Padova. Come? In bicicletta, naturalmente! E ho deciso di non portarmi appresso il computer! Quindi mi scuserete se non pubblicherò con tempestività vostri eventuali commenti alle mie sudate carte (elettroniche).

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Dai, che poi al mio rientro vi racconto tutto con foto! Nel frattempo … non sapete cosa vi perdete a non essere associati alla Fiab …

Good bike everybody!

P.S.: … ma rientriamo a Trento in tempo per andare a votare sul referendum “trivelle”, of course!

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TRIVELLE 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Aprile, 2016 @ 5:27 am

Detto altrimenti: si o no?           (post 2343)

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L’Italia, e parliamone “del paese là ove ‘l sì suona”! Così scriveva Dante Alighieri … ma era all’Inferno! Ora … non che noi si sia all’inferno, ma un poco “infernale” appare il fatto che se non vuoi le trivelle devi votare sì e che se le vuoi devi votare no. Mi ricorda quel tale che – decenni fa – invitava le vecchiette a votare Madonna Santissima Immacolata, MSI!

Trivelle … qui in Trentino a chi chiede “Come va?” e lo dice in dialetto “Com’ela?” se l’interpellato è un po’ avanti con gli anni talvolta lo senti rispondere “Eh, caro, ormai l’è pù grand ‘l bus de la trivela” … Ma veniamo alle trivelle, quelle vere. Ieri sera un partito politico – l’UPT, unico fra tanti – ha organizzato una conferenza sulle ragioni del sì e quelle del no. Al riguardo osservo:

  • thEY2KL6FTbene averne discusso;
  • benissimo per i moltissimi giovani in sala;
  • malissimo che qualcuno abbia invitato a non andare a votare al referendum;
  • il problema è soprattutto politico, indice di una svolta;
  • le condizioni alle quali le concessioni su “tratte di mare, anche per più trivelle” sono accordate alle compagnie petrolifere, sono un regalo rispetto ai “prezzi” praticati dalla Croazia. In particolare su grandi quantità di gas e olio estratto è applicata una franchigia per cui le compagnie rallentano la produzione per non pagare l’affitto allo Stato;
  • rallentare l’estrazione esige il prolungamento della concessione (ecco la legge che il referendum vuole abrogare);
  • impianti vecchi che durano ancora a lungo richiederebbero elevate manutenzioni che spesso le compagnie non fanno nella misura prudenzialmente dovuta;
  • il numero di lavoratori che perderebbero il lavoro in caso di disastro ambientale è molto superiore ai lavoratori che fra dieci e venti anni si dovrebbero riconvertire in caso di mancata proroga sine die delle concessioni;
  • la quantità di gas e olio estratta è irrilevante ai fini delle necessità del paese (a parte che l’estratto poi viene venduto all’estero).
  • Le ragioni del no? Sono state di “portata globale”: “Se non corriamo qui il rischio di inquinamento, lo si corre altrove sulla terra o con le petroliere che trasportano il petrolio. E allora, tanto vale …”

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Una mia domanda non formulata: “Ma se si estrae gas e olio vicino alla costa, non si corre in rischio che la costa collassi “per sostegno manco” come descriveva Dante Alighieri circa la causa delle “ruine” di sassi vicino a Rovereto, alludendo alle frane causate dal ritiro dei ghiacciai, ghiacciai che con la loro presenza avrebbero sostenuto i fianchi della valle?

A questo punto sono chiare due cose: che io sono un appassionato dantista e che voterò “sì”, se non altro perchè avere stabilito una franchigia elevata che induce le compagnie petrolifere ad estrarre più lentamente ed ora prorogare sine die la concessione è un combinato disposto (furbesco all’italiana!) che offende la mia tasca di cittadino e soprattutto la mia intelligenza di Persona.

P.S.: sui rischi e sui danni delle estrazioni marine leggete il libro “Il quinto giorno” di Frank Schaetzing (Ed. TEA).

E’ stato detto: “Votare non è un dovere”. OK, non è un dovere la cui violazione sia sanzionata dalla legge, ma votare è un diritto garantito dalla legge ed allo stesso tempo è  un dovere civile e morale.

E’ stato detto: “La chiusura anticipata delle trivellazioni …”. Ma quà chiusura anticipata? E’ la chiusura alla scadenza contrattuale. Al contrario, si parla di prorogare sine die (con il NO) /o di non prorogare (con il SI)  tali scadenze.

