QUO VADIS USA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Gennaio, 2024 @ 7:52 am

Assistiamo ad una “marcia trionfale” e purtroppo non si tatta di quella dell’Aida di Verdi, ma quella di un signore candidato alle presidenziali USA.

Eppure, non è più il tempo che due oceani bastavano a difendere un continente; non è più il tempo di vivere dei frutti di una guerra mondiale vinta: ora la guerra in corso, la “terza guerra mondiale” si vince o si perde sui campi:
– della democrazia vera;
– del rispetto dei diritti umani di tutta la popolazione del pianeta;
– della più equa distribuzione delle sue risorse;
– di una regolazione della globalizzazione selvaggia;
– della ragionevolezza, del confonto e del dialogo,
– della normalizzazione finanziaria a livello globale.

Non si vince sul ring delle dimostrazioni di forza muscolare sovranista monostatale o monocontinentale che sia: su questi ring saremo solo tutti perdenti. Tutti.

Per dire e far valere la nostra voce di Italiani e di Europei, dobbiamo costruire l’UE POLITICA.

f.to da me, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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QUO VADIS, ITALIA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Gennaio, 2024 @ 7:50 am

Ieri il Senato ha approvato il disegno di legge sull’Autonomia Differenziata che diventerà legge dopo l’approvzione da parte della Camera dei deputati.

ALLA VOTAZIONE HA SCELTO DI NON PATRTECIPARE DANIELA SBROLLINI DI ITALIA VIVA:

“Ho scelto di non votare questa legge di riforma. Una legge lontana dalle richieste espresse con il referendum in Veneto, una legge deludente e poco seria. Mancano i Lep, non ha a disposizione risorse aggiuntive. Abbiamo sempre chiesto e sostenuto una Autonomia che non penalizzasse le regioni più in difficoltà, che desse al Veneto la libertà e le risorse per scegliere l’organizzazione di servizi”.

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QUO VADIS, MONDO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Gennaio, 2024 @ 7:48 am

Dove stai andando, mondo?
Il “mondo” ovvero l’ insieme delle relazioni umane è in guerra: oltre 50 infatti sono le guerre oggi in atto nel pianeta Terra.
Noi cittadini “comuni” ovvero non direttamente coinvolti non dico in esse ma nemmeno nella possibilità di conoscerle tutte, appresa la notizia da autorevoli fonti, reagiamo in modi diversi:
1) ne siamo dispiaciuti, un po’ preoccupati, ma poi, visto che “non sono nel nostro giardino”, pensiamo e parliamo d’altro;
2) chi ha una fede, prega che Qualcuno le faccia cessare;
3) altri che si trovano in posizioni di governo o politiche, inviano aiuti militari oppure si oppongono a tali invii;
4) infine, vi sono quelli convinti che occorra un interbento dell’UE Politica, entità che occorre far nascere al più presto affinchè noi Italiani, noi Europei si possa essere soggetti di una politica estera unitaria, efficiente ed efficace.

Alle prossime elezioni UE del giugno 2024 ricordiamoci di tutto ciò è sosteniamo le Persone e i Partiti che vogliono una UE POLITICA.

f.to da me, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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SENSAZIONALE! NASCE UNA NUOVA MONETA: LA “PDL”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Gennaio, 2024 @ 1:36 pm

Ragazzi, altro che euro, dollaro, criptovalute! Questa è la grande riforma del secolo: la nuova moneta PDL! Un PDL è l’equivalente dell’investimento necessario alla creazione di un Posto Di Lavoro.Serve soprattutto a valutare il costo di certe decisioni di spesa del’attuale governo. Vi Faccio alcuni di esempi.

Per ragioni di calcolo poniamo che per creare un posto di lavoro occorra un investimento, chessò .. diciamo di 25.000 euri. Detto ciò, si domanda


1 – Quanti PDL è costato l’aumento di dotazione del Ministero dell’Agricoltura ( 2 milioni di euri)?
2 – Quanti PDL è il costo del CTS- Comitato Top Secret che dovrà decideree gestire i flussi di euri in uscita per il Top Secret II° Piano Mattei per l’Africa?
3 – Quanti PDL è costo l’aumento delle spese dell’attuale governo?
4 – Quanti PDL sono costate le truffe al RdN (Reddito di nullafacenza)?
5 – Quanti PDL è il costo del regalone dei 5 stelle, il famigerato 110%?