Le parole .. le parole sono pietre, scriveva Don lorenzo Milani. Lo conoscete? Si? Bravi! No? Leggetelo.

E’ stato detto: “Questo referendum è una bufala”. Ma se è espressione legittima di organi delle regioni previsti dalla nostra struttura democratica!  Fatemi capire … Eppoi, cui prodest? Cui bono? Direbbe quel tale avvocato Cicerone … a chi giova? Chi ne trae utili?

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U FIGGHIU D’U CURTU

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Aprile, 2016 @ 5:33 am

Detto altrimenti: Salvo Rijna, il figlio di Salvatore u curtu o la belva. U curtu per via della statura; la belva per come uccideva i suoi nemici.                                       (post 2342)

Salvo, il Rijna nico (nico = piccolo, giovane),  in TV due volte: da Vespa ed analizzato da Roberto Saviano nella trasmissione di Fabio Fazio. Saviano ci ha spiegato:

th7SLGYHG5“Da parte del figlio del capo dei capi, il mandante dell’assassinio del generale Dalla Chiesa e mandante ed esecutore di un altro centinaio di omicidi, tutto abbiamo sentito tranne che la condanna della mafia. Oggi di tutto si parla tranne che della mafia e della lotta contro di essa. La mafia ha percepito questo “spazio vuoto” si fa avanti con sue iniziative. L’intervista a Salvo Rijna contiene forti messaggi alla magistratura e alla nuova mafia. Eccoli:

Alla domanda “Cosa pensa di suo padre” risponde “Dovete chiederlo a lui” (idem il figlio di Bernardo Provenzano). Ciò significa che lui non giudica il padre perché non ne ha preso il posto. Il capo è ancora u curtu.

Alla domanda “Come giudichi i tuoi genitori”, risponde “Bene, mi hanno allevato bene, con sani principi”. Ciò significa che il mafioso giudica una persona per il bene che ne ha ricevuto personalmente: non importa se quella persona poi in altra sede ha ucciso 100 persone.

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thDT0NZS7MAlla domanda “Cos’è la mafia” risponde “Io non conosco la mafia e poi perché etichettare una delinquenza?” Il che significa che loro due si vogliono dissociare dalla mafia. Dissociazione, istituto tipico del terrorismo, significa “io mi distacco da quel gruppo ma non faccio la spia, non divento un collaboratore”. Questo per sperare di avere l’abolizione del 42 bis (carcere duro).

Salvo afferma di non conoscere la mafia, ma quando Vespa lo conduce a parlare dei pentiti collaboratori di giustizia, Salvo mostra di conoscerli benissimo, nome e cognome e afferma che “Non è giusto che a loro sia abbonato il carcere come premio della loro delazione”. Il che significa che lui la mafia la conosce e come, e che spera che ove non siano esentati dal carcere il loro numero diminuisca.

Messaggio di Salvo alla nuova mafia: “Voi siete diversi da noi. Noi oggi paghiamo per le vostre azioni ma noi ci dissociamo da voi, noi siamo diversi, mi padre viveva in modo semplice, senza sfarzo, tutto il contrario di come vivete voi.”

Ecco, credo che tutti noi, magistratura in testa, dobbiamo ringraziare Roberto Saviano.

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FIAB FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA – TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Aprile, 2016 @ 8:43 am

Detto altrimenti: Fiab è cultura, civiltà, convivenza. Iscrivetevi!                   (post 2341)

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Amici non (ancora) iscritti alla FIAB, vi allego i link per i depliant di due nostre uscite a pedali. Che ne dite? Vale o no la pena di iscriversi? Se poi andate sul nostro sito (indicato nei depliant) vedrete il nostro programma annuale.

Foglio notizie bici+terme

Resistere Pedalare Resistere 25 apr

JOINT US, UNITEVI A NOI!

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L’HAYDN A RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Aprile, 2016 @ 9:38 pm

Detto altrimenti, quattro solisti ospiti dell’ Associazione Amici della Musica, ovvero note e commenti di un blogger non critico musicale-non musicologo-semplice musicofilo. (post 2340)

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                       Franco Ballardini

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Poche sere e pochi post fa, 4 aprile: musica di Bach presso la nostra Accademia delle Muse a Trento (cfr. ivi); indi il 7 aprile, ho inneggiato all’ Orchestra Regionale Haydn, esibitasi a Trento il 6 aprile in un concerto d’eccezione (cfr. ivi). Questo pomeriggio 9 aprile, a Riva del Garda, quattro suoi solisti ci hanno regalato ulteriori emozioni. Già quattro … e fanno sei, sei amici Infatti io ero solito ricordare che nell’Haydn avevo due amici, il violinista Renzo Michelini e la viola Maura Bruschetti. Da questa sera posso dire (l’ho chiesto loro: sono d’accordo!) di annoverare come tali anche Francesca Sgobba e Stefano Ferrario (violini); Gabriele Marangoni (viola) e Alejandro Biancotti (violoncello). Grazie quindi, amici! Inoltre una ulteriore graditissima sorpresa: la Presidente dell’Orchestra, Professoressa Chiara Zanoni, scesa da Trento per assistere al concerto! E già qui il pomeriggio  prometteva più che bene …

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             Ferrario, Sgobba, Marangoni, Biancotti

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Il programma di sala, preceduto da una esposizione del Presidente della locale Associazione ospite, Professor Franco Ballardini: W. A. Mozart (1756-1791), Divertimento in re maggiore K 136 – Fritz Kreisler (1875-1962), Liebesfreud, Liebesleid, Schoen Rosmarin – Samuel Barber (1910-1981), Adagio per archi, op. 11. Dopo l’intevallo, un inedito (per me!) di G. Verdi (1813-1901), Quartetto per arci in mi minore. Il bis, dal Divertimento in si bemolle di Mozart,  “Allegro diurno”.

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                Con i  Presidenti Zanoni e Ballardini

Ottima la scelta dei brani. Infatti Kreisler non sembra affatto separato da Mozart da un secolo, ma solo da pochi anni! Più arduo per me valutare Barber. Di Verdi, che dire … il quartetto per archi ha una struttura settecentesca, della quale Verdi ha dovuto tener conto anche se ogni tanto gli “scappava” qualche impeto di gioventù (musicale sua): infatti si tratta di una scrittura eseguita da un Verdi “pensionato”, quasi a riposo dopo la composizione dell’Aida. Se non mi fosse stato detto che si trattava di una sua scrittura io mai l’avrei riconosciuto. Da notare infine che i brani, magistralmente eseguiti, hanno consentito centralità ad ognuno dei tre strumenti “in campo”, il che ha arricchito l’esecuzione con grande soddisfazione dell’uditorio (e di ciascun musicista).

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Di Mozart, che dire? E’ già stato detto tutto il possibile … forse mi posso azzardare a dire che il brano in questione è un  secondo “capriccio italiano”, questa volta austriaco e non più russo! Kreisler, connanzionale di Mozart, naturalizzato USA e vissuto anche a Parigi, non smentisce l’origine viennese nei suoi “quasi valzer” con l’aggiunta di una leggerezza tipica della Padam (crasi fra “Paris” e “Madame” con la quale oggi i parigini amorevolmente chiamano la loro città). Dice …  e di Verdi, del nostro Verdi … che altro ci dici? Cosa altro riesco a dire? Nulla, infatti spero che dicano qualcosa i miei assai più qualificati lettori in un loro apprezzatissimo commento.

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Applausi da standing della ovation. Unico neo: la sala non è sbarrierata per consentire l’accesso ai portatori di handicap non deambulanti anche al di fuori degli orari di apertura del Conservatorio.

Prossimi concerti dell’Associazione Amici della Musica, stessa ora e luogo (Sala del Conservatorio di Riva del Garda, 17,30, salvo diversamente indicato:

Sabato 7 maggio 2016  duo Mauro Tonolli chitarra e Alessandro Bianchini vibrafono, musiche di Piazzolla e altri.

Lunedì 30 maggio, ore 20.45, Arco, Chiesa Collegiata con il Südtiroler Vokalensemble e i fiati dell’Orchestra Haydn, direttore Giampaolo Pretto – Festival regionale di musica sacra, musiche di Brahms e Bruckner.

Domenica 10 luglio, ore 20.45, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio, Recital pianistico di Evgenij Brakhman, vincitore del Concorso internazionale Città di Verona, Musiche di Schubert, Schumann, Skrjabin, Debussy, Liszt.

Domenica 31 luglio, ore 21.00, Bolognano (Arco), Chiesa dell’Addolorata, con il Gruppo Concerti Bolognano, Trio Nadia Bortolamedi clarinetto, Roberto Pangrazzi marimba, Stefano Rattini organo.