Fra tutti coloro che avranno risposto esattamente a tutte le domande sarà sorteggiata una borsa di studio per frequantare un corso residenziale annuale presso la famosissima International PDL Financial School di Londra.

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LA POLITICA A VELA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Gennaio, 2024 @ 11:26 am

Che volete mai, raga … ho regatato per ben 25 anni soprattutto nelle acque dell’Altogarda Trentino (“ma però” anche un Giro d’Italia a vela in regata) e di andare a vela un po’ me ne intendo. Ci sono due modi di andare a vela:

1) veleggiare senza una meta: si regolano una volta per tutte le vele e si cambia la rotta a secondo del mutare del vento. La barca procede, non si sa dove ci porterà, ma procede.
2) Si deve raggiungere una meta ben precisa, ad esempio la boa del traguardo di bolina in una regata: si segue la rotta più idonea, regolando le vele a secondo del mutare del vento e si raggiunge la meta.

Ecco, “a me mi” pare che esistano due tipi di fare politica. la politica a vela del primo tipo di navigazione sopra descritto e la POLITICA a vela in regata.

Noi di ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE facciamo la Politica del secondo tipo: promuoviamo e sosteniamo gli strumenti di governo che conducano la barca Italia alla boa del traguardo di bolina che si chiama UE POLITICA.

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ROVERETO – TRENTO: 2/0

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Gennaio, 2024 @ 11:07 am

Rovereto batte Trento … cosa? Su un campo di calcio? No raga, in altri … campi e mi spiego.

Stazione Ferroviaria: Rovereto ha i marciapiedi rialzati che consentono ai viaggiatori una agevole salita sui treni dotati di un primo gradino di accesso molto, molto alto. Trento no.

Rovereto ha una Spa comunale multiservizi, nella quale gli utili di alcune attività – invece di essere versati all’erario come imposta sull’utile di bilancio – servono a pareggiare il risultato negativo di altra attività meno redditizia. Trento ha società separate: alcune (farmacie, parcheggi) versano annualmente all’erario importanti somme a titolo di imposta sull’utile; per altre (cabinovia Tn-Bondone) si prevedono perdite di bilancio da coprirsi (con difficoltà) in altro modo.

Evvabbè …

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RETORICISMO, DEMAGOGISMO, ILLUSIONISMO, SOVRANISMO, FASCISMO, POPULISMO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Gennaio, 2024 @ 8:32 am


Questa mattina, mi sono alzato … e mi sono detto: si parla sempre di retorica e di demagogia, ma esistono anche altri due modi per definire questi comportamenti: usiamoli, così come utilizziamo già tanti altri “ismi”: populismo, sovranismo, illusionismo, fascismo, solo per citarne alcuni.

RETORICISMO era quello del Mangiafuoco che con parole accattivanti attraeva folle di bambini all’interno del suo Paese dei Balocchi.  Retoricismo a parole e DEMAGOGISMO con i fatti, nel senso che offriva ai bambini quello che loro si aspettavano, quello che loro volevano: dolciumi e giochi a volontà, anche se poi questi doni avrebbero fatto loro molto male e li avrebbero trasformati in tanti asinelli.

Panem et circenses, scriveva qualche anno prima tale Giovenale nella sua X Satira: per tenere buono il popolino basta offrirgli quel tanto da mangiare e i giochi del circo. Vedete bene che Collodi dopo tutto aveva copiato l’idea ad un suo collega!

Ecco, Mangiafuoco aveva praticato anche l’ILLUSIONISMO: aveva illuso quei bambini.

Collodi poi aveva descritto l’ILLUSIONISMO anche quando aveva fatto credere va Pinocchio l’esistenza delle prime criptovalute della storia, e cioè che seminando le sue monte d’oro vero sarebbe cresciuto un albero che ne avrebbe prodotte tantissime, a iosa.

Dice … ma SOVRANISMO, POPULISMO E FASCISMO e fascismo che c’azzeccano con Collodi e il suo Pinocchio?

C’azzeccano e come, in quanto conseguenze dell’ILLUSIONISMO.

Dice … sappiamo bene cosa sono sovranismo e fascismo, ma ci spieghi meglio Cosa significa POPULISMO?