Domenica 7 agosto, ore 21.00, Bolognano (Arco), Chiesa dell’Addolorata, con il Gruppo Concerti Bolognano, Duo Roberto Trainini violoncello e Gabriele Pezone organo.

Venerdì 12 agosto, ore 21.00, Bolognano (Arco), Chiesa dell’Addolorata, con il Gruppo Concerti Bolognano, Duo Ivano Ascari tromba e Leonardo Carrieri.

Sabato 10 settembre, ore 20.45, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio, Recital pianistico di Mladen Dabizljevic, vincitore del Concorso Roberto Melini, Musiche di Bach, Mozart, Chopin, Skrjabin.

Venerdì 14 ottobre, ore 20.30, Arco, Palazzo Panni, con il Circolo culturale La Palma e il Comune di Arco – Assessorato alla cultura, Omaggio a Garcia Lorca.

Sabato 12 novembre, ore 17.30, Riva del Garda, Auditorium del Conservatorio, Concerto dedicato ai migliori diplomati del Conservatorio.

Giovedì 8 dicembre, ore 18.00, Arco, Chiesa Collegiata, con la Camerata musicale Città di Arco, direttore Giorgio Ulivieri, concerto sinfonico.

L’iscrizione annuale all’Associazione Amici della Musica costa solo €30,00 e dà diritto al libero ingresso di tutti i concerti e ad uno sconto per i concerti Haydn nel proprio calendario, ma soprattutto sostiene l’attività di un gruppo di volontari che si prodigano per diffondere una delle più nobili Arti che la mente e l’animo umano sappia produrre: la Musica.

F.to: il vostro blogger, tesoriere dell’Associazione Amici della Musica

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TORTURA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2016 @ 12:55 pm

Detto altrimenti: purtroppo!                                   (post 2339)

 

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La tragedia Regeni … già, perché di tragedia si tratta, non di “vile assassinio” perché non esistono assassinii vili ed altri meno, ha richiamato l’attenzione di molti – me compreso – sulla pratica della tortura, purtroppo  da sempre presente nella storia dei secoli. Gli  imperatori romani bruciavano vivi i cristiani, l’Inquisizione coloro che essa dichiarava eretici. Il Manzoni (come scrittore non come poeta, altra mia passione insieme a Dante), nella sua “Storia della Colonna Infame” (in appendice ai Promessi Sposi), condanna la tortura praticata dai giudici del ‘600 per far confessare i presunti untori, accusati di essere i diffusori della peste, anche perchè i giudici volevano comunque trovare capri espiatori, colpevoli o non che fossero.

La tortura invece è (ovviamente) da condannare senza se e senza ma, talchè Papa Giovanni Paolo II chiese scusa per quanto operato anche dalla Chiesa nel “settore”. Ma. Ma cosa? Ma c’è un “ma”. Infatti la “Commissione Teologica Internazionale” presieduta dall’allora cardinale Ratzinger, affermò che la Chiesa avrebbe dovuto scusarsi e chiedere perdono solo se all’epoca dei fatti il suo operato (i roghi e le torture) non fosse stato giustificato dal comune senso del sentire di allora, ovvero se tale operato non fosse stato giudicato accettabile relativamente (“relativamente”!) al comune sentire di allora. Solo che poi lo stesso Ratzinger, diventato Papa, contraddistinse il suo mandato dalla crociata contro il relativismo. Il relativismo degli altri, devo intendere, non certo il proprio. E se mi sbaglio, mi corrigerete!

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MULTA PAUCIS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2016 @ 8:27 am

Detto altrimenti: molti concetti con poche parole                     (post 2338)

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Condannati in appello i vertici di Finmeccanica per corruzione internazionale, per i soldi che “avrebbero pagato, intascato, etc,” a fronte di una vendita di elicotteri all’India. “Avrebbero”? Al condizionale? Ma il “fatto” è accertato! La Cassazione potrà solo eventualmente intervenire sul “diritto” del tipo “applicazione dell’articolo del codice penale giusto o sbagliato”. E poi: dove è la “fabbrica del denaro nero”? Come si erano procurati quei denari?

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Il figlio di Riina da Bruno Vespa: non ho parole! RAI: “Dal 1 settembre controlleremo”: e per il passato?

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L’assassinio di Giulio Regeni: ci stiamo perdendo nelle “percezioni sensoriali” e dimentichiamo la “visione d’insieme”: quale banda di criminali rapisce e tortura per giorni, fino ad ucciderla, una persona per … già: per ottenere quale utilità? Ma quale delinquenza comune d’Egitto!? Sono stati i servizi segreti egiziani. Almeno ammettetelo, offrite un forte risarcimento alla famiglia e chiedete scusa. Punto.

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            Bravi! (Si fa per dire!)

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L’Austria minaccia di chiudere il Brennero perché dice che “l’Italia e l’Europa devono fermare i flussi dei migranti”. L’Italia? Ecchè, deve farli affogare in mare? L’Europa? Ecchè, non sei anche tu, Austria, parte integrante dell’Europa? Almeno non insultare la nostra intelligenza, Austria tu che nelle canzoni alpine “sei la più forte, fatti avanti se hai del coraggio …” Ma a me mi (“a me mi”) pare che il coraggio di affrontare civilmente le situazioni ti manchi proprio. E poi, fammi capire, Austria: vuoi l’Euregio, vuoi unire il Tirolo e poi chiudi il Brennero? Posso ammettere gli stupidi e i malvagi, ma non gli incoerenti!

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PRIMAVERA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2016 @ 1:06 pm

Detto altrimenti? Ma “Primavera!” e come diversamente?                         (post 2337)

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Primavera

 

 

 

 

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Primavera FIAB

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 THE END

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PADRONI  DELLA BELLEZZA OVVERO MUSICA A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Aprile, 2016 @ 7:06 am

Detto altrimenti: l’Orchestra regionale Haydn ha superato se stessa!           (post 2336)

 

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Normalmente non lo faccio, non commento i concerti della Haydn, anche se vi suonano amici cari (Renzo Michelini e Maura Bruschetti), anche se la Haydn accetta di venire a suonare a Riva nell’ambito dei concerti nel calendario dell’ Associazione Amici della Musica della quale sono tesoriere (del che la ringraziamo!). Normalmente no, questa volta si.

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Questa volta, ieri sera … la Haydn ha superato se stessa! In programma Busoni, Mozart e Schumann.

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thQPAQ8JDOFerruccio Busoni (1866-1924), quello del famoso Concorso Bolzanino, padre italiano, madre austriaca, durante la prima guerra mondiale negli USA e in Svizzera. Comprensibilmente. Dagli USA ha portato gli echi delle melodie indiane, come aveva fatto Dvorak con la sua “Sinfonia dal nuovo mondo”. Certo che fare seguire il suo “Canto della ronda degli spiriti, op. 47” dal concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore K 466 di tale Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e poi ancora dalla Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 “Renana” di tale Robert Schumann (1810-1856) (ottoni alle stelle!) non ha molto giovato al nostro Musicista.

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          Lorenzo Viotti

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Il concerto della serata? Esecuzioni splendide. Come al solito, direte voi. E invece no. Infatti veniamo all’eccezionalità della serata. Innanzi tutto il giovane Direttore: Lorenzo Viotti, nato nel 1990. Avete fatto il conto? Ha 26 anni e tutta l’energia della sua età! Ma non basta. il pianista Dmitry Mayboroda, nato a Mosca nel 1993: 23 anni forse non ancora compiuti!

Ecco, largo ai giovani, è proprio il caso di dirlo! Ai giovani, al loro impegno, alla loro energia, alla loro capacità, la loro Musica, la nostra Musica: la Musica, la sua bellezza, la sua complessità … sono sempre più convinto che il cervello e l’animo umano siano il “computer” più complesso ed avanzato che esista. Scrivere, leggere, dirigere ed eseguire “questa” musica, milioni di note, di sfumature, gestire milioni anzi miliardi di importantissime combinazioni di “piccole” variabili e generare Armonia, Coinvolgimento, Passione, Commozione, Emozioni diverse, ha semplicemente dell’incredibile.

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            Dmitry Mayboroda

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Il pianista poi … “non è umano” ho sussurrato a mia moglie Maria Teresa, bensì “sovrumano”. Fra l’altro  Dmitry ci ha concesso un secondo concerto di ben ben tre bis: due improvvisi di Schubert ed un preludio di Rachmaninov. Gli applausi? Un terzo concerto! Grazie ragazzi (e mi riferisco a Lorenzo e a Dmity), grazie Orchestra Haydn, grazie, Musica! E tutti noi? Grazie a tutti loro, tutti noi “Padroni della bellezza”: la bellezza della Musica.