Meglio di me lo ha spiegato Umberto Eco nel libro “Il fascismo eterno”, un piccolo great libro che mi è costato i 5 euri meglio spesi della mia vita! Eco definisce il POPULISMO QUALITATIVO e cioè affermare che tutto ciò che si è fatto è stato solo l’aver dato semplice esecuzione all’unica, compatta volontà dell’intero popolo, considerato come una massa informe ed uniforme qualitativamente uguale a se stessa in ogni sia componente, esprimente appunto un sola volontà.

Steso concetto troviamo espresso in Josif Brodskij, premio  Nobel per la poesia, poeta scrittore sepolto a Venezia, il quale, nella prefazione di un suo libro, avverte i giovani: “Diffidate della masse compatte, degli eserciti ben organizzati, delle folle osannanti se non altro perchè dentro i grandi numeri più facilmente può nascondersi il male”.

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CARA GIORGIA TI SCRIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Gennaio, 2024 @ 9:26 pm

Il problema non è che tu “stai svendendo l’Italia” o che tu “non accetti lezioni da chi ha venduto la Fiat alla Francia”.

Non si fa giornalismo e soprattutto non si fa Politica con frasi ad effetto e slogan, ma con prese di posizione e decisioni serie e aggiornate.

Il problema è di fondo: invece di utilizzare i Fondi PNR e l’attivazione VOLONTARIA della ricca finanza privata italiana ed estera (ad esempio con l’emissione di TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA NON DI DEBITO) per investimenti che creino nuova finanza, tu stai vendendo all’estero cespiti che già oggi creano finanza, sottraendo alle nostre necessità finanziarie fonti permanenti: l’opposto di ciò che serve al paese.

F.to da me, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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ARMONIA: NELLA MUSICA, NELLA VELA, NELLA POLITICA E NELLA DEMOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Gennaio, 2024 @ 7:01 am

ARMONIA. Termine della lingua greca (Dizionario Lorenzo Rocci, pag. 263) che significa collegamento, connessione, ordine, simmetria, proporzione, concordia, accordo di suoni. Usualmente lo si usa per la musica.

MUSICA – Io non sono un musicologo, bensì solo un musicofilo, cioè non un suo grande conoscitore, bensì uno che le è amico (filos), che la ama (l’unico strumento che so suonare, e solo ad orecchio, è la fisarmonica a bocca!)
Ogni volta che sento eseguire una sinfonia classica da un’orchestra, sono ammirato dall’armonia, cioè dalla concordanza di un numero enorme di variabili coinvolte, numero che risulta dalla combinazione di tanti numeri: il numero delle note, delle loro possibili combinazioni, degli strumenti coinvolti, dei toni, delle diverse intensità di ogni suono, dei tempi, dei sentimenti con i quali la partitura è interpretata da ogni orchestrale, etc.. Chi conosce un minimo il calcolo fattoriale, sa bene che ne risulta un numero enorme di possibilità diverse, fra le quali solo una è quella che fa nascere l’armonia.

VELA – Io ho sperimentato un’armonia molto più semplice, quella che raggiungevo durante i miei 25 anni di regate veliche: molto più semplice perché dovevo gestire e coordinare allo stesso momento un numero molto, molto inferiore di variabili: il mio grado di preparazione; la condizione del vento, del mare e della barca; la qualità del mio equipaggio; la regolazione delle vele; la giusta posizione della pala de timone; l’andamento delle altre barche; la rotta da seguire; le previsioni del tempo e qualche altra ancora. Ecco, dopo un certo tirocinio, durante le regate io raggiungevo l’armonia, ovvero il coordinamemto istantaneo e automatico di tutte le possibili variabili.

POLITICA – Altro termine greco, un aggettivo greco che noi abbiamo sostantivato. Infatti per i Greci si trattava di un aggettivo del sostantivo tecnica: teknè politikà, tecnica nella gestione della polis (la città stato). Orbene, anche in Politica (la maiuscola non è usata a caso) occorre raggiungere l’armonia, ovvero occorre considerare, coordinare ed equilibrare le esigenze, le istanze, i bisogni, le aspettative di futuro e i fatti che ci circondano. Non bastano slogan o interventi ad effetto; non basta anzi procurano danni “cose” come retorica, demagogia, improvvisazione, sovranismo, populismo, mancanza di visione d’insieme e di futuro.