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Dmitry, espressione del viso impassibile, di ghiaccio,  corpo che “segue la musica”, mani che la dipingono alla maniera di “Fantasia” di Walt Disney, tecnica perfetta, risultato semplicemente “travolgente”.

P.S.: Uei, raga! Sabato prossimo 9 aprile ad ore 17,30 presso la sala del conservatorio Bonporti in Riva del Garda, concerto di quatto solisti della Haydn organizzato dall’Associazione Amici della Musica di Riva del Garda presieduta dal Prof. Franco Ballardini. Non mancate:

Stefano Ferrario, violino – Francesca Sgobba, violino – Gabriele Marangoni, viola – Alejandro Biancotti, violoncello, eseguiranno: Wolfgang Amadeus Mozart (1756-191) - Divertimento in re maggiore, KV 136 // Fritz Kreisler (1875-1962) -  Alt-Wiener Tanzweisen (1905) - Liebesfreud, Liebesleid, Schön Rosmarin // Samuel Barber (1910-1981) - Adagio (1936) // Giuseppe Verdi (1813-1901) - Quartetto (1873)

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VIVA LA MUSICA, VIVA LA HAYDN!

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BICI, PERCHE’?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2016 @ 2:44 pm

Detto altrimenti: perché con la bella stagione si riprende!                 (post 2336)

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FIAB, una fiab … a vera! FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, in Italia siamo 20.000, qui a Trento 200. E se 200 vi sembran pochi …. Non facciamo sport agonistico, ma cultura della bicicletta: prima in città e poi fuori. In città … e quando la città è Trento a maggior ragione ne diventi il padrone! Già, perché i tempi della bici sono compatibili con molte tue esigenze: muoversi di più, riuscire a fare molte più commissioni, sentirti libero (senza problemi di parcheggio!), respirare aria migliore (soprattutto se i ciclisti sono sempre di più e le auto sempre di meno!), “vedere” e non solo ”guardare” le bellezze della tua città.

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E poi c’è dell’altro. Il mio parrucchiere, ormai amico da anni, nella saletta adiacente a dove opera, ospita mensilmente mostre. Gli ho proposto – ed ha accettato – una piccola mostra di mie fotografie sulla FIAB. Potete visitarla durante tutto il mese di aprile. Ingresso e uscita liberi. Oggi sono andato a farmi “rasare”: mi ha detto che la gente apprezza le foto e che soprattutto si sofferma sulla mia poesiola che risulta molto “fotografata”. Eccola qui, mi permetto di sottoporvela:

 

BICI, PERCHE’?

thFQBN1MYIPerché / in una chiesetta al Ghisallo / riposa sospesa / antica reliquia a pedali. / Perché / insieme a lei / tu scali la vetta / compagno soltanto a te stesso. / Perché / ti ha insegnato / ad alzare più spesso lo sguardo / a scrutare che cielo farà. / Perché / sempre incontri qualcuno / che non ha timore / di aprire la sua vita al vicino. / Perché / con il vento dei sogni / giocando / ritorni un poco bambino. / Perché / restituisce / ad un uomo affannato / profumi di suoni e colori. / Perché / in salita / ricorda ad ognuno / che volendo e insistendo si può. /E poi … perché no?

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WP_20160406_005Che ne dite? Vi è piaciuta? Se si, andate a visitare la mostra, dai! E’ nel Salone Uomo Donna “Pedron” Via Dietro Le Mura B, 4, a Trento of course! Fra tutti coloro che la avranno visitata sarà estratto il diritto di portarsi a casa una delle foto!.

Cosa? A questo punto volete iscrivervi alla Fiab? Uaooo! Siete i benvenuti! Andate in internet www.slowbiketrento,xoom.it, oppure telefonate a Franco Rizzi 3284691683 o scrivete a adbtrento@libero.it oppure venite in sede, Via al Torrione, 6 il venerdì dalle 17,30 (terzo piano). Per invogliarvi, leggetevi sul nostro sito il ricco programma di gite dell’anno!

Quanto costa l’’iscrizione annua? Dimenticavo, scusate. Socio ordinario con rivista, €23,00 – senza rivista, €20,00 – Familiare, €12,00 – Minore di 14 anni, €5,00. L’iscrizione dà diritto a partecipare alle nostre iniziative a pedali e all’assicurazione. Il versamento della quota si può fare in sede oppure sul nostro conto corrente IBAN IT 12 T 08316 01800 000010004253.

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E ALLORA, DAI …JOINT US, UNITEVI A NOI!

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