DEMOCRAZIA. Altro termine greco, dall’unione di due termini: potere e popolo. Ma sentite un po’ la successiva evoluzione del significato del termine nei millenni:
– Democrazia, potere sul popolo: il democrator era il dittatore
– Democrazia, strapotere del popolino.
– Democrazia, potere del popolo

Vediamo di non retrocedere, attraverso il passaggio dal terzo al secondo significato, sino al significato originario! Esiste al riguardo una breve lirica inglese:

Who opened the door for the democrator?
And how come he let in the market-conquistadors?
Why is he acting as if he has something to hide?
The privilege of the stupid is to be taken for a ride.

Chi ha spalancato la porta al democrator?
Come mai costui si è collocato nel novero dei conquistatori?
Perché si muove come chi ha qualcosa da nascondere?
Il privilegio dello stupido è di farsi prendere per un somaro.

F.to da me, aderente a ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE

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TEATRO “A PENSAR MALE”. In scena “I DIALOGHI DI PLUTONE: AUTOCONTROSCHIERAMENTI CONTRO” (atto unico).

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Gennaio, 2024 @ 1:30 pm

Tizio e Caio stanno sorseggiando il caffè in una famosa caffetteria della città, seduti ad un tavolino molto vicino al bancone. Il diavolo Plutone, sotto le mentite spoglie di Sempronio, è appoggiato al bancone, dà loro la schiena e non si è accorto della presenza dei due amici fino a quando non ha colto alcune loro frasi.

TIZIO: Cos’hai oggi, Caio, ti vedo un po’ preoccupato …
CAIO: Cosa vuoi, sai bene che la mia famiglia ha molti interessi in varie attività …
TIZIO: Vabbè, e allora?
CAIO: Sai anche che tutti noi facciamo parte di un tale schieramento politico che alle prossime elezioni cerca di opporsi a quello attuale …
TIZIO: Continuo a non capire … sii più chiaro!
CAIO: Se alle prossime elezioni sarà confermato l’attuale governo, le nostre attività non riceveranno attenzione alcuna: non dico che ci si aspettino contributi in denaro, ma almeno che non siano ostacolate …
TIZIO: Ho capito … in effetti stante il rapporto fra politiche economiche e politiche del territorio il tuo timore è fondato …

Sempronio, riconosciuti dalla voce i due amici, si gira verso di loro

SEMPRONIO: Buongiorno amici, ho riconosciuto le vostre voci … posso unirmi a voi?
TIZIO E CAIO (all’unisono): Certo, amico, con piacere!
SEMPRONIO: mi dovete scusare … non ho potuto fare a meno di udire i vostri discorsi ed in particolare la preoccupazione di CAIO. Al riguardo una mezza idea ce l’avrei … ma non so se posso … è una sorta di diavoleria …CAIO: Per carità, la esponga, anzi, grazie! Sa, se può essere utile ben venga anche una diavoleria!
SEMPRONIO: Ecco, mi vergogno un po’ anche solo ad esporla, ma se lei Caio tiene tanto agli interessi del suo gruppo …
CAIO: Non mi faccia stare sulle spine, la prego!
SEMPRONIO: Ecco, si tratta di questo. Si accordi con la sua opposizione politica in questo senso: lei convincerà il suo gruppo politico a candidare un personaggio non vincente e quando l’attuale governo sarà riconfermato, lei potrà ottenere una buona attenzione per i suoi: cosa vuole mai, una mano lava l’altra … Scusatemi un attimo, devo andare al bagno.

Sempronio scompare dalla scena

TIZIO: Ma questa è una diavoleria bella è buona, è un vendere la propria coscienza al diavolo, un tradimento delle proprie idee … non è accettabile, vero CAIO?
CAIO: E’ vero Tizio: mi consci bene. Io non farei mai una cosa del genere, anzi … mi sorprende un po’ che lei Sempronio me l’abbia anche solo esposta questa possibilità! Ma … dov’è finito Sempronio … aveva detto che sarebbe andato al bagno ma quella che ha preso è l’uscita posteriore del locale … sparisce sempre così, all’improvviso … diavolo d’un uomo!

Sipario

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